Prosegue la lenta discesa dell'incidenza di casi da coronavirus ogni 100mila abitanti nelle Marche: nell'ultima giornata 1.578 positivi e incidenza che passa da 740,37 a 720,79.
Ancora vicina al 40% (39,2%) la percentuale di casi tra i tamponi del percorso diagnosi (4.032) che sommati a quelli nel percorso guariti (2.026) danno il totale dei testi eseguiti in 24ore (6.058).
Le persone con sintomi tra gli ultimi casi sono 395; ci sono 444 contatti stretti di positivi, 302 contatti domestici, 36 in ambito di scuola/formazione, 4 in setting lavorativo, 3 in ambiente di vita/socialità, uno ciascuno in ambiente assistenziale e sanitario.
In provincia di Ancona rilevati 470 positivi; seguono le province di Macerata (325), Pesaro Urbino (260), Ascoli Piceno (244), Fermo (217); 63 i casi da fuori regione. È ancora la fascia d'età 25-44 anni a registrare il numero più alto di positivi (458) seguita da 45-59 anni (341).
Ancora il discesa il numero di ricoveri per Covid-19 nelle Marche: 11 degenti in meno nell'ultima giornata. Restano ricoverate nelle strutture marchigiane 249 persone di cui 27 in Terapia intensiva (-2), 52 in Semintensiva (-7) e 170 in reparti non intensivi (-2). Lo comunica la Regione.
Nell'ultima giornata 1.579 positivi (incidenza cala a 720,79). Tre le persone decedute, tutte con patologie pregresse: si tratta di un 69enne di Senigallia (Ancona), di una 85enne di Corridonia (Macerata) e di un 88enne di Ascoli Piceno); il totale regionale sale a 3.581.
L'occupazione dei pazienti Covid nelle Terapie intensive scende al 10,5% (27 su 256 posti letto), fa sapere la Regione, e in Area Medica al 21,6% (222 su 1.027). In 24ore 24 persone sono state dimesse dagli ospedali.
Nelle strutture territoriali sono assistite 173 persone e 22 in osservazione nei pronto soccorso. Il totale di positivi (isolati più ricoverati) resta sostanzialmente stabile (23.049; +4) mentre gli isolati a domicilio per 'contatto' calano a 20.747 (-559); i guariti/dimessi sono 297.332
Sono 94 le strutture sanitarie premiate oggi da Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, nel quadro della prima edizione del Bollino Azzurro (2022-2023). Tra queste l’ospedale di Macerata che ha ottenuto il prestigioso riconoscimento dalla fondazione Onda come centro multidisciplinare per il tumore alla prostata.
"Tale premiazione rappresenta un significativo riconoscimento per quanto attiene il percorso multidisciplinare nel trattamento del tumore alla prostata, a conferma dell’elevato livello qualitativo della struttura nel panorama nazionale", spiega l'Area Vasta 3.
Tra gli scopi del Bollino Azzurro vi è quello di segnalare le strutture che favoriscono un approccio multidisciplinare nel trattamento di questa malattia, attraverso trattamenti personalizzati e innovativi e tramite la collaborazione tra diversi specialisti, quali urologo, radioterapista, oncologo medico, patologo, radiologo, medico nucleare, psicologo.
Il tumore alla prostata è, infatti, una tra le malattie più diffuse negli uomini: in Italia sono circa 564.000 le persone con una pregressa diagnosi di tumore della prostata, pari al 19 per cento dei casi di tumore nei maschi e ogni anno si contano circa 36.000 nuove diagnosi.
Gli ospedali che hanno aderito all’iniziativa sono stati valutati da una commissione multidisciplinare. La valutazione delle 155 strutture ospedaliere candidate e la conseguente assegnazione del Bollino Azzurro si sono basate sulla compilazione di un questionario di mappatura volto a misurare la qualità e la multidisciplinarità dei servizi.
Ancora giù l'incidenza di positivi al coronavirus ogni 100 mila abitanti nelle Marche: da 765,88 di ieri è passata nell'ultima giornata a 740,37. Sono stati rilevati 1.791 casi: 377 le persone con sintomi, 551 i contatti stretti di positivi, 458 i contatti domestici, 45 positivi in ambiente di scuola/formazione, 5 di vita/socialità, 3 in ambito lavorativo, due in ambito assistenziale e uno sanitario; 341 i casi su cui si sta svolgendo un approfondimento epidemiologico.
Resta alta la percentuale di positivi sui tamponi del percorso diagnostico: 41,9% su 4.273 analizzati; in tutto eseguiti 6.180 test che comprendono 1.907 tamponi del percorso guariti. Dai test antigenici sono emerse 1.456 positività. A livello provinciale 538 positivi in provincia di Ancona, 411 a Macerata, 292 a Pesaro Urbino, 262 a Ascoli Piceno e 233 a Fermo.
