E’ stato pubblicato sul sito dell’Asur Marche alla sezione "Concorsi" il bando con relativo schema di domanda, curriculum vitae e moduli da allegare (clicca qui) relativo al concorso per l’assunzione a tempo pieno ed indeterminato di 7 medici nella disciplina delle cure palliative.
In attuazione della determina 473 del 1° luglio 2022, adottata dal direttore generale dell'Asur Marche, si è stabilito di procedere all'attribuzione di 7 posti come di seguito specificato: dirigente medico a tempo indeterminato ruolo sanitario; profilo professionale area della medicina diagnostica e dei servizi; posizione e disciplina dirigente medico della disciplina di cure palliative.
Così suddivisi: 4 posti per Asur Marche Area Vasta 1; 2 posti per Asur Marche Area Vasta 2; 1 posti per Asur Marche Area Vasta 3. Il termine per la presentazione delle domande scade il 27 ottobre 2022.
Nelle Marche negli anni è stata creata una importante rete di assistenza in merito alle cure palliative, basti pensare agli 8 hospice che insistono nei territori e alla grande collaborazione esistente tra ospedale e territorio.
Una rete che si è sempre più radicata e che offre assistenza a tutti coloro che necessitano di questo percorso di cura, un diritto di tutti a seguito della approvazione della Legge 38 del 15 marzo 2010 sul diritto ad accedere alle cure palliative. Per la sanità della regione Marche si tratta dunque di un messaggio estremamente positivo in questa ottica e a potenziamento delle specialità già presenti.
Il testo integrale dell'avviso è nella sezione “concorsi” del sito istituzionale dell’Asur ed è pubblicato nel bollettino ufficiale della regione Marche del 4 agosto 2022. Per tutte le informazioni ci si può rivolgere agli uffici amministrativi di Fano UOC supporto area politiche del personale Area Vasta 1 siti in via Ceccarini 38, e si possono contattare telefonicamente i numeri 0721.1932556 - 0721.1932535, dalle ore 11.30 alle 13.00 di tutti i giorni feriali, escluso il sabato.
Prestazioni dei laboratori analisi: a partire da lunedì prossimo, 10 ottobre, in tutti le strutture ospedaliere e territoriali dell'Area Vasta 3 cesserà il sistema di accesso al servizio con prenotazione obbligatoria e tornerà operativo il sistema di accesso diretto, vigente nel periodo pre pandemia. La misura, volta a semplificare l’erogazione delle prestazioni ai cittadini assistiti, è stata resa possibile in considerazione della normativa vigente e dell’attuale andamento della curva dei contagi nella provincia di Macerata.
Il comitato Croce Rossa italiana di Matelica rinnova l’organico con nuove figure istituzionali. Il direttivo locale ha designato Ivana Marchegiani, volontaria dal 2017, quale responsabile dell'organizzazione attività sociali Cri Matelica.
Il presidente Domenico Belardinelli ha ringraziato Marisa Farroni per l'attività svolta in seno alle Dame di Cri, che sono state sostituite con un nuovo ruolo all'interno della Croce Rossa, sostituzione dovuta anche per l’applicazione della parità di genere.
Sono state confermate le volontarie già presenti e aggiunti altri nuovi volontari. Con l'occasione il rinnovato gruppo ha organizzato per sabato primo ottobre, a partire dalle ore 9 sino alle 19, in occasione della fiera di Sant'Adriano, un "infopoint" informativo delle attività svolte dal comitato attivo di Matelica, con la finalità di informare sulle attività dello stesso, con attività ludiche per i bambini, crowdfunding (raccolta fondi e donazioni) per l’acquisto di attrezzature sanitarie innovative, e iscrizioni per i nuovi soci volontari che intendono effettuare anche il percorso formativo o di soci sostenitori.
“L'evento di domani, dichiara Ivana Marchegiani, si svolgerà presso piazzale Gerani con una novità: la presentazione di un video-promo realizzato da un nostro volontario, delle attività socio-sanitarie con l'ausilio delle crocerossine, i giovani e i veterani, oltre che il lavoro dei nostri volontari".
“Inoltre, per i bambini avremo le nostre volontarie a disposizione per farli divertire con lo spazio 'trucca bimbi', 'tatoo' (ovviamente anallergici) e palloncini. Abbiamo in programma come gruppo, oltre alla giornata 'infopoint CRI' e attività ludiche, iniziative che possano essere attrattive e socializzanti, in un periodo storico particolarmente difficile per tutti, dove al centro deve tornare la società e la persona”.
