Anche quest’anno l’Università di Camerino aderisce alla campagna mondiale per la consapevolezza sugli antimicrobici (World Antimicrobial Awareness Week, WAAW, 18-24 novembre) promossa annualmente dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, con una serie di iniziative che per l’Ateneo sono coordinate dal professor Luca Agostino Vitali della Scuola del Farmaco e dalla professoressa Dezemona Petrelli della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria.
Il tema della campagna 2023 è ancora “Preveniamo tutti insieme la resistenza antimicrobica” e vuole promuovere la collaborazione trasversale tra tutti i settori, umano – animale-ambiente in generale, per preservare l’efficacia di questi farmaci fondamentali per la salute di tutti.
La battaglia contro la AMR è realmente un problema globale e deve essere affrontato con un approccio di Salute Unica (One Health). L'OMS ha dichiarato la resistenza antimicrobica (AMR) come una delle 10 principali minacce alla salute globale. Gli antimicrobici (tra questi gli antibiotici) hanno salvato milioni di vite negli ultimi 100 anni: purtroppo, però, il loro uso, spesso eccessivo, sta favorendo la resistenza di diversi batteri, funghi, virus, parassiti nei loro confronti.
Questo rende le infezioni comuni più difficili da trattare e aumenta il rischio di diffusione di malattie, anche gravi e fatali. Una persona può contrarre un'infezione resistente al trattamento a qualsiasi età, in qualsiasi parte del mondo. La resistenza antimicrobica comporta un enorme costo in termini di vite umane e risorse.
Ogni anno milioni di persone contraggono infezioni da microrganismi resistenti agli antimicrobici, ma il fenomeno è poco conosciuto dai più. Su scala globale, molti fattori hanno accelerato la diffusione della resistenza antimicrobica, tra cui l'uso eccessivo e improprio dei farmaci negli esseri umani, nel settore zootecnico e nell'agricoltura, nonché lo scarso accesso all'acqua potabile, alle strutture sanitarie e all'igiene. È necessario quindi intraprendere azioni efficaci da parte di tutti, ovunque, per preservare l’efficacia degli antimicrobici.
Nell'ambito di una collaborazione tra il Laboratorio di Microbiologia e Microbiologia Clinica di Unicam, di cui sono responsabili il professor Vitali e la professoressa Petrelli, - e l'UOC di Medicina Interna dell'Ospedale di Camerino AST-Marche di cui è direttrice la dottoressa Anna Maria Schimizzi, si terranno a Camerino diverse iniziative.
Il 18 novembre, in occasione della giornata di apertura della campagna mondiale, il Rettorato si colorerà di blu aderendo all’iniziativa dell’OMS “Go Blue for AMR”. Nella mattinata di martedì 21 novembre presso i licei di Camerino si terrà un evento formativo-interattivo sull'antimicrobico-resistenza e il suo impatto sulla salute globale rivolto alle studentesse e agli studenti delle classi terze.
Mercoledì 22 novembre alle ore 15 presso la Sala Convegni del rettorato è in programma il seminario aperto al pubblico “AMR nell’ottica One Health: un approccio olistico” che sarà tenuto dalla professoressa Stefania Stefani, presidente della Società Italiana di Microbiologia.
Inoltre, nel corso delle lezioni ordinarie tenute dai docenti Petrelli e Vitali durante la settimana WAAW, si concentreranno gli argomenti in programma riguardanti l’AMR e le sue ricadute sulla salute.
Nella mattinata di giovedì 23 novembre presso l’atrio dell'ospedale di Camerino sarà allestito un sito informativo sulla campagna mondiale sull’AntiMicrobico-Resistenza, che si chiuderà il 24 novembre quando il rettorato Unicam tornerà ad illuminarsi di blu.
“Il fenomeno della resistenza agli antimicrobici – affermano il professor Vitali e la professar Petrelli – ha un carattere globale e trasversale, interessando tutti gli ambiti, da quello umano a quello animale, passando per tutti gli ambienti naturali e non naturali. La comprensione di questa multidimensionalità del problema è fondamentale per porre in atto azioni di controllo del fenomeno resistenza che siano efficaci e sostenibili”.
Il prossimo lunedì, 20 novembre, torna il servizio mensa alla scuola “Lucatelli” di Tolentino. Lo rende noto il Comune. “La sorveglianza degli studenti sarà effettuata da volontari dell’associazione Carabinieri in congedo “Gruppo di Fatto” - Sezione A.N.C. di Tolentino - e non comporterà alcuna richiesta di pagamento per le famiglie, si legge in una nota.
“Grazie alla collaborazione tra l’Amministrazione comunale, la dirigente scolastica e l’associazione nazionale Carabinieri in congedo “Gruppo di fatto”– sottolinea l’assessore Elena Lucaroni - abbiamo potuto riattivare, almeno per il plesso Lucatelli che era quello con il numero di fruitori maggiori, il servizio mensa fuori orario scolastico”.
“Ringraziamo i volontari dell’associazione che si sono messi a disposizione evitando di dover ricorrere ad altre soluzioni che avrebbero comportato spese gravose per i genitori e ringraziamo la dirigente scolastica Mara Amico per l’impegno a tutela degli studenti anche al di fuori del normale orario scolastico”.
“La sorveglianza, fondamentale per poter erogare questo servizio, è merito di un lavoro di cooperazione che siamo felici si sia concretizzato nel più ampio spirito di solidarietà istituzionale che ha il solo fine di tutelare il bene comune”.
