“È doveroso chiarire che il menù è redatto dal comitato tecnico mensa ufficiale, organo formato, tra l’altro, da genitori, insegnanti, membri dei consigli di istituto e delegati dei dirigenti coadiuvati da esperti, che viene in questo modo attaccato sul suo operato”. Risponde così l’assessore del Comune di Civitanova, Barbara Capponi, in merito alla classifica riguardante la qualità delle mense scolastiche, redatta dal blog FoodInsider, che pone quelle della città rivierasca agli ultimi posti. Sulla questione il gruppo dei genitori del Comitato mensa, aveva inviato la stessa Capponi a esprimere un suo commento. A stretto giro di posta è arrivato.
"Il menù servito nelle scuole di Civitanova, valutato in un rating di un blog non istituzionale né certificato ministerialmente, ha suscitato per la sua posizione in graduatoria critiche da alcuni membri di un comitato indipendente sulla mensa - – spiega l’assessore in una nota - .
“Il comitato mensa ufficiale - prosegue - è certamente misto e i suoi membri vengono da posizioni diverse. Dunque, la situazione è quella in cui i genitori critichino ferocemente l'operato di quello stesso organismo di cui fanno parte o con cui certamente possono essere in contatto”.
“Comprendo sia difficile trovare la sintesi tra posizioni differenti – continua - ma invito tutti a un dialogo costruttivo. Il comitato mensa non è obbligatorio per legge e l'amministrazione ha deciso di istituirne uno ufficiale, indicato dagli istituti comprensivi e incaricato con atto amministrativo formale, col solo fine di ascoltare le istanze dei vari attori del mondo scuola, che si traducono concretamente anche nel menù”.
“Ricordo distintamente, ad esempio, essendo frequentemente presente ai comitati, come alcuni vollero inserire gli hamburger di legumi, scelta aspramente criticata da altri che ne vollero la rimozione dal menù al grido de "i bambini non li mangiano".
Il menù è dunque sintesi di punti di vista differenti e porta ad una sintesi che vede necessariamente una mediazione tra gusto, aspetto nutrizionale, sicurezza e molto altro ancora”.
“Va chiarito che la situazione del servizio di refezione scolastica, per la quale questo assessorato ha immediatamente iniziato a lavorare fin dai primi giorni di insediamento per risolvere le criticità allora esistenti, conseguendo migliorie e riconoscimenti ufficiali, è oggettivamente imparagonabile a quella della amministrazione precedente. Anzitutto i menù sono in linea con le linee per la sicurezza a tavola con alimenti "sicuri" e il personale mensa è formato alle manovre di disostruzione pediatrica, per intervenire tempestivamente nel caso a un bambino andasse un alimento di traverso, salvandogli così la vita.
Il capitolato ha richiesto specificatamente alimenti biologici, certificati non OGM e addirittura da animali alimentati con mangimi certificati OGM free. Invito tutti i genitori a studiarlo con attenzione, paragonandolo a quello precedente per vederne le sostanziali migliorie. Sarebbe impossibile elencare in tal sede tutte le caratteristiche degli alimenti e le relative caratteristiche, ma val la pena ricordare che ai nostri bambini vengono servite, tra i tanti alimenti scelti, carni IGP di razza marchigiana, frutta, verdura e ortaggi freschi di stagione di provenienza locale, o carne di pollame (gallina, pollo, tacchino) fresca, di provenienza nazionale, di ottima qualità e di prima scelta e proveniente da animali alimentati senza OGM, solo per citarne alcuni”.
“Tale costante impegno – prosegue Barbara Capponi - è stato premiato anche a livello istituzionale: il Comune di Civitanova Marche per l'anno 2019 ha, infatti, ottenuto un consistente contributo per le mense scolastiche biologiche erogato dal Ministero tramite la Regione Marche.
Food insider stesso, nella sua mail alla amministrazione del 18 novembre 2020, riconosce che "abbiamo provveduto ad incrementare il punteggio in seguito alla certificazione biologica e alle carni IGP segnalate che sono i due parametri valorizzati dal test".
L'amministrazione ribadisce la sua fiducia al servizio SIAN- servizio igiene alimentazione e nutrizione- della Asur e si dissocia da quanto ventilato da alcuni genitori sulla mancata professionalità di chi vidima il menù”.
“Si ricorda comunque – sottolinea l’assessore - che in comitato mensa la ditta erogante il servizio mette a disposizione il proprio nutrizionista (che ha già altre volte partecipato alle riunioni) e che è già stata formalmente convocata dal presidente per martedì 24 novembre una commissione sulla definitiva stesura del regolamento del servizio, che andrà approvato in consiglio comunale e che prevede la valutazione anche di questo aspetto.
Infine, sembra doveroso informare i genitori tutti che alcune recenti modifiche al menù sono state obbligate, come documentato nella registrazione intera della riunione stessa, dalla richiesta del corpo docente.
Le riunioni dei comitati mensa, come tutti i membri sanno, sono registrate proprio perché nella trasparenza nessuna osservazione vada perduta.
Ad esempio, togliere le zuppe e le minestre dal menù invernale è stato giocoforza: per le normative covid le scodellatrici non possono restare nella bolla per più di 15 minuti (tempo assolutamente necessario per scodellarle e servirle, incluso il ripasso, ai più piccoli) e le insegnanti non hanno dato in sede di CTM la disponibilità a farlo. Pertanto è arrivata dal comitato assenso a convertirle in primi con le verdure, che la Asur ha approvato”.
