Un altro “incontro con l'autore” per il Liceo scientifico "G.Galilei" di Macerata, in occasione de “Il maggio dei Libri” promosso dal Centro per il Libro e la Lettura. Ospite d’eccezione questa volta lo scrittore Adrian Bravi, autore del romanzo “Adelaida” (Nutrimenti), candidato al Premio Strega 2024 e al Premio Campiello 2024.
All’incontro, organizzato dalla professoressa Stefania Monteverde docente coordinatrice della Biblioteca Succursale, hanno partecipato 30 studenti e studentesse del team Biblioteca e alcuni dei docenti bibliotecari nella sede della biblioteca succursale. Con la guida dello scrittore, i presenti si sono mossi alla scoperta del romanzo "Adelaida" e della sua protagonista, Adelaida Gigli, una figura femminile iconica dell'Argentina del secolo scorso.
Quello di Bravi è un romanzo appassionato e vivo, che grida a gran voce contro ogni forma di dittatura e censura. Studenti e studentesse hanno potuto dialogare con l’autore in un clima intimo e informale, che ha molto facilitato il confronto e ha dato un forte stimolo all'amore per la lettura e al senso civico.
Per ringraziare lo scrittore della sua disponibilità all’incontro con la scuola, sono intervenute anche la collaboratrice del dirigente scolastico, professoressa Serenella Pagnanini e le docenti Federica Sargolini e Valentina Savoiardo.
Nei mesi di aprile e maggio sono state organizzate due attività intensive aperte alla cittadinanza, alle studentesse ed agli studenti del corso di laurea in “Ambiente e gestione sostenibile delle risorse naturali” dell’Università di Camerino, oltre che a docenti e studenti delle scuole superiori aderenti al Piano Lauree Scientifiche in Scienze naturali e ambientali coordinato dalla professoressa Paola Scocco della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria di Unicam.
“La partecipazione congiunta alle varie attività di studenti universitari e studenti della Scuola secondaria di secondo grado, potenzialmente future matricole, - sottolinea la professoressa Scocco –è molto interessante in quanto i ragazzi hanno modo di confrontarsi tra pari, scambiarsi opinioni e suggerimenti per le scelte del percorso universitario. Il coinvolgimento dei docenti degli IIS, inoltre, permette sia un aggiornamento continuo, che un confronto tra docenti di segmenti differenti della formazione che consente di attuare un’organizzazione condivisa di alcune delle attività proposte”.
Le attività laboratoriali hanno previsto seminari erogati on-line ed uscite didattiche. La prima attività, di carattere botanico “Che fiore è questo?” ha visto la partecipazione di oltre 40 persone; l’attività è stata coordinata dal prof. Andrea Catorci, responsabile dell’Herbarium Universitatis Camerinensis, in collaborazione con il dott. Federico Maria Tardella e il dott. Ernesto Venturi.
Di successo anche l’iniziativa di carattere faunistico “Corso di avviamento al riconoscimento degli ungulati selvatici appenninici” dedicata a studenti e docenti, che è stata coordinata dalla professoressa Scocco in collaborazione con Andrea Brusaferro, Sara Moscatelli e i tecnici del Parco Nazionale dei Monti Sibillini Alessandro Rossetti e Federico Morandi che hanno guidato i ragazzi nell’osservazione di caprioli e camosci presso i recinti didattici, con grande entusiasmo dei partecipanti.
Il corso “Ambiente e gestione sostenibile delle risorse naturali” è strutturato in due curricula. Il primo, Gestione e Valorizzazione delle Risorse Naturali, è maggiormente incentrato sulle classiche scienze naturali ed ha come obiettivo quello di fornire allo studente le conoscenze di base sui temi della botanica, zoologia ed ecologia abbinati ad una forte acquisizione di capacità pratiche (rilevamento in campo ed analisi dati) finalizzate alla gestione sostenibile degli ecosistemi e alla conservazione della biodiversità. Il secondo, Sostenibilità Ambientale delle Produzioni e Green Economy, ha invece l’obiettivo di formare una figura professionale in grado di affrontare le nuove sfide ambientali e cogliere le opportunità di lavoro della “svolta green” dettata dalle principali economie mondiali e basata sui principi dell’economia circolare, sulla sostenibilità delle produzioni.
Nel pomeriggio di ieri, quaranta ragazzi della scuola primaria e secondaria di primo grado di Macerata si sono recati in visita alla questura di Macerata. L’evento è stato organizzato dall’Istituto Salesiano di Macerata dove i ragazzi, appartenenti più istituti scolastici della città, sono impegnati in varie attività che seguono il normale orario scolastico.
Durante la visita i ragazzi, divisi in gruppi, hanno avuto modo di visitare la centrale operativa dove pervengono le richieste di intervento da parte dei cittadini cui spesso segue l’intervento della “volante” e gli uffici della polizia scientifica dove sono state loro mostrate le apparecchiature in dotazione e le tecniche utilizzate in occasione di sopralluoghi. In particolare, sono state effettuate brevi dimostrazioni relative al prelievo di impronte digitali sul luogo dove sono stati commessi reati.
La visita, guidata dal dirigente dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico ha suscitato grande interesse nei ragazzi che hanno posto ai poliziotti numerose domande. Infine è stata mostrata la “volante” con tutte le sue dotazioni di bordo, automezzo che da sempre ha suscitato curiosità dei ragazzi.
Gli studenti del terzo anno dell'istituto tecnico tecnologico informatica "Leonardo" di Civitanova Marche, guidati dal docente di informatica Giole Giaché, hanno portato a termine con successo un'iniziativa unica: la creazione di un videogioco in stile anni '90, ispirato al famoso Mortal Kombat.
Questa esperienza ha rappresentato un'opportunità straordinaria per gli studenti di combinare competenze di elettronica, laboratorio tecnico e informatica, integrando nozioni teoriche con attività pratiche. Gli studenti hanno potuto applicare le conoscenze acquisite durante le lezioni per creare un prodotto concreto, sviluppando sia le loro abilità tecniche che creative.
L'idea è nata dal dirigente scolastico, Yuri Paoletti, con l'obiettivo di trasformare la scuola in un ambiente dinamico e interattivo. "La scuola non deve essere solo lezioni frontali. Essendo un istituto tecnico, è fondamentale che i ragazzi sviluppino competenze pratiche e, soprattutto, che abbiano l'opportunità di socializzare tra di loro", ha dichiarato il prof. Paoletti.
Grazie a questa iniziativa, gli studenti hanno potuto sperimentare un approccio innovativo all'apprendimento, che va oltre il tradizionale metodo didattico, favorendo la collaborazione e la creatività.