Sopra 100 casi giornalieri le fasce d'età 25-44 anni (537), 45-59 anni (346), 14-18 anni (156), 60-69 anni (142), 6-10 anni (126) e 19-24 anni (119).
(Servizio in aggiornamento)
Fa chiarezza l’Assessore alla Sanità Filippo Saltamartini relativamente al destino dell’Oncologia all’ospedale “Bartolomeo Eustachio” di San Severino Marche: nessuna chiusura o ridimensionamento del servizio.
“Sull’area del cratere l’investimento è di potenziamento del reparto di Oncologia di San Severino che è una Unità Dipartimentale – spiega l’Assessore - infatti il Primo Maggio va in pensione l’attuale Dirigente Medico, la dottoressa Benedetta Ferretti che verrà temporaneamente sostituita da un Dirigente Medico del reparto di Oncologia di Macerata in attesa di conoscere l’esito dell’interpello che scade il 25 febbraio, indirizzato a quei medici che vorranno ricoprire l’incarico nell’Unità Dipartimentale. In relazione all’interpello poi – continua Saltamartini - si procederà alla nomina del nuovo dirigente.
Tutti i pazienti che sono stati programmati per le visite nei prossimi mesi potranno contare sul servizio che verrà svolto dai nuovi medici. In aggiunta al servizio esistente poi, ci sarà l’accordo con lo Iom, l’Istituto Oncologico Marchigiano, a cui sta lavorando la Direzione dell’AV3”.
Il provvedimento formale verrà adottato nelle prossime settimane a seguito dell’istruttoria che è in corso. La struttura, nata ormai circa 22 anni fa, segue un numero elevato di pazienti che provengono dalle zone montane e non solo. Il Day Hospital di Oncologia Struttura Semplice Dipartimentale San Severino Marche verrà quindi mantenuto senza alcuna sospensione della attività.
"Nelle Marche al via dalle ore 17 di mercoledì 23 febbraio le prenotazioni per la somministrazione del nuovo vaccino Novavax, su base proteica come i vaccini antinfluenzali, in attesa dei rifornimenti dopo i quali inizieranno le inoculazioni". Ad annunciarlo l'assessore regionale Filippo Saltamartini a margine del Consiglio Regionale.
Il Novavax, ipotizza l'assessore, dovrebbe giungere nelle Marche "all'inizio del prossimo mese: non appena avuto il rifornimento - aggiunge - procederemo alla somministrazione per quanti vorranno vaccinarsi con Novavax. Molte persone mi hanno contattato personalmente: finora hanno resistito alla vaccinazione per ricevere la somministrazione di questo nuovo farmaco".
La prenotazione potrà essere effettuata attraverso la piattaforma Poste finora utilizzata per tutte le vaccinazioni, con la selezione di uno dei Punti Vaccinali di Popolazione dedicati a questo vaccino. Al momento della registrazione saranno indicate le informazioni circa il luogo e la data per la somministrazione. Nelle Marche i soggetti maggiori di 12 anni non vaccinati e che non sono stati positivi negli ultimi 5 mesi sono 54.155.
Si tratta del primo vaccino “proteico” il cui funzionamento differisce dagli altri finora utilizzati. In pratica istruisce il sistema immunitario della persona che lo riceve a difendersi da un’eventuale infezione da Sars-cov-2 ma ciò avviene grazie all’azione di proteine purificate presenti al suo interno che sono selezionate per produrre la risposta immunitaria. Queste nanoparticelle contengono copie della proteina spike di Sars-cov-2 e un adiuvante in grado di innescare la risposta immunitaria.
"Per quanto riguarda la quarta dose per immunodepressi", intanto, comunica ancora Saltamartini, dopo la circolare di ieri del commissario Figliuolo, "cominceremo la somministrazione dal primo marzo: lo faranno gli ospedali e i centri dove queste persone sono allocate".
In tema durata vaccini, afferma l'assessore, "l'Aifa ha ripetuto che la validità, soprattutto per fasce d'età sotto i 50 anni, ha una durata non superiore ai quattro mesi dunque dobbiamo verificare quello che succede". Ma, ricorda, "c'è il pericolo di varianti che possano emergere in parti del mondo in cui i vaccini non sono utilizzati" e dunque la guardia "resta alta". "Nel piano inviato al ministero - riferisce l'assessore - non smantelliamo i punti di vaccinazione ma li alleggeriamo con il personale che viene restituito alle cure dei pazienti".
