Lo stabilimento Pfizer di Ascoli Piceno è assieme a quelli di Ringaskiddy e Newbridge, in Irlanda, e Friburgo in Germania, uno dei quattro siti di produzione e confezionamento a livello globale del farmaco antivirale orale anti-Covid-19 Paxlovid. Pfizer ha iniziato a suo rischio già l'anno scorso la produzione di Paxlovid e prevede di produrre fino a 120 milioni di trattamenti entro la fine del 2022.
"Il Paxlovid (formato da due compresse da 150 mg di nirmatrelvir e una compressa da 100 mg di ritonavir) è un inibitore della proteasi principale (Mpro) del virus SARS-CoV-2, indicato per il trattamento del Covid-19 negli adulti, che non necessitano di ossigenoterapia supplementare e che sono ad aumentato rischio di progredire verso malattia grave" spiega Valentina Marino, direttore medico di Pfizer Italia.
Il farmaco ha dimostrato di ridurre significativamente i ricoveri e i decessi, se somministrato entro 5 giorni dall'insorgenza dei sintomi, "con una modalità di assunzione domiciliare che potrebbe cambiare il modo in cui può essere trattato il Covid-19, riducendo potenzialmente l'impatto della pandemia sui sistemi sanitari e ospedalieri".
Per la struttura di Ascoli Piceno, che ha adeguato linee di gestione altamente complesse per confezionare insieme i due principi attivi di Paxlovid su larga scala, con un investimento programmato di circa 50 milioni di dollari. "Sono previste oltre 250 nuove assunzioni nello stabilimento, che è un punto di riferimento per l'economia delle Marche e della provincia di Ascoli, con un impatto diretto sul Pil della regione derivante dal settore industriale del 2% circa" commenta Beatrice Colombo, site leader dello stabilimento ascolano. Tra i punti di forza del sito anche dello stabilimento anche la sostenibilità e l'innovazione tecnologica.
Continua nelle Marche la fase di crescita del tasso cumulativo di incidenza, arrivato a 1.178,82 su 100mila abitanti (ieri era 1.162,71), con 3.513 positivi rilevati nelle 24 ore. Le fasce di età tra 25-59 anni rappresentano circa la metà dei nuovi casi positivi; 953 per 25-44 e 872 per 45-59 anni, seguite da 60-69 anni con 388, e 70-79 anni con 257, 6-10 anni con 245.
La provincia di Ancona da sola totalizza 1.001 contagi, seguita da Macerata con 695, Pesaro Urbino con 585, Ascoli Piceno con 582, Fermo con 525, oltre a 125 casi di fuori regione. I 3.513 nuovi casi rappresentano il 44,1% dei 7.968 tamponi del percorso diagnostico su 9.953 tamponi totali.
(Servizio in aggiornamento)
La direzione della Casa di riposo “Lazzarelli” di San Severino Marche ha segnalato al sindaco Rosa Piermattei, quale autorità sanitaria locale, un nuovo focolaio Covid all’interno della struttura che ospita, complessivamente, una ottantina di anziani.
L’Azienda dei servizi alla persona, in base all’esito di alcuni tamponi molecolari che hanno fatto registrare cinque positività tra gli ospiti e due tra il personale, ha fatto immediatamente scattare il protocollo sanitario interno con lo spostamento dei pazienti positivi in un apposito reparto dove vigono misure rafforzate di isolamento.
Dai successivi tamponi antigenici sono risultati positivi 13 ospiti e 5 operatori. La direttrice della struttura, Laura Taccari, e la presidente della Asp, Teresa Traversa, hanno riferito di una “situazione tranquilla con alcune persone anziane che registrano qualche linea di febbre ma buona saturazione”. Il direttore sanitario della Casa di riposo, dottor Giuseppe Tartaglia, ha provveduto ad attivare immediatamente i medici Usca dell’Area Vasta 3 dell’Asur Marche.
Gli sport tradizionali, discipline che si svolgono sotto l’egida della Figest, sono saliti in cattedra anche nelle scuole del Maceratese, dopo gli altri territori delle province marchigiane. La città di Tolentino, nei giorni scorsi, ha ospitato l’ultimo corso di formazione, destinato agli insegnanti di educazione fisica, promosso dalla Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali e finanziato da Sport e Salute, in collaborazione con l'Ufficio Scolastico Regionale.
Un’iniziativa molto riuscita tenutasi nella struttura del Circolo tennis in zona Pace alla presenza del presidente nazionale della Figest, il maceratese Enzo Casadidio, del sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, che ha fatto gli onori di casa, del presidente del Circolo tennis, Marco Sposetti, che con grandissima disponibilità ha aperto l’impianto per accogliere le dimostrazioni di alcune delle principali discipline dei giochi storici quali ruzzola, tiro alla fune, tiro alla balestra, morra, rebatta.
