“La mafia si infiltra nella vita delle persone e nel nostro territorio senza che ce ne accorgiamo. Siate curiosi e abbiate coraggio: i vostri insegnanti vi possono aiutare”. Questo l’intervento di apertura del Dott. Daniele Paci, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale d’Ancona, che oggi ha incontrato i giovani studenti dell’ITE Gentili di Macerata, insieme all’Avv. Laura Versace e all'assessore alla Cultura e all'Istruzione Katiuscia Cassetta.
“Conoscere per riconoscere. Che cosa sono le mafie?” è l’iniziativa inclusa nel progetto “Cittadini esemplari. Educare al contrasto alle mafie” sposato dall’Istituto con il plauso della d.s. Roberta Ciampechini. "Per noi questa giornata è molto importante - ha spiegato la direttrice - in quanto permette ai nostri ragazzi di conoscere delle figure esemplari dalle quali prendere esmpio in termini di legalità e contrasto alla criminalità".
Molte le domande che i ragazzi hanno voluto rivolgere in maniera preliminare al Dott. Paci prima della conferenza vera e propria. Fra queste, se “esiste abbastanza informazione sul tema”?, “come si trova il coraggio di combattere le organizzazioni criminali?” e “come riconoscere una minaccia simile nel proprio territorio?”
“Il mio lavoro di magistrato è guidato unicamente dalla passione – ha risposto Paci – dal giorno in cui ho letto il libro ‘Il prefetto di ferro’ scritto da Arrigo Petacco. Nel corso della mia esperienza ho ancora avuto paura, subito minacce, ma sono andato avanti. Le procure regionali continuano a studiare il fenomeno delle mafie, soprattutto perché veniamo sempre a conoscenza di casi di intimidazioni o pizzo.
Oggi c’è più consapevolezza rispetto al passato, ma non dovete sottovalutare le infiltrazioni della mafia nel nostro territorio, perché rischiano di diventare una realtà stabile e forte. Abbiate il coraggio di fare la vostra parte come cittadini con onore e dignità: non serve essere eroi, ma studiare e avere spirito di sacrificio”.
Di seguito il servizio:
All’Ite “Gentili” di Macerata si apprende l’informatica programmando i droni. Durante la settimana culturale svolta dal 7 al 12 febbraio è stato tenuto un corso di programmazione informatica attraverso l’assoluta novità dei droni didattici; il corso è stato tenuto dal professore di informatica Pietro Prosperi che ha accolto 40 studenti delle classi prime in ben due turni di tre incontri formativi ciascuno.
Durante le lezioni i ragazzi hanno potuto programmare il volo di otto droni, sperimentare variegate evoluzioni come salti, giravolte, atterraggi e avvicinamenti a varie superfici grazie ai sensori di prossimità di cui sono dotati; queste prestazioni sono possibili grazie a blocchi di codice impostati dall’operatore con i due linguaggi di programmazione “DroneBlocs” e “Tello Edu”.
Le macchine sono dotate di fotocamera HD e di una matrice Led programmabile, oltre che graficamente, anche con gli ambienti Arduino e Python e permettono il controllo collaborativo multi-dispositivo.
Grande soddisfazione da parte del professor Prosperi che annuncia l’acquisto nei prossimi giorni di altri droni didattici, macchine adatte al volo in ambienti chiusi e relativamente piccoli come un’aula scolastica, di robot personalizzabili e programmabili, di fotocamere a 360 gradi, scanner 3D e un Laser cutter.
Il docente esprime la volontà di costituire uno spazio all’interno dell’istituto da destinare al “making” e alla programmazione di oggetti in modo innovativo ma soprattutto divertente, che stimoli la creatività e curiosità dei ragazzi, non solo nel campo dell’informatica ma anche trasversalmente attraverso le discipline Stem (scientifico-tecnologiche) come la matematica e la fisica.
Il Dirigente scolastico del “Gentili” Roberta Ciampechini esprime soddisfazione in merito a questo corso proposto durante la settimana culturale, sottolineando che l’Istituto Tecnico di Macerata rappresenta un “laboratorio” di innovazione didattica e sperimentazione di nuove metodologie volte a stimolare le menti dei ragazzi.
La dottoressa Mara Amico, dirigente dell’Istituto Comprensivo ‘Lucatelli’, annuncia con soddisfazione che l’Agenzia Nazionale Erasmus+ Indire ha approvato il progetto denominato “Perfect” presentato lo scorso anno.
Perfect è acronimo di “Perform and share local histories” e ha l'ambizione di proporre e sperimentare un metodo olistico per lo sviluppo delle competenze chiave trasversali come consapevolezza ed espressione multiculturale, cittadinanza attiva, imprenditorialità personale e sociale attraverso un'esperienza transnazionale per la creazione di un prodotto di performing art che comprenda la ricerca storica, la letteratura e la storia dell'arte, la musica, lo spettacolo dal vivo e istallazioni multimediali.
Di grande rilievo i partner coinvolti tra i quali anche il Liceo Coreutico "F. Filelfo" di Tolentino: l’Innovate4future - Centrul Pentru Solutii Educationale Avansate, in Romania; il Colegiul National Sfantul Sava, in Romania; il Stichting International Parents Alliance, in Olanda; l’Organizing Bureau Of European School Student Unions, in Belgio (Obessu); l’Istituto Internazionale Di Diritto Umanitario, a Sanremo; il Ministero dell’Educazione di Malta; il Borg Dreierschützengasse, in Austria; la Fondation Des Régions Européennes Pour La Recherche, L'education Et La Formation (FREREF).
Il progetto parte dall’idea sviluppata dalla professoressa Cinzia Pennesi dell’Istituto Comprensivo, che sarà il coordinatore del programma Erasmus+ KA2 2021 Partenariati di Cooperazione settore Istruzione scolastica - di creare un lavoro su Giuseppe Lucatelli, che visse tra il 1751 e il 1828, e che fu non solo progettista e decoratore del Teatro Vaccaj di Tolentino ed esemplare docente di Arte delle scuole della città, ma anche vignettista del famoso tipografo Bodoni a Parma dove si trovava per realizzare una copia di un’opera del Correggio, su incarico ricevuto da Napoleone.
