Imprenditoria e creatività, binomio più che possibile. Lo dimostra anche la bellissima esperienza di Cartiera Manualis, giovane e dinamica start up fabrianese che abbina alla produzione tradizionale della carta a mano elementi distintivi, come la personalizzazione su richiesta. Ponendo particolare attenzione a ricerca e formazione, producono e commercializzano prodotti di elevata qualità realizzati uno ad uno esclusivamente con carta fatta a mano, preservando la tradizione di Fabriano, attualizzandola e proiettandola nel futuro.
E proprio quella della Cartiera Manualis sarà una delle buone pratiche che saranno presentate nel corso della nuova edizione dell’innovativo master altamente professionalizzante in “Manager delle Imprese Culturali e Creative” promosso dalla Scuola di Giurisprudenza dell’Università di Camerino. Il master di primo livello, diretto dal prof. Francesco Casale, si propone di formare manager, professionisti e consulenti delle ICeC, promuovere la crescita delle stesse attraverso strumenti innovativi, sviluppare reti nazionali e internazionali di ICeC, opportunità commerciali, di partnership e scambio di esperienze.
Il tutto nell’ambito di un percorso formativo sia fisico che digitale altamente qualificato che assicura una formazione mirata da parte di docenti universitari, professionisti, manager e imprenditori di valore, anche attraverso l’accesso a expertise tecniche e manageriali, la visita ad imprese di eccellenza del territorio marchigiano, con possibilità di stage formativi presso le stesse nonché la creazione di una community specificamente vocata alla riattivazione culturale ed imprenditoriale dei territori colpiti da eventi avversi locali o globali.
“Le imprese culturali e creative – sottolinea il prof. Casale, docente della Scuola di Giurisprudenza di Unicam – avranno un ruolo di primo piano nell'Italia della ripresa post-pandemica. A maggior ragione nelle zone interne del paese o già colpite da eventi traumatici come catastrofi naturali, deindustrializzazione, emigrazione. Unicam lancia quindi la sua sfida: formare i nuovi managers delle imprese culturali e creative per valorizzare il meglio che abbiamo nei nostri territori: un patrimonio culturale, naturalistico, enogastronomico unico al mondo”. La scadenza per le iscrizioni è fissata al 15 dicembre 2021. Tutte le info sono disponibili nel sito www.unicam.it, sezione Avvisi
Continuano le attività del Progetto Sport all'Ite Gentili di Macerata con la straordinaria e graditissima presenza per gli studenti di tutte le classi dello sportivo di Juan Luca Sacchi, stimato arbitro di serie A, accompagnato da Laura Mancini e Laura Gasparrini - anche loro arbitri in carriera - che ha fatto visita ai nostri ragazzi il giorno 6 dicembre scorso.
"Già testimonial prezioso del Progetto Sport alla sua fase inaugurale, cinque anni fa - spiega la dirigente scolastica Roberta Ciampechini - l’arbitro torna a trovarci ogni anno per parlare ai ragazzi dell'importanza di un serio impegno nella scuola come nello sport, di inseguire sogni con tenacia e coltivare passioni, di accogliere e mantenere tutto ciò che viene proposto dalla scuola e farne tesoro per il futuro, di non sprecare il tempo ma costruirlo attraverso le esperienze anche negative, spiegando l'importanza di sapersi rialzare dopo essere caduti. In un momento complicato e difficile come quello che stiamo vivendo queste testimonianze hanno saputo toccare il cuore dei ragazzi che hanno seguito con interesse ponendo anche tante domande".
Lo scorso anno molti studenti dell’ITE Gentili avevano partecipato ad un corso per arbitri, promosso e diretto proprio dallo stesso Sacchi con ottimi risultati, accedendo già fin da subito all’attività di arbitraggio. Lo stesso corso sarà riproposto anche quest’anno nel mese di gennaio.
L’obiettivo del Progetto Sport è quello di rendere i ragazzi abili e competenti in diversi ambiti, promuovendo così una didattica aperta al mondo reale e alle nuove opportunità, in funzione di una scuola sempre in movimento e aperta al futuro. Rivolgiamo un ringraziamento speciale a Luca Sacchi, Laura Gasparrini e Laura Mancini per le loro pillole di saggezza, la loro cortesia e disponibilità.
Si terrà sabato 11 dicembre il convegno nel corso del quale sarà scoperto il busto in memoria della professoressa Carmela Cortini (1931-2007) in occasione del novantesimo anniversario della nascita. L’incontro, che si terrà alle ore 11 presso l’Orto Botanico di Camerino, intitolato proprio alla professoressa Cortini nel 2008, si aprirà con i saluti del Rettore Unicam Claudio Pettinari, del Direttore della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria Guido Favia, del Direttore del Polo Museale di Ateneo Gilberto Pambianchi, del Presidente della Società Botanica Italiana e docente dell’ Università di Bologna Alessandro Chiarucci, del già Prefetto dell’Orto Botanico “Carmela Cortini” Michele Aleffi, della Presidente InnerWheel Camerino Fiorella Paino.
La professoressa Cortini, nata a Caltanissetta il 18 ottobre 1931, si è laureata presso l’Università di Firenze in Scienze Naturali, in Scienze Biologiche e, prima donna in Italia, in Scienze Forestali. Nel 1964, si è trasferita a Camerino, ove ha vinto la cattedra di Botanica presso la Facoltà di Scienze. Dal 1972 al 1984 è stata Direttore dell’Istituto e dell’Orto Botanico, mentre dal 1991 al 1997 e dal 2001 al 2005 è stata Direttore del Dipartimento di Botanica ed Ecologia e Prefetto dell’Orto Botanico.
