Debora Forconi, originaria di Tolentino, concorrente inviata dall’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano, è la vincitrice della ventesima edizione del concorso nazionale “Chinese Bridge" destinato agli studenti Universitari.
Ancora una volta l’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano si aggiudica il primo premio della competizione che, giunta alla sua 20° edizione, continua ad attirare l’interesse di numerosi studenti, permettendo loro di mettere alla prova le conoscenze sulla Cina e di rafforzare la comprensione della lingua e della cultura cinese.
La finale della competizione, patrocinata dalla Sezione Scienza e Educazione dell’Ambasciata Cinese in Italia e realizzata dall’Istituto Confucio dell’Università di Macerata, si è tenuta lo scorso 16 luglio. A causa dell’epidemia da Covid-19, questa edizione è stata condotta online sull’APP Cinitalia del CMG per visualizzare e confrontare le opere.
Sono stati ripartiti, con un decreto del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, d’intesa con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, i 350 milioni di euro stanziati dal decreto sostegni bis per garantire l’avvio dell’anno 2021/2022 in sicurezza. Per le Marche in arrivo 9.707.737,15 milioni di euro.
Si tratta di risorse che i dirigenti scolastici potranno utilizzare per l’acquisto di dispositivi di protezione e di materiale per l’igiene individuale o degli ambienti, ma anche per interventi a favore della didattica per le studentesse e gli studenti con disabilità, disturbi specifici di apprendimento e altri bisogni educativi speciali, per potenziare gli strumenti digitali, per favorire l’inclusione e contrastare la dispersione scolastica attraverso il potenziamento dell’offerta formativa.
I fondi si potranno utilizzare anche per adattare gli spazi interni ed esterni degli istituti per garantire lo svolgimento delle lezioni in sicurezza o per l’acquisto di servizi professionali, di formazione e di assistenza tecnica per la sicurezza sui luoghi di lavoro, per l’assistenza medico-sanitaria e psicologica.
Si potranno acquistare strumenti per l’aerazione e quanto ritenuto utile per migliorare le condizioni di sicurezza all’interno degli Istituti.
Con il decreto firmato, ora al vaglio degli organi di controllo, viene resa nota la somma a disposizione di ciascuna scuola. L’assegnazione dei fondi avverrà nei prossimi giorni insieme all’invio di una apposita nota che il Ministero dell’Istruzione fornirà alle scuole con le istruzioni operative per l’utilizzo delle risorse. Sarà previsto un supporto attraverso l’help desk per l’emergenza.
Erano 34.481 le unità di personale scolastico che risultavano vaccinate con almeno la prima dose di siero alla data del 9 agosto scorso al Servizio Sanità della Regione Marche, il 95,75% del target previsto (36.012 tra docenti e personale ATA). Particolarmente confortante il fatto che di questi 31.615, l’87,79% del totale, avessero ricevuto, alla stessa data, anche la seconda dose.
Diversa la situazione per gli studenti, che alla data del 16 agosto, giorno da cui per i ragazzi sotto i 19 anni è possibile accedere ai centri vaccinali senza prenotazione, avevano ricevuto la somministrazione di almeno la prima dose in 22.043 per la fascia di età dei 12-15enni (il 39,8% del totale della popolazione) e in 36.496 per la fascia dai 16 ai 19 anni (il 66,6% del totale).
Di questi solo il 16,6% dei 12-15enni avevano ricevuto anche la seconda dose mentre più confortante è in questo caso la percentuale dei ragazzi più grandi (46,5%). Mancano in sostanza all’appello anche della prima dose 51.569 giovani in età scolare, pari al 46,8% della popolazione scolastica complessiva (110.108).
Se si guarda i dati relativi alla provincia di Macerata il 27,9% della fascia di età dei 12-15enni ha ricevuto la prima dose, con la percentuale di adesione che scende al 7,06% per quanto riguarda la seconda dose. In entrambi i casi siamo sotto la media regionale. Per quanto riguarda, invece, la classe di età 16-19 anni hanno aderito alla prima dose di vaccino il 56,8% degli studenti, mentre la seconda dose è stata ricevuta dal 34,6% di loro. Anche qui i dati sono inferiori a quelli che si riscontrano in tutte le altre province marchigiane.
Aria nuova nelle aule scolastiche dell’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi”, sia nella sede centrale di viale Bigioli che nel plesso dell’Infanzia di Cesolo.
Il Comune di San Severino Marche ha partecipato all’avviso pubblico della Regione grazie al quale, a seguito dell’emergenza sanitaria da Covid-19, sono stati previsti interventi straordinari per lo svolgimento in sicurezza delle attività didattiche attraverso l’installazione di impianti di ventilazione meccanica.
Nelle due scuole si sta provvedendo all’installazione di ben 24 macchine per il trattamento e il ricircolo dell’aria: 21 macchinari entreranno in funzione nella sede centrale e altri 3 nella sede di Cesolo al suono della prima campanella del nuovo anno scolastico.
La spesa complessivamente dell’intervento, interamente finanziato dal bando regionale, si aggira sui 100mila euro.
A cinque anni dalla tragica serie di scosse sismiche che devastarono il centro Italia, si prospetta per l’Università di Macerata un’ulteriore intensa fase di operazioni per ripristinare gli edifici rimasti allora danneggiati, grazie all’Ordinanza speciale, firmata venerdì scorso dal Commissario straordinario per la ricostruzione Giovanni Legnini.
Il provvedimento ha sbloccato circa 17 milioni di euro di interventi - ai 14 milioni previsti si aggiungono anche un paio di cofinanziamenti Ministero e Ateneo già approvati - e interessa cinque sedi individuate dall’Ufficio Speciale per la Ricostruzione della Regione Marche e dall’Ateneo di Macerata. Gli edifici interessati sono stati confermati dai sopralluoghi del sub Commissario e del personale della struttura Commissariale in base alla “particolare urgenza e criticità, in relazione a funzioni e caratteristiche proprie o all’interconnessione con la ricostruzione del tessuto sociale ed economico della città e del territorio”.