Allo stesso modo, ogni scuola partner partirà dall'analisi e ricostruzione della vita e delle opere di personaggi famosi locali, o di episodi ad essi legati, imparando gli uni dagli altri e supportati dall'impegno dei docenti specializzati e da noti professionisti esterni.
Attraverso la collaborazione internazionale e lo scambio di buone pratiche e prodotti culturali originati localmente, si creerà una rete di scuole che diverranno laboratori di esperienze creative indirizzate alla nascita di Perfect Festival Europeo, rassegna itinerante nei vari Paesi. Il primo workshop che si svolgerà a Tolentino, al quale parteciperanno docenti provenienti dai Paesi partner, è previsto per il mese di marzo.
L’approvazione del progetto ha suscitato grande soddisfazione sia perché viene riconosciuta all’Istituto tolentinate una competenza in campo culturale e artistico sia perché Perfect è stato ritenuto in linea con le azioni richieste per il raggiungimento degli obiettivi dello Spazio Europeo dell'Istruzione, in particolare sul campo di valori comuni europei.
“#Universitas: l’opportunità della Scienza” sarà il tema dell’inaugurazione del 686simo anno accademico dell’Università di Camerino che si terrà il prossimo 21 febbraio. Ospiti quest’anno saranno la Ministra per le Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti e la senatrice a vita ed illustre scienziata Elena Cattaneo.
“Oltre ad illustrare quanto fatto dal nostro Ateneo in termini di pari opportunità e tutela di garanzia della persona per il nostro personale docente ricercatore e tecnico amministrativo e per le nostre studentesse e i nostri studenti – sottolinea il Rettore Pettinari – focalizzeremo la nostra attenzione su quante opportunità la scienza fornisce sia a chi quotidianamente si impegna in laboratorio per attività di ricerca sia a quanti poi beneficiano dei risultati della ricerca scientifica. Per questo ringrazio la ministra Bonetti e la senatrice Cattaneo per aver accettato il nostro invito ed essere con noi per condividere questo importante momento, reso ancora più ricco di significato grazie ai loro contributi”.
L’evento si aprirà con un videocollegamento con il Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università italiane Ferruccio Resta, seguiranno poi i saluti del Direttore Generale Andrea Braschi, del Presidente del Consiglio degli studenti Yari Ferroni, della Rappresentante del personale tecnico e amministrativo Irene Pisani, della Rappresentante del personale docente e ricercatore Stefania Silvi. Il Magnifico Rettore, professor Claudio Pettinari, terrà poi la relazione al termine della quale sarà dichiarato ufficialmente aperto l’anno accademico. Sarà possibile seguire l’evento in streaming a partire dalle ore 11, collegandosi al sito dell’Ateneo www.unicam.it o al canale youtube VideoUnicam
La Riserva Naturale Regionale Montagne della Duchessa ha finanziato a fine 2020 all’Università di Camerino una ricerca finalizzata a chiarire l’identità tassonomica della popolazione di Allium presente all’interno dell’Area Protetta. I botanici Unicam Fabio Conti e Fabrizio Bartolucci, in collaborazione con i colleghi dell’Università di Napoli, hanno condotto specifiche analisi genetiche e fenotipiche sui campioni raccolti sul campo unitamente ai tecnici della Riserva, per indagare la presenza di eventuali differenze o caratteristiche peculiari rispetto a specie affini.
La mole di lavoro per la comparazione tra varie popolazioni europee è stata notevole: 21 caratteri morfologici, un’analisi tridimensionale dei semi con microscopio elettronico a scansione, conta cromosomica, analisi di numerosi marcatori molecolari. Al termine, lo studio pubblicato sulla rivista internazionale Plants (https://www.mdpi.com/2223-7747/11/3/426) ha evidenziato l’unicità delle popolazioni della Duchessa e del Velino consentendone l’attribuzione ad una nuova specie per la scienza, che prende il nome di Allium ducissae Bartolucci, Iocchi & F.Conti, sp. nov., che viene ad aggiungersi alla flora italiana come unità endemica dell’Appennino Centrale, ossia a livello mondiale questa specie è presente solo nell’Appennino Centrale, precisamente nel massiccio Duchessa – Velino.
La specie più simile ad Allium ducissae è risultata essere Allium palentinum, endemico dei monti Cantabrici in Spagna, facendo ipotizzare la genesi da un comune antenato avente una distribuzione più estesa nel Terziario. “L’eccezionalità della scoperta – sottolineano i ricercatori – evidenzia come anche in un territorio relativamente piccolo come l’Appennino Centrale, i massici montuosi consentono la sopravvivenza di specie legate ad un clima più freddo, perché sono stati siti di rifugio e aree di espansione e contrazione di areali. Tuttora queste aree conservano veri e propri tesori della biodiversità, che rischiano di scomparire in seguito al riscaldamento climatico in atto”.
Sarà di scena all’Expo di Dubai il progetto europeo Trust su tecnologie digitali e intelligenza artificiale coordinato dall’Università di Macerata e finanziato nell’ambito del programma Horizon 2020, Rise Msca. La presentazione, che si terrà nella sala principale - l’anfiteatro - del Padiglione Italia, sarà uno degli eventi clou della settimana dedicata alle “Marche Land of Excellence” organizzata dalla Regione in collaborazione con la Camera di commercio delle Marche.
L’appuntamento è per il 21 febbraio con un incontro pubblico sulla tecnologia blockchain per la tracciabilità della filiera agroalimentare, “Blockchain technology for agri-food supply chain traceability”. I lavori saranno trasmessi in diretta streaming dalle 11:45 (ora italiana) sui canali Youtube e Facebook di Italy Expo 2020.
Trust, acronimo per “digital TuRn in EUrope: Strengthening relational reliance through Technology”, è un programma di ricerca interdisciplinare che coinvolge istituzioni accademiche e non di Italia, Belgio, Spagna, Francia, Israele e Cina nella comprensione dell'influenza reciproca tra fiducia e tecnologie digitali, con particolare attenzione alla tecnologia blockchain.