Sono 1.858 i nuovi contagi oggi nelle Marche (ieri 560), con i tamponi del percorso diagnosi-screening che sono stati 4.549 (ieri erano stati 1.330). La percentuale di positività oggi è del 40,8% (da 41,9%) e il tasso di incidenza cumulativa scenda a 820,16 (da 888,30). Questo quanto emerge dai dati giornalieri diffusi dall’Osservatorio epidemiologico, che confermano il trend di discesa dei contagi, dopo il ritorno - a partire da ieri - delle Marche in zona gialla.
Resta sempre Ancona la provincia con il maggior numero di positivi: 497. Seguono nell'ordine quelle di Macerata con 362 casi, Fermo con 340, Pesaro Urbino con 319 e Ascoli con 263. Sono 77 i nuovi positivi di fuori regione. Le persone con sintomi sono 408; tra i casi 547 contatti stretti di positivi, 414 contatti domestici, 38 in ambiente scuola/formazione, 6 in ambiente di vita/socialità, 3 in ambito lavorativo, due ciascuno in ambito assistenziale e sanitario; su 429 contagi è in corso un approfondimento epidemiologico.
Permangono ancora le classi di età 25-44 e 45-59 anni quelle in cui il virus continua ad infettare di più. Nelle ultime 24 ore hanno registrato rispettivamente 513 e 455 nuovi contagi: più della metà del totale. Tra gli under 18, il maggior numero di positivi continua a registrarsi tra gli alunni delle scuole elementari (bambini dai 6 ai 10 anni) che contano 173 casi.
Scende sotto quota 300 il numero di ricoveri per Covid-19 nelle Marche: nell'ultima giornata -9 degenti che porta il totale a 294 di cui 31 in Terapia intensiva (invariati), 65 in Semintensiva (+1) e 198 nei reparti non intensivi (-10); molto alto il numero di dimessi: 38.
Si registrano sette decessi correlati (persone con patologie pregresse) che fanno salire il totale di vittime nella regione a 3.568. Tre dei deceduti erano residenti in provincia di Ancona (un 69enne e una 98enne di Ancona, una 89enne di Camerano), due nel Maceratese (una 89enne di Civitanova Marche, un 92enne di Sant'Angelo in Pontano) e due in provincia di Pesaro Urbino (un 84enne di Fossombrone e un 87enne di Mondolfo).
Gli ospiti di strutture territoriali sono 186 e 20 le persone in osservazione nei pronto soccorso. Sale di poco il totale di positivi (23.073; +5) mentre è sensibile il calo dei casi e contatti in isolamenti domiciliare (22.499; -932). Intanto i guariti/dimessi arrivano a 292.364 (+1.846).
Arrivano altri 61 milioni euro dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) per la sanità marchigiana. Lo prevede la delibera approvata oggi dalla Giunta Regionale che riguarda la Missione M6C2: Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero, che comprende Grandi Apparecchiature e Digitalizzazione.
“La deliberazione della Giunta Regionale – ha detto l’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini – porta a completamento un processo di ammodernamento che proietta nel futuro il Sistema Sanitario Regionale: non solo strutture ma anche apparecchiature di ultima generazione e un sistema veloce in grado di supportarle”.
Nel dettaglio 27 milioni euro andranno a finanziare l’acquisto di 57 apparecchiature di ultima generazione in grado di effettuare esami sempre più approfonditi non solo in termini di cura ma anche di prevenzione.
Altro capitolo importante è quello dei 33 milioni di euro destinati alla digitalizzazione: serviranno a creare sistemi che siano più fruibili ai cittadini anche da remoto come Cartelle Cliniche Elettroniche, Prescrizione e Somministrazione Farmaci, Telemedicina.
Le interfacce utilizzate dai Sistemi Informativi Sanitari diversi saranno rese sempre in grado di comunicare tra di loro. Verranno introdotti ulteriori Sistemi Amministrativi Contabili anche per agevolare i pagamenti elettronici. A livello infrastrutturale verranno installati o potenziati Server, Network, Licenze, ma anche Sicurezza Informatica e Cybersecurity.
“Questi ulteriori investimenti serviranno a dare una risposta anche al problema delle liste di attesa per esami diagnostici e strumentali – conclude Saltamartini – uno degli impegni che abbiamo assunto con i cittadini marchigiani”.
Quarta dose di vaccino per i più fragili al via dal primo marzo. Lo ha annunciato il commissario straordinario per l'emergenza Covid, generale Francesco Paolo Figliuolo, a margine di una visita all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze. “Per ciò che riguarda la quarta dose di vaccino anti Covid – ha dichiarato il commissario - stiamo per dare le disposizioni attuative perché con il ministero della Salute e le Regioni stiamo ben individuando le platee.
Ovviamente sarà abbastanza estensiva "per le categorie fragili, e "la mia indicazione è quella che partiremo il primo marzo, quindi sicuramente continueremo a tenere l'organizzazione che c'è ora in atto". "Abbiamo delle dosi di vaccino stivate per ogni eventualità - ha fatto sapere Figliuolo - poi dopo il 31 marzo, quando passeremo la mano, ci sono tutte le interlocuzioni con il ministero della Salute per lasciare un pacchetto pronto.