Si tratta della sede di Giurisprudenza, dei palazzi Ugolini e Ciccolini, dell’ex Tribunale in via Garibaldi e di una palazzina in via Crescimbeni, tutti tutelati dal Codice dei beni culturali e del paesaggio
Per la sede storica in piazza della Libertà, il seicentesco ex convento dei Barnabiti con l’aula magna, l’antica biblioteca e altre aree nella parte sud est dichiarate inagibili, erano stati già previsti 4 milioni e 800 mila euro in seguito all’ordinanza 109 del 2020 a cui si aggiunge un cofinanziamento del Ministero dell’Università e della Ricerca e di Unimc pari a quasi due milioni di euro per l’efficientamento energetico e la messa a norma antincendio, i cui lavori si svolgeranno, quindi, in contemporanea.
Per Palazzo Ugolini, primo esempio di neoclassicismo maceratese firmato da Giuseppe Valadier, sono previsti quasi 3 milioni e mezzo.
Oltre 900 mila euro sono stati calcolati, invece, per il cinquecentesco Palazzo Ciccolini, reso inagibile nella parte che ospitava la sala del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione.
La sede in via Garibaldi, l’ex monastero di Santa Chiara trasformato in tribunale e carceri durante il periodo napoleonico e oggi sede dei corsi di filosofia nonché della Biblioteca statale, già messa in sicurezza dal 2020, saranno eseguiti lavori per 2 milioni e 660 mila euro a cui si aggiungono, anche in questo caso, gli interventi di efficientamento energetico e antincendio cofinanziati da Mur e Unimc per oltre un milione di euro.
Infine, per la palazzina in via Crescimbeni, a ridosso di Piazza Vittorio Veneto, con uffici e laboratori del Dipartimento di Economia e Diritto, sono previsti circa due milioni di euro.
“In questi edifici – sottolinea il rettore Francesco Adornato - si è sedimentata la lunga storia dell’Ateneo e del suo proficuo rapporto simbiotico con la città. Le inagibilità non hanno solo determinato un notevole disagio all’intera comunità universitaria, ma hanno contribuito ad accrescere l’attuale “crisi” del centro storico, aggravata dall’emergenza pandemica. Il ripristino di questi spazi, dal forte valore sociale e identitario, permetterà di ricostruire una città universitaria vitale, attrattiva e fortemente coesa con la comunità cittadina, attenta alle dinamiche giovanili, ricca di cultura e con lo sguardo rivolto all’orizzonte futuro".
L’ordinanza permetterà di adottare procedure semplificate e accelerate, dalla progettazione all’approvazione, dall’affidamento dei lavori e servizi alla costruzione. Soggetto attuatore sarà l’Università di Macerata stessa.
“Negli ultimi anni – spiega il direttore generale Mauro Giustozzi – abbiamo gestito e stiamo gestendo lavori di restauro, recupero, ristrutturazione edilizia per un importo complessivo ben superiore a quello previsto dall’Ordinanza Speciale, dimostrando di poter garantire capacità operativa ed esperienza”.
Tra gli interventi attualmente seguiti dall’area tecnica UniMc, guidata dall’architetto Francesco Ascenzi, ci sono, infatti, anche quelli in corso per il miglioramento sismico, l’efficientamento energetico e la riqualificazione alla Loggia del Grano, alla Palazzina Tucci in via Morbiducci, all’ex seminario in Piazza Strambi e al Polo Bertelli per un totale di 10,6 milioni di euro; quelli in fase di avvio per il nuovo polo sportivo a Santa Croce e l’ampliamento del Polo Bertelli per 8,4 milioni; gli interventi in fase di affidamento per il collegio in viale Indipendenza per 4,8 milioni di euro e quelli in progettazione per il padiglione est di Villa Lauri e piazza Pizzarello, 11,5 milioni di euro.
Oltre 35 milioni di euro di fondi divisi tra Ministero, Ateneo e Por Fesr a cui si aggiungono i 14 dell’ordinanza speciale e i 3 per l’efficientamento energetico e miglioramento sismico per un totale di 52 milioni di euro.
Mi ha appena chiamato il Ministro dell'istruzione Bianchi per dirmi di aver preso in carico la vicenda legata alla giovane studentessa e alla mancata apertura delle prima classi dell'istituto superiore". Lo ha scritto ieri, su Facebook, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, il quale è tornato sulla vicenda di cui aveva scritto al ministero, riguardante una 15enne con disabilità che sarà "costretta" a percorrere 180 chilometri al giorno, tra andata e ritorno, per frequentare la scuola dei suoi sogni a Civitanova Marche dal paesino dell'Appennino marchigiano nel 'cratere' sismico, dove risiede.
Ciò perché all'Ipsia Frau di Tolentino, sezione moda, ci sono appena 12 iscrizioni e quindi la classe non avrebbe i requisiti numerici per formarsi. Il ministro, riferisce Acquaroli, "mi ha annunciato che cercherà di individuare una soluzione per soddisfare l'esigenza rappresentata, in collaborazione con l'Ufficio Scolastico e con gli altri enti coinvolti. In attesa di conoscere la soluzione che si prospetterà per il caso specifico, - conclude il presidente della Regione - ringrazio il Ministro per la solerzia con cui si è attivato nel comprendere la problematica”.
Una studentessa disabile di 14 anni, che vive in uno dei comuni dell'Appennino marchigiano maggiormente colpiti dal sisma 2016, sarà "costretta" a percorrere 180 chilometri al giorno, tra andata e ritorno, per frequentare la scuola dei suoi sogni a Civitanova Marche.
"Il tutto perché all'Ipsia Frau di Tolentino, sezione moda, ci sono appena 12 iscrizioni e quindi la classe non avrebbe i requisiti numerici per formarsi, se non fosse che c'è una deroga per i comuni del cratere sismico e quindi abbiamo tutte le carte in regola perché la classe si formi, contrariamente da quanto viene asserito dall'Ufficio scolastico regionale", dice all'Ansa il sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, che promette di "andare fino in fondo alla vicenda", così come il sindaco del Comune in cui risiede la ragazzina.