Lunedì 20 novembre, dalle 9 alle 19, al Dipartimento di Scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali dell’Università di Macerata si discuterà di cambiamento climatico e politiche abitative con la partecipazione di studiosi di rilievo internazionale. “Climate Change and Housing Policy” è il titolo della giornata organizzata da Elisa Scotti e Cristiana Lauri, docenti di Diritto ambientale globale di UniMc, e María Luisa Gómez Jiménez, docente di diritto amministrativo all’Università di Malaga, in Spagna.
“L’appuntamento rappresenta una tappa significativa nell’ambito dei progetti che da qualche anno uniscono le ricerche condotte nell’Ateneo maceratese e nell’Università di Malaga, in quanto decima giornata’ della serie di incontri sullo Statuto giuridico delle città intelligenti” ha spiegato Cristiana Lauri, che è anche autrice di un recente libro in tema di smart cities, “L’ordinamento giuridico della smart city. Sovranità e autonomie urbane”.
I lavori saranno introdotti da Anne Amin dell’ufficio legislativo del programma delle Nazioni Unite per gli insediamenti umani e dalla relazione di Alexandra Harrington, della Università di Lancaster, esperta in diritto internazionale dell’ambiente. Interverranno inoltre i presidenti delle Associazioni di diritto urbanistico italiana Aidu Emanuele Boscolo e spagnola Aedur Joan Manuel Trayter Jiménez nella prospettiva di avviare un dialogo transnazionale.
Le ricerche presentate affronteranno quattro dimensioni: i percorsi legislativi, le questioni sociali, le opportunità offerte dalle nuove tecnologie e l’analisi comparata.
“L’attività si inserisce nell’ambito della rete di studiosi “Global Pandemic Network”, nata allo scopo di consolidare le relazioni tra accademici provenienti da distinte aree geografiche del mondo per analizzare criticamente l’evoluzione dei sistemi giuridici di fronte alle pandemie e alle questioni ambientali” prosegue Lauri “la riflessione sui temi dell’urbanizzazione è da sempre al centro delle ricerche condotte dalla rete Gpn in quanto prisma essenziale per esaminare le ricadute delle scelte politiche e legislative sulla sfera degli individui”.
La conferenza si svolgerà in modalità mista, in parte in Aula 8 nella rinnovata sede Loggia del Grano in via Don Minzoni 22/A, in parte in collegamento con altri partner nel mondo come India, Africa, Sudamerica, Stati Uniti, Unione Europea. I lavori saranno pubblicati nella rivista “Legal Policy & Pandemics. The Journal of the Global Pandemic Network”. Il programma della giornata è disponibile nella sezione eventi del sito del Dipartimento.
Entra nel vivo il progetto Vitality, l’ecosistema di innovazione, digitalizzazione e sostenibilità del centro Italia finanziato con fondi del Pnrr, che coinvolge tutte le università di Abruzzo, Marche e Umbria, oltre a enti di ricerca e imprese, e che vede l’Università di Macerata come leader dello spoke, settore, dedicato alle soluzioni intelligenti e ai programmi educativi per l’anti fragilità e l’inclusività “Safina”. Lo Spoke Safina promuove una prospettiva centrata sull’uomo nell’ecosistema regionale, una prospettiva in cui la conoscenza umanistica, vocazione dell’Ateneo maceratese, abbraccia innovazione, industrie, catene del valore e promuove attività altamente multidisciplinari.
La giornata di eventi che si è svolta all'Aquila è stata dedicata a tutti i soggetti coinvolti e reclutati in Vitality. La giornata si è aperta con una tavola rotonda, alla presenza di tutti i rettori, i direttori generali ed i consiglieri della fondazione Vitality delle università coinvolte, in cui è stato presentato lo stato di avanzamento del progetto. Per Macerata erano presenti il rettore John Mc Court, affiancato dal prorettore con delega alla ricerca nonché coordinatore dello Spoke Claudio Socci, dal direttore generale Mauro Giustozzi, e dal personale amministrativo coinvolto.
La sessione pomeridiana è stata dedicata alla presentazione di contributi scientifici per singolo Spoke. Presenti anche i ricercatori Unimc Chiara Aleffi, Mauro Maria Badi, Alessandro Berrettini, Michele Fabiani, Carmela Guardascio, Veronica Tirabassi, Serena Mariani, Federico Soffritti, Maria Carolina Vesce coordinati dalla referente di Ateneo in seno al comitato tecnico scientifico Silvana Colella.
A dicembre si apriranno i bandi a cascata per le aziende, tramite i quali saranno stanziati per l’intero Ecosistema circa 16 milioni di euro. I bandi hanno l'obiettivo di facilitare il trasferimento tecnologico e di rendere più coerenti e coesi il sistema della ricerca e quello imprenditoriale presenti nei territori regionali coinvolti.
Si è concluso con l'occupazione della facoltà di Filosofia il corteo di ieri, organizzato dal collettivo studentesco di Unimc, Depangher, che ha sfilato per le vie del centro di Macerata.“Mentre il popolo palestinese non accetta più di essere relegato al ruolo di vittima, come studenti non accettiamo più la finta equidistanza delle nostre istituzioni rispetto alla situazione in Medio Oriente”, si legge in una nota del gruppo.
“Di fronte a quello che sta accadendo a Gaza reputiamo necessario stravolgere l'ordinarietà delle nostre facoltà”. “Mostrare la nostra solidarietà e il nostro sostegno a chi da più di 75 anni subisce sulla propria pelle la violenza del colonialismo israeliano è più importante di qualsiasi attività accademica. L'unica lezione che reputiamo indispensabile oggi è quella che il popolo palestinese sta dando al mondo intero da oltre un mese”.