A rappresentare i docenti di eduzione fisica della provincia di Macerata è stata, invece, la professoressa Nelly Zafirova che è stata ringraziata per aver creduto, fin da subito, nell’organizzazione dell’evento.
A tenere le lezioni sono intervenuti il tecnico federale Valeriano Vitellozzi, nella sua figura di coordinatore dei corsi, e il presidente regionale della Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali, Matteo Capeccia.
Il presidente Figest, Enzo Casadidio, si è complimentato con i vertici del Circolo tennis Tolentino per l’alta qualità degli impianti e per la manutenzione degli stessi che rappresentano un vero fiore all’occhiello per la città di Tolentino e, più in generale, per lo sport in provincia di Macerata, ma anche per l’ospitalità e la risposta dell’intera comunità tolentinate alle cosiddette discipline minori.
Un ringraziamento è andato al primo cittadino di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, da sempre "vicinissimo alle esigenze degli sportivi", ha sottolineato Casadidio, e all’Ufficio Scolastico Regionale che "ha sposato l’idea dei corsi di formazione nei vari istituti delle Marche con il coinvolgimento, complessivamente, di un centinaio di docenti di tutte e cinque le province".
Il presidente della Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali ha presentato, da ultimo, ai rappresentanti delle istituzioni e ai docenti presenti, le prossime iniziative della Figest tra cui il Festival Tafisa che a settembre si terrà in Umbria, e che richiamerà molte delegazioni internazionali alla rassegna dedicata agli sport per tutti.
Casadidio in chiusura del proprio intervento ha anche proposto alle scuole maceratesi di fare visita, con l’organizzazione di gite scolastiche di un paio di giorni, al costruendo Centro federale di Gualdo Tadino per consentire agli alunni delle scuole di conoscere e praticare le discipline che fanno parte degli sport tradizionali.
“Gli sport tradizionali sono importanti – è intervenuto al corso il sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi – perché rappresentano discipline popolari che vanno non solo riconosciute ma anche preservate e incentivate perché la pratica di certi sport non si perda nella memoria di ciascuno di noi”.
“L’aggiornamento di tanti docenti – ha concluso il presidente regionale di Figest, Matteo Capeccia, all’uniscono con il coordinatore responsabile dei corsi, Valeriano Vitellozzi, tracciando un bilancio sull’iniziativa avviata nel febbraio scorso a Fermo – è stato utilissimo per entrare non solo nelle scuole ma per avviate anche collaborazioni che permetteranno di replicare l’attività nel futuro e di avviarne anche di nuove”.
Un grande ringraziamento è andato, da ultimo, al coordinatore regionale degli insegnanti di attività sportive e motorie delle Marche, il professor Marco Petrini, che è riuscito a far comprendere l’importanza della conoscenza di attività che, con il tempo, si sono tramandate di generazione in generazione.
La sottovariante 'Omicron II' torna a preoccupare, con un incremento generale dei casi di positività intorno al 40% solo nel corso dell'ultima settimana. Da tenere in considerazione non solo la curva dei contagi, ma anche i dati relativi alla campagna vaccinale. E le strutture ospedaliere che al momento resistono, con i ricoveri – sia in area medica (13%) sia in intensiva (5,3%) – sotto la soglia di emergenza.
Sono dati nazionali che, però, si riflettono anche sul palpabile aumento in tutta la Regione Marche dei positivi – oggi registrati 1055 nuovi casi – e di una percentuale di ospedalizzazioni (a.m. 15%, t.i. 4,7%) che sembra comunque avallare il ritorno in zona bianca. Macerata, dopo Fermo e Ascoli Piceno, si attesta al terzo posto fra le province con il più sensibile impatto della nuova curva epidemiologica.
“Si tratta del colpo di coda di Omicron che coincide con la fine dell’inverno – spiega il presidente dell’Ordine provinciale degli infermieri, Sandro Di Tuccio – e che oggi nuoce solo ai non vaccinati o a chi non ha ancora manifestato i sintomi dell’infezione”. A preoccupare maggiormente è l’ipotesi che il Covid 19 possa nelle prossime settimane segnare nuovi e significativi picchi di trasmissibilità. Andando a colpire, di conseguenza, la gestione sanitaria messa negli ultimi due anni già a dura prova.
“Ad oggi non possiamo prevedere cosa succederà – continua Di Tuccio – ma nel corso del tempo i sanitari hanno imparato a far fronte nel migliore dei modi all’iper-afflusso di gente nelle strutture ospedaliere. Siamo fisicamente stanchi: oggi dipendiamo dal buon senso delle persone e da quel 10% di italiani (circa 6 milioni) che ancora non si è vaccinato. Le future problematiche si legano a questi ultimi, principalmente”.
