Sanità

Prevenzione malattie genetiche, il PD Marche presenta tre proposte di legge

Prevenzione malattie genetiche, il PD Marche presenta tre proposte di legge

Sono ben tre le proposte di legge depositate dal gruppo assembleare del Partito Democratico a prima firma della consigliera Manuela Bora volte a prevenire e contrastare lo sviluppo delle malattie genetiche nei bambini. A presentarle alla stampa sono stati questa mattina la stessa consigliera, il commissario regionale Alberto Losacco, Fabiano Amati, consigliere dem del Consiglio regionale della Puglia, promotore di analoghi provvedimenti nella sua regione, e i consiglieri Romano Carancini e Antonio Mastrovincenzo. La prima proposta di legge mira a rendere obbligatorio lo screening neonatale per l’atrofia muscolare spinale (Sma) attraverso l’attivazione di un “progetto pilota”. Attualmente è disponibile una terapia che dà risultati eccellenti se iniziata il più precocemente possibile, ma per farlo è necessario diagnosticare la malattia genetica sin dalle prime ore di vita del bambino grazie a un test neonatale. La seconda proposta di legge si inserisce sulla scia della precedente e punta a estendere lo screening neonatale a tutte alle immunodeficienze congenite severe e alle malattie da accumulo lisosomiale che colpiscono il sistema immunitario e si manifestano con la tendenza a contrarre infezioni frequenti e particolarmente gravi. La terza e ultima proposta di legge, infine, intende istituire un Servizio di analisi genomica avanzata con sequenziamento della Regione codificante individuale come previsto dal Piano per l'innovazione del sistema sanitario basato sulle scienze omiche in totale esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria. L’obiettivo è un Centro dedicato, capace di erogare un numero di analisi esomiche all’anno più consistente rispetto a quelle erogate attualmente.  “Il Pd - ha affermato il Commissario regionale Losacco - ribadisce ancora una volta il suo impegno per la salute e lo fa con tre proposte di grande valore. Tutti conosciamo la straordinaria importanza dei percorsi di accompagnamento e di prevenzione durante la nascita di un figlio. Le tre proposte consolidano questo quadro e puntano a migliorare la qualità complessiva dell’offerta sanitaria regionale. Spero quindi che trovino riscontro in Consiglio e Giunta Regionale, perché su certi temi non deve mancare l’impegno di tutti.” “L’approvazione di queste proposte di legge – ha aggiunto Bora – può significare salvare vite umane, di neonati che rischiano di andare incontro a una esistenza breve e soffocata da indicibili sofferenze. Rappresenta anche un atto di civiltà nei confronti dei soggetti economicamente più fragili, quelli che non possono autonomamente permettersi di accedere ad indagini diagnostiche più approfondite e molto costose in quanto, ad oggi, non garantite dal sistema sanitario nazionale e quindi ancora a completo carico del cittadino”.  “La storia naturale delle malattie gravi e rare può essere cambiata solo attraverso la diagnosi precoce e il relativo utilizzo delle terapie più innovative”, ha dichiarato il consigliere Amati. “Per raggiungere questo obiettivo c’è solo il potenziamento della genetica, disciplina ancora allo stato di Cenerentola. Purtroppo. E allora non ci resta che attivare una gara di virtù tra le regioni italiane, introducendo percorsi di legislazione d’avanguardia”. “Siamo reduci da un tempo straordinario, quello pandemico – ha aggiunto Carancini - che se da una parte ha messo in luce le carenze del sistema sanitario nazionale, d’altro canto ha confermato l'intoccabile valore di un impianto pubblico, che, se ben organizzato e ben alimentato, rappresenta una delle forme più alte di democrazia e parità di un Paese. E’ doveroso da parte della politica e dei governi unire alla rivoluzione sanitaria disegnata dal Pnrr anche un approccio più tempestivo, innovativo e capillare della prevenzione alle malattie genetiche nei bambini e della conseguente necessaria cura”. “In questi primi due anni di legislatura – ha concluso Mastrovincenzo – quasi mai la maggioranza ha accolto le proposte che il Pd, con lealtà e spirito di collaborazione, ha portato in Assemblea. Qui stiamo parlando di leggi che riguardano la salute pubblica, in particolare dei bambini; spero quindi che le tre Pdl possano diventare patrimonio di tutto il consiglio regionale e trovino unanime consenso”

17/06/2022 17:44
Potenza Picena, donati mille tamponi al Comune. "Saranno utilizzati per lo screening Covid"

Potenza Picena, donati mille tamponi al Comune. "Saranno utilizzati per lo screening Covid"

Nei giorni scorsi, nella sala giunta del Palazzo Comunale, l’azienda Ausilia, che si occupa di produzione e distribuzione di presidi medici, sanitari e DPI, ha donato all’amministrazione comunale mille tamponi tra test salivari e per il controllo degli anticorpi da Covid 19. La consegna è avvenuta alla presenza del sindaco di Potenza Picena, Noemi Tartabini, dell’assessore al Bilancio, Marco Mazzoni, di Aldo Faraldo, fondatore dell’azienda e di Enrico Faraldo.  Nel corso dell’incontro, il sindaco ha ringraziato i referenti di Ausilia sottolineando “l’importanza di una tale donazione, che verrà impiegata a supporto dello screening nelle strutture di competenza e sull’intero territorio comunale”. Un’iniziativa, quella dell’azienda con sede a Serrungarina (PU), pensata proprio per supportare la pubblica amministrazione “nel delicato e gravoso processo di gestione della diffusione del Covid"– hanno commentato Aldo ed Enrico Faraldo, confermando la completa disponibilità della realtà da loro rappresentata rispetto ad iniziative di prevenzione a tutela della salute della cittadinanza potentina.