La prima parte dell'evento di Dubai, che presenterà contributi di partner accademici e di aziende con esperienza sulla tecnologia blockchain, sarà introdotto dalla coordinatrice del progetto Francesca Spigarelli.
Si alterneranno, quindi, ognuno per la propria specializzazione, docenti dell’Università di Macerata: Emanuele Frontoni interverrà sullo stato dell'arte della blockchain e dell’intelligenza artificiale a supporto dell'industria alimentare, con una presentazione sul controllo decentralizzato nelle applicazioni agro-fotovoltaiche a cura di Geert Deconinck dell’Università Cattolica di Lovanio; Pamela Lattanzi illustrerà le prospettive giuridiche sull'utilizzo delle tecnologie blockchain nella filiera agroalimentare, mentre Spigarelli terrà una presentazione sull'adozione di queste tecnologie nelle filiere produttive.
A seguire, Cristiano Venturini, amministratore delegato di iGuzzini illuminazione, approfondirà il ruolo della digitalizzazione e della sostenibilità per l'innovazione sociale e la crescita aziendale. Per terminare, Maria Isabel Fortea discuterà della transizione digitale nell'ecosistema dell'innovazione agroalimentare della Regione di Murcia in Spagna e Edna Pasher della Edna Pasher Phd and Associates Management Consultants intervisterà Milly Perry sull’innovazione nel settore blockchain in Israele. L'evento sarà moderato da Massimo Meccarelli, Unimc.
La seconda parte del forum, focalizzata sull’esperienza delle imprese (“Italian Dialogue: experience from the industry”) e coordinata dall’Università Politecnica delle Marche, prevede presentazioni di aziende legate al settore agroalimentare o alla tecnologia blockchain: Med Group - BP Cube, Grottini Lab, Eletica, McChain e SelfGlobe per l’Italia, Safe and Sound per Israele, Hopu, Odins e Syscomed per la Spagna.
Chiuderà l’incontro il vicepresidente della Regione Marche Mirco Carloni. Grazie a questo momento di confronto con realtà di altre nazioni, le aziende marchigiane avranno rilevanti opportunità per intessere nuove relazioni.
Lo studioso di fama internazionale David Meghnagi e il giornalista Ferruccio De Bortoli saranno tra i protagonisti dell’incontro di apertura di “Educare alla memoria”. Ideato dalle docenti Clara Ferranti e Donatella Pagliacci dell’Università di Macerata, si tratta di una serie di incontri mensili che alterneranno le diverse modalità di trasmissione della Memoria attraverso la formazione, la didattica della Shoah, la testimonianza, l’arte in tutte le sue forme.
Il primo appuntamento, “Oltre le ferite”, che si terrà giovedì 17 febbraio dalle ore 9 nella sede di Filosofia in via Garibaldi 20 e in diretta streaming su piattaforma Blackboard Collaborate, si aprirà con i saluti del direttore del Dipartimento di Studi Umanistici John Francis McCourt e l’introduzione delle professoresse Ferranti e Pagliacci. La partecipazione è aperta a tutti gli interessati.
Si ricorda che i non iscritti possono accedere alle strutture universitarie solo se in possesso del Green Pass rafforzato. Per informazioni: consultare il sito www.unimc.it o scrivere a clara1.ferranti@unimc.it o donatella.pagliacci@unimc.it. Per partecipare a distanza: tiny.cc/educareallamemoria. Per il riconoscimento dei crediti universitari, all'ingresso nella stanza virtuale è necessario inserire, oltre a nome e cognome, anche il numero di matricola e la sigla del corso di laurea.
Ad aprire gli interventi sarà David Meghnagi dell’Università di Roma Tre su “Ricomporre l’infranto”. Sarà quindi la volta dell’editorialista del Corriere della Sera sul tema “Una memoria condivisa, ma sincera e non rituale”. Entrambi in collegamento a distanza. Infine, Noam Pupko e i giovani dello studentato internazionale World House di “Rondine cittadella della pace” analizzeranno il ruolo della Memoria nei processi di riconciliazione.
“Nel riconoscere la funzione educativa e formativa di iniziative legate alla Memoria della Shoah – spiegano le due docenti che hanno progettato il percorso -, abbiamo sentito la necessità di non limitarci a una singola giornata celebrativa, proponendo un percorso di più ampio respiro che potesse attualizzare l’evento storico, richiamando a una responsabilità individuale e collettiva”. Le prossime date in programma per il 2022 sono il 15 marzo con “Oltre il racconto” e il 12 aprile con “Oltre lo sguardo”.
Fervono i preparativi in Ateneo per l’edizione 2022 di Porte Aperte in Unicam, il consueto appuntamento dedicato all’orientamento alla scelta universitaria. Quest’anno gli incontri si terranno in presenza il 18 e 19 febbraio a Camerino. Le giornate dedicate alla scelta degli studi universitari rappresentano ormai un appuntamento importante per conoscere da vicino i corsi di laurea e i loro sbocchi professionali, attraverso un confronto diretto con docenti, tutor e personale dei servizi dell’ateneo.
Docenti, ricercatori, professionisti, studenti universitari e personale Unicam, saranno a disposizione dei partecipanti per illustrare l’offerta formativa dell’Ateneo e per ogni approfondimento ed informazione. Le registrazioni dei partecipanti inizieranno alle ore 9.00, mentre alle ore 9.30 si avvieranno le attività dei corsi di studio che dureranno per tutta la mattinata, dislocate nei diversi poli didattici.
Per consentire la più ampia partecipazione degli studenti delle scuole superiori di tutta Italia sono previsti inoltre anche appuntamenti in modalità telematica il 23 febbraio, il 14 marzo ed il 7 aprile. Sempre on line saranno anche gli appuntamenti per conoscere da vicino le numerose lauree magistrali attivate dalle Scuole di ateneo, previsti per il 4 marzo, il 21 aprile ed il 20 maggio
“Questa iniziativa rappresenta sempre – ha sottolineato la professoressa Valeria Polzonetti, delegata del rettore per l’Orientamento – un importante momento di contatto in cui le ragazze ed i ragazzi che interverranno avranno l’opportunità di avere tutte le informazioni per iniziare a ‘costruire il proprio futuro’. Queste giornate dedicate alla scelta del proprio percorso universitario rappresentano un appuntamento importante per conoscere Unicam, i corsi di laurea ed i loro sbocchi professionali, attraverso un confronto diretto con i docenti e gli studenti dell’Ateneo”.
