Sanità

Emergenza Ucraina, le Marche mettono a disposizione 18 posti letto pediatrici

Emergenza Ucraina, le Marche mettono a disposizione 18 posti letto pediatrici

"Sono 18 i posti letto pediatrici messi a disposizione dalle Marche per i profughi ucraini". Lo fa sapere il referente sanitario regionale e Coordinatore del Gores (Gruppo operativo regionale emergenza sanitaria) Mario Caroli. Nel dettaglio si tratta di 1 posto letto intensivo pediatrico, 1 letto intensivo neonatale, 1 letto subintensivo pediatrico, 2 letti subintensivi neonatali, 7 letti ordinari pediatrici e 6 ordinari neonatali fra Torrette, Marche Nord e Asur Marche. Una disponibilità giunta in seguito alla ricognizione da parte degli enti del Servizio Sanitario Regionale "su richiesta del Dipartimento Nazionale di Protezione civile" nell'ambito della gestione dell'emergenza umanitaria. Altre disponibilità giungeranno nelle prossime ore da parte delle aziende ospedaliere Torrette, Marche Nord, Inrca e Asur Marche, per "i pazienti ucraini oncologici pediatrici, oncologici adulti e dializzati adulti e pediatrici". "Ogni Regione ha avuto la stessa richiesta di disponibilità su indicazione del meccanismo europeo di Protezione Civile che coordina gli aiuti umanitari" precisa Caroli, evidenziando che è stato donato anche un carico "di farmaci" che giungerà in "Ucraina a bordo di un tir della Protezione civile": antibiotici, cortisonici, atropina, adrenalina, medicinali utilizzati per la gestione delle emergenze urgenze e per il trattamento delle patologie croniche ed infettive. Il Dipartimento di Protezione civile nazionale "ha chiesto anche la disponibilità di team sanitari che possano recarsi sul luogo di presenza degli sfollati per fare scouting in vista del trasferimento dei malati in Italia" mentre "per ora non ci è stata avanzata richiesta di evacuazione dei feriti di guerra".

09/03/2022 19:45
Marche, carenza di personale e sedi scoperte: compenso base aumentato per le guardie mediche

Marche, carenza di personale e sedi scoperte: compenso base aumentato per le guardie mediche

“Un accordo innovativo a livello nazionale per il quale ringrazio i sindacati dei medici che lo hanno formulato e concordato con una grande senso di cooperazione a tutela dei medici di medicina assistenziale e della salute dei cittadini nei diversi territori-”. Ha definito così l’assessore alla sanità Filippo Saltamartini l’accordo approvato ieri dalla giunta regionale, con i Medici di Medicina Generale per le Misure Straordinarie per garantire la Continuità assistenziale e presentato oggi in conferenza stampa alla presenza di Nadia Storti Direttore Generale Asur Marche; Massimo Magi, Segretario Regionale FIMMG ; Fabrizio Valeri, Segretario Regionale SNAMI. Si tratta di un provvedimento atteso da tempo dai medici di continuità assistenziale per risolvere le problematiche di carenza di personale e di copertura delle sedi. L’accordo prevede un incremento della quota oraria pari a 6,61 euro rispetto ai 23,39 del compenso base, arrivando a 30 euro l’ora in caso di copertura di una sede scoperta. È prevista anche la possibilità di coprire più sedi scoperte arrivando ad una remunerazione complessiva di 40 euro l’ora con un incremento di 16,61 euro sul compenso base. L’incremento rappresenta una remunerazione delle attività aggiuntive legate all’ampliamento degli ambiti e verrà fatta una rendicontazione da parte dell’Asur. Prevista inoltre la sperimentazione a livello di area vasta di un modello di rete Hub/Spoke con sedi principali in raccordo e a servizio di sedi secondarie per garantire assistenza a tutti seguendo l’orientamento del nuovo Accordo collettivo nazionale che è in corso di firma. Accordo che prevedrà una maggiore flessibilità con integrazione con la Medicina Generale e con l’Emergenza-Urgenza 118 per ottimizzare le risorse e migliorare il servizio. Vengono fornite anche indicazioni per la possibilità di remunerare i vaccini anti COVID 19 eseguiti dai medici della continuità assistenziale nelle stesse modalità garantite ai Medici di Medicina Generale (6,16 euro più percentuale di integrazione contributiva). Ora si avvierà un percorso di accordi aziendali in ciascuna Area Vasta per attuare le disposizioni contenute nell’accordo  in base alle carenze che ogni territorio registra. I rappresentanti sindacali hanno espresso la loro soddisfazione e hanno parlato di “accordo avanzato a livello nazionale ( Magi) nell’ottica di una medicina di prossimità, liberando risorse anche in favore della diagnostica nei distretti. Si tratta di un modello sperimentale e come tale è una scommessa, ma un modello progredito che prevede un modulo di continuità assistenziale basato sulle esigenze specifiche delle zone territoriali. Insomma, un ponte verso il futuro della medicina territoriale che non riduce risorse ma le organizza rafforzando dove c’è più bisogno. ”Anche Valeri lo ha definito “ un accordo importantissimo anche  per coprire il servizio in alcuni territori dove mancava. “ Nadia Storti dopo aver ringraziato i medici di continuità assistenziale, spesso molto giovani che hanno dimostrato grande senso di responsabilità durante la crisi pandemica coprendo più sedi di continuità assistenziale per un compenso di 23 euro l’ora,  ha spiegato come si è arrivati all’accordo, “una scelta coraggiosa e ponderata,  partendo dalle situazioni specifiche per analizzare i fabbisogni dei territori e arrivando a questo atto che rappresenta una risposta importante e anticipatoria di quello che potrà avvenire a livello nazionale". “È un accordo – ha concluso Saltamartini – anche a tutela della dignità  professionale dei medici e a garanzia della loro sicurezza. Insomma i corpi intermedi sono indispensabili nel raggiungere obiettivi e fanno la differenza quando non oppongono veti inutili ma una concreta volontà di costruire insieme, come dimostra questa operazione virtuosa  