In tale veste si è occupata di potenziare la Biblioteca dipartimentale e di sviluppare le collezioni botaniche dell’Orto botanico dell’Università. In particolare, questo impegno si è concretizzato negli anni con la realizzazione delle nuove serre calde, per permettere di sviluppare e incrementare, accanto alle collezioni dell’Appennino centrale, la raccolta di piante esotiche e tropicali. Inoltre, si è sempre impegnata nel progetto di realizzazione di un percorso storico-didattico che, partendo dal Palazzo Ducale, scendendo attraverso la “Scala a chiocciola”, raggiungesse l’Orto botanico, rendendo accessibile tali strutture anche alla cittadinanza e rendendo fruibile ad un sempre più vasto e variegato pubblico la struttura dell’Orto.
La comunità scientifica la ricorda come una maestra in grado di trasmettere, senza esitazioni o gelosie, un rigoroso metodo scientifico di indagine della realtà, della natura, secondo la totalità dei suoi fattori ed è anche per tale motivo che l’Università di Camerino ha voluto ancora una volta renderle omaggio.
In una società caratterizzata da continui episodi di violenza e discriminazione, gli atti di bullismo e cyberbullismo tra i giovani sono sempre più frequenti, soprattutto all’interno dell’ambiente scolastico. Se la scuola ha un ruolo chiave rispetto a questo fenomeno, quali strumenti hanno a disposizione i docenti per prevenirlo e gestirlo? È questo il tema centrale del convegno del 14 dicembre, ore 15 al Polo Bertelli, promosso dal Dipartimento di Scienze della Formazione, dei Beni Culturali e del Turismo dell’Università di Macerata.
Verranno presentati i risultati di “EmpowerBox - Collabora. Partecipa. Ispira”, un progetto con capofila l’Osservatorio di Genere e finanziato dal "Fondo di beneficenza 8x1000 della Chiesa Valdese", che ha coinvolto due Istituti scolastici di Macerata: l’I.I.S. “Giuseppe Garibaldi” e l’I.T.E. “Alberico Gentili”.
«Dal 2017 l’Osservatorio di Genere promuove azioni informative, formative e didattiche su questi temi - spiega la presidente Claudia Santoni -. Il progetto “EmpowerBox” si è articolato in più fasi. A partire dalle riflessione emerse con il confronto fra esperti e docenti, sono stati sviluppati dei materiali didattici, poi sperimentati nelle classi coinvolte e, infine, sistematizzati in un Toolbox: uno strumento operativo per mettere in atto azioni di prevenzione e gestione del bullismo e del cyberbullismo».
Aprirà i lavori Isabella Crespi, docente di sociologia dell’educazione, focalizzandosi sull’importanza di adottare un approccio relazionale e sistemico nella formazione e, soprattutto, negli interventi, considerando la rilevanza degli aspetti sociali e non solo individuali del problema. Oltre a Claudia Santoni, che presenterà la metodologia proposta da “EmpowerBox”, interverranno diversi esperti che hanno preso parte al progetto.
Silvia Casilio, vicepresidente dell’Osservatorio di Genere, e Giulia Rogante, formatrice, mostreranno i risultati dell’esperienza nelle classi con “Embody the role: mettiti nei suoi panni”, gioco di ruolo sviluppato dall’Osservatorio di Genere come pratica educativa per facilitare una maggiore consapevolezza del fenomeno del bullismo. A seguire, Liliana Silva, Ricercatrice TD Senior al Dipartimento di Scienze cognitive, psicologiche, pedagogiche e degli studi culturali dell'Università di Messina, proporrà un intervento sulla gamification come approccio di prevenzione.
Il convegno continuerà con Lorenzo Barbagli, pedagogista e formatore, che si concentrerà sulle radici “diseducative” della cultura del sopruso alla base dello sviluppo degli atti di bullismo. Infine, Simona Tirocchi, professoressa associata di Sociologia dei media digitali e sociologia dell’educazione presso l’Università di Torino, si focalizzerà sui media digitali e sulle nuove competenze necessarie in ambito scolastico ed extrascolastico.
Secondo i dati raccolti dalla rete europea Eures nel 2019, oltre il 50% dei ragazzi tra 11 e 17 anni è vittima di bullismo, il 19,8% in modo assiduo; il 57,3% degli episodi avviene in classe e il 34,9% a scuola (in ambienti diversi dalla classe). Con il diffondersi delle tecnologie digitali, che permettono l’accesso al web, è cresciuto anche il cyberbullismo che colpisce soprattutto le ragazze: 7,1% contro il 4,6% dei maschi. La violenza, dunque, diventa smart e si contraddistingue per banalità e semplicità di utilizzo.
Martedì 14 dicembre dalle 15 alle 18 presso l’aula Magna del Polo Bertelli si terrà un incontro con sociologi, pedagogisti e formatori sul fenomeno del bullismo e cyberbullismo, con una particolare attenzione al contesto digitale e all’uso del gioco come strumento di prevenzione.
In una società caratterizzata da continui episodi di violenza e discriminazione, gli atti di bullismo e cyberbullismo tra i giovani sono sempre più frequenti, soprattutto all’interno dell’ambiente scolastico. Secondo i dati raccolti dalla rete europea EURES nel 2019, oltre il 50% dei ragazzi tra 11 e 17 anni è vittima di bullismo, il 19,8% in modo assiduo; il 57,3% degli episodi avviene in classe e il 34,9% a scuola (in ambienti diversi dalla classe). Con il diffondersi delle tecnologie digitali che permettono l’accesso al web, è cresciuto anche il cyberbullismo che colpisce soprattutto le ragazze: 7,1% contro il 4,6% dei maschi. La violenza, dunque, diventa smart e si contraddistingue per banalità e semplicità di utilizzo.