Oggi cadono i due anni dal primo caso e non dobbiamo dimenticarcene, è facile fare le cicale ma quando vengono i tempi duri dobbiamo aver messo del grano da parte. Guai a non aver fatto lezione di questo periodo. Naturalmente speriamo che non accada nulla".
Rispondendo a chi gli chiedeva cosa farà dopo la fine dello stato di emergenza Covid il 31 marzo, Figliuolo ha detto: "Di cose da fare ne ho, perché sono il comandante operativo di vertice interforze e se vedete quello che sta succedendo oggi nel mondo penso che di cose da fare ne ho perché da me dipendono tutte le forze nelle missioni operative, sia in Italia che all'estero. Ci sono 37 missioni in atto, tre in Italia e 34 che spaziano in tutte le aree del mondo".
"Per la fine di questa settimana arriverà il vaccino Novavax, ne riceveremo poco più di un milione di dosi che saranno subito distribuite a tutte le regioni e province autonome. Poi arriveranno ancora un altro paio di milioni di dosi nel mese di marzo. Per cui ci sarà possibilità anche di utilizzo di questo ulteriore vaccino", ha detto il commissario.
Sulle vaccinazioni anti Covid "noi oggi abbiamo, con ciclo completo, l'89% dei cittadini italiani, quindi oltre 48 milioni. Se pensiamo a prima dose e guariti, siamo quasi al 94%, quindi quasi 51 milioni. Dobbiamo continuare a vaccinare sperando che ci siano ancora persone esitanti che abbiano compreso, finalmente, l'importanza del vaccino”.
"Oggi è la Giornata Nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato, da due anni in prima linea nella lotta alla pandemia - si legge nell'ultimo post Facebook pubblicato dal presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli.
Il numero uno di Palazzo Raffaello ha voluto in questa modalità rendere omaggio a tutti gli operatori sanitari che si sono distinti nell'arco della pandemia per l'assistenza e l'abnegazione nei confronti della società. Nonostante le molte difficoltà che hanno messo a dura prova la Sanità tutta.
"Fin dai primi momenti pieni di incertezza e di paura, senza risparmiarsi, con grande impegno, professionalità e sacrificio, sono stati determinanti per assicurare assistenza alla popolazione - prosegue il messaggio di Acquaroli - A tutti loro vanno la nostra riconoscenza e la gratitudine".
"Dieci anni di tagli sulla formazione e sui trattamenti del personale della sanità rischiano di pesare come mai è avvenuto prima". A scriverlo, in una nota diffusa sui social, è l'assessore regionale Filippo Saltamartini.
"Per sgomberare il campo da facili giustificazioni - osserva l'assessore -, il problema della carenza di medici e infermieri e il tema di come riattivare i servizi sanitari per le liste di attesa accumulate e per curare le altre patologie no covid, impongono misure straordinarie da parte del Governo e del Parlamento".
"Sono mesi che chiediamo l'eliminazione del numero chiuso a Medicina (per qualche anno), l'adeguamento del tetto di spesa che ci impedisce di assumere persino gli infermieri formati nelle nostre Università e non per ultimo l'adeguamento dei trattamenti, specie di quelli speciali come i turni festivi e notturni" puntualizza Saltamartini.
"Forse è giunto il momento di varare quella riforma costituzionale del Senato delle regioni, senza cui la conferenza delle regioni, rischia di apparire solo un inutile orpello al Minsitro Speranza della Sanità" conclude l'assessore Saltamartini.
La quarta dose si farà. A confermarlo è l'Agenzia italiana del farmaco, che si è espressa in favore di Pfizer o Moderna. Con una nota inviata al Ministero della Salute, la commissione tecnico scientifica dell'Aifa ha evidenziato la necessità di ricorrere al doppio booster per soggetti gravemente immunodepressi.
Alla base della decisione, ci sarebbe la risposta bassa alla terza dose dei pazienti con patologie immuno-degenerative. Già nel mese di gennaio 2022, l’immunologo e divulgatore scientifico prof. Alberto Mantovani aveva dichiarato: «Per i pazienti fragili non responsivi, si pone il problema di una quarta dose, da valutare in un contesto di ricerca rigorosa e in relazione al trattamento poiché alcune terapie interferiscono con una corretta immunizzazione».