17/06/2022 11:30
Addio a 'Mario', fu il primo caso di Suicidio Assistito in Italia. "Lo Stato non l'ha aiutato"

Addio a 'Mario', fu il primo caso di Suicidio Assistito in Italia. "Lo Stato non l'ha aiutato"

È morto questa mattina Federico Carboni, alias ‘Mario’ (nome di fantasia con il quale volle farsi conoscere dall’opinione pubblica, per motivi di privacy), 44enne di Senigallia (AN), tetraplegico da 12 anni – in seguito ad un incidente stradale – e che aveva nei mesi scorsi richiesto e ottenuto, attraverso il sostegno dell’Associazione Luca Coscioni, il via libera a procedere con il trattamento per il fine vita. Ma nonostante il riconoscimento a fine novembre 2021 da parte del comitato etico dell'Asl delle Marche (Asur) - in merito ai requisiti necessari all’eutanasia legale – lo Stato italiano ha scelto di non coprire il costo della procedura, indipendentemente dal valore della sentenza Cappato / Dj Fabo già approvata dalla Corte Costituzionale. "Lo Stato non ha erogato il farmaco, né fornito la strumentazione idonea e il medico", aveva sottolineato nei giorni scorsi l’Ass. Coscioni, che si è trovata costretta a una raccolta fondi per aiutare Federico. "Per poter finalmente scegliere sulla propria vita, 'Mario' ha dovuto sostenere una spesa di circa 5mila euro in apparecchiature e farmaci: in particolare, uno strumento infusionale del valore di 4.147,50 euro" (leggi qui). Dopo il ‘no’ della Consulta lo scorso febbraio e gli sviluppi del caso Fabio Ridolfi (scomparso il 13 giugno scorso, senza ricevere anche lui assistenza dallo Stato, leggi qui), il tema dell’Eutanasia Legale torna nuovamente al centro del dibattito sociopolitico, oltre che del contesto più ampio riferito ai diritti civili per i quali molti sostenitori continuano a battersi. “Non nego che mi dispiace congedarmi dalla vita – l’ultimo messaggio di Federico ‘Mario’ - sarei falso e bugiardo se dicessi il contrario perché la vita è fantastica e ne abbiamo una sola. Ma purtroppo è andata così. Ho fatto tutto il possibile per riuscire a vivere il meglio possibile e cercare di recuperare il massimo dalla mia disabilità, ma ormai sono allo stremo sia mentale sia fisico. Non ho un minimo di autonomia della vita quotidiana, sono in balìa degli eventi, dipendo dagli altri su tutto, sono come una barca alla deriva nell'oceano". "Sono consapevole delle mie condizioni fisiche e delle prospettive future - ha concluso - quindi sono totalmente sereno e tranquillo di quanto farò. Con l'Associazione Luca Coscioni ci siamo difesi attaccando e abbiamo attaccato difendendoci, abbiamo fatto giurisprudenza e un pezzetto di storia nel nostro paese e sono orgoglioso e onorato di essere stato al vostro fianco. Ora finalmente sono libero di volare dove voglio”.  

16/06/2022 12:52
Laboratorio analisi Tolentino, lo sfogo di un cittadino: "Procedura inadeguata per la prestazione del servizio"

Laboratorio analisi Tolentino, lo sfogo di un cittadino: "Procedura inadeguata per la prestazione del servizio"

"Non voglio innescare alcuna polemica, ma raccontare la mia esperienza in modo che si possa prendere coscienza dello stato di attenzione nei confronti dei cittadini che pagano le tasse per garantirsi servizi efficienti". A scriverlo, in una lettera inviata alla nostra redazione, è il tolentinate Massimo Marcheggiani, che ha voluto rendere pubblica la lunga e infruttuosa trafila affrontata per avvalersi dei servizi del laboratorio analisi di Tolentino. "Circa una settimana fa ho telefonato all'ex ospedale di Tolentino per prenotare analisi prescrittemi dal mio medico di medicina generale - racconta Massimo -. Sono stato informato che la prenotazione può essere effettuata solo presentandosi di persona allo sportello per il pubblico presso la struttura stessa. Così il giorno dopo mi reco presso lo sportello e ottengo la prenotazione". "Mi viene consegnata a mano: 14 giugno, ore 7.39, numero di chiamata BC300", spiega il cittadino.  Ieri, quindi, Massimo si reca presso il laboratorio: "Scopro che il numero di prenotazione, BC300, non serve a nulla. C'é un distributore di 'numeretti' e questi fanno 'fede'. Prendo con pazienza il mio (79), mentre stanno servendo il 60. Allo sportello di accettazione c'è un solo operatore che non riesce a smaltire efficacemente la fila, tanto che gli operatori addetti ai prelievi vengono continuamente nella sala accettazione a 'prelevare' clienti in fila che hanno l'esenzione dal ticket".  "Noto inoltre che molti miei concittadini non hanno nemmeno la prenotazione di chiamata col numero BC300 - aggiunge Massimo -. Alle 8.30 arriva finalmente il mio turno: sfortunatamente il mio medico di medicina generale ha sbagliato un codice sulla ricetta". "Dopo brevi consultazioni fra accettazione e laboratorio vengo invitato a richiedere al medico la prescrizione esatta, a ripetere la prenotazione di persona e a ripresentarmi. Sono quindi andato finalmente al lavoro, e mi sono ri-prenotato presso una struttura privata convenzionata" conclude amareggiato il cittadino tolentinate.  

15/06/2022 20:17
Green pass fino al 2023 e mascherine per tutta l'estate. Ecco le nuove regole

Green pass fino al 2023 e mascherine per tutta l'estate. Ecco le nuove regole

Con l’estate alle porte e il timore di una nuova ricaduta sul fronte dei contagi da Covid 19, Italia e Ue hanno deciso di correre ai ripari con un nuovo aggiornamento delle restrizioni sanitarie: in particolare, per quel che riguarda l’uso della mascherina e il possesso del green pass. Mezzi di trasporto, ospedali e Rsa: sono questi i luoghi dove il presidio medico di protezione sarà ancora obbligatorio fino al 30 settembre, in attesa della norma ufficiale che entro le prossime ore verrà pronunciata direttamente dal Consiglio dei Ministri - in aggiornamento dell’art 11 della legge 18/02/2022 riferita alla «Proroga dello stato di emergenza nazionale e ulteriori misure per il contenimento della diffusione dell'epidemia da COVID-19». Allo stesso tempo, non sarà più necessario indossare la mascherina presso cinema, teatri, eventi musicali e sportivi al chiuso già a partire da domani 16 giugno (in concomitanza con la scadenza dell’ordinanza del Ministero della Salute dello scorso aprile). L’obbligo, tuttavia, rimane ancora oggetto di dibattito per quel che concerne gli esami di Stato di quest’anno. Al momento – sia per la terza media che per il quinto liceo – la possibilità rimane a discrezione del sistema scolastico: sarà una circolare esplicativa, infatti, a fornire alle varie strutture tutte le raccomandazioni del caso. I vari istituti dovranno ad ogni modo aspettare il via libera definitivo prima di sospendere l'uso delle mascherine, sebbene in alcuni siano già partiti gli esami di terza media. Un orientamento, quello ipotizzato in modo specifico per i mezzi di trasporto (aerei, treni, autobus, metropolitane ecc), confermato nei giorni scorsi dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa, e in linea con le decisioni prese dalla stessa Commissione Europea. E proprio quest’ultima ha raggiunto nelle ultime ore l’accordo con il Parlamento Europeo e il Consiglio sulla proroga dell’utilizzo del green pass. Dall’originaria scadenza prevista per la fine del mese, si passerà direttamente al 30 giugno 2023: si potrà continuare ad utilizzare il proprio certificato verde per viaggiare all’interno dell’Ue (ladove richiesto), sebbene alcuni paesi come la Francia abbiamo del tutto revocato le restrizioni anti-Covid e, più in generale, non sussista l’obbligo di fornire all’ingresso di un altro Stato prove di vaccinazione, guarigione, o risultati negativi dei test. Nel frattempo, a dispetto del generale calo dei contagi, gli esperti raccomandano prudenza in virtù delle potenzialmente pericolose sottovarianti Omicron BA.4 e BA.5 già presenti in Europa. "Queste mutazioni – spiega il Centro europeo per il controllo delle malattie Ecdc - diventeranno dominanti in tutta l’Ue probabilmente con conseguente aumento dei casi di Covid nelle prossime settimane. Ma non ci sono prove che siano associate a una maggiore gravità dell’infezione". "Tuttavia - aggiunge l’Ecdc - come nelle ondate precedenti, un aumento complessivo dei casi può comportare un aumento di ricoveri ordinari, di quelli in terapia intensiva e di decessi".    

