Dall'esperienza de L'Aquila al terremoto Marche-Umbria. Il recupero dei beni culturali in emergenza
Raccontare il faticoso lavoro di recupero e messa in sicurezza dei beni mobili e immobili terremotati, ovvero delle opere all’interno di chiese e musei che potrebbero essere trafugate o ulteriormente danneggiate, a cominciare dall’esperienza de L’Aquila fino a quella più recente del centro Italia.
È questo l’obiettivo de “Dall'esperienza de L'Aquila al terremoto Marche-Umbria. Il recupero dei beni culturali in emergenza”, l’incontro organizzato dal Gruppo di Protezione Civile Legambiente Marche assieme all’Università di Macerata, che si terrà giovedì 9 marzo, dalle ore 17.00, presso l'Aula Magna del Polo didattico L. Bertelli a Macerata.
L’evento si inserisce all’interno di “L’Appennino ferito”, un ciclo di conferenze aperte ai cittadini che mirano a favorire la conoscenza delle aree colpite dal sisma, i problemi della prevenzione dal rischio sismico, la gestione dell'emergenza e del post-terremoto.
“Il nostro gruppo di protezione civile nasce dal terremoto del ‘97 ed ha rappresentato la risposta che la comunità marchigiana ha dato in una situazione di estrema emergenza. – commenta Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche – In questi vent’anni il lavoro del gruppo ha vissuto una maturazione sia per la consapevolezza sul tema che per la prevenzione, evitando, così, che gli ultimi eventi sismici ci cogliessero impreparati”.

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