Se la scuola ha un ruolo chiave rispetto a questo fenomeno, quali strumenti hanno a disposizione i docenti per prevenirlo e gestirlo? È questo il tema centrale del convegno del 14 dicembre prossimo del Dipartimento di Scienze della Formazione, dei Beni Culturali e del Turismo dell’Università di Macerata durante il quale verranno presentati i risultati di “EmpowerBox - Collabora. Partecipa. Ispira”, un progetto con capofila l’Osservatorio di Genere e finanziato dal "Fondo di beneficenza 8x1000 della Chiesa Valdese", che ha coinvolto due Istituti scolastici di Macerata: l’I.I.S. “Giuseppe Garibaldi” e l’I.T.E. “Alberico Gentili”.
«Dal 2017 l’Osservatorio di Genere promuove azioni informative, formative e didattiche su questi temi - spiega la Presidente Claudia Santoni. Il progetto “EmpowerBox” si è articolato in più fasi. A partire dalle riflessione emerse con il confronto fra esperti e docenti, sono stati sviluppati dei materiali didattici, poi sperimentati nelle classi coinvolte e, infine, sistematizzati in un Toolbox: uno strumento operativo per mettere in atto azioni di prevenzione e gestione del bullismo e del cyberbullismo».
Aprirà i lavori Isabella Crespi, professoressa associata di Sociologia dell’educazione presso il Dipartimento di Scienze della Formazione, dei Beni Culturali e del Turismo dell’Università di Macerata, focalizzando il tema in oggetto in relazione all’importanza di adottare un approccio relazionale e sistemico nella formazione ma soprattutto negli interventi e considerando la rilevanza degli aspetti sociali e non solo individuali del problema.
Oltre a Claudia Santoni, che presenterà nel dettaglio la metodologia proposta da “EmpowerBox”, nel corso del convegno del 14 dicembre interverranno diversi esperti che hanno preso parte al progetto. Silvia Casilio, vicepresidente dell’Osservatorio di Genere, e Giulia Rogante, formatrice, mostreranno i risultati dell’esperienza nelle classi con “Embody the role: mettiti nei suoi panni”, gioco di ruolo sviluppato dall’Osservatorio di Genere come pratica educativa per facilitare nelle ragazze e nei ragazzi una maggiore consapevolezza del fenomeno del bullismo.
A seguire, Liliana Silva, Ricercatrice TD Senior presso il Dipartimento di Scienze cognitive, psicologiche, pedagogiche e degli studi culturali dell'Università degli studi di Messina, proporrà un intervento sulla gamification come approccio di prevenzione, un argomento chiave nell’ambito del progetto “EmpowerBox”.
Il convegno continuerà con Lorenzo Barbagli, pedagogista e formatore, che si concentrerà sulle radici “diseducative” della cultura del sopruso alla base dello sviluppo degli atti di bullismo. Infine, Simona Tirocchi, professoressa associata di Sociologia dei media digitali e sociologia dell’educazione presso l’Università di Torino, si focalizzerà sui media digitali e sulle nuove competenze necessarie in ambito scolastico ed extrascolastico. L’appuntamento è per martedì 14 dicembre dalle ore 15 alle 18 a Macerata presso l’aula magna del Polo didattico “Luigi Bertelli” in contrada Vallebona, sede del Dipartimento di Scienze della Formazione, dei Beni Culturali e del Turismo.
Salgono a 227 le classi in quarantena per covid nelle Marche, rispetto al 29 novembre quando erano 145. Un aumento, dunque, di oltre il 50% in sette giorni. Maglia nera alla provincia di Macerata con 79 classi in quarantena, seguita da quella di Ascoli Piceno con 55, Pesaro Urbino con 46, Ancona con 36 e Fermo con 11. I dati sono resi noti dell'Ufficio Scolastico regionale delle Marche.
Complessivamente nella regione sono in quarantena 83 classi della scuola primaria, 66 della secondaria di secondo grado, 58 della secondaria di primo grado, venti della scuola dell'infanzia. Al 6 di dicembre 91.894 ragazzi di età compresa tra 12 e 19 anni hanno ricevuto la prima dose di vaccino, l'83,5% della popolazione Istat di 110.108, 79.957 la seconda dose (72,6%), 616 la terza dose (0,6%). Alla stessa data i ragazzi non vaccinati della stessa fascia di età che non hanno ricevuto neanche una dose sono 18.214 (16,5%) della popolazione Istat. Anche in questo caso il primato in negativo spetta al Maceratese con il 63,9% dei giovani tra i 12-19 anni che sono stati vaccinati con seconda dose, su una popolazione studentesca di 22.290. Mancano all’appello, dunque, in provincia 5.816 giovani. La provincia con più studenti vaccinati, invece, è ancora quella di Ancona con il 79,4%.
Nella cornice dei nuovi uffici della Fondazione Bocelli si è svolto nel pomeriggio un incontro tra il sindaco Giuliano Ciabocco, una delegazione del Comune di San Ginesio ed il team ABF a celebrare la firma, ai rogiti del notaio Alberto Zetti, della donazione della progettazione e della esecuzione dei lavori per la ricostruzione dell’IPsiaRenzo Frau. La firma della donazione sigla così l’avvio della parte operativa del progetto.
“È una grandissima soddisfazione e credo il coronamento di un sogno personale e di tutta la comunità ginesina, essere oggi qui a Firenze per la firma della donazione del progetto e della direzione lavori da parte di ABF a favore del Comune di San Ginesio per la ricostruzione del nostro Istituto IPSIA “R. Frau”. La grande generosità della Fondazione Bocelli non si ferma ed anzi affronta nuove sfide con prospettive future sempre più ambiziose che sicuramente renderanno unica l'offerta formativa del nostro Istituto. L'accoglienza che la nostra delegazione ha ricevuto presso la sede della ABF di Firenze e l'incontro con il sindaco Nardella hanno reso ancor più speciale la giornata, segno questo di una vera e sincera vicinanza verso la nostra cittadina” – così Ciabocco, primo cittadino di San Ginesio,
“Un nuovo progetto di ricostruzione, questa volta ancora più sfidante perché da realizzarsi a quattro mani con il Comune ed il Commissario per la Ricostruzione” – dice il direttore generale Laura Biancalani – “L’obiettivo di realizzare in poco tempo una scuola tecnologicamente avanzata che possa contribuire a rilanciare centri vocazionali che formino professionalità utili al tessuto economico italiano fatto di artigiani e piccole medie imprese con alta specializzazione.”
