Bargagna al veleno: "Difficile per chi non sa se un pallone è fatto di esagoni o pentagoni conseguire un progetto sportivo"
Dall’avvocato pisano Andrea Bargagna riceviamo e pubblichiamo
Mio malgrado mi trovo a dover replicare alle esilaranti dichiarazioni rilasciate dal presidente Spalletta (leggi qui) che, certamente concentrato nella conduzione della S.S. Maceratese, ha trascurato alcuni passaggi succedutisi nei mesi trascorsi.
Ad agosto sono stato contattato dal sig. Silvano Santi per seguire la trattativa per l'acquisto della S.S. Maceratese, avendo la sig.ra Tardella manifestato l'intenzione di cedere la società.
Purtroppo a trattativa già avviata, unitamente a tutti i consulenti coinvolti, abbiamo compreso che dietro Santi non c’era nessuno se non la paura di perdere la collaborazione con il settore giovanile della Maceratese.
A trattative già avviate è stato quindi interessato, tramite il rag. Sivieri, l’attuale Presidente sig. Spalletta, Suo conoscente; quest’ultimo, avuta conoscenza del progetto sportivo, ha espresso l'intenzione di valutare l'eventuale acquisto, per cui è stato deciso con preciso mandato di proseguire nella trattativa e nella due diligence della società.
Il resto è storia conosciuta a tutti e che ha portato, dopo una difficile trattativa, all'acquisto del pacchetto di maggioranza della società.
Inutile qui riportare le innumerevoli dichiarazioni, espresse anche a mezzo stampa, rilasciate in questi mesi dallo stesso Spalletta nelle quali ha sempre confermato la fiducia a me ed all'amministratore sig. Sivieri, avvalorando il nostro operato.
Braccio destro o sinistro che fossero, l’operato del sig. Sivieri e dell’avv. Bargagna è sempre stato esercitato con la massima professionalità e qualunque decisione e/o iniziativa concordata congiuntamente.
Negli spogliatoi sono andato sin dal principio d'accordo con la precedente dirigenza prima e attuale poi, rapportandomi direttamente con giocatori e staff; difficile per chi non sa se un pallone è fatto di esagoni o pentagoni conseguire un progetto sportivo.
Sono le diversità di vedute su questioni che oggi purtroppo paralizzano la società, scelta dell’attuale DS, gestione del settore giovanile e del personale interno, che hanno portato il Presidente alla decisione di allontanarmi; mi sono adeguato alla volontà del Presidente senza alcuna polemica e cosciente della precarietà del mondo del calcio.
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