L’Università di Macerata organizza per venerdì e sabato, 28 e 29 ottobre il convegno internazionale “Diritto ed economia. Un ponte tra Europa e Repubblica Polare Cinese”, che vedrà 18 relatori provenienti da dieci diversi atenei, cinque dei quali da Cina e Inghilterra, interrogarsi sugli elementi di contatto e di dissonanza tra lo scenario giuridico ed economico europeo e quello cinese. L’evento è accreditato dall'ordine degli avvocati e in corso di accreditamento con l’ordine dei commercialisti di Macerata.
L’iniziativa, che rientra nel progetto di ricerca incentrato sui rapporti tra Europa e Cina grazie al quale il Dipartimento di Giurisprudenza è stato incluso tra i “Dipartimenti di Eccellenza” italiani, si terrà dunque nella città che ospita il China center e una sede dell’Istituto Confucio e che può vantare un plurisecolare legame grazie all’opera di Padre Matteo Ricci.
“Gli ultimi decenni - spiega Carlo Emanuele Pupo, ricercatore di diritto commerciale che ha curato l’organizzazione scientifica del progetto - sono stati caratterizzati dal prodigioso sviluppo della Repubblica Popolare cinese, che è oggi la seconda economia mondiale e il primo mercato mondiale. È perciò essenziale per l’Italia comprendere quanto più possibile la realtà cinese e rinsaldare i legami con essa”.
I lavori prenderanno il via al Polo Pantaleoni in via Pescheria Vecchia venerdì 28 alle 9:30 con la prima sessione dedicata alla responsabilità sociale d’impresa e alla sostenibilità. Alle 14:30 ci sarà la seconda sessione sul diritto commerciale in Italia e in Cina. Si prosegue sabato 29 ottobre alle ore 9.30 con osservazioni e riflessioni sullo scenario economico-giuridico cinese.
Centinaia di partecipanti per "Illumina il tuo futuro", l'evento organizzato domenica 23 ottobre al Varco sul Mare, dal comune di Civitanova Marche, con la collaborazione dell'assessorato alle politiche giovanili, per far conoscere ai giovani le tante possibilità che si aprono a partire dalla scelta della scuola superiore.
Qualche minuto dopo le 10 l'assessore Barbara Capponi, in fascia tricolore, ha tagliato il nastro tenuto da due giovani studenti civitanovesi, affiancata dai vari partecipanti, dal collega Francesco Caldaroni e dal consigliere regionale Pierpaolo Borroni, aprendo simbolicamente l'evento e dando il benvenuto a tutti gli intervenuti.
"Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno reso possibile in sinergia realizzare questo straordinario momento di orientamento e condivisione - ha dichiarato Capponi -. Nel pieno spirito di 'Civitanova città con l’Infanzia', che mira a creare una comunità dove ciascuno è prezioso per sé e per gli altri, abbiamo vissuto un circolo virtuoso di confronti, scambi reciproci, scoperte di nuove possibilità".
"Esibizioni delle unità cinofile della guardia di finanza, colloqui con le associazioni militari, consigli dalla protezione civile, modellistica di aerei e navi dettagliatamente spiegati nella realizzazione e nella storia, simulatori di volo, percorsi olfattivi, incontri per l'orientamento individuale e molto altro ancora hanno disegnato un'esperienza importante per ogni partecipante, costituendo un tassello di grande impatto per ciascuno" ha aggiunto l'assessore.
"Sono rimasta fino alla chiusura alle 19 confrontandomi con tutti gli attori presenti riscontrando sia il loro grande entusiasmo che quello del pubblico intervenuto: insieme guardiamo già alle prossime edizioni nell'ottica di fornire occasioni sempre più complete per la comunità tutta" conclude Capponi.
L'appuntamento con l’orientamento vuole essere anche in futuro guida alla scelta della scuola superiore, ma anche opportunità per conoscere le tante realtà con cui si è a contatto ogni giorno, come ad esempio le forze dell’ordine o la protezione civile, per farle conoscere da vicino e in maniera più approfondita ai ragazzi.
La giornata di orientamento ha visto la preziosa collaborazione dell'azienda 4D, della cooperativa 'Il Faro', delle scuole superiori di Civitanova e dei paesi limitrofi, delle forze dell'ordine e armate, Esercito, Protezione civile comunale, le associazioni militari civitanovesi e del Cluster Exploore Aerospazio Marche.
(Credit foto: Luigi Gasparroni)
Il Ministero dell’Università e della Ricerca conferma la qualità dell’offerta didattica e formativa della Scuola di Studi Superiori “Carlo Urbani” dell’Università di Camerino. Il diploma rilasciato dalla Scuola al termine del percorso di studi è stato, infatti, equiparato a quello conseguito dopo aver frequentato un master universitario di secondo livello.
“Siamo naturalmente molto orgogliosi e pieni di soddisfazione – ha affermato il Rettore Unicam Claudio Pettinari – per questo prestigioso riconoscimento. La Scuola di Studi Superiori “Carlo Urbani” rappresenta una delle eccellenze del nostro Ateneo sulla quale abbiamo sempre investito. Si tratta di una opportunità che offriamo alle nostre studentesse ed ai nostri studenti migliori.
L’interdisciplinarietà tra le aree scientifiche, giuridiche e sanitarie consente alle studentesse e agli studenti di apprendere dall’interazione tra di loro, così come seguire attività integrative ed iniziative sulle competenze trasversali consente loro di acquisire conoscenze anche al di là del proprio corso di studio. Il tutto per giungere ad un approccio critico al sapere e ad una apertura culturale necessaria per competere nelle migliori posizioni professionali”.
“Abbiamo lavorato molto per ottenere questo risultato – ha sottolineato la professoressa Loredana Cappellacci, Direttrice della Scuola di Studi Superiori “C. Urbani” – e naturalmente ne siamo molto orgogliosi. Il riconoscimento non solo conferma la qualità della nostra Scuola, ma ci stimola a proseguire nel lavoro per continuare ad attrarre un numero sempre maggiore di studenti eccellenti. Ringrazio tutto il personale docente e quello tecnico e amministrativo per l’eccellente lavoro svolto finora, che sono certa proseguirà anche nei prossimi anni per offrire tutte le migliori opportunità alle nostre allieve ed ai nostri allievi”.