“In tutto il mondo - proseguono gli studenti - da settimane vediamo i popoli riempire le strade e schierarsi contro il genocidio sionista. Rispondendo all'appello lanciato dai Giovani Palestinesi e dall'Università di Birzeit occupiamo questo spazio per chiedere l'uscita immediata della nostra università dal progetto Trust che vede coinvolto l'istituto israeliano "ONO Academic College".
“La neutralità promossa dalla nostra università è puramente una questione di facciata, che non ha alcun significato pratico e non fa altro che perpetrare la continua normalizzazione della violenza degli oppressori sugli oppressi”. “L'autodeterminazione dei popoli non si può fermare, per una Palestina libera, con la resistenza fino alla vittoria”, conclude il collettivo.
"Reincanto, solo lo stupore Conosce” è il tema dell’iniziativa in programma a Camerino i prossimi 20 e 21 novembre, una due giorni di incontri sul tema della bellezza del mondo naturale e del suo significato per la società umana, organizzato dall’Università di Camerino, ed in particolare dal corso di laurea triennale in “Ambiente e Gestione Sostenibile delle Risorse Naturali”, in collaborazione con la Pontificia Università Antonianum ed il Ministro Provinciale dei Frati Minori Cappuccini delle Marche.
Si tratta di un incontro tra scienza, filosofia e teologia sul tema della bellezza che vedrà la partecipazione ed il confronto tra ricercatori, filosofi e teologi di varia provenienza alla presenza degli studenti dei due atenei. La mattina di lunedì 20 si aprirà con i saluti del rettore Unicam Graziano Leoni, cui seguirà la Lectio magistralis su “L’ordine della manifestazione: Sulla differenza tra apparire e risplendere”, tenuta dal professo Silvano Petrosino dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Nel pomeriggio invece interverranno Andrea Bizzozero e Carlos Salto della Pontificia Università Antonianum e Andrea Piccaluga della Scuola di Studi Superiore Sant’Anna di Pisa.
Martedì mattina invece sono previsti gli interventi di Antonino Clemenza della Pontificia Università Antonianum e di Andrea Catorci e Claudio Pettinari dell’Università di Camerino. Le conclusioni generali saranno affidate a Sergio Lorenzini, Ministro Provinciale dei Frati Minori Cappuccini Marche e Giuseppe Buffon, vicerettore della Pontificia Università Antonianum.
A partire dal tema della bellezza della natura, affrontata con una visione olistica che coniuga sia l’approccio scientifico che quello estetico-filosofico senza tralasciare gli aspetti teologici, il convegno intende soffermarsi sulla sorpresa dello sguardo dell'uomo di fronte al mondo naturale ed alle sue manifestazioni.
L’idea di fondo di queste giornate di studi è, a partire dal tema della bellezza, di mettere a fuoco l’istante in cui la natura nell’eccedenza della sua armoniosa complessità sorprende lo sguardo dell’uomo e lo converte a un approccio non più dominativo e predatorio, ma di curiosa scoperta e di custodia premurosa, come indicato nell’enciclica “Laudato sii”.
Contemporaneamente si vuole indagare il senso e la complessità della bellezza come rivelazione il cui conseguimento implica la capacità emotiva di meravigliarsi e quella culturale di comprendere l’oggetto della nostra osservazione. Questo nella convinzione che la bellezza è una qualità intrinseca della natura che, per essere goduta appieno e svolgere il ruolo di accrescimento della persona e di strumento per la tutela della biodiversità, richiede esegesi estetica e biologica. La bellezza che sorprende diventa allora radice di rinnovamento che in maniera trasversale tocca ogni disciplina infondendo in esse uno spirito nuovo.
L’incontro rappresenta un primo momento di un progetto di collaborazione tra Unicam ed Antonianum finalizzata alla riflessione multidisciplinare sull’importanza della natura e di un approccio culturale teso alla sua conservazione. L’evento si svolgerà a Camerino presso la Sala Riunioni del Rettorato ed è aperto al pubblico
Nel quadro del corso di formazione sulla leadership democratica, organizzato dal dipartimento di studi umanistici dell’università di Macerata in collaborazione con la scuola di studi superiori Giacomo Leopardi dell’ateneo e con l’assessorato alla cultura del comune di Macerata, venerdì 17 novembre alle 18, nell’aula magna della sede di via Garibaldi 20 (III piano), si terrà il terzo incontro.
Finora ogni appuntamento ha visto la folta partecipazione di persone interessate provenienti dal mondo del volontariato, della scuola, dell’università, delle istituzioni. Il prossimo appuntamento sarà dedicato al tema della conduzione delle imprese svolta con una modalità etica e democratica. Si approfondirà la questione della possibilità di un’economia di comunità attuata nelle aziende grazie a una leadership illuminata. La relazione introduttiva sarà tenuta da Benedetta Giovanola, docente Unimc di etica ed economia. Seguiranno le testimonianze di due imprenditrici di grande esperienza: Martina Buccolini, dell’azienda agricola SiGi, ed Elisabetta Pieragostini, dell’azienda DaMi. L’ingresso è libero e non serve l’iscrizione al corso.
I consiglieri regionali Renzo Marinelli e Pierpaolo Borroni insieme all’assessore comunale Massimo Cesca e a Silvio Craia hanno premiato gli studenti dell'Istituto Manzoni-Lanzi che, in occasione della mostra antologica sullo stesso Craia, hanno portato avanti un progetto coordinato dai docenti Michele Gentili e Claudio Croci in cui hanno rielaborato alcuni scorci della città di Corridonia, ispirandosi ai lavori del Maestro.