Della vicenda si sta occupando anche il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, che stamani ha pubblicato un post sulla propria pagina Facebook in cui ha annunciato di aver interessato della questione, insieme all'assessore Giorgia Latini, il ministro della pubblica istruzione, Patrizio Bianchi, a cui si sono rivolti anche i due sindaci interessati dal caso.
"Questa vicenda racconta una criticità che costantemente viviamo sui nostri territori, soprattutto quelli montani e colpiti dal sisma, dove ogni anno si lotta per garantire ai cittadini il minimo diritto allo studio e l'apertura delle classi - ha sottolineato Acquaroli -. Abbiamo chiesto al ministro di verificare la possibilità di agire in deroga alla normativa, in attesa che si possa giungere a breve a un intervento legislativo che sia più aderente alle reali esigenze locali dei territori. È incredibile che nel 2021 non sia garantito a tutti il diritto allo studio e in particolare alle fasce di popolazione più fragili".
Studiare Scienze Filosofiche all’Università di Macerata, dove il fascino della filosofia sposa le esigenze del mondo del lavoro e sa trasformarsi in “vita buona”.
«Al Corso di Laurea Magistrale di Macerata abbiamo imparato tante cose, ma soprattutto che la filosofia è vita e che coltivare e tenere sempre desta la domanda rende “la vita degna di essere vissuta dall’essere umano”». A descrivere in questi termini la loro esperienza del percorso di laurea magistrale in Scienze Filosofiche, ricordando la celebre affermazione dell’Apologia di Socrate di Platone, sono alcune/i studentesse/i ed ex studentesse/i dello stesso corso di laurea, che, sotto la guida della regista Giorgia Zamboni, fotografa e content creator, hanno realizzato un breve video che, in pochi giorni, ha già ottenuto molte visualizzazioni e apprezzamenti.
Carlo Capretta, Valentina Carella, Alessandro Maranesi, Federica Piangerelli, Lorenzo Sbarbati: sono i volti e i nomi degli attori che hanno parlato di sé nei luoghi in cui hanno studiato o in cui stanno ancora studiano, e che dopo la laurea Triennale ad UniMc hanno voluto proseguire con convinzione ed entusiasmo il percorso di Laurea Specialistica sempre ad UniMc. Sono espressione di percorsi di vita ed esperienze lavorative molto diverse, che spaziano dalla musica, al teatro, alla didattica nelle scuole superiori, alla ricerca e al lavoro in imprese e start up, e che sono la prova che lo studio della filosofia apre, oltre alle menti, molte prospettive lavorative.
Hanno parlato di un ambiente piccolo, raccolto, eppure con molti contatti internazionali, che favorisce il rapporto con i docenti; hanno raccontato dell’apertura di scenari e di possibilità lavorative; della capacità di promuovere il pensiero critico; di una formazione completa in tutti gli ambiti filosofici.
Sembra dunque che il corso di laurea specialistica in Scienze Filosofiche dell’Università di Macerata, che ha raggiunto, negli anni, valutazioni altissime nella didattica, nella ricerca e nella valutazione degli stessi studenti, sia in grado di parlare alle menti e ai cuori di molti giovani.
Come ha ricordato infatti Valentina Carella, ex studentessa, dottore di ricerca e attualmente docente di Filosofia e Storia in un liceo marchigiano: «a Macerata ho imparato che la filosofia è in grado di parlare a tutti i campi dell’esistenza umana; essa dialoga con l’economia, la politica, la società. È un’esperienza che mi ha arricchito moltissimo a livello professionale e umano. Se tutto questo è possibile è perché, appunto, la filosofia è vita».
Di seguito proponiamo il video integrale:
Bloccata la graduatoria di iscrizione alla scuola d'infanzia per gli alunni dell'Istituto Comprensivo "Lorenzo Lotto", nel comune di Monte San Giusto. A renderlo noto, attraverso un avviso pubblicato sul sito ufficiale dell'istituto è il dirigente scolastico Edoardo Iacucci.
Alcune famiglie, infatti, hanno contestato l'accoglimento delle iscrizioni degli alunni presso il plesso "Don Dante", comunicato lo scorso 3 agosto. Tutto ruota attorno alla compilazione di un allegato (l'allegato 1 ndr) presente sul modello della domanda di iscrizione per l'anno scolastico 2021 presentata dai genitori nello scorso mese di gennaio.
Allegato che "nella maggior parte dei casi non è stato compilato completamente [...], mancando di conseguenza l’indicazione del possesso di alcuni requisiti di precedenza/preferenza (come la residenza nel Comune di entrambi i genitori o la presenza di fratelli/sorelle già frequentanti l'istituto n.d.r.) utili al fine del posizionamento in graduatoria" sottolinea il dirigente scolastico dell'Istituto Comprensivo Lorenzo Lotto nell'avviso.
Di diversa opinione sono alcune famiglie sangiustesi che affermano come l'allegato in questione non fosse presentato "sotto forma di autocertificazione, ma come elencazione di criteri (vedi foto sotto ndr). Molti hanno pensato fosse una semplice presa visione per la costituzione delle classi - dicono -. Non c'era nemmeno lo spazio presente per dichiarare quanto richiesto, non era quindi poi così chiaro come compilare l'allegato 1. A seguito di ciò si sono scatenate piccole incomprensioni sui vari gruppi WhatsApp delle mamme. Quello che dispiace è la mancanza di chiarezza con cui è stata gestita la situazione, che ha portato a fomentare l'astio fra genitori, sempre inopportuno" , concludono.
Ecco la prima versione dell'allegato 1:
Tutte le istanze saranno ora rivalutate previa ricompilazione dell’allegato stesso da parte di tutti gli interessati. La regolarizzazione della documentazione dovrà avvenire entro le ore 12:00 del 19 agosto. Nel caso di mancato inoltro, sarà tenuto in considerazione l’allegato 1 già depositato in segreteria e protocollato all’atto dell’iscrizione, ritenendo valide le dichiarazioni già assunte.
"La graduatoria degli alunni accolti al plesso Don Dante sarà pubblicata presumibilmente entro fine agosto all’albo cartaceo del plesso di scuola media. Di ciò verrà data tempestiva comunicazione all’albo e al sito dell’Istituto, che si raccomanda di consultare ogni giorno". Questo quanto comunica il dirigente scolastico Edoardo Iacucci.
