Peccato Lube... Così fa ancora più male. Il Kazan vince la Champions al tie-break - FOTO
Il Kazan fa poker. La squadra russa sconfigge nella finale di Champions la Lube e trionfa al termine di una gara combattuta ed avvincente.
La Lube non è riuscita a sconfiggere una vera e propria armata: quella squadra russa, che ha vinto le ultime tre edizioni, ed è pure campione del Mondo in carica (battendo proprio Civitanova nella finale dell’ultimo Mondiale per Club) e ha organizzato in casa propria questa Final Four per cercare il poker davanti al pubblico amico. La Lube invece è alla caccia del secondo successo in Champions League dopo quello ottenuto dall’allora Macerata nel 2002 nella Final Four disputata ad Opole, in Polonia, ma nella quale i marchigiani ebbero un doppio incrocio con squadre greche, battendo 3-2 l’Iraklis Salonicco in semifinale e 3-1 l’Olympiakos in finale.
Il primo sofferto set del match tra Civitanova e Zenit Kazan va proprio alla compagine russa: 26-29 il risultato della prima frazione di gara, numeri che la dicono già lunga sull'equilibrio che c'è fra le due squadre.
Il secondo parziale è la sintesi di una ammirevole prova di Civitanova che riesce a chiudere il set con estrema freddezza: 25-18 il risultato di un secondo set davvero eccezionale, considerato il valore degli avversari in campo.
La Lube porta a casa anche il terzo set. Trascinata da uno stratosferico Sokolov, la squadra di Civitanova si aggiudica il terzo parziale per 25 a 23.
Ma la reazione russa non si fa attendere: il Kazan strappa un pesantissimo quarto set alla Lube che si era trovata anche avanti 21 a 20, ma alla fine concede troppo agli avversari.
Tutto si decide al tie break. La Lube parte fortissimo e il parziale sembra non essere mai in discussione. Il Kazan, però, è squadra tosta e dall'11 a 7 per la Lube riesce a rimontare fino all'11 pari. Da lì in avanti è una guerra di nervi. Match point sul 14 a 13 per la Lube: il Kazan lo annulla e subito dopo ne guadagna uno a suo favore. Finisce 17 a 15 con un ace che spegne i sogni della Lube. Che torna a casa a testa alta, ma con il rammarico di una Coppa sfuggita all'ultimo secondo.
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