Gli studenti premiati sono stati: Emma Nardi e Sara Rastelli della 3°B, Sara Vecchi della 3°C, Tommaso Diamanti 3°E ed Elisa Mariani della 3°D. Ogni ragazzo è stato premiato personalmente dal Maestro Silvio Craia con una sua opera, mentre l’assessore Massimo Cesca - per conto dell’amministrazione comunale - ha donato ad ogni ragazzo una pennetta contenente la messa in scena di un musical con la storia cittadina realizzato dalla Compagnia della Marca.
Alla premiazione erano presenti anche i curatori della mostra, David Miliozzi, Mario Montalboddi e Bruno Mariani, l’assessore alle politiche giovanili Gemma Acciarresi, i docenti curatori del progetto Michele Gentili e Claudio Croci insieme alla dirigente scolastica Daniela Smorlesi. Quest'ultima ha evidenziato "la positiva collaborazione con l'amministrazione comunale e con le realtà cittadine nel realizzare progetti molto utili nella formazione dei ragazzi".
Grande apprezzamento per l’iniziativa è stato espresso dai consiglieri Marinelli e Borroni, che hanno evidenziato l'importanza "di queste iniziative per il rilancio culturale, economico e sociale delle città, in particolare dell’entroterra e che certamente saranno sostenuti in tutti i modi anche dalla regione Marche".
La straordinaria mostra di Silvio Craia, le opere dei ragazzi premiati e tutte le opere realizzate dai ragazzi dell’Istituto Manzoni-Lanzi, saranno visitabili presso la Palazzina Liberty di Piazzale della Vittoria di Corridonia fino al 30 novembre, tutti i sabati e domeniche e su prenotazione durante la settimana.
"Molto positivo che diverse scuole stanno contattando i curatori per portare gli studenti a visitare la mostra e che molti artisti, alcuni anche provenienti da altre nazioni, siano venuti a Corridonia appositamente per ammirare le opere di Silvio Craia, protagonista assoluto degli ultimi settanta anni di storia dell'arte contemporanea. Come amministrazione siamo grati ed orgogliosi di aver iniziato il progetto di rigenerazione urbana tramite l’arte contemporanea con le opere del nostro illustre concittadino", ha sottolineato l'assessore alla cultura e al turismo del comune di Corridonia Massimo Cesca.
(Credit foto: Graziano Romanella)
Il rapporto tra composizione e improvvisazione saranno al centro di un innovativo workshop organizzato a Fermo per venerdì e sabato, 17 e 18 novembre, dal Centro Interuniversitario per la Ricerca Musicologica, Ceirm, diretto da Vincenzo Caporaletti, che consorzia l’Università di Macerata con i Conservatori di Fermo e Pescara, in collaborazione con l’Associazione Sferisterio di Macerata, nell’ambito del Progetto di rilevante interesse nazionale “Composizione e Improvvisazione: le due identità della musica europea”.
Al Conservatorio di Fermo musicologi e studiosi analizzeranno in tempo reale la performance dell’Enrico Pieranunzi European Trio, tra le formazioni stellari del jazz europeo, con il batterista francese André Ceccarelli e il contrabbassista danese Thomas Fonnesbaek accanto al sommo pianista.. In conclusione, sabato sera alle 21 a Macerata, Teatro Lauro Rossi, il trio si esibirà in un concerto a ingresso gratuito..
"Il convegno - spiega il direttore del Centro Vincenzo Caporaletti - sarà in forma di brainstorming interattivo tra i tre musicisti, che interverranno sia musicalmente che verbalmente, e i musicologi, che tematizzeranno il farsi dell’azione creativa". L’iniziativa sarà documentata integralmente in un video disponibile sul portale della Accademia Chigiana di Siena, assieme agli esiti scientifici oggetto di pubblicazione da parte di Caporaletti, che trascriverà integralmente in notazione musicale e analizzerà i reperti musicali improvvisativi proposti.
"È un esperimento scientifico mai realizzato in questa forma e a tale livello di ricerca accademica. È veramente una occasione eccezionale non solo per la caratura dei partecipanti, sul piano artistico e scientifico, ma anche per la possibilità di crescita culturale del territorio che qualifica la ricerca ai più alti livelli internazionali".
Musicologo, musicista, compositore, Vincenzo Caporaletti ha svolto ricerche sull’epistemologia e tassonomia dei sistemi musicali, introducendo nel contesto musicologico la categoria di "musiche audiotattili", sull’antropologia del testo musicale, sui processi di creazione in tempo reale nella musica, sulla notazione di musiche non scritte, sugli aspetti formali micro-ritmici e senso-motori in prospettiva interculturale. Ampia e costante è la sua attività di ricerca in Italia e all'estero.
Glialunni delle classi quinte dell’ITE “Gentili” di Macerata hanno incontrato in aula magna il professor Emanuele Frontoni, ordinario di informatica all’università di Macerata, attivissimo nel settore della ricerca sull’Intelligenza artificiale, sull’analisi del comportamento umano, della realtà aumentata, degli spazi sensibili e delle digital humanities: un vero e proprio membro della comunità scientifica internazionale che ha condiviso le proprie esperienze e ricerche con i giovani dell’ITE.
Il professor Frontoni con uno stile comunicativo coinvolgente ed appassionante ha guidato il pubblico attraverso le criticità che le nuove tecnologie, relative all’Intelligenza artificiale, possono creare in questo mondo sempre più connesso; in particolare sono stati approfonditi due temi delicati, quello relativo alle notizie false fatte girare in rete e il problema del Cyberbulismo: il professore ha fatto toccare con mano le possibili forzature che sono già causa di confusione sul web e come possano essere evitate.