“Gli open day rappresentano una grande opportunità – ha ribadito il Rettore Unicam Claudio Pettinari – per illustrare al meglio l’offerta formativa del nostro Ateneo, un Ateneo vivo e vivace che non si è mai fermato, né con il sisma né con la pandemia, garantendo alle studentesse ed agli studenti tutti i servizi, le attività didattiche e la possibilità di conseguire il titolo di studio nei tempi previsti.
Non solo: anche per il prossimo anno accademico ci saranno importanti novità nell’offerta formativa per adattarla prontamente alle esigenze del mercato del lavoro. Abbiamo posto l’attenzione su tutti i punti di forza e le eccellenze di Unicam, attraverso i quali formeremo donne e uomini capaci di essere attori consapevoli dello sviluppo del nostro Paese”. Il programma completo di tutte le giornate ed il modulo di partecipazione sono disponibili nel sito https://orientamento.unicam.it
La Polizia sale in cattedra. Docenti d’eccezione, per due lezioni, sono stati il dirigente della Squadra Mobile della Questura Matteo Luconi e la vice sovrintendente Giuseppina Pinna, della sezione antidroga.
La Questura di Macerata, infatti, nell’ambito dell’iniziativa “scuole sicure”, ha organizzato due incontri presso le scuole secondarie di primo grado “San Giuseppe” e “Convitto” di Macerata, per far conoscere a studenti ed insegnanti i pericoli connessi all’utilizzo di droghe.
Agli studenti, 121 alunni dell’Istituto “Convitto” e 40 alunni dell’Istituto San Giuseppe, sono state illustrate le tecniche di contrasto ai reati inerenti spaccio e traffico di sostanze stupefacenti, nonché le conseguenze sia sotto il profilo penale che amministrativo a cui va incontro sia il semplice consumatore, sia chi spaccia sostanze stupefacenti, anche se minorenne.
Gli incontri, che hanno suscitato l'interesse dei giovani studenti ma anche degli insegnanti, hanno avuto anche lo scopo di far sviluppare nei ragazzi una capacità critica sulle conseguenze del consumo delle sostanze stupefacenti.
Obiettivo primario delle Forze di Polizia è, infatti, quello di offrire un’informazione corretta e autorevole sulla pericolosità delle sostanze stupefacenti e sulle conseguenze riconducibili al loro utilizzo.
Soddisfazione per l’iniziativa, che proseguirà con ulteriori incontri presso altre scuole della provincia, è stata espressa dai Dirigenti scolastici Maria Ortenzi (Istituto San Giuseppe) e Moira Marconi (Convitto), che hanno auspicato per il futuro il ripetersi di tali iniziative.
Venerdì 11 febbraio, in occasione della Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza, l’Università di Camerino ha organizzato l’evento “Scienza: femminile singolare”.
L’incontro si è aperto con i saluti istituzionali del Rettore Unicam Claudio Pettinari, della ProRettrice alle Pari Opportunità, Tutela e Garanzia della Persona Barbara Re e dalla Presidente del CUG-Comitato Unico di Garanzia Stefania Silvi, cui è seguito un videosaluto da parte della prof.ssa Antonella Polimeni, Rettrice dell’Università. Sapienza di Roma e delegata CRUI alle Pari Opportunità.
Hanno poi raccontato le loro esperienze di giovani scienziate cinque laureate attualmente impegnate in importanti centri e laboratori di ricerca in Italia e all’estero: Martina Capriotti laureata in Biologia marina, attualmente Postdoctoral Research Associate at University of Connecticut; Gemma Di Federico laureata in Computer Science, attualmente PhD student presso la Technical University of Denmark (DTU); Silvia Grilli laureata in Biological Sciences, diplomata alla Scuola di Studi Superiori UNICAM “Carlo Urbani”, attualmente PhD student all’Imperial College di Londra, Faculty of Natural Sciences, Department of Life Sciences; Cristina Sgattoni laureata in Matematica, diplomata alla Scuola di Studi Superiori UNICAM “Carlo Urbani”, attualmente Postdoctoral researcher - Institute for Applied Mathematics “Mauro Picone” (IAC) del CNR di Firenza; Roberta Properzi laureata in Chimica e metodologie chimiche avanzate, attualmente ricercatrice post doc al Max-Planck-Institut für Kohlenforschung in Mülheim an der Ruhr in Germania
“Siamo assolutamente convinti – ha affermato il rettore Unicam Claudio Pettinari – che la scienza non abbia genere. E’ possibile per ogni uomo e per ogni donna essere persone di valore in ogni disciplina, e questa consapevolezza potrà aiutarci anche per il nostro futuro. In questo momento complesso per il nostro Paese, le donne stanno mostrando una grande capacità di fare ricerca, di gestire, di programmare, di progettare: donne e uomini insieme potranno dare delle risposte positive al nostro Paese”.
“Ringrazio di cuore le giovani ricercatrici, che considero ancora parte della comunità Unicam anche se sono orgoglioso di vederle realizzate professionalmente al di fuori dell’Ateneo, che hanno accettato con entusiasmo il nostro invito e sono state oggi protagoniste di questa giornata” ha concluso il rettore.
“Abbiamo fortemente voluto proporre questa iniziativa anche quest’anno – ha sottolineato la Prorettrice Barbare Re – per sottolineare ancora una volta quanto sia importante il contributo delle donne per il progresso scientifico e per cercare di avvicinare a questo affascinante mondo sempre più ragazze, grazie alle testimonianze delle nostre laureate, che ringrazio per essere state con noi, che hanno seguito con perseveranze le loro passioni e stanno ottenendo importanti successi”.
Il rettore Claudio Pettinari, il pro rettore Vicario Graziano Leoni e il Ddrettore generale Andrea Braschi, hanno incontrato stamattina presso il nuovo edificio del polo di Informatica i neo assunti e coloro che hanno ottenuto progressioni nel proprio percorso professionale nel corso dell’ultimo anno, 87 persone sia tra il personale tecnico e amministrativo che quello docente e ricercatore.