Attiva dal 2010, la Scuola di Studi Superiori ‘C. Urbani’ rappresenta un percorso di qualità con il quale Unicam ha scelto di premiare il talento delle studentesse e degli studenti universitari per indirizzarli verso un eccellente futuro.
A Camerino la Scuola si articola su due Classi: la Classe delle Scienze Sperimentali e Sociali per gli studenti universitari che scelgono i corsi di studio delle Scuole di Bioscienze e Medicina Veterinaria, Giurisprudenza, Scienze e Tecnologie; la Classe delle Scienze della Salute per gli studenti universitari che scelgono i corsi di studio delle Scuole di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, Bioscienze e Me¬dicina Veterinaria (LM-42).
Chi è ammesso alla Scuola di Studi Superiori non solo beneficia dell’esonero dal pagamento delle tasse universitarie, ma usufruisce di una borsa di studio e dell’alloggio gratuito presso il Campus universitario dell’Università di Camerino
Il Consorzio Fabre (Consorzio Interuniversitario di ricerca per la valutazione della sicurezza e il monitoraggio di ponti, viadotti e altre strutture) di cui fanno parte l'università di Camerino e l’università Politecnica delle Marche, ha avviato uno studio per la comprensione dei fenomeni di collasso dei ponti che si sono verificati a seguito dell’alluvione del settembre scorso, interessando una parte rilevante del territorio delle Marche.
Nella giornata di mercoledì si è svolto un primo sopralluogo durante il quale sono stati effettuati una serie di rilievi sul campo. Al sopralluogo hanno partecipato un gruppo di ricercatori di Unicam, guidati dal professor Andrea Dall'Asta della Scuola di Architettura e Design, e di ricercatori di Univpm, guidati dal professor Fabrizio Gara, insieme all’ingegner Stefano Stefoni della Direzione Protezione Civile-Regione Marche.
Il gruppo di lavoro inter-disciplinare comprende ricercatori di aree diverse e intende analizzare il problema sotto molteplici aspetti, quali quello strutturale, geotecnico e idraulico. Questa prima giornata di rilievi sul campo si è focalizzata sulle zone interessate dall’esondazione del Misa e del Nevola. L'obiettivo è quello di individuare le principali criticità delle infrastrutture del territorio e fornire utili informazioni per la pianificazione di azioni di mitigazione del rischio più efficaci.
Appuntamento domenica 23 ottobre, al Varco sul Mare, con “Illumina il tuo futuro”, evento organizzato dal Comune di Civitanova Marche (Assessorati ai Servizi Educativi-Formativi e Politiche Giovanili) all’interno del progetto “Civitanova Città con l’Infanzia”, per far conoscere ai giovani le tante possibilità che si possono cogliere con la scelta della scuola superiore, momento cruciale di crescita e di valutazione non semplice per molti ragazzi che si trovano a concludere il percorso della scuola dell’obbligo e per i genitori che ne accompagnano il percorso. L’obiettivo è quello di fornire una maggiore consapevolezza ai fini di una scelta ponderata del percorso scolastico e del successivo inserimento nel mondo del lavoro.
L’Amministrazione comunale torna a proporre in presenza questa giornata di orientamento, dopo l’interruzione dovuta alla pandemia, avvalendosi della collaborazione di partner storici come la cooperativa sociale “Il Faro” e la 4D Engineering srl, che si occuperà della parte organizzativa (rapporti con le scuole secondarie e aziende del territorio). Per la prima volta, si è voluto coinvolgere anche le forze dell'ordine e le associazioni militari, i cui rappresentanti avranno modo di illustrare le modalità di accesso alla carriera militare.
L’assessore Barbara Capponi, ringraziando i presenti ciascuno per il proprio contributo, ha detto: “C’è un mondo su cui i ragazzi si affacciano, su cui si debbono inserire e sul quale è necessario fare luce offrendo un supporto informativo, di dialogo e di confronto. La giornata di domenica può essere molto utile sia allo studente sia ai genitori che affrontano insieme ai figli la scelta. In tanti potranno avere uno spaccato delle molte ed importanti realtà che spesso non si conoscono, come il mondo del volontariato, del terzo settore, delle istituzioni e molto altro. É importante avere a disposizione quante più informazioni e panoramiche possibili per decidere del futuro e non temere di fare scelte non appropriate, perché si ha sempre la possibilità di capire quell’esperienza e di ricalibrare il proprio percorso”.
L’openspace sulla formazione occuperà l’intero quadrilatero del Varco sul Mare, dove dalle ore 10,00 alle ore 19,00 saranno presenti una ventina di postazioni: Carabinieri, Guardia di Finanza, Nucleo cinofilo, Polizia, Esercito, Aeronautica, associazione nazionale Carabinieri, Finanzieri, Bersaglieri, Marineria, Protezione civile, ed undici istituti che offriranno informazioni sul proprio ventaglio formativo: Liceo Scienze Umane "Stella Maris", Istituti Leonardo, Istituto Istruzione Superiore "V. Bonifazi", Ist. Professionali per l'Industria e l'Artigianato "F. Corridoni", Istituto Istruzione Superiore "L. da Vinci", Istituto Tecnico "Corridoni", Istituto Istruzione superiore Francesco Filelfo - liceo Coreutico danza e canto, Istituto d’istruzione superiore Giuseppe Garibaldi – Macerata, l'IIS Carlo Urbani di Porto Sant'Elpidio – Indirizzo Alberghiero, ITIS Fermo "Istituto Tecnico Tecnologico G.e M. Montani", Liceo Artistico Statale “Umberto Preziotti – Osvaldo Licini”, Cluster Exploore Aerospazio Marche.