L'amministrazione è costantemente al lavoro in rete con i molti attori della refezione sin dal suo inizio e i passi fatti hanno portato a concreti riscontri documentabili.
Essendo un servizio estremamente delicato e ricco di sfaccettature incomprensibili certamente a chi è al di fuori, è auspicabile che tutti coloro che sono coinvolti siano i primi ad essere informati sulle richieste avanzate, e le loro motivazioni e conseguenze, così come sui riscontri positivi che il servizio ha ricevuto. Nessun silenzio dunque dalla amministrazione, ma la consueta disponibilità a un dialogo che, se costruttivo, non dovrebbe certamente passare subito ad attaccare sulla stampa il lavoro del comitato ufficiale, che è l'organo incaricato dalla amministrazione, e che subisce in questa sede una polemica tramite un mezzo che si addice più alle querelle politiche che alle comunicazioni costruttive”.
"Mi preme sottolineare che non risultano infatti pervenute in questi giorni richieste formali di spiegazioni sul rating, mentre è doveroso chiarire che l'assessorato aveva già scritto da giorni a Food insider per avere chiarimenti.
Resta evidente da parte dell'assessorato – conclude Capponi - la volontà come fatto finora a collaborare fattivamente al miglioramento costante del servizio e a evitare sterili polemiche che recano solo danno a chi davvero sta perseguendo, con il proprio sforzo e il proprio impegno, una collaborazione costruttiva e concreta a vantaggio dei bambini e delle loro esigenze”.
Da alcuni giorni la Scuola Primaria di Potenza Picena ha un nuovo alunno, irregolarmente iscritto ma regolarmente frequentante: un magnifico e giovane esemplare di taccola che segue le lezioni sui davanzali e trascorre gli intervalli in cortile con i bambini.
Nazzareno Polini, responsabile del CRAS Regione Marche della sede di Fermo, intervenuto nel plesso di via dello Sport insieme alla Polizia Locale per verificare la situazione, ha riscontrato che l’animale non è in difficoltà e non crea pericolo per nessuno. Essendo presente una colonia di taccole nel paese, è verosimile che presto potrà trovare un partner e allontanarsi dalle persone con le quali, attualmente, ha instaurato un bel rapporto, tanto da essere ormai considerata la mascotte di Potenza Picena.
Interpellato dalla Dirigente Scolastica Alessandra Gattari, il dott. Polini ha precisato che l’animale è libero e, dal punto di vista legale, è inopportuno spostarlo.
Del sopralluogo effettuato dal CRAS hanno prontamente approfittato gli alunni e le alunne della classe 5A, beneficiari di una splendida lezione di scienze e tutela ambientale, nonché di momenti ludici in compagnia dell’altera e impassibile taccola.
Gazebo all'esterno dei plessi scolastici degli istituti Comprensivi "Don Bosco" e "Lucatelli".
Lo ha deciso l'amministrazione comunale di Tolentino, vista l'impossibilità - per via delle normative anti-Covid - di accogliere la mattina i bambini all'interno degli Istituti Scolastici non prima dell'inizio delle lezioni."L'installazione dei gazebo si rende necessaria per evitare che gli studenti delle scuole rimangano fuori al freddo o sotto la pioggia" - spiega il Comune - .
"Sempre alla luce delle stesse normative antiCovid, si rende necessario provvedere all'acquisto di un ulteriore gazebo da posizionare negli spazi esterni al CentroArancia per consentire lo svolgimento delle riunioni periodiche tra i genitori degli utenti".
Pertanto la Giunta ha dato mandato all'Ufficio Servizi Sociali e Scolastici, di provvedere all'acquisto di gazebo da installare all'esterno degli Istituti Comprensivi Don Bosco e Lucatelli, e all'esterno del CentroArancia, mediante procedura più conveniente, prevedendo una spesa complessiva pari a 14mila euro.
Come già avvenuto per le scuole paritarie, sono stati ripartiti dall’Ufficio scolastico regionale oltre un milione e 800mila euro di contributi statali ai servizi educativi (fascia 0-3 anni) che hanno funzionato nell’anno educativo 2019/20 nelle Marche a titolo di sostegno economico a fronte della riduzione o del mancato versamento delle rette o delle compartecipazioni comunque denominate, da parte dei fruitori, determinato dalla sospensione dei servizi in presenza a causa dell’emergenza Covid-19.
Il contributo (quasi 78 milioni a livello nazionale) ha interessato più in particolare i soggetti gestori dei servizi educativi per l’infanzia aventi natura giuridica pubblici, privati convenzionati o totalmente privati, purché autorizzati al funzionamento dall’ente locale competente, quali nidi e micronidi, sezioni primavera e servizi integrativi (spazi gioco, centri per bambini e famiglie, servizi educativi in contesto domiciliare).
Tenuto conto che quello dei nidi d’infanzia è un ambito del tutto nuovo per le competenze degli uffici scolastici regionali e vista l’indisponibilità di un’anagrafe regionale aggiornata dei servizi educativi per l’infanzia e del relativo numero dei bambini iscritti, ma anche e della necessità di individuare i soggetti gestori operanti sul territorio era stato diffuso nel mese di settembre un avviso pubblico per la presentazione della domanda di contributo.
Nel bando si richiedeva di indicare, tra l’altro, la denominazione del servizio e l’ente gestore, gli estremi dell’autorizzazione al funzionamento rilasciata dall’ente locale, il numero dei posti per bambini da zero a tre anni presenti nella struttura e quello dei bambini iscritti per l’anno educativo 2019/20.