Era il primo settembre 2021 quando la Fondazione annunciava il nuovo progetto di ricostruzione dedicato alle zone del sisma centro-Italia 2016 questa volta nel ruolo speciale di progettista e project manager fortemente voluto dal commissario straordinario per la ricostruzione Legnini come segno di stima e fiducia per quanto già realizzato nelle realtà di Sarnano, Muccia e Camerino in ordine di tempi, strutture e progettualità.
Da allora una ordinanza speciale (la n.28 del 25/10/2021) ha disposto la possibilità che una Fondazione privata possa donare al Comune committente il progetto preliminare, definitivo ed esecutivo oltre a essere guida nell’esecuzione dei lavori. Grazie ai fondi già raccolti dalla Fondazione tramite iniziative dedicate ed il numero a numerazione solidale 45516 (con il quale fino al 31/12/2021 è ancora possibile donare 2 o 5 euro da mobile e 5 e 10 euro da telefono fisso) ABF avvierà la fase esecutiva dei lavori.
Al tavolo non solo l’atto di donazione ma anche i rendering definitivi della nuova struttura che ospiterà i tanti giovani studenti, ad oggi 100, ma che si auspica, come già avvenuto per le scuole realizzate da ABF che il numero possa crescere incentivato dalle opportunità formative e dagli spazi che le ospiteranno.
Come per gli altri progetti di ricostruzione, la Fondazione ha creato un team multidisciplinare di professionisti, architetti, ingegneri, pedagogisti al fine di realizzare progetti di più ampio respiro, non solo a beneficio degli studenti ma per tutta la comunità; progetti che vanno oltre la costruzione dell’edificio e con cui sviluppare interventi pedagogici innovativi applicabili anche in altri luoghi, tutti allineati con il goal 4.7 dell’agenda 2030 delle Nazioni Uniti: “Education for sustainable development and global citizenship».
Il “Campus Città del Sapere - Polo Universitario dell’Università degli Studi di Roma Unitelma Sapienza” e il Comune di Civitanova Marche assegnano fino a 100 borse di studio a copertura dei costi di iscrizione e frequenza per i corsi di specializzazione “Management dei Sistemi Turistici e di Gestione dell’Impresa”, “Criminologia, Sicurezza, Territorio e Prevenzione”, “Project Management nell’Industria 4.0”.
Le borse di studio sono riservate ai residenti del territorio del Comune di Civitanova Marche, che abbiano un’età compresa tra 18 e 35 anni (fino a 40 anni se dipendenti pubblici o delle Forze dell’Ordine). Saranno favoriti nell’assegnazione delle borse di studio i genitori, gli appartenenti alle Forze dell’Ordine, chi ha un ISEE inferiore o uguale a 15.000€, chi proviene da percorsi rieducativi o dall’area penale. Per partecipare alla selezione è necessario inviare il modulo compilato (che può essere trovato sul sito del Comune di Civitanova) insieme ad una copia del documento d’identità, entro le ore 12:00 del 31/01/2022.
Per informazioni e chiarimenti sarà possibile contattare la Segreteria di Campus Città del Sapere – Polo Unitelma Sapienza, oltre che presso la sede di Via Nelson Mandela n. 5 negli orari 9.00 – 13.00, ai seguenti recapiti: PEC: segreteria@pec.polotelematicomarche.com - Email: info@polounitelmasapienzamarche.it - Tel: 0733.5244929 - Cell: 366.3069245
Proseguono le segnalazioni sulla provincia maceratase di insegnanti e/o studenti risultati positivi al Covid. Dopo l'ultimo caso rilevato presso la scuola "G. Natali" di Sforzacosta, è ancora una classe di quinta elementare a essere finita in quarantena da sabato 4 dicembre a seguito di un'insegnante rimasta contagiata. Questa volta a finire sotto i riflettori è l'IC Luigi Lanzi di Corridonia. A poco è servito il tentativo di confronto con la dirigente responsabile Federica Lautizi o il resto del personale, che hanno preferito per il momento trincerarsi dietro un perentorio "No comment". Nel frattempo, i bambini della sezione 5^ rimangono in quarantena, con i loro genitori in attesa di conoscere lo sviluppo delle condizioni della docente e il procedimento richiesto per effettuare il canonico testing valido per il rientro scolastico.
Sono state adottate le norme di sicurezza per l'accesso ai presidi scolastici secondo la circolare n.36254 del Ministero della Salute dall'11 agosto 2021? Esiste un corretto monitoraggio dei casi da parte delle autorità competenti? È realmente funzionale, oltre che attuabile, la collaborazione fra aziende sanitarie locali e le scuole, al fine di permettere anche un intervento tempestivo atto scongiurare i rischi di possibili focolai? Sono alcune delle perplessità scaturite da questa nuova segnalazione, l'ennesima a testimoniare le difficoltà nel gestire - sopratutto nelle strutture di maggiore importanza per la comunità - la nuova ondata di contagi.
Maestra risulta positiva al Covid, la classe finisce in quarantena: dopo una settimana il contagio si diffonde tra gli alunni. Cresce la preoccupazione delle mamme dei bambini della classe quinta elementare della scuola "G.Natali" di Sforzacosta.