“Siamo lieti di poter tornare a collaborare con l’Amministrazione per questo evento - hanno spiegato Schiavoni e Pennesi della 4D – e mettere il team di esperti a disposizione dei ragazzi, contando sui rapporti consolidati con tessuto universitario e aziende”. Anche i responsabili settore formazione del Il Faro, presenti Roberta Perini e Irene Ortolani, hanno rimarcato l’importanza di seguire le scelte dei ragazzi, con metodi anche differenziati in base all’età e alle preferenze.
Da parte del presidente assoziazione carabinieri sezione Cvitanova, Roberto Ciccola, un ringraziamento al Comune e all’assessore Capponi, che ha avuto la sensibilità di coinvolgere anche il mondo dell’associazionismo militare: “Il Varco sarà una bella vetrina per la squadra operativa che è sempre presente in tanti eventi, insieme alla Protezione civile. Ultimamente siano abituati a confrontarci davanti ad uno schermo, è bello tornare finalmente a dialogare uno accanto all’altro”.
"È stato avviato l’iter per la pulizia e il conseguente recupero di alcune aule dove sistemare temporaneamente dieci classi dell’Istituto d’istruzione superiore Filelfo nell’edificio degli ex licei nel centro storico della città". A comunicarlo è l’amministrazione comunale di Tolentino, facendo seguito a quanto dichiarato dal sindaco Mauro Sclavi, all'indomani della sua elezione (leggi qui).
"Coloro che hanno lasciato materiale scolastico all’interno delle classi a seguito delle scosse del terremoto dell’ottobre del 2016 possono contattare l'ufficio segreteria del sindaco al numero telefonico 0733.901326 per riavere indietro i propri libri o l’eventuale materiale di cancelleria" si informa, inoltre, nella nota.
Significativo progetto dei licei di Camerino dedicato ai ragazzi che vivono problematiche di natura sociale, comportamentale e di relazione con l’esterno. Grazie alla professionalità dell’istruttore cinofilo Claudio Mariani dell’associazione "Canes et Equos" di Castelraimondo e alla pedagogista ed educatrice Monika Delmanowicz dell’associazione "Ippolandia di Gagliole", i ragazzi vengono coinvolti in un mondo fatto di esperienze dirette con la natura, gli animali e lo stimolo delle loro capacità personali, in una struttura creata appositamente per loro.
Cinque in tutto gli incontri (il primo si è tenuto martedì mattina) che hanno l’intento di approfondire l'esperienza di pet therapy attraverso specifiche attività visive e sensoriali, con animali come cavalli, cani, conigli, asini e capre, approfittando degli spazi messi a disposizione proprio da Ippolandia a Gagliole. Il progetto formativo è patrocinato dal Comune di Castelraimondo, dal Comune di Pioraco e dall’Unione Montana Potenza Esino Musone. I prossimi appuntamenti sono previsti per il 7 novembre, 3 aprile, 17 aprile e 8 maggio.
"Un importante progetto che il Comune di Castelraimondo è fiero di patrocinare - commenta l’assessore ai Servizi Sociali Ilenia Cittadini, presente al primo incontro -. Un’opportunità fuori dai banchi in cui è fondamentale il contatto con gli animali per apprendere nuove competenze. La pet therapy attiva una serie di modalità relazionali nuove che poi possono essere utili nella vita di tutti i giorni. Un ringraziamento speciale alle associazioni che hanno portato avanti questo progetto nobile che ci auguriamo sia un esempio di buon metodo anche per altre realtà".
Biblioteche più moderne, accesso più immediato al prestito e alla consultazione grazie alle nuove tecnologie, aule multimediali con video, computer, ebook reader e tablet a disposizione per studiare insieme: procede lungo la strada della modernizzazione e dell’innovazione il sistema bibliotecario dell’Università di Macerata che ha presentato oggi i nuovi servizi e strumenti a supporto di studenti e studentesse.
"Questa è una giornata molto emozionante – è stato il commento del rettore Francesco Adornato -. La biblioteca è un luogo da recuperare, da abitare, da vivere e da sentire e questo percorso di digitalizzazione democratizza ancora di più le biblioteche che diventano sempre più luoghi inclusivi in cui convivono molti mondi, molte culture, molti saperi. Non è vero che la digitalizzazione allontana o spersonalizza, anzi consente processi di condivisione, di studiare di più, in maniera più confortevole, più efficace”.
"La lunga fase dell’emergenza sanitaria, che ha tenuto parzialmente lontani gli utenti dalle biblioteche fisiche, ha acuito la necessità di dotare queste strutture degli strumenti più avanzati per migliorare l’accesso alle risorse bibliografiche e ai servizi bibliotecari. Per la prima volta, nella biblioteca giuridica è stata installata una stazione automatica di prestito per consultare liberamente i libri esposti a scaffale aperto. Altre entreranno in funzione a breve nella Biblioteca didattica d’Ateneo e in quella del Dipartimento di Scienze della formazione, beni culturali e turismo".
"In una biblioteca come questa – ha spiegato nel suo saluto la delegata del rettore ai servizi bibliotecari Elisabetta Michetti - gli spazi dove i libri possono essere avvicinati liberamente sono preziosi. L’edificio che la accoglie richiama i concetti della vastità della scienza e della profondità della storia. La numerosità dei giovani che la frequentano ci ricorda ogni giorno quanto essi ne riconoscano l’importanza”.
“Sarà possibile anche prenotare, con un semplice click, postazioni informatiche, computer portatili, e-reader e tablet a disposizione degli studenti. Alcune aule, infine, sono state e saranno allestite per lo studio collaborativo. “Si è passati da sale di lettura silenziose – ha aggiunto Michetti - a sale dove si può studiare insieme, parlare ad alta voce, condividere esperienze, socializzare, fare comunità”.
