Si è conclusa da pochi giorni la seconda edizione del progetto di inclusione linguistica “Italiano in biblioteca”, promosso dall’Università e dal Comune di Macerata per bambine e bambini di origine straniera. E già si sta lavorando per la terza edizione.
L’Ateneo ha messo a disposizione conoscenze e competenze consolidate nell’ambito del Master di primo livello in “Didattica dell’italiano L2/LS in prospettiva interculturale” (Master Italint), per offrire, in sinergia con il Comune, un servizio di facilitazione linguistica rivolto ad alunni e alunne di origine straniera delle scuole primarie e secondarie di primo grado della città. Svariate sono le provenienze dei partecipanti: Albania, Cina, Asia meridionale, Europa Orientale, Nord Africa e Sud America.
Alla festa conclusiva del progetto, hanno portato il loro saluto il rettore John Mc Court, l’assessore alla cultura, all’istruzione e ai rapporti con l’università Katiuscia Cassetta, la direttrice del Master Italint Edith Cognigni. Quest’anno i partecipanti sono stati circa 30, provenienti da 4 scuole primarie – De Amicis, Fermi, Convitto Nazionale, Fratelli Cervi – e da 3 scuole secondarie di primo grado – Dante Alighieri, Mestica, Fermi.
Le tirocinanti – Benedetta Di Nunzio, Tania Stroppa e Raide Rogers – hanno seguito i giovanissimi studenti per due pomeriggi a settimana nel laboratorio “Italiano in biblioteca” alla Biblioteca Mozzi-Borgetti, con la supervisione di Cristina Paoluzzi e Alice Magi, insegnanti esperte nella didattica dell’italiano come seconda lingua e nella facilitazione linguistica in contesto multiculturale. Parallelamente, le stesse hanno affiancato alcuni dei partecipanti nelle rispettive scuole, per offrire un supporto individualizzato o per piccoli gruppi. Il Comune ha anche coordinato i contatti con le scuole per selezionare gli alunni con maggiore necessità di un supporto linguistico.
“È stata una grande soddisfazione vedere con quale costanza i ragazzi hanno frequentato i laboratori e riconosciuto la valenza di un progetto che li ha supportati – commenta Cassetta -. Un ringraziamento alle famiglie che hanno compreso l’opportunità di accoglienza e di vera integrazione che è stata loro offerta nel luogo deputato alla cultura, la nostra biblioteca. Siamo grati all’Università di Macerata e al rettore John McCourt per questa collaborazione che ci auguriamo cresca sempre più grazie anche al supporto di partner che decidono di mettere a disposizione valide risorse, come ha fatto Mediolanum, che ringraziamo, che ha devoluto alle nostre attività di sostegno il ricavato di una iniziativa, organizzata lo scorso 18 maggio al teatro Don Bosco”.
Il Dipartimento di Studi Umanistici di Unimc continuerà a mettere a disposizione conoscenze e competenze consolidate nel Master Italint, giunto alla tredicesima edizione. “Sono grata al Comune e al rettore che, anche quest’anno, ci hanno permesso di poter dare un importante supporto alle scuole per l’inclusione delle alunne e degli alunni provenienti da contesti migratori – ribadisce la direttrice del master Edith Cognigni -. Il laboratorio ha permesso di potenziare la loro conoscenza della lingua e cultura italiana in un ambiente accogliente, attraverso modalità didattiche interattive e giocose. Stiamo già lavorando alla prossima edizione: di concerto con le docenti referenti delle scuole coinvolte, ci proponiamo di attivare una rete interistituzionale sempre più solida ed efficace affinché questo progetto possa diventare stabile”.
Sono state donate all’Ic Via Tacito di Civitanova Marche le undici opere di Sogno, la collettiva che è stata promossa nei mesi scorsi dall’Associazione Culturale Arte al foyer del cine-teatro Cecchetti di Civitanova. L’esposizione ha visto la collaborazione di Comune e Azienda dei Teatri.
Le opere, consegnate in questi giorni, sono state poste all’ingresso della scuola secondario di primo grado Enrico Mestica: erano state donate al comune di Civitanova, con la condizione che venissero posizionate in un istituto scolastico.
Sogno ha visto la partecipazione di undici artisti, provenienti da diversi luoghi delle Marche e del centro Italia, che sono stati infatti chiamati ad interpretare il tema della mostra, realizzando per l’occasione una propria opera. Gli artisti presenti alla collettiva sono stati: Paolo Berti, Agostino Cartuccia, Alfredo Celli, Giancarlo Costanzo, Anna Donati, Fabrizio Mariani, Laura Martellini, Lucio Monaco, Massimo Pompeo, Anna Seccia, Franco Sinisi.
“La nostra associazione - spiega la presidente di Arte Anna Donati - vuole portare l’arte in ogni luogo della città. Dopo il cinema, siamo tornati alla Mestica per donare queste opere. Il mio ringraziamento va al dirigente scolastico Edoardo Iacucci, che con entusiasmo ha accettato la donazione e ha dimostrato grande sensibilità verso le opere, posizionandole all’ingresso della Mestica. Ho notato con piacere che i giovani studenti hanno apprezzato l'omaggio e questo sentimento ci gratifica. Un ringraziamento va anche agli artisti, che hanno deciso di dare alla scuola i propri lavori”.
Martedì 9 maggio, gli alunni della classe 4^ sez. C della scuola primaria “Anita Garibaldi” dell’Istituto Comprensivo Via Ugo Bassi hanno trascorso una mattinata esplorativa presso il porto di Civitanova Marche per conoscere da vicino il porto e il mercato ittico.
Gli alunni hanno avuto l’occasione di visitare la sede della Capitaneria, di conoscere le imbarcazioni per i differenti tipi di pesca, di ammirare le motovedette della Guardia Costiera e di essere coinvolti in una vera e propria simulazione dell’asta del pesce.
A portare i saluti dell’Amministrazione comunale è intervenuta l’assessore all’Istruzione Barbara Capponi, che ha partecipato alla giornata formativa insieme ai ragazzi. L’evento rappresenta uno dei tanti momenti salienti del progetto “Che cosa mangio?” volto a sensibilizzare gli alunni ad approcciarsi verso una sana e corretta alimentazione quotidiana con i prodotti del territorio.
Tutto ciò è stato possibile grazie alla collaborazione tra l’Istituto Comprensivo Via Ugo Bassi, la ditta All Food e l’Amministrazione Comunale. La prossima tappa saranno laboratori di cucina e gli incontri con il nutrizionista.