Ecco la seconda versione dell'allegato 1, compilabile ora dai genitori sangiustesi, sotto forma di autocertificazione dopo le proteste di alcune famiglie:
Anche per il nuovo anno accademico l’Università di Macerata rafforza le misure di sostegno economico per i propri iscritti, con un impegno extra di risorse che quasi raggiunge il mezzo milione di euro.
“Gli studenti sono al centro del nostro agire quotidiano – sottolinea il rettore Francesco Adornato -. Era doveroso trovare il modo per aiutare le famiglie in un momento difficile, cercando di mitigare gli effetti della crisi economica conseguente alla pandemia. L’Università del dopo Covid deve essere ancora più accogliente, a misura d’uomo e di studente. E’ un impegno che assumiamo anche quest’anno”.
Nello specifico, sono in fase di attivazione trenta nuove borse di studio che vanno a incrementare l’offerta dei sostegni economici offerti dall’ente regionale Erdis. Nello specifico, si tratta di 10 borse per matricole fuori regione e 20 per laureati di primo livello che si iscrivono a un corso magistrale.
Sono riproposti anche per l’anno accademico 2021/22 i voucher per l’acquisto di libri, computer, tablet, smartphone o altre apparecchiature informatiche che chi si iscrive al primo anno dei corsi di laurea triennali, magistrali e a ciclo unico può richiedere fino a un massimo di 500 euro.
L’ateneo conferma la no tax area fino a 20 mila euro di Iseeu, ossia la fascia massima di reddito entro la quale non si paga il contributo annuale, e ha introdotto significative riduzioni per i redditi fino a 40 mila euro di Iseeu.
I nuovi provvedimenti si aggiungono alla serie di riduzioni che l’ateneo applica da anni in relazione al merito e al reddito e che comprendono anche l’esenzione totale per chi riesce ad accedere alla Scuola di Studi Superiori. Info: sceltadicampus.unimc.it.
Nominato dal Senato Accademico, si è rinnovato il Comitato Scientifico della Scuola di Studi Superiori “Giacomo Leopardi” dell’Università di Macerata all’insegna dell’internazionalizzazione e dell’interdisciplinarietà. Fanno parte dell’attuale composizione cinque studiosi e studiose di fama internazionale.
Antonio Da Re è docente di filosofia morale e di bioetica all’Università di Padova, membro del Comitato Nazionale di Bioetica, oltre a numerosi volumi e saggi scientifici, ha pubblicato recensioni e articoli in quotidiani nazionali.
Franco Farinelli, da anni presente sulle pagine culturali più importanti della stampa italiana, è docente emerito di geografia all’Università di Bologna, ha declinato il proprio approccio pionieristico alla geografia anche in ricerche sul campo.
Marta Lorente, docente di storia del diritto all’Università Autonoma di Madrid, ha insegnato a Parigi, Berkeley e in Argentina e partecipa al Consiglio scientifico di numerose riviste specializzate internazionali.
Joseph Paradiso, ingegnere elettronico e fisico, dopo aver lavorato per la Nasa, è oggi docente al Mit Media Lab di Boston. Si occupa di interfacce uomo-computer, smart cities e musica e media interattivi.
Annalisa Rosselli, già docente di economia all’Università Roma, è membro dell’Accademia dei Lincei e consigliera esperta del Cnel, specializzata negli aspetti economici della parità di genere.
Con la direttrice della Scuola, che lo presiede, Carla Danani, il Comitato Scientifico della Leopardi rispetta anche l’attenzione alla dimensione di genere, a cui l’Ateneo maceratese presta da tempo costante attenzione.
“Coerente con la prospettiva di una offerta di didattica e di ricerca in grado di rispondere in modo innovativo alle sfide del nostro tempo, il Comitato Scientifico comprende studiosi di discipline differenti, capaci di coniugare studi eccellenti di profilo internazionale con un’attenzione alla dimensione applicativa e all’impatto della ricerca sulla società, dai più diversi punti di vista”, commenta il rettore Francesco Adornato.
“Il suo ruolo – specifica la direttrice della Scuola Carla Danani - non è di mera rappresentanza. Il Comitato, di concerto con il Consiglio Scientifico, definisce l’offerta formativa, contribuendo a individuare i temi dei seminari e i docenti da invitare”.
Dal prossimo anno accademico, la Scuola apre l’accesso non solo alle migliori matricole, ma anche ai laureati di primo livello. Il bando è disponibile sul sito scuolastudisuperiori.unimc.it.
Il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Macerata e la Facoltà di Diritto dell’Università d’Orléans hanno progettato un percorso comune di studi in diritto italiano e diritto francese della durata di cinque anni che si svolgerà sia in Francia sia in Italia.
Lo scopo è la formazione di una figura professionale di elevata qualificazione altamente competente in diritto italiano e in diritto francese, capace di rispondere con successo alle sfide connesse all’integrazione europea e alla globalizzazione, che richiedono con intensità crescente l’internazionalizzazione degli studi giuridici. Il programma della mobilità prevede la frequenza del primo, terzo e quinto anno a Macerata e degli altri due a Orléans.
Il percorso è aperto agli studenti aventi una buona conoscenza del francese. L’accesso sarà garantito a un numero massimo di partecipanti indicato nel bando, così da consentire una formazione intensiva e personale di ciascun studente.
La Facoltà di diritto di Orléans si trova all’interno di un vasto e moderno campus universitario, dotato di ampi spazi verdi, di numerosi impianti sportivi e di strutture ricreative e di aggregazione. Orléans è una delle più antiche città francesi, sviluppatasi sulle rive della Loira, ben collegata a Parigi che dista un’ora di treno.
L’ateneo metterà a disposizione degli studenti UniMc gli stessi servizi offerti ai propri iscritti e i servizi che sono riservati agli studenti stranieri come riunioni informative, speak-dating, visite guidate. Per partecipare alla selezione, è necessario rispondere al bando pubblicato nel sito di ateneo unimc.it entro il 5 novembre.