Su quest’ultimo dato si è poi proceduto al calcolo del riparto dei fondi, mentre le restanti informazioni hanno permesso di rilevare un quadro quanto più preciso possibile delle strutture operanti nel settore.
Chiusa sino al 20 novembre a causa di un docente positivo al Coronavirus, la scuola secondaria di primo grado di Sarnano.
Il provvedimento è stato in assunto, in via cautelativa, dal Dipartimento di Prevenzione Malattie Infettive presso l'Asur Marche - Area Vasta 3 che ha disposto la chiusura della scuola media cosiderando che 62 alunni sono stati posti in quarantena.
"Alla data odierna tra i residenti del Comune di Sarnano risultano complessivamente 14 persone positive al Covid-19 e altre 72 in isolamento fiduciario, di cui i 62 studenti della scuola media - ha reso noto il primo cittadino Luca Piergentili - Nel raccomandare il massimo scrupolo nell'uso delle mascherine e nel rispetto di tutte le norme adottate ai fini del contrasto alla diffusione del virus , si comunica che il Sindaco e l'Amministrazione Comunale sono in costante contatto con i competenti organismi della sanità, della pubblica sicurezza e delle scuole per l'adozione di ogni eventuale provvedimento dovesse essere ritenuto necessario in base all'evoluzione della situazione epidemiologica locale".
I ricercatori Sushant More del Sathaye College di Mumbai, Harshal Bhosale della Bombay Natural History Society (BNHS), e Fabio Conti dell'Università di Camerino hanno recentemente scoperto una nuova specie di pianta, Echinops sahyadricus, nella catena montuosa dei Ghati nord-occidentali in India.
La nuova specie è stata rinvenuta nel corso di un’indagine sul campo svolta nell'ambito del progetto "Valutazione della biodiversità endemica degli altipiani elevati dei Ghati occidentali settentrionali" ed il lavoro di ricerca è stato pubblicato sulla rivista internazionale "Nordic Journal of Botany".
Il team ha condotto diverse spedizioni negli stati indiani del Gujarat, Maharashtra e Karnataka, e nel mese di agosto del 2019 si è imbattuto in questa specie, che dopo un attento esame si è rivelato essere nuova ed endemica dei Ghati nord-occidentali.
La popolazione di Echinops sahyadricus è distribuita nel territorio che si estende da Salher (distretto di Nashik) a nord proseguendo verso sud fino a Kolhapur. È endemica dello stato del Maharashtra e cresce sui pendii delle montagne aperte.
La popolazione attualmente non è in calo e non ci sono indicazioni di eventuali situazioni di minaccia, anche se alcuni progetti di sviluppo, quali l’ampliamento della rete stradale ed alcune attività di manutenzione intorno ai forti indiani presso i quali vive, potrebbero influenzare negativamente la specie.
Il prof. Fabio Conti da diversi anni si occupa dello studio della flora vascolare italiana e non è nuovo a scoperte di nuove piante nel nostro territorio, tanto da mettere a disposizione le proprie competenze anche a livello internazionale per poter giungere a questi importanti risultati.
La scuola dell'infanzia del comune di Fiastra, sita in via Umberto I, sarà chiusa sino a sabato 28 novembre. È questo il provvedimento preso, tramite un'ordinanza sindacale, dal primo cittadino Sauro Scaficchia, in accordo con il dirigente scolastico dell'Istituto Comprensivo "U.Betti" di Camerino, Maurizio Cavallaro, di cui il plesso di Fiastra è sezione distaccata.
Un provvedimento arrivato a seguito del riscontro della positività al Covid-19, tramite test-rapido, di una persona che lavora all'interno della scuola. La decisione è stata presa a tutela di tutti i bambini e di tutti i dipendenti del plesso.
Il Comune, stando all'ultimo aggiornamento fornito riguardo alla situazione legata ai contagi, registra 4 persone positive al Coronavirus e altre 3 in isolamento domiciliare.
Venerdì 20 novembre l’Università di Macerata con il patrocinio del Comune organizza una giornata di Studi in onore di Ghino Valenti, statistico, economista agrario ed esperto di diritto. La data cade nel centenario della morte dell’importante studioso, avvenuta a Roma il 20 novembre 1920. I lavori si svolgeranno online su piattaforma Teams a partire dalla ore 9. Dopo i saluti del rettore Francesco Adornato e dell’assessore comunale alla cultura e istruzione Katiuscia Cassetta, interverrano professori e ricercatori dell’Università di Macerata, Perugia e Pisa. Oltre che temi di economia e diritto dell’agricoltura, saranno discussi aspetti relativi alla cooperazione e all’istruzione, tipici del pensiero di Valenti. Il professor Mirko Grasso dell’Istituto Agrario di Macerata sensibilizzerà all’opera dello studioso maceratese anche gli studenti degli ultimi anni di corso, dato che Valenti sedette nel Consiglio di amministrazione e influenzò l’indirizzo formativo della Scuola.
Valenti merita un posto di rilievo non solo tra i maceratesi illustri, ma anche tra gli intellettuali del nostro Paese. Il 21 novembre 1920 Luigi Einaudi, futuro Presidente della Repubblica italiana, scriveva sul “Corriere della sera” che, con la morte di Valenti, veniva a mancare un maestro da cui lui stesso, e quelli della sua generazione, avevano imparato «a studiare seriamente, a diffidare delle frasi fatte, a concludere entro i limiti delle premesse e dei dati conosciuti». Einaudi, economista di levatura nazionale e internazionale, aveva dunque appreso da Valenti il rigore scientifico.