Il dirigente scolastico, Maurizio Armandini, precisa: “La nostra scuola ha attivato con orgoglio una progettualità triennale finalizzata a sviluppare un’impronta green in cui la sensibilizzazione verso scelte sostenibili sono e saranno la priorità per il futuro. Ne è testimonianza la manifestazione che ha coinvolto i tre ordini scolastici dell’Istituto in occasione della “Giornata della Terra”. Pertanto è stato naturale accogliere le iniziative promosse dall’Amministrazione”.
Le parole dell’assessore Capponi: "Una bella sinergia che nasce e ricade anche nel settore dell'educazione alimentare, insegnando ai nostri piccoli, grazie alla volontà e alla collaborazione di tanti attori, a conoscere le specificità ittiche del territorio, il mondo del mare e del porto e come avvenga la pesca e la distribuzione di un prodotto tipico quale il nostro pesce, eccellenza nostrana tanto importante per la nostra città. Grazie all'istituto comprensivo e a tutti i partner con cui si è potuta costruire questa importante possibilità per i nostri bambini".
Oggi 25 maggio ricorre la giornata internazionale dei bambini scomparsi e per polizia di Stato è un'occasione per ricordare l’importanza di mantenere sempre alta la guardia su un fenomeno preoccupante: ragazzi e ragazze che si allontanano perché sono a volte impauriti, maltrattati, ingannati.
La polizia di Stato ha realizzato un segnalibro e una brochure informativa per ricordare la propria vicinanza a chi è in difficoltà. Questa mattina si è svolta un’importante iniziativa, accolta con entusiasmo dalla preside Roberta Ciampechini, dedicata agli alunni delle seconde classi delle scuole medie del Convitto di Macerata di via Pietro Capuzi.
L’evento ha avuto inizio con l’introduzione del vice questore della polizia di Stato Patrizia Peroni – responsabile della Divisione polizia Anticrimine della Questura di Macerata – Ufficio Minori sull’importanza della giornata internazionale del minore scomparso, anche per comprendere le situazioni di disagio che a volte si possono celare dietro ad un allontanamento volontario di un minorenne.
Importante la testimonianza dell’associazione Penelope Marche rappresentata dalla vice presidente, l’avvocato Federica Guarrella, associazione da sempre vicina alle famiglie degli scomparsi. Infine l’Ispettore della polizia di Stato Claudio Tarulli, responsabile della sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica di Macerata, insieme alla giovane agente Anna Laura Mogetta, hanno mostrato alcuni video relativi alle insidie del web, quali l’adescamento on line, il sexting e cyberbullismo, che possono creare vergogna o disagio e diventare motivo di scomparsa di alcuni minorenni.
Il messaggio lasciato ai ragazzi è ancora una volta quello di avere fiducia nelle Istituzioni e segnalare immediatamente e senza vergogna le situazioni di difficoltà in cui ci si viene a trovare, al fine di consentire alla polizia di Stato di intervenire tempestivamente.
Nella serata di oggi medesima iniziativa verrà replicata in piazza della libertà ove sarà presente il camper della polizia di Stato con personale che, oltre a distribuire materiale informativo sulla tematica, sarà a disposizione per l’ascolto delle richieste che potranno essere formulate da parte dei cittadini anche in forma riservata.
Due giorni speciali all'Iis "Garibaldi" di Macerata con AgrAria di festa. Sabato 27 e domenica 28 maggio la scuola maceratese ha organizzato una serie di appuntamenti all’interno della propria sede che vanta anche l’azienda agraria.
Si inizia sabato alle 9.30 con il convegno Progetto Tenera, valorizzazione risorse genetiche e tecniche innovative dell’ascolana Tenera. Si prosegue alle 16 con una serie di eventi pensati per i bambini: il laboratorio entomologico e la serra in Convitto, le sfere di semi, colorare con i fiori, l’orto del paleontologo, i Farming games e il truccabimbi.
Alla stessa ora c’è la floriveggenza per i più grandi, mentre dalle 17.30 alle 18.30 è possibile fare delle visite guidate al giardino didattico sperimentale, inaugurato ufficialmente due mesi fa in occasione delle giornate del Fai (leggi qui). Di fianco al frutteto sono previste due sedute di Yoga, dalle ore 18, mentre degli appuntamenti musicali sono itineranti nei vari spazi verdi della scuola.
Il giorno seguente, domenica, si inizia alle 10 con una passeggiata naturalistica, mentre alle 10:30 c’è l’inaugurazione della panchina rossa e alle 11:30 la presentazione dei progetti vincitori degli studenti tra Bacco e Minerva, Donne in campo, Agri Oil, Tailors Wines, contest L’Europa per me.
Il pomeriggio, si ripetono gli appuntamenti del giorno precedente e in più ci sono: il riconoscimento delle erbe spontanee e la raccolta, la caccia al tesoro e un aperitivo (con prenotazione) alla scoperta dei sensi dell’uliveto.
Nel portico della biblioteca, per entrambe le giornate, vengono esposti i prodotti grafici e multimediali realizzati nell’ambito del progetto Agri Oil e Il decalogo contro il bullismo. Il programma è anche online sul sito dell’Istituto Agrario: https://www.iisgaribaldimacerata.edu.it/pagine/agraria-di-festa-27-28-maggio-2023.
Una mattinata dedicata alla pulizia della spiaggia. È quella vissuta dalle classi 1A e 1E dell’Ite "Gentili" di Macerata, che si sono recate sul litorale di Porto Recanati per liberare l'arenile da detriti e immondizia.
I ragazzi sono stati accompagnati dalla professoressa Rosella Ancillai, coordinatrice del progetto "Educazione alla sostenibilità ambientale", dalla professoressa Francesca Burzacca e dal professor Sebastiano Marino.
Il team di studenti e docenti si è dato da fare per un'intera giornata nel recuperare e differenziare le varie tipologie di rifiuti che hanno incontrato sulla spiaggia, uno spettacolo che ha amareggiato gli stessi ragazzi, che hanno compreso quanto il problema sia impellente.
Nel corso dei lavori ci sono stati ampi spazi per riflessioni sulla natura dei materiali trovati e l’impatto devastante che hanno sull'ambiente. Il progetto si pone l’obiettivo di far maturare nei giovani una cultura del rispetto dell’ambiente e sensibilizzare alla sostenibilità.
La professoressa Ancillai sottolinea l’importanza dell’iniziativa che, afferma, "si presenta come imprescindibile: dalla scuola e dalle famiglie deve partire l’impulso riguardo queste tematiche che concretizzano il fine ultimo, quello di intendere e sentire la Natura come Bene comune".