La convivenza, dunque, è l’unica arma certa rimasta per lasciarci alle spalle l’incubo pandemico. Se è vero che la sottovariante di Omicron risulta oggi la più contagiosa, allo stesso tempo è anche la meno significativa a livello sintomatologico. E se l’impatto ospedaliero, contemporaneamente, tenderà a diminuire con la bella stagione, bisognerà comunque prepararsi al prossimo inverno.
“Emergeranno nuove varianti – conclude Di Tuccio – quindi bisognerà farci trovare preparati. La vaccinazione va portata a termine, così come l’educazione sanitaria del cittadino. Il Covid ormai è diventato endemico, quindi la convivenza risulta necessaria per un reale ritorno alla normalità. Come il raffreddore o l’influenza, dovrà essere gestita con periodico richiamo vaccinale e nuove regole governative mirate per la gestione territoriale. Il soggetto fragile, in particolare, andrà gestito a livello domiciliare, sia per motivi etici sia pratici. Le restrizioni al cittadino, per il resto, hanno ormai fatto il loro tempo".
Nelle Marche prosegue la risalita del tasso di incidenza cumulativo, arrivato a 1.162,71 su 100mila abitanti (ieri era 1.152,79), a fronte di 1.055 nuovi positivi rilevati nelle ultime 24 ore, pari al 46,2% dei 2.283 tamponi analizzati nel percorso diagnostico, su 2.864 tampini complessivi, come sempre un numero più basso nei giorni festivi rispetto al resto della settimana.
Sono 221 i soggetti sintomatici, 328 i contatti stretti di casi positivi, 252 i contatti domestici, 1 positivo in setting scolastico formativo, 1 in setting lavorativo, 6 contatti in ambiente di vita socialità.
La provincia di Ancona totalizza 330 casi, quella di Macerata 203, quella di Ascoli Piceno 194, quella di Pesaro Urbino 162, quella di Fermo 124, oltre a 42 casi di fuori regione. Il contagio continua circolare maggiormente nelle fasce di età 25-44 anni con 275 casi, e 45-59 anni con 262, seguite da 6-10 anni con 106, e 60-69 anni con 90 casi.
Nuovo balzo di ricoveri per Covid nelle Marche nonostante 32 persone dimesse in una giornata: ora sono 218 (+16) di cui 5 in Terapia intensiva (-2), 68 in Semintensiva (+6) e 145 in reparti non intensivi (+12).
In 24ore rilevati 1.055 casi di positività e l'incidenza è salita a 1.162,71 (ieri 1.052,79). Otto i decessi correlati alla pandemia in un giorno e il totale regionale di vittime sale a 3.674: tre nel Fermano (una 78enne di Porto Sant'Elpidio, un 85enne e una 89enne di Fermo), due in provincia di Ancona (una 77enne di Sassoferrato e una 80enne di Castelfidardo) e due nell'Ascolano (una 80enne di San Benedetto del Tronto e una 88enne di Ascoli Piceno), un 79enne di Appignano (Macerata).
Gli ospiti di strutture territoriali sono 124 e 31 le persone in osservazione nei pronto soccorso. Il totale di positivi (isolati più ricoverati) scende a 16.212 (+10$9, gli isolamenti domiciliari sono 25.537 (+77) e guariti/dimessi salgono a 346.141 (+1.151).
Continua a crescere nelle Marche l'incidenza di positivi ogni 100mila abitanti: nell'ultima giornata sono stati rilevati 2.396 casi e l'incidenza è passata da 1.133,01 a 1.152,79. Nel complesso sono 7.281 i tamponi eseguiti di cui 5.771 nel percorso diagnostico (41,5% di positivi) e 1.510 nel percorso guariti.
Sono 395 le persone con sintomi. I casi comprendono 697 contatti stretti di positivi, 659 contatti domestici, 2 in ambiente di scuola/formazione, 5 in ambiente di vita/socialità, 3 in ambito assistenziale, 4 in ambito lavorativo, 3 in ambito sanitario; per 619 contagi è in corso un approfondimento epidemiologico.
La provincia di Ancona ha fatto segnare 699 positivi; seguono per numero assoluto le province di Macerata (467), Pesaro Urbino (406), Ascoli Piceno (377) e Fermo (368); 90 i casi da fuori regione. Tra le fasce d'età il maggior numero di contagi in quella 25-44 anni (618); a seguire 45-59 anni (551) e 70-79 anni (232).