Una performance suggestiva, emozionante, a tratti commovente: così è stato lo spettacolo portato in scena a Palazzo Ugolini, sede del Dipartimento di Studi Umanistici, dal gruppo teatro dell’Università di Macerata in occasione della Notte dell’Opera. Guidati dai registi Antonio Mingarelli e David Quintili, gli studenti hanno accolto il pubblico in una messa in scena immersiva, che ha condotto gli spettatori attraverso stanze, corridoi e biblioteche per seguire la storia di una giovane regista e della sua assistente, entrambe sulle tracce della divina Maria Callas rispecchiata nella storia e nella personalità di quell’Aida che ne segnò il debutto.
Anche il rettore Francesco Adornato ha voluto assistere a una delle repliche in successione dello spettacolo “Ritratto di voce. Studio scenico su Aida”, complimentandosi con tutte le ragazze e i ragazzi e con la coordinatrice dell’intero progetto, la professoressa Maria Paola Scialdone.
È stato proprio Adornato a voler offrire agli studenti UniMc la possibilità di vivere l’esperienza formativa ed emozionante del teatro, attivando un laboratorio annuale in collaborazione con il Macerata Opera Festival. Fin dagli esordi tre anni fa, il duo Mingarelli-Quintili è riuscito a trovare la chiave per mettere i partecipanti, con esperienza scenica nulla o al massimo amatoriale, nelle condizioni di esprimere le proprie potenzialità, contribuendo alla realizzazione di performance sempre emozionanti e ricche di contenuti.
I protagonisti di questa edizione sono stati: Martina Di Marco, Elena Cherubini, Monia Ciminari, Margherita Di Fabio, Chiara Faraghini, Tommaso Lorenzini, Anna Pedri, Aurora Pigliapoco, Alessandro Valentini, Marco Zamponi e il tutor Luca Terranova.
Vanno verso la direzione dell'innovazione e della digitalizzazione i nuovi corsi di formazione continua dell'Università di Macerata, come presentati all'open day di questa mattina presso l'orto dei Pensatori.
A cominciare dal dipartimento di Economia e Diritto due sono i nuovi corsi di specializzazioni previsti: il primo in Blockchain,criptovalute, mercati internazionali il quale, come ha spiegato la professoressa Marta Giovannetti riguarda tecnologie che offrono la possibilità di effettuare transazioni con un alto livello di dematerializzazione , parliamo di tecnologie in cui Italia, Inghilterra e Corea sono all'avanguardia nella loro produzione e gestione". Il corso si avvarrà, fra l'altro, dellla collaborazione dell'agenzia Acta di Gian Luca Comandini uno dei pionieri in Italia sull'utilizzo di queste tecnologie, nonchè inserito dalla rivista Forbes nella lista degli Under 30 che rivoluzioneranno il mondo. L'altro corso che verrà attivato a partire da Ottobre è quello in "Digital Marketing And Sales", realizzato sempre in collaborazione con il network internazionale Wyde. I docenti provengono sia dall'università di Macerata, nonchè dal mondo aziendale e professionale. La particolarità, spiega la docente Giovannetti, sarà che "parte delle lezioni si svolgeranno nell'Hub di Wyde, il quale possiede uno spazio di Coworking dedicato all'innovazione. Sarà sicuramente una bella occasione per gli studenti di arrichire loro stessi ma anche il territorio e le aziende con le quali andranno a collaborare sfruttando le nuove tecnologie.
C'è poi il corso di perfezionamento in Etica, Diritto e Tecnologie del digitale, realizzato in collaborazione con l'università Politecnica delle Marche. Si tratta di un corso estremamente innovativo e interdisciplinare come spiega la professoressa Simona Tiribelli: "miriamo a fornire competenze integrate in diritto, etica, economia e nuove tecnologie. Il corso è articolato in quattro moduli e vuole garantire allo studente, ma non solo, di beneficiare dei vantaggi socio economici derivanti dalle nuove tecnologie. Il corso è aperto ai laureati provenienti dalle classi più variegate, dalla filosofia alla Giurisprudenza fino alle discipline ingegneristiche o informatiche, ma sarà rivolto anche a imprenditori che si vogliono collocare nell'ottica della sostenibilità ambientale, a designer che vogliano sviluppare tecnologie etiche, a docenti e a operatori sociali".
Partirà quest'anno il corso di perfezionamento in comunicazione sportiva in collaborazione con L'overtime Festival. Come spiega il direttore artistico Michele Spagnuolo si tratta di un corso che intende effettuare una "contaminazione tra quello che è il raccontare lo sport, la comunicazione sportiva e i nuovi media" E' un corso che si articolerà in sette moduli e vedrà la collaborazione del Cip, il comitato paralimpico, e la partecipazione di docenti dell'Unimc ma anche di numerosi e autorevoli manager (da Red Bull al'Inter) e professionisti, tra cui il gota del giornalismo ( Pierluigi Pardo, Riccardo Cucchi, Federico Buffa e altri )."Il corso si rivolge a neolaureati, ma anche professionisti e imprenditori che vogliamo familiarizzare con la comunicazione sportiva.
Altro corso di perfezionamento, confermato in seguito al successo dello scorso anno, sarà quello della Filosofia con comunità e con i bambini e le bambine: " questo corso si sviluppa sulla scia delle ricerche della philosophy for children" spiega la professoressa Donatella Pagliacci "ma va anche in direzioni differenti. L'obiettivo è quello di implementare l'esercizio del pensiero critico nei bambini, negli adulti e negli anziani, quindi la filosofia con comunità è un modo di far entrare la filosofia, che è lo specifico dell'essere umano, in tutti i settori e le esperienze di vita di noi esseri umani, dalla nascita alla vecchiaia".
Altrettanto innovativa sarà l'offerta dei corsi di Master. Accanto allo zoccolo duro dell'offerta si pongono infatti le nuove proposte, a partire dal corso di formazione politica "Progettare la polis" diretto dal professor Angelo Ventrone il quale mira a proporsi come una Scuola di Politica permanente per imparare a leggere la nostra società, per interpretare le sue trasformazioni, per cogliere i cambiamenti negli scenari internazionali.