Un laboratorio verde a cielo aperto, una "collezione" dedicata ai boschetti: è questo che rappresenta l’Arboretum Apenninicum dell’Università di Camerino, inaugurato nella mattinata di oggi, in occasione della Giornata mondiale della Biodiversità.
L’Arboretum Apenninicum, situato nella località di Tuseggia, è stato fondato nel 1990 per volontà del prof. Franco Pedrotti e si estende su un’area di circa 9 ettari ottenuta in comodato d’uso dall’Unione Montana Marca di Camerino.
Rispetto agli altri arboreti o giardini dendrologici italiani, che spesso si presentano come collezioni di specie di alberi messe a dimora per esigenze conoscitive ed ornamentali, lo scopo dell’Arboretum Apenninicum è invece quello dell’acclimatazione delle specie arboree e arbustive della catena montuosa dell’Appennino. Esse sono qui riunite in piccoli boschetti in modo da ricreare le principali comunità forestali, disposte in base a criteri ecologici e cioè secondo piani altitudinali, esposizione e condizioni edafiche.
Grazie ad un recente finanziamento ottenuto da parte della Regione Marche nell’ambito del PSR, i ricercatori della sezione di Botanica della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, coordinati dal prof. Giandiego Campetella, hanno anche realizzato un percorso per rendere fruibile l’arboreto al pubblico, per attività formative e scientifiche.
“L’arboreto – ha affermato il Rettore Unicam Graziano Leoni – rappresenta un grande vanto per il nostro Ateneo, ne siamo davvero orgogliosi, e ringrazio tutti i colleghi che durante questi anni si sono adoperati ed hanno dato seguito al lavoro avviato dal prof. Franco Pedrotti. Oltre che una risorsa per l’ambiente, per la ricerca e per il territorio, l’arboreto rappresenta anche un valore aggiunto per le nostre studentesse ed i nostri studenti, in particolare quelli del corso di laurea in Ambiente e gestione sostenibile delle risorse naturali, che possono beneficiare di un eccezionale laboratorio all’aperto”.
“Oggi è davvero una bellissima giornata - ha sottolineato il prof. Campetella - perché finalmente riusciamo a mettere l’arboreto a disposizione di tutto il nostro territorio. Abbiamo voluto avviare questo percorso sia per il pubblico sia per far sì che anche noi docenti e ricercatori potessimo usufruire di questa preziosa risorsa in maniera sistematica. Il sentiero didattico attraverserà questo meraviglioso “laboratorio” e lungo il percorso si troveranno delle informazioni sulle caratteristiche delle diverse specie, non solo per riconoscerle ma anche per conoscerle dal punto di vista ecologico e delle loro funzioni”.
Numerose le autorità che hanno presenziato stamattina alla cerimonia di inaugurazione. Dopo i saluti, è seguita la visita guidata al sentiero e l’illustrazione della nuova cartellonistica inclusiva.
Presente ad Unicam in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’Arboretum Apenninicum dell’Ateneo, anche il tenente colonnello Alberto Veracini del reparto carabinieri biodiversità di Pieve Santo Stefano, che ha consegnato al rettore Graziano Leoni una talea dell’Albero di Falcone, il Ficus che cresce a Palermo nei pressi della casa del giudice Giovanni Falcone, assassinato dalla mafia il 23 maggio del 1992.
Grazie alla collaborazione tra Carabinieri, Fondazione Falcone, Comune e Soprintendenza di Palermo, alcune gemme del famoso albero sono state prelevate e duplicate nel moderno Centro Nazionale Carabinieri per la biodiversità forestale (CNBF) di Pieve Santo Stefano e vengono donate alle scuole italiane per sensibilizzare i giovani ai temi della legalità, dell’impegno sociale ma anche all’importanza della salvaguardia ambientale.
"E’ per noi un grande onore – ha sottolineato il Rettore Unicam Graziano Leoni – aver ricevuto questa pianta ed averla ricevuta proprio a ridosso della Giornata della Legalità ne aumenta il valore simbolico. La conserveremo in Rettorato a ricordare l’impegno che anche le università devono garantire per formare cittadine e cittadini consapevoli che promuovano la cultura della legalità per sconfiggere tutte le mafie. Unicam ha infatti sempre ritenuto la legalità quale fondamento di qualsiasi attività e percorso che le studentesse e gli studenti si trovano e si troveranno ad affrontare".
Un convegno per ricordare Omero Proietti, professore di storia della filosofia all'Università di Macerata, venuto a mancare prematuramente il 4 febbraio dello scorso anno: è quanto propone l’Ateneo per giovedì e venerdì, 23 e 24 maggio proprio nell’aula dedicata al docente scomparso in via Garibaldi 20.
“Passione dell'intelletto e levità dello sguardo”, questo il titolo, prenderà il via in entrambe le giornate alle ore 9 per proseguire fino al pomeriggio, e potrà essere seguito anche online. Il pomeriggio di venerdì, alle 16, si terrà uno speciale “Colloquio Eum” dedicato alla presentazione dei molti volumi pubblicati da Omero con la casa editrice dell’Ateneo con gli interventi di Simona Antolini, Paolo Godani, Giovanni Licata, Roberto Mancini, Filippo Mignini.
Nella sua lunga carriera di ricerca, iniziata con le sue prime pubblicazioni negli '80, Proietti ha fornito contributi decisivi, di livello internazionale, per lo studio del pensiero e delle fonti di Spinoza e Uriel da Costa. Uomo di grande umanità e straordinaria cultura, che si estendeva ben al di là degli argomenti delle sue pubblicazioni, come è del resto testimoniato dagli argomenti dei suoi corsi universitari, Proietti è stato autore di dieci monografie e decine di saggi.
La ricchezza dei suoi temi di studio sarà in parte rispecchiata nei due giorni del convegno maceratese in suo ricordo, in cui sono stati invitati a parlare docenti e studiosi che lo hanno conosciuto e hanno collaborato con lui negli ultimi trent'anni, oltre che alcuni giovani che si sono formati con lui.
La produzione scientifica di Proietti si è concentrata sull'edizione critica del “Tractatus politicus” e il “Compendium grammatices linguae hebraeae” di Spinoza; la traduzione di diverse opere spinoziane, all'interno del Meridiano curato da Filippo Mignini; l'edizione e traduzione delle opere del marrano portoghese Uriel da Costa; lo studio delle fonti classiche e stoiche del pensiero spinoziano; la ricostruzione dell'immediato contesto storico e culturale di Spinoza, quelle nederlandese del '600, con ricerche originali sul maestro di latino di Spinoza, Franciscus van den Enden, e il circolo di amici che hanno permesso la pubblicazione postuma di molte opere spinoziane, tra cui Pieter van Gent e Lodewijk Meyer.
