Nell’ambito dell’iniziativa Unicam “Laboratori Aperti” il prossimo 29 luglio presso la sede di Palazzo Castelli (via Pontoni 5, Camerino), il corso di laurea triennale in “Ambiente e Gestione sostenibile delle Risorse naturali”, presenterà alcune attività di ricerca ambientale, di base ed applicata, svolte da gruppi di studio coordinati da docenti del corso, nonché alcune attività imprenditoriali in cui la ricerca ambientale riversa il know how per percorsi economici sostenibili che possono rappresentare interessanti sbocchi professionali per gli studenti del corso di Laurea.
Il corso di laurea in “Ambiente e Gestione sostenibile delle Risorse Naturali” (https://didattica.unicam.it/Guide/PaginaCorso.do?corso_id=10466&ANNO_ACCADEMICO=2020) è strutturato in due curricula. Il primo “Gestione e Valorizzazione delle Risorse Naturali” ha come obiettivo quello di fornire allo studente le conoscenze di base finalizzate alla gestione sostenibile degli ecosistemi e della biodiversità.
Il secondo “Sostenibilità Ambientale delle Produzioni e Green Economy” ha invece l’obiettivo di formare una figura professionale in grado di affrontare le nuove sfide ambientali e cogliere le opportunità di lavoro della “svolta green” basata sui principi dell’economia circolare, sulla sostenibilità delle produzioni e la qualità degli ambienti rurali ed urbani.
Nello specifico, gli interessati potranno partecipare a 7 attività laboratoriali articolate come segue: dopo l’accoglienza presso il Polo di Informatica alle ore 9, ci si sposterà a Palazzo Castelli, sede del corso di laurea, dove si terrà una breve illustrazione delle caratteristiche del corso. A partire dalle 9:30 e fino alle ore 12:00 i partecipanti verranno guidati presso le diverse postazioni dove riceveranno informazioni sul tipo della ricerca presentata nonché sulla sua importanza sociale, economica ed applicativa.
Il viaggio inizierà con il LAB1: La ricerca botanica per la tutela della biodiversità (ERBARIO UNICAM) Una banca dati biologica al servizio della ricerca, della divulgazione e della protezione della natura. Si proseguirà poi con seguenti temi. LAB2: Quando la Plastica entra in un circolo virtuoso (OLIANS PLAST Civitanova Marche) Olians Plast Srl e Olians 4 R.ecycle creano opportunità e risorse da ciò che fino ad oggi veniva considerato nulla più che un rifiuto producendo dai rifiuti plastici nuovi materiali destinati al mondo della moda. LAB3: L’economia circolare nei sistemi zootecnici tradizionali (SIBILLANA Visso) L’allevamento tradizionale della razza ovina Sopravissana per la realizzazione di capi di maglieria esclusivi. Un esempio di filiera virtuosa che parte dalla gestione sostenibile dei sistemi pastorali all’utilizzo della lana e dei suoi sottoprodotti. LAB4: Pianificazione e gestione sostenibile delle infrastrutture verdi (STUDIO BOTANICO VENTRONE Macerata)
Le competenze scientifiche del botanico naturalista applicate al Garden design sostenibile nella progettazione del verde privato, del paesaggio urbano e delle aree ricreative. LAB5: La ricerca applicata alla gestione della fauna selvatica (ATC-MC2, U.R.C.A. Macerata, Ricercatori UNICAM) Studi biometrici e morfometrici su specie animali di interesse faunistico-venatorio e Studi comportamentali sui selvatici per la pianificazione di interventi gestionali. La gestione della fauna venatoria come elemento di sviluppo economico delle aree montane e valorizzazione del comparto agro-turistico. LAB6: Biodiversità del suolo e agricoltura sostenibile (Ricercatori UNICAM) Sviluppo ed applicazione di test ecotossicologici, bioindicatori ed indici biotici, per monitorare e valutare gli impatti derivanti dall’uso di fertilizzanti o fitofarmaci sulla "salute" del suolo. La diversità del sistema suolo come elemento centrale dello sviluppo agricolo sostenibile. LAB7: Cartografia tematica e telerilevamento per il monitoraggio e la conservazione dell’ambiente (Ricercatori UNICAM) Il Remote-Sensing: la nuova frontiera per la conservazione della natura, la pianificazione del paesaggio ed il monitoraggio dei cambiamenti globali.
La prenotazione agli eventi è obbligatoria e va effettuata al link https://orientamento.unicam.it/laboratori-aperti-2021
L’Università di Macerata apre le porta ai futuri studenti con i due Open Day estivi di luglio e agosto: due appuntamenti - giovedì 29 luglio e giovedì 26 agosto - per conoscere l'Ateneo e ricevere informazioni su corsi di laurea, servizi, procedure, scadenze, borse di studio e benefit.
Quest’anno saranno presentati non solo i corsi di laurea triennali e a ciclo unico, ma anche i corsi magistrali per chi ha già una laurea di primo livello. In entrambe le giornate, uno spazio sarà dedicato anche alla ricca e innovativa offerta di master e corsi di perfezionamento: comunicazione dell’antico, diritto e tecnologie digitali, comunicazione sportiva, blockchain, cyber security e molto altro ancora. Anche per il 2021/22 l’Ateneo conferma le misure straordinarie di sostegno economico a beneficio dei nuovi iscritti con voucher fino a 500 euro per l’acquisto di libri universitari e dispositivi informatici, 30 borse di studio extra, agevolazioni per i più meritevoli e per chi ha genitori disoccupati o inoccupati, oltre alla no tax area fino a 20 mila euro.
Per garantire il distanziamento sociale e la massima sicurezza, gli incontri si svolgeranno a numero chiuso e a turni all’aperto nel cortile di via Garibaldi 20 e nell’adiacente Orto dei Pensatori, con ingresso da vicolo Illuminati. Per partecipare, è necessario prenotarsi sul sito www.unimc.it/openday.
Dalle 9:00 fino alle 19:45 si susseguiranno le presentazioni dei corsi a cura dei Dipartimenti: Economia e diritto; Scienze della formazione, beni culturali e turismo; Scienze politiche, della comunicazione e relazioni internazionali; Giurisprudenza; Studi Umanistici. Alle 12:30 sarà la volta dei master e dei corsi di formazione e perfezionamento.
Al termine di ciascuna presentazione, sarà possibile incontrare docenti e operatori dei Dipartimenti, della Scuola di Studi superiori Giacomo Leopardi e dell’InfoPoint di Ateneo per approfondimenti su iscrizioni, didattica e servizi.
Camerino, 22 luglio 2021 – L’Università di Camerino aprirà il prossimo 29 luglio le porte dei propri laboratori nella sede di Camerino alle ragazze ed ai ragazzi che insieme alle loro famiglie vorranno venire a conoscere da vicino l’Ateneo.
Tra le attività di orientamento alla scelta universitaria, infatti, Unicam promuove l’iniziativa “Laboratori aperti” nell’ambito degli open day nel periodo estivo in cui gli studenti che devono scegliere il percorso universitario hanno bisogno di avere maggiori informazioni e chiarire eventuali dubbi.
Sarà quindi possibile visitare le strutture e seguire le attività proposte dai diversi corsi di laurea nei laboratori dei corsi di laurea di Biosciences and Biotechnology, Biologia della Nutrizione, Ambiente e Gestione Sostenibile delle Risorse Naturali, Chimica, Fisica, Informatica, Matematica, Scienze geologiche e tecnologie per l’ambiente, e nei laboratori delle Scuole di Giurisprudenza e di Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute
“Vogliamo dare alle ragazze ed ai ragazzi e alle loro famiglie – afferma il Rettore Unicam Claudio Pettinari – l’opportunità di venire a conoscerci, di incontrare docenti e studenti, di chiarire dubbi e di avere tutte le informazioni necessarie per scegliere al meglio il percorso universitario. Dal nuovo anno accademico avremo poi importanti novità nell’offerta formativa: è stato istituito il nuovo corso di laurea in “Informatica per la comunicazione digitale” ed è stato rinnovato il corso di laurea triennale in “Tecnico del benessere animale e delle produzioni”.