15/06/2022 13:31
Covid Marche, 489 positivi e zero decessi. Continua a calare l'incidenza

Covid Marche, 489 positivi e zero decessi. Continua a calare l'incidenza

Sono 489 i nuovi positivi al Covid rilevati nell'ultima giornata nelle Marche, con l'incidenza in calo a 219,68 su 100mila abitanti (ieri 223,60). Secondo i dati resi noti dalla Regione sono in calo anche i ricoverati che scendono a 54 (-2 su ieri): 3 in terapia intensiva, 5 in semi intensiva, 46 in reparti non intensivi.  L'occupazione delle terapie intensive da parte di pazienti Covid è invariato a 1,3%, in diminuzione a 5,2% per i non intensivi. Ci sono poi 4 persone in osservazione nei pronto soccorso e 17 ospiti di strutture territoriali (post critiche) a Galantara (PE) e Ripatransone (AP). Nessun decesso nelle ultime 24ore: il totale delle vittime resta fermo a 3.919. Le persone in quarantena o isolamento domiciliare sono 10.580, di cui 280 con sintomi.

11/06/2022 19:34
“Mia madre con un ictus lasciata senza posto letto per tre giorni”. Il caso di Barbara (FOTO)

“Mia madre con un ictus lasciata senza posto letto per tre giorni”. Il caso di Barbara (FOTO)

Il dramma del covid ha messo a dura prova il sistema sanitario nazionale, facendo emergere in maniera ancor più evidente le varie criticità figlie dei tagli operati con l’ultima 'spending review' (una cifra che si aggira intorno ai 40 mld di euro in 10 anni). Le ripercussioni sul piano locale sono state inevitabili, come testimoniato anche dalla regione delle Marche, dove ospedali e pronto soccorso hanno più volte sfiorato negli ultimi due anni il collasso totale. Carenza di personale, dei posti letto, insufficienza delle strutture: si tratta delle maggiori problematiche cui ancora oggi – nonostante la discesa dei contagi e dei ricoveri da coronavirus – si ritrovano a dover fare i conti soprattutto i cittadini. Insieme a quelli rimasti nel frattempo in lista d’attesa – per terapie di vario genere o interventi chirurgici urgenti – si aggiungono, inevitabilmente, i casi emergenziali più estemporanei, spesso “parcheggiati” per l’indisponibilità dei nosocomi. È il caso della mamma di Barbara Piergentili, di 75 anni e originaria di Apiro, vittima dell’ennesimo caso di malasanità all’interno della Provincia di Macerata: colta da malore nella mattinata del 2 giugno scorso, è iniziata così la sua disavventura che ha richiesto l’intervento diretto persino dell’assessore Filippo Saltamartini. “Eravamo dalle parti di Serrapetrona – racconta Barbara – quando mia madre si è sentita male. Siamo corsi all’Ospedale di San Severino e lì i medici hanno confermato con una TAC che si trattava di ictus ischemico. Purtroppo non avevano il farmaco che solitamente viene subito somministrato in quei casi per evitare peggioramenti, e solo dopo 5 ore di attesa ci è stato disposto il trasferimento d’urgenza al Pronto Soccorso di Macerata”. Da qui in poi la situazione assume contorni ancor più surreali: la donna anziana viene ricevuta nella struttura, sottoposta alle prime cure farmacologiche e, infine, “parcheggiata” nei corridoi dell’ospedale senza più un’assistenza costante. “I medici ci hanno detto che non c’erano posti letto liberi in tutta la provincia – prosegue Barbara - e quindi siamo rimasti per 3 giorni senza ricevere più indicazioni precise nemmeno dal neurologo: non sapevo come dar da mangiare a mia madre, che tipo di terapie dovesse seguire. Dovevo persino misurarle da sola la pressione per tenerla sotto controllo, quando non ero costretta ad aspettare nella sala d’attesa (in pessime condizioni) o direttamente fuori all’entrata col rischio di finire sotto qualche autoambulanza che arriva di corsa”. Un vero e proprio “girone infernale” come lo ha definito la donna, cui è capitato nell’arco dello stesso weekend di assistere ad ulteriori episodi incresciosi: pazienti senza posti letto anche per 5 giorni, indisponenza del personale infermieristico, carabinieri allertati per una diciotenne “infuriata” del fatto che non fosse seguito e curato a dovere il fratello afflitto da forti dolori. Indecisa sul trasferimento ulteriore della madre al Torrette di Ancona, Barbara ha scelto nella giornata di sabato 4 giugno di alzare la voce: telefonando direttamente l’assessore alla Sanità regionale Filippo Saltamartini. “Ho chiamato l’assessore intorno alle 19.30", spiega. "Era molto risentito per l’accaduto e nell’arco di pochi minuti si è messo in contatto con l’ospedale disponendo 'come d'incanto' che mia madre fosse ricoverata al reparto di neurologia, dove tuttora si trova in cura. Nonostante le tempistiche, la vicenda si è conclusa nel migliore dei modi. Ma nessun cittadino dovrebbe vivere una simile vicenda: per risolvere certi problemi occorre farsi sentire in prima persona, altrimenti non cambierà nulla”.  