Continuano a crescere i ricoveri legati al covid negli ospedali nelle Marche: 6 nelle ultime 24 ore, che fanno arrivare il numero complessivo a 202, dei quali 7 in terapia intensiva (-2 rispetto a ieri), 62 in semi intensiva (+10) e 133 in reparti non intensivi (-2), oltre a 29 dimessi, secondo i dati della Regione Marche.
Ci sono stati anche 4 decessi, che fanno salire il totale a 3.666: sono morti 3 uomini e una donna, di età compresa tra 79 e 92 anni. Tutte le vittime presentavano patologie pregresse.
Sono stati oltre 2000 i profughi ucraini accolti e censiti dall’Asur Marche alla data di sabato 19 marzo. Dal monitoraggio complessivo è risultato come, nelle 5 Aree Vaste della Regione Marche, siano arrivati sinora 2082 cittadini ucraini di cui 752 minori.
Di questi sono già stati contattati dal Dipartimento di Prevenzione in 1136, in 989 hanno già effettuato il tampone (da cui sono emersi 42 casi positivi), mentre in 46 si sono sottoposti a vaccino anticovid. Nelle Aree Vaste sono già diverse decine i tamponi molecolari prenotati dai Dipartimenti di Prevenzione e gli operatori stanno ricontattando tutti.
“Ringraziamo Prefettura, Questura, Uffici Immigrazione, Sindaci, Dipartimento di Prevenzione, la Protezione Civile, le associazioni di volontariato – afferma la dottoressa Nadia Storti, direttore generale dell’Asur Marche – per questo lavoro corale e per tutta la collaborazione che stanno fornendo in questo momento molto delicato in cui molti cittadini ucraini stanno arrivando nella nostra regione e una volta accolti hanno bisogno di controlli sanitari e di profilassi”.
“Dobbiamo essere solidali con queste persone colpite da una guerra distruttiva – ha detto l’Assessore alla Sanità Filippo Saltamartini – ma solidarietà e prevenzione sanitaria, specie per quanto riguarda il Covid, devono andare di pari passo”.
Al fine di facilitare il contatto con i servizi preposti, per tutte le informazioni utili circa l’accoglienza sul suolo italiano e le procedure da seguire relativamente a tamponi/isolamento e quant’altro, l’Asur Marche ha creato uno spazio informativo apposito sul sito www.asur.marche.it alla sezione “Cittadini” – “Emergenza Ucraina” con le spiegazioni e le procedure da seguire.
Continua a salire nelle Marche l'incidenza di positivi ogni 100mila abitanti: nell'ultima giornata sono stati rilevati 2.560 casi e l'incidenza è passata da 1.063,21 a 1.133,01. Nel complesso sono 7.150 i tamponi eseguiti di cui 5.751 nel percorso diagnostico (44,5% di positivi) e 1.399 nel percorso guariti.
Sono 446 le persone con sintomi. I casi comprendono 793 contatti stretti di positivi, 635 contatti domestici, 21 in ambiente di scuola/formazione, 8 in ambiente di vita/socialità, 5 in ambito assistenziale, 3 in ambito lavorativo, 2 in ambito sanitario; per 626 contagi è in corso un approfondimento epidemiologico.
La provincia di Ancona ha fatto segnare 778 positivi; seguono per numero assoluto le province di Macerata (488), Pesaro Urbino (418), Ascoli Piceno (390) e Fermo (367); 119 i casi da fuori regione. Tra le fasce d'età il maggior numero di contagi in quella 25-44 anni (656); a seguire 45-59 anni (567) e 60-69 anni (284).
Continuano a crescere i ricoveri legati al covid negli ospedali nelle Marche: 5 nelle ultime 24 ore, che fanno arrivare il numero complessivo a 196, dei quali 9 in terapia intensiva (-1 rispetto a ieri), 52 in semi intensiva (-1) e 135 in reparti non intensivi (+5), oltre a 26 dimessi, secondo i dati della Regione Marche.
Ci sono stati 4 decessi, che fanno salire il totale a 3.662: sono morte 4 donne, di età compresa tra 76 e 92 anni, tutte con patologie pregresse.
“Si fa un gran parlare di una sanità che non funziona anche nelle Marche ed è giusto indignarsi quando ciò accade, tuttavia, è altrettanto doveroso riconoscere quando invece ci si trova davanti a strutture d'eccellenza, con alti livelli di professionalità e specializzazione” . La signora Barbara Foglia, affida a una lettera aperta la sua gratitudine a il personale dell’ospedale di Camerino
“Con queste poche righe e a seguito dell'esperienza che mi ha portato a effettuare ben tre interventi dall'ottobre scorso a oggi presso il reparto di Ortopedia e Traumatologia dell'Ospedale di Camerino, desidero esprime la mia sincera gratitudine al personale medico e paramedico diretto dal dottor Leonardo Pasotti”.