“E ancora, altri servizi: scanner per la digitalizzazione dei documenti, automazione degli accessi con badge nelle sedi più grandi, servizi di prenotazione telematica dei posti a sedere nelle sale studio e verifica dell’affluenza del pubblico, accesso con account di Ateneo ai servizi online del catalogo, come la prenotazione dei volumi, la richiesta o la proroga di un prestito”.
“Il Sistema bibliotecario dell’Università di Macerata, coordinato dal Centro d’Ateneo per i servizi bibliotecari, conta 4 grandi biblioteche dipartimentali, 1 biblioteca didattica centrale e altre 14 biblioteche distribuite su tutto il territorio cittadino, comprensive anche delle biblioteche di eccellenza e delle biblioteche dei centri di documentazione e ricerca (Centro di Documentazione Europea, Centro di documentazione e ricerca sulla storia del libro scolastico e della letteratura per l’infanzia, Centro di documentazione sui Partiti politici nelle Marche)”.
“Le biblioteche Unimc mettono a disposizione un patrimonio di oltre 700 mila volumi nonché l’accesso a un’enorme banca dati con quasi 35 mila riviste scientifiche elettroniche. Solo nel 2021, nonostante gli effetti delle restrizioni della pandemia, sono stati contati 47 mila utenti”.
È stata Omišalj, la prima città che si incontra nell’Isola di Krk in Croazia, a fare da cornice alla sesta riunione del consiglio tecnico del progetto europeo “Transfer” per un modello di gestione integrata dei parchi archeologici (“inTegRated mAnagemeNt modelS For archaEological paRks”), Finanziato dal Programma Interreg V-B- Adriatic-Ionian Adrion. Al centro dell’agenda, il confronto con i partner europei sull’analisi e lo stato dell’arte della creazione di un piano di gestione dei siti archeologici della Macro Regione Adriatica-Ionica.
Oltre al coordinatore del progetto Roberto Perna, professore di archeologia di Unimc, erano presenti anche Michele Spagnuolo, amministratore delegato di PlayMarche, e i dottorandi Ludovica Xavier de Silva e Francesco Carelli. Gli altri partner rappresentanti erano l’Institute of Archaeology together con Horizont per l’Albania, la Municipalità di Ptuj e la Postgraduate School Zrc Sazu per la Slovenia, Ephorate of Antiquities of Ioannina together con Computer Technology Institute and Press "Diophantus" per la Grecia e l’ospitante Municipalità di Omišalj e Public Institution Development Agency of Sibenik-Knin County per la Croazia.
In sei parchi archeologici pilota verrà applicato un modello di gestione condiviso, in grado di integrare pianificazione territoriale, sostenibilità economica ed utilizzo di strumenti tecnologici condiviso. Per la prima volta in area europea il tematismo archeologico viene integrato nell’ambito della pianificazione urbanistica, facendo uscire i parchi dai limiti delle loro aree recintate.
“Nel tavolo di lavoro realizzato ad Omisalj si è fatto il punto sugli ultimi e importanti fasi del progetto, che sta ormai giungendo al termine - spiega Perna – Alcuni temi discussi, come la predisposizione di azioni pilota dal forte impatto tecnologico, l’elaborazione di un manuale per la gestione dei parchi archeologici e le linee strategiche per il futuro, dimostrano come le discipline umanistiche, in particolare quelle connesse ai beni culturali, se supportate dalle più moderne metodologie e ancorate al loro contesto territoriale, possono essere strumento di crescita sociale ed economica, offrendo opportunità di lavoro ai nostri studenti”
Il tavolo tecnico dei lavori è stato coordinato dall’azienda Eurocentro di Jesi rappresentata da Claudio Carlone che ha focalizzato l’attenzione sull’obiettivo comune: sviluppare, trasferire e disseminare un modello comune di governance per i parchi archeologici adriatici, con la finalità di migliorare la conservazione e valorizzazione del patrimonio all’interno dell’area Adriatica-Ionica.
“Oltre al momento di confronto, credo sia importante poter studiare buone pratiche e metodi di ricerca differenti da quelli italiani – afferma Michele Spagnuolo -. Interessante vedere come l’area archeologica della città sia location naturale per eventi estivi teatrali e musicali.
Il percorso, ai limiti del mare, in un contesto di rara bellezza, permette al visitatore di apprezzare resti in grado di far percepire ciò che è stata la storia di Omišalj al tempo dell’Impero romano. L’uso di nuove tecnologie potrà essere un valore aggiunto per restituire virtualmente il passato, in grado di far rivivere luoghi di interesse culturale con nuovi linguaggi espressivi. Su tutti penso che il videomapping projection e le ricostruzioni 3D possano raccontare in maniera contemporanea la storia e la cultura di questi luoghi”.
Per la sua posizione strategica il paese costituiva un importante punto di guardia e il mare antistante fu teatro di importanti battaglie. Omišalj compare per la prima volta con il nome latino di Castro Musclo in una concessione del 1153. Nella baia Sepen a sud di Omišalj si trovano i resti di un insediamento conosciuto con il nome di Fulfinum, costruita per i veterani dell'esercito romano sotto l'impero di Domiziano. Oggi il sito è stato parzialmente scavato e sono venute alla luce la disposizione ortogonale delle strade, il forum con edifici rappresentativi e resti delle terme.
Tra gli edifici riportati alla luce spiccano i resti di una piccola chiesa altomedievale costruita sui resti di un precedente edificio, che divenne successivamente parte del complesso del monastero dell'abbazia benedettina di San Nicola. Non si sa quando e come la brillante civiltà di Fulfinum tramontò, ma si presume che alla caduta dell'insediamento abbia contribuito la posizione vulnerabile sulla bassa costa.
Un ringraziamento particolare a Kristijan Loncaric, Natalija Dasek e Mateo Pahljina del Comune di Omišalj per l’accoglienza e per aver permesso di visitare le bellezze del territorio in cui si avverte un processo di confronto continuo con tutti gli attori e gli operatori culturali ed economici territoriali, dal borgo antico ai musei, dagli alberghi ai luoghi di interesse.