La classe 5B del Convitto Nazionale di Macerata è stata protagonista di un'edizione speciale del progetto "Eureka! Funziona!" promosso da Confindustria Macerata in collaborazione con Federmeccanica.
Gli studenti, guidati dai propri insegnanti, Luisella Buldorini e Barbara Bacaloni, hanno partecipato alla cerimonia conclusiva, che si è svolta presso lo Stadio Stirpe di Frosinone, alla presenza dei ministri del Lavoro e dell'Istruzione.
"Eureka! Funziona!" è un progetto di orientamento ed educazione all'imprenditorialità rivolto agli studenti delle scuole elementari e consiste nella realizzazione di costruzioni tecnologiche, dove i bambini devono ideare, progettare, costruire un giocattolo utilizzando un kit fornito da Federmeccanica.
La classe 5B del Convitto Nazionale di Macerata ha sviluppato “Fantastici Sportivi” un gioco che si muove utilizzando tutti i principi della pneumatica, conquistando così il primo posto nella selezione provinciale.
Federico Visentin, Presidente di Federmeccanica, ha sottolineato l'importanza del progetto nel superare stereotipi e distinzioni di genere legate alle materie scientifiche e alla loro applicazione. "Eureka! Funziona!" si propone di essere una prima palestra "culturale" dove i bambini possono esprimere la propria creatività e sviluppare competenze nel campo della progettazione e della manualità.
L'unione dell'evento nazionale di Eureka! Funziona! con gli "Stadi Generali dell'Orientamento" promossi da Confindustria conferisce un ulteriore valore all'iniziativa, avvicinando il mondo della scuola a quello dell'impresa e promuovendo un orientamento consapevole nelle scelte future degli studenti.
Confindustria Macerata, sostenendo ogni anno questa iniziativa, contribuisce con convinzione all'avvicinamento dei giovani studenti al mondo della produzione e all'identificazione delle loro capacità già dalla scuola primaria.
L'esperienza di "Eureka! Funziona!" ha evidenziato le doti di creatività, progettazione e manualità degli studenti coinvolti, rappresentando un momento significativo nel percorso formativo di ciascuno di loro.
Si è tenuto questo pomeriggio il primo incontro organizzato dal dipartimento di studi umanistici dell'università di Macerata, in collaborazione con la Banca di Credito Cooperativo di Recanti e Colmurano, dal titolo "Rigenerare la comunità". Lo scopo è quello di riorientare eticamente l’agire economico, gettando le basi per una cooperazione attiva fra mondo della formazione e del lavoro nel territorio del Maceratese.
Ad aprire la conferenza il rettore dell'unviersità di Macerata, John McCourt: "Noi siamo qui per ascoltare il territorio, per dare sostegno e fare da interlocutore con le istituzioni. Etica e formazione sono le parole chiave: viviamo in un mondo complesso con realtà come le intelligenze artificiali che rimettono in discussione l’agire umano. Si riaccende la necessità di studi umanistici, filosofici ed etici per ridefinire i nostri paradigmi identitari. Per quanto riguarda la formazione, questa è necessaria per rimanere al passo con le continue innovazioni, dagli studenti nelle scuole agli universitari, fino ai lavoratori e i più anziani”.
Segue il Presidente della Bcc, Sandrino Bertini: "Il lavoro prettamente manuale sta sparendo in favore di un’alta specializzazione e del lavoro qualificato. La collaborazione tra attività economiche, scuola e università è imprescindibile: le imprese sono auto che hanno bisogno di carburante per essere alimentate, e questo carburante è il sapere".
"Le banche di credito cooperativo sono diverse dalle altre, non distribuendo dividendi agli azionisti e portando l’utile che ha a patrimonio - spiega Bertini -. Il suo agire si riverbera su tutto il territorio e su tutti i suoi abitanti: prestiamo attenzione alle categorie più deboli e reinvestiamo parte degli utili in iniziative sociali”.
"Questa iniziativa è l’emblema del ruolo svolto dalle banche di credito cooperativo sul territorio, come sancito dall’articolo 2 del nostro statuto - prosegue il direttore della Bcc, Davide Celani - Portare avanti questo progetto con la prestigiosa università di Macerata significa portare nel territorio un nuovo modo di fare impresa, di fare banca e di arricchire i nostri territori, non solo da un punto di vista economico ma soprattutto culturale”.
"Iniziative come queste sposano l’aspetto culturale con quello economico, cercando di rimettere al centro i valori di località e mutualismo. Territorio e formazione sono al centro dell’agire etico dell’economia, in cui cerchiamo di individuare nuovi modelli che si discostino dalla massimizzazione del profitto a tutti i costi, in favore di una nuova economia comunitaria", conclude Celani.
"Etica e formazione sono due valori fondanti per il senso di appartenenza al territorio comune: l’università deve instaurare stretti rapporti con le istituzioni, al fine di adeguare la formazione alle nuove esigenze del mondo del lavoro - commenta il vice direttore della BCC, Gerardo Pizzirusso -. Mettere il profitto al primo posto significa anteporlo al valore umano e spirituale delle persone, mentre questi due elementi dovrebbero congiungersi".
Così Roberto Mancini, direttore del dipartimento di studi umanistici di Unimc: "L’obiettivo primo è riorientare in senso etico e comunitario le istituzioni del territorio: da un lato l’università che ha una vocazione naturale per questo, dall’altro esistono banche diverse da quelle con un orientamento prettamente speculativo, banche radicate nel territorio che curano il sistema delle relazioni con le persone e con gli altri enti pubblici”.
"Con realtà di vocazione più comunitaria è più facile stabilire un rapporto proficuo in tal senso, sia per la formazione dei dipendenti stessi dell’istituto di credito, sia per quella degli studenti attraverso stage e progetti comuni - aggiunge il professore -. Immagino una rete che colleghi, oltre a banche e università, anche le altre istituzioni, dai Comuni alle associazioni culturali e di volontariato, purchè ci sia un progetto condiviso che rigeneri la qualità del tessuto comunitario".
“Questa collaborazione cerca di ripensare il significato dell’economia, dove il profitto deve tornare ad essere un mezzo, mentre il fine è il contributo che le imprese di un territorio restituiscono al bene comune. Si è visto che l’economia della solitudine, dello sradicamento e della competizione non risolve i problemi, ma porta a risultati distruttivi dal punto di vista sociale ed ambientale", conclude Mancini.