“È mio desiderio pertanto sottolineare l'esperienza personale che mi ha visto testimone del lavoro svolto da persone che si impegnano quotidianamente con passione, serietà e gentilezza, mostrando umanità e un'attenzione particolare al paziente, caratteristiche che possono essere colte grazie al clima di serenità che si vive in questo reparto”.
“Inoltre, la mia più sincera gratitudine è rivolta al dottor Stefano Sfascia che, con determinazione e non comune sensibilità, mi ha seguito in questi mesi di difficoltà. Invio queste mie considerazioni affinché possano contribuire a far riflettere sull'indiscussa professionalità di tutti gli operatori che ho potuto incontrare all'Ospedale di Camerino, ambiente in cui l'elemento umano è ben saldo a quello lavorativo; luogo dove, mi sento di ribadire, il comune agire è mosso dal più profondo rispetto del paziente”.
«Con soddisfazione annunciamo che nel corso del prossimo Consiglio comunale del 28 marzo ci sarà l’audizione dell’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini che illustrerà la situazione burocratico-amministrativa attuale e le prospettive future relative alla costruzione del nuovo ospedale di Macerata». A dirlo sono il sindaco Sandro Parcaroli, il presidente del Consiglio Francesco Luciani, il consigliere comunale delegato alla Sanità Giordano Ripa e il consigliere Andrea Blarasin, membro della segreteria politica dell’assessore Saltamartini.
«È la prima volta nella storia dell’Amministrazione di Macerata che un assessore regionale interviene direttamente in Consiglio per portare a conoscenza la cittadinanza su un punto programmatico di grande rilevanza come la costruzione del nuovo ospedale contrariamente a quanto avveniva prima, quando tutto veniva deciso nei palazzi della Regione senza coinvolgere il territorio nella quasi totalità delle decisioni prese e senza interloquire con le autorità politiche e territoriali – proseguono Parcaroli, Luciani, Ripa e Blarasin -.
In questo caso l’assessore Saltamartini continua a mostrare sensibilità e disponibilità sulla questione del nuovo ospedale di Macerata e di questo non possiamo che essere profondamente soddisfatti». «Un momento come questo rappresenta la possibilità concreta di confrontarsi su un punto essenziale del programma amministrativo del centrodestra locale e regionale» concludono.
Continua a salire verso mille l'incidenza di casi di coronavirus ogni 100mila abitanti nelle Marche: nell'ultima giornata sono 2.889 i casi, mentre l'incidenza si attesta a 974,35 (ieri 908,16). Secondo la Regione siamo in una "fase di incremento dell'incidenza, e la numerosità dei casi è variabile in un range di incremento ma non c'è crescita esponenziale".
Sui casi di oggi il 76% è vaccinato ciclo completo. In tutto eseguiti 7.883 tamponi di cui 6.350 nel percorso diagnostico (45,5% di positivi) e 1.533 nel percorso guariti. Le persone con sintomi sono 531; i casi comprendono 794 contatti stretti di positivi, 689 contatti domestici, 48 in ambiente di scuola/formazione, 19 in ambiente di vita/socialità 4 in ambito lavorativo, 2 sia in ambito assistenziale sia sanitario; su 765 contagi è in corso un approfondimento epidemiologico.
Il numero più alto di casi registrato ancora in provincia di Ancona (883); seguono Macerata (571), Pesaro Urbino (500), Ascoli Piceno (433) e Fermo (387); 115 positivi provenienti da fuori regione. Tra le fasce d'età il maggior numero di positivi tra i 25 e 44 anni (798), poi 45-59 anni (695), 60-69 anni (252) e 19-24 anni (231).
Su 175 ricoveri legati al Covid (+7 su ieri), 8 sono in terapia intensiva (numero invariato), 48 in semi-intensiva (+2), 119 in reparti non intensivi (+5). Registrati anche due decessi: un 91enne di Bellano e un 86enne di Ancona. Ci sono, infine, 29 persone nei pronto soccorso, 137 gli ospiti nelle strutture territoriali.
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, e l’assessore comunale alla Sanità, Jacopo Orlandani, hanno ricevuto questa mattina la consegna delle 6.652 firme raccolte con la petizione popolare in favore del reparto oncologico dell’ospedale civile “Bartolomeo Eustachio” e della dottoressa Benedetta Ferretti. La consegna è avvenuta per mano del portavoce designato, Carla Soverchia, e di una delle prime firmatarie, Michela Egidi.