L’università di Camerino dimostra ancora massima attenzione nei confronti delle proprie studentesse e dei propri studenti e delle loro famiglie, per sostenerli e garantire loro la migliore formazione universitaria seppur in questo momento di crisi sia economica sia causata da disastri naturali.
L'ateneo, infatti, ha implementato il numero di borse di studio messe a disposizione di coloro che si iscrivono al primo anno di uno dei corsi di laurea attivati dalle cinque scuole di ateneo e che sono particolarmente meritevoli, così come è stato aumentato il numero dei posti disponibili per la scuola di studi superiori "Carlo Urbani", percorso di eccellenza per valorizzare giovani talenti, per i quali è prevista non solo l’esenzione dal pagamento delle tasse, ma anche l’attribuzione di una borsa di studio e dell’alloggio.
Per l’anno accademico 2022-2023, inoltre, Unicam ha stabilito l’esonero dal pagamento delle tasse universitarie per le studentesse e gli studenti, già iscritti o che si immatricoleranno ad Unicam, residenti nelle zone della Regione Marche coinvolte dall’emergenza alluvionale del settembre 2022 e in possesso di determinata documentazione.
In particolare deve essere attestata l’inagibilità o il grave danno subito dall’abitazione di residenza ovvero che la stessa sia stata sgomberata in esecuzione di provvedimenti delle competenti autorità oppure l’inagibilità o grave danno subito dalle strutture commerciali o imprenditoriali di proprietà del proprio nucleo familiare.
Potranno essere prese in considerazione richieste di esenzione da parte di studentesse e di studenti il cui nucleo familiare abbia subito un danno a causa dell'inagibilità o grave danno alla struttura commerciale o imprenditoriale per la quale lavorano stabilmente.
A queste misure che Unicam ha messo in campo contro la crisi per sostenere le persone in difficoltà, si aggiunge anche un'iniziativa specifica a favore del personale tecnico e amministrativo dell'ateneo, nell’ambito delle politiche di welfare Unicam finalizzate a permettere una migliore conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, prestando attenzione alle esigenze e al benessere della persona e della famiglia, anche mediante sussidi e benefit.
Le figlie ed i figli dei dipendenti strutturati Unicam appartenenti al personale tecnico e amministrativo potranno, infatti, usufruire dell’esonero dal pagamento delle tasse universitarie per l’anno accademico in corso, fatte salve la tassa regionale e l’imposta di bollo. Il beneficio potrà essere mantenuto anche negli anni successivi, se si è conseguita almeno la metà dei Cfu previsti.
"Abbiamo fortemente voluto - ha sottolineato il rettore Unicam Claudio Pettinari - implementare le agevolazioni e le azioni di welfare, in modo da favorire lo studio e la formazione delle giovani generazioni in un momento così difficile per loro e le loro famiglie. Unicam ha sempre posto lo studente al centro di tutta la propria mission e di tutte le proprie azioni e ci sembra doveroso continuare a sostenere in questo momento il loro diritto allo studio".
"Non si è mai visto un consigliere di opposizione dettare l’agenda della maggioranza, ma la consigliera Mirella Paglialunga non ci risparmia questa singolare pretesa, che va ad arricchire la serie di attacchi fuori luogo a cui ci ha abituati dall’inizio della sua discesa in campo come candidato sindaco della coalizione di sinistra".
È quanto afferma Roberta Belletti, assessore all’urbanistica del comune di Civitanova Marche, in merito all’intervento della consigliera Mirella Paglialunga sull’incontro tra le forze di maggioranza e Unicam per il progetto del porto.
"Questa amministrazione, nel portare a termine i progetti che ha avviato, tra cui la riqualificazione dell’area portuale, legittimamente si confronta e continuerà a confrontarsi a partire dal suo interno. Ovvio che poi ci sarà un tempo dedicato all’esposizione delle proposte, e che saranno investite le relative commissioni, lavori pubblici e urbanistica", spiega l'assessore.
"Nella riunione di maggioranza che ho convocato, abbiamo ripreso il filo del discorso impostato questa estate con operatori e categorie e abbiamo illustrato ai consiglieri neo eletti i prospetti elaborati dall’Università - chiarisce Belletti -, proseguendo un percorso di condivisione che porterà logicamente al confronto con la città e le altre forze politiche non appena i tempi saranno maturi".
"È a dir poco contraddittorio accusare la maggioranza di mancato dialogo con le opposizioni e allo stesso tempo cogliere ogni pretesto per accendere polemiche sulle pagine dei giornali. Questo continuo ricorrere alla stampa non fa che sconfessare la consigliera Paglialunga, la cui vera intenzione non è certo quella di instaurare un serio confronto e coinvolgimento con l’esecutivo, ma ottenere visibilità per il gruppo che porta il suo nome" conclude Belletti.
Importante riconoscimento per la Scuola di studi superiori “Giacomo Leopardi” dell’Università di Macerata: i diplomi rilasciati al termine dei percorsi di cinque anni sono stati equiparati ai master di secondo livello.
A decretarlo è il Ministero dell’Università e della Ricerca, che ha accertato la sussistenza di stringenti requisiti di qualità, quali un corpo docente con studiosi di elevata qualificazione scientifica, presenza di requisiti di accesso e di verifica dei risultati ottenuti dagli studenti nonché la disponibilità di programmi di tutorato e placement, opportunità di mobilità internazionale, servizi integrativi per la didattica e la ricerca, gratuità di vitto e alloggio.
“Si tratta di un traguardo importante – sottolinea il rettore Francesco Adornato -. Da sempre la Scuola si impegna nel coltivare il talento dei giovani costruendo e sviluppando percorsi individuali di crescita intellettuale e professionale. Ora le competenze acquisite nel corso dei cinque anni vengono finalmente riconosciute anche in termini di legge”.