Valenti con Francesco Coletti – altro economista definito «serio e poco amante dei paradossi» in un libro di recente pubblicazione – e con Maffeo Pantaleoni fa parte della triade di studiosi che «per un eccezionale capriccio della sorte, sono nati, fra il 1852 e il 1866, nella provincia di Macerata. Tutti lasciarono un nome illustre alla seguente generazione», come tenne a sottolineare Marcello Boldrini, amico di Enrico Mattei, presidente dell’ENI ma, soprattutto, presidente dell’Istituto Internazionale di Statistica e fondatore del Bollettino di Statistica delle Nazioni Unite.
A Pantaleoni, negli anni ’90, l’Università di Macerata dedicò un convegno internazionale e, poco dopo, la città poté recuperare e mettere a disposizione di pubblico e studiosi la biblioteca della sua famiglia, attualmente conservata presso la biblioteca Mozzi Borgetti. Nel 2014 la stessa fortuna toccò al fondo Coletti, dopo un convegno universitario e il successivo salvataggio del fondo librario e documentario dello studioso, ora conservato nella biblioteca Antolisei di San Severino Marche. “Si spera che questi precedenti siano di auspicio anche per il recupero della biblioteca Valenti, attualmente dispersa e oggetto di ricerca di diversi studiosi di storia del pensiero economico e di diritto” è l’auspicio del professor Stefano Spalletti, coordinatore della giornata di studi.
Presso l’Università di Macerata è attivo il Laboratorio Ghino Valenti, un Centro Interdipartimentale di ricerca che si occupa di studi giuridici, economici e storici relativi alle politiche agricole, ambientali e alimentari. Istituito dal prof. Francesco Adornato, è attualmente coordinato dal prof. Stefano Spalletti.
Valenti insegnò nelle Università di Roma, Modena, Padova, Bologna e Siena. Fu il primo Segretario generale della Società degli Agricoltori, Presidente della Commissione Agrologica della Libia. Discepolo di Fedele Lampertico e di Angelo Messedaglia, nel 1880 fu chiamato a collaborare da Stefano Iacini all’Inchiesta Agraria, divenendo esperto di economia applicata all’agricoltura. L’opera del Valenti, nella sua interezza, rimane di grande ausilio per la comprensione storica e prospettica dei problemi dell’agricoltura italiana. A Valenti si deve la prima pubblicazione del Catasto agrario italiano, un meticoloso studio empirico di rilevazione di masse di coltura, atto a stimare la produzione agraria regionale. Esso costituisce la prima e fondamentale opera di statistica descrittiva dell’agricoltura italiana.
Attesi, come ogni anno, i risultati pubblicati dalla Fondazione Giovanni Agnelli attraverso lo studio Eduscopio che stila la classifica delle migliori scuole, tenendo conto di indicazioni oggettive che partono dalle superiori per terminare con l’università, considerando una sintesi di dati molteplici. Sono diversi quindi i parametri presi in considerazione; in effetti la classifica stilata permette alle famiglie e a gli studenti di meglio orientarsi nella scelta dell’istituto superiore e, successivamente, dalla facoltà universitaria.
L’istituto Leopardi di Macerata esce molto bene da questa classifica, risultando il migliore liceo classico della provincia ed il secondo migliore della regione, dietro al Campana di Osimo.
“L’analisi di Eduscopio ha sicuramente una valenza notevole – commenta Annamaria Marcantonelli, dirigente scolastica del Leopardi – che premia e certifica il grande impegno degli studenti volti a dare sempre il massimo. Ma aggiungerei anche l’impegno e la professionalità dei docenti che, dal punto di vista delle competenze sono molto preparati ed hanno aspettative alte da parte dei ragazzi”.
Sicuramente concorre a questo riconoscimento anche un ambiente favorevole che mette tutti nelle condizioni di dare il meglio, pur sovente con difficoltà di natura logistica, di inadeguatezza di spazi e di difficoltà legate, più in generale, alla crescita numerica della scuola dopo la nascita del Linguistico che non rientra ancora in questa classifica, data la sua giovane età.
“Occorre anche dire – aggiunge la dirigente Annamaria Marcantonelli – che da noi esiste un rapporto molto stretto e costante con i genitori dei ragazzi. Ci incontriamo regolarmente; di questi tempi nei modi possibili; il rapporto è molto forte e gli studenti sanno che li attende un progetto educativo importante. Abbiamo un’offerta formativa molto ricca per dare tanti stimoli e innumerevoli motivazioni; cerchiamo di promuovere un atteggiamento positivo dei giovani verso lo studio che li porti a cogliere le opportunità. Questo è fondamentale in ottica universitaria”.
“Da oggi bambini saremo privati della nostra quotidianità fatta di attenzioni, giochi, attività, non vi sentiremo ridere, urlare e anche a volte litigare per un gioco, non saremo li pronti e presenti per aiutarvi a risolvere e superare i piccoli ostacoli che vi aiutano giornalmente a crescere, insegnandovi il rispetto tra di voi e con noi maestri, delle regole sociali. Non saremo li insieme a sperimentare attività sempre nuove e stimolanti, per soddisfare la vostra fame di curiosità e conoscenza. Ma per fortuna bambini sarà una pausa breve da tutto questo”. I maestri della scuola dell'infanzia Helvia Recina di Villa Potenza, frazione di Macerata, hanno scritto una lettera indirizzata ai genitori dei piccoli alunni. Il plesso è stato chiuso a causa di diversi casi Covid riscontrati, ma gli insegnanti hanno subito voluto far sentire la loro vicinanza.