“Oggi è il mio 33mo anno di lavoro in Unicam – ha esordito il rettore. Ricordo ancora l’emozione al momento della firma del contratto di lavoro, l’orgoglio di entrare a far parte di questa università e la curiosità sopraggiunta fin da subito di conoscere quella che era la comunità dell’Ateneo. Vi ho voluto qui oggi non solo per darvi il benvenuto in Unicam ma anche per darvi modo di iniziare a conoscere quella che è la comunità universitaria, la vera forza dell’Ateneo”.
“Voi, in quanto parte della comunità universitaria siete l’identità di questo Ateneo – ha affermato con orgoglio il rettore. Unicam si caratterizza proprio per questa comunità, che ha fatto sì che l’Ateneo sia arrivato a quasi 700 anni di storia. La nostra capacità di rispondere, di trovare soluzioni, di aiutare, di supportare, di condividere un percorso con le ragazze e i ragazzi che in questi anni ci hanno scelto: è questa la nostra identità, dimostrata facendo squadra anche di fronte a tutte le avversità”.
“La pandemia – ha proseguito il rettore – si è sommata al terremoto, ma insieme grazie alla nostra forza siamo riusciti ad affrontare tutto, tanto da essere considerati anche punto di riferimento a livello nazionale. Siamo soggetti attuatori e possiamo scegliere come realizzare gli interventi di ricostruzione per le nostre strutture, abbiamo effettuato una imponente campagna vaccinale, abbiamo messo al centro di tutto il nostro operato la sicurezza ed il benessere sia del personale che degli studenti, abbiamo avuto lo stesso numero di laureati e anche le matricole continuano a sceglierci con gli stessi numeri degli anni precedenti”.
Il rettore ha quindi concluso con una doppia esortazione: “Siamo Unicam, Sì amo Unicam. Buon lavoro a tutte e tutti. “Unicam ha creduto di poter cambiare quelli che erano dei problemi in opportunità: per questo si è mantenuta stabile e ha guadagnato credibilità. La nostra dimensione non grande deve diventare una grande opportunità: quando la massa è piccola anche l'inerzia è piccola e quindi con piccole forze possiamo effettuare grandi accelerazioni” – ha affermato il pro rettore vicario Leoni.
Ha concluso gli interventi il direttore generale Andrea Braschi. “È stato per me un onore entrare a far parte di questa comunità, nella quale ho visto un importante progetto che mi ha subito coinvolto, un’organizzazione viva e vitale e capace di rinnovarsi. Per affrontare tutta la mole di lavoro che ci aspetta, l'unica cosa di cui avremo bisogno sarà proprio il vostro entusiasmo; il mio augurio, quindi, è che possiate mantenerlo, come me, nei prossimi mesi per dare quella spinta che sarà decisiva per il futuro dell’Ateneo”. Chiamandoli e ringraziandoli uno ad uno, il Rettore ha poi consegnato loro una copia del Piano Strategico di Ateneo 2018/2023 e il Bilancio di Genere dell’Ateneo.
L’Università di Macerata rinnova la collaborazione con l’Università Mgimo di Mosca e la Taras Shevchenko di Kiev. Da anni Unimc ha attivato con i due atenei i primi percorsi di laurea magistrale a doppio titolo, entrambi nel campo delle relazioni internazionali, che hanno consentito a decine di studenti italiani di frequentare università estere di alto prestigio.
“In un momento tanto delicato di tensioni internazionali – commenta il rettore Francesco Adornato – riteniamo ancora più importante costruire ponti culturali che possano colmare le distanze e valorizzare le diversità. Le relazioni strette all’interno della comunità scientifica permettono di affrontare sfide comuni e globali, travalicando attriti e conflitti geopolitici, rinnovando la speranza nel dialogo e nel confronto”.
L’intesa tra Unimc e l’Istituto Statale di Mosca per le relazioni internazionali (Mgimo) risale al 2008. L’Istituto è diretta emanazione del Ministero degli Affari eteri russo, un punto di riferimento tra i più autorevoli nel suo settore.
Studenti selezionati del corso in “International relations” possono frequentare per un anno il corso in “International Public and business administration” dell’ateneo partner, uno dei più prestigiosi e costosi della Russia – la retta può arrivare a 10 mila euro all’anno – e ottenere entrambi i titoli di studio, pagando solo l’iscrizione a Macerata. Da quest’anno l’intesa con l’Ateneo moscovita si arricchisce con ulteriori possibilità di mobilità per studenti e dottorandi.
Fondata nel 183 dallo zar Nicola I, la Taras Shevchenko è oggi riconosciuta come il principale centro accademico ed educativo contemporaneo dell’Ucraina, essendo il più grande istituto di istruzione superiore nazionale, classificata tra le migliori 650 università del mondo. Con oltre 30 mila studenti, i corsi dell’ateneo ucraino combinano l’istruzione accademica con il lavoro di ricerca, le conoscenze teoriche con abilità specifiche.
Fertitecnica Colfiorito e l’Università di Camerino hanno rinnovato la loro cooperazione con un accordo che evidenzia le potenzialità e le sinergie esistenti tra impresa e università. La partnership tra l’azienda di Colfiorito e Unicam è ormai decennale e si è concentrata negli anni su molteplici progetti di ricerca specifici e sul finanziamento di due dottorati di ricerca.
“E’ una collaborazione che è iniziata per vicinanza geografica, ma che si è sviluppata nel tempo con una sempre maggior condivisione di obiettivi, dalla collaborazione sullo sviluppo prodotti all’approfondimento delle caratteristiche benefiche dei legumi, con due dottorati di ricerca all’attivo. Una familiarità ormai così consolidata che ci è sembrata un’evoluzione naturale quella di cercare un’intesa ancora più allargata e profonda.”, dichiara Luca Mattioni, Vice Presidente e proprietario dell’azienda.