Con la petizione il primo cittadino settempedano viene invitato ad “attivarsi in ogni modo e luogo che riterrà opportuno e adeguato – come è scritto nella lettera di consegna protocollata insieme alla sottoscrizione pubblica dei cittadini firmatari – per permettere sia il mantenimento della qualità di struttura semplice Dipartimentale di San Severino Marche – Camerino, al day hospital di Oncologia presso l’ospedale Bartolomeo Eustachio di San Severino Marche, sia il mantenimento dell’incarico alla dottoressa Benedetta Ferretti almeno fino a quando il nuovo primario potrà autonomamente gestire l’intero servizio garantendone la piena e continua funzionalità”.
Le 6.652 firme sono state raccolte in 2 contenitori con 29 buste e consegnate insieme a una tabella riassuntiva dei conteggi firme. Dalla petizione sono state infatti escluse firme prive dei riferimenti ai documenti d’identità dei firmatari stessi e alcuni doppioni. La petizione continuerà fino al 10 aprile prossimo e, dunque, le firme in questione rappresentano solo una prima trance.
“La dottoressa Ferretti ha dato davvero tanto al nostro ospedale e alle nostre comunità e queste firme, che sono la riprova del suo valore, vogliono solo riconoscere quel che ha fatto per tutti noi con grandissima professionalità e solido spirito di abnegazione" spiega Carla Soverchia in qualità di portavoce designato da chi ha promosso la petizione a norma dell’art. 22 dello Statuto comunale di San Severino Marche.
"La petizione non è assolutamente ostile nei confronti del nuovo dirigente, il dottor Luca Faloppi al quale va tutta la nostra stima e il nostro più grande benvenuto - aggiunge -. Visto che la dottoressa Ferretti aveva chiesto di poter rimanere nessuno comprende perché questa sua domanda non possa essere accolta in considerazione anche della sua età".
"Quello che ci piacerebbe – conclude la Soverchia – è che la politica torni ad ascoltare i territori e non che tutto risulti sempre già deciso. Chiederemo, per il tramite del sindaco di San Severino Marche, a tutti altri primi cittadini dell’Area Vasta 3 dell’Asur di sposare i contenuti della petizione e di lottare uniti senza alcuna distinzione politica per quella che riteniamo essere una giusta causa”.
Dopo aver ricevuto le 6,652 firme il sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, porterà le richieste avanzate con la petizione alla prossima seduta del Consiglio comunale e i contenuti della stessa sul tavolo del Presidente della Regione Marche e dell’assessore regionale alla Tutela della Salute e alla Sanità.
C’è tempo fino al 27 marzo per presentare la domanda di partecipazione al Corso di formazione per i medici del 118. Con determina dell’Asur è stato stabilito di posticipare la scadenza del Corso di formazione per il conseguimento dell’idoneità all’attività di emergenza sanitaria territoriale prevista in origine per il 12 marzo: ci sono infatti ancora posti disponibili sui 100 complessivi messi a bando.
Tutte le domande presentate entro il termine di scadenza restano regolarmente acquisite, ma è possibile anche modificare, integrare o sostituire domande già presentate. Il corso partirà il 15 aprile, avrà una durata di almeno 4 mesi e prevede non meno di 300 ore da svolgere prevalentemente con esercitazioni e tirocini pratici, mentre la parte teorica si può svolgere in e-learning. Si tratta di un corso sul campo, e quindi altamente professionalizzante.
Sono ammessi i medici di continuità assistenziale a tempo indeterminato, gli aspiranti al convenzionamento, e i medici non ancora in possesso di formazione specifica in medicina generale, residenti nelle Marche. La Regione ha stanziato a titolo di compartecipazione 100 mila euro. In costo del corso per ogni partecipante è quindi ridotto a 1500 euro che verranno comunque rimborsati a seguito del convenzionamento per l’attività di emergenza sanitaria territoriale.
“Su un organico che dovrebbe contare 180 medici - ha detto l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini - ne mancano all'appello una settantina. Parliamo di una professione gratificante e altamente formativa che permette di salvare vite umane ed è indispensabile per i territori. Il corso poi è molto pratico, quindi permette di imparare sul campo la professione. diamo l’opportunità a chi non si è ancora iscritto, ma ha il desiderio, di partecipare”.
Sono 2.424 i nuovi positivi oggi nelle Marche (ieri erano 3.271), con una percentuale del 42,9% (dal 44,2%) sui 5.644 tamponi analizzati (7.398). L'incidenza continua nella sua risalita e oggi si attesta a 908,16 casi settimanali ogni 100mila abitanti (ieri 862,99). Questo è il quadro che emerge dai dati diffusi dall’Osservatorio epidemiologico delle Marche
Si conferma Ancona la provincia dove il Coronavirus corre di più fin dall'inizio della quarta ondata della pandemia. Nelle ultime 24 ore i nuovi positivi sono 723. A seguire, nell'ordine, le province di Macerata con 472 casi, quella di Ascoli Piceno con 426, poi Fermo con 343 e Pesaro Urbino con 332. I nuovi positivi di fuori regione sono 128.