07/06/2022 20:00
"Da 4 mesi senza stipendio, situazione surreale": la denuncia dei lavoratori della casa di riposo

"Da 4 mesi senza stipendio, situazione surreale": la denuncia dei lavoratori della casa di riposo

"Abbiamo la necessità di rompere l'assordante silenzio in merito alla surreale situazione degli ultimi anni. Non vogliamo entrare in polemiche sterili viste le imminenti elezioni, ma la politica avrebbe dovuto chiarire e accompagnare circa 20 persone senza stipendio da aprile". A dichiararlo, in una lettera, sono i lavoratori della casa di riposo “Casa Amica" di Camerino. A firmare la nota sono Giuseppina Poddighe, Antonella Pelosi, Dorina Stroe, Fernando Libretti, Silvia Murseli, Viorica Dumitru, Antonio Bendia, Maura Gentilucci, Adele Mariani, Klotilda Brahimi, Regjin Bari, Inva Muco, Giusy Andreassi, Marica Boldrini e Nancy Bianconi.  "Già dal febbraio 2020, la cooperativa Eurotrend che gestisce il servizio per conto del Comune di Camerino, ci ha dato avvisaglie di cedimento economico, congelando le ferie dell'anno 2020 e chiedendoci il sacrificio di trattenute in busta paga" raccontano i lavoratori.  "Non si capisce come mai la vecchia gestione, dal 2018, non abbia indetto una nuova gara d'appalto per revocare il mandato alla Eurotrend, 'regalandole' anzi una proroga a tempo indeterminato", aggiungono i dipendenti che precisano: "Ad oggi non è ancora stata avviata alcuna gara d'appalto".  "Con giugno e con la tredicesima pagata solo per metà, siamo a 4 mensilità non ancora ricevute e nessuno ci offre rassicurazioni in merito. Non solo in merito alle nostre mensilità, ma anche al nostro destino" aggiungono i lavoratori, che nonostante ciò stanno svolgendo il loro compito "con dignità e abnegazione, assicurando il servizio agli ospiti della struttura". "Ma fino a quando potremo farlo?" si chiedono preoccupati e proseguono: "Dietro ogni persona ci sono famiglie, problemi e incombenze che non possono attendere e, soprattutto, c'è la dignità e la professionalità che va pagata, e riconosciuta".  "Se responsabilità ci sono a questa scellerata gestione della casa di riposo che emergano e che, soprattutto, ci venga riconosciuto a breve quanto da noi dovuto e lavorato, che la silente politica camerte si faccia carico di una insostenibile situazione" concludono i lavoratori.     

07/06/2022 17:30
Civitanova, la prevenzione scende in piazza: l'esame delle carotidi è senza prenotazione

Civitanova, la prevenzione scende in piazza: l'esame delle carotidi è senza prenotazione

Parola d’ordine: prevenzione. Sarà dedicata all'Aterosclerosi la giornata dell’11 giugno nelle Marche. A Fano, Fabriano, Civitanova Marche, Fermo e Ascoli Piceno si svolgerà "Carotidi in Piazza": a partire dalle ore 9 sarà possibile effettuare uno screening con EcoColor-Doppler delle carotidi grazie all’organizzazione di Asur e Marche Nord.  L’aterosclerosi è ancora la prima causa di malattia e mortalità del mondo occidentale; il riconoscimento precoce e la cura tempestiva possono permettere di prevenire malattie gravi come l’ictus e l’infarto. E’ caratterizzata da alterazioni della parete delle arterie, che perdono elasticità per molteplici cause tra cui l'accumulo di calcio, colesterolo, cellule infiammatorie. Lo screening, veloce e non invasivo che si effettua con una sonda ai due lati del collo in posizione supina, sarà condotto senza necessità di prenotazione da personale medico e infermieristico di Medicina Interna degli ospedali di Fano, Senigallia, Fabriano, Civitanova, Macerata, Fermo, Ascoli e San Benedetto. Al termine della valutazione verrà rilasciato il risultato degli accertamenti: qualora fosse necessario, verrà consigliato un ulteriore approfondimento presso la Medicina Interna dell’ospedale di riferimento. “Le Marche sono sempre in prima linea per la prevenzione - ha affermato l’Assessore alla Sanità Filippo Saltamartini - gli screening nelle piazze sono il modo migliore per raggiungere il numero maggiore di persone possibile. Per quasi due anni la pandemia ci ha imposto di rallentare, ma è nostra intenzione ricominciare a pieno ritmo. L’aterosclerosi resta asintomatica spesso per decenni, e quando si manifesta è troppo tardi: gli effetti sono gravissimi. Ringrazio quindi il personale di Asur e Marche Nord che scenderà in piazza l’11 giugno”.  La dottoressa Nadia Storti, direttore generale di Asur Marche, ha sottolineato: “E’ un esame semplice e indolore che permette di valutare lo stato di salute dei vasi del collo per ricercare malformazioni o ostruzioni che provocano ridotto flusso di sangue al cervello. L’ostruzione delle carotidi può causare vertigini, difficoltà alla visione fino ad arrivare all’ictus. La prevenzione è quindi molto importante soprattutto nei soggetti di età superiore ai 50 anni e in particolare con malattie quali diabete, pressione alta, colesterolo e abitudine al fumo". "Ringrazio tutto il personale della Medicina Interna che ha creduto fortemente in questo progetto – ha dichiarato il direttore generale di Marche Nord Maria Capalbo – per l’impegno, la competenza e la professionalità con cui si distinguono in iniziative di questa portata. Confidiamo in una grande partecipazione da parte di tutta la cittadinanza ed auspichiamo future iniziative e collaborazioni".   Di seguito, nel dettaglio, luoghi e orari degli screening:   

07/06/2022 13:35
Suicidio assistito, Fabio chiede di morire con sedazione profonda: "Lo Stato mi ignora"

Suicidio assistito, Fabio chiede di morire con sedazione profonda: "Lo Stato mi ignora"