Ha inoltre studiato il pensiero e l'ermeneutica di Leo Strauss, approfondendo il tema straussiano del problematico rapporto tra filosofia e politica anche in altri pensatori moderni, da Lessing a Nietzsche a Giovanni Gentile.
Premiati nell’Aula Magna dell’ITE Gentili gli studenti del secondo anno del Liceo Artistico Cantalamessa di Macerata che hanno partecipato al concorso artistico-espressivo "ALContest" indetto dal Dipartimento Dipendenze Patologiche dell’Ast 3 di Macerata, in collaborazione con l’Ass. GLATAD Onlus nell’ambito del progetto #LifeAddicted, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le politiche antidroga, di cui il Comune di Macerata è capofila.
Il contest è stato lo strumento utilizzato per aumentare la consapevolezza degli studenti in merito ai pericoli legati all'assunzione di alcol. I linguaggi dell’arte e la creazione di opere, uniti a sessioni di informazione condotte da esperti del Dipartimento Dipendenze Patologiche dell’Ast 3 e del GLATAD, hanno permesso agli studenti di riflettere e poi rappresentare i pericoli connessi all’uso di sostanze sia in relazione alla salute che alla guida. Sono state coinvolte nel percorso 7 classi seconde per un totale di 170 studenti mentre 8 sono state le opere originali selezionate che hanno partecipato al contest. Le opere hanno spaziato diversi linguaggi artistici: quattro contributi audiovisivi, una raccolta di illustrazioni e una scultura, un'opera a carboncino, un collage ed una raccolta fotografica. A scegliere le opere vincitrici sono state 2 giurie: quella popolare che si è espressa durante la Festa dell’Europa e quella tecnica di progetto composta da esperti del Dipartimento Dipendenze Patologiche, della Polizia Locale e dell’Ufficio Europa del Comune di Macerata.
Le 8 opere finaliste, esposte in una mostra allestita agli Antichi forni durante la Festa dell’Europa, hanno ricevuto molti consensi e sono state votate da 393 persone, con 370 voti validi ai fini dell’assegnazione del premio.
Ad aggiudicarsi il premio per la Giuria Popolare, con 128 preferenze, è stata la classe II E, con l’Opera “Il Male dell’Alcool, Teschietti Ubriachi”; un’evocativa immagine prodotta su carta, in bianco e nero, interamente a carboncino, questa stessa classe ha anche prodotto la raccolta fotografica “L’Ebbrezza dell’Essere”. La giuria tecnica di progetto ha premiato la Classe II F con l’opera “Losing Myself”, un toccante cortometraggio, nel quale si esplora il malessere e la solitudine di una persona affetta da alcolismo cronico, in risposta a un lutto che la coinvolge da vicino. Gli studenti hanno ricevuto in premio in materiale didattico e la McCult per l’accesso gratuito al sistema museale cittadino.
Intanto proseguono le attività del progetto #LIFEADDICTED. Il prossimo appuntamento sarà il 31 maggio in piazza Mazzini e in piazza della Libertà, dove, dalle 9 alle 13, si ritroveranno i bambini delle scuole primarie che hanno partecipato alle attività di educazione stradale promosse dalla Polizia locale.
Si terrà quest’anno a Macerata giovedì e venerdì 23 e 24 maggio il 23° Concorso "Chinese Bridge" per gli studenti universitari italiani e di San Marino. L'evento, patrocinato dalla sezione per la Scienza e l'Educazione dell'Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia, sarà ospitato e organizzato dall'Istituto Confucio dell’Università di Macerata.
Il "Chinese Bridge" 汉语桥 è una competizione annuale di lingua e cultura cinese a livello mondiale. La prima fase prevede una selezione da parte di ogni Istituto Confucio che sceglie i propri migliori rappresentanti. La seconda fase, nonché la semi-finale, si svolge in ciascun Paese. Il vincitore o la vincitrice otterrà la possibilità poi di rappresentare il proprio Stato nella finale che si svolgerà in Cina. A Macerata parteciperanno otto Istituti Confucio italiani per un totale di 14 tra studentesse e studenti.
La competizione si articolerà in quattro fasi: un test di conoscenza della lingua e della cultura cinese; un discorso in cinese nel quale i concorrenti spiegheranno la loro visione sul tema “Un mondo, una famiglia; il talent show con performance che coinvolgeranno diversi aspetti della cultura cinese come canzoni, danze popolari, opera, spezzoni teatrali, arti marziali, calligrafia, pittura, cerimonia del tè; domande e risposte improvvisate. Alla fine delle quattro prove, i primi tre classificati sulla base dei punteggi totalizzati nelle quattro fasi precedenti, affronteranno un'ultima prova: la risposta a una domanda senza possibilità di preparazione. Questa prova decreterà il vincitore e le due medaglie d'argento. Altri premi verranno poi assegnati alle eccellenze nelle diverse fasi del concorso.
L’accoglienza e la prima fase si svolgeranno giovedì al Polo Pantaleoni, mentre la gara vera e propria e il talent show si terranno venerdì al Cinema Italia tra le 9 e le 16:30. L’ingresso è libero e gratuito.
PROGRAMMA 23 E 24 MAGGIO
Giovedì 23 maggio | Polo Didattico “D. Pantaleoni” e Cinema Italia
ore 15:00 - 17:00: registrazione partecipanti e accoglienza presso il Polo Didattico “D. Pantaleoni”
ore 17:30 - 18:15: 1° fase, prova di lingua cinese in Aula Gialla, Polo Didattico “D. Pantaleoni”
ore 18:30 - 22:00: prove generali delle esibizioni presso il Cinema Italia
Venerdì 24 maggio | Cinema Italia
ore 09:00 - 09:15: Apertura dell'evento e saluti istituzionali
ore 09:15 - 10:45: 2° fase, discorso sul tema del concorso "天下一家 One World, One Family"
ore 10:45 - 12:15: 3° fase, talent show
ore 12:30 - 13:30: pausa pranzo per concorrenti e staff
ore 13:30 - 15:00: 4° fase, domande e risposte improvvisate
ore 15:00 - 15:30: Fase "di spareggio", domande senza possibilità di prepararsi
ore 15:30 - 16:00: Calcolo punteggi, discussione giudici / Coffee Break
ore 16:00 - 16:30: Premiazioni e foto di gruppo. Chiusura dell'evento
Si aprono ancora nuove prospettive per le relazioni internazionali dell’Università di Macerata. Ieri, martedì 21 maggio, Il rettore John Mc Court insieme alla delegata per l’Erasmus e la mobilitazione europea Emanuela Giacomini ha accolto l’ambasciatore del Messico in Italia Carlos Garcia de Alba, a Macerata insieme alla sua famiglia.