Prosegue comunque fino al 6 agosto e dal 16 agosto al 3 settembre, sia in presenza che in modalità telematica, presso le sedi Unicam di Camerino, Ascoli Piceno, Matelica e San Benedetto del Tronto, l’iniziativa “Porte aperte in Unicam – estate 2021”. Consultando il calendario disponibile nel sito orientamento.unicam.it, è possibile prenotare l’appuntamento per avere tutte le informazioni sulla didattica, sui servizi, sulle borse di studio, sulle agevolazioni, sulle strutture, sugli alloggi e sui corsi di laurea dell’Università di Camerino.
Si amplia ancora l’offerta formativa dell’Università di Camerino: dal nuovo anno accademico 2021/2022 sarà infatti attivo il nuovo corso di laurea in “Tecnico del benessere animale e delle produzioni”, rimodulazione importante e sostanziale di un corso di laurea già esistente nell’ambito dei corsi della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria presso la sede di Matelica.
La presentazione ufficiale stamattina presso il Polo didattico “Giacomo Renzoni” alla presenza del Rettore Claudio Pettinari, del Prorettore alla Didattica Luciano Barboni, del Direttore della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria Guido Favia, del responsabile del corso di laurea Giacomo Rossi, del Prorettore alla Cooperazione territoriale e Terza Missione nonché Direttore dell'Ospedale Veterinario Universitario Didattico Andrea Spaterna.
Il corso di laurea in “Tecnico del Benessere Animale e delle Produzioni (TeBAP)” si propone di formare, attraverso due differenti curricula, l'Assistente alla professione medico-veterinaria e Allevamento e produzioni animali, una figura professionale da un lato orientata principalmente verso il benessere ed il management degli animali da compagnia anche non convenzionali e selvatici, e alle attività correlate alla loro gestione e al loro eventuale impiego (Pet Therapy, attività assistite con gli animali), nonché dall’altro rispondente alle esigenze attuali, riguardanti le attività nel comparto delle produzioni animali che abbracciano tutta la filiera produttiva dal miglioramento delle tecniche di allevamento, alla qualità dell’alimentazione animale e dei prodotti di origine animale, al controllo dei processi di trasformazione e conservazione dei prodotti alimentari.
I laureati in “Tecnico del benessere animale e delle produzioni” saranno in grado di operare professionalmente su tutti gli aspetti del sistema zootecnico, quali la gestione tecnica, igienica ed economica delle imprese zootecniche, agro-zootecniche, faunistico-venatorie, dell'acquacoltura e dell’apicoltura, nonché in quelle fornitrici di mezzi tecnici e di servizi che operano nella trasformazione e nella commercializzazione delle produzioni animali e nell'allevamento degli animali da affezione, anche non convenzionali, e nella gestione delle popolazioni selvatiche.
“L’Università di Camerino – ha sottolineato il Rettore Unicam, prof. Claudio Pettinari – ha scelto da tempo di proporre un’offerta formativa moderna e innovativa, frutto anche di confronti con il mondo delle professioni e l’attivazione di questo nuovo corso ne è certamente una conferma”.
Una piattaforma culturale e scientifica per il dialogo con la Cina nel segno di padre Matteo Ricci, il gesuita maceratese che nel Cinquecento per primo creò un ponte di conoscenza reciproca con il gigante asiatico: è questo il nuovo destino di Villa Lauri, storico edificio dal sapore neo classico, immerso in quattro ettari di parco, abbandonato al degrado da oltre quarant’anni, che l’Università di Macerata ha riportato al suo splendore originario in soli 33 mesi.
L’intervento è stato finanziato per quattro milioni di euro dall’Ateneo maceratese e per due milioni direttamente dalla Cina, dall’allora Quartier Generale degli Istituti Confucio, proprio per offrire una sede adeguata all’Istituto attivato dieci anni fa da UniMc insieme alla prestigiosa Università Normale di Pechino e promosso, in poco tempo, a “Modello Europeo”, unico in Italia insieme a quello della Sapienza.
L’inaugurazione di questo nuovo polo didattico e scientifico dell’Università di Macerata si è svolta ieri nel corso di una cerimonia che ha visto al taglio del nastro il rettore Francesco Adornato, il ministro consigliere per Scienze e Istruzione dell'Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia Sun Chengyong, il presidente del Consiglio Regionale delle Marche Dino Latini e il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli.
Presenti anche il presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari, il presidente dell’Istituto Confucio Modello di UniMc Luigi Lacchè, il direttore generale dell’Ateneo Mauro Giustozzi, la direttrice del China Center Francesca Spigarelli, i direttori dell’Istituto Confucio Giorgio Trentin e Jia Xinqi. Il vescovo Nazzareno Marconi ha benedetto i locali, auspicando che possano diventare “casa della conoscenza e dell’amicizia”. Il progetto di recupero edilizio è stato interamente curato dall’area tecnica dell’Ateneo guidata dall’architetto Francesco Ascenzi.
Dopo il saluto del sindaco Parcaroli, che ha ribadito l’importanza della collaborazione tra i due enti per rendere Macerata ancora più attrattiva e in grado di offrire servizi e progetti culturali di livello nazionale, il presidente dell’Istituto Confucio Luigi Lacchè ha ripercorso la strada che ha portato alla rinascita di Villa Lauri. “Qui – ha detto - risuoneranno voci di studenti, artisti, imprenditori e studiosi di Italia e Cina, una delle culture più antiche del mondo. Nella sua prima opera cinese “Dell’amicizia”, Padre Matteo Ricci scrive ‘Ragion d’essere dell’amicizia sono il bisogno reciproco e il mutuo aiuto’. In tempo di pandemia, queste parole risuonano ancora più forti e noi continuiamo a credere in esse con la speranza che questo diventi il luogo collaborazione reciproca e amicizia che abbiamo sognato”.
L’opera di recupero edilizio si colloca anche nella scia della riqualificazione urbanistica, come ha sottolineato il rettore Francesco Adornato. “Villa Lauri e il suo parco, da beni privati, diruti nel tempo, sono diventati un bene comune a servizio dell’Università e della città di Macerata. Continuiamo a operare in amicizia e nel rispetto reciproco per rafforzare il dialogo tra popoli e culture diversi, con l’obiettivo di contribuire alla costruzione di un futuro migliore, di armonia e di pace”.
Il ministro consigliere dell'Ambasciata cinese in Italia Sun Chengyong ha consegnato al rettore la lettera di saluto dell’ambasciatore Li Junhua. “I popoli cinese e italiano hanno scritto insieme capitoli immortali nella condivisione reciproca della scienza umana e delle idee. Matteo Ricci, il famoso messaggero di comunicazione nato a Macerata, è uno dei rappresentanti più eccellenti. La nuova sede dell’Istituto Confucio di Macerata ha posto un’altra pietra angolare per approfondire il legame tra i due popoli. La pandemia da Covid-19 non ha indebolito l’interesse degli studenti dei due paesi di apprendere le reciproche culture. Quest’anno più di 3000 studenti cinesi sono venuti in Italia per studiare all’università e più di 20 mila studenti italiani si sono iscritti agli Istituti Confucio. La storia ha dimostrato più volte che le civiltà sono piene di vitalità grazie agli scambi e all’apprendimento reciproco, fonte duratura di amicizia e progresso comune”.
Messaggi di saluto sono giunti anche dal vice presidente e segretario generale della China International Education Foundation, la fondazione che ora coordina gli istituti confucio, Zhao Lingshan, e dal vice presidente dell’Università Normale di Pechino, partner di UniMc, Zhou Zuoyu. Ad arricchire la serata, l’accompagnamento musicale dell’orchestra di fiati “Insieme per gli altri” diretta dal maestro Andrea Menichelli e il concerto, promosso da Appassionata, di Jing Zhao, principale violoncellista cinese della sua generazione.