È stato firmato stamattina in Ateneo l'accordo di collaborazione tra l’Università di Camerino e l’Associazione Distretto 2090 del Rotary International. A sottoscrivere il documento il rettore Unicam Claudio Pettinari ed il governatore Paolo Giorgio Signore, alla presenza tra gli altri del ProRettore Vicario Unicam Graziano Leoni, del Direttore della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute Gianni Sagratini, della Past District Governor del Distretto 2090 Rossella Piccirilli, referente Rotary per il progetto, del Coordinatore per l'Immagine Pubblica del Rotary Gabrio Filonzi.
L'Università di Camerino e l'Associazione Distretto 2090 del Rotary International intendono mantenere e sviluppare proficui rapporti di collaborazione per lo svolgimento di iniziative e attività di formazione e di ricerca, sviluppo tecnologico ed innovazione.
Con questo accordo, in particolare, il Rotary sosterrà l’Ateneo con un importante finanziamento per la realizzazione e l’allestimento di un laboratorio didattico innovativo, il "Laboratorio del Gusto", a disposizione della comunità studentesca dell'ateneo, con particolare attenzione per le attività didattiche del corso di laurea in Scienze Gastronomiche, che sarà così ulteriormente caratterizzato e qualificato.
Il Laboratorio, progettato dalla Scuola di Architettura e Design e dall’Area Tecnica, Edilizia e Sostenibilità di Unicam, sarà realizzato all’interno del Polo di Chimica attualmente in ristrutturazione per renderlo ancora più efficiente dal punto di vista energetico e sicuro.
"Ringrazio di cuore, anche a nome dell’intera comunità universitaria – ha dichiarato il rettore Claudio Pettinari – il Distretto 2090 del Rotary per il fattivo contributo a sostegno del nostro Ateneo con particolare attenzione alla componente studentesca. Le nostre studentesse ed i nostri studenti sono posti sempre al centro delle nostre attività e delle scelte strategiche, così come la qualità della didattica e delle attività formative che eroghiamo loro: sono molto soddisfatto. Con questo accordo possiamo dare loro uno spazio innovativo che possa fornire una maggiore professionalizzazione”.
Il Governatore Paolo Signore ha così commentato: “L’impegno assunto dal Distretto verso la città di Camerino oggi trova una prima importante conferma. Siamo certi che il Laboratorio del Gusto possa essere un punto di riferimento non solo per l’Ateneo ma anche per le numerose ed importanti aziende del territorio del settore agroalimentare. Il Rotary da oltre 100 anni è impegnato in tutto il mondo in progetti di servizio per lo sviluppo umano ed economico delle comunità. Il Laboratorio del Gusto rappresenta uno splendido esempio di collaborazione con le Istituzioni a beneficio dei giovani e della rinascita di una terra ferita dal sisma.”
Un momento di confronto tra passato, presente e futuro che è riuscito a coinvolgere e unire diverse generazioni all’apparenza, ma solo all’apparenza, distanti tra loro e ad avvicinare al mondo della scuola anche istituzioni e famiglie. E, ancora, un’occasione unica che ha ridato un senso di appartenenza a una splendida comunità rimasta sempre unita, nonostante le difficoltà dettate dall’emergenza terremoto.
Si è svolta la prima edizione del Premio Salvi, concorso destinato agli alunni dell’Istituto comprensivo “Mons. Luigi Paoletti”, di cui fanno parte le scuole dell’Infanzia, Primarie e Secondarie di primo grado dei Comuni di Valfornace, Pieve Torina, Fiastra, Visso e Muccia.
L’iniziativa, ideata dalla dottoressa Laura Salvi e subito accolta con entusiasmo dai docenti e dagli alunni del Comprensivo, aveva come titolo il tema: “Raccontiamo il nostro paese: nuove prospettive di comunità”. Agli alunni è stato chiesto di sviluppare, attraverso diverse tipologie di elaborati, la loro idea di territorio.
Gli alunni dell’Infanzia di Pieve Torina hanno così voluto ricreare, attraverso un plastico, uno spazio all’aperto dove sentirsi liberi, in cui divertirsi con i genitori e i nonni, uno spazio pieno di colori che esclude lo sguardo a tutta la distruzione che ci circonda, uno spazio di vero benessere e spensieratezza.
I bambini dell’Infanzia di Valfornace, invece, attraverso la narrazione e le memorie dei nonni e delle nonne, il lavoro di ricerca e consultazione delle fonti, le uscite sul territorio, il cooperative learning, le relazioni sociali, gli incontri di comunità, hanno realizzato un maxi depliant illustrativo per rappresentare una sorta di mappa di comunità attraverso cui dare significato proprio al territorio vissuto nel quotidiano, con le sue caratteristiche e le sue tradizioni, ma anche le sue trasformazioni e un’idea del futuro che verrà.
La Primaria di Fiastra è partita dalla storia del lago di Fiastra e ha ricostruito, dopo aver ricercato foto e fonti storiche, il prima della diga e il dopo per rispondere così alla domanda: se tu fossi il sindaco cosa vorresti? Da qui la successiva descrizione delle nuove prospettive di comunità.
La Secondaria di Fiastra ha valorizzato il proprio territorio realizzando una mappa immaginaria con i loro luoghi “del cuore” che sono divenuti lo sfondo di un racconto fantastico. Infine, gli alunni hanno ricreato, con materiali di scarto, i personaggi protagonisti della loro storia.
Per la Secondaria di Valfornace i ragazzi si sono divisi in tre gruppi: il primo ha prodotto un documenta-video sul laghetto di Boccafornace mentre gli altri due gruppi hanno reinventato alcuni giochi da tavola ambientandoli presso i luoghi più rappresentativi del proprio paese: il Gioco dell’oca è diventato il Gioco dei cigni, il Monopoly è divenuto Pievopoly. I lavori sono stati realizzati anche con metodologie innovative, come QR code e spazi virtuali.
Infine gli alunni della Secondaria di Visso hanno partecipato al concorso raccontando il territorio attraverso la metodologia dello storytelling e del digital storytellig. Si sono svolte diverse attività laboratoriali, dalla ricerca delle fonti storiche, laboratori di arte con elaborati creativi inerenti il patrimonio culturale, una parte tecnologica sulla progettazione di spazi in chiave sostenibile con utilizzo di energie rinnovabili e materiali di riciclo in vista della ricostruzione post sisma. L’occasione è servita anche per sviluppare competenze linguistiche e digitali con la creazione di un sito web di promozione territoriale.
lla fine la commissione esaminatrice composta dalla dirigente dell’Istituto comprensivo “Mons. Paoletti” e dell’Istituto comprensivo “De Magistris” di Caldarola, Fabiola Scagnetti, dal giornalista Mario Sensini, dalla psicologa e psicoterapeuta Gerardina Santosuosso e dalla psicologa Laura Salvi, in qualità di presidente, ha deciso di premiare tutti i lavori presentati complimentandosi con gli alunni e con le insegnanti Paola Gerini e Silvana Nicolini (Infanzia di Valfornace), Monica Caddeo e Daniela Mazzanti (Infanzia di Pieve Torina), Laura Breccia (Primaria di Fiastra), Savio Doronzo, Santori Patrizia e Maria Cristina Mancinelli (Secondaria di Visso), Michela Gentili, Cecilia Paciaroni e Patrizia Santori (Secondaria di Fiastra), Cecilia Paciaroni, Patrizia Santori, Lucia Bravetti, Monica Raponi e Samuela Massi (Secondaria di Valfornace).