Fabio Ridolfi, 46enne di Fermignano (Pesaro), immobilizzato da 18 anni a letto a causa di una tetraparesi, "ha scelto di porre fine alle sue sofferenze tramite la sedazione profonda e continua". Lo ha comunicato lui stesso, fa sapere l'associazione Luca Coscioni, tramite il puntatore oculare, in un video in cui spiega: "Da due mesi la mia sofferenza è stata riconosciuta come insopportabile. Ho tutte le condizioni per essere aiutato a morire. Ma lo Stato mi ignora. A questo punto scelgo la sedazione profonda e continua anche se prolunga lo strazio per chi mi vuole bene". La decisione, spiega l'associazione Coscioni, "arriva a seguito della mancata risposta da parte del Servizio Sanitario Regionale delle Marche che, dopo aver comunicato con 40 giorni di ritardo il parere del Comitato Etico con il via libera per l'aiuto medico alla morte volontaria, non ha mai indicato il parere sul farmaco e sulle relative modalità di somministrazione". Per questo motivo Fabio il 27 maggio aveva anche diffidato formalmente l'Asur Marche a effettuare in tempi brevi le verifiche sul farmaco. Una diffida cui, però, ricorda l'Associazione, "l'Asur ad oggi non ha mai risposto; decorsi i termini, i legali di Fabio avrebbero potuto legittimamente procedere con un'azione penale nei confronti dei responsabili dell'inadempimento per omissione di atti d'ufficio". "Fabio aveva un diritto, - dichiarano l'avvocato Filomena Gallo, segretario nazionale associazione Luca Coscioni e coordinatrice del collegio difensivo di Fabio Ridolfi, e Marco Cappato, tesoriere dell'Associazione -, quello di poter scegliere l'aiuto medico alla morte volontaria, legalmente esercitabile sulla base della sentenza 242 della Corte Costituzionale (Cappato\Dj Fabio). Un diritto che gli è stato negato a causa dei continui ritardi e dell'ostruzionismo di uno Stato che, pur affermando che ha tutti i requisiti previsti dal giudicato costituzionale e riconoscendo che le sue sofferenze sono insopportabili, gli impedisce di dire basta". "Fabio merita rispetto - aggiungono - e non di essere ignorato da uno Stato che crudelmente lo costringe a una sofferenza continua e non garantisce la sua scelta legalmente attuabile. Ogni giorno che passa per Fabio è un giorno di sofferenza in più, per questo ha deciso di non voler più aspettare e di procedere con sedazione profonda e sospensione dei trattamenti di sostegno vitale. È da oltre due mesi che aspetta e l'Asur continua a ignorare la sua richiesta, dopo aver tenuto per 40 giorni in un cassetto un parere che affermava la presenza dei requisiti per accedere legalmente al suicidio assistito. Non possiamo non notare anche il silenzio assoluto della politica nazionale, impegnata nell'insabbiamento al Senato del testo di legge sull'aiuto al suicidio, dopo che la Corte costituzionale ha impedito al popolo di esprimersi sul referendum". "Il parere favorevole del Comitato Etico sulla sussistenza delle condizioni necessarie per procedere con l'aiuto medico alla morte volontaria - ricordano - incompleto perché mancante della indicazione del farmaco e delle modalità di somministrazione, era arrivato all'indomani di un appello pubblico di Fabio Ridolfi e dopo essere stato bloccato per 40 giorni dalla Asur Marche".

06/06/2022 12:44
Sanità Marche, Bisonni attacca: "Dalla destra soltanto promesse, nessuna riforma concreta"

Sanità Marche, Bisonni attacca: "Dalla destra soltanto promesse, nessuna riforma concreta"

“Al grido 'hanno distrutto la sanità' il centro destra e molti comitati, negli anni scorsi hanno attaccato chi prima governava. Avevano ragione nel merito, peccato che l'accusa era solo uno strumento per salire al comando della Regione e nient'altro. Si perché delle promesse che hanno fatto, di una sanità territoriale senza tagli, nessuna di queste è stata mantenuta”. Così l’ex consigliere regionale e attuale portavoce maceratese di Europa Verde, Sandro Bisonni, riguardo la paventata riforma sanitaria (leggi qui). “L'Assessore Saltamartini recentemente ha annunciato la sua grande innovazione, non ci sarà più l'azienda unica ma si ritornerà al modello precedente con 5 aziende sanitarie, continua Bisonni. Una riforma più di facciata che di sostanza, a nostro modo di vedere, sia perché il vecchio modello negli anni passati non ha eliminato i tagli, anzi, sia perché oggi si continua a tagliare indiscriminatamente”. “La destra, una volta salita al potere, ha subito sbattuto il muso con la realtà, una realtà in cui i medici scarseggiano e le risorse statali pure. Questo accadeva prima e accade oggi, solo che prima la scarsità era usata strumentalmente per accusare di incompetenza chi governava e gridare allo scandalo, oggi si sbandiera ai quattro venti per giustificare la loro impossibilità di fare”. Ci vengono in mente situazioni critiche come quella della pediatria a San Severino Marche dove non si riesce a sostituire la pediatra che va in pensione. Se poi a questo si aggiungono scelte incomprensibili come quella, di cui si vocifera, di spostare un medico del 118 da Matelica (dove era sempre stato) a Castelraimondo, solo per opportunità politica, allora il quadro è completo, incalza il portavoce di Europa Verde che poi si rivolge direttamente all’assessore Filippo Saltamartini. “È stato troppo facile protestare e gridare allo scandalo, molto più difficile vi risulta governare e mantenere le promesse fatte. All'assessore alla sanità, forse intriso nei fumi dell'idrossiclorochina e troppo preso a cercare di capire da cosa derivi l'intelligenza umana, facciamo la richiesta di ripristinare i servizi sanitari che stanno scomparendo nel territorio; meno chiacchiere e più sostanza ci verrebbe da dire. Ai tanti comitati che si interessano di sanità, che prima si strappavano le vesti e ora tacciono, chiediamo di tornare con forza a far valere le giuste ragioni per cui erano sorti”.

05/06/2022 11:34
Saltarmartini saluta i 30 anni del 118. “Segnale importante, rimettiamo la sanità al centro”

Saltarmartini saluta i 30 anni del 118. “Segnale importante, rimettiamo la sanità al centro”

"Vedere rappresentanti di tutte le forze politiche partecipare ad una stessa manifestazione è un segnale importante del fatto che è ora di mettere la sanità al centro". Così l'assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini da Piazza Cavour ad Ancona - in contemporanea con le altre di Macerata, Pesaro, Fermo e Ascoli Pieno - per celebrare i 30 anni del 118, insieme a operatori e volontari che nel corso della giornata hanno animato gli stand effettuando dimostrazioni delle principali manovre di primo soccorso e fornendo informazioni sul corretto uso del servizio d'emergenza. "La riforma della Legge 13 sulla quale si sta aprendo la discussione - ha aggiunto l'assessore - porterà di fatto alla fine dell'Asur, con un ritorno alla centralità delle province ma importanti saranno gli atti aziendali, con la rivisitazione degli organigrammi nelle aziende che terranno conto ad esempio del numero dei medici, degli infermieri, e poi ci sarà il nuovo piano socio-sanitari. Sanità significa diritto alla vita, perché essere soccorsi coi modi e nei tempi giusti può fare la differenza".