08/03/2022 18:29
Fuga dall'Ucraina, viaggio "odissea" per un giovane paziente oncologico: sarà curato ad Ancona

Fuga dall'Ucraina, viaggio "odissea" per un giovane paziente oncologico: sarà curato ad Ancona

La solidarietà prende forma nella Clinica Oncologica degli Ospedali Riuniti di Ancona. Ieri sera è stato ricoverato nella struttura del capoluogo il primo paziente nelle Marche seguito all’Ospedale di Kiev, che è riuscito ad allontanarsi dalle zone di guerra e a raggiungere l’Italia per completare il trattamento radio-chemioterapico interrotto a causa delle ostilità. La moglie e la figlioletta di 5 anni, sono invece rimaste a Kiev. L’assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini, ha portato il saluto e la solidarietà della Regione Marche al giovane paziente e si è congratulato con gli operatori sanitari per la dedizione e la professionalità. “Accogliamo una delle prime persone costrette a fuggire dalla guerra in Ucraina – ha spiegato l’assessore -. Un ragazzo giovane, affetto da una grave patologia, che era seguito all’Ospedale di Kiev e che ora potrà proseguire la cura all’Ospedale Torrette di Ancona. La solidarietà della nostra Regione è nota e non si fermerà certamente qui”. “La Fiaso ha già allestito una rete di solidarietà per trasporto, cura e assistenza sanitaria alla popolazione proveniente dalle aree di guerra – ha affermato Michele Caporossi, Direttore Generale degli Ospedali Riuniti di Ancona e coordinatore regionale Fiaso (Federazione Italiana Aziende Sanitarie Ospedaliere) Marche -. Gli Ospedali Riuniti di Ancona partecipano a questo sforzo collettivo nell’ambito delle iniziative coordinate dalla Regione Marche”. “Da sempre ci prendiamo cura di tutti, specie di chi ha più bisogno, come i pazienti oncologici che non possono interrompere le cure – ha spiegato Rossana Berardi, membro del Direttivo Nazionale Aiom (Associazione Italiana di Oncologia Medica), Ordinario di Oncologia all’Università Politecnica delle Marche e Direttrice della Clinica Oncologica, Aou Ospedali Riuniti di Ancona -. La nostra missione è lottare per la vita”.    

08/03/2022 14:45
San Severino, una sala dell'ospedale in memoria del dottor Marchetti: sindaco chiede intitolazione

San Severino, una sala dell'ospedale in memoria del dottor Marchetti: sindaco chiede intitolazione

Il sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha indirizzato alla direzione medica di presidio dell’ospedale “Bartolomeo Eustachio” una richiesta perché una sala o un luogo del nosocomio cittadino siano intitolati alla memoria del dottor Marco Marchetti, stimato professionista scomparso nei giorni scorsi all’età di 89 anni. Il dottor Marchetti per lunghissimo tempo ha guidato il reparto di Medicina dell’ospedale settempedano ed è stato un punto di riferimento per molti altri sanitari che lo hanno seguito nella professione medica considerandolo un vero maestro che ha ben saputo trasmettere la propria esperienza sia sul luogo di lavoro che nella vita. “Una grande persona, un sanitario ineguagliabile, un cittadino modello che si è battuto per il nostro ospedale come nessun altro” sottolinea il sindaco Piermattei ricordandone le caratteristiche professionali ma anche, e soprattutto, umane. Il dottor Marchetti ha guidato, come presidente, il Comitato per la tutela e la salvaguardia dell’ospedale “Bartolomeo Eustachio” partecipando, in prima persona, a molte battaglie a difesa di un presidio importantissimo per tutto il territorio della Val Potenza, della provincia e dell’intera regione Marche.      

08/03/2022 12:03
Covid, Marche con parametri da zona bianca: "Marcata riduzione sintomaci". Oggi sono il 16% dei 1533 casi totali

Covid, Marche con parametri da zona bianca: "Marcata riduzione sintomaci". Oggi sono il 16% dei 1533 casi totali

Prima settimana con ritorno di parametri sotto la soglia per la zona bianca nelle Marche che si trovano attualmente in zona gialla. Lo fa sapere la Regione. Nella settimana appena trascorsa si è registrato un "appiattimento della curva epidemica" con una "regressione abbastanza ferma nell'ultimo periodo". Guardando ai soggetti sintomatici, in particolare, si è rilevata "una riduzione dell'incidenza più marcata". Il calo dei sintomatici "sta portando una flessione forte delle ospedalizzazioni". Nell'ultima giornata, sono 1.533 i casi registrati nelle Marche e l'incidenza ogni 100mila abitanti è salita da 584,38 di ieri a 602,03. Tra i positivi sono 248 i sintomatici; i casi comprendono 501 contatti stretti di positivi, 401 contatti domestici, 29 in ambiente di scuola/formazione, 3 in ambiente di vita/socialità, 2 ciascuno in setting lavorativo, assistenziale, sanitario. In tutto eseguiti 4.796 tamponi di cui 3.497 nel percorso diagnostico con un 'record' di positivi al 43,8%, e 1.299 nel percorso guariti.  A livello provinciale è sempre Ancona, con quasi un terzo del totale, la provincia marchigiana che fa registrare il maggior numero di casi (481), seguita da Macerata (295), Ascoli (258), Pesaro Urbino (241) e Fermo (171): sono 87 i contagiati provenienti da fuori regione. Nell'ultima giornata scende ancora numero di ricoveri per Covid-19 nelle Marche: ora sono 191 (-1 rispetto a ieri) di cui 19 in Terapia intensiva (numero invariato), 41 in Semintensiva (-2) e 131 in reparti non intensivi (+1); 15 i dimessi. Registrato anche un decesso (una 86enne di Falconara Marittima), che porta il totale delle vittime a 3.613. 

