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Maceratese, ad Ascoli una lezione pre-campionato. Possanzini: "Dobbiamo allenarci a soffrire"

Maceratese, ad Ascoli una lezione pre-campionato. Possanzini: "Dobbiamo allenarci a soffrire"

Col 5-1 subito in Coppa Italia (LEGGI QUI) la Maceratese ha sicuramente incassato una batosta dolorosa, ma che serve da lezione in vista del ritorno in Serie D, un campionato totalmente diverso dall’Eccellenza. La squadra di Possanzini, composta in gran parte da giovani, dovrà confrontarsi con corazzate ormai abituate a questa categoria ed ecco perché la cinquina subita dall’Atletico Ascoli, alla vigilia del debutto in campionato, offre spunti di riflessione e indicazioni precise su cui il tecnico biancorosso dovrà lavorare.

Nell’analisi post-partita, Possanzini ha riconosciuto i principali errori della squadra. Dopo un primo tempo interpretato con coraggio e personalità, la Maceratese è rimasta in dieci contro uno degli avversari più attrezzati della categoria. A quel punto, la squadra ha perso lucidità e non ha avuto tempo per riorganizzarsi di fronte alle folate offensive dei piceni. Gestire i diversi momenti della partita sarà fondamentale nella nuova stagione, così come ridurre al minimo le sbavature: anche un solo pallone perso può costare caro in Serie D.

L'analisi di Possanzini: “Primo tempo molto tattico. L’Atletico Ascoli ci ha rispettato molto, marcando a uomo ogni riferimento. Toccava a noi fare la prima mossa e secondo me lo abbiamo fatto bene. Abbiamo concesso occasioni su due punizioni a nostro favore, in cui abbiamo forzato troppo e ci siamo fatti trovare scoperti in difesa. Abbiamo comunque cercato di fare la partita rispettando le nostre idee, anche in considerazione del valore dell’avversario. Nella ripresa avevamo costruito una buona occasione, poi su una rimessa laterale a nostro favore è cambiata la partita”. 

Il mister si riferisce al momento in cui Sabattini viene incontro per ricevere palla, viene atterrato dall’avversario e sul prosieguo dell’azione Ciattaglia commette il fallo che porta al rigore e all’espulsione del terzino cingolano. Un episodio arrivato, tra l'altro, nel momento migliore della Maceratese, che era rientratata dagli spogliatoi costruendo due ottime azioni da gol, propiziate proprio dalle incursioni offensive dello stesso Ciattaglia. 

“Siamo caduti a terra reclamando un fallo. In una partita fatta di duelli non bisogna cadere, perché basta un duello perso per concedere una palla gol e così è stato. Fino a quel momento la squadra mi era piaciuta molto. Dopo il primo gol ci siamo disuniti. Abbiamo perso un difensore e dovevamo riadattarci, mentre loro hanno inserito forze fresche e hanno ammazzato la partita. L’errore è stato staccare la spina. Probabilmente non siamo ancora allenati alla sofferenza, venendo da un campionato vinto che non ci ha preparati sotto quell’aspetto. In questo campionato, soprattutto se ti trovi in 10 contro una delle squadre più forti, devi accettare di soffrire, difendendoti e cercando di far passare il momento negativo. Il nostro errore invece è stato quello di prestarci, e di questo mi prendo la responsabilità e la consapevolezza di doverci lavorare sopra".

Le parole di Possanzini colpiscono nel segno: in Serie D la Maceratese dovrà mantenere le proprie idee di gioco, ma imparare anche a soffrire, gestendo i momenti difficili e restando lucida nei momenti di pressione. L'eliminazione dalla coppa non è di certo un dramma, anzi, ma da domenica ci saranno punti in palio e sarà importante tenere sempre la concentrazione al massimo. 

(Foto Francesco Tartari - S.S. Maceratese)

 

 

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