La Scuola Leopardi fa parte della rete delle Scuole superiori universitarie, alcune autonome, altre interne a singoli Atenei, come nel caso maceratese, che costituiscono un elemento qualificante del sistema universitario italiano. Un iter lungo e complesso ha consentito l’equiparazione dei titoli rilasciati da queste istituzioni ai master di secondo livello.
Questo vuol dire che finalmente i diplomi delle Scuole trovano una loro precisa collocazione nel Quadro Europeo delle Qualifiche, un sistema di riferimento che confronta e collega i titoli di studio dei Paesi dell’Unione Europea al fine di favorire la mobilità. Inoltre, vengono riconosciuti 60 crediti formativi utili per l’accesso ad altri corsi di studio o valutabili per l’ingresso nel mondo del lavoro.
"La Scuola - spiega la direttrice Carla Danani - offre momenti rilevanti di aggregazione e confronto culturale tra allievi e allieve che, nei rispettivi livelli ed ambiti di formazione, condividono percorsi scientifici ed esperienze affini e, allo stesso tempo, apre alla conoscenza e alla comprensione della realtà internazionale, alla capacità di confrontarsi con la complessità, alla cura reciproca per una formazione umana integrale”.
La Scuola di studi superiori “Giacomo Leopardi” è stata istituita nel 2008 e si affianca ai corsi universitari di laurea e di laurea magistrale organizzando seminari di carattere innovativo e interdisciplinare, al fine di favorire la più elevata e qualificata preparazione degli studenti e avviarli a specifiche attività di ricerca e di alta professionalità. Per mantenere lo status di allievo si richiede un elevato standard di rendimento nei corsi universitari e nei corsi interni. Gli iscritti sono divisi in due classi, quella delle Scienze Sociali e quella delle Scienze umanistiche. L’ammissione avviene esclusivamente in base al merito ed ogni anno viene pubblicato il bando di ammissione sul sito di UniMC e della Scuola (www.scuolastudisuperiori.unimc.it)
A un mese esatto dall’alluvione del 15 settembre il Gruppo Amatori 500 di San Severino Marche, presieduto dall’instancabile Giovanni Cavallini, è tornato nelle terre martoriate dell’Anconetano per portare la propria solidarietà ai piccoli alunni della scuola primaria di Pianello di Ostra.
La missione, cui hanno preso parte anche alcuni soci del club settempedano, ha interessato l’Istituto comprensivo "P. Antonio Morganti" con la consegna al dirigente scolastico e al personale della scuola di un computer portatile.
La primaria di Pianello ha potuto riaprire le porte solo a fine settembre dopo lunghi lavori di ripulitura nonostante non abbia subito danni alle strutture e agli impianti.
"Abbiamo visto negli occhi dei bambini la voglia di ricominciare e questo ha riempito di gioia i nostri cuori " racconta Giovanni Cavallini che ha voluto far sentire l’abbraccio della comunità settempedana, portando anche il saluto del sindaco, Rosa Piermattei, a quella di Ostra colpita dall’alluvione. Qui, in piena emergenza, erano arrivati anche i volontari settempedani del gruppo di Protezione Civile.
"Per la prima volta, con il nuovo anno scolastico, tutti gli Istituti storici marchigiani della Resistenza e dell'Età Contemporanea saranno privati dei docenti che tradizionalmente venivano assegnati dall'Ufficio Scolastico Regionale, su indicazione degli istituti stessi".
Lo denunciano, attraverso una nota congiunta, gli istituti storici di Macerata e Ascoli: "Si tratta di figure numericamente esigue (all'inizio 5 poi progressivamente ridotte), ma di fondamentale importanza, in quanto referenti della didattica e anello di congiunzione con scuole e territorio delle rispettive province".
"Le difficoltà dei rapporti con l'Usr Marche si erano acuite già da qualche anno - precisano gli Istituti - ma nonostante i crescenti problemi (peraltro assenti nelle altre regioni) alcuni istituti storici avevano potuto avvalersi dei docenti che, dopo aver superato la selezione per i progetti nazionali, venivano di fatto utilizzati negli istituti stessi.
Da quest'anno, nel bando che disciplina la selezione del personale per i progetti sopra citati - affermano - è stato azzerato da parte dell'Usr Marche qualsiasi riferimento all'insegnamento della storia e agli Istituti della Resistenza e dell'Età Contemporanea; inoltre è stata negata la possibilità di utilizzare in maniera continuativa e organica il personale docente di ruolo (si parla di 2 unità nelle Marche) negli istituti storici che ne avevano fatto richiesta, come avvenuto negli anni precedenti e come normalmente succede nella altre regioni italiane".
"A ciò si aggiunga - proseguono - che non è stata presa in alcuna considerazione dalle autorità scolastiche regionali la proposta di un piano di lavoro per il nuovo anno scolastico, presentata all'inizio dell'estate e frutto della preziosa esperienza dell'Istituto nazionale 'Ferruccio Parri' di Milano e degli istituti marchigiani che ad esso fanno capo"
Il consiglio nazionale forense ha accreditato la Scuola di specializzazione per le professioni legali delle Università di Macerata e Camerino ai fini dell’ammissione dei praticanti avvocati agli esami di stato in alternativa ai corsi obbligatori di 160 ore e della durata di 18 mesi organizzati dagli Ordini.
La Scuola di specializzazione, con sede a Macerata, è rivolta ai laureati in giurisprudenza che ambiscono ad approfondire la loro preparazione giuridica. La prova di ammissione consiste in 50 domande a risposta multipla che riguardano argomenti di diritto penale, diritto civile e amministrativo, diritto processuale civile e diritto processuale penale. I dipendenti di una pubblica amministrazione, laureati in giurisprudenza e che intendono iscriversi alla Scuola, hanno diritto a una riduzione del 30% sulle tasse e al riconoscimento di crediti per l’attività lavorativa e la carriera pregressa.
La durata è di due anni e i corsi saranno tenuti da docenti universitari, avvocati, magistrati e notai, tutti altamente qualificati. Le attività didattiche si svolgeranno in presenza e a distanza in modalità sincrona, attraverso piattaforme di videoconferenza, dal giovedì pomeriggio al sabato mattina durante il periodo che va da metà novembre 2022 a metà maggio 2023.