05/03/2022 11:00
Ancona in prima linea per prendersi cura di bambini e adulti con malattie neuromuscolari

Ancona in prima linea per prendersi cura di bambini e adulti con malattie neuromuscolari

Si chiama NeMo, il Centro d’eccellenza inaugurato giovedì 3 marzo ad Ancona, altamente specializzato nella cura e nella ricerca per le malattie neurodegenerative e neuromuscolari. A luglio 2021 l’inizio dei lavori del Centro, pensato per rispondere all’esigenza di molti pazienti delle Marche e delle regioni limitrofe e non costringerli ad affrontare lunghi e difficoltosi viaggi verso le strutture sanitarie del nord Italia. Situato al quinto piano dell’Ospedale Torrette di Ancona, il Centro è convenzionato con il Sistema Sanitario Nazionale; si estende per 880 mq, è dotato di 12 posti letto per il ricovero ordinario, 2 per i servizi di day hospital e ambulatoriali, 1 palestra riabilitativa e 2 sale comuni studiate per rilassarsi ma anche per dedicarsi alla vita di relazione, il reparto sarà diretto dalla dr.ssa Michela Coccia. Le 14 differenti specialità cliniche presenti in reparto accompagneranno la persona in ogni fase della malattia: dalla diagnosi, all’attivazione dei percorsi di cura e riabilitazione, ai controlli e follow-up periodici. “La collaborazione tra le istituzioni ha consentito di concretizzare un progetto di grande importanza - afferma il Rettore Prof. Gian Luca Gregori - per la diagnosi, cura e ricerca scientifica, oltre che assistenza alle persone con patologie neuromuscolari. Il Centro NeMO ad Ancona riuscirà a garantire la presa in carico multidisciplinare del paziente. Con competenze differenti, infatti, si realizzeranno programmi di riabilitazione ad alta specializzazione. La ricerca continua e dobbiamo investire nello studio e nella cura di queste patologie, per dare risposte sempre più personalizzate e concrete per la comunità di pazienti neuromuscolari che in Italia conta circa 40.000 persone”.

05/03/2022 09:45
Covid Marche, 1092 casi oggi: torna a scendere l'incidenza del virus

Covid Marche, 1092 casi oggi: torna a scendere l'incidenza del virus

Nell'ultima giornata 1.092 casi di positività (1.020 emersi da test antigenici) al Coronavirus nelle Marche e prosegue il calo dell'incidenza che si attesta a 631,67 (ieri 664,64). Lo fa sapere l'Osservatorio epidemiologico delle Marche. Dati che, dunque, tornano a scendere dopo il balzo registrato ieri con l'incidenza totale del virus che era tornata a salire.  Sono 259 le persone con sintomi; i casi comprendono 300 contatti stretti di positivi, 303 contatti domestici, 18 in setting scolastico/formativo, 3 in ambito lavorativo, 4 in ambiente di vita/socialità, uno in setting assistenziale e uno in setting sanitario. Resta alta la percentuale di positivi tra i tamponi del percorso diagnostico (40,5% su 2.697). In tutti eseguiti 3.015 tamponi che comprendono anche quelli nel percorso guariti (318). A livello provinciale solo Ancona supera i 300 casi giornalieri (319); seguono Macerata (236), Pesaro Urbino (165), Fermo (160), Ascoli Piceno (153); 59) i positivi provenienti da fuori regione. Due fasce d'età superano i 200 casi: 25-44 anni (260) e 45-59 anni (226); poi 19-24 anni (104) e 6-10 anni (103). Ricoveri legati al covid in caduta libera nelle Marche: sono 196, -25 su ieri, dei quali 20 in terapia intensiva (-3), 46 in semi intensiva (-1), 130 in reparti non intensivi (-21), secondo i dati della Regione Marche, che danno conto anche di 26 dimessi. L'occupazione dei posti letto è al 7,8% per le intensive, al 17,1% per l'area medica (176 posti occupati). Quattro i decessi nelle ultime 24 ore, che fanno salire il totale a 3.606: sono morti 2 donne e 2 uomini, di età compresa tra 85 e 95 anni, tutti con patologie pregresse. Ci sono 14 persone nei pronto soccorso (non ricomprese tra i ricoverati), 160 gli ospiti di strutture territoriali. I dimessi/guariti salgono a 308.764.

02/03/2022 13:23
Covid, 1904 casi oggi nelle Marche: torna a cresce incidenza del virus. Quasi 500 prenotati per vaccino Novavax

Covid, 1904 casi oggi nelle Marche: torna a cresce incidenza del virus. Quasi 500 prenotati per vaccino Novavax