Tutti i lavori che hanno preso parte al concorso sono stati presentati nel corso della cerimonia finale di assegnazione del premio, concretizzatasi nella consegna di 6 buoni spesa da 100 euro ciascuno, ospitata al palazzetto dello sport di Valfornace alla presenza del sindaco, Massimo Citracca, del primo cittadino di Muccia, Mario Baroni, di quello di Fiastra, Sauro Scaficchia, del vice sindaco di Fiastra, Claudio Rastelletti, del vice sindaco di Pieve Torina, Giancarlo Ciuffetti, del consigliere regionale Pierpaolo Borroni, del presidente dell’associazione Visso d’Arte, Venanzina Capuzi, del presidente dell’associazione Spaziocultura di Recanati, Antonio Perticarini, e di Jorges Quinones della ProPieve Pro Loco di Pievebovigliana. La conclusione della manifestazione è stata affidata alle note musicali suonate dalla Banda Città di Fiastra.
Venerdì 26 maggio, con inizio alle ore 10:30 presso l’Aula Convegni del Rettorato dell’Università di Camerino, si svolgerà un incontro di studio multidisciplinare dal titolo "Ricerca, Storia e Territorio. I Varano e le armi: i documenti, i materiali, le forme del riutilizzo", in cui si confronteranno conoscenze e competenze diverse, fra storia, scienza e tecnologia, allo scopo di analizzare un problema complesso, come la capillare militarizzazione del territorio appenninico, di Camerino e delle Marche in atto fra alto e basso Medioevo e le forme del riutilizzo delle numerose armi in uso e dei materiali storici.
L’incontro si aprirà con i saluti del Rettore Claudio Pettinari; il preliminare viaggio a ritroso nel tempo in cui cresce e si consolida il volto di Camerino come autentica clavis Marchiae e il suo plurisecolare ruolo di Stato-città saranno poi illustrati da Emanuela Di Stefano, storica e collaboratrice Unicam: la relatrice entrerà nel campo specifico dell’organizzazione militare fino all’età varanesca, in cui una dinastia di milites - i Varano - avrebbe esteso il suo dominio in un vasto territorio posto fra l’Umbria e l’Adriatico in virtù di un equipaggiamento militare all’avanguardia, ma di cui restano oggi tracce esigue.
Il problema storiografico, scientifico e tecnologico della mancata conservazione di materiali storici e manufatti che supera l’ambito locale sarà poi affrontato da Carlo Santulli, docente della Scuola di Scienze e Tecnologie nonché del nuovo corso di laurea Unicam in Scienza e materiali, che analizzerà le possibili forme del riutilizzo delle armi e dei materiali storici. Chiuderà il convegno un esperto armaiolo, Augusto Caciorgna, che porterà il contributo della sua esperienza artigianale e illustrerà la tecnica delle armi maggiormente in uso in quello che può definirsi Medioevo militare.
L’incontro di studio è aperto a studentesse e studenti di Istituti di ogni ordine e grado, cultori e appassionali, e risulta inserito, per la congruenza tematica, nel programma della Corsa alla Spada e Palio di Camerino.
Grazie al Progetto Erasmus+, dal titolo “Resilience”, l’Istituto Comprensivo “Vincenzo Tortoreto” di San Ginesio ospiterà dal 21 al 27 maggio 2023 alunni e insegnanti provenienti dalla Scuola Angela Bransuela di Mataro’ (Spagna).
Già dal 7 al 13 maggio, tre insegnanti e10 alunni e della scuola secondaria di 1° grado di San Ginesio e Sant’Angelo in Pontano (Calzetti Filippo Maria, Ciarlantini Giorgio, Compagnucci Costanza, Damiani Chiara, Franchini Alfredo, Gentilucci Giulia, Kurti Luarda, Lambertucci Francesco, Mazzaferro Matilde, Pelosi Lorenzo) distintisi per merito, hanno partecipato alla mobilità presso la scuola Spagnola. Ma come è nato il progetto?
“La più grande sfida per il nostro Istituto - sostiene la responsabile professoressa Simona Belli, reduce da numerose esperienze Comenius ed Erasmus - è quella di nascere in un paese ricco di storia, cultura, tradizioni e bellezza ma che allo stesso tempo dal 2016 si trova ad affrontare un periodo molto difficile a causa di un forte terremoto che lo ha ferito profondamente rendendo molte abitazioni, scuole, chiese e musei inagibili e causando spopolamento e conseguente calo demografico”.
"Al terremoto - continua - si è aggiunto poi il Covid che ha peggiorato la situazione portando isolamento, facendo scomparire la relazione e la socialità, caratteristiche fondamentali e necessarie per far fronte ai momenti più difficili della vita. Insegnanti e alunni hanno bisogno di credere ancora nell'importanza dell'istruzione e nel valore della scuola vista non come semplice fabbrica di nozioni ma come luogo di vita, di rinascita, di benessere, di socializzazione, di serena convivenza civile e di apertura al mondo".
"C'è bisogno di ripartire e guardare al futuro nell'ottica di una scuola che favorisca l'inclusione e la diversità, la sostenibilità ambientale, l'istruzione digitale, la partecipazione alla vita democratica, l’apprendimento delle lingue straniere, la qualità dell'insegnamento e dell'apprendimento nell'istruzione scolastica".
“Resilience” rappresenta quindi la forza, la lotta per la rinascita e la sopravvivenza, partendo dalla valorizzazione delle bellezze naturali e delle tradizioni del nostro paese e con lo scopo di preservare dal punto di vista ambientale ciò che di bello già c’è.
"Rigenerare la comunità" è il titolo del convegno sui temi della cooperazione, del credito e della formazione organizzato per mercoledì 24 maggio alle 16:30 all’Auditorium UniMc dall’Università di Macerata in collaborazione con la Banca di Credito Cooperativo di Recanati e Colmurano.