La dirigente scolastica Alessandra Gattari, tra i ragazzi in platea, ha sottolineato l’importanza di questo incontro che si pone come ponte nei percorsi di educazione civica e prevenzione al cyberbullismo, contribuendo allo sviluppo di una coscienza critica nei ragazzi che abbia anche un riscontro etico: quello di saper usare nel modo più giusto questi potenti mezzi. Il coronamento di una mattinata entusiasmante è stata la richiesta da parte dei giovani studenti al professor Frontoni di partecipare ad una assemblea d‘istituto per condividere queste tematiche anche col resto degli alunni e il docente non mancherà.
Questione licei di Tolentino, il gruppo di minoranza Civico 22 propone la costituzione di un tavolo politico: "Nelle ultime settimane, a Tolentino, si è riaccesa la polemica che riguardava l'intento dell'amministrazione a spostare l'attuale sede di alcune classi dei licei nei locali ripristinati dell'ex orfanotrofio. Parcaroli, presidente della Provincia, ha ripudiato con una missiva di quattro righe, le trattative avviate con il sindaco Sclavi. Sostanzialmente la provincia si è rifiutata di firmare il previsto atto conclusivo di concessione del comune in comodato d'uso dei locali, alla consegna della struttura", afferma il ccordinatore Paolo Dignani.
"Come Civico 22 abbiamo espresso solidarietà al sindaco Sclavi ed alla sua amministrazione, rispettando il nostro mandato elettorale sull'argomento specifico. È purtroppo ormai chiaro come a Tolentino la situazione dei licei sia grave e non si può non interessarsene fattivamente. Crediamo che le forze politiche della città debbano impegnarsi a fornire informazioni certe ai cittadini su quale sarà il futuro delle scuole superiori che da 7 anni stanno vivendo in condizioni di precarietà assoluta. I cittadini sono stanchi di apprendere dalla stampa notizie contrastanti sulla questione e vedere il balletto della politica che si rinfaccia responsabilità, fornendo visioni poco comprensibili ai più".
"Per questo - continua Dignani - ci assumiamo la responsabilità di lanciare l'idea della creazione di un tavolo politico aperto a tutte le forze della città (consiliari e non) e coordinato dalla presidenza del Consiglio Comunale, che è istituzionalmente l'organismo super partes della città".
"Obiettivo del lavoro di questo tavolo sarà quello di proporre, nel più breve tempo possibile, una soluzione condivisa sulla questione licei. La città ha bisogno di questo impegno da parte di tutte le forze politiche per arrivare alla concreta realizzazione del campus ma anche per avere una strategia chiara e razionale da attivare per tutto il periodo precedente alla realizzazione di questa struttura, dando finalmente una risposta adeguata agli studenti, alle famiglie e al corpo docente".
"Occorre trovare, in tempi brevi, una sistemazione idonea, dignitosa ed adeguata ai licei. Questo tavolo, a nostro avviso, dovrebbe anche fungere da traino per ricomporre la frattura istituzionale venutasi a creare tra Comune e Provincia. L'invito che facciamo è rivolta ai rappresentanti di ogni forza politica, presente o non nel consiglio comunale, in modo da poter avviare un'azione concreta e trasparente. Confidiamo in una risposta positiva da parte del mondo della politica tolentinate. Noi ci siamo".
Si illumina di giallo il rettorato dell’Università di Camerino, per ribadire il suo no ad ogni forma di guerra e di aggressione, alla luce dell’inasprirsi di tutti i conflitti che stanno caratterizzando questo periodo storico.
“Come Ateneo abbiamo il dovere di tenere alta l’attenzione su quanto sta accadendo in questo difficilissimo momento storico – ha sottolineato il rettore Unicam Graziano Leoni – e di ribadire il nostro no ad ogni forma di violenza. Abbiamo scelto di 'accendere' il rettorato di giallo, il colore del sole che riscalda e illumina tutti e sorge ogni giorno donando nuova speranza e nuova energia, per sottolineare come sia sempre possibile trovare una soluzione alternativa alla guerra e alla violenza nella gestione dei conflitti”.
In linea con la mozione CRUI redatta in occasione dell’assemblea dei rettori svoltasi all'Unicam lo scorso 19 ottobre, l’Ateneo camerte ribadisce come le Università siano, per la loro stessa natura, luogo di incontro e dialogo fra le culture nonché di sviluppo di pensiero critico e razionale, strumenti ai quali guardare per ogni costruzione di pace.
“Nelle nostre aule ci sono studentesse e studenti provenienti da oltre cinquanta Paesi del mondo - prosegue il rettore Leoni - ogni giorno si confrontano culture, idee, valori, progetti, si parlano lingue diverse, abitudini ed usi differenti si incontrano per arricchire quel bagaglio culturale che caratterizzerà la vita di ognuno. Tutti hanno diritto a un futuro di pace, abbiamo il dovere di lavorare perché esso sia garantito, ognuno nel proprio ambito”.
Unicam esprime inoltre vicinanza e solidarietà sia agli studenti e alle studentesse provenienti dalle zone di guerra presenti in Ateneo, sia a quanti lavorano in ambito universitario e si trovano ad affrontare la guerra nelle aree di crisi
Quella delle piccole scuole, con spesso pochi studenti riuniti insieme in un’unica classe, o meglio, “pluriclasse”, non è un’immagine da cartolina da altri tempi, ma una realtà ancora oggi molto diffusa, soprattutto in quelle zone che risultano più isolate o comunque meno abitate.