Ecco il contenuto integrale della lettera inviata dai maestri ai bambini e ai loro genitori:
“Come sapete la nostra scuola Helvia Recina di Villa Potenza purtroppo è stata colpita da questa ondata di Epidemia “Covid19”. Nonostante le attenzioni prese fin da settembre, i protocolli rispettati, il tenere separati le “farfalle”, dalle “apette” e vedere solo da lontano le nostre amiche “coccinelle”, in questo grande ed unico giardino fiorito che è la scuola non è stato semplice ed inoltre è anche molto innaturale, ma ci stiamo provando, per il bene di tutti, sperando di tornare al più presto tutti uniti a giocare insieme liberamente.
La sezione dei 5 anni già mercoledì tornerà tra i banchi di scuola, nel giardino a correre e divertirsi, ma nel frattempo noi come sempre vogliamo esservi vicino, e quindi fin da oggi abbiamo attivato la Didattica a Distanza, nella piattaforma ClasseViva del Registro Elettronico, in cui noi maestri Vi abbiamo già predisposto attività sia in modalità asincrona (come un video in cui tutti i vostri maestri vi propongono un dettato grafico, composto da tanti elementi da disegnare seguendo le indicazioni topologiche date) che potrete fare, con l’aiuto dei vostri genitori, quando volete in queste giornate di chiusura, ed abbiamo inoltre organizzato per martedì un’attività tutti insieme davanti al Pc, un racconto in diretta sulla piattaforma Google Meet da parte di una Lettrice di Torino, dell’Associazione culturale Volaqui, che ci racconterà “Una fiaba dal futuro”, sulla sostenibilità ambientale e rispetto per il nostro ambiente, inserita nel Progetto “Libriamoci: Giornate di lettura nelle scuole” e collegata al Progetto d’Istituto : “2030….tracce di me”. Naturalmente bambini non vi preoccupate, per chi non potrà collegarsi direttamente alle 10,30 martedì, registreremo la lettura e condivideremo poi il link dell’attività svolta, così che possiate guardarlo e viverlo insieme ai vostri genitori quando ce ne sarà la possibilità.
Se per noi “Farfalle” dei 5 anni la quarantena sarà molto breve, le nostre amiche “Apette” dei 4 anni e “Coccinelle” dei 3 anni dovranno restare lontane dalla scuola purtroppo fino al 25 e 26 novembre. Anche in questo caso le maestre ed il maestro si sono organizzati per non lasciar soli i loro alunni, predisponendo fin da subito bellissime attività sempre nella piattaforma ClasseViva del Registro Elettronico, dalle più semplici schede di coloritura, ad attività manipolative e creative da realizzare, a letture interattive e in diretta Google Meet collegandosi sia con alcune librerie della città sia con lettrici di altre regioni, all’interno del Progetto nazionale Libriamoci.
Fare didattica a distanza capiamo che a volte può risultare un impegno per voi famiglie, ma per noi maestri è un’importante occasione per non perdere il contatto e il rapporto con i nostri alunni e regalare loro un minimo di quotidianità scolastica.
In attesa di tornare al più presto a Scuola, quella “reale”, fatta di abbracci, sorrisi, colori, tavoli pitturati o incollati, dalle vostre manine, fatta da tutti noi insieme, i vostri maestri Vi salutano.
Ci vediamo presto” .
"Si comunica che a seguito del riscontro di un caso positivo all'interno dell'asilo nido si dispone la chiusura dello stesso per la giornata di lunedì 16 novembre e martedì 17 novembre. In quest'occasione verrà effettuata la sanificazione dei locali, così come previsto dalla normativa vigente". A comunicarlo, tramite una nota comparsa sui social, è stato il sindaco di Belforte del Chienti, Alessio Vita.
Il primo cittadino ha aggiunto anche come "ulteriori giorni di chiusura saranno valuti insieme all'ASUR e comunicati tempestivamente ai genitori interessati".
Il Comune, stando all'ultimo aggiornamento fornito sulla situazione legata ai contagi, registra 4 persone positive al Coronavirus.
La Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria dell’Università di Camerino organizza per il prossimo martedì 17 novembre un convegno in modalità telematica in occasione dei 50 anni dalla dichiarazione dell’eradicazione della malaria in Italia.
Unicam è infatti da tempo impegnata in attività di ricerca scientifica volte al controllo della malaria, con gruppi di ricerca che collaborano attivamente con altri Atenei italiani ed importanti istituzioni straniere.
Dopo i saluti del Rettore Claudio Pettinari, il prof. Guido Favia, parassitologo e Direttore della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria di Unicam, traccerà una breve introduzione, mentre il prof. Massimo Galli del Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche ‘L. Sacco’ dell’Università di Milano illustrerà la storia evolutiva e sociale della malaria.
Il ruolo della malariologia italiana nella cooperazione internazionale sarà il tema dell’intervento del prof. Fulvio Esposito di Unicam, mentre il prof. Francesco Castelli del Dipartimento di Medicina dell’Università di Brescia parlerà di malaria e vaccini. L’esperienza a cavallo tra la malariologia italiana e quella britannica sarà al centro dell’intervento del prof. Tony Nolan della Liverpool School of Tropical Medicine, mentre il prof. Pierangelo Luporini di Unicam traccerà un ricordo di Mario Coluzzi, esperto di fama internazionale nel campo dell'epidemiologia della malaria.