"Si tratta di un primo evento di una serie di attività che preludono a una futura collaborazione nel campo della formazione per rafforzare un agire economico eticamente orientato", spiega il rettore John McCourt.
"La Bcc di Recanati e Colmurano, nell’ottica di rafforzare sempre di più il legame con le istituzioni, gli enti locali, gli imprenditori, gli studenti, i clienti e i soci della banca, ha avviato un percorso di collaborazione con l’Università di Macerata – ribadisce il presidente Sandrino Bertini -. E’ dall’etica del credito cooperativo che si intende ripartire per favorire una cultura della comunità che nella banca possa ritrovare quel sano fattore di sviluppo utile alla valorizzazione del lavoro, delle imprese, dell’ambiente naturale e, più in generale, della persona".
Dopo i saluti del rettore, del presidente e del direttore generale della Bcc Davide Celani, introdotto dal vicepresidente Gerardo Pizzirusso, ci sarà la relazione di Roberto Mancini, direttore del dipartimento di Studi Umanistici e docente di filosofia teoretica.
"I saperi del dipartimento – sottolinea quest’ultimo - possono contribuire alla formazione a favore di enti, imprese, associazioni del territorio soprattutto se questi hanno carattere cooperativo e comunitario, come la Bcc. L’approccio etico, psicologico e umanistico in generale può promuovere un approccio trasformativo e solidale nell’economia e su questo con l’istituto c’è piena sintonia".
All’interno del Festival della Famiglia 2023 svoltosi a Macerata dal 19 al 21 maggio, un particolare successo tra i giovani ha avuto il contest #macerataatavola, dedicato al rapporto che si instaura tra nonni e nipoti attraverso il cibo, vissuto come tradizione e legame familiare.
Ad aggiudicarsi il primo posto, con il suo reel di 1 minuto intitolato “Ritorno alle origini, il cibo come narratore”, è stata Amanda Procaccini, alunna della IC del Liceo Classico "G. Leopardi", che è stata premiata con un tablet rigenerato offerto dalla Libreria Del Monte.
La premiazione è avvenuta sabato 20 maggio all'interno della splendida cornice offerta dalla sala Cesanelli, con il Vicesindaco, Francesca D’Alessandro, che ha lodato l’impegno e la dedizione mostrati da tutti gli studenti che hanno partecipato al concorso, con un plauso particolare alla sensibilità mostrata da Amanda attraverso il suo lavoro.
Ecco il reel del lavoro di Amanda Procaccini:
"Il leader deve essere un lampadiere, che illumina la strada per chi lo segue". Così Moni Ovadia ieri al Salone internazionale del libro di Torino invitato dall’Università di Macerata per parlare di leadership e formazione insieme al rettor John McCourt e al filosofo e direttore del Dipartimento di Studi Umanistici Roberto Mancini. È stato uno dei tre eventi organizzati dall’Ateneo maceratese all’interno di una delle più importanti fiere internazionali dell’editoria.
Alla base degli approfondimenti proposti ci sono stati alcune delle tematiche centrali negli studi e nelle ricerche dell’Ateneo maceratese che trovano nelle pubblicazioni della casa editrice Eum il loro spazio di dialogo con la società e il territorio.
L’appuntamento con il Salone di Torino è ormai una tradizione per UniMc che vede in prima linea le edizioni Eum in rete con il coordinamento Upi, University Press italiane. Quest’anno la novità è stata la presenza anche di uno stand tutto dedicato alle pubblicazioni delle principali sezioni di ricerca del Dipartimento di Studi Umanistici. Grazie al sostegno della Scuola di studi superiori e della Scuola di Dottorato, è stato possibile organizzare per la prima volta anche un viaggio di visita per gli studenti.
A Torino sono arrivati anche i volumi freschi di stampa “La nostra libertà e la libertà degli altri”, che raccoglie i discorsi tenuti da Eleanor Roosvelt in diverse università americane e francesi fra il 1948 e il 1958. La pubblicazione arricchisce la collana “Prolusioni”, che ripropone interventi inediti e illuminanti di grandi personalità, “l’esempio di quello che può essere una Università: un luogo di alta formazione che sappia dialogare con il mondo”, ha detto il rettore John McCourt.
E da alcune di queste grandi figure presenti nella collana è nato il confronto che ha visto protagonisti anche il politologo Vittorio Emanuele Parsi e Pino Donghi, specialista in comunicazione scientifica, introdotti dalla direttrice delle Eum Simona Antolini: Winston Churchill perse le elezioni appena dopo aver vinto la guerra; la pace la vinse il piano di George Marshall; e un ruolo non marginale lo ebbe "una" leader, Eleanor Roosevelt.
“La guerra – ha sottolineato Parsi - è una violazione dello stato di ordinarietà. In questo casi serve la persona giusta al momento giusto. Quando guardiamo Churchill vediamo l’eccezionalità di questa persona. In tempo di guerra bisogna prendere una quantità enorme di decisioni sotto pressione e contemporaneamente non perdere la rotta”.
Nel corso dello stesso pomeriggio, infine, la Regione Marche ha ospitato nel suo stand la presentazione del modello innovativo per gestire e valorizzare i parchi archeologici in un’ottica sostenibile, frutto del progetto europeo Transfer coordinato da Unimc: un'iniziativa pionieristica, sperimentata in sette parchi di altrettanti Paesi della regione Adriatico-Ionica e ora disponibile gratuitamente online sul sito delle Eum nel rispetto dei principi europei della scienza aperta. Con il rettore John McCourt, sono intervenuti il coordinatore del progetto e curatore della pubblicazione Roberto Perna, il direttore della Galleria nazionale delle Marche Luigi Gallo in collegamento e Daniela Tisi dirigente settori beni e attività culturali della Regione Marche.
Si è conclusa la prima fase del progetto 'Grit-escape4challenges': cittadini di oggi, protagonisti del futuro. Dopo un percorso formativo ora è in programma la realizzazione di un'escape room press l'università di Camerino.
Sono stati mesi pieni di attività quelli che hanno visto protagoniste ben sei associazioni dislocate su tutto il territorio regionale, tra le province di Macerata, Ancona e Pesaro. La linea progettuale 'Grit-escape4challenges': cittadini di oggi, protagonisti del futuro è inserita all’interno del progetto Conc.Im.O, finanziato con i fondi della regione Marche.
Un percorso di formazione che si struttura interamente su due livelli e che si rivolge a giovani di età compresa tra 14 e 35 anni su base interprovinciale. I partner sono Arci Macerata, Officine Mattòli, Strada San Germano, Avis Osimo, Frolla Cooperativa Sociale, Legambiente Macerata e che vede la collaborazione attiva dell'Università di Camerino.