Vi è poi il Master "Professioni per la comunicazione dell'antico" che ha come obiettivo la formazione di figure professionali che possano unire una conoscenza scientifica di tipo storico archeologico al mondo della comunicazione attuale. Questo Master - spiega la docente Simona Antolini - è costruito su tre ambiti principali: "Editorie e Giornalismo partendo dalla carta stampata per arrivare al blog e ai podcast, l'audiovisivo con la documentaristica archeologica e il cinema archeologico ed infine Edutainment cioè come comunicare l'antico a diverse fasce d'età attraverso il gioco. "Molti sono i nostri partner", afferma Jessica Piccinini, " Mondadori (con focus storia), Giunti ( con Archeologia Viva), ma anche Rai Storia e Rai Cultura, la Rainbow, Edu, e Lisciani Group". Tutti i partecipanti al master potranno effettuare uno stage in una di queste aziende.
Vi sono poi le conferme, a partire dalla seconda edizione del master offerto dal dipartimento di Scienze della Formazione "Umanesimo in rete" che, come sottolinea il prof. Pierluigi Feliciani, "cerca di occuparsi a 360° della questione dell'Umanesimo digitale di modo da aprire le porte ad una visione riflessiva e critica e non ad una mera fruizione dei prodotti digitali". I destinatari ideali sono laureati (triennali), ma anche docenti e professionisti che vogliano rinforzare le loro competenze digitali per la didattica, la scrittura e la comunicazione.
Di consolidata tradizione sono infine i master "Italint" giunto ormai alla dodicesima edizione che mira a sviluppare le capacità di insegnamento dell'Italiano sia nel nostro paese che all'estero. Molti sono gli enti che offriranno, anche in questo caso, la possibilità di svolgere un tirocinio parallelamente al percorso di formazione.
Giunto alla settima edizione è invece il master in "scienze dell'Amministrazione e Innovazione nella pubblica amministrazione" che mira ad ampliare il bagaglio culturale degli studenti o dei professionisti già operanti nella PA in materia di diritto amministrativo. Di interesse è la possibilità, per quanti neolaureati o non occupati, di effettuare uno stage di tre mesi presso una pubblica amministrazione.
Rimanendo in ambito giuridico, spazio infine alle scuole di speciallizzazione: la prima in "Professioni Legali" mirante a rilasciare un titolo spendibile nei concorsi per l'accesso alle carriere forense, giudiziaria e notarile, la seconda, di durata triennale, in "Diritto Sindacale, del lavoro e della previdenza" che riflette, come rileva il Prof. Stefano Villamena, "la storicità dell'insegnamento del diritto previdenziale proprio qui a Macerata". Si tratta di un percorso che mira a fornire competenze sicuramente utili in una società, come la nostra, che inveccha sempre di più e nella quale il diritto previdenziale non può che ricoprire un ruolo predominante.
“Unicam piegata ma non vinta, distanziata ma non interrotta dalla pandemia”. Queste le parole introduttive del Rettore dell’Università di Camerino Claudio Pettinari all’inaugurazione odierna del “Chemistry Interdisciplinary Project”, il cui acronimo è CHIP, perchè la forma del nuovo polo didattico richiama quella di un chip informatico.
All'inaugurazione ha presenziato il Ministro dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa.
Insieme a lei presenti il Questore di Macerata Vincenzo Trombadore, il Capo dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio, il Presidente della Provincia Antonio Pettinari, il Sindaco di Camerino Sandro Sborgia, il Vescovo di Camerino Francesco Massara, il Rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato.
In uno spazio di oltre 6500 metri quadrati sono collocati 44 laboratori e altrettanti uffici, alcune sale studio, un’aula riunioni, un’aula per piccole conferenze ma soprattutto 6 grandi laboratori che saranno legati alle sfide che presenta l’Europa.
“Laboratori”, spiega il Rettore Pettinari, “dove l’interdisciplinarità sarà il filo conduttore. Una struttura dedicata principalmente alla ricerca ma dove gli studenti potranno svolgere il loro periodo di tesi, i dottorandi potranno inseguire i loro sogni, i borsisti potranno concludere i loro studi seguendo gli indirizzi dati. La creazione di questo centro consente di metter a disposizione spazi importanti per la didattica. Il Chemically Interdisciplinarity project è stato realizzato con innovative tecniche di costruzione per garantire la sicurezza in caso di sisma, attraverso un progetto a cura dei docenti della scuola di architettura e design di Unicam. Una “I”di interdisciplinarietà, che è anche “I” di innovazione e internazionalizzazione.”
La realizzazione dell’edificio è stata possibile grazie al cofinanziamento della Regione Marche tramite fondi della Protezione Civile Nazionale e fondi del Ministero per l’Università e la ricerca. Importante anche il supporto ricevuto attraverso le donazioni del Comitato Sisma Centro italia, Croce Rossa Italiana, Provincia di Trento, Rotary Club, Associazione Nazionale Farmacisti, Fondazione Cariplo.
Il polo si occuperà di soluzioni nel campo dei nuovi materiali, nel campo dell’agroalimentare, della salute e del benessere, dell’edilizia sostenibile, del recupero e della valorizzazione dei beni culturali.
Dopo l’intervento del Rettore, il saluto del capo della Protezione Civile Francesco Curcio, presente con il predecessore Angelo Borrelli, ed i ringraziamenti del sindaco Sborgia. I Progettisti Andrea Dall’Asta e Luigi Costa hanno raccontato nel dettaglio i lavori senza precedenti nell’antisismico.
Il Ministro Messa ha posto l’accento sull’importanza della ricerca e ha elogiato Unicam come Università che ha sempre puntato sulla qualità della ricerca e della formazione. “Non basta avere un’Università”, ricorda il ministro, “bisogna ricordarsi che la nostra missione è quella di tenere alta la qualità della ricerca e della formazione”. Di qui il suo riconoscimento ed elogio ad Unicam che piccola antichissima università (1336) ha posto al centro l’importanza della ricerca di frontiera e l’importanza di trasmettere ai giovani non solo quello che trovano sui libri ma il metodo, che è quello che poi aiuta anche nella vita e nel corso del tempo.