È stata un’occasione di dialogo e confronto, per porre le basi di nuove collaborazioni e rafforzare ulteriormente la dimensione internazionale dell’Ateneo, che, unico nelle Marche, fa parte dell’alleanza europea Erua (European reform University alliance) insieme ad altri sette atenei di altrettante nazioni.
“È stata un'importante opportunità per discutere concretamente future collaborazioni, a partire dall’impegno a individuare un Ateneo messicano di vocazione umanistica come il nostro per un gemellaggio e uno scambio iniziale di docenti che possa poi aprire alla mobilità degli studenti” spiega il rettore John Mc Court. Macerata è stata la prima università marchigiana visitata dall’ambasciatore. “La sfida è quella di conoscerci, valutando ed esplorando insieme la possibilità di collaborazione accademiche e scientifiche”, ha detto de Alba.
Grande interesse e partecipazione emotiva della classe IV M del liceo scientifico "Galileo Galilei" di Macerata all'incontro con l'autore promosso nell'ambito del “Progetto Biblioteca” dalla docente Giuseppina Capodaglio.
Raccolti nella biblioteca della sede centrale del liceo in via Manzoni 95, gli studenti hanno intervistato la dottoressa Maria Laura Rosati, affermato medico dermatologo, scrittrice del romanzo "Dispassione", edito da Liberilibri, selezionato al premio Campiello nel 2021. È stata proprio la passione per la scrittura, dunque, ad aver favorito il ritorno a scuola della dottoressa, peraltro già premiata dal Galilei come ex studentessa d'eccezione nella serata del 16 dicembre 2023 a teatro Lauro Rossi, insieme ad altri prestigiosi ex allievi del liceo, durante le celebrazioni dei 100 anni della scuola.
Nelle prime ore della mattina di lunedì 20 maggio Maria Laura Rosati ha catturato l'attenzione degli studenti rispondendo alle numerose domande che le hanno rivolto dopo la lettura del suo romanzo più noto, "Dispassione". In biblioteca la dottoressa ha espresso tutto il suo amore per la scrittura, che "è la diretta conseguenza del grande trasporto per la lettura, manifestatosi in me sin da bambina"; con queste parole, dirigendosi verso le vetrine aperte della Biblioteca, ha sfilato tutte quelle opere classiche a cui è affezionata, complimentandosi con la ricchezza dei volumi presenti a scuola ed invitando gli studenti a far buon uso di quel tesoro. Poco abituati a maneggiare volumi cartacei, molto più abili con i libri virtuali, gli studenti sono rimasti affascinati dalla lezione della Rosati, dal garbo e dalla determinazione della dottoressa a coinvolgerli nella lettura.
Giuseppina Capodaglio ha ringraziato calorosamente Maria Laura Rosati per aver accolto l'invito a scuola e per aver messo la sua esperienza a disposizione della classe. Non è mancato un momento di saluto con il Dirigente Scolastico Roberta Ciampechini che si è complimentata con l'iniziativa, volta alla valorizzazione della lettura negli spazi della Biblioteca scolastica.
Per giovedì 23 maggio alle 18 alla Loggia del Grano, l'Università di Macerata, in collaborazione con il presidio di Libera Macerata "Ciro Colonna", l’Ordine degli Avvocati di Macerata e Macerata Racconta, commemora la Giornata per la legalità e il contrasto alla criminalità mafiosa con le parole di Leonardo Sciascia de “Il giorno della civetta” narrate da Simone Maretti. L’iniziativa, aperta al pubblico, è inserita nell’ambito delle attività civiche dell’Ateneo coordinate da Lina Caraceni.
“Come il romanzo dello scrittore siciliano ha rappresentato un punto di svolta nello svelare, anche attraverso la letteratura, le trame, gli intrighi, le nefandezze del potere in tempi in cui della mafia si negava anche l’esistenza, pure i fatti del 23 maggio 1992 hanno rappresentato l’inizio di una nuova stagione nel contrasto alla mafia che, con le stragi di Capaci e di via d’Amelio, ha rivelato il suo volto più cupo e violento e ha squarciato il velo dell’omertà dietro la quale si è sempre nascosta ed ha operato” spiega Caraceni. “Da lì è iniziata la stagione dell’impegno culturale, sociale e giudiziario nel contrastare questa realtà criminale, ma soprattutto quella cultura mafiosa che ha pervaso a lungo interi pezzi del nostro Paese e che ancora resiste”.
Il reading di Simone Maretti sarà preceduto dagli interventi di Silvana Colella, docente di letteratura inglese e prorettrice alla ricerca, Roberto Rossi, procuratore generale della Corte d'appello Ancona, Benedetta Mazzieri, referente di Libera Macerata, Dario D’Urso, presidente consiglio degli studenti UniMC, che, da prospettive diverse, daranno conto di questo impegno.
La Giornata nazionale della legalità commemora, ogni anno, le vittime delle stragi mafiose di Capaci e via D’Amelio, ricordando il 23 maggio e il 12 luglio del 1992 quando persero la vita Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e gli uomini delle loro scorte. Per non dimenticare le vittime di tutte le mafie, ogni anno dal 2002, il 23 maggio viene celebrata la Giornata per la legalità e il contrasto alla criminalità mafiosa.
Si terrà all’Università di Macerata da mercoledì a venerdì, 22-24 maggio, l’ultimo incontro del progetto europeo AccEnt, acronimo del titolo inglese per “Accelerare l’innovazione e l’eccellenza imprenditoriale negli istituti di istruzione superiore”.
Il progetto, finanziato per 1,2 milioni di euro nell’ambito di un bando Erasmus e supportato dall’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia, mira a promuove l'innovazione e l'imprenditorialità negli istituti di istruzione superiore di tutta Europa, collegando la ricerca accademica con le sfide e le opportunità del mondo aziendale, migliorando l’ecosistema imprenditoriale.
Capofila è l'Università Aristotele di Salonicco in Grecia, e vede l'ateneo maceratese fare rete con altri prestigiosi istituti quali l'Università Cattolica di Lovanio in Belgio, l'Università di scienze applicate Fontys in Olanda, oltre a molte altre istituzioni e imprese europee che si occupano di ricerca e innovazione, tra cui l'italiana Bp Cube e la belga Agentschap Innoveren en Ondernemen. Referente scientifica per Unimc è Francesca Spigarelli.