Resta ancora da capire se sarà necessario anche per il resto della popolazione – ancora coinvolta nella campagna per la terza dose – ricorrere a un ulteriore richiamo nell’arco di 4 mesi o a cadenza annuale. A seguito dei dati raccolti due mesi fa sugli effetti del secondo booster in Israele – primo Paese al mondo ad aver adottato la soluzione per operatori sanitari, over 60 e fragili – è emerso che la protezione fornita da una quarta dose aumenterebbe ulteriormente i livello degli anticorpi, ma senza fornire sufficiente protezione contro i contagi da variante Omicron.
«Non servirà la quarta dose di vaccino anti Covid, ma piuttosto un richiamo che auspichiamo annuale e con il quale dovremo fraternizzare» - aveva dichiarato a inizio febbraio il direttore generale di Aifa Nicola Magrini - Il dato con cui erano registrati i vaccini era del 95% di efficacia e questo dato è stato confermato, in molti Paesi, nel primo trimestre di uso reale. Poi c’è stata una graduale e lenta perdita di efficacia nel secondo trimestre che ha portato quindi alla dose booster, anche in presenza di una variante su cui il vaccino aveva perso efficacia. A livello globale la comunità scientifica ha concordemente visto lo straordinario beneficio dei vaccini».
«Per le persone gravemente immunocompromesse che ricevono una serie primaria di tre dosi di vaccino a mRna, una quarta dose è già raccomandata» - aveva affermato gennaio il responsabile Vaccini e Prodotti Terapeutici dell’Ema Marco Cavaleri. In direzione opposta a inizio febbraio il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri: «Escludo categoricamente che serva una quarta dose a breve». Stessa linea per Sergio Abrignani, membro del Comitato tecnico scientifico: «Immunologicamente non serve e non si sa quando servirà. Ad oggi è ragionevole dire che per anni non serviranno richiami».
Sono 1.813 (ieri erano 1.873) i nuovi positivi nelle Marche su 4.575 tamponi esaminati nel percorso diagnosi-screening (ieri 4.744). L'incidenza, oggi, si attesta a 953,77 casi settimanali ogni 100mila abitanti (ieri 989,47). Questo quanto emerge dai dati giornalieri diffusi dall’Osservatorio epidemiologico delle Marche dopo la notizia del ritorno, da lunedì 21 febbraio, della regione in zona gialla.
Viene confermato, dunque, un calo costante e generalizzato dei contagi in tutte le province, sebbene le proporzioni cambino leggermente, con un incremento dei casi in provincia di Fermo. È sempre Ancona, comunque, quella che fa registrare il maggior numero di positivi (508), seguita da Macerata (395), per l'appunto Fermo (330), Pesaro Urbino (274) e Ascoli Piceno (259); sono 77, inoltre, contagi provenienti da fuori regione.
Restano le consuete classi d'età intermedie le più colpite dai contagi, con quasi la metà del totale: 477 casi tra i 25-44enni e 447 tra i 45-59enni. Tra i più giovani si segnalano 489 contagi tra gli under 18: 180 casi tra i bambini delle scuole elementari (6-10 anni) e 110 per i ragazzi delle scuole superiori. I soggetti con sintomi sono 421, i contatti stretti di casi positivi 511, i contatti domestici 453, i positivi in ambito scolastico formativo 24, i casi in fase di approfondimento epidemiologico 391.
Continuano a scendere i ricoveri legati al Covid nelle Marche: in 24 ore ne sono stati segnalati 10 in meno, facendo arrivare il totale a 308. I pazienti in terapia intensiva sono 32 (-1 su ieri), quelli in semi intensiva 64 (+1), quelli in reparti non intensivi 212 (‐12), e ci sono ben 38 dimessi.
Dieci i decessi legati al Covid, che fanno salire il totale a 3.553: una 102enne di Porto San Giorgio, un 82enne di Monte San Pietrangeli, una 86enne di Monteprandone, una 89enne e un 93enne di San Benedetto del Tronto, una 87enne di Fermo, un 95enne di Fano, una 93enne di Pesaro, una 85enne di Osimo e un 63enne di Porto Recanati (si tratta di Leandro Scocco).
Passo affaticato, fiatone come sottofondo naturale nel corso della nostra passeggiata nel silenzio assordante del centro storico di Sant'Angelo in Pontano. Per questa puntata di "Storie" siamo venuti a conoscere Claudio che vive in questo piccolo borgo di mille anime dell'entroterra maceratese.
I palazzi puntellati e le transenne che interdicono il transito nei vicoli ciottolati, ricordano quanto il terremoto si sia fatto sentire in queste zone. Ma Claudio, che di mestiere fa il falegname, a questi continui sali e scendi ci è ormai abituato: "Prima il fiatone non ce lo avevo, adesso faccio spesso fatica a respirare. Purtroppo non ho più recuperato le capacità che avevo prima e mi è stato detto che non potrò recuperarla più".