In questi giorni è stata diffusa sul portale eduscopio.it l’annuale ricerca realizzata dalla fondazione Agnelli sulle scuole secondarie italiane di secondo grado. Si tratta di un report basato su vari parametri, come la media dei voti conseguiti agli esami universitari e i Crediti Formativi Universitari ottenuti. L’analisi, che mette a confronto circa 7400 scuole, rappresenta un utile strumento soprattutto per gli studenti delle medie e per le loro famiglie, che si trovano a dover compiere l’importante scelta della scuola superiore e desiderano, come scritto nel sito del progetto, “intraprendere con successo il passo successivo nelle proprie traiettorie di vita”.
Anche l’Istituto di Istruzione Superiore “Matteo Ricci” di Macerata è presente nel report di eduscopio.it e nello specifico gli indirizzi Turismo, Liceo delle Scienze Umane e Liceo Economico Sociale risultano ai primi posti della classifica, anche considerando il raggio più esteso di confronto che è quello di 30 km.
Infatti, per quanto riguarda le scuole che offrono una buona preparazione per affrontare al meglio la carriera universitaria, l’indirizzo Turismo del Matteo Ricci risulta essere il primo nella graduatoria degli Istituti di indirizzo Tecnico - Economico in un raggio di 30 km da Macerata. Nella stessa area geografica, anche gli indirizzi del Liceo della Scienze Umane e del Liceo Economico Sociale sono in ottima posizione nelle proprie graduatorie e primi della provincia di Macerata.
Infine, sempre confrontando le scuole in un raggio di 30 km, l’indirizzo Turismo risulta anche essere nella zona alta della classifica e prima della provincia di Macerata per quanto riguarda la coerenza tra gli studi fatti e il lavoro trovato.
“Questi risultati ci rendono particolarmente orgogliosi delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi e anche del lavoro che abbiamo svolto - afferma la dott.ssa Rita Emiliozzi, Dirigente Scolastico dell’IIS 'Matteo Ricci' - perché tutti noi crediamo con forza nella capacità formativa della scuola e ci impegniamo ogni giorno, anche in questo non facile momento, per offrire ai nostri studenti innanzitutto competenze per la vita, da spendere nel mondo universitario, nel lavoro e in tutti i contesti sociali in cui si troveranno ad agire”
La pandemia non ferma il Career Day dell’Università di Macerata, che anche nella sua veste virtuale ha offerto a centinaia di studenti la possibilità di confrontarsi direttamente con le imprese, sostenendo colloqui, partecipando a incontri formativi e informativi.
“Non soltanto l’Ateneo cresce in termini di iscritti e di matricole – commenta il rettore Francesco Adornato – ma affronta con fierezza e con sicurezza ancora una volta il rapporto con le imprese e dando la possibilità ai suoi studenti di ragionare e approfondire il proprio futuro lavorativo dopo gli studi”.
L’iniziativa ha visto la collaborazione di AlmaLaura, il consorzio universitario che offre numerosi servizi orientati al mondo del lavoro e degli studi post-laurea, oltre che di Confindustria, Confartigianato, Cna, Coldiretti, Sportello Europe Direct e Sportello Eures della Regione Marche.
Il Career Day rappresenta, da sempre, un’occasione di grande importanza perché permette a neolaureati e laureandi di farsi conoscere da imprese che presentano posizioni aperte di lavoro o tirocinio. Quest’anno la fiera del lavoro organizzata dall’Ateneo maceratese si è protratta per due settimane: dal 26 al 30 ottobre si è tenuta una fase preparatoria che ha permesso ai partecipanti di apprendere le strategie per affrontare il colloquio di lavoro, di scoprire le opportunità di mobilità professionale in Europa e di conoscere le aziende attraverso workshop che hanno totalizzato oltre mille iscrizioni.
Nella settimana appena conclusa, invece, si sono svolti i video colloqui conoscitivi tra le aziende e i laureati, che hanno potuto inviare la propria candidatura attraverso il portale AlmaLaurea, selezionando le imprese di interesse. Sono stati circa 400 gli studenti che si sono registrati per incontrare le 40 aziende partecipanti, 2739 le candidature inviate.
Oltre al Career Day, durante tutto l’anno accademico Unimc offre molteplici servizi per aiutare il laureato a inserirsi nel mondo del lavoro: seminari formativi e informativi per implementare le proprie soft skill, il Laboratorio umanistico per la creatività e l’innovazione, informazioni aggiornate sulle opportunità di tirocini curriculari e extracurriculari, di carriere internazionali, colloqui individuali con esperti, incontri con le aziende. Attraverso la piattaforma AlmaLaurea, lo studente può dare al proprio curriculum vitae una visibilità che va oltre al livello regionale per le aziende/enti.
Perché dormiamo? Perché il sonno è uno strumento necessario per il benessere del nostro cervello. Lo sta studiando da tempo il prof. Michele Bellesi, professore associato presso la Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria dell’Università di Camerino, che ora sta sviluppando un nuovo progetto volto alla valutazione dell’uso del sonno e dei sogni come strumento per studiare lo stato di salute mentale, con particolare attenzione, in questo caso, alla popolazione del cratere.