L’edificio, ricostruito secondo le più recenti normative antisismiche, conta aule multimediali, una biblioteca, sale lettura, uffici, sala riunioni, 24 posti letto, zona living, cucina, lavanderia, servizi.
I lavori sono stati eseguiti dal Raggruppamento Temporaneo di Imprese formato dalle ditte “MEG Costruzioni S.r.l.” e “Salvatore Di Meo Costruzioni & Appalti S.r.l.”. Il light design della facciata è stato curato dalla iGuzzini illuminazioni
Approvata all’unanimità dal Consiglio degli Studenti di Unimc la proposta di istituire un Fondo di Solidarietà, avanzata da Azione Universitaria. Si tratta di una misura volta ad assicurare sostegno economico agli studenti di Unimc che si trovassero in difficoltà economica a fronte di situazioni impreviste come nel caso di gravidanze improvvise, perdita dell’immobile di residenza a causa di calamità naturale, di altre situazioni certificabili che comportino un’immediata e sostanziale modifica alla situazione finanziaria personale o familiare degli studenti che ne faranno richiesta.
"Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto, il Fondo di Solidarietà è una priorità per cui AU si batte in tutti gli Atenei in cui è rappresentata. Diverse realtà come l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara, hanno già istituito questa misura con successo; per agevolarne una rapida attuazione e per fornire all’Università una solida base di lavoro abbiamo presentato anche una proposta di regolamento sulla base di quello redatto proprio dall’Ateneo abruzzese. Ringrazio anche il resto dei componenti del CDS per l’operatività e la serietà dimostrate", queste le parole del Consigliere in quota AU, Marco Tombolini cui fa eco Ettore Pelati, fresco di elezione nella Direzione Nazionale di AU: "Complimenti a Marco e a tutto il gruppo di Azione Universitaria UNIMC; questo è solo il primo di una lunga serie di risultati che porteremo avanti lottando sempre dalla parte degli studenti!".
La bassa concentrazione di ossigeno al fondo, il rapido seppellimento delle carcasse e la precipitazione di minerali come l’apatite e la dolomite subito dopo il seppellimento delle ossa, insieme alla ricchezza biologica originaria. Queste le condizioni che sarebbero all’origine di uno dei più grandi giacimenti di fossili di vertebrati marini del mondo.
Si trova in una delle aree più aride del pianeta, il Deserto di Ica del Perù meridionale, ed è un giacimento così eccezionale perché ospita migliaia di reperti fossili di balene, delfini, foche, squali ed altri pesci, uccelli e rettili risalenti ad un intervallo di tempo compreso tra 14 e 6 milioni di anni fa (un'epoca che i geologi chiamano “Miocene”).
Il gruppo di ricercatori di Milano-Bicocca (Giulia Bosio ed Elisa Malinverno), di Camerino (Claudio Di Celma) e di Pisa (Giovanni Bianucci, Alberto Collareta, Anna Gioncada e Karen Gariboldi), in collaborazione con studiosi di vari istituti di ricerca esteri, ha svelato le cause dell’origine di questo straordinario sito paleontologico grazie allo studio di quasi 900 reperti, spesso eccezionalmente conservati, in un articolo dal titolo “Taphonomy of marine vertebrates of the Pisco Formation (Miocene, Peru): Insights into the origin of an outstanding Fossil-Lagerstätte”, appena pubblicato sulla rivista PLOS ONE.
«Dove oggi c’è un deserto che si estende per centinaia di chilometri lungo la costa del Perù - spiega il geologo Claudio Di Celma - in passato si trovava un grande bacino marino, il Bacino di Pisco, caratterizzato da una grande abbondanza di nutrienti e una ricca biodiversità». «Gli abitanti di questa antica baia si sono conservati per milioni di anni e sono oggi esposti nei dintorni di Ica grazie al sollevamento tettonico e all’erosione nell’ambiente desertico attuale. L'assenza di vegetazione che caratterizza l'area facilita inoltre enormemente la scoperta dei reperti» continua la paleontologa Elisa Malinverno.
«Lo studio della distribuzione dei reperti, della fauna associata e delle tracce lasciate dai morsi di squalo sulle ossa - afferma il paleontologo Alberto Collareta - unitamente a quello delle rocce in cui i fossili sono contenuti, hanno permesso di ricostruire la storia tafonomica di questi straordinari reperti, ovvero ciò che ne ha permesso la conservazione come fossili dal momento della loro morte sino ai giorni nostri.»
È stata quindi una concomitanza di diverse condizioni favorevoli alla fossilizzazione che ha dato origine a questo straordinario giacimento, come spiega la paleontologa Giulia Bosio dell’Università di Milano-Bicocca, prima autrice dell’articolo: «La bassa concentrazione di ossigeno al fondo, il rapido seppellimento delle carcasse e la precipitazione di minerali come l’apatite e la dolomite subito dopo il seppellimento delle ossa, insieme alla ricchezza biologica originaria hanno permesso la formazione di questo importante giacimento, portando alla fossilizzazione di migliaia di esemplari».
Particolarmente interessante risulta il riconoscimento di alcuni scheletri di balene la cui disposizione e le cui relazioni con le rocce incassanti suggeriscono che la carcassa sia andata incontro ad un meccanismo di "autoseppellimento". Ciò accade quando oggetti relativamente pesanti si adagiano su di un fondale solcato da correnti; queste erodono rapidamente il sedimento su cui appoggia l'ostacolo (nel nostro caso, la carcassa), causandone così lo sprofondamento in una cavità che viene poi altrettanto presto riempita da nuovo sedimento. Il risultato di questo processo - molto studiato per quanto riguarda le mine sottomarine ma mai riconosciuto in contesti paleontologici - è la veloce fagocitazione da parte del sedimento di una carcassa che viene così messa al riparo dall'azione degli organismi “spazzini” e da molti altri fattori di “disturbo”.
Lo studio è stato portato avanti, con numerose campagne di prospezione e scavo, dai ricercatori delle università di Milano-Bicocca, Pisa e Camerino, coordinati dal paleontologo Giovanni Bianucci dell’Università di Pisa, in collaborazione con l’Institut Royal des Sciences Naturelles de Belgique (Bruxelles, Belgio), il Museum of New Zealand Te Papa Tongarewa (Wellington, Nuova Zelanda), l’University of Otago (Dunedin, Nuova Zelanda), il Muséum national d’Histoire naturelle (Parigi, Francia) e il Museo de Historia Natural (Lima, Perù).
L'Università di Camerino ancora da record e quest’anno, diventata “maggiorenne” con la prima posizione tra gli atenei fino a 10.0000 iscritti, ottenuta per il 18mo anno consecutivo, raggiunge il risultato straordinario di essere prima tra tutti gli Atenei italiani, con il punteggio assoluto di 98,2. L’Università di Camerino è prima in assoluto tra tutti gli atenei statali nonché tra gli Atenei marchigiani; il risultato ottenuto conferma dunque ancora una volta il forte impegno dell’ateneo nel mantenere sempre elevata, nonché migliorarla, la qualità dei servizi e della didattica offerta agli studenti, anche in questo anno così difficile per il sistema universitario italiano.
La media ottenuta da Unicam è il risultato delle valutazioni ricevute per i servizi, le borse di studio, le strutture, la comunicazione e i servizi digitali, l’internazionalizzazione e l’occupabilità, che hanno tutti fatto registrare un aumento dei punteggi rispetto allo scorso anno.
Straordinario è il risultato ottenuto per la comunicazione e i servizi digitali, segno dell’attenzione che l’Ateneo riserva anche a questo settore, in particolare per la comunicazione multimediale (pagine social e siti web), fondamentale per il dialogo che gli studenti e con gli stakeholder tutti: Unicam ha infatti ottenuto il punteggio massimo, 110, unico ateneo ad averlo raggiunto.