Claudio ha 58 anni, ma i segni che 9 mesi di Covid hanno prodotto sul suo corpo, portano a credere che possano essere molti di più (qui le immagini del suo ritorno a casa). E' un miracolato, Claudio. Miracolato per ben quattro volte, tante quante il suo cuore ha smesso di battere nel corso dei mesi trascorsi tra l'ospedale di Civitanova e quello di Macerata.
"Il mio incubo chiamato Covid è cominciato il 30 ottobre del 2020. Ricordo che tutto partì da una colica renale e da medici che non compresero subito la gravità della situazione - racconta Claudio. Per una settimana mi lasciarono a casa prima di ricoverarmi d'urgenza in terapia intensiva e oggi vi racconto gli effetti che il long term Covid può avere su pazienti anche sani".
“Dal 28 febbraio la certificazione di esenzione dalla vaccinazione anti Covid-19 dovrà essere in formato digitale. Chi possiede già il certificato di esenzione cartaceo, valido fino al 27 febbraio, deve quindi richiedere la nuova certificazione con il QR code analogo a quello delle Certificazioni verdi COVID-19 ("Green Pass") con validità sul solo territorio nazionale”. Lo rende noto la Regione Marche.
L'attestazione di esenzione è rilasciata, a titolo gratuito e su richiesta dell'assistito, dai medici di medicina generale o pediatri di libera scelta, da medici vaccinatori delle strutture sanitarie, pubbliche e private accreditate e dai medici USMAF o medici SASN operativi nella campagna di vaccinazione anti Covid-19. Ne hanno diritto tutti coloro che, per la presenza di specifiche condizioni cliniche documentate, non possono essere vaccinati o per cui la vaccinazione debba essere differita.
Alla certificazione è associato un codice univoco di esenzione dalla vaccinazione (CUEV) attraverso cui si potrà scaricare la certificazione di esenzione digitale con il QR code. Verrà inoltre inviato, via SMS o email, ai recapiti indicati dall’assistito, un codice AUTHCODE, che può essere utilizzato in alternativa al codice CUEV per scaricare la certificazione attraverso gli stessi canali attualmente utilizzati per ottenere il Green Pass.
La validità delle certificazioni di esenzione dipende dalla specifica condizione clinica che ne ha giustificato il rilascio ed è indicata nella certificazione stessa. In caso di sopravvenuta positività a SARS-CoV-2 anche le certificazioni di esenzione sono revocate e poi riattivate automaticamente con la guarigione.
Dopo l’approvazione dell’atto programmatorio sul PNRR Sanità, anche per l’ambito sociale sono previste importanti opportunità: è stato emanato un bando di 32 milioni di euro per finanziare 51 progetti destinati ai 23 Ambiti territoriali sociali delle Marche. La somma è stata assegnata alle Marche in favore delle Proposte di intervento da parte degli Ambiti Sociali Territoriali da finanziare con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
“È un'ulteriore mole di risorse che si spalmerà sui territori – ha affermato l’assessore alla Sanità e Servizi sociali, Filippo Saltamartini - in un’ottica di reale integrazione socio-sanitaria e di riequilibrio delle prestazioni dei servizi nelle diverse aree. Si tratta di un altro cambio di passo che la Regione ha invitato a cogliere da parte degli Ambiti sociali come preziosa opportunità, attivando negli ultimi due mesi un’azione di sensibilizzazione degli ATS finalizzata alla presentazione di progetti dove possibile coordinati".
In particolare si tratta della Missione 5 “Inclusione e coesione” in tema di "Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore” e “Servizi sociali, disabilità e marginalità sociale” che vede una dotazione finanziaria nazionale di 1 miliardo e 450 milioni per la quale il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali aveva approvato a dicembre 2021 l’apposito Piano Operativo.
Le manifestazioni di interesse al bando hanno fatto registrare 68 progetti, di cui 39 di ATS singoli e 29 di ATS associati, 17 in più rispetto alle Previsioni del Piano Operativo. Si è ritenuto comunque di trasmettere al Ministero tutte le proposte nei giorni scorsi .
Dei 32 milioni complessivi, 12,8 fanno parte dell’investimento 1.1 che comprende: 2,7 milioni per 13 progetti di “Sostegno alle capacità genitoriali e prevenzione della vulnerabilità delle famiglie e dei bambini”, 7,4 milioni per 3 progetti finalizzati all’ ”Autonomia degli anziani non autosufficienti”,1,7 milioni per 5 progetti di “Rafforzamento dei servizi sociali domiciliari per garantire la dimissione anticipata assistita e prevenire l’ospedalizzazione”, 1 milione per 5 progetti di “rafforzamento dei servizi sociali e prevenzione del fenomeno del burn out tra gli operatori”.