04/06/2022 19:11
Macerata, i primi 30 anni del 118. Zamponi: “Sempre in prima linea, ma servono i medici” (FOTO)

Macerata, i primi 30 anni del 118. Zamponi: “Sempre in prima linea, ma servono i medici” (FOTO)

Anche nel centro storico di Macerata, come in Piazza del Popolo a Pesaro, Piazza del Popolo a Fermo e Piazza del Popolo ad Ascoli Piceno, si sono dati appuntamento oggi gli operatori e i volontari del 118 - insieme a quelli di Anpas, Croce Rossa e della Onlus Confraternita di Misericordia - per festeggiare i primi 30 anni dall’istituzione del servizio pubblico sanitario d’emergenza. Sono cinque gli stand che da questa mattina animano Piazza della Libertà, con la presenza delle ambulanze e dei sanitari impegnati nelle dimostrazioni delle principali manovre di primo soccorso e nel fornire informazioni sul corretto uso del servizio d'emergenza. A dirigere la squadra il solito Ermanno Zamponi, che nella mattinata ha accolto anche la direttrice di AV3 Daniela Corsi, la presidente della Croce Rossa Rosaria Balzo Ruiti e gli assessori comunali Paolo Renna e Francesca D’Alessandro. “Abbiamo festeggiato il trentennale dell' stituzione  del 118 di Macerata insieme ai nostri  preziosissimi collaboratori delle Associazioni di Volontariato,Croce Rossa, Anpas e Misericordia”, ha dichiarato Zamponi. “Abbiamo superato insieme le grosse difficoltà quali terremoto alluvioni pandemia etc..e continuiamo ad essere sempre in prima linea con la solita abnegazione professionalità e passione per il lavoro che svolgiamo e lo spirito di gruppo che ci porta ad aiutare chi ha bisogno di aiuto”. Ma oltre ai festeggiamenti, si tirano le somme anche sull’attuale situazione del sistema sanitario e del 118 in particolare. “Il nostro servizio oggi – ha sottolineato Zamponi - conta la metà del personale medico necessario in provincia: un problema di portata nazionale che riguarda anche pronto soccorso, guardia medica e altre categorie. Continuiamo a resistere, facendo turni massacranti e rinunciando ai giorni di riposo, ma la situazione è diventata davvero critica”. “Ora festeggiamo in questa storica giornata – ha concluso il direttore del 118 di Macerata -  che ci gratifica e riconosce il nostro impegno e umanità che mettiamo verso chi ha bisogno del soccorso in emergenza. Un grazie particolare a chi ha organizzato questo evento, ad iniziare dalla Regione Marche, Asur, AV3 e Comune di Macerata”. 

04/06/2022 18:17
Cancro, immunoterapia sicura anche con dose 'estesa'. Berardi: "Farmaci ogni 4/6 settimane"

Cancro, immunoterapia sicura anche con dose 'estesa'. Berardi: "Farmaci ogni 4/6 settimane"

L’immunoterapia può essere utilizzata anche in modalità “prolungata” per il trattamento di alcune forme di tumore. Risulta efficace e sicura, per i pazienti, come quando avviene la somministrazione “tradizionale”. È questa la conclusione di uno studio internazionale condotto su 733 malati in cura presso 37 diversi centri oncologici europei. La ricerca è stata coordinata dalla Clinica Oncologica dell’Università Politecnica delle Marche e viene presentata, come poster, al congresso dell’Asco (American Society of Clinical Oncology) in corso in questi giorni a Chicago. “I farmaci immunoterapici sono stati inizialmente studiati per essere somministrati ogni 2/3 settimane - sottolinea la professoressa Rossana Berardi, ordinario di oncologia all’Università Politecnica delle Marche e direttrice della Clinica Oncologica degli Ospedali Riuniti di Ancona -. Tuttavia possono essere somministrati anche in modalità 'prolungata' e quindi con la dose 'estesa' ogni 4/6 settimane". "Nello studio siamo andati a ricercare eventuali differenze tra le due diverse modalità di somministrazione dell’immunoterapia in pazienti affetti da tumori solidi, principalmente melanoma e carcinoma polmonare non a piccole cellule - aggiunge la professoressa Berardi -. Sono due forme di cancro particolarmente insidiose che colpiscono rispettivamente ogni anno oltre 14mila e 28mila uomini e donne solo nel nostro Paese". "In particolare abbiamo valutato gli effetti collaterali e le tossicità. Abbiamo riscontrato che nella pratica clinica il profilo di sicurezza del trattamento a dose prolungata non differisce sostanzialmente dalla dose standard". Lo studio è frutto di una grande cooperazione tra tanti centri Italiani ed europei, con il coordinamento della professoressa Berardi e del suo team costituito dal dottor Luca Cantini, dal dottor Francesco Paoloni, dalla dottoressa Federica Pecci e dal dottor Alessio Lupi. L’immunoterapia è una cura che consiste in farmaci in grado di riattivare il sistema immunitario che riesce così combattere la neoplasia. “Si tratta di una tipologia di cura estremamente efficace in alcune patologie oncologiche - aggiunge la professoressa Berardi -. Come tutte le armi che utilizziamo per sconfiggere il cancro presenta degli effetti collaterali che risultano diversi rispetto alla chemioterapia tradizionale". "Sono inoltre farmaci che presentano costi importanti sia per le singole strutture sanitarie nonché per l’intero sistema sanitario nazionale. Con la nuova ricerca stiamo dimostrando come la somministrazione in modalità 'prolungata' sia una valida, sicura e fattibile opzione terapeutica -conclude -. Il nostro studio è 'real life' e quindi valuta pazienti oncologici al di fuori delle sperimentazioni cliniche. Stiamo ora conducendo ulteriori indagini di approfondimento in merito all’efficacia di questa strategia e al suo impatto economico”.