Le classifiche, stilate dopo un attento e scrupoloso esame degli atenei statali e privati italiani, oltre ad analizzare ogni singola realtà accademica, hanno anche il fine di aiutare studenti e famiglie alla scelta universitaria.
“Sono chiaramente felicissimo ed orgoglioso di questo risultato – ha sottolineato il Rettore Claudio Pettinari – che per il diciottesimo anno consecutivo premia il nostro Ateneo e quest’anno aggiunge il primato di collocarci al primo posto tra tutti gli Atenei statali italiani, indipendentemente dalle dimensioni. Con grande soddisfazione dedico questo successo in primis ai nostri studenti, che sono i primi destinatari di tutte le nostre attività, di tutti i nostri sforzi e di tutte le nostre azioni, e lo sono stati ancora di più nell’anno appena trascorso. Per loro cerchiamo sempre di migliorarci, con loro progettiamo e costruiamo un futuro che li renda donne e uomini capaci di affrontare le sfide che la vita riserverà loro. E i nostri studenti lo hanno compreso e hanno scelto di darci ancora fiducia tanto che lo scorso anno accademico abbiamo registrato un incremento delle matricole del 35% rispetto all’anno precedente”.
“Ma permettetemi di ringraziare - ha proseguito il Rettore Pettinari - anche l'intera comunità universitaria che non si risparmia e dimostra quotidianamente un grande senso di appartenenza ad Unicam, reso evidente quest’anno in occasione dell’emergenza sanitaria, fronteggiata in maniera eccellente. Nessuno si è sottratto ai propri doveri lavorando alacremente per continuare a garantire l'eccellente qualità dei servizi e la continuità della didattica e della ricerca, sia nel nel periodo del lockdown sia quando si è trattato di adeguare le strutture e le aule e renderle accessibili nella maniera più sicura possibile per poter svolgere le attività didattiche anche in presenza”.
“Abbiamo deciso di anticipare l’apertura delle iscrizioni al 1 luglio – ha concluso il Rettore – per dare ancora di più la possibilità alle future matricole di conoscerci e di sceglierci. Per il nuovo anno accademico abbiamo implementato l’offerta formativa dell’Ateneo, attivando due nuovi corsi di laurea: il corso di laurea in “Informatica per la comunicazione digitale” ed il corso di laurea in “Tecnico del benessere animale e delle produzioni”, rendendo così i nostri corsi ancora più in linea con le esigenze degli studenti e del mondo del lavoro. Sarà implementato il numero di borse di studio e sono moltissime le agevolazioni relative alla contribuzione studentesca. Tante opportunità, quindi, per decidere di intraprendere un percorso formativo universitario dal momento che, come dimostrano anche i dati Almalaurea, la laurea rappresenta un importante investimento per il proprio futuro”.
Si dichiara soddisfatto il rettore dell'Università di Macerata Francesco Adornato alla conferenza stampa di questa mattina in occasione dell'apertura delle immatricolazioni in vista del nuovo anno accademico. Tanti i temi toccati, dall'ampliamento dell'offerta formativa, alla gestione degli spazi dell'ateneo, passando inevitabilmente per i problemi legati alla pandemia e alle misure di distanziamento fino all'aumento dei servizi agli studenti.
E' proprio il rettore a lanciare la volata: "lo scorso anno abbiamo toccato quota 10220 iscritti, è una soglia psicologica che ci consente di rimanere all'interno degli atenei medi" ha dichiarato "oggi è la prima giornata di immatricolazioni, tra immissioni dirette e preimmatricolazioni abbiamo già toccato una trentina di iscritti. Sono ragazzi provenienti da tutta Italia, dal Molise alla Lombardia e molti sono anche gi studenti internazionali".
Indubbiamente tante le sfide sul piatto, a cominciare dal ritorno in aula il prossimo anno e la gestione della nuova fase che si avvia con il pnrr: "ci stiamo preparando a operare all'interno degli schemi previsti dal piano nazionale, dalla transizione digitale alla rivoluzione green. Per fare questo siamo fermamente convinti che docenti e studenti debbano tornare a presiedere fisicamente gli spazi dell'università."
Si tornerà alla didattica in presenza dunque, così come in presenza saranno tutte le attività correlate, dai percorsi di orientamento ( gli open day) fino agli esami di profitto e a quelli di laurea come ribadito dal professor Claudio Ortenzi, prorettore Vicario e delegato del rettore per la didattica: "tutti stiamo vendendo come la città sia tornata viva con le cerimonie di laurea in presenza di questo periodo, ed è questa la direzione che vogliamo prendere da settembre come d'altronde ci ha indicato la nota della ministra Messa. Tutte le attività riprenderanno in presenza, a quanti non riusciranno a prenotare un posto in aula sarà garantito di poter assistere alle lezioni in streaming".
Tante le novità sul fronte didattico, con nuovi corsi di laurea, master e corsi di perfezionamento. Dal prossimo corso accademico prenderà avvio infatti il primo corso di laurea triennale in lingua inglese di indirizzo giuridico, International, European and Comparative Legal Studies che mira ad offire strumenti per ambire a carriere nelle organizzazioni internazionali o sovranazionali, o nelle imprese e pubbliche amministrazioni con legami con il commercio internazionale. Altra novità, in quella che sarà la Citta Europea dello Sport 2022, è il nuovo indirizzo all'interno del corso di laurea in scienze dei servizi giuridici:il nuovo percorso in "consulente giuridico per lo sport" si rivolge infatti a coloro interassati ad acqusire nozioni in diritto e fiscalità dello sport data la forte esigenza, confermata dai diversi stakeholders, di figure di questo genere all'interno delle società sportive. Innovativo è poi il nuovo progetto didattico di laurea magistrale intitolato "Storia e archeologia per l'innovazione" che integra le materie legate alla storia e all'archeologia con insegnamenti innovativi e professionalizzanti nei campi delle digital humanities e della valorizzazione e gestione del territorio.
Novità importanti anche in ambito di master e corsi di perfezionamento: accanto a Master di consolidata e autorevole tradizione( come quelli in Marketing, innovazione nella pubblica amministrazione e Didattica dell'Italiano) si aggiungono nuove proposte. Anzitutto il master Past in "Professioni per la comunicazione dell'antico" che unisce la formazione storica e artistica con le competenze tecniche e specifiche nella comunicazione al grande pubblico e i corsi di perfezionamento in "Etica, diritto e tecnologie del digitale" che, in collaborazione con la Politecnica delle Marche, formerà figure professionali innovative e competenti nel campo delle tecnologie digitali d'avanguardia, dai media digitali all'intelligenza artificiale, e negli ambiti giuridici ed etici ad esse pertinenti e il corso in "Comunicazione Sportiva" per formare figure professionali che possano essere impiegate nelle organizzazioni sportive ricoprendo vari ruoli:dal responsabile pubbliche relazioni, all'addetto all'ufficio stampa, dallo sport blogger, al responsabile marketing e social media in ambito sportivo.
Ma non è finita qui, spiega Ortenzi: "l'ateneo si sta impegnando a costruire un corso di laurea professionalizzante, si chiamerà Umanesimo Digitale,il quale mira a bilanciare le competenze informatiche tecnologiche con umanistiche , sarà il primo corso di questo genere nel centro Italia ch tral'altro si sposa perfettamente con il punto n. 4 del pnrr che invita a predisporre iniziative volte a quella unione fra saperi che tanto è importante nel nostro tempo "
Molte le iniziative sul fronte dei servizi agli studenti, come spiega il direttore amministrativo Mauro Giustozzi: "abbiamo previsto numerosi stanziamenti quali buoni in denaro per l'acquisto di libri, apparecchiature tecnologiche e l'aumento dello stanziamento per le borse di studio.Inoltre - aggiunge Giustozzi - abbiamo innalzato la soglia per la no tax area ( fissato a 20.000), un bel sostegno per le famiglie".