Altri 12 milioni, infine, comprendono 17 progetti di percorsi di autonomia per persone con disabilità, 8 milioni per 4 progetti di housing first (inserimento diretto in appartamenti indipendenti di persone senza dimora) e 4 progetti di centri servizi per la presa in carico di cittadini in situazione di povertà e marginalità estrema
“La Regione Marche continuerà ad affiancare gli Ambiti- ha concluso Saltamartini - fornendo il supporto necessario ad ottimizzare il più possibile le opportunità offerte dalle risorse del PNRR e garantendo l’interfaccia nella fase di redazione e presentazione dei progetti con le strutture ministeriali competenti”. Ulteriori informazioni sul bando possono essere reperite sul sito: https://www.lavoro.gov.it/temi-e-priorita/poverta-ed-esclusione-sociale/Documents/DD-5-del-15022022-Avviso-1-2022-PNRR.pdf
Ampio il successo dell’iniziativa della raccolta del farmaco su tutto il territorio provinciale Maceratese, lanciato a Civitanova dalla progettualità dell'assessorato alle Politiche Sociali "Città con l'infanzia" tramite l'evento streaming "Vittoria" che ha raggiunto ad oggi ben 1638 visualizzazioni.
Sono stati resi noti i dati definitivi della raccolta farmaci che, organizzata a livello nazionale, nasce per offrire un contributo concreto a sostegno delle persone e delle famiglie che versano in condizioni di povertà sanitaria, impossibilitati a poter acquistare i medicinali di cui hanno bisogno. In totale sono stati raccolti a Civitanova 905 farmaci, con un incremento rispetto all’anno scorso di ben 207 prodotti farmaceutici (circa il 23% di aumento).
Il successo dell’iniziativa è dovuto alla importante adesione dei cittadini, alla complessa e funzionale macchina organizzativa messa in piedi dall’impegno dei volontari e dalla professionalità dei farmacisti a servizio della raccolta, e dalla massiccia partecipazione delle farmacie aderenti, pubbliche e private. Quest’anno a Civitanova hanno aderito moltissime farmacie, ovvero Angelini, Foresi, Marcelli, Roani Fontespina e Cruciani e per la prima volta tutte e sei le farmacie comunali aderenti in blocco.
Nella provincia di Macerata sono stati complessivamente 4.628 i farmaci raccolti (300 in più rispetto allo scorso anno) per un valore commerciale della raccolta pari a 33.687euro. "Un incredibile circolo virtuoso che vede il contributo silenzioso e concreto di tanti – ha dichiarato l’assessore Barbara Capponi - Grazie a tutti quelli che hanno reso possibile, nei vari ruoli, questo risultato. In un momento difficile economicamente e socialmente come quello che stiamo attraversando, vedere addirittura un incremento delle adesioni delle farmacie e delle donazioni è la risposta più bella e tangibile di una comunità sana e attenta alle esigenze di chi ha più necessità".
Pur essendo terminata la raccolta dei medicinali presso le farmacie, è ancora possibile sostenere il “Banco Farmaceutico”, aiutando concretamente, anche per le spese legate alla consegna e spedizione farmaci, con una donazione www.bancofarmaceutico.org/come-puoi-aiutarci
Torna a scendere l'incidenza di positivi al coronavirus ogni 100mila abitanti nelle Marche: ora il valore si attesta a 1.038,96 (ieri 1.089,65 e il giorno prima 1.043,66). Nell'ultima giornata sono stati rilevati 2.174 nuovi casi, in base a 7.050 tamponi di cui 5.237 nel percorso diagnostico (41,5% di positivi) e 1.813 nel percorso guariti.
I dati dell'Osservatorio epidemiologico regionale danno conto di 399 persone con sintomi; tra i nuovi casi ci sono 702 contatti stretti di positivi, 558 contatti domestici, 44 in ambito scolastico/formativo, cinque in ambito lavorativo, quattro in ambiente di vita/socialità, due in ambito assistenziale, uno in ambito sanitario. Per 441 contagi è ancora in corso un approfondimento epidemiologico.
A livello provinciale sono stati registrati 609 casi ad Ancona, 504 a Macerata, 346 a Pesaro Urbino, 325 ad Ascoli Piceno e 315 a Fermo; 75 contagiati provenienti da fuori regione. Tra le fasce d'età il numero più alto di contagi in quella 25-44 anni (614), seguita da 45-59 anni (489), 6-10 anni (183) e 60-69 anni (181).
Nove ricoverati in meno per Covid-19 nell'ultima giornata nelle Marche che però fanno registrare altri otto decessi correlati con il totale di vittime che cresce a 3.539. Lo fa sapere la Regione.
Il quadro di ricoveri si sta progressivamente alleggerendo, a partire da quelli in Terapia intensiva che scendono a 32 (-2 rispetto a ieri) con una percentuale di occupazione di pazienti Covid del "12,5% sui 256 posti letto disponibili", secondo la Regione, a sei posti dalla soglia della zona bianca (10%).