Le tre giornate maceratesi prevedono formazione gratuita su competenze imprenditoriali per educatori e formatori e svolta dai massimi esperti internazionali. Saranno anche premiati gli studenti dell’Istituto tecnico economico Gentili di Macerata che ad aprile hanno concluso con successo il programma su innovazione e creatività in collaborazione con The Way e Istao.
Una sessione sarà dedicata agli ospiti di Enactus Italia, organizzazione internazionale senza scopo di lucro che vuole ispirare gli studenti a lavorare per migliorare il mondo attraverso l’azione imprenditoriale, per costruire un progetto imprenditoriale interdisciplinare. Per i partecipanti sono previste anche visite sul territorio come al Matt, dove sarà presentato il lavoro anche dei neo e giovani imprenditori e delle start-up locali, e a InNova Macerata oltre che alla ricca collezione d’arte di palazzo Ricci.
In questi anni il progetto AccEnt ha promosso momenti formativi per startup e spin-off di ricerca e uno sportello di aiuto con un team di mentori esperti che offrono supporto nel percorso imprenditoriale a studenti attuali e laureati, ricercatori o membri del personale delle Università partner.
Giovedì 16 maggio alla Mole Vanvitelliana di Ancona si è conclusa l’edizione 2023/2024 del concorso “Esploratori della Memoria”, patrocinato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, Dall’Anmig, dalla Sovrintendenza scolastica regionale, dalla Regione Marche e dal Comune di Ancona.
A tale manifestazione hanno partecipato anche gli studenti della classe 4A dell’ITE “A. Gentili” di Macerata, Emma D’Amico, Elia Catalano e Samuele Capiglioni, i quali, sotto la guida della professoressa Letizia Evangelisti, si sono aggiudicati il terzo posto sul podio.
La loro ricerca storica, svolta tra archivi e biblioteche, arricchita ulteriormente dall’intervista all’omonimo nipote, ha preso in considerazione il tenore Augusto Cingolani, a cui Montecassiano, sua città natale, ha dedicato una lapide commemorativa.
Augusto Cingolani nacque l’11 marzo 1893 da modesti genitori; fin dalla sua fanciullezza furono in lui notati straordinari mezzi vocali, che andarono sempre più rafforzandosi. Le condizioni di famiglia non gli permisero di poter studiare il canto ma, per sua fortuna, al tempo della Grande Guerra, fu assegnato ad un reggimento d’artiglieria di stanza a Pesaro, dove subito ebbe modo di farsi sentire ed apprezzare, tanto che fu ammesso in quel liceo musicale sotto la guida del celebre maestro Melocchi. Parlare oggi del tenore Cingolani, delle sue qualità di artista, della sua voce soave e perfetta, è cosa difficile. La sua carriera è stat breve per il tempo, ma trionfale sia per il numero di spettacoli a cui ha partecipato, che per la qualità e l’importanza delle scritture.
Egli debuttò il 24 dicembre 1921 al “Metastasio” di Prato “La Fanciulla del West”, poi cantò ne “Il Ballo in Maschera” al teatro “Manzoni” di Pistoia, quindi in “Quaresima” al teatro “Sociale” di Udine. Inoltre, fu chiamato dal Maesto Zandonai, per la sua “Giulietta e Romeo”, che personalmente diresse al “Rossini” di Pesaro. Nell’ottobre, novembre e dicembre del ’22 fu scritturato al “Teatro Regio” di Malta per “La Fanciulla del West” e "Manon".
Il tenore passò di trionfo in trionfo, facendo entusiasmare anche il pubblico più esigente, che in lui ha potuto riconoscere uno dei pochi artisti del bel canto, dall’aspetto e dal portamento simpatico, dotato com’era della sua “ugola d’oro”. Giunse a Macerata, con la sua segreta speranza di soddisfare e deliziare i suoi concittadini, ai quali si era sentito legato da tanti affetti e ricordi, valorizzando sempre più la sua regione.
Nel 1935 Gabriele Svampa ne confermerà le «naturali doti artistiche» e la «voce drammatica robusta e sicura», aggiungendo i successi ottenuti al “Regio” di Torino, alla “Fenice” di Venezia, al “Comunale” di Piacenza, al “Petruzzelli” di Bari, al “Municipal” di Rio de Janeiro e di San Paolo del Brasile e al “Coliseu” di Lisbona. Il cantante lirico vide però bloccata la sua carriera dal regime fascista: si pensi che le iscrizioni al Partito aumentarono a dismisura quando, il 29 marzo 1928, si decise che gli iscritti al P.N.F. avrebbero avuto la precedenza nelle liste di collocamento, in quanto più antica era l'affiliazione, più si "scalavano" le graduatorie.
Nel 1930, il tesseramento da almeno 5 anni divenne requisito fondamentale per ricoprire incarichi scolastici di alto livello (presidi e rettori) e dal 1933 per il concorso a pubblici uffici. La tessera divenne poi obbligatoria nel 1937 per ricoprire qualsiasi incarico pubblico.
Siccome Cingolani non prese mai la tessera del P.N.F. furono boicottate le sue scritture in Italia e non poté trovare spazio altrove, perché gli venne ritirato il passaporto; con moglie e quattro figli si ritrovò nella più nera miseria.
Il 6 luglio 1944 a Montecassiano ci fu un’incursione aerea della Luftwaffe. Augusto Cingolani venne colpito da numerose schegge, mentre si trovava in via Oberdan. Ferito gravemente, fu trasportato all'ospedale civile. Morì dopo una lunga e dolorosa agonia l'11 agosto successivo.
Alcuni studenti del Liceo Leopardi di Macerata, in particolare Gianlorenzi Leonardo e Giampaoli Angela della 4F e Francioni Aurora e Vittorini Alessia della 4I, nell’ambito del progetto “Impronte della memoria”, coordinato dalla Prof.ssa Roberta Eugeni, hanno partecipato al Concorso regionale “Esploratori della memoria”, promosso dall’ ANIMG, l’Associazione nazionale invalidi e mutilati di guerra, aggiudicandosi il terzo posto, nella sezione “Percorsi”.
Per il Concorso sono stati realizzati due lavori, uno incentrato sulla storia di una famiglia ebrea, quella del dottor Maurizio Pincherle, una storia di persecuzioni, fughe, ma anche di salvezza: l’incontro con il nipote del protagonista di questi eventi, il dottor Maurizio Pincherle, che attualmente vive a Macerata, ha consentito di approfondire la vicenda e analizzare il diario, le foto ed altri documenti originali, utilizzati dagli studenti per realizzare un lavoro multimediale. Il percorso di esplorazione della memoria è proseguito con la recensione della Pietra d’inciampo in onore di David Bivash, posta il 26 gennaio 2024 dal Comune di San Severino Marche di fronte all’abitazione dove era vissuto David, prima di essere catturato ed internato ad Auschwitz.