I nuovi contagi registrati nelle ultime 24 ore, nelle Marche, sono 1.904 su 4.865 esaminati nel percorso diagnostico-screening. La percentuale di positività è del 39,1% (ieri al 42,6%), mentre il tasso di incidenza su 100mila abitanti aumenta dal 661,57 al 664,64. Questo quanto emerge dai diffusi dall’osservatorio epidemiologico.  Resta la provincia di Ancona quella con il maggior numero di nuovi positivi, una costante di questa quarta ondata, con 543 casi. A seguire le province di Macerata con 416, Pesaro Urbino con 332, Ascoli Piceno con 277 e Fermo con 255. Sono 81 i nuovi contagi da fuori regione. Su 1.904 nuovi casi di Covid nelle Marche, 927 sono tra 25 e 59 anni, fasce di età dove maggiore è la presenza di no-vax. Tra 6 e 10 anni i nuovi infettati sono 161, mentre nella fascia d'età tra i 14 e i 18 anni sono 132. I sintomatici sono 388, i contatti stretti di casi positivi 569, i contatti domestici 471, i positivi in setting scolastico formativo 33, i contatti in ambiente di vita socialità 5, per 423 casi sono in corso approfondimenti epidemiologici.  Nel frattempo, per il nuovo vaccino Novavax, a base proteica, "in totale nella nostra regione si sono prenotate circa 500 persone, il 10% delle quali provenienti da altre Regioni. Anche in questo caso un plauso va indirizzato all'efficienza con cui medici, infermieri, farmacisti e tecnici del servizio sanitario regionale hanno organizzato questo nuova vaccinazione" ha precisato Saltamartini.  L'assessore ha aggiunto che il vaccino, da oggi, "sarà inoculato nei punti di vaccinazione come da prenotazione on line". "Intanto - conclude - registriamo positivamente il calo dei contagi, con l'indice Rt sotto l'unità, anche se la guardia non viene affatto abbassata ed i centri vaccinali rimangono in esercizio, seppure con una diminuzione del personale che ritorna nei reparti nella cura delle altre malattie". Ancora in discesa il numero di ricoveri per Covid-19 nelle Marche: 16 degenti in meno nell'ultima giornata. Restano ricoverate nelle strutture marchigiane 221 persone di cui 23 in Terapia intensiva (-5), 47 in Semintensiva (numero invariato rispetto a ieri) e 151 in reparti non intensivi (-11). Cinque le persone decedute, tutte con patologie pregresse: si tratta di un 93enne di Porto Recanati, un 83enne di Fabriano, un 81enne di Morrovalle, una 93enne di Monte San Pietrangeli e un 83enne di Mondolfo. 

01/03/2022 11:45
Pnrr Sanità, Pd: "Persa un'occasione, ma strappato impegno per nuovi ospedali di comunità"

Pnrr Sanità, Pd: "Persa un'occasione, ma strappato impegno per nuovi ospedali di comunità"

Continuiamo a ritenere che i piani operativi riguardanti l’investimento di 183 milioni di fondi europei assegnati dal Pnrr Sanità alla Regione Marche potevano rappresentare un’occasione per disegnare un nuovo e necessario modello sanitario post Covid, rigorosamente fedele ai principi di universalità, uguaglianza ed equità, sia dal punto di vista clinico che amministrativo. Così non è stato, perché anziché scegliere la via del confronto istituzionale, non solo con l’opposizione, ma anche e soprattutto con i sindaci, le aree vaste, le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria, la giunta regionale ha preferito gestire l’intera partita nelle segrete stanze, perdendo tempo e allontanandosi dai reali bisogni dei territori. A dirlo, in una nota,  è il gruppo assembleare del Partito Democratico che torna sull’argomento rigurdante il Pnrr sanità. “Basti pensare che, in prima battuta, avevano pensato di utilizzare queste risorse per realizzare opere di manutenzione ordinaria. Un risultato importante, però, lo abbiamo ottenuto grazie all’approvazione della nostra risoluzione che impegna la giunta regionale a stanziare risorse aggiuntive per implementare nuove Case di Comunità (per raggiungere la soglia di una ogni 20 mila abitanti) e nuovi Ospedali di Comunità (uno ogni 50 mila abitanti)”, sottolineano. “Per il resto – spiegano i consiglieri dem - ciò che emerge chiaramente è che questi 183 milioni di risorse non sono stati stanziati dalla giunta Acquaroli, ma dall’Unione Europea grazie all’accordo siglato nel luglio del 2020 sul Recovery Fund. Risorse che peraltro, va ricordato, sono giunte all’Italia e alle Marche solo grazie all’impegno di autorevoli figure come Roberto Gualtieri, David Sassoli, Paolo Gentiloni e, successivamente, Giuseppe Conte, visto che partiti sovranisti come la Lega di Matteo Salvini e Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni avevano tentato di sabotare in ogni modo quell’accordo. Tra l’altro, invece di rivendicare meriti non propri, molti assessori e consiglieri regionali farebbero bene a riconoscere il lavoro svolto dal governo nazionale, visto che gli interventi inseriti nella programmazione seguono pedissequamente la strategia tracciata dal Pnrr”. “Un’ultima questione – conclude il gruppo dem – è quella della carenza personale. Con molta più onestà ntellettuale di tanti suoi assessori e consiglieri, il presidente Acquaroli ha riconosciuto come il tema, generato dai vincoli imposti a tutte le Regioni dall’ormai noto decreto Balduzzi del 2012, abbia rappresentato un grande problema sia per la precedente Amministrazione che per quella attuale, sostenendo di fatto l’infondatezza delle accuse mosse al centrosinistra durante la campagna elettorale. Noi non faremo lo stesso loro errore, sappiamo che senza un forte investimento sul personale, si rischia di trasformare tante nuove strutture in contenitori vuoti. Per questo ci adopereremo a ogni livello per ricercare insieme una soluzione comune”.