Lo dimostra il forte interesse riscosso a livello nazionale dall’incontro sul tema organizzato dal Dipartimento di Scienze della formazione, beni culturali e turismo dell’Università di Macerata con il patrocinio dell’Istituto Nazionale di documentazione, innovazione, ricerca educativa, Indire, della rete Piccole scuole e dell’Ufficio scolastico regionale per le Marche. Giovedì 16 novembre alle 17 al Polo Bertelli si svolgerà il seminario su curricoli, spazi, tecnologie e soluzioni pedagogiche alternative nelle piccole scuole a partire da due recenti volumi editi da Morcelliana.
Sono oltre 350 le registrazioni finora giunte, di cui il 74% di insegnanti in servizio nelle Marche ma anche in altre regioni italiane, come Piemonte, Lombardia, Campania, Puglia, Abruzzo, Liguria, Calabria, Sicilia e Sardegna. Presente anche una rappresentanza degli studenti iscritti ai corsi di laurea del Dipartimento. Circa la metà potrà partecipare all’evento in presenza, gli altri potranno seguirlo da remoto tramite piattaforma Teams.
I lavori, coordinati da Juri Meda, docente Unimc di Storia della pedagogia, saranno introdotti dai saluti del rettore John McCourt, dalla presidente di Indire Cristina Grieco, dalla direttrice generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per le Marche DonatellaD’Amico, la presidente del corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria Anna Ascenzi. Interverranno Domenico Simeone dell’Università Cattolica di Milano e Lorella Giannandrea, direttrice del Dipartimento, oltre alle due autrici delle pubblicazioni realizzate nell’ambito del progetto di ricerca dell’Indire “Piccole Scuole”, Giuseppina Rita Jose Mangione e Laura Parigi.
“Nel corso degli ultimi anni – spiega Meda – nei confronti delle piccole scuole sono stati tenuti atteggiamenti eterogenei. In alcuni ambienti, esse erano viste come un lusso, una sorta di privilegio concesso a territori poveri e isolati, un inutile spreco di denaro pubblico. Altri le hanno considerate scuole di serie B. Oggi sono state rivalutate, divenendo un’eccezionale occasione di rilancio delle aree interne e, allo stesso tempo, possono divenire luoghi di straordinarie sperimentazioni pedagogiche, come quelle messe in atto nelle pluriclassi, che costituiscono dei laboratori spontanei di inclusione socio-culturale, educazione tra pari e trasversalità del curricolo”.
Anche quest'anno l'Alam, l'associazione laureati dell'Università di Macerata, organizza la Giornata del laureato, che si terrà la mattina di sabato 2 dicembre. Nata nel 2003, l’iniziativa vuole riunire insieme e festeggiare chi ha conseguito il titolo di dottore 25 e 50 anni fa. Quest’anno Unimc cerca, quindi, tutti coloro che si sono laureati nel 1973 o nel 1998.
Chi si è laureato in quegli anni e vuole partecipare alla cerimonia, può contattare l’Ateneo per comunicare i recapiti attuali, insieme ai dati anagrafici, il corso frequentato, la data di conseguimento della laurea, in modo da ricevere l’invito ufficiale, scrivendo un’email a comunicazione@unimc.it. L’Ateneo invita anche a passare parola ai colleghi di studio per raggiungere il maggior numero possibile di laureati e laureate.
All’Università di Macerata riparte l’undicesima edizione dell’Alberico Gentili Lectures, il ciclo di conferenze intitolato al celebre giurista marchigiano, che da sempre regala ospiti illustri all’Ateneo e alla città. Quest’anno protagonista sarà il giudice della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo Péter Paczolay, per tre lezioni, da martedì 14 fino a venerdì 16 novembre all’Auditorium Unimc in via Padre Matteo Ricci 2 a Macerata. La discussione verterà sull’universalità dei diritti umani. Modera gli incontri Benedetta Barbisan, docente di diritto pubblico comparato e delegata del rettore per le relazioni internazionali.
Nello specifico, martedì 14 dalle 14 si parlerà di universalismo e relativismo dei diritti umani tra storia e sfide attuali; mercoledì 15 invece dalle 9 sarà la volta del ruolo delle teorie di sovranità, consenso, margine di apprezzamento e sussidiarietà nell’interpretazione dei diritti umani.
Il tutto si concluderà giovedì 16 novembre dalle 9 con la lezione sull’interazione giudiziaria nell'applicazione dei diritti umani a livello internazionale, regionale e nazionale. Per partecipare agli incontri, che si terranno in lingua inglese, è necessario registrarsi tramite il form online disponibile sul sito www.unimc.it.
Péter Paczolay è stato giudice presso la Corte Costituzionale Ungherese dal 2006 al 2015, quando il governo ha approvato rilevanti modifiche, e successivamente anche ambasciatore dell’Ungheria in Italia.
Per venerdì 17 novembre, dalle 16 alle 17.30, in occasione della Giornata Mondiale della Filosofia istituita dall’Unesco, la sezione maceratese della Società Filosofica Italiana, con la collaborazione del dipartimento di studi umanistici dell’Università di Macerata, ha organizzato un incontro online sul tema “Felicità e Desiderio”.
Protagonista dell’incontro sarà Costantino Esposito, ordinario di storia della filosofia e storia della metafisica all’Università “Aldo Moro” di Bari, autore di numerosissimi saggi, tra cui un manuale di Storia della Filosofia per i licei, realizzato a quattro mani con Pasquale Porro, e studioso di numerosi temi, tra cui quello che sarà al centro della giornata di venerdì.