La premiazione si è svolta presso la Mole Vanvitelliana di Ancona, alla presenza della Prof.ssa Silvana Giaccaglia, responsabile del Concorso e Presidente regionale ANMIG, della Presidente della sezione provinciale di Macerata Gilda Coacci e della Prof.ssa Daniela Meschini, membro della Direzione Nazionale; è intervenuta, per esprimere un apprezzamento sul lavoro svolto dagli studenti, la Dott.ssa Alessandra Maltoni, dell’Università Alma Mater di Bologna, curatrice di “Innesti della memoria”, che contiene la testimonianza del Dottor Pincherle “Fuga da Palombina”.
La docente referente del progetto e la Dirigente Scolastica, Prof.ssa Angela Fiorillo, esprimono grande soddisfazione per il lavoro svolto e rivolgono i complimenti agli studenti che si sono impegnati nella ricerca storica, ottenendo il riconoscimento di “Esploratori della memoria”.
Marche International School ha ospitato nella mattinata di sabato 18 maggio un evento straordinario che ha visto la partecipazione dei celebri personaggi dei 44 Gatti, grazie alla
collaborazione con Rainbow. Questo evento ha offerto un’occasione unica per le famiglie del territorio e i bambini di partecipare a una serie di laboratori didattici e ludici, oltre a visitare la scuola e conoscere il suo innovativo metodo educativo. Roberta Palanca, coordinatrice del progetto, ha espresso grande soddisfazione per il successo dell’iniziativa:
"Siamo molto felici che la Rainbow ci ha dato la possibilità di ospitare i 44 Gatti, permettendo alle famiglie del territorio e ai bambini, oltre che di usufruire di una serie di laboratori didattici e ludici, anche di visitare la scuola e conoscere il nostro metodo. Un metodo che si basa principalmente sul bilinguismo e sulla creatività".
La giornata è stata ricca di attività che hanno coinvolto i bambini in esperienze di apprendimento pratico, rispecchiando la filosofia della scuola basata sul “learning by doing”. Tra i vari laboratori proposti, i piccoli partecipanti hanno potuto cimentarsi nello storytelling in inglese, esplorare il mondo sensoriale attraverso attività di sensoring, e addirittura esplorare lo spazio con laboratori scientifici. Un’attività particolarmente amata è stata il cooking lab, dove i bambini hanno imparato a fare le famose tagliatelle di Nonna Pina.
"Crediamo che i bambini debbano essere liberi di esprimere la loro creatività e i loro talenti, perché ognuno di loro è unico. Abbiamo fatto una serie di laboratori che vanno dallo storytelling inglese, per far comprendere come intendiamo veicolare la lingua, alle attività di sensoring. Crediamo che i bambini devono sperimentare, perciò il nostro approccio si basa proprio sul learning by doing. Le attività devono essere vissute per permettere al bambino di divertirsi, giocare e allo stesso tempo di apprendere," ha spiegato Roberta Palanca.
L’ambiente scolastico di Marche International School è studiato per essere un "conductive environment," dove l’architettura e il design degli spazi giocano un ruolo cruciale nell’apprendimento. Grandi vetrate e l’uso di luce naturale non solo favoriscono un ambiente sostenibile, ma contribuiscono anche a stimolare i bambini e a renderli più coinvolti nelle attività scolastiche.
"L’ambiente è fondamentale, i bambini devono trovarsi in uno spazio che veicola l’apprendimento. Deve essere un ambiente bello che riesca a farli sentire più coinvolti. Abbiamo delle grandi vetrate, sfruttiamo il riscaldamento naturale e la luce naturale. Questo, oltre ad essere un vantaggio per l’ambiente, lo è anche per l’apprendimento e per la stimolazione dei bambini," ha aggiunto la coordinatrice.
L’Open Day ha inoltre offerto alle famiglie l’opportunità di conoscere il progetto di espansione della scuola, che diventerà un campus internazionale con spazi all’aperto ottimizzati per l’apprendimento, garantendo una forte interazione tra interno ed esterno anche nelle giornate più uggiose.
"A mio avviso quello che viene trasmesso con questo Open Day è tutto l’impegno e la passione che ogni membro del personale mette a disposizione di Marche International School. Le insegnanti mi dicono sempre due cose: la prima, che riassume un po’ tutto quello che il dottor Straffi è riuscito a fare, è che sono felici di lavorare con noi perché ogni idea diventa realtà. La seconda è che vedono i bambini felici, tant’è che non vogliono andare a casa. Sperano che il weekend passi velocemente per poter tornare a scuola".
“Parliamone: impariamo a comunicare per gestire i conflitti”. Gli studenti del Liceo Scientifico Statale "G. Galilei" di Macerata hanno concluso un interessante percorso, finalizzato all’acquisizione di un ascolto attivo, al motto “Ascoltare per capire, e non per rispondere”.
Il progetto, promosso dall’ Unione Nazionale Avvocati per la Mediazione (UNAM) dal titolo “Parliamone: impariamo a comunicare per gestire i conflitti” al quale il Liceo Scientifico Statale "G. Galilei" di Macerata ha aderito, ha interessato i giovani delle classi 3 L, Indirizzo Scienze Applicate e 2 D, indirizzo Economico Finanziario ed è stato coordinato dall’ avvocato Francesca Serafini e dalla professoressa Alessandra Pizzichini.
Gli incontri sono stati condotti dalla formatrice, l'avvocato Marisa Abbatantuoni che riveste il ruolo di mediatore commerciale e familiare presso l’organismo di mediazione dell’ Ordine degli Avvocati di Macerata dal 2011, e che quotidianamente affronta le situazioni conflittuali nelle quali sono coinvolte più persone tentando di ristabilire, prioritariamente, la comunicazione per poi approdare ad una soluzione soddisfacente per entrambe le parti nel rispetto dello schema WIN – WIN.
L’ avvocato Abbatantuoni, che è anche counselor professionista, afferma che “una errata comunicazione è la causa principale delle incomprensioni che portano poi a confliggere. Ripristinare o costruire una comunicazione empatica è il primo passo per superare gli ostacoli relazionali, in famiglia, al lavoro, nella vita sociale. La prima cosa che faccio come mediatore è ristabilire o normalizzare la comunicazione …se si salta questo passaggio difficilmente si otterranno dei risultati soddisfacenti. Quello che insegno ai giovani è ascoltare l’altro per capire anche quello che non viene detto, questo lo si può fare solo maneggiando delle tecniche che in parte ho illustrato nelle mie lezioni. Ad esempio la riformulazione, oppure l’arte del saper domandare…cose che sembrano semplici, ma che richiedono molto impegno e volontà di migliorarsi e di abbandonare i propri costrutti”.