25/02/2022 15:34
Covid Marche, 1578 casi oggi: prosegue il calo dell'incidenza del virus

Covid Marche, 1578 casi oggi: prosegue il calo dell'incidenza del virus

Prosegue la lenta discesa dell'incidenza di casi da coronavirus ogni 100mila abitanti nelle Marche: nell'ultima giornata 1.578 positivi e incidenza che passa da 740,37 a 720,79. Ancora vicina al 40% (39,2%) la percentuale di casi tra i tamponi del percorso diagnosi (4.032) che sommati a quelli nel percorso guariti (2.026) danno il totale dei testi eseguiti in 24ore (6.058). Le persone con sintomi tra gli ultimi casi sono 395; ci sono 444 contatti stretti di positivi, 302 contatti domestici, 36 in ambito di scuola/formazione, 4 in setting lavorativo, 3 in ambiente di vita/socialità, uno ciascuno in ambiente assistenziale e sanitario. In provincia di Ancona rilevati 470 positivi; seguono le province di Macerata (325), Pesaro Urbino (260), Ascoli Piceno (244), Fermo (217); 63 i casi da fuori regione. È ancora la fascia d'età 25-44 anni a registrare il numero più alto di positivi (458) seguita da 45-59 anni (341). Ancora il discesa il numero di ricoveri per Covid-19 nelle Marche: 11 degenti in meno nell'ultima giornata. Restano ricoverate nelle strutture marchigiane 249 persone di cui 27 in Terapia intensiva (-2), 52 in Semintensiva (-7) e 170 in reparti non intensivi (-2). Lo comunica la Regione. Nell'ultima giornata 1.579 positivi (incidenza cala a 720,79). Tre le persone decedute, tutte con patologie pregresse: si tratta di un 69enne di Senigallia (Ancona), di una 85enne di Corridonia (Macerata) e di un 88enne di Ascoli Piceno); il totale regionale sale a 3.581. L'occupazione dei pazienti Covid nelle Terapie intensive scende al 10,5% (27 su 256 posti letto), fa sapere la Regione, e in Area Medica al 21,6% (222 su 1.027). In 24ore 24 persone sono state dimesse dagli ospedali. Nelle strutture territoriali sono assistite 173 persone e 22 in osservazione nei pronto soccorso. Il totale di positivi (isolati più ricoverati) resta sostanzialmente stabile (23.049; +4) mentre gli isolati a domicilio per 'contatto' calano a 20.747 (-559); i guariti/dimessi sono 297.332  

25/02/2022 12:17
Tumore alla prostata, l'ospedale di Macerata premiato con il bollino azzurro

Tumore alla prostata, l'ospedale di Macerata premiato con il bollino azzurro

Sono 94 le strutture sanitarie premiate oggi da Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, nel quadro della prima edizione del Bollino Azzurro (2022-2023). Tra queste l’ospedale di Macerata che ha ottenuto il prestigioso riconoscimento dalla fondazione Onda come centro multidisciplinare per il tumore alla prostata. "Tale premiazione rappresenta un significativo riconoscimento per quanto attiene il percorso multidisciplinare nel trattamento del tumore alla prostata, a conferma dell’elevato livello qualitativo della struttura nel panorama nazionale", spiega l'Area Vasta 3. Tra gli scopi del Bollino Azzurro vi è quello di segnalare le strutture che favoriscono un approccio multidisciplinare nel trattamento di questa malattia, attraverso trattamenti personalizzati e innovativi e tramite la collaborazione tra diversi specialisti, quali urologo, radioterapista, oncologo medico, patologo, radiologo, medico nucleare, psicologo. Il tumore alla prostata è, infatti, una tra le malattie più diffuse negli uomini: in Italia sono circa 564.000 le persone con una pregressa diagnosi di tumore della prostata, pari al 19 per cento dei casi di tumore nei maschi e ogni anno si contano circa 36.000 nuove diagnosi. Gli ospedali che hanno aderito all’iniziativa sono stati valutati da una commissione multidisciplinare. La valutazione delle 155 strutture ospedaliere candidate e la conseguente assegnazione del Bollino Azzurro si sono basate sulla compilazione di un questionario di mappatura volto a misurare la qualità e la multidisciplinarità dei servizi.  

24/02/2022 18:01
Covid, 1791 nuovi casi oggi nelle Marche: sono il 41,9% delle diagnosi, ancora giù l'incidenza

Covid, 1791 nuovi casi oggi nelle Marche: sono il 41,9% delle diagnosi, ancora giù l'incidenza

Ancora giù l'incidenza di positivi al coronavirus ogni 100 mila abitanti nelle Marche: da 765,88 di ieri è passata nell'ultima giornata a 740,37. Sono stati rilevati 1.791 casi: 377 le persone con sintomi, 551 i contatti stretti di positivi, 458 i contatti domestici, 45 positivi in ambiente di scuola/formazione, 5 di vita/socialità, 3 in ambito lavorativo, due in ambito assistenziale e uno sanitario; 341 i casi su cui si sta svolgendo un approfondimento epidemiologico. Resta alta la percentuale di positivi sui tamponi del percorso diagnostico: 41,9% su 4.273 analizzati; in tutto eseguiti 6.180 test che comprendono 1.907 tamponi del percorso guariti. Dai test antigenici sono emerse 1.456 positività. A livello provinciale 538 positivi in provincia di Ancona, 411 a Macerata, 292 a Pesaro Urbino, 262 a Ascoli Piceno e 233 a Fermo. Sopra 100 casi giornalieri le fasce d'età 25-44 anni (537), 45-59 anni (346), 14-18 anni (156), 60-69 anni (142), 6-10 anni (126) e 19-24 anni (119). (Servizio in aggiornamento) 

24/02/2022 11:30
Oncologia San Severino, Saltamartini chiarisce: "Nessuna chiusura o ridimensionamento"

Oncologia San Severino, Saltamartini chiarisce: "Nessuna chiusura o ridimensionamento"