La quarantena è scattata a partire da domenica 28 novembre, a seguito dell'accertamento della positività di una maestra, vaccinata con doppia dose. Nel frattempo, nel giro di quattro giorni, i casi di positività sono saliti e, al momento, su 17 alunni ben 10 sono stati contagiati con conseguente trasmissione dell'infezione ad altri componenti delle loro famiglie.
Le mamme sono in apprensione per l'espansione del focolaio: "Abbiamo chiesto alla dirigente scolastica di disporre una momentanea chiusura della scuola per provvedere alla sanificazione delle altre classi e degli spazi comuni, come bagni e palestra. Questo perchè in altre sezioni sono presenti anche fratelli e sorelle degli alunni della classe posta in quarantena. La nostra richiesta non è stata accolta, siamo molto preoccupate".
Dopo la scomparsa di suor Patrizia Faini avvenuta lo scorso 22 novembre (leggi qui), la Scuola dell'Infanzia Eugenio Niccolai di Corridonia ha ufficializzato il passaggio di consegna per la dirigenza dell'Istituto dalla gestione cattolica a quella laica. A prendere il posto della compianta religiosa originaria del Milanese sarà la Coordinatrice Maria Ortenzi, che insieme alle suore della Congregazione di San Giuseppe promette di portare avanti la missione pedagogica di formare al meglio i giovani cattolici.
Inserita nel contesto di un piccolo convento del Comune di Corridonia, la Scuola Niccolai conta ad oggi 60 bambini (divisi in tre sezioni), seguiti e accompagnati nel percorso di crescita che li porterà all'ingresso nella scuola primaria di base, secondo gli obbiettivi prefissati: la maturazione di identità, la conquista dell’autonomia, lo sviluppo delle competenze e l'acquisizione delle prime forme di cittadinanza. Un'educazione orientata ai valori umani e cristiani della fede, quali la libertà, la fraternità, il rispetto, l’amicizia, la solidarietà e la famiglia. Inoltre, la struttura continua ad impegnarsi anche nell'accogliere, assistere e confortare le famiglie in difficoltà e i più bisognosi.
La Scuola dell'Infanzia si conferma una preziosa realtà per tutti i corridoniani, che nel 2018 hanno anche partecipato con grande coinvolgimento alla celebrazione del centenario dalla scomparsa di Eugenio Niccolai, caduto sul fronte durante la Prima Guerra Mondiale, soli 22 anni. Un lascito che la famiglia del Capitano ha a suo tempo generosamente ceduto in eredità alle suore della Congregazione di San Giuseppe e a tutta la cittadinanza.
Un altro traguardo di eccellenza raggiunto da UNICAM: l'Università di Camerino è stata infatti premiata ieri a Roma - ex aequo con l'Istituto Comprensivo Madre Teresa di Calcutta di Campodipietra (CB) - con il prestigioso "Smartphone d'oro" per la per la categoria “Istruzione e ricerca” promosso dall’associazione PASocial e volto a premiare la migliore comunicazione digitale delle Pubbliche Amministrazioni.
L'Ateneo ha conquistato la vittoria grazie a un video nel quale si è cercato di sottolineare la sua presenza legata ai principali canali social con profili istituzionali costantemente aggiornati con notizie, informazioni utili, campagne promozionali e informative, contest dedicati, con l'obbiettivo di essere sempre più vicini ed in costante contatto con tutti gli studenti e gli stakeholder, attraverso strumenti innovativi.
«Abbiamo voluto concorrere a questo premio – ha dichiarato il Rettore Unicam, Claudio Pettinari – per sottolineare ancora quanta attenzione l’Ateneo ponga alla comunicazione ed ai servizi digitali, in particolare alla comunicazione multimediale, fondamentale per il dialogo che gli studenti e con gli stakeholder tutti. Ringrazio in particolare tutto lo staff dell’Area Comunicazione, Ufficio Stampa e Marketing per il lavoro che svolge quotidianamente e la giuria del premio per averne compreso la valenza e la qualità».
È stata annunciata presso la Questura di Macerata la nuova collaborazione fra l'Università di Camerino e la Polizia di Stato. Dopo l'esperienza positiva dello scorso maggio, il Magnifico Rettore, Claudio Pettinari - accompagnato dal Direttore Generale dell’Ateneo, Andrea Braschi e dal Direttore della Scuola di Giurisprudenza, Rocco Favale -, ha presentato ieri insieme al Questore della provincia di Macerata, Vincenzo Trombadore, e ad altri funzionari un nuovo ciclo di seminari dedicati agli studenti della Scuola di Giurisprudenza.
Nel corso degli incontri, che si svolgeranno in modalità didattica mista (sia in streaming a distanza, sia in presenza contingentata), il Capo di Gabinetto della Questura di Macerata, Edoardo Polce, la Dirigente della Divisione Anticrimine, Patrizia Peroni, e il Dirigente dell’Ufficio Immigrazione, Lorenzo Commodo, saranno impegnati a trattare con i ragazzi le varie tematiche connesse alla tutela dell’ordine pubblico e misure di prevenzione e materia amministrativa a cura dell’Autorità provinciale di Pubblica Sicurezza. In particolare verranno approfonditi gli aspetti riguardanti l’attività della Polizia di Stato relativa alle funzioni connesse alla tutela dei diritti e delle libertà fondamentali dei cittadini ed al mantenimento della pacifica convivenza della comunità. La prima seduta di ieri ha compreso anche tematiche connesse alla violenza di genere con richiami agli istituti delle misure di prevenzione adottate dal Questore.
L'obbiettivo della collaborazione tra Polizia e UNICAM è quello di sensibilizzare gli studenti al ruolo fondamentale svolto dalle Istituzioni all'interno della comunità e gettare solide basi per una cultura della partecipazione attiva alla legalità.