Per il terzo anno consecutivo, il Laboratorio Teatrale dell’Università di Macerata, guidato dalla professoressa Maria Paola Scialdone e dai registi Antonio Mingarelli e David Quintili, è tra i protagonisti della Notte dell’Opera. Giovedì 29 luglio a palazzo Ugolini dalle ore 20 andrà in scena “Ritratto di voce. Studio scenico su Aida”, con repliche alle 21, alle 22 e alle 23. Ingresso gratuito su prenotazione, online all’indirizzo https://bit.ly/NOPritrattodivoce.
La rappresentazione si svolgerà all’interno di Palazzo Ugolini in corso Cavour, attuale sede del Dipartimento di Studi Umanistici, un tempo dimora proprio di quel Conte Pier Alberto Conti che, cento anni fa, consacrò lo Sferisterio a tempio della musica per amore della soprano Francisca Solari, allestendo per lei il capolavoro verdiano.
“Ritratto di voce. Studio scenico su Aida” segue la storia di una giovane regista indipendente, che, accompagnata dalla sua assistente, riesce ad entrare, di notte, nel teatro dove sessant’anni prima, nel 1951, una giovane ragazza di soli 28 anni, debuttò come Aida. Il teatro in questione è La Scala di Milano, e la giovane ragazza, che rimarrà per sempre legata da una sorta di fil rouge alla sua Aida, è la cantante lirica più famosa del mondo, Maria Callas.
La storia di Aida e la vita della Divina sembrano due realtà allo specchio: entrambe regine, Aida dell’Etiopia, e la Callas delle scene, ma anche entrambe schiave, una dell’Egitto, l’altra dello star system; innamorate e profondamente devote alla propria terra nativa; prede di un amore intenso e tormentato dove rivaleggiano con altre donne economicamente e socialmente più potenti. E tutto ciò condurrà entrambe alla morte.
Amore, passione, coraggio, devozione per la patria, guerra, rapporto con i genitori, conflitti interiori, figure femminili iconiche, ma soprattutto scelte, di cuore e di testa, che si tramutano in scelte sociali e persino politiche: questi sono i principali aspetti che gli studenti del Laboratorio hanno trattato, lavorando insieme, anche se a distanza a causa della pandemia, trasformandoli in monologhi, dialoghi e scene che costituiscono la drammaturgia dello spettacolo.
In città per il meeting europeo dedicato al progetto Adrinetbook, capofila il Comune di Macerata, il sindaco di Argirocastro Flamur Golemi ha incontrato il rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato. L’Ateneo vanta una collaborazione ultradecennale con le istituzioni della città albanese, dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco, in particolare con la sua università, nel campo delle ricerche archeologiche e della valorizzazione dei beni culturali.
La delegazione era composta anche dal console onorario d’Italia in Argirocastro Teodor Bilushi e dalla vice sindaca Jorida Muho. Ad accompagnarli, la vice sindaco di Macerata Francesca D'Alessandro, l'assessora alla cultura Katuscia Cassetta, il direttore UniMc degli scavi archeologici Roberto Perna.
“Nella città di Argirocastro l’est si incontra con l’ovest. La vostra visita è l’occasione per rinsaldare i nostri rapporti di collaborazione in campo scientifico, in particolare per quanto riguarda l’archeologia, ma anche relativamente a quelle discipline che possono accompagnare questo percorso”, ha commentato il rettore Francesco Adornato.
“Insieme possiamo costruire qualcosa per il futuro dei due atenei. Come governo locale, faremo tutto quello che occorre per favorire la collaborazione tra le due università”, ha ribadito il sindaco Flamur Golemi.
Dal 2005 l’Università di Macerata ha attivato una missione archeologica ad Hadrianopolis, città romana e bizantina non lontana da Argirocastro. Da un anno, la collaborazione è confluita nel più ampio progetto Transfer, finanziato nell’ambito del programma europeo transnazionale Adrion che promuove la cooperazione fra l’Italia, la Croazia, la Grecia, la Slovenia, l’Albania, la Serbia, il Montenegro e la Bosnia Erzegovina. L’obiettivo è quello rendere il patrimonio culturale un fattore di sviluppo economico generale, sostenendo modelli innovativi di governance nella regione adriatica e ionica.
Un milione di euro per completare la riqualificazione dell’ex Loggia del Grano in via Don Minzoni, oggi sede del Dipartimento di Scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali: è quanto deliberato nell’ultima seduta dal consiglio di amministrazione dell'Università di Macerata per completare l’opera di riqualificazione di un edificio già attualmente sottoposto a importanti lavori di miglioramento sismico ed efficientamento energetico.
L’intervento si colloca in armonia con gli orientamenti urbanistici dell’amministrazione comunale per il ripristino dell’ex piazza delle erbe e della pescheria, che fino agli anni ‘30, come sottolinea l’assessore comunale all’urbanistica Silvano Iommi, era uno spazio “interamente fruibile e costituiva una straordinaria scena urbana fortemente identitaria e attrattiva”. La biblioteca, infatti, attualmente al terzo piano, sarà collocata al piano terra, con le ampie vetrate che si affacciano sull’attuale giardino, rafforzando così un’integrazione università e città e consentendo una maggiore fruizione dello spazio urbano. Tra i vari aspetti del progetto, c’è anche l’ipotesi di realizzazione di una scala che colleghi direttamente il loggiato allo spazio del giardino, ripristinando la configurazione originaria. “Si conferma così – commenta il rettore Francesco Adornato - il contributo dell’Università ai profili urbanistici della città e alla proposizione della cultura e della bellezza come vettori economici e identitari. La sinergia tra città e ateneo si rivela, anche in questo caso, fondamentali per le reciproche e convergenti prospettive di crescita”.
L’operazione prevede anche la riconfigurazione dell’ingresso del palazzo, con la realizzazione di un ampio spazio ricreativo a servizio degli studenti, la realizzazione di un archivio librario e il restauro dello storico loggiato.