Fa chiarezza l’Assessore alla Sanità Filippo Saltamartini relativamente al destino dell’Oncologia all’ospedale “Bartolomeo Eustachio” di San Severino Marche: nessuna chiusura o ridimensionamento del servizio.  “Sull’area del cratere l’investimento è di potenziamento del reparto di Oncologia di San Severino che è una Unità Dipartimentale – spiega l’Assessore - infatti il Primo Maggio va in pensione l’attuale Dirigente Medico, la dottoressa Benedetta Ferretti che verrà temporaneamente sostituita da un Dirigente Medico del reparto di Oncologia di Macerata in attesa di conoscere l’esito dell’interpello che scade il 25 febbraio,  indirizzato a quei medici che vorranno ricoprire l’incarico nell’Unità Dipartimentale. In relazione all’interpello poi – continua Saltamartini - si procederà alla nomina del nuovo dirigente. Tutti i pazienti che sono stati programmati per le visite nei prossimi mesi potranno contare sul servizio che verrà svolto dai nuovi medici. In aggiunta al servizio esistente poi, ci sarà l’accordo con lo Iom, l’Istituto Oncologico Marchigiano, a cui sta lavorando la Direzione dell’AV3”. Il provvedimento formale verrà adottato nelle prossime settimane a seguito dell’istruttoria che è in corso.  La struttura, nata ormai circa 22 anni fa, segue un numero elevato di pazienti che provengono dalle zone montane e non solo. Il Day Hospital di Oncologia Struttura Semplice Dipartimentale San Severino Marche verrà quindi mantenuto senza alcuna sospensione della attività.

22/02/2022 17:45
Vaccini, Saltamartini annuncia: "Al via le prenotazioni per il Novavax, dosi in arrivo a marzo"

Vaccini, Saltamartini annuncia: "Al via le prenotazioni per il Novavax, dosi in arrivo a marzo"

"Nelle Marche al via dalle ore 17 di mercoledì 23 febbraio le prenotazioni per la somministrazione del nuovo vaccino Novavax, su base proteica come i vaccini antinfluenzali, in attesa dei rifornimenti dopo i quali inizieranno le inoculazioni". Ad annunciarlo l'assessore regionale Filippo Saltamartini a margine del Consiglio Regionale.  Il Novavax, ipotizza l'assessore, dovrebbe giungere nelle Marche "all'inizio del prossimo mese: non appena avuto il rifornimento - aggiunge - procederemo alla somministrazione per quanti vorranno vaccinarsi con Novavax. Molte persone mi hanno contattato personalmente: finora hanno resistito alla vaccinazione per ricevere la somministrazione di questo nuovo farmaco". La prenotazione potrà essere effettuata attraverso la piattaforma Poste finora utilizzata per tutte le vaccinazioni, con la selezione di uno dei Punti Vaccinali di Popolazione dedicati a questo vaccino. Al momento della registrazione saranno indicate le informazioni circa il luogo e la data per la somministrazione. Nelle Marche i soggetti maggiori di 12 anni non vaccinati e che non sono stati positivi negli ultimi 5 mesi sono 54.155. Si tratta del primo vaccino “proteico” il cui funzionamento differisce dagli altri finora utilizzati. In pratica istruisce il sistema immunitario della persona che lo riceve a difendersi da un’eventuale infezione da Sars-cov-2 ma ciò avviene grazie all’azione di proteine purificate presenti al suo interno che sono selezionate per produrre la risposta immunitaria. Queste nanoparticelle contengono copie della proteina spike di Sars-cov-2 e un adiuvante in grado di innescare la risposta immunitaria. "Per quanto riguarda la quarta dose per immunodepressi", intanto, comunica ancora Saltamartini, dopo la circolare di ieri del commissario Figliuolo, "cominceremo la somministrazione dal primo marzo: lo faranno gli ospedali e i centri dove queste persone sono allocate". In tema durata vaccini, afferma l'assessore, "l'Aifa ha ripetuto che la validità, soprattutto per fasce d'età sotto i 50 anni, ha una durata non superiore ai quattro mesi dunque dobbiamo verificare quello che succede". Ma, ricorda, "c'è il pericolo di varianti che possano emergere in parti del mondo in cui i vaccini non sono utilizzati" e dunque la guardia "resta alta". "Nel piano inviato al ministero - riferisce l'assessore - non smantelliamo i punti di vaccinazione ma li alleggeriamo con il personale che viene restituito alle cure dei pazienti".

22/02/2022 13:10
Covid, 1858 nuovi casi oggi nelle Marche: il 21% è sintomatico, l'incidenza cala ancora

Covid, 1858 nuovi casi oggi nelle Marche: il 21% è sintomatico, l'incidenza cala ancora