All'interno del progetto Conc.Im.O. sono stati previsti due interventi che si svilupperanno in maniera consecutiva e che uniranno la formazione con l'imprenditoria giovanile. Nel primo filone (GRIT appunto), il progetto prevedeva un percorso di educazione alla cittadinanza attiva nato per aumentare la consapevolezza sociale e il coinvolgimento civico delle giovani generazioni. Si è così creato un circuito aggregativo di giovani che svolgono il ruolo non solo di fruitori delle iniziative proposte, ma anche di ideatori e costruttori delle azioni progettuali.
Ciò a cui si è dato vita è un ecosistema territoriale in grado di contrastare il disagio giovanile, il rischio di esclusione sociale e promuovere il benessere multidimensionale dei giovani tramite l'utilizzo di un metodo ludico-culturale.
In questa prima fase ogni partner ha proposto piccoli percorsi di formazione su tematiche di interesse generale e sociale: accoglienza e inclusione, sostenibilità ambientale, prevenzione e benessere, competenze civiche e democratiche. A questi percorsi hanno partecipato circa 70 ragazzi e ragazze.
Ora l’inizio di una nuova avventura, grazie alla collaborazione di Unicam. Presso i locali dell'università sarà allestita un'effettiva escape room, risultato del lavoro dei partecipanti e operatori della rete di partenariato.
Una volta allestita l’escape, prenderà il via la seconda fase del progetto, ‘Growth: imprenditori di domani’, un percorso di educazione all'imprenditorialità e di avvicinamento al mondo del lavoro per le giovani generazioni con un focus verso l’acquisizione di abilità e competenze nell’ambito dell’impresa sociale, culturale e creativa.
Il progetto permetterà il potenziamento di competenze trasversali (autostima, adattabilità, creatività, pensiero critico, problem solving) e di abilità specifiche legate alla gestione d’impresa, utilizzando, tra i vari strumenti predisposti, il dispositivo innovativo dell’escape room applicabile alle diverse azioni progettuali.
L'escape room sarà quindi dispositivo metodologico di orientamento professionale, così come le tecniche espressive teatrali sul modello del “Teatro d’impresa”. Sono previsti poi tre moduli formativi sulla pianificazione dell'impresa creativa, sociale e culturale e laboratori di impresa all'interno di realtà già consolidate.
Si è conclusa la settimana di ospitalità per la delegazione di studenti provenienti dal Windthorst Gymnasium di Meppen, con i ragazzi e le ragazze del corso di tedesco dell’ITE “Gentili” di Macerata; un’esperienza esaltante e coinvolgente in cui i giovani tedeschi hanno potuto vivere tantissime esperienze e partecipare a altrettante attività.
Marisa Luciani, professoressa di lingua e cultura tedesca che all’inizio dell’anno scolastico aveva accompagnato i ragazzi marchigiani in Germania, è stata l’anima dell’accoglienza dei visitatori che hanno partecipato alle lezioni curricurali, visitato diverse località dal valore storico culturale di altissimo livello, come le vestigia romane di Urbisaglia e il Santuario di Loreto.
Non sono mancate le occasioni di convivialità, in cui gli ospiti sono stati deliziati dai piatti della cucina regionale e nazionale. In un clima di grande entusiasmo e reciprocità i docenti accompagnatori hanno partecipato alle varie attività ed hanno apprezzato moltissimo il livello di organizzazione dell’ITE “Gentili”; l’avventura è stata conclusa con una grande festa presso l’aula Magna dell’istituto. Il risultato finale è stato indubbiamente un’esperienza unica che proseguirà negli anni.
La dirigente scolastica Alessandra Gattari e la professoressa Luciani hanno insistito molto sul fondamentale ruolo che ha questo tipo di attività per gli studenti: "essere esperti del mondo, aprire la mente, confrontarsi con l’altro da sé, in un complesso e meraviglioso percorso di formazione che è necessario se si vogliono raggiungere alti obiettivi".
Lunedì 22 maggio, alle 16, il Dipartimento di Scienze Politiche, delle Comunicazioni e delle Relazioni Internazionali dell’Università di Macerata ospiterà un seminario su Marketing e Intelligenza Artificiale tenuto da Siva K. Balasubramanian, docente di marketing alla Stuart School of Business dell’Illinois Institute of Technology di Chicago dove dirige anche il programma in scienze manageriali.
A fare gli onori di casa saranno i professori Unimc Giacomo Gistri ed Emanuele Frontoni che interverranno con contributi sulla relazione consumatore-brand nell’era dell’IA, il primo, e sul potere dell’IA nell’esperienza della vendita al dettaglio, il secondo. La lezione del docente americano verterà sulle opportunità offerte dall’Intelligenza Artificiale per le aziende e sulle nuove traiettorie di ricerca.
Il professor Balasubramanian insegna attualmente in master e corsi di dottorato, tiene seminari per alti dirigenti aziendali e svolge attività di consulenza per importanti aziende e agenzie governative negli Stati Uniti e all'estero.
È membro del comitato editoriale di prestigiose riviste scientifiche e i suoi interessi di ricerca vertono sull’intelligenza artificiale, i social media, la comunicazione d’impresa e il comportamento del consumatore. I suoi contributi sono pubblicati sulle principali riviste accademiche del settore quali il Journal of Marketing, il Journal of Marketing Research, il Journal of Consumer Research, e il Journal of the Academy of Marketing Science, tra gli altri. Prima di entrare nel mondo accademico, ha lavorato per diversi anni come marketing manager. Al termine del seminario è prevista una discussione aperta.
Il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata si prepara ad accogliere un Marie Curie Fellow. Si tratta di Tommaso De Robertis, classe 1988, uno storico del pensiero filosofico e scientifico della prima età moderna.
De Robertis è risultato tra i pochissimi vincitori del programma di ricerca europeo intitolato alla scienziata e due volte premio Nobel Marie Sklodowska Curie, col quale la commissione Europea finanzia ogni anno i migliori progetti di ricerca a livello globale. Si tratta di bandi tra i più competitivi al mondo: nella tornata 2022 sono stati finanziati poco più di mille progetti sulle oltre settemila domande preparate.
“Avere un Marie Curie Fellow è, oltre che motivo di orgoglio, una grande opportunità – commenta il rettore John McCourt -. La competitività e il prestigio del programma proiettano l’Ateneo in un contesto internazionale e la pongono in prima linea sul fronte dell’innovazione e della ricerca. Allo stesso tempo, si aprono prospettive di collaborazione su scala internazionale con istituzioni d’eccellenza, come l’Università di Toronto, uno tra i centri di ricerca più rinomati del nord America e del mondo intero”.
