Dal Convitto Leopardi alla Cina: quando il calcio diventa un passaporto
Cristian Cretu, studente del Convitto Nazionale “Leopardi” di Macerata, è stato tra i quattro vincitori delle borse di studio messe a disposizione dalla Via Soccer’s Football Ambassador Scholarship per un viaggio-studio in Cina. Il programma era rivolto agli alunni e alle alunne delle classi prime e seconde della scuola secondaria di I grado che unissero eccellenti capacità calcistiche a un rendimento scolastico con media pari o superiore a 8/10, con l’obiettivo di valorizzare sia lo sport sia il merito accademico.
In questa pagina Cristian condivide il racconto della straordinaria esperienza vissuta all’inizio dell’anno scolastico.
"Non capita tutti i giorni, a 12 anni, di poter volare dall’altra parte del mondo. All’inizio di questo anno scolastico, invece, è successo proprio a me: mi chiamo Cristian, frequento la seconda classe della Scuola Secondaria di I grado del Convitto Nazionale Leopardi di Macerata e, grazie al progetto della Via Soccer’s Football Ambassador Scholarship, ho vissuto a settembre un’avventura indimenticabile che mi ha portato fino in Cina, per dodici giorni, tra grattacieli, panda giganti e tante partite di calcio.
Sì, perché questa iniziativa dà la possibilità a ragazzi e ragazze come me di viaggiare, giocare a calcio e scoprire nuove culture, attraverso una borsa di studio.
Tutto è iniziato con un volo lunghissimo: circa undici ore in aereo! Non avevo mai fatto un volo così lungo, ed è stato strano pensare che, dopo una notte in cielo, mi sarei ritrovato in un altro continente, con orari, lingua e abitudini completamente diverse.
Tra mille emozioni, la prima tappa è stata Taicang, città vicino a Shanghai gemellata con Macerata, dove siamo stati accolti in una scuola locale. I ragazzi cinesi ci hanno fatto sentire a casa, mostrandoci le loro classi e proponendoci lavoretti tipici, come disegni, portafortuna e ventagli. Siamo rimasti colpiti dalla grandezza delle strutture (hanno tante aule, una per ogni materia!) e dalla gentilezza dei nostri coetanei, che ci hanno perfino preparato dei piccoli pensieri da portare via con noi.
Abbiamo poi visitato due città davvero incredibili: Shanghai e Chengdu.
Shanghai mi ha colpito tantissimo: è una metropoli immensa, piena di luci, palazzi altissimi e persone che sembrano sempre di corsa. Camminare tra quei grattacieli mi ha fatto sentire piccolissimo, ma allo stesso tempo supercurioso. La città dall’alto è fantastica, anche di notte!
Chengdu, invece, è più tranquilla, ma affascinante a modo suo. La cosa che aspettavo di più era la visita al Parco dei Panda Giganti, e non ha deluso! I panda sono animali stupendi: lenti, buffi e tenerissimi. Li abbiamo visti mangiare bambù, giocare tra loro e anche dormire sdraiati come se fossero peluche. Anche i panda rossi sono stati una sorpresa… È stato uno dei momenti più belli di tutto il viaggio.
Ovviamente, però, il vero motivo per cui eravamo lì era il calcio. Con la mia squadra abbiamo affrontato diversi team locali cinesi. Ogni partita è stata un’occasione per mettersi alla prova, conoscere nuovi stili di gioco e confrontarsi con ragazzi che, anche se parlavano una lingua diversa, condividevano la nostra stessa passione. In campo ci capivamo con uno sguardo o con un passaggio, e questo è stato qualcosa di speciale.
Indimenticabile è stata la giornata a Suzhou, altra città gemellata con le Marche. Abbiamo passeggiato tra canali e giardini tipici e visitato il Centro Federale di Tihu, un luogo dedicato allo sport dove ci siamo allenati con grande entusiasmo.
A Zhangjiagang ci hanno accolti con calore: tra allenamenti, visite nelle scuole e persino un ricevimento ufficiale con le autorità locali, abbiamo percepito quanto fosse importante per loro la nostra presenza.
Durante i giorni in Cina ho imparato tanto: non solo a livello sportivo, ma anche umano. Ho capito quanto sia importante sapersi adattare, essere curiosi, rispettare culture diverse e non avere paura di provare cose nuove. Ho assaggiato sapori stravaganti e piatti insoliti come noodles, ravioli cinesi e involtini primavera, imparato qualche parola in cinese, scattato mille foto e riso tantissimo con i miei compagni di squadra.
Ringrazio davvero la mia scuola, il Convitto Leopardi di Macerata, per aver aderito a questo progetto: è sempre attenta a creare per noi studenti ambienti stimolanti in cui crescere sia come persone sia come cittadini del mondo, spalancandoci orizzonti che vanno dall’Europa all’Asia.
Al Convitto lo sport ha un ruolo fondamentale: è considerato non solo un veicolo di cultura, ma anche un mezzo per costruire una vera comunità, come dimostrano le Convittiadi, cioè le Olimpiadi dei Convitti Nazionali d’Italia, a cui la scuola partecipa ogni anno con entusiasmo.
Un grazie sentito anche alla Via Soccer’s Football Ambassador Scholarship per avermi dato questa opportunità unica.
Tornare a casa con un bagaglio colmo di ricordi, esperienze e nuove amicizie provenienti da contesti diversi è stato il regalo più grande, qualcosa che porterò con me sia nelle prossime partite qui in Italia, sia durante tutto l’anno scolastico".

cielo coperto (MC)
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