Sono 1.858 i nuovi contagi oggi nelle Marche (ieri 560), con i tamponi del percorso diagnosi-screening che sono stati 4.549 (ieri erano stati 1.330). La percentuale di positività oggi è del 40,8% (da 41,9%) e il tasso di incidenza cumulativa scenda a 820,16 (da 888,30). Questo quanto emerge dai dati giornalieri diffusi dall’Osservatorio epidemiologico, che confermano il trend di discesa dei contagi, dopo il ritorno - a partire da ieri - delle Marche in zona gialla.  Resta sempre Ancona la provincia con il maggior numero di positivi: 497. Seguono nell'ordine quelle di Macerata con 362 casi, Fermo con 340, Pesaro Urbino con 319 e Ascoli con 263. Sono 77 i nuovi positivi di fuori regione. Le persone con sintomi sono 408; tra i casi 547 contatti stretti di positivi, 414 contatti domestici, 38 in ambiente scuola/formazione, 6 in ambiente di vita/socialità, 3 in ambito lavorativo, due ciascuno in ambito assistenziale e sanitario; su 429 contagi è in corso un approfondimento epidemiologico. Permangono ancora le classi di età 25-44 e 45-59 anni quelle in cui il virus continua ad infettare di più. Nelle ultime 24 ore hanno registrato rispettivamente 513 e 455 nuovi contagi: più della metà del totale. Tra gli under 18, il maggior numero di positivi continua a registrarsi tra gli alunni delle scuole elementari (bambini dai 6 ai 10 anni) che contano 173 casi. Scende sotto quota 300 il numero di ricoveri per Covid-19 nelle Marche: nell'ultima giornata -9 degenti che porta il totale a 294 di cui 31 in Terapia intensiva (invariati), 65 in Semintensiva (+1) e 198 nei reparti non intensivi (-10); molto alto il numero di dimessi: 38.  Si registrano sette decessi correlati (persone con patologie pregresse) che fanno salire il totale di vittime nella regione a 3.568. Tre dei deceduti erano residenti in provincia di Ancona (un 69enne e una 98enne di Ancona, una 89enne di Camerano), due nel Maceratese (una 89enne di Civitanova Marche, un 92enne di Sant'Angelo in Pontano) e due in provincia di Pesaro Urbino (un 84enne di Fossombrone e un 87enne di Mondolfo). Gli ospiti di strutture territoriali sono 186 e 20 le persone in osservazione nei pronto soccorso. Sale di poco il totale di positivi (23.073; +5) mentre è sensibile il calo dei casi e contatti in isolamenti domiciliare (22.499; -932). Intanto i guariti/dimessi arrivano a 292.364 (+1.846).

22/02/2022 10:50
Pnrr,  nuove strutture e nuovi macchinari: in arrivo 61 milioni di euro per la sanità marchigiana

Pnrr, nuove strutture e nuovi macchinari: in arrivo 61 milioni di euro per la sanità marchigiana

Arrivano altri 61 milioni euro dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) per la sanità marchigiana. Lo prevede la delibera approvata oggi dalla Giunta Regionale che riguarda la Missione M6C2: Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero, che comprende Grandi Apparecchiature e Digitalizzazione. “La deliberazione della Giunta Regionale – ha detto l’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini – porta a completamento un processo di ammodernamento che proietta nel futuro il Sistema Sanitario Regionale: non solo strutture ma anche apparecchiature di ultima generazione e un sistema veloce in grado di supportarle”. Nel dettaglio 27 milioni euro andranno a finanziare l’acquisto di 57 apparecchiature di ultima generazione in grado di effettuare esami sempre più approfonditi non solo in termini di cura ma anche di prevenzione.  Altro capitolo importante è quello dei 33 milioni di euro destinati alla digitalizzazione: serviranno a creare sistemi che siano più fruibili ai cittadini anche da remoto come Cartelle Cliniche Elettroniche, Prescrizione e Somministrazione Farmaci, Telemedicina. Le interfacce utilizzate dai Sistemi Informativi Sanitari diversi saranno rese sempre in grado di comunicare tra di loro. Verranno introdotti ulteriori Sistemi Amministrativi Contabili anche per agevolare i pagamenti elettronici. A livello infrastrutturale verranno installati o potenziati Server, Network, Licenze, ma anche Sicurezza Informatica e Cybersecurity.  “Questi ulteriori investimenti serviranno a dare una risposta anche al problema delle liste di attesa per esami diagnostici e strumentali – conclude Saltamartini – uno degli impegni che abbiamo assunto con i cittadini marchigiani”.  

21/02/2022 18:20
Quarta dose di vaccino per i più fragili, c'è la data di partenza: ecco quando le prime inoculazioni

Quarta dose di vaccino per i più fragili, c'è la data di partenza: ecco quando le prime inoculazioni

Quarta dose di vaccino per i più fragili al via dal primo marzo. Lo ha annunciato il commissario straordinario per l'emergenza Covid, generale Francesco Paolo Figliuolo, a margine di una visita all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze. “Per ciò che riguarda la quarta dose di vaccino anti Covid – ha dichiarato il commissario - stiamo per dare le disposizioni attuative perché con il ministero della Salute e le Regioni stiamo ben individuando le platee. Ovviamente sarà abbastanza estensiva "per le categorie fragili, e "la mia indicazione è quella che partiremo il primo marzo, quindi sicuramente continueremo a tenere l'organizzazione che c'è ora in atto". "Abbiamo delle dosi di vaccino stivate per ogni eventualità - ha fatto sapere Figliuolo - poi dopo il 31 marzo, quando passeremo la mano, ci sono tutte le interlocuzioni con il ministero della Salute per lasciare un pacchetto pronto. Oggi cadono i due anni dal primo caso e non dobbiamo dimenticarcene, è facile fare le cicale ma quando vengono i tempi duri dobbiamo aver messo del grano da parte. Guai a non aver fatto lezione di questo periodo. Naturalmente speriamo che non accada nulla". Rispondendo a chi gli chiedeva cosa farà dopo la fine dello stato di emergenza Covid il 31 marzo, Figliuolo ha detto: "Di cose da fare ne ho, perché sono il comandante operativo di vertice interforze e se vedete quello che sta succedendo oggi nel mondo penso che di cose da fare ne ho perché da me dipendono tutte le forze nelle missioni operative, sia in Italia che all'estero. Ci sono 37 missioni in atto, tre in Italia e 34 che spaziano in tutte le aree del mondo". "Per la fine di questa settimana arriverà il vaccino Novavax, ne riceveremo poco più di un milione di dosi che saranno subito distribuite a tutte le regioni e province autonome. Poi arriveranno ancora un altro paio di milioni di dosi nel mese di marzo. Per cui ci sarà possibilità anche di utilizzo di questo ulteriore vaccino", ha detto il commissario. Sulle vaccinazioni anti Covid "noi oggi abbiamo, con ciclo completo, l'89% dei cittadini italiani, quindi oltre 48 milioni. Se pensiamo a prima dose e guariti, siamo quasi al 94%, quindi quasi 51 milioni. Dobbiamo continuare a vaccinare sperando che ci siano ancora persone esitanti che abbiano compreso, finalmente, l'importanza del vaccino”.