Filosofi e ingegneri insieme per capire come ricostruire non solo gli edifici, ma l’anima di una comunità. Succede a Falerone, in provincia di Fermo, dove gli studenti di filosofia dell’Università di Macerata, corso di etica fondamentale di Carla Danani e Donatella Pagliacci, hanno lavorato in stretta sinergia con i colleghi del corso di laurea in ingegneria edile architettura dell’Università Politecnica delle Marche, corso di storia dell'architettura di Antonello Alici.
Il laboratorio fa parte del più ampio progetto ‘Vivere coi terremoti. Living with Earthquakes’, avviato dall’Ateneo dorico in collaborazione con l’Università di Cambridge e che da quest’anno può contare anche sul contributo delle discipline umanistiche dell’Università di Macerata. A fine novembre con un convegno internazionale ad Ancona si è aperta una nuova fase, che ha portato al lavoro sul campo nel centro storico di Falerone.
Al centro del laboratorio ci sono stati gli strumenti per il riconoscimento dei valori del patrimonio di questo piccolo centro collinare, duramente colpito dal sisma del 2016-2017 che ha accentuato il già avanzato processo di spopolamento. “Se il passato non può essere cambiato – spiegano i docenti -, questo non significa che non se ne possa interpretare il senso in modi nuovi, generativi. Si può mettere al lavoro la memoria, con fiducia nella capacità di immaginare insieme il futuro, collaborando con le popolazioni nella reinterpretazione di nuove possibilità”.
Dopo un excursus sulla storia del paese a cura dello storico Marco Armellini e un’analisi dei danni alle strutture guidata dal professor Francesco Clementi, gli studenti hanno avviato la loro ricognizione degli spazi pubblici della città per costruire una mappa di comunità. Il loro sguardo si è intrecciato con la memoria della comunità, chiamata a ripercorrere gli eventi ricorrenti della storia dei luoghi legati all'agricoltura e all'artigianato e a indicare sulla mappa i luoghi rappresentativi. Sono stati coinvolti bambini delle scuole, produttori agricoli, artigiani e associazioni culturali. I primi risultati dei lavori sono presentati oggi pomeriggio all’Università di Macerata alla presenza di cittadini e amministratori del Comune di Falerone.
Il prefetto di Macerata Flavio Ferdani e il rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato hanno firmato un accordo per suggellare la sinergia che da anni lega i due enti. L’intesa prevede l’organizzazione di progetti e iniziative comuni come seminari, convegni ed eventi su tematiche di comune interesse e la promozione di attività di ricerca e formazione, anche attraverso l’eventuale istituzione di borse di ricerca o premi di laurea.
In particolare, sarà da subito operativa la convenzione che consentirà agli studenti dell’Ateneo di svolgere tirocini curricolari all’interno dell’ufficio territoriale del governo. L’obiettivo perseguito è duplice: da un lato, fa conoscere le aree di competenza, le attività istituzionali e la struttura organizzativa della Prefettura, così da rafforzare la fiducia nel valore e nella qualità dell’istituzione; dall’altro, orientare gli studenti nelle scelte professionali post-lauream, attraverso un contatto diretto e qualificato con il mondo del lavoro nella Pubblica Amministrazione.
“La stretta collaborazione tra Università e Prefettura - commenta il Rettore Francesco Adornato - ci ha permesso di portare avanti negli anni progetti di rilievo per il territorio e per la sua comunità. La firma di oggi rappresenta un ulteriore sviluppo. Grazie alla sensibilità del Prefetto Flavio Ferdani, tanti studenti e tante studentesse avranno l’opportunità di arricchire la propria formazione attraverso il confronto diretto con un ente ricco di stimoli dal punto di vista giuridico, economico e sociale”.
“Gli atti sottoscritti oggi - ribadisce il Prefetto Flavio Ferdani - vanno nella direzione di consolidare la collaborazione tra il mondo accademico e la Prefettura, che fornirà agli studenti dell’Università di Macerata una preziosa opportunità per arricchire il proprio percorso formativo e a entrambe le Istituzioni di realizzare progetti e iniziative di comune interesse. Ringrazio il Magnifico Rettore per aver condiviso questa iniziativa, in linea con le finalità che l’Educazione universitaria è impegnata da sempre a realizzare”.
Un ciclo di lezioni interattivo e innovativo, partito lo scorso 18 ottobre e che terminerà il 18 dicembre, e destinato a tutte le scuole di ogni ordine e grado. Si tratta dell'iniziativa "Acqua a Km0 - Per un mondo Plastic free", promossa dalla AATO-3 di Macerata e volta a sensibilizzare i giovani studenti al loro futuro e a quello del pianeta. Ad accogliere uno degli ultimi incontri tenutosi il 18 novembre è stato l'ITE A. Gentili, attraverso il progetto dal titolo “Educazione alla sostenibilità ambientale: regole di civiltà e buone abitudini” coordinato dalla Prof.ssa Rosella Ancillai, con la collaborazione delle Prof.sse Maria Antonietta Di Tullio e Paola Formica. Un'occasione importante, come sottolineato dalle docenti, per informare adeguatamente i loro studenti su tematiche riguardanti l’uso consapevole dell’acqua, intesa come risorsa primaria che va custodita e rispettata, patrimonio che non può e non deve essere sprecato. Inoltre, gli studenti del biennio dell'Istituto hanno potuto incontrare direttamente il dott. Fulvio Riccio, referente dell’AATO-3 di Macerata, con il quale è stata condivisa una lezione fresca e dinamica, fatta di domande e risposte, analisi e risoluzione dei problemi.
Si tratta di un segnale importante dal punto di vista didattico e culturale, in quanto è dalla scuola, oltre che dalla famiglia, che si apprende il rispetto dell’ambiente, inteso come bene comune da preservare. Puntare sui giovani è la mission dell'ITE A. Gentili, a partire dalla formazione di un comportamento consapevole che guardi al futuro in termini di rispetto dell'ambiente e della collettività.