Con la firma dell’accordo-quadro è stato istituito un tavolo di lavoro in cui condividere progettualità, spunti di ricerca e potenziali attività coerenti con le competenze dei soggetti coinvolti. Un orizzonte che va oltre i singoli progetti e fa parte di un approccio aperto e dinamico all’innovazione.
“Per noi la collaborazione con i centri di ricerca è fondamentale. – spiega Alessio Miliani, Direttore Generale di Fertitecnica e coordinatore del tavolo dal lato dell’impresa – Pur essendo l’azienda leader di mercato nel settore dei legumi secchi, cereali e semi, abbiamo una squadra di ricerca e sviluppo di relativamente poche persone, che si concentra sulla capacità di ascolto del mercato e la combinazione di competenze trasversali".
"Per questo noi parliamo di 'Ricerca e Sviluppo Diffusa': dobbiamo saper integrare in modo aperto, rapido e dinamico le conoscenze e spunti che ci arrivano da aziende partner, mondo accademico e realtà internazionali come FAO, altro nostro partner storico, cementando il tutto con la nostra competenza dei prodotti. In questo mondo dove sempre di più accedere alle scoperte fatte è importante tanto quanto farne di nuove, i rapporti con le Università vitali per le PMI e lo saranno sempre di più" conclude Miliani.
L’obiettivo ambizioso del nuovo modello di cooperazione è fare da cornice ad una serie di iniziative che abbraccino l’intera filiera gastronomica, che viene studiata ed analizzata con un taglio trasversale attraverso le discipline delle scienze degli alimenti e della nutrizione, del management e marketing, del food design, del diritto alimentare e della storia e cultura dell’alimentazione.
Questo si presta ad ambiti che vanno dalla valorizzazione della qualità delle filiere alla capacità di intercettare le esigenze di consumo in evoluzione della popolazione, dalla progettazione di prodotti che siano contemporaneamente più ricchi, sostenibili e genuini assieme, fino a un approccio scientifico e trasparente alle frontiere offerte dalla nutraceutica.
“L’interdisciplinarietà delle tematiche è da sempre l’approccio con il quale Unicam affronta le attività di ricerca anche per una più utile applicazione dei risultati della stessa sul territorio – aggiunge il Prof. Gianni Sagratini, Direttore della Scuola di Scienze del Farmaco e Prodotti della Salute, coordinatore del tavolo per UNICAM – Riteniamo che il percorso intrapreso con il corso di laurea in Scienze Gastronomiche, vada nella direzione del confronto tra saperi e l’interdisciplinarietà dei contenuti, garantendo allo studente un valore aggiunto nella propria formazione oggi fondamentale per l’inserimento nel mondo del lavoro”
Soddisfazione anche da parte del Rettore dell’Università, Prof. Claudio Pettinari, direttamente coinvolto nel progetto di convenzione: “Con questo progetto si conferma ancora una volta non solo la vitalità dei nostri ricercatori, ma anche l’importanza delle attività di trasferimento tecnologico dell’innovazione prodotta all’interno dei nostri laboratori a beneficio dello sviluppo economico del territorio, attraverso il sostegno alle imprese che in esso vi operano, in questo caso a beneficio della valorizzazione dell’agroalimentare con un attenzione particolare alla sostenibilità”.
I primi progetti sono già in corso di discussione e, come d’abitudine per la dinamica realtà di Colfiorito, si propongono di arrivare a risultati tangibili come prodotti, convegni e pubblicazioni già nel corso del 2022.
Cresce l’interesse per gli Istituti tecnici e professionali, scelti rispettivamente dal 30,4% e dal 13,2% dei ragazzi e delle ragazze delle Marche. I Licei, con i loro diversi indirizzi, restano in testa nelle preferenze delle studentesse e degli studenti: vengono scelti dal 56,4% dei neoiscritti. Questi i primi dati che emergono sulle iscrizioni online per l’anno scolastico 2022/2023 che si chiuderanno questa sera.
Le iscrizioni riguardano le classi prime di Primaria, Secondaria di primo e secondo grado, dei percorsi di Istruzione e formazione professionale. In tutti questi casi la procedura si è svolta online. I Licei continuano a essere scelti da oltre la metà delle studentesse e degli studenti alle prese con la scelta di cosa studiare dopo la Secondaria di primo grado, ma con una lieve flessione.
Un anno fa il 57,8% dei ragazzi preferiva un indirizzo liceale, quest’anno sono il 56,4%. Il Classico passa dal 6,5% dello scorso anno al 5,9%. Il 35,4% delle iscrizioni va ai Licei scientifici. Nell’ambito dei percorsi scientifici a essere in calo è la scelta relativa all’indirizzo tradizionale: un anno fa riguardava il 15,1% dei neoiscritti, quest’anno si scende al 12,4%. Il 7,8% delle studentesse e degli studenti opta per il Linguistico. Crescono il Liceo delle Scienze umane (7,6%) e l’Artistico (6,8%). Stabili i Licei musicali e coreutici (0,6%).
Gli Istituti tecnici salgono al 30,4% delle scelte. In particolare, il Settore Tecnologico è scelto dal 20,9%, il Settore Economico dal 9,5%. L’interesse per gli Istituti professionali cresce di un punto, arrivando al 13,2%.
Oltre il 91% degli utenti si ritiene soddisfatto dal funzionamento delle iscrizioni online sia in termini di facilità della procedura che per il tempo risparmiato. Quest’anno, per accedere alla procedura online era necessario avere una identità digitale: SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta di identità elettronica) o eIDAS (electronic IDentification Authentication and Signature). La risposta relativa alle iscrizioni arriverà alle famiglie tramite e-mail.
Aperto fino al 25 febbraio il bando per l’assegnazione di un incarico come consulente psicologico per gli studenti dell’Università di Macerata. Il ruolo da ricoprire sarà relativo al periodo da marzo 2022 ad aprile 2023. Si richiede titolo di studio in psicologia (laurea magistrale o vecchio ordinamento), iscrizione all’ordine professionale degli psicologi ed esperienza di lavoro, almeno biennale, nel settore della consulenza psicologica.
È inoltre necessaria una certificazione linguistica almeno di livello B2 relativa alla lingua inglese e la cittadinanza di uno stato membro dell’Unione europea. Il consulente dovrà effettuare colloqui di supporto psicologico agli studenti che ne facciano richiesta in maniera sporadica.