Pubblicato su Scientific Reports un articolo che introduce un indice alternativo in grado di descrivere la dinamica quantitativa della pandemia. Gli autori dello studio sono ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche, Infn e Università di Camerino, del Gruppo di ricerca coordinato da RICMASS. Il metodo monitora l'evoluzione correlata delle variabili Td e Rt e ha anticipato l’emergere della variante Delta.
Pubblicato sulla rivista Scientific Reports (Nature.com) un articolo, “Metastable states in plateaus and multi-wave epidemic dynamics of Covid-19 spreading in Italy”, che introduce un nuovo indice alternativo in grado di descrivere in maniera quantitativa la dinamica della pandemia da Covid-19.
Gli autori dello studio appartengono al Gruppo di ricerca Covid-19 coordinato da RICMASS, a cui contribuiscono ricercatori di Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), Infn e dell’Università di Camerino.
“La dinamica della diffusione di Covid-19 nelle regioni italiane è accuratamente descritta mediante un nuovo indice, alternativo ai noti parametri Rt (tasso di riproduzione) e Td (tempo di raddoppio) comunemente utilizzati, identificato dopo gli studi effettuati durante la prima ondata”, spiega Giampietro Ravagnan dell’Istituto di Farmacologia Traslazionale del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ift) coautore del lavoro con Gaetano Campi dell'Istituto di cristallografia del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ic), Antonio Valletta dell'Istituto di microelectronica e microsistemi (Cnr-Imm) e Antonio Bianconi (Cnr-Ic e Ricmass), Augusto Marcelli (Infn) e Andrea Perali (Univesità di Camerino) “L’algoritmo per la determinazione dell'Indice RICMASS (RIC-index) è stato testato durante la seconda ondata. Come risulta dalla ricerca, esso fornisce un approccio quantitativo in grado di descrivere la dinamica della pandemia attraverso l’espansione dello spazio dei parametri, ovvero monitorando l'evoluzione della coppia delle variabili Td Rt comunemente usate”, aggiunge Campi.
Td indica il tempo impiegato dal numero di individui infetti per raddoppiare, e viene estratto dalle curve cumulative dei casi totali. Il numero riproduttivo Rt indica invece il numero medio di contagiati per singolo caso positivo in un dato intervallo temporale di osservazione e viene estratto dalle curve del numero di contagi attivi.
“Entrambi evolvono nel tempo indipendentemente mentre il singolo RIC-index = ln(Rt/Td)-2 da un’informazione diretta della velocità di crescita. I dati dell'evoluzione temporale del RIC-index sono disponibili sul sito www.superstripes.net, aggiornati settimanalmente, descrivono l’andamento per le regioni italiane e per i paesi europei: come evidenziato l’algoritmo ha mostrato il successo della campagna di vaccinazione in Italia e anticipato l’emergere della incidenza della variante Delta a metà luglio osservata prima nel Regno Unito e in Portogallo”, conclude Bianconi. “Questo nuovo approccio fisico-matematico appare quindi estremamente utile per predire l’evoluzione di Covid-19 in Europa, soprattutto oggi che si configura una situazione senza precedenti, con la competizione tra: velocità di realizzazione del piano vaccinale nazionale, europeo e globale; velocità di trasmissione della variante Delta; possibile emergere di una nuova variante, data l’assenza di una politica di tracciamento efficace”.
Un ulteriore riconoscimento per la qualità della didattica dell’Università di Macerata: con la sua offerta formativa, l’Ateneo si colloca nella parte alta delle graduatorie stilate dal Censis per tutti i corsi di laurea dei circa 60 atenei statali, suddivisi in gruppi disciplinari – da agraria fino alle scienze motorie – e nei tre cicli triennale, magistrale e a ciclo unico.
UniMc, in particolare, si piazza in top ten con il corso in Scienze della formazione primaria tra le lauree a ciclo unico, il corso in Scienze dell'educazione e della formazione tra le laurea triennali nel campo dell’insegnamento e un prestigioso secondo posto su quasi trenta corsi analoghi per i corsi magistrali in Scienze politiche e in Scienze della comunicazione che ottengono il punteggio di 101,5.
Si piazzano nelle parti alte delle graduatorie anche i corsi offerti da UniMc in campo giuridico, umanistico con i corsi in lettere, filosofia, storia e beni culturali, nonché nel campo linguistico.
Il risultato conferma analoghi riconoscimenti ottenuti nel corso dell’anno, che ha visto l’Ateneo ai primi posti nelle classifiche 2021 di Education Around, il ranking realizzato dal magazine, specializzato in istruzione e università.
In quel caso UniMc si è prima nelle scienze comportamentali con scienze della formazione primaria; seconda per le discipline umanistiche con beni culturali; terza nell’ambito delle scienze sociali con scienze politiche e relazioni internazionali. Tra i migliori dieci ci sono anche i corsi in scienze pedagogiche e in scienze della comunicazione.
Per quanto riguarda la graduatoria generale Censis degli Atenei, l’Università di Macerata, pur avendo superato quota 10 mila iscritti per l’anno accademico 2020/21, si colloca comunque tra i piccoli atenei a causa della tempistica di rilevazione dei dati, ottenendo comunque un ottimo secondo piazzamento. In particolare, l’Ateneo maceratese cresce nel settore dell’internazionalizzazione, a testimonianza della crescente mobilità degli studenti e di un’offerta formativa ricca con lauree impartite in lingua inglese o con percorsi formativi in collaborazione con Atenei esteri.
E, nonostante l’emergenza da Covid 19, per l’anno accademico 2021/22 sono raddoppiate le domande di ammissione da parte degli studenti extra Ue.
"Questo risultato – commenta il rettore Francesco Adornato -, scaturito alla vigilia dell’inaugurazione di Villa Lauri, piattaforma di studio e ricerca tra Italia e Cina, ci conforta nelle scelte attuate per rendere l’Università di Macerata una realtà sempre più aperto al mondo e alle dinamiche globali. Per ragioni di sintesi e di confrontabilità, le graduatorie non riescono a cogliere le molteplici dimensioni di una realtà complessa come un ateneo, ma sono certamente utili per avere un quadro di riferimento e non perdere di vista la strada ancora da percorrere per migliorarci ulteriormente”.