Il Comitato Regionale di Coordinamento delle Università Marchigiane esprime perplessità e preoccupazione, in una nota, per la decisione dell’Azienda Rai di chiudere l’edizione della notte della TGR.
"L’informazione locale è una colonna portante per l’intero sistema informativo e La TGR ne costituisce risorsa indispensabile - si legge nel documento sottoscritto dai quattro rettori delle università marchigiane -, per garantire il pluralismo dell’informazione locale e l’importantissima funzione di giornalismo della prossimità, che specie in questa epoca pandemica, è stata fondamentale nell’aggiornamento puntuale e tempestivo sull’evolversi della situazione regionale".
"Al pari delle altre testate della TGR, quella notturna rappresenta per i marchigiani un punto di riferimento irrinunciabile d’informazione immediata, costante e verificata e per il mondo universitario, costituisce un interessante contenitore d’informazione e di cultura, ma anche un vero e proprio canale di servizio pubblico che abbiamo apprezzato e utilizzato all’indomani delle emergenze, quella sismica, ancor prima di quella pandemica" evidenziano i rettori Claudio Pettinari (Università degli Studi di Camerino); Francesco Adornato (Università degli Studi di Macerata); Gian Luca Gregori (Università Politecnica delle Marche) e Giorgio Calcagnini (Università degli Studi di Urbino)
"Molto spesso, l’ultima edizione della TGR Marche ha rappresentato per le Università marchigiane un fondamentale strumento di comunicazione per rendere noti tempestivi cambiamenti (chiusure o aperture straordinarie di sedi a causa del maltempo, anticipi o annullamenti di eventi, comunicazioni per l’emergenza pandemica ecc.) o apprendere le ultime notizie dal governo regionale. Ci auguriamo, che la Rai possa riconsiderare la decisione, al fine di mantenere l’edizione della notte della TGR, non solo per il sistema universitario marchigiano ma per l’intera regione" si conclude nella nota.
Al via le iscrizioni dei nidi d’infanzia del Comune di Macerata per i bambini nati tra il 15 giugno e il 31 dicembre 2021. Le strutture disponibili sono: “Topolino” in via Cassiano da Fabriano, “Aquilone” in via Eustacchio, “Arcobaleno” in via Gasparri, “Gian Burrasca” in contrada Vallebona nella la Facoltà di Scienze della Formazione ed Educazione, “Mi e Ma” in via Tibaldi e “Villa Cozza” in via Beniamino Gigli.
I requisiti per l’ammissione sono l’età del bambino compresa tra i tre mesi ed i tre anni (in casi di particolare necessità può essere consentita l’ammissione prima del compimento del terzo mese di età) e la residenza nel Comune di Macerata. La domanda di ammissione può essere scaricata dal sito www.comune.macerata.it o ritirata all’ufficio Scuola, piazza Vittorio Veneto 2. Le domande devono essere inviate entro il 5 gennaio 2022.
Si è tenuto il saluto di benvenuto per le matricole del corso di laurea in "Terapia della Neuro Psicomotricità dell’Età Evolutiva" di Macerata. Sono 20 le studentesse e gli studenti dell’Università Politecnica delle Marche, che hanno iniziato le lezioni di questo nuovo corso, a partire dal 25 ottobre, presso le aule della Domus San Giuliano di Macerata. Il Rettore Gian Luca Gregori ha guidato l’incontro che ha visto i saluti delle autorità, dei docenti Univpm e degli ordini professionali. Con un video messaggio l'Assessora all’Università e Diritto allo Studio della Regione Marche Giorgia Latini ha inviato i suoi saluti alle studentesse e agli studenti dell'Univpm. Con il Rettore erano presenti nell'aula magna dell’Ite di Macerata che ha ospitato l'incontro la dottoressa Daniela Corsi, direttore dell’Area Vasta 3, il professor Andrea Santarelli Vice Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia UNIVPM, il professor Luigi Ferrante del corso di laurea triennale in Terapia della Neuro e Psicomotricità dell'Età Evolutiva Univpm, la professoressa Maria Rita Rippo Presidente del corso di laurea in Infermieristica di Macerata Univpm, il dottor Fabio D’Ercoli, presidente dell’Ordine Professionale dei TNPEE e il dottor Sandro Di Tuccio, presidente dell’Ordine Professionale degli Infermieri. È stata anche l’occasione per incontrare le studentesse e gli studenti del primo anno in Infermieristica, corso istituito a Macerata nell’anno accademico 2006-2007.
IL CORSO - Il corso in Terapia della Neuro Psicomotricità dell’Età Evolutiva (TNPEE), il primo nelle Marche, appartenente alla classe delle lauree in professioni sanitarie della riabilitazione, ha lo scopo di formare operatori sanitari impegnati in attività dirette alla prevenzione, alla cura, alla valutazione funzionale, all’abilitazione e alla riabilitazione di bambini e adolescenti con disturbi dello sviluppo evolutivo di natura neuro e psicomotoria, neuropsicologica e psicopatologica, promuovendo uno sviluppo equilibrato ed armonico del bambino nelle sue funzioni cognitive, psichiche e motorie.
La figura professionale del terapista della neuro psicomotricità dell’età evolutiva sarà particolarmente richiesta dal mercato del lavoro nei prossimi dieci anni. L’analisi della condizione occupazionale (report annuale della conferenza nazionale dei corsi di laurea delle professioni sanitarie del 4 dicembre 2019) fa emergere come i laureati in TNPEE del 2017 abbiano trovato occupazione pertinente al profilo nell’84,2% dei casi, a 1 anno dalla laurea, occupando il primo posto tra tutti i laureati delle professioni sanitarie per opportunità di lavoro.