Il metodo adottato per le lezioni sarà di taglio teorico-pratico: ciascuna lezione frontale, che riguarderà le materie fondamentali del diritto, sarà accompagnata da un esame pratico.
I corsi della Scuola di specializzazione sostituiscono i corsi obbligatori per l’accesso all’esame di abilitazione per la professione di avvocato e, oltre a fornire una solida preparazione, la frequenza della scuola sostituisce un anno di pratica forense e notarile.
La Scuola, inoltre, è compatibile con lo svolgimento della pratica forense, della pratica notarile, i tirocini presso gli uffici giudiziari e i master e corsi di dottorato. Infine, data la concentrazione delle lezioni nell’ultima parte della settimana, non pone vincoli per lo svolgimento dell’attività lavorativa.
Al termine dei due anni del corso ci sarà una prova finale in cui ciascun candidato dovrà discutere una tesi su uno degli argomenti trattati durante il corso, con conseguente rilascio del diploma di specializzazione.
I ragazzi della terza media, sezione C, classe mista dell'istituto comprensivo Luca della Robbia di Appignano si sono ritrovati, lo scorso venerdì 14 ottobre, a quasi 50 anni dal diploma conseguito nell'anno scolastico 1973-197. L'occasione è stata una cena che si è svolta all'agriturismo Il Confine di Treia.
Una bella serata all’insegna dei ricordi di una sana scuola con aneddoti che insieme sono tornati alla mente. Non è mancato il ricordo per i quattro compagni deceduti prematuramente con una Santa Messa finale.
Mercoledì 12 ottobre, alunni delle classi quinte Primaria San Marone e delle classi terze del plesso E. Mestica, hanno partecipato a una attività finalizzata all’individuazione di possibili visioni e strategie progettuali per il rinnovamento dell’edilizia scolastica comunale, con l’obiettivo di scoprire come gli studenti vivono gli spazi della loro scuola, in termini di benessere e fruibilità. I giovani alunni si sono cimentati a proporre delle ipotesi sullo spazio scolastico ideale nell’ambito della convenzione di ricerca che il Comune di Civitanova Marche ha stabilito con l’Università Politecnica delle Marche.
Coadiuvati infatti dai docenti del Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Architettura, facilitatori di comunità, esperti di metodologie didattiche e pedagogiche, e seguiti dall’Insegnante Rino Lo Monaco e dal professor Andrea Bolognese, l’attività si inserisce nell’ambito della convenzione di ricerca che il Comune di Civitanova Marche ha stipulato con il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Architettura dell’Università Politecnica delle Marche e nella cornice del Progetto di Ricerca di interesse Nazionale (PRIN) dal titolo “PRO.S.A. – Prototipidi Scuole da Abitare” che coinvolge insieme ad INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa), l’Università IUAV di Venezia, il Politecnico di Milano, l’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli e l’Università degli Studi di Sassari.
Ogni sessione di lavoro si è articolata in tre momenti. Dopo una prima fase introduttiva con l’obiettivo di far interagire tutti i partecipanti, si è svolta l’attività individuale che ha avuto come obiettivo quello di far riflettere le alunne e gli alunni sulla connessione tra spazi ed emozioni provate. A conclusione, un brainstorming sulla scuola ideale per restituire e condividere i risultati, e quindi votare la scuola ideale migliore.
Gli alunni hanno partecipato con molto interesse ed entusiasmo. Divisi in piccoli gruppi, si sono cimentati nella progettazione di “luoghi ideali” dove far scuola. Di seguito alcune idee e immagini riferite all’indagine partecipativa. La scuola fuori dalla scuola: classi all’aperto dove svolgere alcune attività didattiche; spazi declinati alla lettura, alla scrittura, all’area scientifica. Lo sport vissuto in grandi palestre e spazi con campi di pallavolo, calcetto, tennis e piscina.Una scuola ricca di strumenti digitali, una scuola “attiva” dove imparare sempre cose nuove con ambienti di apprendimento adeguati alla tipologia di lezione da svolgere; ma anche luoghi dove rilassarsi e stare insieme ai compagni.
Una scuola progettata insieme, una scuola capace di “regalare felicità” dove apprendere significa crescere in empatia e benessere. Queste alcune riflessioni dei “piccoli ingegneri” che hanno dato inoltre messo in gioco alcune importanti competenze chiave europee: come la competenza personale e sociale, la collaborazione, la comprensione del contesto, la competenza imprenditoriale e l’empatia.
Oltre alla fattibilità gestionale, sono stati scelti dall’Istituto comprensivo Tacito gli edifici su cui la comunità scolastica manifesta più interessi in proiezione di possibili interventi rigenerativi degli spazi scolastici da parte dell’Amministrazione Comunale.
L'Istituto Agrario di Macerata conferma la sua presenza al Lampedusa Welcome Europe, il più grande evento europeo sul tema del fenomeno migratorio rivolto alle studentesse e agli studenti italiani ed europei.
L’iniziativa, sostenuta dai ministeri dell’Interno e dell’Istruzione, co-finanziato dall’Unione europea e realizzato da diversi enti, fra cui il Comitato 3 Ottobre, gode dell’Alto Patronato del Parlamento europeo e rappresenta l’occasione per onorare le 368 persone morte nel tragico naufragio al largo di Lampedusa avvenuto il 3 ottobre 2013 e per ricordare le persone che da allora hanno perso la vita nel tentativo disperato di trovare sicurezza e protezione in Europa.
Sull’isola studenti provenienti da tutta Europa si sono incontrati per seguire workshop, dibattiti, spettacoli e commemorazioni pensati per guardare in un modo nuovo il fenomeno migratorio. L’iniziativa finanziata con fondi Fami dal 2014 ha avuto l’obiettivo di far riflettere studenti di culture diverse sul tema dell’accoglienza e dell’integrazione, nel pieno rispetto dei diritti umani e delle differenze culturali, in modo da favorire i processi di inclusione.