21/02/2022 13:12
Giornata Nazionale del personale sanitario. Acquaroli: "Grazie per il sacrificio durante la pandemia"

Giornata Nazionale del personale sanitario. Acquaroli: "Grazie per il sacrificio durante la pandemia"

"Oggi è la Giornata Nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato, da due anni in prima linea nella lotta alla pandemia - si legge nell'ultimo post Facebook pubblicato dal presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli.  Il numero uno di Palazzo Raffaello ha voluto in questa modalità rendere omaggio a tutti gli operatori sanitari che si sono distinti nell'arco della pandemia per l'assistenza e l'abnegazione nei confronti della società. Nonostante le molte difficoltà che hanno messo a dura prova la Sanità tutta. "Fin dai primi momenti pieni di incertezza e di paura, senza risparmiarsi, con grande impegno, professionalità e sacrificio, sono stati determinanti per assicurare assistenza alla popolazione - prosegue il messaggio di Acquaroli - A tutti loro vanno la nostra riconoscenza e la gratitudine".   

20/02/2022 21:24
Carenza medici, Saltamartini: "Stop al numero chiuso (per qualche anno) e tetto spesa più alto"

Carenza medici, Saltamartini: "Stop al numero chiuso (per qualche anno) e tetto spesa più alto"

"Dieci anni di tagli sulla formazione e sui trattamenti del personale della sanità rischiano di pesare come mai è avvenuto prima". A scriverlo, in una nota diffusa sui social, è l'assessore regionale Filippo Saltamartini.  "Per sgomberare il campo da facili giustificazioni - osserva l'assessore -, il problema della carenza di medici e infermieri e il tema di come riattivare i servizi sanitari per le liste di attesa accumulate e per curare le altre patologie no covid, impongono misure straordinarie da parte del Governo e del Parlamento". "Sono mesi che chiediamo l'eliminazione del numero chiuso a Medicina (per qualche anno), l'adeguamento del tetto di spesa che ci impedisce di assumere persino gli infermieri formati nelle nostre Università e non per ultimo l'adeguamento dei trattamenti, specie di quelli speciali come i turni festivi e notturni" puntualizza Saltamartini. "Forse è giunto il momento di varare quella riforma costituzionale del Senato delle regioni, senza cui la conferenza delle regioni, rischia di apparire solo un inutile orpello al Minsitro Speranza della Sanità" conclude l'assessore Saltamartini.

20/02/2022 14:46
Vaccini, la quarta dose si farà. L’Aifa apre ai più fragili

Vaccini, la quarta dose si farà. L’Aifa apre ai più fragili

La quarta dose si farà. A confermarlo è l'Agenzia italiana del farmaco, che si è espressa in favore di Pfizer o Moderna. Con una nota inviata al Ministero della Salute, la commissione tecnico scientifica dell'Aifa ha evidenziato la necessità di ricorrere al doppio booster per soggetti gravemente immunodepressi.  Alla base della decisione, ci sarebbe la risposta bassa alla terza dose dei pazienti con patologie immuno-degenerative. Già nel mese di gennaio 2022, l’immunologo e divulgatore scientifico prof. Alberto Mantovani aveva dichiarato: «Per i pazienti fragili non responsivi, si pone il problema di una quarta dose, da valutare in un contesto di ricerca rigorosa e in relazione al trattamento poiché alcune terapie interferiscono con una corretta immunizzazione». Resta ancora da capire se sarà necessario anche per il resto della popolazione – ancora coinvolta nella campagna per la terza dose – ricorrere a un ulteriore richiamo nell’arco di 4 mesi o a cadenza annuale. A seguito dei dati raccolti due mesi fa sugli effetti del secondo booster in Israele – primo Paese al mondo ad aver adottato la soluzione per operatori sanitari, over 60 e fragili – è emerso che la protezione fornita da una quarta dose aumenterebbe ulteriormente i livello degli anticorpi, ma senza fornire sufficiente protezione contro i contagi da variante Omicron. «Non servirà la quarta dose di vaccino anti Covid, ma piuttosto un richiamo che auspichiamo annuale e con il quale dovremo fraternizzare» - aveva dichiarato a inizio febbraio il direttore generale di Aifa Nicola Magrini - Il dato con cui erano registrati i vaccini era del 95% di efficacia e questo dato è stato confermato, in molti Paesi, nel primo trimestre di uso reale. Poi c’è stata una graduale e lenta perdita di efficacia nel secondo trimestre che ha portato quindi alla dose booster, anche in presenza di una variante su cui il vaccino aveva perso efficacia. A livello globale la comunità scientifica ha concordemente visto lo straordinario beneficio dei vaccini». «Per le persone gravemente immunocompromesse che ricevono una serie primaria di tre dosi di vaccino a mRna, una quarta dose è già raccomandata» - aveva affermato gennaio il responsabile Vaccini e Prodotti Terapeutici dell’Ema Marco Cavaleri. In direzione opposta a inizio febbraio il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri: «Escludo categoricamente che serva una quarta dose a breve». Stessa linea per Sergio Abrignani, membro del Comitato tecnico scientifico: «Immunologicamente non serve e non si sa quando servirà. Ad oggi è ragionevole dire che per anni non serviranno richiami».

19/02/2022 17:15
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