Inoltre, il XXIII rapporto annuale del Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea evidenzia una crescita dei tassi di occupazione per le Professioni sanitarie in era Covid. L’ampia rete di tirocinio per la formazione professionalizzante e i rapporti consolidati con sedi di formazione in Italia e all’estero (nell’ambito del progetto Erasmus) permettono agli studenti di effettuare 3 mesi di tirocinio presso Centri di eccellenza.
I NUMERI - Sono 20 le studentesse e gli studenti che frequentano a Macerata il corso in TNPEE e che hanno superato il concorso di ammissione tenuto, a livello nazionale, lo scorso 14 settembre 2021. Sono 75 le studentesse e gli studenti iscritti al primo anno in Infermieristica a Macerata. In complesso sono 18 i corsi triennali delle Professioni Sanitarie all’Università Politecnica delle Marche. I nuovi corsi attivi da quest’anno sono Fisioterapia ad Ascoli Piceno, Logopedia a Fermo e Terapia della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva a Macerata.
Sono 4 i corsi di laurea magistrali delle professioni sanitarie, tra questi il nuovo corso in Scienze Riabilitative delle Professioni Sanitarie attivo a Pesaro. Il numero complessivo dei posti disponibili per accedere ai corsi triennali delle professioni sanitarie Univpm è aumentato rispetto all’anno precedente, si è passati da 598 del 2020 a 735 posti per il 2021.
È stata inaugurata nel pomeriggio la nuova sede di Unitelma Sapienza presso i locali del terzo piano della palazzina di via Nelson Mandela n. 6, dove sono presenti quattro aule, una sala riunioni, una segreteria studenti, una sala multimediale. Alla conferenza stampa erano presenti il sindaco Fabrizio Ciarapica, il vicesindaco Fausto Troiani, il presidente del Campus “Città del Sapere” Bruno Pinti, il referente del Polo Unitelma Sapienza Civitanova Marche Vincenzo Salzano, il Commissario Capo di PS di Civitanova Fabio Mazza, il luogotenente comandante della Stazione dei Carabinieri di Civitanova Bartolomeo Filannino, il comandante dei carabinieri Massimo Amicucci, il comandante della Guardia di Finanza di Civitanova Tiziano Padua, il segretario generale dell’associazione Fervicredo Paolo Petracca ed il segretario generale aggiunto Unarma Giuseppe Palermo.
Collegati in videoconferenza: il magnifico rettore di Unitelma Sapienza Antonello Folco Biagini con il segretario generale Donato Squara. "La nostra è una Università telematica, con un proprio CdA, il cui socio maggioritario è “La Sapienza di Roma” - ha dichiarato il Magnifico Rettore Antonello Folco Biagini - che risponde alle esigenze degli studenti non solo per la formazione online ma anche per costituire con la nuova sede un punto di riferimento territoriale per esami, tesi di laurea e informazioni su tutto ciò che è inerente alla nostra attività accademica. Abbiamo trovato unità di intenti con altre realtà locali in merito a iniziative, convegni e webinar, al fine di sviluppare una sinergia che possa andare incontro alle esigenze dei singoli territori. Sono comprensibili le perplessità sulla didattica a distanza, ma è innegabile che nel corso degli anni l’Università telematica ha dato possibilità ai lavoratori di approfondire i propri studi con l’opportunità di conseguire diplomi. Oggi è essenziale la digitalizzazione ed al riguardo i corsi online rivestono sempre più importanza”.
“Ringrazio il Comune per questa opportunità accordataci– ha affermato Donato Squara - nelle Marche non avevamo un centro e Civitanova rappresenta per noi un legame non solo alla realtà locale, con cui contiamo di avere un rapporto virtuoso, ma anche alle Università della regione. Siamo la seconda Università telematica d’Italia, costituita nel 2004, ci avvaliamo dell’esperienza di una Struttura storica come “La Sapienza” di Roma. Saluto il sindaco e spero che, non appena sarà possibile, ci si possa incontrare di persona”.
“La nostra Amministrazione Comunale - ha dichiarato il sindaco Ciarapica - è fiera della collaborazione con Unitelma che è collegata alla Università Pubblica per eccellenza della Capitale, la prestigiosissima “La Sapienza”. Unitelma costituisce un punto di riferimento per la nostra città in un nuovo e moderno modo di concepire la formazione accademica. In un periodo come questo, condizionato da un evento imprevisto e drammatico che ha cambiato profondamente le nostre vite, il nostro modo di pensare e di agire, facilitando il ricorso a strumenti tecnologici, ben venga nel nostro territorio un ateneo telematico, come Unitelma Sapienza, che riesce a colmare ogni lacuna formativa attraverso l’offerta di corsi di qualità e con metodologie moderne e innovative. Accogliamo con piacere la proposta di vederci di persona quanto prima per iniziare un percorso insieme prendendo a riferimento la giornata odierna come punto di partenza”.
“Unitelma Sapienza, oltre ai corsi on line - ha dichiarato Bruno Pinti - offre un appoggio didattico in presenza mettendo a disposizione degli studenti tutor e supporto tecnologico. Riteniamo utile creare un’interazione del mondo scolastico con quello del lavoro. Al riguardo, è nostra intenzione portare gli studenti in azienda e metterli in contatto con gli imprenditori per capire meglio le dinamiche aziendali. E’ nostro intento anche offrire lezioni prova, in modo che i ragazzi possano riflettere con largo anticipo su cosa fare dopo il diploma. A Civitanova presenteremo un corso di laurea triennale in Scienze dell’Amministrazione e della Sicurezza, un corso di laurea triennale in Scienze dell’Economia Aziendale ed corso di laurea magistrale in Economia, Management ed Innovazione. Ed a breve saranno messe a disposizione 100 borse di studio per gli studenti meno abbienti”.