Aumenta il numero dei giovani positivi al Covid, nelle ultime 24 ore tra 0 e 18 anni sono complessivamente 537, a cui vanno aggiunti i 130 della fascia 19-24 anni. Tutti insieme comunque sfiorano appena il numero di nuovi infettati dal covid nella fascia 25-44 anni: 638 nuovi contagiati. Sono 527 i nuovi positivi nella fascia 45-59. Contagi in salita da 11 giorni ma che non si tramutano in aumento dei ricoveri. «Non abbassare la guardia» perché il virus continua a circolare molto è, tuttavia, il mantra ripetuto in questi giorni dall'assessore alla sanità regionale Fillippo Saltamartini.
Su 168 ricoveri legati al Covid, 8 sono in terapia intensiva (-4), 46 in semi-intensiva (+2), 114 in reparti non intensivi (+5). Secondo la Regione Marche, l'occupazione di posti letto per Covid è al 3,1% per le terapie intensive, al 15,7% per l'area medica.
È morta una 94enne di Castelfidardo, e il totale dei decessi dall'inizio dell'emergenza sanitaria sale a 3.649. Ci sono 11 persone nei pronto soccorso, 135 ospiti nelle strutture territoriali. I positivi alla data di oggi sono 14.162, tra ricoverati e isolamenti, le persone in quarantena o isolamento domiciliare sono 21.863. I guariti dall'inizio della pandemia salgono a 336.454
Le Marche "esprimeranno al governo un giudizio negativo sul decreto ministeriale 71, così come lo faranno altre regioni vicine: non si può pensare di riformare la sanità con il blocco delle assunzioni, senza aver formato i medici di medicina generale, senza aver formato i medici del 118 o i medici del pronto soccorso". Così l'assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, a margine del Consiglio regionale odierno.
"Oggi c'è una conferenza delle Regioni nella quale dobbiamo esprimere un giudizio sul dm 71, che parallelamente al decreto Balduzzi del 2015 sugli standard di popolazione a cui possono corrispondere ospedali di primo e di secondo livello, riguarda l'organizzazione dei servizi territoriali".
"Il tema è sempre lo stesso, - lamenta l'assessore - qualunque riorganizzazione deve tenere conto della carenza di medici, della carenza di specializzazioni, le Marche esprimeranno un giudizio negativo". Il tema della carenza di medici "è drammatico - sottolinea Saltamartini - solo per il 118 su 180 medici che dovrebbero essere impiegati sulle ambulanze ne mancano 70".
L'assessore ribadisce le proposte per ovviare a questa situazione: "Va eliminato il numero chiuso a medicina almeno per 2-3 anni - afferma - vanno triplicate le specializzazioni e va risolto il problema della giungla di retribuzioni: molti medici non vogliono prestare servizio nella continuità assistenziale, nel 118, nei punti di pronto soccorso perché c'è una giungla retributiva con trattamenti che tendono a 'scoraggiare' coloro i quali svolgono questi servizi disagiati soprattutto quelli notturni.
Questi sono temi posti, come Regioni, al governo e spero che ci sia una risposta. È vero che ci sono la guerra, il Covid e l'aumento del costo dei carburanti, ma il tema della salute dei cittadini è centrale nel nostro Paese.
Nella comparazione delle ultime due settimane, nelle Marche, sono 3.558 casi di positività in più con una percentuale di crescita del 41,9%. Lo fa sapere l’Osservatorio epidemiologico della Regione.
Nell'ultima giornata 3.271 casi rilevati e incidenza ogni 100mila abitanti che galoppa a 862,99 (ieri 792,52); è risultato positivo il 44,2% dei 7.398 tamponi del percorso diagnostico. In totale eseguiti 8.963 test tra i quali 1.565 del percorso guariti.
Tra i contagiati sono 574 le persone con sintomi; comprendono 947 contatti stretti di positivi, 802 contatti domestici, 34 in ambito scolastico/formativo, 20 in ambiente di vita/socialità, 4 in ambito lavorativo e 2 ciascuno in ambito sanitario e assistenziale.
La provincia di Ancona torna vicina a mille casi giornalieri (940); seguono, per numero assoluto di casi, le province di Macerata (603), Ascoli Piceno (544), Pesaro Urbino (521), Fermo (520) e 143 contagiati da fuori regione. Il numero più alto di casi tra le fasce d'età è stato rilevato in quella 25-44 anni (821) seguita da 45-59 anni (776) e 60-69 anni (355).