“Si tratta - spiega Arianna Fermani, presidente della Sdi di Macerata- di un incontro che mira ad illuminare quello che costituisce, contemporaneamente, uno snodo fondamentale della riflessione storico-filosofica e una questione cruciale per le nostre vite. Proprio per questo, il nesso tra felicità e desiderio riguarda ciascuno di noi, ci interpella e ci chiama in causa in prima persona. Al fine di permettere la più ampia partecipazione possibile, abbiamo voluto proporre un incontro online, anche grazie alla collaborazione della Società Filosofica Italiana nazionale, che ha messo a disposizione la propria piattaforma, aperto a tutti gli interessati”. Per partecipare, è possibile collegarsi sul sito sfimacerata.wordpress.com. L’incontro, oltre ad essere rivolto a studenti e docenti dell’Ateneo, infatti, è aperto agli insegnanti e agli studenti delle scuole superiori della provincia di Macerata.
Appuntamento per mercoledì 22 novembre presso il Teatro Don Bosco di Macerata per la presentazione e inaugurazione del nuovo Polo per l’infanzia ZeroSei.
La nuova struttura è il primo dei due lotti progettuali dell’intervento dell’“ABF Hub Educativo 0-11” di Sforzacosta ideato e promosso dalla Andrea Bocelli Foundation stessa in collaborazione con il comune di Macerata. Saranno presentati alla comunità gli spazi in cui avranno sede asilo nido e scuola dell’infanzia.
Il Polo è stato consegnato in 150 giorni di cantiere, come già avvenuto per le scuole donate dalla Fondazione alle comunità di Sarnano, Muccia e Camerino a partire dal 2018.
La ricostruzione di questa struttura è parte fondamentale e integrante del progetto di più ampio respiro che ha come focus la riqualificazione urbana del quartiere di Sforzacosta, con la creazione di un vero e proprio centro di incontro creativo e culturale per l’intera comunità.
L’evento di presentazione si svolgerà presso il Teatro Don Bosco di Macerata a partire dalle ore 11, dove interverranno i vertici ABF insieme al Commissario alla Ricostruzione Guido Castelli, al sindaco di Macerata Sandro Parcaroli e al team multidisciplinare che ha lavorato alla progettazione e alla costruzione del Centro.
Proprio per il 22 novembre, il Il comandante della polizia locale di Macerata Danilo Doria ha firmato un’ordinanza relativa alla regolamentazione temporanea della circolazione per l’inaugurazione del “Centro ZeroSei”, in via Natali, a Sforzacosta.
Il provvedimento prevede dalle 7:00 alle 11:00 e comunque fino al termine della cerimonia, in via Natali, l’istituzione temporanea di segnaletica verticale di “senso vietato”, eccetto autorizzati, da porre all’intersezione con borgo Sforzacosta; la direzione obbligatoria dritta per entrambi i sensi di marcia all’intersezione con borgo Sforzacosta; il parcheggio consentito e riservato agli autorizzati dall’ingresso del lato di borgo Sforzacosta fino all’area di sosta antistante il “Centro Zerosei” e il divieto di sosta con rimozione coatta, eccetto autorizzati, su tutta l’area di parcheggio antistante il “Centro ZeroSei”.
Sono previsti inoltre, dalle 8:00 alle 14:00 e comunque fino al termine della manifestazione, in viale Don Bosco, il divieto di sosta con rimozione coatta, eccetto autorizzati, dall’incrocio con via Alighieri fino a piazza XXV Aprile e, in via Alighieri, il divieto di sosta con rimozione coatta, eccetto autorizzati e posti riservati alla ricarica dei veicoli elettrici, dall’incrocio con viale Don Bosco fino alla rotatoria con via Alfieri.
Si è svolto giovedì 9 novembre il viaggio al centro delle istituzioni italiane ed europee degli studenti iscritti ai percorsi “Economico-Giuridico” e in “Beni culturali e Turismo” del Liceo “G. Leopardi” di Macerata.
Accompagnati dai proff. Canullo, D’Amico, Farinelli e Giuttari, gli alunni si sono infatti recati a Roma per visitare il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale. È stato così possibile entrare in contatto con la vasta collezione di opere d’arte contemporanea lì esposta, nata nel 2000 su iniziativa dell’allora Segretario Generale Amb. Umberto Vattani, e con alcuni tra i documenti più preziosi custoditi all’interno dell’Archivio storico della Farnesina.
Nel pomeriggio, mentre gli studenti del percorso in “Beni culturali e Turismo” attraversavano la città alla ricerca dei luoghi del potere, dal Palazzo di Giustizia a Palazzo Madama, da Montecitorio a Palazzo Chigi sino al Quirinale, gli alunni del “Giuridico-Economico” si sono recati all’Europa Experience David Sassoli, dove hanno simulato, attraverso un gioco di ruolo, i lavori interni del Parlamento europeo. Una giornata ricca di emozioni, con il privilegio di poter accedere all’interno di istituzioni che governano i processi decisionali italiani ed europei.
Grande successo della conferenza sulle antiche Accademie, e mercoledì si parla del cibo del futuro. Si è svolta ieri, venerdì 10 novembre, la conferenza sulle Antiche Accademie del territorio, organizzata dall'Associazione "Amici del Liceo Galilei" in collaborazione del Liceo Scientifico, terzo evento del ciclo "Scienza in Città" che si sta svolgendo presso la Biblioteca Statale di Macerata.
