"Nessuna collaborazione con Israele": il corteo pro Palestina si conclude con l'occupazione di Filosofia
Si è concluso con l'occupazione della facoltà di Filosofia il corteo di ieri, organizzato dal collettivo studentesco di Unimc, Depangher, che ha sfilato per le vie del centro di Macerata.“Mentre il popolo palestinese non accetta più di essere relegato al ruolo di vittima, come studenti non accettiamo più la finta equidistanza delle nostre istituzioni rispetto alla situazione in Medio Oriente”, si legge in una nota del gruppo.
“Di fronte a quello che sta accadendo a Gaza reputiamo necessario stravolgere l'ordinarietà delle nostre facoltà”. “Mostrare la nostra solidarietà e il nostro sostegno a chi da più di 75 anni subisce sulla propria pelle la violenza del colonialismo israeliano è più importante di qualsiasi attività accademica. L'unica lezione che reputiamo indispensabile oggi è quella che il popolo palestinese sta dando al mondo intero da oltre un mese”.
“In tutto il mondo - proseguono gli studenti - da settimane vediamo i popoli riempire le strade e schierarsi contro il genocidio sionista. Rispondendo all'appello lanciato dai Giovani Palestinesi e dall'Università di Birzeit occupiamo questo spazio per chiedere l'uscita immediata della nostra università dal progetto Trust che vede coinvolto l'istituto israeliano "ONO Academic College".
“La neutralità promossa dalla nostra università è puramente una questione di facciata, che non ha alcun significato pratico e non fa altro che perpetrare la continua normalizzazione della violenza degli oppressori sugli oppressi”. “L'autodeterminazione dei popoli non si può fermare, per una Palestina libera, con la resistenza fino alla vittoria”, conclude il collettivo.
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