04/06/2022 16:55
Anpas Marche in prima linea: oltre 65mila interventi nel 2021 da parte dei sanitari del 118

Anpas Marche in prima linea: oltre 65mila interventi nel 2021 da parte dei sanitari del 118

Gestione di 46 postazioni di soccorso di base con proprio personale, tre postazioni di soccorso avanzato con automedica e due con ambulanza con personale misto Anpas/Asur; 440 mezzi di soccorso che nel 2021 hanno effettuato 65.729 interventi "118", grazie all'apporto dei suoi 5.838 volontari e di 322 dipendenti. Numeri importanti quelli di Anpas Marche (Associazione nazionale pubblica assistenza) sempre in prima linea con Regione Marche e Asur; anche domani per il trentennale del Sistema di Emergenza Territoriale (SET) "118" che verrà celebrato nelle piazze principali di Ancona, Pesaro, Fermo, Macerata, Ascoli Piceno dalle ore 10 alle 18. In alcune postazioni dedicate tutte le componenti del sistema di soccorso illustreranno alla popolazione le procedure, i mezzi, le professionalità, nonché le tecniche di rianimazione cardiopolmonare e le manovre di disostruzione pediatrica tramite l'ausilio di manichini da addestramento. "Nel 1992, quando fu emanata la legge che ha istituito il '118', le associazioni di Pubblica Assistenza Anpas già esistevano da più di un secolo ed assicuravano un servizio di soccorso di base alla popolazione in ogni luogo e soprattutto nelle zone più remote''. Spiega il presidente di Anpas Marche Andrea Sbaffo. ''Con l'istituzione del Sistema di Emergenza Territoriale '118' - prosegue Sbaffo - e quindi di una rete di emergenza extra ospedaliera, in Regione fu presa la saggia decisione di non annullare l'importante patrimonio umano e culturale esistente, ma di integrarlo con l'inserimento di personale dedicato al soccorso avanzato in aggiunta al soccorso di base". Da allora, il personale volontario si è uniformato nei percorsi formativi alle specifiche linee guida emanate dalla Regione per tutte le componenti del sistema per svolgere professionalmente e al meglio l'incarico, di base o avanzato. Oggi, grazie alla Pubbliche Assistenze Anpas, ai Comitati Locali Croce Rossa ed alle Confraternite della Misericordia, il sistema di emergenza 118 fornisce ai cittadini, in maniera capillare e tempestiva, il soccorso di base e, laddove necessario per la gravità dell'evento, anche l'intervento del soccorso avanzato con equipe medico ed infermiere.

03/06/2022 18:30
Covid, 421 nuovi casi e nessun decesso oggi nelle Marche: in leggera risalita i ricoveri (+3)

Covid, 421 nuovi casi e nessun decesso oggi nelle Marche: in leggera risalita i ricoveri (+3)

Nelle Marche tornano a crescere i ricoveri legati al covid che arrivano a 70 (+3): sono però solo 2 i pazienti in terapia intensiva in tutta la regione (-1), 6 quelli in semi intensiva (invariato), 62 quelli in reparti non intensivi (+4), secondo l'ultimo bollettino, che indica anche 9 dimessi nell'ultima giornata. L'occupazione delle intensive scende a 0,9%, quella dei non intensivi sale a 6,9%. Non ci sono stati nuovi decessi e il totale resta fermo a 3.914. Sono 421 i nuovi positivi rilevati nell'ultima giornata, il 22,2% dei 1.896 tamponi diagnostici (su 2.531 tamponi totali), mentre il tasso di incidenza cumulativo continua a scendere e arriva a 194,68 (ieri 207,87) su 100mila abitanti. La provincia di Ancona resta la prima con 144 casi, seguita da Macerata con 89, Pesaro Urbino con 79, Ascoli Piceno con 48, Fermo con 43, oltre a 18 casi di fuori regione. Le fasce di età più colpire restano 25-44 anni con 107 casi e 45-59 anni con 104, seguite da 60-69 anni con 68. Sono 7 le persone in osservazione nei pronto soccorso, 26 gli ospiti di strutture territoriali (a Galantara e Ripatrasone). I positivi alla data di oggi sono 3.654, tra ricoverati e isolamenti, le persona in quarantena o isolamento domiciliare 5.848, di cui 111 sintomatici. I dimessi/guariti dall'inizio della pandemia salgono a 466.709

02/06/2022 17:47
Marche, l'annuncio di Acquaroli: "Riforma sanitaria entro autunno, conterà il merito"

Marche, l'annuncio di Acquaroli: "Riforma sanitaria entro autunno, conterà il merito"

“Entro il prossimo autunno siamo fiduciosi di poter portare a termine: una riforma sanitaria non rivoluzionaria, ma assolutamente razionale ed equilibrata, che oltre a fare chiarezza, tenda a cercare di restituire il merito e ad abbattere gli egoismi e i campanili, per veder riconosciuti a tutti, ma soprattutto ai cittadini più deboli, i diritti garantiti dalla Costituzione".  Lo annuncia, via social, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli. "In 19 mesi al governo regionale di cui almeno 12 quasi totalmente assorbiti dalla gestione della pandemia, continua Acquaroli, non ho sottolineato la grave crisi del sistema sanitario nazionale, che tocca l'Italia e che non esime neanche la nostra regione - spiega -. “Una crisi che deriva da molteplici fattori, aggravata certamente dall'evento pandemico, ma che merita una analisi attenta". Il governatore cita poi "la carenza dei medici a tutti i settori, ma soprattutto nei territori e nei pronto soccorso", causata "dall'incapacità di programmare a livello nazionale gli accessi indispensabili ai corsi universitari e alle borse di specializzazione" per i quali bisogna "invertire la tendenza sia nelle università che nel finanziamento delle borse di specializzazione. Per quello che è di nostra competenza interverremo". Ma la crisi "è generata anche da altri fattori più di natura organizzativa e di assetto complessivo di sistema”. “Solo ottimizzando le sinergie e l'operatività alla luce di uno studio sul fabbisogno sanitario, si può raggiungere un livello di assistenza migliore". Il presidente annuncia, inoltre, anche appuntamenti "in tutto il territorio regionale e sulle pagine social per raccontare i dati che abbiamo fatto studiare e le proposte e i progetti che metteremo in campo". "In questi mesi abbiamo lavorato silenziosamente, con l'assessore Saltamartini e con molti altri tra dirigenti e tecnici. Molti sono anche coloro che si sono sentiti di dare un contributo spontaneo molto gradito”, conclude il presidente regionale.