Fondamentale il contributo del Grant Office, l’ufficio d’Ateneo preposto al coordinamento dei progetti europei. “Senza la competenza e l’esperienza maturate negli anni da questo team, - commenta Jessica Piccinini, delegata del rettore per la progettazione Europea - sarebbe stato complicato mettere insieme una domanda di candidatura che risulta tra le più complesse e articolate nel panorama della ricerca europea”.
La borsa Marie Curie sovvenzionerà la ricerca di De Robertis per i prossimi tre anni a partire da settembre. Il progetto, che ha ricevuto una valutazione complessiva di 98/100 da parte degli esperti della Commissione Europea, verterà sulle teorie della tridimensionalità e del vuoto messe a punto dagli scienziati europei durante il Cinquecento. In particolare, il ricercatore studierà l’impatto esercitato sulla formazione di queste teorie dagli scritti dello scienziato e filosofo tardoantico Giovanni Filopono.
Attivo ad Alessandria d’Egitto nel sesto secolo dell’era cristiana, Filopono è stato il primo pensatore a sostenere in maniera organica che lo spazio ha tre dimensioni e che il vuoto esiste in natura, o che può essere prodotto artificialmente. Entrambe le tesi rompevano con la concezione allora dominante, quella che faceva capo ad Aristotele, secondo il quale lo spazio ha due dimensioni ed è interamente riempito di materia. Gli scritti di Filopono rimasero sconosciuti nel Medioevo e vennero riscoperti soltanto nel quindicesimo secolo, in Italia. Ebbero un effetto dirompente sul panorama culturale del tempo, favorendo lo sviluppo di un nuovo paradigma scientifico che verrà più compiutamente teorizzato dai grandi scienziati del secolo diciassettesimo.
De Robertis trascorrerà i primi due anni al Centre for Medieval Studies dell’Università di Toronto, uno dei più importanti centri al mondo per lo studio del pensiero tardoantico, dove esaminerà i manoscritti delle opere di Giovanni Filopono, nel tentativo di far luce sulle circostanze storiche che portarono alla loro ricomparsa in Occidente durante il quindicesimo secolo. Rientrerà poi in Italia, all’Università di Macerata, dove studierà l’impatto di quelle opere su una serie di scienziati e pensatori che, anche grazie a Filopono, gettarono le basi di una nuova concezione scientifica, contribuendo alla nascita della scienza moderna.
L’Università di Macerata è sede di un gruppo di ricerca specializzato nella storia della scienza e nella ricezione del mondo antico in età primo-moderna. De Robertis lavorerà soprattutto con Guido Giglioni, professore di storia della filosofia, e Silvia Fiaschi, professoressa di letteratura latina medievale e umanistica, due grandi studiosi della prima modernità, con moltissimi progetti e collaborazioni internazionali all’attivo. In aggiunta, potrà avvalersi di numerosi altri profili, quali, ad esempio, Arianna Fermani, Guido Alliney, Maria Grazia Moroni, Claudio Micaelli – tutti esperti nello studio del mondo antico e tardoantico e della loro ricezione successiva.
“Attraverso programmi come la borsa Marie Curie – sottolinea Piccinini - l’Europa dimostra l’importanza rivestita dalla ricerca di base. E quella umanistica non fa eccezione, ma costituisce anzi il principale canale per ricercare e preservare la nostra identità di europei, incoraggiando, allo stesso tempo, il dialogo e la cooperazione con gli altri Stati, vicini e lontani”.
Si è svolta nell’accogliente atmosfera del teatro Don Bosco, concesso dall’amministrazione comunale di Macerata, la sfida finale per i ragazzi delle scuole Medie di Eureka! Funziona! Un progetto che, attraverso creatività e innovazione, avvicina i ragazzi al mondo del lavoro.
Il “Guandardo”, gioco della classe 2 C del "L. Lotto" di Monte San Giusto, ha vinto la competizione. Circa 200 ragazzi si sono messi alla prova presentando la loro invenzione nell’ambito della finale del progetto promosso dai Giovani Imprenditori di Confindustria Macerata, grazie a Federmeccanica e al Miur, sul tema della pneumatica.
È la gara di costruzioni tecnologiche, che ormai da anni lancia alle scuole del territorio la sfida di ideare, progettare e costruire un vero e proprio giocattolo; gara che vuole diffondere la cultura della didattica laboratoriale, alla scoperta di metodi innovativi e nuovi linguaggi e modalità di apprendimento per i giovani.
Carlo Rotini, delegato del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Macerata, ha condotto la giornata e ha dichiarato: “Come sempre i ragazzi hanno dimostrato di aver saputo interpretare al meglio il nostro progetto che ha un valore formativo importantissimo perché avvicina alla scienza attraverso il gioco, mette insieme discipline quali l’italiano, le scienze e il disegno applicandole alle loro creazioni. Sono i ragazzi i veri protagonisti del futuro”.
Carmina Giovanna Pinto, delegata dell’Ufficio Scolastico Regionale, ha affermato rivolta ai ragazzi “Oggi voi avete fatto lezione. Ed è questa la scuola che ci piace vedere, una scuola attiva, dove i ragazzi sono al centro del loro processo educativo, si mettono in gioco e, risolvendo una serie problemi, realizzano qualcosa di concreto”.
Loretta Cordoni, Senior Product Manager Educational di Clementoni spa, ha evidenziato come quei processi messi in atto per la realizzazione del gioco sono gli stessi che nella realtà si applicano nel quotidiano all’interno delle nostre aziende.
Infine, Francesco Facciolli ha affrontato con i ragazzi uno degli “incubi” peggiori di questo periodo della loro vita: la scelta della scuola superiore. Così, in modo scanzonato, hanno esorcizzato alcune delle paure che possono essere scacciate grazie alla capacità di conoscere e raccogliere informazioni.
Una menzione speciale per la migliore progettazione è stata tributata al progetto Il Braccio dello Sport della 2 G dell’Istituto Comprensivo “G. Ungaretti” di Civitanova Marche Alta.
A detta della giuria è stato molto difficile scegliere il progetto migliore. Oltre alle classi premiate hanno partecipato: per l’Istituto “E. Paladini” la 2 A (Lancia aerei dei Crudopoli) e la 2 B (Mira E Tira) di Treia e la 2 E (Catapulta Time) e 2 F (The Catapult King) di Passo di Treia; per l’Istituto “G. Lucatelli” di Tolentino la 2 A (Flipper a modo nostro).