In 24ore -4 ricoveri in Semintensiva (64) e -3 nei reparti non intensivi (244): complessivamente anche la saturazione Covid in Area Medica si posiziona sotto la soglia 'arancione' con 308 (-7) pazienti su 1.027 letti (29,9%). Molto alto il numero di dimessi nell'ultima giornata: sono 41.
Otto i decessi in 24 ore correlati al Covid-19, tutte le vittime presentavano patologie pregresse: quattro deceduti risiedevano in provincia di Ancona (un 70enne di Jesi, un 77enne di Ostra Vetere, una 85enne di Castelfidardo e un 85enne di Camerano), due nel Pesarese (una 88enne di Fossombrone e una 98enne di Fano), due nel Fermano (una 85ene di Montefalcone Appennino e una 86enne di Porto Sant'Elpidio).
Terminata la campagna vaccinale organizzata al S.S. Crocifisso, nel comune di Treia: sono 803 le persone vaccinate in un mese (dal 15 gennaio al 15 febbraio). Il centro di prossimità che è stato allestito dall’Amministrazione comunale, in collaborazione con l’Asur Marche, a partire dal mese di gennaio con cinque date e a febbraio in ulteriori tre date, ha permesso di usufruire del servizio a tanti cittadini che hanno potuto rispondere velocemente alle nuove normative imposte dagli ultimi decreti.
In particolare sono state inoculate 54 prime dosi, 37 seconde dosi e 712 terze dosi.“È doveroso un sincero ringraziamento a tutti i volontari che hanno consentito di allestire il centro di prossimità - ha detto il sindaco Franco Capponi - Ci tengo a sottolineare l’enorme impegno di tutti coloro che hanno lavorato per permettere questo servizio. Sono stati, infatti, tutti volontari: 2 medici, 4 infermieri e 6 persone della Protezione civile che hanno lavorato per ore, ininterrottamente".
"Il Comune ha messo a disposizione il personale amministrativo che si è occupato di rilasciare l’avvenuta vaccinazione rendendo così operativa una macchina organizzativa che ha richiesto un grande lavoro, ma che abbiamo ritenuto fosse importante mettere a disposizione della cittadinanza. Un ringraziamento anche ai cittadini per l’atteggiamento rispettoso e responsabile che hanno dimostrato in tutte le date agevolando il lavoro di tutti”. A Treia, dal primo gennaio a oggi sono state 1736 le persone risultate positive al Covid.
Ieri sera, il consiglio direttivo dell’ordine dei medici della provincia di Macerata ha sospeso ventisei medici, perché non hanno regolarizzato la posizione rispetto all’obbligo di vaccinazione contro il Covid-19. Questi si aggiungono ad altri tre medici dell’ordine provinciale già sospesi, mentre per altri sette la situazione è ancora in fase di verifica.
"Una scelta dolorosa ma necessaria poiché lo prevede la norma, spiega Romano Mari, presidente dell’ordine dei medici della provincia di Macerata. "Si tratta comunque – aggiunge Mari – di un provvedimento amministrativo con una durata limitata, la cui scadenza al momento è prevista per il prossimo 15 giugno”. Questa settimana sono state firmate le lettere di comunicazione ai diretti interessati.
Da sottolineare come il primo report, arrivato il 21 dicembre, indicasse ben duecento medici (su circa 2.200 iscritti) con una situazione irregolare, ma proprio grazie al avoro di verifica dell’ordine provinciale il numero è progressivamente diminuito. Sono, invece, 35 gli infermieri sospesi perché non in regola con il vaccino. Numero in sostanza invariato rispetto alla prima verifica. L’ordine degli infermieri ha verificato, in questo caso, la posizione di 307 iscritti.
Sono 39.216 i marchigiani di età compresa tra 50 e 69 anni che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino anticovid: su un target di vaccinabili di 341.298.24.165 di età compresa tra 50 e 59 anni, 15.051 tra 60 e 69 anni. Lo rende noto la Regione, nella settimana in cui è scattato l'obbligo del green pass rafforzato per accedere al posto di lavoro.
La provincia di Ancona è la più virtuosa con 4.180 mancanti a fronte di una popolazione di 132.401 in questa fascia d'età. In provincia di Ascoli ne mancano 5.221 a fronte di una popolazione target di 60.248, in quella di Pesaro Urbino 10.265 a fronte di un target di 101.452, in quella di Fermo 5.514, a fronte di un target di 49.549 persone di quella fascia di età. Infine la provincia di Macerata dove mancano 14.036 su un target di 87.648. Nell'ultima settimana agli over 50 sono state somministrate 675 prime dosi, in media poco meno di 100 al giorno.