02/06/2022 11:34
Caso sospetto di vaiolo delle scimmie, la 24 enne è stata dimessa: "Test negativo"

Caso sospetto di vaiolo delle scimmie, la 24 enne è stata dimessa: "Test negativo"

Test negativo per sospetto vaiolo delle scimmie eseguito su una 24enne italiana. La giovane è stata dimessa nel pomeriggio di ieri dalla Clinica di Malattie Infettive dell'ospedale regionale di Torrette. La 24enne, cittadina italiana, residente in Francia, era stata ricoverata il 27 maggio per un eritema diffuso con vescicole e papule, difficoltà respiratoria, cefalea e febbre nei giorni precedenti. "È stata dimessa perché le lesioni sono in via di guarigione ed è ora in isolamento domiciliare" spiega il direttore sanitario dell'Azienda Ospedali Riuniti di Ancona, Arturo Pasqualucci. Il figlio della donna, un bambino di 4 anni, aveva fatto accesso al Pronto Soccorso dell'Ospedale Salesi di Ancona, dal quale era stato subito dimesso. "La donna, e di conseguenza anche il figlio - spiega il dottor Pasqualucci - hanno avuto una eruzione esantematica non di origine virale". Gli esiti sono giunti da Cesena . Si attendeva il reagente dalla Germania, "ma non è ancora arrivato e dal tracciamento della spedizione risulta che arriverà domani. Non volendo attendere abbiamo deciso di inviare i campioni in Romagna".  

01/06/2022 10:45
Vaiolo delle scimmie, primo caso sospetto nelle Marche: ricoverata una ragazza di 24 anni

Vaiolo delle scimmie, primo caso sospetto nelle Marche: ricoverata una ragazza di 24 anni

Primo caso sospetto di Monkeypox Virus, meglio noto come "vaiolo delle scimmie", nelle Marche. A contrarlo sarebbe stata una ragazza italiana di 24 anni, residente in Francia, che nel primo pomeriggio di venerdì si è presentata al pronto soccorso dell'ospedale regionale di Torrette con tutti i sintomi riferibili al nuovo virus.  Nello specifico, la giovane manifestava "eritema diffuso con vescicole e papule, difficoltà respiratoria, cefalea e riferiva febbre nei giorni precedenti", come si evince dal bollettino medico del dottor Andrea Mariotti, della direzione medica ospedaliera. Attualmente la 24enne si trova in buone condizioni di salute.  "Sono in corso esami volti a escludere le diagnosi differenziali con altri virus esantematici - aggiunge Mariotti - nell'attesa dei reagenti per la diagnosi molecolare del virus tramite PCR, il cui arrivo è previsto entro la giornata di martedì".  "Nel pomeriggio di ieri è arrivato al pronto soccorso anche il figlio della donna, 4 anni, che presentava un lieve rush cutaneo, in assenza però di altri segni o sintomi. Il bambino è stato dimesso in ambulanza ed accompagnato al domicilio della nonna", si conclude nel bollettino medico.   

28/05/2022 09:35
Macerata, l’Ospedale accoglie tre nuove attrezzature top di gamma. Saltamartini: “Lunedì presento la riforma sanitaria” (FOTO)

Macerata, l’Ospedale accoglie tre nuove attrezzature top di gamma. Saltamartini: “Lunedì presento la riforma sanitaria” (FOTO)

Si è tenuta nella tarda mattinata di oggi presso l’Aula Biblioteca dell’Ospedale di Macera la cerimonia di inaugurazione con la quale la struttura ha ufficialmente accolto tre nuove strumentazioni top di gamma, ottenute attraverso le donazioni di privati e associazioni. A presenziare, oltre alla direttrice di Area Vasta 3 Daniela Corsi, anche il sindaco e presidente della provincia Sandro Parcaroli e l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamrtini. Le nuove apparecchiature consistono in: un ecografo mod. Samsung RS85 Prestige di ultima generazione – il primo in assoluto nelle Marche, donato dalla Sig.ra Gianna Piera Silvetti alla U.O. di Medicina diretta dal Dott. Roberto Catalini – allocato nella sala riunioni che commemora il Dott. Stefano Pieroni (scomparso nel 2014); un sistema ad ultrasuoni per la chirurgia resettiva epatica mod. Sonastar HF, donato dalla LUBE Industries SRL di Luciano Sileoni alla U.O. di Chirurgia diretta dal Dott. Walter Siquini; una apparecchiatura Dignitana mod. Dignicap Delta, donata dal Rotary Club di Macerata nella persona del Presidente AR Dott.ssa Mirella Staffolani alla U.O. di Oncologia. “Si tratta di importanti attrezzature che permetteranno di aumentare la qualità delle prestazioni sanitarie erogate”, ha spiegato Corsi in apertura della conferenza. “Queste donazioni sono un gesto prezioso e per nulla scontato”. Parole avallate anche da Gianna Piera Silvetti, che ha ammesso “avrei preferito donare in forma anonima, poi sono stata convinta da persone a me vicine. Ho voluto che il nuovo ecografo si chiamasse 'Maria Italia', per fede cristiana e amore per il nostro Paese. Ma ci tengo a precisare che possiamo aiutare chi è in difficoltà in tanti modi, non solo attraverso i soldi”. Tanti i ringraziamenti, da parte della Dott.ssa Staffolani e il direttore/oncologo Nicola Battelli, rivolti alle realtà Rotary di Ancona, Macerata, Loreto, Civitanova e Camerino, a Soroptimist, CNA Macerata, il Consiglio delle Donne, le Acli, la Bcc Recanati e Colmurano e ancora altre associazioni. “Riteniamo importante assistere al 100% le donne durante i percorsi di chemioterapia”, ha sottolineato Battelli. “In un anno nelle Marche avvengono 1.350 operazioni per tumore alla mammella, 450 solo a Macerata: con nuovi strumenti all’avanguardia possiamo allargare sempre di più il nostro bacino di utenza”. “Il nuovo sistema a ultrasuoni – ha spiegato invece il Dott. Siquini – ci garantirà maggiore sicurezza negli interventi chirurgici al fegato, evitando emorragie e fughe biliari come accadeva spesso in passato. Inoltre, dimezziamo in poco tempo la degenza dei pazienti, facendo scorrere più rapidamente le liste di attesa”. In chiusura, ad anticipare il simbolico “taglio del nastro” presso la nuova Aula Stefano Pieroni, le parole di compiacimento di Saltamartini, che ha annunciato a sorpresa: “Lunedì 30 maggio presenterò ufficialmente in giunta la riforma della legge sanitaria regionale (n.13, 20/06/2003, ndr). Diamo inizio così a un percorso che sarà faticoso: la guerra ha costretto il nostro Governo a rivedere le priorità". “Saremo costretti – ha aggiunto l’assessore - ad attingere i 4 mld di euro che oggi servono alle aziende sanitarie nazionali direttamente dal bilancio interno, ed è un grosso problema perché saremo costretti a fare dei tagli. A breve, però, faremo in modo che ogni Area Vasta riacquisti la sua autonomia e avremo un nuovo Piano Socio Sanitario, in attesa delle risorse da investire previste con il PNRR”.

27/05/2022 17:12
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