Netta diminuzione dei ricoveri legati al covid nelle Marche, arrivati a 165, nove in meno di ieri, di cui 12 in terapia intensiva (-2), 44 in semi intensiva (-1 su ieri), 109 in reparti non intensivi (-6), secondo i dati della Regione Marche, che danno conto anche di 32 dimessi nelle ultime 24 ore.
Ci sono stati cinque decessi, che fanno salire il totale a 3.648 dall'inizio della pandemia. Sono morti quattro uomini e una donna, di età compresa tra 80 e 92 anni, tutti con patologie pregresse. Sono 28 le persone in osservazione nei pronto soccorso, 133 gli ospiti di strutture territoriali a Campofilone, Galantara, Macerata Feltria, Ripatransone.
Il tasso cumulativo di incidenza del virus nelle Marche torna ad aumentare, dopo la discesa di ieri, a 791,46 (ieri 752,36) su 100mila abitanti, mentre si registrano nelle ultime 24 ore 2.099 nuovi positivi al Covid, che rappresentano il 41,8% (ieri il 37,9%) dei 10.364 tamponi analizzati nel percorso diagnostico.
La provincia di Ancona resta quella con il maggiore numero di nuovi contagi, 595, seguita da quella di Macerata con 461, Ascoli Piceno con 367, Fermo con 301, Pesaro Urbino con 301, oltre a 74 casi di fuori regione.
Le fasce di età più interessate dal virus restano quelle 25-44anni con 540 casi e 45-59 anni con 479. A seguire quella 60-69 con 199. Nelle fasce di età tra zero e 18 anni sono stati rilevati 478 positivi.
(Servizio in aggiornamento)
"Fare il commissario straordinario è stata una incredibile avventura, io il 31 comunque voglio passare la mano perché ho un incarico importante come comandante del Covi e mi voglio dedicare a quello. Penso di aver fatto la mia parte, ho visto cose belle e cose meno belle ma basta così. Sono un tecnico e voglio rimanere un tecnico".
Lo ha dichiarato oggi il commissario straordinario all'emergenza coronavirus e comandante del Covi, Francesco Paolo Figliuolo, nel corso della presentazione del libro scritto con Beppe Severgnini 'Un italiano', edito da Rizzoli, a 'Libri Come', all'Auditorium Parco della Musica di Roma.
"Perché ho scritto questo libro? Per lasciare traccia di quello che sono", ha aggiunto Figliuolo, durante la presentazione del suo libro "Un italiano", scritto con Beppe Severgnini, alla rassegna 'Libri Come' all'Auditorium di Roma. "Poi metà del libro parla di questa incredibile avventura che mi è capitata di fare, come commissario straordinario per l'emergenza Covid - ha aggiunto Figliuolo -. Così, se avrò dei nipotini, magari un giorno leggeranno cosa ha fatto il nonno".
(Fonte Ansa)
Dopo 7 giorni di crescita, sia pure graduale, il tasso cumulativo di incidenza nelle Marche scende, anche se di poco, a 752,36 (ieri 753,76) su 100mila abitanti, mentre si registrano nelle ultime 24 ore 1.512 nuovi positivi al Covid, che rappresentano il 37,9% dei 3.985 tamponi analizzati del percorso diagnostico su 4.975 tamponi complessivi.
Le persone con sintomi sono 333 (il 22% del totale), i contatti stretti di casi positivi 485, i contatti domestici 332, i positivi in ambito scolastico formativo sono 21, i contatti in ambito lavorativo 4, i contatti in ambiente di vita/socialità 2, così come i contatti in ambito assistenziale, 3 invece i casi emersi dallo screening sanitario. Sono 299 i casi in fase di approfondimento epidemiologico.
La provincia di Ancona resta quella con il maggiore numero di nuovi contagi, 461, seguita da quella di Macerata con 321, Ascoli Piceno con 244, Fermo con 213, Pesaro Urbino con 208, oltre a 65 casi di fuori regione.
Le fasce di età più interessate dal virus restano quelle 25-44anni con 418 casi e 45-59 anni con 334. A seguire quella 60-69 con 146. Nelle fasce di età tra zero e 18 anni sono stati rilevati 340 positivi.
Torna a scendere il numero di ricoverati per Covid-19 nelle Marche: -8 in 24 ore (ora sono 175). Tre i deceduti nell'ultima giornata e il totale regionale di vittime correlate alla pandemia si porta a 3.634; sono morti un 83enne di Porto San Giorgio, un 80enne di Sant'Elpidio a Mare e un 91enne di Ancona. Sul fronte ospedaliero ci sono 14 degenti in Terapia intensiva (-2 rispetto a ieri), 47 in Semintensiva (-1) e 114 in reparti non intensivi (-5), 21 i dimessi.