"Il progetto – sottolinea il prof. Bellesi – ha lo scopo di valutare l'impatto di eventi catastrofici come un sisma o l'attuale pandemia sulla salute mentale della popolazione colpita. In collaborazione con la prof.ssa Emanuela Merelli della sezione di Informatica della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam e il Dr. Giulio Bernardi della Scuola IMT Alti Studi Lucca, stiamo sviluppando un’APP per telefoni cellulari chiamata Sogniario (nome derivato dalla sintesi di sogni e diario) per registrare e catalogare i sogni e prendere nota della qualità del sonno”.
Sogniario permetterà al team di ricercatori di costruire un archivio di dati riguardanti i sogni e il sonno che non ha precedenti sul territorio italiano. Grazie poi a innovative tecniche di analisi della neuro-linguistica computazionale applicate a grandi masse di dati, quali sono i Big Data, il gruppo coordinato dal prof. Bellesi proverà ad estrapolare fattori predittivi dello stato di salute cognitivo e ed emotivo della popolazione di riferimento partendo dall'esame del contenuto dei sogni e dalla qualità soggettiva del sonno.
“L'obiettivo – conclude il prof. Bellesi – è quello di creare uno strumento semplice e automatizzato che possa aiutare a misurare l'impatto di eventi catastrofici sulla salute mentale di intere popolazioni e che consenta di incrementare l'efficacia delle tecniche di intervento post-disastro indirizzandole verso le fasce di popolazioni più vulnerabili”.
Il prof. Bellesi è un eccellente esempio di “rientro dei cervelli”; dopo aver conseguito il dottorato di ricerca ha avuto l’opportunità di lavorare al Center for Sleep and Consciousness presso l'Università del Wisconsin-Madison, per proseguire poi la sua attività di ricerca all’Università di Bristol, in un team di fama internazionale.
Ha scelto però di tornare in Italia e di mettere a disposizione il suo know-how scientifico per far crescere la ricerca nel nostro Paese, ed in Unicam in particolare.
Casi di Covid-19 tra il personale scolastico della primaria di Villa Potenza di Macerata: chiuso il plesso "Helvia Recina".
A seguito di alcuni casi di positività al Coronavirus riscontrati all'interno dell'asilo di via dell'acquedotto, l'Asur di concerto con il sindaco Parcaroli, hanno disposto la chiusura dell'istituto.
(in aggiornamento)
L’Università di Camerino continua a porre estrema attenzione alla tutela della salute ed al benessere dei propri dipendenti.
E’ infatti partita proprio in questi giorni, in collaborazione con la propria start-up Telepharmatec, l’iniziativa, gratuita e su base volontaria, di screening sierologico con l’effettuazione di test rapidi per la ricerca di anticorpi nei confronti del virus SARS-Cov-2, rivolta al personale docente e tecnico-amministrativo dipendente, nonché ai dottorandi di ricerca, borsisti ed assegnisti.
L’iniziativa, coordinata dal responsabile del Covid-team di UNICAM prof. Francesco Amenta, medico chirurgo e Direttore della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, vuole essere un contributo dell’Ateneo al contenimento ed al contrasto dell’attuale pandemia.
Al fine di favorire l’adesione allo screening, lo stesso sarà realizzato nelle sedi di Camerino, Matelica, San Benedetto del Tronto ed Ascoli Piceno, così da evitare spostamenti degli interessati e, in relazione alla partecipazione nonché all’andamento della pandemia, potrà essere svolto periodicamente per categorie particolarmente esposte e verrà comunque ripetuto per tutti, al ritorno dalle vacanze natalizie e pasquali.
“Questa è soltanto una delle ultime iniziative – ha sottolineato il Rettore Claudio Pettinari – messe in campo dall’Ateneo per garantire la massima sicurezza per tutto il personale che lavora ed opera in Unicam, e di conseguenza anche per la sicurezza di tutti i nostri studenti. Stiamo già riscontrando una elevata adesione allo screening. I luoghi di lavoro sono stati fin da subito, al rientro dal lockdown di marzo, adeguati alle esigenze di distanziamento e ad ogni dipendente viene consegnata periodicamente una fornitura di dispositivi di protezione individuale e di sicurezza, quali mascherine, guanti, spray sanificante e gel disinfettante".
"Ci tengo a sottolineare poi che qualora un dipendente risultasse positivo al test rapido, il protocollo di Ateneo prevede l’immediata effettuazione del tampone molecolare - afferma ancora il Rettore -. Ringrazio il prof. Francesco Amenta per il grande lavoro che sta svolgendo come responsabile del Covid Team di Unicam e per la tempestività con cui sta predisponendo tutte le azioni necessarie di prevenzione”.
Unicam quindi prosegue nell’affrontare questa pandemia con estrema attenzione, mettendo al centro la salute e la sicurezza dei dipendenti e degli studenti, senza diminuire l’elevato standard dei servizi erogati e proseguendo nello svolgimento della quotidiana attività istituzionale, nel pieno rispetto delle regole imposte per fronteggiare l’emergenza.
Da venerdì prossimo gli alunni della scuola d’infanzia e della scuola primaria “Enrico Fermi” possono rientrare in classe. Il Sindaco Sandro Parcaroli ha infatti firmato l’ordinanza di revoca della sospensione dell’attività didattica in quelle scuole.