Altro atavico problema per l'ateneo maceratese è sicuramente quello degli spazi, ai problemi storici si sono aggiunti quelli legati al covid e al distanziamento: "abbiamo chiesto ottenuto la disponibilità di nuove aule presso i Salesiani, dovete però considerare che ci sono lavori in corso per almeno 11 milioni di euro, e altri stanziamenti sono in via di definizione". Si tratta dei lavori presso l'ex loggia del grano, la palazzina ducci (fine lavori previsti per il gennaio 2022) e il polo Bertelli (fine lavori previsto ottobre 2021). In prospettiva si parla addirittura di ulteriori 20 milioni di euro da stanziare per lavori.
Festeggiamenti infine per l'inaugurazione del nuovo polo d'ateneo, Villa Lauri che dal prossimo anno accademico ospiterà l'istituto Confucio. Grande soddisfazione da parte dei vertici d'ateneo, tra i quali vi era l'attuale presidente dell'istituto Luigi Lacchè: "in appena 6 anni e con grandi disagi abbiamo restituito alla città un luogo bellissimo, una superficie di olte duemila metri quadri,con annesso un parco bellissimo, che diventerà sicuramente uno dei poli più belli dell'ateneo. Ci saranno uffici, aule, una biblioteca, e anche un dormitorio con una cucina idoneo ad ospitare i docenti di lingua cinese che qui opereranno, fino alla costruzione di un piccolo auditorio ( ancora da completare). Il nostro obiettivo - continua Lacchè - è quello di fare di Villa Lauri una piattaforma europea perchè abbiamo le risorse umane per farlo,vogliamo farlo diventare un punto di riferimento per il dialogo con la Cina e l'Oriente, paesi con cui inevitabilmente dobbiamo comunicare".
“La scuola nelle Marche riparte regolarmente e in sicurezza grazie ad interventi come quello dei sanificatori: è ufficiale il calendario scolastico 2021-2022 che coinvolge le scuole primarie e le scuole secondarie di primo e secondo grado. Le lezioni riprenderanno il 15 settembre per concludersi il 4 giugno”.
Lo comunica l’assessore all’Istruzione, Giorgia Latini, nel dare notizia che la Regione ha pubblicato l’Avviso pubblico per la concessione di contributi straordinari a favore degli Istituti scolastici marchigiani per l’acquisto di dispositivi di sanificazione dell’aria che favoriscano lo svolgimento in sicurezza delle attività didattiche in presenza, a seguito dell’emergenza sanitaria da Covid-19.
Il contributo è riconosciuto agli istituti scolastici delle Marche per un massimo di 20 mila euro per Istituti fino a 800 studenti iscritti, 30 mila euro per Istituti fino a 1500 iscritti, 40 mila euro per Istituti con oltre 1500 iscritti. Il costo complessivo dell’intervento è di 3 milioni.
“Saranno 204 i giorni di scuola, dopo un anno durante il quale sono stati fatti grandi sforzi per dare continuità ai programmi, anche attraverso la didattica a distanza. Ora – specifica Latini - grazie alle iniziative che abbiamo messo in campo per il rientro in sicurezza, non ci sono ritardi nella ripresa in aula e riusciamo a garantire il regolare inizio delle lezioni.
Un segnale di stabilità che segue le scelte contenute nel piano triennale 2019-2022”.
“Questa iniziativa regionale – aggiunge - mi rende davvero orgogliosa. Ci ho creduto, insieme alla Regione, al mio gruppo e al sottosegretario Rossano Sasso. La sanificazione ambientale è il nuovo imprescindibile elemento di sicurezza (microbiologica e di salubrità degli ambienti), a salvaguardia della salute dei nostri ragazzi”.
I destinatari sono gli Istituti dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado (statali e paritari), gli Istituti secondari di secondo grado (statali e paritari), gli Istituti scolastici statali e paritari non commerciali con sede legale o operativa nelle Marche.
“Vogliamo inviare a tutto il mondo scolastico - prosegue Latini - un messaggio di normalità. La scuola deve ripartire con la programmazione ordinaria delle lezioni.
Le Marche hanno compiuto un grande lavoro, siamo stati primi nella campagna vaccinazioni. Questo impegno va ripagato con il ritorno all’ordinario, ciò che desiderano famiglie, studenti e tutto il mondo della scuola”.
Si amplia ancora l’offerta formativa dell’Università di Camerino: dal nuovo anno accademico 2021/2022 sarà infatti attivato il nuovo corso di laurea in “Informatica per la Comunicazione digitale” nell’ambito dei corsi della Scuola di Scienze e Tecnologie.
La presentazione ufficiale stamattina nel corso dell’incontro “L’informatica per la comunicazione digitale: sfida ed opportunità” al quale ha partecipato anche Raffaella Gentile, product marketing manager Southern Europe di Facebook, a testimonianza di quanto informatica e comunicazione siano un binomio inscindibile nei social media, attualmente principali mezzi di comunicazione, in particolar modo tra le giovani generazioni.
L’incontro si è aperto con i saluti del Rettore Unicam Claudio Pettinari, al quale sono seguiti gli interventi del responsabile della sezione di Informatica Flavio Corradini e del responsabile del nuovo corso di laurea Michele Loreti.
Il corso è unico nel panorama universitario del centro Italia e fornisce conoscenze e competenze strategiche a cavallo tra informatica e comunicazione digitale allo scopo di integrare tecnologia e modalità̀ di comunicazione.
L’obiettivo è quello di formare figure professionali in grado di supportare la trasformazione digitale, sia nei settori privati che pubblici, al fine di garantire la competitività delle organizzazioni sia a livello locale che globale. Tra le attività formative, oltre agli insegnamenti caratterizzanti ogni tipico corso di laurea in Informatica, sono presenti anche corsi di comunicazione e marketing digitale, diritto dei prodotti digitali, grafica per la comunicazione digitale, modellazione e gestione della conoscenza, social media e social media marketing, progettazione interfaccia uomo-macchina, sul game design, solo per citarne alcuni.
“Si tratta di un progetto – ha sottolineato il prof. Flavio Corradini, Responsabile della sezione di Informatica di Unicam – ambizioso e strategico: siamo nella società dell’informazione e della conoscenza, in cui la pervasività del digitale ha cambiato drasticamente il modo in cui interagiamo. Il corso di laurea si propone di formare due figure professionali necessarie e per questo molto richieste dal mercato del lavoro: l’informatico per la consulenza digitale, il cosiddetto “digital consulting” e l’informatico dei media digitali, il “digital media specialist”, che si occuperanno rispettivamente di supportare il processo per la comprensione e la valorizzazione delle tecnologie digitali in ambito aziendale o della pubblica amministrazione, e di progettare e sviluppare applicazioni per l’utente finale, note come lato front-end, che integrano componenti di tecnologia digitale per la comunicazione interna ed esterna di organizzazioni pubbliche e private curando gli aspetti di accessibilità ed usabilità”.
“L’Università di Camerino – ha sottolineato il Rettore Unicam, prof. Claudio Pettinari – ha scelto da tempo di proporre un’offerta formativa moderna e innovativa, frutto anche di confronti con il mondo imprenditoriale e delle professioni e l’attivazione di questo nuovo corso ne è certamente una conferma. Informatica e comunicazione digitale sono due tematiche attualissime, i social media sono sempre più utilizzati ed è necessario che ci siano professionisti che vi operino: è in questo contesto che si inserisce la figura professionale che andrà a formare il nuovo corso di laurea ”.
Quella di oggi, però, è stata anche una mattinata all’insegna dello sport e dell’integrazione, così come voluto dal Rettore Unicam Claudio Pettinari e dal Presidente del CUS Camerino Stefano Belardinelli, che hanno incontrato degli studenti Unicam provenienti dal Bangladesh, India e Pakistan, capitanati da Taposh Kumar Bashak, studente che ha conseguito la laurea triennale in Bioscienze e Biotecnologie e che si appresta ad iniziare la specialistica.