Il progetto, che ha visto la partecipazione attiva di molteplici istituzioni scolastiche, ha portato alla selezione di 17 scuole vincitrici, tra queste l’I.I.S. “Giuseppe Garibaldi” di Macerata, diretto dalla professoressa Maria Antonella Angerilli.
Gli studenti della 4ªA, guidati dalle insegnanti Grazia Di Petta e Valentina Francalancia, hanno prodotto il testo teatrale La Banda Mario: storie di guerra e di integrazione. Attraverso lo studio del saggio scritto dallo storico Matteo Petracci, le studentesse e gli studenti hanno dato voce ai componenti del Battaglione Mario, uno dei primi gruppi della resistenza marchigiana e uno dei più eterogenei.
Ne facevano parte italiani, sovietici, jugoslavi, inglesi, russi, ma anche somali, eritrei ed etiopi. Il lavoro è stato finalizzato alla riflessione del processo di inclusione che ha portato il Battaglione a costruire una identità sociale collettiva, offrendo un esempio di integrazione, in un particolare momento storico, caratterizzato dalla presenza di leggi razziali.
Nelle giornate a Lampedusa la delegazione della scuola, rappresentata dalle docenti e dagli studenti Elia Cipolletta e Thomas Baleani, ha preso parte a incontri, tavole rotonde, laboratori formativi, nonché alla marcia verso la Porta d’Europa, il monumento alla memoria dei migranti deceduti in mare, dove si è svolto un momento di raccoglimento e la deposizione di una corona di fiori in mare, alla presenza di autorità e istituzioni e con la partecipazione, oltre alle vedette della guardia costiera e della guardia di finanza, di alcune imbarcazioni di pescatori e del presidente della Camera Roberto Fico.
Questa nona "Giornata della Memoria e dell’Accoglienza" è stata arricchita da un collegamento streaming con il Parlamento Europeo a Strasburgo e dalla commemorazione interreligiosa presso il Santuario della Madonna di Porto Salvo, alla quale hanno partecipato molti studenti in un clima di reciproco ascolto e solidarietà.
Chinese Bridge è una competizione mondiale di lingua e cultura cinese, promossa dallo Hanban, un’istituzione affiliata al Ministero dell’Istruzione Cinese, che si occupa di promuovere la lingua e la cultura cinese tramite la creazione degli Istituti Confucio in tutto il mondo.
Nell’edizione 2021 il Liceo “Giacomo Leopardi” di Macerata ha visto una sua studentessa, Piera Ciferri, collocarsi al secondo posto della classifica nazionale, con soddisfazione per tutto l’Istituto e in particolare della Prof.ssa He Ping, a cui sono stati riconosciuti il lavoro e la tenacia per l’ottenimento di questo straordinario risultato.
“Il mio nome cinese è Qi Feili - si presenta la ragazza - ho 18 anni e vengo da una paesino in provincia di Macerata. Mi sono appassionata alla lingua cinese soprattutto perché sono rimasta affascinata dallo studio dei caratteri che esprimono una civiltà millenaria. Mi piace guardare film e serie TV in lingua. Amo la danza e ho studiato vari stili: danza popolare, moderna, classica. Spero di visitare la Cina in futuro, imparare la danza cinese e approfondire la conoscenza di questa straordinaria cultura”.
Dalla prima edizione del 2002 sino ad oggi, tale competizione ha visto la partecipazione di oltre mille sedi universitarie in 80 differenti Paesi, divenendo un importante appuntamento internazionale di confronto e di scambio e un’occasione per approfondire la conoscenza della lingua e della cultura cinese. Per venire incontro al crescente interesse di giovani e giovanissimi, dal 2008 lo Hanban ha istituito un’edizione dedicata esclusivamente a studenti di scuole secondarie, che ha visto ad oggi la partecipazione di oltre 20.000 studenti provenienti da oltre 50 Paesi.
I vincitori delle selezioni preliminari svolte nei Paesi di appartenenza sia a livello universitario che scolastico partecipano alle gare semifinali e finali tenute annualmente in Cina, ottenendo inoltre l’assegnazione di una borsa di studio che dà loro l’occasione di approfondire gli studi presso università cinesi.
“Il linguaggio di genere nelle università: esperienze a confronto” è stato il tema del convegno organizzato dall’Università di Camerino su impulso del Prorettorato alle Pari Opportunità, Tutela e Garanzia della Persona e del Comitato Unico di Garanzia, tenutosi nella mattinata di oggi al Rettorato.
Nel corso dell’incontro è stato presentato anche il documento sulle “Linee guida per l’uso del genere nel linguaggio amministrativo dell’Università di Camerino”, frutto di una riflessione intrapresa da tempo dall’attuale governance di Ateneo sulle tematiche di genere, benessere e garanzia della Persona, e che vogliono costituire un primo passo semplice e comprensibile per l’uso corretto del genere grammaticale nel linguaggio amministrativo dell’Ateneo, come previsto dalle azioni previste dal Piano di Eguaglianza di Genere Unicam 2022-2024.
L’incontro si è aperto con i saluti del Rettore Unicam Claudio Pettinari e della presidente del CUG Stefania Silvi. Per parlare di buone pratiche e per proporre spunti di riflessione sul linguaggio di genere si sono poi susseguiti gli interventi di Antonella Liccardo, Delegata del Rettore dell’Università di Napoli per il Bilancio di Genere e coordinatrice del gruppo di lavoro sul Bilancio di Genere della CRUI, Paolo Pomati, Responsabile dell’Ufficio Comunicazione dell’Università Piemonte Orientale e della Prorettrice alle Pari Opportunità, Tutela e Garanzia della Persona di Unicam Barbara Re.
Estremamente interessante è stato poi l’intervento del giornalista, linguista e scrittore Andrea De Benedetti che ha illustrato limiti ed eccessi del linguaggio inclusivo.