Tutto aveva avuto inizio venerdì scorso dopo che tre operatori della mensa delle scuole di via Pace erano risultati positivi al Covid-19 (leggi l'articolo) Nella serata di ieri 10 novembre il Dipartimento di Prevenzione ASUR Area Vasta 3 ha completato gli esami diagnostici e l’indagine epidemiologica e ha comunicato che le inchieste effettuate sui 3 casi Covid positivi degli operatori della mensa non hanno evidenziato alcun contatto stretto tra i positivi, gli alunni e il personale scolastico e che non risulta evidenza di casi covid positivi né tra gli alunni , né tra il personale scolastico.
Il Dipartimento, infine, ha prescritto la quarantena per tutti gli operatori risultati positivi e non e la sanificazione di tutti i locali della scuola come da specifiche indicazioni ministeriali. Da qui la decisione del Sindaco di revocare l’ordinanza di sospensione disponendo, nel contempo, che, entro il giorno 12 novembre, siano effettuate le operazioni di sanificazione.
“In questo momento difficile per la città – dichiara il Sindaco Sandro Parcaroli - è motivo di sollievo poter riattivare l’attività didattica nelle scuole d’infanzia e primaria “Enrico Fermi”. Il Dipartimento di Prevenzione dell’ASUR – che ringrazio per la sollecitudine con cui è intervenuto – ha preso atto della modalità con cui serviamo i pasti nelle mense scolastiche, utilizzando vassoi multiporzione e riducendo al minimo le occasioni di contatto tra operatori e bambini, e ha acconsentito al pronto ripristino dell’attività scolastica”.
Il dottor Giordano Ripa, consigliere comunale con delega alla Sanità, che ha affiancato il Sindaco nella definizione delle linee procedurali per affrontare la delicata situazione, ribadisce l’apprezzamento per la tempestività con la quale i dirigenti del Dipartimento di Prevenzione di Igiene - Sanità Pubblica hanno adottato tutte le procedure previste dai protocolli COVID19.
Oggi, se la pandemia non ci fosse stata, la Scuola Primaria “Febo Allevi” di San Ginesio (classi 4 e 5 dell'anno scolastico 2018/19) avrebbe rappresentato le Marche di ogni ordine e grado scolastico nel Concorso "La scuola adotta un monumento" e, presso le Scuderie del Quirinale - alla presenza del Presidente Sergio Mattarella - sarebbe avvenuto il riconoscimento istituzionale.
Se grande è la delusione, resta però la gioia di aver vinto la Medaglia d'Oro anche quest'anno con le classi 4 e 5 dell'anno scolastico 2019/20: il video inviato si è interessato di nuovo alla Cinta muraria di San Ginesio, ma questa volta si è approfondito un importante evento storico svoltosi proprio fuori dalle mura cittadine: “Il ritorno degli Esuli”.
I bambini, dopo un primo periodo di ricerca-studio effettuata in classe, hanno completato il lavoro in pieno lockdown con la didattica a distanza e tanta passione nel realizzare lavori, testi e disegni, coordinati dalle insegnanti Eura Dell'Orso, Marisa Ruiti e Sara Tesei.
Un ringraziamento va alla Fondazione Napoli 99 e all’impegno della Presidente Mirella Stampa Barracco che offre alle scuole italiane la possibilità di allargare lo sguardo sulla memoria artistica, scientifica, culturale, storica e civile del luogo in cui vivono gli studenti che così possono costruire un rapporto diretto, motivato e anche affettivo con il monumento prescelto: lo raccontano, lo descrivono e ne rievocano la storia con l’obiettivo di valorizzare e di attirare l'attenzione sui monumenti del nostro meraviglioso Paese.
(testo a cura delle insegnanti Referenti di progetto)
L’Università di Camerino organizza dal 14 al 18 dicembre 2020 la “International on line winter school on Blockchain technology and applications”, per approfondire la nuova tecnologia blockchain con un focus particolare su Hyperledger Fabric.
L’interesse per la blockchain, un registro pubblico digitale distribuito su più nodi il cui contenuto è organizzato in blocchi fra loro legati tramite crittografia, è infatti recentemente tornato alla ribalta per le sue potenzialità per l’applicazione in altri settori rispetto a quello puramente finanziario, in particolar modo nell’ambito della tracciabilità e della certificazione della produzione.
Durante la scuola, organizzata dalla Sezione di Informatica della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam, gli studenti acquisiranno competenze utili a progettare, configurare, implementare ed eseguire applicazioni basate su blockchain. I partecipanti avranno modo di conoscere come si sta muovendo il mondo della ricerca e come le aziende stanno traendo vantaggio dall'uso della blockchain.
La scuola combina lezioni frontali on line, tutorial ed esperienze pratiche e si rivolge a studenti di corsi di laurea triennale, magistrale o di dottorato, post-doc, docenti, professori e professionisti interessati ad acquisire conoscenze e competenze su tecnologie blockchain con un focus particolare su Hyperledger.
Tra i relatori, oltre ai docenti della Sezione di Informatica, saranno coinvolti rappresentanti di istituzioni, centri di ricerca e industrie che a livello internazionale lavorano sul tema, tra ii quali Linux Foundation, IBM, Amazon, ed Exprivia.
La partecipazione è limitata a 40 candidati previa registrazione entro il 24 novembre 2020. I partecipanti saranno selezionati in base alle motivazioni e alla qualità del loro curriculum. S'intende, inoltre, applicare durante la selezione il principio delle pari opportunità di genere.
Tutte le informazioni sono disponibili all’indirizzo: http://pros.unicam.it/blockchainschool2020/