Il numeroso pubblico, in parte addirittura in piedi nonostante le sedie aggiunte dal solerte personale della Biblioteca, ha apprezzato ed applaudito gli interventi di Angiola Maria Napolioni, Principe dell'Accademia dei Catenati di Macerata, di Cinzia Cecchini, Presidente dell'Accademia Georgica di Treia, e di Francesca Pagnanelli, Segretaria dell'Accademia degli Incolti di Cingoli.
L'introduzione e la conduzione della conferenza era affidata alla scrittrice Lucia Tancredi. Numerosi anche gli studenti intervenuti, a riprova che tra i giovani è vivo un interesse anche verso le strutture, come le Accademie, in grado di tramandare il sapere, la storia, la scienza.
Mercoledì 15 novembre il quarto incontro del ciclo scientifico, stessa sede e stessa ora, questa volta dedicato al CIBO del FUTURO: antiche lavorazioni si uniscono alle più moderne tecnologie.
Si parlerà dell'allevamento dei GRILLI destinati ad arricchire di proteine la farina, oltre ad essere gustati tostati, magari con l'aperitivo in aggiunta alle tradizionali patatine e noccioline! La dottoressa Irene Biancarosa, responsabile R&D della Nutrinsect di Montecassiano, parlerà delle possibilità offerte in futuro dall'integrazione delle proteine animali alle farine vegetali.
Il dr. Sergio Ciriaco, titolare dell'azienda La Carpa Koi di Treia, ci offrirà una descrizione dei procedimenti di Acquaponica, ciclo virtuoso di coltivazione vegetale ed allevamento ittico con risparmio di acqua, territorio e fertilizzanti.
Sarà poi la volta di Francesco Bravi, esperto mugnaio di Cingoli, titolare insieme ai suoi fratelli del Mulino Bravi, dove si macina ancora con le grandi mole di pietra di centinaia di anni fa, assicurando con una macinazione lenta una farina che nasce integrale già "all'origine", consigliata in caso di intolleranze.
La conferenza sarà arricchita dall'intervento di Luigi Moriconi, UniCAM, biologo molecolare, che ci spiegherà le qualità ed i benefici di certe lavorazioni, e sarà coordinata da Massimo Catarini, medico, ex-alunno del Liceo Galilei. Cibo del futuro, quindi, con attenzione al risparmio energetico, alla sostenibilità ambientale ed alla salvaguardia del clima. Un incontro da non mancare, di notevole interesse scientifico e di grande attualità.
Martedì 14 novembre, dalle ore 17 alle ore 20, sarà presentato presso l’Università di Macerata Surviving Odissea. Storia di un’estate straordinaria di Manuela Furnari. Il libro sarà al centro di una tavola rotonda nell’ambito del corso di “Letteratura digitale” del professore Andrea Rondini (Dipartimento di Scienze Politiche, della Comunicazione e delle Relazioni Internazionali). A dialogare con l’autrice, oltre ad Andrea Rondini, docente di Forme della Comunicazione letteraria che si occupa di narrativa contemporanea e di teoria letteraria, vi sarà Marcello Verdenelli, professore di Letteratura italiana, i cui studi spaziano dal Cinquecento al Novecento, con riferimento anche ad alcune questioni di metodo, tra cui la “teatralità della scrittura”. La tavola rotonda sarà introdotta e moderata da Ramona Bongelli, professoressa di Psicologia Generale, la cui attività di ricerca si focalizza in particolare sullo studio della comunicazione verbale scritta e orale.
Surviving Odissea. Storia di un’estate straordinaria, è uscito in occasione del Salone del Libro di Torino per una casa editrice “piccola”, Echos Edizioni, ma è già un “piccolo” caso, anche per la modalità con cui il libro viene proposto ai ragazzi (consigliato dagli 11 anni) e alle scuole: una “presentazione animata” in cui i lettori da semplici ascoltatori passivi diventano protagonisti attivi della narrazione.
Il libro comincia con tre compagni di scuola, Jack, Zac e Alice, convinti che anche se avessero preso 4 in tutte le materie sarebbero stati promossi lo stesso. Zac e Jack trascorrono così le loro giornate alla play, e Alice sui social. Tutto procede come previsto, ma all’ultimo il Ministero dell’Istruzione decide che chi fosse stato promosso con gravi insufficienze, avrebbe dovuto recuperare. È qui che accade lo “straordinario”: la storia di tutte le storie, l’Odissea, s’intreccia con la storia di Jack, Zac e Alice, con la loro quotidianità di ragazzi d’oggi, con le loro certezze e insicurezze. Il più famoso viaggio della letteratura diventa così un viaggio dentro sé stessi, in un romanzo dal ritmo serrato, denso di suspense ma anche di sogni, di sentimenti, di rebus e giochi da superare, con un finale sorprendente.
Manuela Furnari, docente e saggista, si è imposta all’attenzione nazionale con il libro Paolo Conte. Prima la musica, pubblicato per Il Saggiatore. Nel 2019 ha pubblicato per Feltrinelli Quando correva il Novecento, saggio che costituisce la seconda parte di Razmataz di Paolo Conte. Ha all’attivo diverse presentazioni ed è anche sua la firma del prestigioso programma di sala del Teatro alla Scala in occasione del concerto-evento del Maestro Conte nel tempio della lirica. È stata tra i relatori del primo seminario di studi dedicato ai Transiti letterari nella poesia per musica di Paolo Conte di cui ha curato, insieme ai professori universitari Marcello Verdenelli e Ilaria Tufano, gli atti pubblicati dall’Università di Urbino.