La finalità del percorso di volontariato divulgativo, operato da Unam, in tutte le regioni italiane attraverso le sue 42 sedi, è far comprendere agli studenti che è possibile relazionarsi in modo differente uscendo dallo schema ragione/torto, operando un salto di paradigma nel quale il metodo avversariale viene sostituito da un metodo cooperativo, fondato sull’ ascolto attivo e sulla comunicazione non violenta.
“Tutti vogliamo essere ascoltati e capiti, e sovente abbiamo la presunzione che la nostra sia l’unica verità o l’unica soluzione giusta”, continua Abbatantuoni, coadiuvata, nell’ attività formativa, anche dal Responsabile dell’Odm dell’Ordine degli ìavvocati di Macerata Massimo Gentili e dal presidente dell’Unam Macerata avvocato Massimo Cesca, “tuttavia c’è poca propensione all’ascolto, a comprendere quello che l’altro ci vuole dire e perché, o meglio quando si confligge si ascolta per rispondere e raramente per capire. Ci si preoccupa di replicare a tono e magari ad alta voce, ma non ci interessa indagare quali bisogni ci siano sotto le prese di posizione e le richieste della persona che abbiamo di fronte.. questa modalità di relazionarsi crea un muro tra me e l'altro spesso impenetrabile, che impedisce qualsivoglia soluzione che possa soddisfare i nostri bisogni".
Dunque, è necessario imparare ad ascoltare per capire e non per rispondere, questo è il primo tassello per avere relazioni di qualità e superare le immancabili incomprensioni che tutti i giorni ci troviamo a fronteggiare: uscire dalla trappola del conflitto significa migliorare la qualità della nostra vita in tutti gli ambiti, anche in quello scolastico.
Giovedì 16 maggio, al Teatro Don Bosco di Macerata, più di 150 ragazzi hanno partecipato alla finale di "Eureka! Funziona!". L'evento, promosso dai Giovani Imprenditori di Confindustria Macerata in collaborazione con Federmeccanica e il Ministero dell’Istruzione, ha visto “salire” sul podio: per le scuole medie la classe 2B dell’Istituto Comprensivo "Lorenzo Lotto" di Monte San Giusto con il progetto “Magic Roulotto”; per le scuole elementari il primo posto in classifica è andato alla classe 5A dell’istituto “G. Ginobili” di Petriolo con “Il sistema solare”.
"Eureka! Funziona!" mira a sviluppare la cultura tecnica e scientifica nelle scuole attraverso l’ideazione e la costruzione di un giocattolo tecnologico (quest’anno incentrato sul tema della meccanica), utilizzando un kit fornito da Federmeccanica. Questo approccio integra teoria e pratica, stimolando creatività, lavoro di squadra e capacità imprenditoriali.
Carlo Rotini, delegato del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Macerata, ha dichiarato: “I ragazzi ogni volta ci stupiscono: se riusciamo a trasferire loro i concetti di innovazione e conoscenza, con responsabilità e la giusta dose di curiosità, riusciranno a essere i protagonisti del cambiamento che noi tutti auspichiamo. Il successo dell’iniziativa ci spinge a continuare coinvolgendo sempre più studenti".
Molto caloroso è stato l’augurio di Carmina Laura Giovanna Pinto, delegata dell’Ufficio Scolastico Regionale, che ha salutato e incoraggiato i giovani partecipanti a fare tesoro di questa esperienza di learning by doing. Teresa Lapucci, del team di ricerca avanzata della Clementoni, ha illustrato le analogie tra le fasi del progetto scolastico e quelle del suo team nel lancio di un giocattolo vero.
Grazie alla conduzione di Francesco Facciolli, l’evento è stato molto partecipato dai ragazzi, che con entusiasmo hanno seguito attentamente ogni fase della giornata. L’evento si è concluso con il plauso di tutto il corpo insegnante, dato il carattere multidisciplinare dell’iniziativa.
C’è un legame tra l’intensa moria di cozze registrata a fine estate 2022 lungo la costa Picena e l'attuale crisi climatica? È a questo interrogativo che ha provato a dare una risposta lo studio condotto dai ricercatori in forza all’Unità di Ricerca e Didattica San Benedetto del Tronto (URDiS) dell’Università di Camerino, Luca Bracchetti, Martina Capriotti, Paolo Cocci, Massimiliano Fazzini, Francesco A. Palermo, e recentemente pubblicato su un’importante rivista scientifica internazionale.
Sono diversi anni che Unicam studia l’ecosistema marino della costa picena ed è proprio grazie a tale impegno che nel 2017 è stato proposto alla Commissione Europea come sito di importanza comunitaria "Costa del Piceno - San Nicola a Mare".
Ed è proprio dal Sito marino di Importanza Comunitaria "Costa del Piceno – San Nicola a Mare" di Grottammare che ha preso il via lo studio, che si è esteso poi lungo il litorale sud, fino a Martinsicuro. Secondo i ricercatori, i cambiamenti climatici che interessano sempre più marcatamente la vita di tutti i giorni influenzerebbero in maniera determinante tale drammatico processo.
Grazie all’analisi integrata di dati biologici e meteo, infatti, risulta palese che le intense e reiterate ondate di calore verificatesi tra luglio e agosto 2022, in combinazione con il prolungato periodo di siccità che ha interessato l’Italia a partire dal mese di dicembre 2021, ha determinato l’incapacità dei mitili di sopravvivere a circostanze assolutamente eccezionali.
Le cozze, quindi, sono state contemporaneamente esposte a temperature elevate per un periodo troppo prolungato e a scarsità di cibo legata alle ridottissime portate dei fiumi più importanti del territorio italiano che sfociano nell'alto adriatico (esse sono organismi filtratori che si alimentano di sostanza organica portata in mare essenzialmente dai fiumi).
"Chiunque abbia mai messo la 'testa sott’acqua' in prossimità degli scogli della nostra zona - sottolineano i ricercatori Unicam - ricorderà senz’altro una fitta copertura degli stessi da parte dei mitili; a settembre 2022 la situazione era cambiata drasticamente, tanto che gli scogli sommersi erano praticamente privi degli organismi marini che di solito vivono a stretto contatto con questo substrato".
"Vogliamo anche ringraziare - proseguono – gli allevatori di mitili della zona per il proficuo scambio di informazioni, utili anche alla comprensione di questi nuovi scenari ambientali". I risultati dello studio sono inoltre stati presentati all’attenzione della comunità scientifica in occasione del Simposio "Cambiamento della Biodiversità nell'Antropocene", tenutosi presso il Fano Marine Centre lo scorso aprile e saranno nuovamente presentati in occasione della fiera scientifica internazionale Remtech che si svolgerà a Ferrara dal 18 al 20 settembre prossimi.