Le consulenze saranno organizzate con il supporto dell’Ufficio orientamento e servizi agli studenti e dell’Ufficio Infopoint. L’impegno richiesto a ciascun professionista è di due giorni al mese, dalle 9.00 alle 14.00 e dalle 15.00 alle 18.00. Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito unimc.it/albo_online.
“I nostri territori sono comunità di memoria, custodi di un patrimonio unico di storia, tradizioni, culture, e la scuola rappresenta una priorità da tutelare, valorizzare e far crescere in un’ottica di innovazione che arricchisca l’offerta formativa e renda fruttuoso frequentare i nostri istituti scolastici”.
È il presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino, Alessandro Gentilucci, ad annunciare che l’ente, nell’ambito della Strategia Nazionale Aree Interne, ha emanato un avviso pubblico per l’affidamento dello sviluppo di una piattaforma digitale per la messa in rete delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado.
L'intervento prevede la creazione di aule e laboratori virtuali per lo svolgimento di sperimentazioni ed esercitazioni di gruppo con diverse classi, anche di plessi differenti. “È una scuola all’avanguardia quella che puntiamo a realizzare, basata su tecnologia e inclusione, una sfida che vogliamo vincere per dare certezza al futuro” conclude Gentilucci. Il bando è consultabile al seguente link: https://www.unionemarcadicamerino.it/. La scadenza per presentare la manifestazione d’interesse è il 12 febbraio 2022.
Nuova rivoluzione delle regole anti Covid nelle scuole. A partire da oggi verranno dimezzati i giorni di quarantena per gli alunni delle scuole medie e superiori non vaccinati, mentre scomparirà la dad per gli studenti vaccinati. È questo quanto previsto nella nuova circolare diffusa dal direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale, Marco Ugo Filisetti, che recepisce le nuove disposizioni del Governo. Vediamo, nel dettaglio, cosa cambia.
SUPERIORI E MEDIE - Con un unico caso positivo in classe, viene confermata l'attività didattica in presenza per tutti gli studenti delle scuole medie e superiori, stante l'obbligo di indossare mascherina Ffp2 per almeno dieci giorni. Non si fanno distinzioni tra alunni vaccinati e non vaccinati. Distinzioni che scattano in caso della presenza nella sezione di due o più casi positivi.
L'attività didattica prosegue in presenza, con l’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2 per almeno 10 giorni, per gli studenti che hanno concluso il ciclo vaccinale primario o sono guariti da meno di 120 giorni o hanno effettuato la dose di richiamo (booster). Stesse disposizioni valgono anche per coloro che sono in possesso di idonea certificazione di esenzione alla vaccinazione.
Scatta, invece, la quarantena di cinque giorni per i non vaccinati oppure vaccinati con ciclo completo o guariti da oltre 120 giorni. Al sesto giorno sarà possibile tornare in classe indossando per i successivi cinque giorni la mascherina Ffp2.
ELEMENTARI - Per quanto riguarda le scuole elementari, fino a quattro casi positivi tra gli alunni, l’attività didattica prosegue in presenza per tutti, con l’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2 fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell’ultimo caso positivo accertato. Questa misura vale per i bambini che abbiano superato i 6 anni di età, mentre per gli alunni con età inferiore a 6 anni si applica la dad. Non si fanno distinzioni tra alunni vaccinati e non vaccinati.
Con cinque o più casi di positività in classe, invece, scatta la quarantena di cinque giorni per gli alunni non vaccinati oppure vaccinati con ciclo completo o guariti da oltre 120 giorni. Per i successivi cinque giorni dopo il rientro dalla quarantena gli studenti dai 6 anni in su indossano la mascherina Ffp2.
Per gli alunni che hanno concluso il ciclo vaccinale primario o sono guariti da meno di 120 giorni o hanno effettuato la dose di richiamo (booster) l’attività didattica prosegue in presenza con mascherine Ffp2 fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell’ultimo caso positivo accertato (per quanto riguarda gli alunni di età superiore a 6 anni, per quelli con età inferiore a 6 anni si applica la dad).
NIDI E SCUOLE MATERNE (0-6 anni) - Fino a quattro casi di positività l'attività didattica continua in presenza, mentre per i docenti della sezione in cui sono stati riscontrati i casi di positività si dispone l'utilizzo della mascherina Ffp2 per almeno dieci giorni. In caso di cinque o più casi positivi tra i bambini si applica al gruppo classe la sospensione delle attività in presenza, per una durata di cinque giorni e si attiva il Piano scolastico per la didattica digitale.
Mercoledì 9 febbraio verrà dato il via ufficiale a un nuovo progetto europeo guidato dal Dipartimento di Economia e Diritto dell’Università di Macerata. Il progetto Retourn “Riattivare il Turismo dopo un disastro Naturale”, finanziato dall’Unione Europea con oltre 300 mila euro nell’asse Erasmus+ nel 2021, avrà una durata di due anni e coinvolgerà il soggetto promotore, l’Università di Macerata, insieme a nove partner tra atenei, centri di formazione, camere di commercio e associazioni in Italia, Slovenia, Germania, Ungheria e Grecia.
Nello specifico: Camera di Commercio dell’Umbria e l’associazione Pepelab per l’Italia, Life Long Learning Center e Camera di commercio Italiana per la Grecia, Università di Maribor e Cpu centro di formazione collegato alla camera di Commercio per la Slovenia, la tedesca Europe Unlimited e l’ungherese Trebag Centro di Formazione.
Tutti questi paesi hanno sperimentato l’impatto dei disastri naturali: il centro Italia nel 2016 con il terremoto, gli altri con incendi, valanghe e alluvioni. Tutti risentono ancora dei danni a livello ambientale, economico e sociale, aggravati dallo scoppio della pandemia da Covid-19 nel 2020, che ha contratto gli afflussi turistici a livello mondiale, deprimendo ulteriormente le zone colpite.
Questo progetto è stato finanziato per andare a ricreare e potenziare figure professionali esperte di territorio, ambiente e turismo, per rivalorizzare e recuperare l’equilibrio territoriale, economico e sociale di questi paesi.