I ragazzi, molto emozionati per questo regalo da Unicam, hanno ricevuto del materiale per poter giocare al loro sport nazionale: il cricket. Il Rettore ha quindi voluto provare l’attrezzatura tipica di questo sport (mazza, guanti da battitore, gambali e casco) e ha ribadito come “ora, in allegria, questi ragazzi potranno sentirsi un po’ più a casa e potranno far conoscere questo sport anche agli altri studenti Unicam. L’università crede molto nella crescita continua dei propri studenti anche attraverso lo sport e ogni studente ha il diritto di poter fare lo sport che ama”.
Successivamente il Presidente del CUS Camerino ha sottolineato che “continua la proficua sinergia tra Unicam e Cus Camerino orientata all’inclusione attraverso lo sport. Siamo da sempre sensibili a questo argomento tanto che al CUS Camerino stiamo portando avanti da anni il progetto SPIN e Spinability promossi dal CUSI per i ragazzi diversamente abili, ma crediamo anche che l’inclusione passi attraverso la cultura. L’anno scorso abbiamo istituito un corso di badminton frequentato principalmente dai nostri studenti cinesi e ora il cricket. Al CUS c’è spazio per tutti!”
Ha permesso di specializzare giovani dottori di ricerca provenienti da Cina, Corea del Sud, India e Ucraina specializzati nel settore dell’Internet delle Cose applicato alla salute e di analizzare le sfide dei sistemi sanitari europei e cinesi. Sono, in sintesi, i principali risultati presentati durante la recente conferenza finale del progetto europeo di ricerca “Heart” coordinato dall’Università di Macerata grazie al finanziamento della Commissione europea per circa un milione e mezzo di euro, nell’ambito del programma Horizon 2020, Marie Skłodowska-Curie Actions, Innovative Training Network, European Industrial Doctorate.
L’occasione ha consentito anche di discutere i possibili sviluppi della attività svolte nell’ultimo quadriennio dall’Ateneo maceratese con l’azienda multinazionale Philips - divisione Salute, l’Università Cattolica di Lovanio in Belgio e numerosi altri prestigiosi partner europei e cinesi, tra cui la Fudan University e la University of Chinese Academy of Social Science.
Heart è stato uno dei primi dottorati industriali internazionali finanziati dalla Commissione europea, che ha integrato con un approccio altamente interdisciplinare competenze giuridiche, economiche e ingegneristiche, nel settore dell’Internet delle cose applicato alla salute. Si tratta di tutti quegli oggetti della vita quotidiana e di sensori indossabili, che, attraverso il collegamento a internet, permettono di controllare da lontano attività e parametri vitali dei pazienti. La rilevanza di questi temi e dell’approccio interdisciplinare è stata confermata dall’insorgere dell’emergenza pandemica, che ha limitato per molti mesi il normale accesso ai servizi sanitari delle persone. Il Covid 19 ha reso ancor più evidente il bisogno di tecnologie che permettano di assicurare servizi di monitoraggio da remoto di parametri vitali della popolazione e che raccolgano ed elaborino dati utili ai fini della tutela della salute pubblica.
Altra peculiarità è stata la dimensione internazionale extra europea del progetto, per aver formato sei giovani dottori di ricerca provenienti da Cina, Corea del Sud, India e Ucraina e per aver analizzato le sfide dei sistemi sanitari europei e cinesi.
Heart è un ulteriore caso di successo della collaborazione dell’ateneo maceratese con il mondo industriale e con Atenei di grande prestigio e dimostra il contributo delle discipline socio-umanistiche nei processi di innovazione e sviluppo, in perfetta sintonia con il motto di Unimc “l’umanesimo che innova”.
Come ha ribadito Francesca Spigarelli, coordinatrice scientifica del progetto, “la chiusura di un progetto è sempre un momento di tristezza, ma nel caso di Heart è forte la consapevolezza dell’importanza del lavoro svolto insieme ai partner e la certezza che questo si tradurrà in nuove opportunità di collaborazione”.
Domani (martedì 13 luglio) porte aperte, in via del tutto eccezionale, al cantiere del nuovo edificio che ospiterà l’Istituto Tecnico Tecnologico Statale “Eustachio Divini” di San Severino Marche dove sono ancora in corso gli scavi archeologici iniziati durante l’estate del 2019.
L’iniziativa, organizzata dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche con la collaborazione dell’Ufficio del Commissario Straordinario Ricostruzione Sisma 2016, della Provincia di Macerata, che è l’ente proprietario della scuola, e del Comune Di San Severino Marche; permetterà di visitare uno dei pochi siti di epoca eneolitica, risalente cioè al IV millennio avanti Cristo, delle Marche.
Si potranno ammirare numerosi strumenti in selce lavorata ma anche tantissimi frammenti ceramici a testimonianza di una intensa frequentazione in quella che era un’area prossima al vecchio alveo di un corso d'acqua oggi non più esistente.
Alla presentazione del cantiere, che inizierà alle ore 10, interverranno la soprintendente regionale Marta Mazza e i funzionari della stessa Soprintendenza, Paola Mazzieri e Tommaso Casci Ceccacci, insieme al sindaco del Comune di San Severino Marche, Rosa Piermattei, al presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, e a un delegato dell’ufficio del Commissario Straordinario alla Ricostruzione Sisma 2016.
A seguire si terranno visite guidate per tutta la mattinata. Le visite riprenderanno poi anche nel pomeriggio, dalle ore 13,30 alle 16,30, e saranno seguite dagli archeologi della società ArcheoLab i quali illustreranno lo scavo e i reperti rinvenuti.
Sarà anche possibile vedere gli archeologi all'opera. Nel corso della visita verranno infine mostrare le attività di restauro e saranno illustrate le tecniche e i materiali utilizzati.
Nell’importantissima sentenza della Corte di Cassazione di Roma di venerdì, dopo il cosiddetto “Processo Condor”, durato ben 22 anni, sulle violazioni di diritti umani in America Latina negli anni Settanta, c’è il contributo della ricerca dell’Università di Macerata.
Si giudicava, infatti, l’associazione a delinquere dei militari golpisti per il sequestro, la tortura, l’assassinio e la sparizione dei corpi di ben 43 cittadini italiani, alcuni dei quali di origine marchigiana. Tra i testimoni chiave del processo, per quanto concerne la ricostruzione storica dei fatti, c’è stato il professor Gennaro Carotenuto, che insegna storia contemporanea nel dipartimento di Studi umanistici, e che da molti anni lavora sul tema dei diritti umani.
Una sua monografia, “Todo cambia. Figli di desaparecidos e fine dell'impunità in Argentina, Cile e Uruguay”, Le Monnier-Mondadori, 2015, anch’essa ricerca “made in Unimc”, svoltasi, oltre che in Italia, in Argentina, Cile e Uruguay, è stata acquisita per intero agli atti della sentenza che ha portato a 24 ergastoli.
Dal punto di vista della difesa dei diritti umani, in particolare per l’esito del giudizio in Cassazione, quella per il Processo Condor è considerata una sentenza fondamentale, uno strumento sovranazionale con il quale l’Italia si fa carico del dovere di sanzionare i crimini di lesa umanità contro cittadini italiani, ovunque accadano nel mondo.
Un attestato alle pagelle più belle, quelle da “10 e lode”, per premiare gli studenti, e in questo caso le studentesse, più meritevoli e valorizzare le eccellenze.
È quello che è stato consegnato, su iniziativa dell’Ufficio scolastico provinciale di Macerata, a sei alunne settempedane dell’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi” nel corso di una cerimonia tenutasi a Civitanova Marche alla presenza, tra gli altri, del vice sindaco e assessore alla Cultura del Comune di San Severino Marche, Vanna Bianconi, e della dirigente delle scuole settempedane, Lauretta Corridoni.
A ritirare l’attestato Pamela Koraqi, Giorgia Pettinari, Chiara Malasisi, Sara Amico, Sara Anibaldi e Gaia Rocci.