Un’app per il supporto genitoriale attraverso l’intelligenza artificiale e l’utilizzo della canapa a scopo edilizio. Sono le due idee di start-up più innovative premiate oggi a Villa Lauri durante la giornata conclusiva del laboratorio “Entrepreneurial Minds”, ideato e promosso dall’Università di Macerata in collaborazione con l’Istituto Adriano Olivetti e con l’incubatore maceratese “The Way”: un percorso formativo interdisciplinare nato per stimolare la competenza imprenditoriale nelle nuove generazioni.
Le sei proposte finali sono state passate al vaglio di una giuria di esperti. Ad aprire la competizione finale, il rettore John Mc Court in collegamento da Roma e la coordinatrice del progetto Laura Marchegiani, delegata per il Placement, Orientamento alla carriera, Spin off e brevetti. Tra i presenti: Katiuscia Cassetta per il Comune di Macerata, il responsabile dell’area innovazione di Confartigianato Imprese Macerata Ascoli Fermo Giuseppe Ripani, la presidente di Cna Imprese Donna della provincia di Macerata Daniela Zepponi, il sovrintendente dell’Associazione Arena Sferisterio Flavio Cavalli, la presidente dell’Ordine degli avvocati Maria Cristiana Ottavianoni, il vicepresidente del Gruppo Giovani Imprenditori Michele Sasso, rappresentanti dell’Università Politecnica delle Marche, The Way, Grottini Lab, incubatore The Ive, Intesa San Paolo, Unistay e rappresentanti di studenti e dottorandi. Il gruppo vincitore riceverà un anno di consulenza per l’incubazione dell’impresa.
Ad essere premiati per la loro innovatività sono stati i progetti: GroPa, Growing Parents, di Maria Elena Milantoni e Sabrina Pasquini, un’app che, grazie all’intelligenza artificiale, facilita il contatto tra genitori e professionisti educativi competenti per le specifiche esigenze; Hemprotection, di Elena Paniccià, Camilla Striani, Lorenzo Cecarelli che punta a creare dei fogli di canapa da applicare alle pareti esterne degli edifici per ripararli dagli da agenti atmosferici, in linea con un processo di recupero delle tradizioni e con l'obiettivo “Decarbonizzazione 2050". Il premio speciale per l'idea di start-up più sostenibile è stato invece assegnato a ApprovvigionaMente di Vanessa Camilletti, Elisa Ballini, Elisa Re e Gianmarco Storani: un software in grado di gestire autonomamente l'ordine delle merci nella grande distribuzione, allo scopo di contrastare lo spreco.
Le altre proposte partecipanti: Detro di Pietro Ascani, Gloria Gismondi, Abramo Ercoli, Giulia Scortichini, Francesco Elisei, Derege Dilorenzo, brand con capi esclusivamente double-face; Safe Guard di Fulvio Borredon, Ludovica Matino, Pamela Latifi, un kit antiviolenza per far sentire le donne al sicuro; E-stadium di Giorgio Vallesi, Chiara Cortucci, Piero Ruani, Federica Dell'Accio, un'app per organizzare itinerari durante una giornata allo stadio.
Energia, impegno e autentica passione confermano il successo e il valore del "Certamen Philelfianum", concorso di traduzione di testi umanistici latini destinato ai licei d'Italia, scaturito da un progetto condiviso fra l’Università di Macerata, il Liceo Classico Filelfo e l’Associazione Filelfiani, patrocinato quest’anno anche dalla Scuola di studi superiori Giacomo Leopardi.
La settima edizione si è conclusa il 15 maggio al Teatro Politeama di Tolentino, con la cerimonia di premiazione dei dieci vincitori, alla presenza, fra l’altro, delle autorità locali, del rettore John McCourt e del notaio Carlo Conti. Sul podio Leonardo Visalli e Michele Lupo del Maurolico di Messina, primo e terzo classificato, e Lorenzo Placentile del D'Annunzio di Pescara al secondo posto.
A seguire, nell'ordine: Pierluigi D'Ambrosio del Liceo Volta di Foggia, Leonardo Eliseo Cruciani del liceo Filelfo di Tolentino, Giulia Galleani e Alessandra Salieri del Liceo Galilei di Caravaggio, Beatrice Gattari del Filelfo, Elisa Valsecchi sempre del Caravaggio e Nicola Scorcella del Filelfo di Tolentino.
Sul tema “L'Umanesimo, i libri, la biblioteca”, sollecitato dalle tracce assegnate di Guarino Veronese, Elio Lampridio Cerva e Joachim Von Watt, hanno discusso Antonella Cucciniello, direttrice della biblioteca e del complesso monumentale dei Girolamini di Napoli, che ha ripercorso le vicende antiche e recenti di questo straordinario ecosistema culturale costruito a beneficio di un quartiere povero, secondo i motivi ispiratori di san Filippo Neri, ricordando come i libri siano in grado di fecondare la civiltà; Filippo Mignini, emerito dell’Università di Macerata, che ha raccontato di Alberico Gentili e del suo pensiero giuridico ‘illuminato’, scaturito dall’intersezione di innumerevoli letture.
"Il Certamen Philelfianum è molto più di un’iniziativa - commenta Silvia Fiaschi, direttrice scientifica del progetto -: è un’esperienza di comunità, che lega il territorio al mondo intero, la ricerca alla scuola e all’impegno civile. È una sorta di liturgia, che mai si ripete ma sempre si rinnova, rivelando ogni volta sistemi di relazione inediti e vitali, generati dagli incontri e dal lavoro delle studentesse, degli studenti, delle loro insegnanti, che intorno alla figura del Filelfo riscoprono i valori più autentici dell’Umanesimo".
E in onore al libro, istanza umanistica per eccellenza, tutti i vincitori hanno ricevuto una copia di "Adealaida" con dedica autografa di Adrian Bravi, finalista al premio Strega. "L’auspicio è che ognuno di questi esemplari possa diventare, con chi ora li possiede, parte integrante di una biblioteca speciale".
A guidare l’evento, di fronte a un pubblico gremito, gli studenti UniMC Sofia Mazziero e Edoardo Costantini, ex Filelfiano e concorrente della prima edizione del Certamen, accompagnati dalle performance musicali di Noemi Angeletti, Massimiliano Bartolomei, Tommaso Foresi. Hanno contribuito all’organizzazione Giorgia Paparelli, Francesca De Luca, Claudia Canestrini, Laila Boldorini e Paolo Paoloni.