La professoressa Elena Cedrola, referente del progetto e direttore del Dipartimento di Economia e Diritto, sottolinea l’importanza dell’aggiornamento delle competenze professionali: “Dalle nostre ricerche preliminari per la formulazione del progetto, gli operatori delle imprese turistiche a livello europeo hanno insistito molto sulla necessità di dotare le figure professionali del turismo di ulteriori conoscenze e competenze".
"In particolare, gli esperti di turismo e promozione territoriale - aggiunge Cedrola - hanno bisogno di competenze trasversali sulla gestione del rischio che svilupperemo con i nostri partner nei prossimi anni grazie a questo progetto. Vogliamo dare il nostro contributo a un’idea di sviluppo e apprendimento su tematiche fondamentali e di immediata applicabilità nei nostri territori”.
La sinergia con i partner italiani - Camera di Commercio dell’Umbria e Pepelab - sarà fondamentale per intercettare le esigenze di formazione di professionisti in ambito turistico, economico e non solo. La formazione sta emergendo a livello interazionale come strategia fondamentale per la riqualificazione di risorse umane, che negli ultimi anni hanno avuto esigenza di riconvertirsi o arricchirsi di competenze trasversali, tecnologiche e avanzate.
Il progetto muove i suoi primi passi online, dal momento che la pandemia ha reso difficili gli spostamenti internazionali, ma a breve tutti i rappresentanti delle istituzioni ed enti partecipanti si riuniranno a Lubiana, per poi proseguire le attività di ricerca e di ideazione di un percorso formativo dedicato alla figura del “tourism recovery expert”.
Entro la fine del biennio l’Università di Macerata organizzerà workshop e seminari dall’Università di Macerata per coinvolgere soggetti interessati al corso, ma anche imprese e associazioni turistiche e di promozione turistica, territoriale e sociale.
Cani capaci di fiutare la positività al Covid-19. Il fiuto finissimo di cani addestrati sa riconoscere la positività al coronavirus SarsCoV2e supera anche la fase dei test nei drive in, in situazioni reali: lo indica il primo studio multicentrico italiano di questo tipo "C19-screendog", coordinato dall'Università Politecnica delle Marche.
Obiettivo dei test è validare un protocollo di addestramento di cani specializzati nel rilevare positivi al Sars-Cov2 e dimostrare che cani preparati da cinofili esperti, possono costituire un valido sistema di screening su persona, senza prelievo di campioni biologici da far annusare.
I risultati sono stati presentati nella giornata di ieri dalla stessa università: in 5 mesi il test è stato utilizzato in 1.251 soggetti, tra vaccinati e non, ed è emersa una sensibilità dei cani specializzati a rilevare il Covid19 tra il 98% e il 100%. Recenti ricerche scientifiche pubblicate su riviste internazionali, rileva l'Ateneo, hanno dimostrato che i cani da rilevamento sono in grado di riconoscere campioni di sudore ascellare prelevati da soggetti positivi al Sars-Cov-2.
Durante lo studio sono stati raccolti i campioni di sudore per 'l'imprinting' (la formazione, ndr) nei drive in (Area Vasta 3 e Assl Sassari), collezionati e conservati nei laboratori di ricerca Univmp e Ats Sassari. Poi la fase di imprinting dei cani e validazione: gli animali sono stati educati dai cinofili a distinguere i campioni positivi dai negativi, segnalando, sedendosi, solo i positivi, e seguendo uno specifico protocollo ad hoc.
Infine, la validazione del test ai drive in, la fase più importante, fondamentale per dimostrare che i cani sono in grado di segnalare positivi in una situazione reale, in cui non è più il campione di sudore a essere annusato ma la persona stessa.
(Foto Ansa)
Sono molte le iniziative e i progetti in programma per la Giornata Nazionale contro il Bullismo, che ricorrerà lunedì 7 febbraio 2022. Ad annunciarlo è lo stesso Osservatorio di Genere, impegnato nel promuovere ulteriormente la formazione di insegnanti e docenti sui temi legati anche al Cyberbullismo, sempre più frequente fra ragazzi e ragazze.
«Secondo i dati EURES - spiega Claudia Santoni, Presidente dell’O.G. - la maggior parte degli episodi si verifica in ambiente scolastico. Una delle ultime iniziative che abbiamo portato avanti sull’argomento è “EmpowerBox - Collabora. Partecipa. Ispira”, un progetto finanziato dal "Fondo di beneficenza 8x1000 della Chiesa Valdese", che ha coinvolto due Istituti scolastici di Macerata: l’I.I.S. 'Giuseppe Garibaldi' e l’I.T.E. 'Alberico Gentili'».
Il progetto si compone di una serie di webinar gratuiti - già in corso - diretti al personale scolastico, e proseguirà con l'impiego di una ToolBox ("cassetta degli attrezzi", in ambito telematico): si tratta di un manuale operativo che propone materiali didattici e strategie di intervento per contrastare bullismo e cyberbullismo. Fra gli obbiettivi finali, quelli di imparare a prevenire e, laddove necessario, intervenire in maniera efficace coinvolgendo l'intera rete di comunità legate al progetto stesso.
«Lo scorso 14 dicembre - ha aggiunto Silvia Casilio, Vicepresidente dell’O.G. - abbiamo presentato l'iniziativa durante un convegno tenutosi presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Macerata; ora il ToolBox è pronto e scaricabile online dal nostro sito web, ma presto verrà realizzato anche in versione cartacea. Inoltre, stiamo lavorando a una pubblicazione di carattere scientifico che raccoglierà i contributi di esperti in materia e sarà pubblicata con il marchio editoriale OdG Edizioni».
Il progetto EmpowerBox è caratterizzato da una lunga esperienza di ricerca e di lavoro sul campo che ha coinvolto diversi esperti, formatori ed educatori. L'Osservatorio di Genere si fregia del merito, in questo senso, di aver stretto nel corso del tempo importanti relazioni con numerose realtà - anche al di fuori delle Marche - inserendosi a pieno titolo in tutti quei progetti educativi di livello nazionale.