“Siete state bravissime, continuate così” sono state le parole che l’assessore e vice sindaco Vanna Bianconi ha rivolto alle ragazze da 10 e lode esprimendo l’orgoglio dell’intera Città di San Severino Marche per il raggiungimento di questo importante traguardo.
Grande successo sabato sera per lo spettacolo “Trasumanar …oltre Dante” nella splendida cornice dell’anfiteatro romano di Urbisaglia con la regia dell’educatrice teatrale Fabiana Vivani.
Un pubblico molto attento e in rispettoso silenzio durante lo spettacolo si è lasciato andare ad entusiasmo e ad un clamoroso applauso al termine del viaggio di Dante alla visione del “Valore infinito”.
I 23 giovanissimi attori, studenti delle classi quarte e quinte del Liceo Artistico “Cantalamessa” hanno saputo tenere desta l’attenzione degli spettatori permettendo loro di essere coinvolti emotivamente in un’atmosfera Paradisiaca.
Il percorso del viaggio è stato studiato con attenzione: lo spettatore appena entrato nell’area intorno all’anfiteatro è stato catapultato in un’immersione purificatoria nei fiumi, il Lete' e l'Eunoe' del Paradiso terrestre prima di appressarsi alla visione di Dio all’interno, nel Paradiso celeste. Installazioni digitali hanno permesso questo bagno nelle acque limpide e rigeneranti dello spirito, mentre giovani anime sulle cui vesti erano proiettate immagini naturali, con armonia facevano la mimesis dell’acqua.
Una volta accomodati dentro l'anfiteatro si è assistito all'ultima fase del viaggio tutto umano di Dante, che dopo aver invocato l'aiuto delle Muse ed Apollo, incontra anime straordinarie proprio per aver vissuto la propria esistenza con pienezza, tra gioie e sofferenze. Significative le figure di Piccarda Donati e Costanza D'Altavilla e quella di San Tommaso che, esaltando la povertà di San Francesco, ha fatto riflettere sul senso della vera ricchezza, e Cacciaguida, antenato di Dante, che soffermandosi sull'effimero e fugace trascorrere dei beni mondani, ci ha portato ad interrogarci sulla vera essenza della vita.
Il copione teatrale non poteva concludersi senza il 33° canto in cui il mistico San Bernardo, toccante l’interpretazione, invoca la Vergine per permettere a Dante di congiungersi con Dio.
I giovani attori, per molti questo è stato il battesimo del palco, sono stati tutti straordinari e professionali, impeccabili nella recitazione ed interpretazione. L’esperienza è stata per tanti profonda e particolarmente formativa
Il progetto ha visto il coinvolgimento di tutte le sezioni del Liceo Artistico e di tanti docenti ed allievi che hanno collaborato alla realizzazione e riuscita dello spettacolo nonostante le grandi difficoltà del periodo.
La particolarità e il valore del Liceo artistico, quindi, da evidenziare è che ogni aspetto della produzione teatrale è stato realizzato in completa autonomia all’interno dei laboratori di indirizzo, dal mood scenografico ai costumi, alle istallazioni, alle animazioni proiettate all’interno dell’anfiteatro.
Al termine della rappresentazione la regista ha voluto presentare ogni singolo attore. Nel ruolo del coro delle anime: Caterina Meschini, Giulia Elezi, Veronica Fattori, Giulia Lattanzi, Selene Catena, Veronica Morelli, Diego Polverini, Gabriele Zittano; nel ruolo delle Muse: Valeria Montecchiari, Joselyn Fermani, Beatrice Gaspari, Chiara Corradini ,Jasmine Njimi , Carlotta Luchetti, Giorgia Petetta, Alessandra Salvucci, Esther Scuriatti; nel ruolo di Dante Emilio Mercanti; nel ruolo di Beatrice Emily Moretti; nel ruolo di Piccarda Donati Anastasia Del Monte; nel ruolo di Costanza d’Altavilla Giulia Allegri; nei ruoli di San Tommaso e San Bernardo Massimo Mogetta; nel ruolo di Cacciaguida Alessandro Iualè.
Sono poi saliti sul palco il Dirigente Scolastico Prof. Claudio Mengoni e la Professoressa Roserita Calistri che hanno ringraziato gli ospiti convenuti, l’amministrazione comunale di Urbisaglia, il Sindaco Paolo Francesco Giubileo e l’assessore alla cultura Cristina Arrà e tutti i docenti ed alunni che hanno collaborato al progetto d’istituto:
Per la scenografia per la sezione Audiovisivo e Multimediale i professori Marco Bozzi, referente e direttore artistico, Matteo Antonini e le classi 4° e 5° E e 5° D che hanno curato le installazioni digitali.
Per l'indirizzo Architettura e Ambiente i docenti, Loris Frenguelli, Martina Pesaresi ed Enrica Paduano che hanno realizzato i supporti per i monitor dei fiumi insieme agli alunni della classe 4° A.
Per l'indirizzo Arti Figurative la docente di pittura Veronica Rossetti per le immagini, poi, digitalizzate di elementi naturali e gli alunni della 4° F
Per l'indirizzo di Design Metalli i docenti Aurora Palazzetti e Marco Cingolani per le installazioni nel percorso sensoriale e gli alunni della classe 3° F
Per i costumi le professoresse della sezione Design Moda Simonetta Palmucci ed Anna Maria Papetti e gli allievi della classe 4° C
Per la scrittura del copione è stato fatto un gran lavoro sinergico tra la regista Fabiana Vivani e le professoresse di Lettere Paola Consolati e Roserita Calistri.
Un ringraziamento è stato espresso anche a tutto il personale di segreteria, la DSGA Francesca Martello, al personale ATA e ai tecnici per la loro disponibilità.
Già si pensa a repliche in altri importanti teatri poiché l’esito del progetto è stato oltre ogni aspettativa; il Liceo artistico di Macerata è l’unica scuola (non solo in ambito territoriale, forse anche nazionale) ad aver portato in scena uno spettacolo teatrale per i 700 anni della morte del Sommo poeta.
Nei giorni di venerdì e sabato 2 e 3 luglio si è tenuto a Bologna il "II Congresso Nazionale di Azione Universitaria" che, dopo ben 16 anni, si riunisce per rinnovare gli organi dirigenziali e dare il via ad un nuovo capitolo della storia del movimento. Per il gruppo marchigiano, questo congresso segna la rinascita della destra universitaria regionale libera e autentica, frutto del grande lavoro svolto da tutti i ragazzi di AU che, in concerto con Gioventù Nazionale, hanno saputo conquistare il proprio spazio nei rispettivi Atenei ponendo così solide e nuove fondamenta per costruire il futuro di AU.
Ben due i marchigiani che approdano quindi in Direzione Nazionale: Lorenzo Gabrielli, studente di Ancona al terzo anno di Ingegneria di UNIVPM; e Ettore Pelati, di Recanati, al secondo anno della Magistrale in Ricerca storica di UNIMC.
Rilasciano una dichiarazione congiunta Pelati e Gabrielli, appena eletti in Direzione nazionale: "Siamo orgogliosi di essere stati chiamati a rappresentare la comunità marchigiana di AU in Direzione nazionale, cercheremo con tutti noi stessi di costruire e lasciare in eredità ai futuri militanti del nostro movimento un gruppo unito, solido e compatto che sappia affrontare insieme le sfide del futuro in nome di tutti gli studenti universitari. Ringraziamo tutto il gruppo di AU Marche che ci hanno dato fiducia, così come tutto il gruppo di Gioventù Nazionale Marche: comunità di amici, militanti e fratelli".
"L’elezione di due marchigiani in Direzione nazionale è il riconoscimento di un percorso lungo ed impegnativo che ci ha visti protagonisti e che ci ha portati al Congresso con una crescita importante e che segna l’inizio di un nuovo capitolo per azione universitaria in Italia e nelle Marche. – afferma Maicol Pizzicotti Busilacchi, Presidente regionale di Gioventù Nazionale che continua - Ringrazio in primis tutti i giovani studenti che ci hanno sostenuto negli Atenei e che hanno dato fiducia ai nostri rappresentanti, ringrazio anche chi come Ettore e Lorenzo hanno subito creduto nel sogno di nuova, unica, vera AU. Ringrazio infine tutte le comunità d’Italia di AU che ci hanno sostenuto in questa crescita ed in particolare Domenico Carbone, marchigiano e senatore accademico all’UNIBO, e Dalila Ansalone, nostra capogruppo in CNSU. Un pensiero speciale ed affettuoso va infine al neoPresidente Nicola D’Ambrosio, una grande persona da oggi al servizio di una grande Azione Universitaria. A tutta la nuova dirigenza auguro buon lavoro".
Il Ministero della Cultura, direzione generale archivi, ha premiato con un finanziamento di oltre 60 mila euro il progetto di recupero e digitalizzazione di parte del patrimonio archivistico del Centro movimenti e partiti politici dell’Università di Macerata messo a punto dal Sistema bibliotecario di Ateneo.
L’obiettivo dell’intervento è quello di valorizzare e rendere disponibile alla comunità accademica e al pubblico parte del ricco patrimonio archivistico, dei manifesti e periodici del Centro, attraverso la digitalizzazione, la gestione e la conservazione a lungo termine del materiale all’interno dell’Archivio digitale che l’Ateneo ha acquisito e che rappresenterà anche il punto di raccolta del vasto patrimonio di beni archivistici, bibliografici e museali dell’Università.
“Attraverso l’uso delle tecnologie, l’Università di Macerata mette a disposizione le proprie competenze e professionalità per consentire l’accesso a documenti che rappresentano un presidio della memoria storica non solo di un territorio, ma dell’intera Nazione”, commenta il rettore Francesco Adornato.
Il materiale della vasta collezione che sarà sottoposto a recupero è stato scelto in base al valore scientifico e allo stato di conservazione dal direttore del Centro Angelo Ventrone, docente di Storia contemporanea all’Università di Macerata.
“Già in passato – ricorda il docente- avevamo digitalizzato e catalogato una parte di questo materiale su cataloghi online o su supporti informatici rimovibili. Grazie a questo progetto, i documenti saranno riversati in un archivio innovativo, in grado di dialogare con altri sistemi e costantemente aggiornato, scongiurando, così, possibili perdite e deterioramenti, a favore di studiosi, studenti e cittadini”. Si parla di circa quindicimila pezzi tra documenti e manifesti, legati anche a personaggi della storia politica locale e a forze politiche maceratesi".
“La piattaforma che utilizzeremo - spiega la delegata del rettore al sistema bibliotecario di ateneo Elisabetta Michetti - è un’open source gestita da una comunità internazionale che permette di acquisire, indicizzare, conservare e distribuire qualunque tipo di oggetto digitale: testi, immagini, audio, video. Ad oggi esistono al mondo oltre 3.000 banche dati e biblioteche digitali basate su questa tecnologia (DSpace), che viene utilizzata sia per fornire accesso ai prodotti della ricerca, alle collezioni della biblioteca e a materiali didattici, sia per conservare e diffondere il patrimonio culturale digitale”.
Consiglio a bordo nave per il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Macerata, che oggi si è riunito nelle sale del traghetto “AF Claudia” ormeggiato nel porto di Ancona. A fare gli onori di casa è stato il presidente stesso della Compagnia armatoriale FMG Alberto Rossi.
L’insolita sede segnala il rapporto consolidato tra l’Ateneo e l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale: una collaborazione che da due anni ha permesso di avviare il curriculum “Trasporti marittimi e logistica portuale” del corso di laurea magistrale in “Scienze giuridiche per l’innovazione”.
A portare il proprio saluto al consiglio e ai componenti dell’equipaggio è stato anche il rettore Francesco Adornato, che ha ribadito l’importanza della contaminazione dei saperi e delle relazioni con le imprese del settore. Ad accoglierlo sono stati il segretario generale dell’Autorità Matteo Paroli e il direttore del Dipartimento Stefano Pollastrelli.
L’Università di Macerata ha attivato da tempo un filone di ricerca e alta formazione su temi collegati allo studio del diritto della navigazione, in particolar modo, del diritto marittimo, e del diritto dei trasporti, del trasporto multimodale, dell'accesso al mercato del trasporto, con una speciale attenzione sugli affari marittimi e del sistema infrastrutturale dei trasporti e dell'energia nella regione adriatico-ionica.
Gli studenti del curriculum dedicato ai trasporti marittimi possono anche frequentare stage formativi nelle imprese di logistica e nelle pubbliche amministrazioni.
Il reperimento di figure che operano in questo settore, altamente innovativo, è diventato sempre più strategico, in un contesto di rilevanza non solo economica e gestionale, ma anche infrastrutturale e giuridica, che connette aziende e persone spesso appartenenti a Stati diversi.
Un servizio con immagini inedite della ripresa dei lavori nel cantiere per la costruzione del nuovo Istituto tecnico tecnologico “Divini” di San Severino apre il Tg che i ragazzi della scuola hanno realizzato durante il corso “Giovani redattori”, promosso nell’ambito del progetto Scuola estate 2021 in collaborazione con l'Associazione HELP S.O.S. Salute e Famiglia ODV. Il telegiornale è stato curato dai corsisti, frequentanti il primo anno di specializzazione, indirizzi di Grafica e comunicazioni e Informatica: lo hanno chiamato “Divini news” e dura una decina di minuti. Riprese, interviste, notizie, montaggio dei servizi, logo grafico, “sottopancia”, scelta della sigla, sezione conclusiva dedicata al back stage: sono tutta “farina del loro sacco”, frutto di un proficuo lavoro svolto durante il minicorso estivo protrattosi per sei incontri nella seconda metà di giugno e all'inizio di luglio.
Il Dirigente scolastico Sandro Luciani parla della ripartenza dei lavori nella nuova sede scolastica, il Rotary Club di Tolentino racconta le sue iniziative di solidarietà e sostegno alla formazione. Poi l'attenzione dei ragazzi si sposta sulla sana alimentazione, sulla salute, sulle produzioni bio in agricoltura e così via.
Il video del Tg è visibile sul sito dell'Istituto (www.divini.edu.it) e sul canale Youtube della stessa scuola, nonché sul sito del progetto “Spazio giovani” (www.spaziogiovani.org) e su tutti i canali social dell'Associazione HELP S.O.S. Salute e Famiglia ODV. Coordinato dal professore di Lettere, Rudi Gianfelici, il corso si inserisce nel più ampio progetto “Spazio giovani” portato avanti dall'Associazione Help con diversi partner istituzionali, fra cui proprio il “Divini” di San Severino. Ad aprire gli incontri sono stati il vicepresidente dell’Ordine dei giornalisti delle Marche, Luca Romagnoli, e la presidente di Help, Cristina Marcucci. Poi, durante il corso, sono intervenuti esperti del settore, a cominciare dalla giornalista Barbara Olmai, che cura la comunicazione dell'Istituto tecnico tecnologico di San Severino, fino a Riccardo Seri, Andrea Mozzoni e Mauro Grespini. Importante anche il contributo tecnico dei docenti Roberta Sorrentino e Alessandro Castelliti della specializzazione “Grafica e comunicazione”. Il laboratorio si è svolto nelle aule dell'Itts.
Nel suo saluto introduttivo il vicepresidente dell'Ordine, Luca Romagnoli, ha raccontato la propria esperienza in campo giornalistico come pioniere delle prime emittenti televisive regionali, fornendo consigli utili ai ragazzi che vogliono avvicinarsi al mondo dell’informazione e soffermandosi soprattutto sull’autenticità delle notizie. Da parte sua invece la presidente Marcucci ha evidenziato le peculiarità del progetto “Spazio giovani” e l’impegno dell’associazione nei confronti del mondo giovanile. Al termine del corso è stato rilasciato ai partecipanti un attestato di frequenza che vale anche come credito formativo per il loro cammino verso la maturità.