“Dal sisma del 2016, alla pandemia, alla recente alluvione devastante nelle Marche, l'attivismo del nostro comitato locale CRI, ha dimostrato la sua disponibilità e presenza sul campo proprio nel momento del bisogno per numerose famiglie e persone”, continua Marchegiani.
“La Croce Rossa rappresenta l'unità di un Paese che supera ostacoli, diversità e unisce l'umanità. Essa costituisce quella mano tesa verso l'aiuto, la sussidiarietà di cui nessuno può dire: a me non occorrerà mai”.
“Noi ci siamo con le nostre forze, il nostro tempo e attraverso professionalità che si ottengono con la formazione continua del volontario, così come insegnano i nostri sette principi fondamentali: imparzialità, neutralità, indipendenza, volontariato, unità, universalità”.
In occasione della giornata mondiale della salute mentale, che si celebra il prossimo 10 ottobre, l’azienda ospedaliero universitaria delle Marche - aderente al network dei bollini rosa - organizza una serie di iniziative per sensibilizzare la popolazione sull'importanza della diagnosi precoce e favorire l’accesso alle cure, aiutando a superare pregiudizi, stigma e paure legati alle malattie psichiche.
La clinica di Psichiatria e la Psicologia ospedaliera del nosocomio regionale saranno offriranno servizi gratuiti.
Apprezzata e affollata l'iniziativa del Gruppo Medico Associati Fisiomed che ha proposto la “Giornata della prevenzione”, in collaborazione con il Patronato Epaca Coldiretti di Macerata un appuntamento gratuito ed inedito finalizzato al controllo dermatologico.
È stato realizzato presso il 'Mercato Campagna Amica' di Macerata avvalendosi della collaborazione del patronato Epaca, ente di patrocinio e assistenza per i cittadini e l’agricoltura. Molti maceratesi, in maggioranza adulti, hanno approfittato della possibilità di una visita gratuita e della presenza di una figura stimata come il dermatologo del Gruppo Fisiomed, il dottor Massimo Cioccolini.
"Si è trattata di una utile opportunità mirata al controllo dei nei - spiega il dottor Cioccolini - dopo la stagione estiva che quest'anno è stata particolarmente lunga e calda. Debbo dire che fortunatamente l'attenzione verso questo aspetto negli ultimi anni è cresciuta, c'è molta più sensibilizzazione da parte dei pazienti verso la prevenzione dai melanomi. Allo screening sono venute soprattutto persone adulte che, d’altronde, dovrebbero farsi controllare almeno una volta l'anno".
"L'ideale sarebbe comunque fare prevenzione, con una visita, prima di iniziare la stagione di esposizione al sole e di vacanze al mare. Adesso invece andiamo verso i mesi più freddi nei quali ci sono meno rischi per la pelle, l’attenzione andrà riposta semmai verso la corretta idratazione della pelle". Così Giordano Pellegrini, responsabile provinciale dell’Epaca.
“La collaborazione con Fisiomed è nata nel 2015 e va avanti in modo assai proficuo. Annualmente nella nostra provincia presentiamo circa 800 domande relative a malattie professionali. L’ultima iniziativa ha riguardato un settore sul quale, secondo noi, c’è meno informazione o attenzione rispetto alle più comuni malattie osteoarticolari. La pelle invece subisce sempre più danni dall’esposizione continua ai raggi solari o dal contatto con sostanze irritanti” ha concluso Pellegrini.
Soddisfatto, infine, l'amministratore unico di Fisiomed, Enrico Falistocco, che da anni è fautore di una filosofia sanitaria e aziendale incline alle collaborazioni con realtà del territorio: "Questa con il patronato è solo l'ultima di tante che abbiamo iniziato in questi anni e che abbiamo reso sempre più importanti e frequenti. Il nostro motto è più sedi, più servizi, più vicini a te e per riuscirci dobbiamo appunto dare un valore aggiunto alla nostra attività. Secondo noi può avvenire attraverso collaborazioni con enti, associazioni ed altri settori, lavorativi e non, della vita quotidiana".
Prosegue la campagna di vaccinazione Covid-19 predisposta dall’Asur Marche nel centro comunale di via Gobetti 80 a Civitanova Marche.
Il Comune informa che fino al 31 ottobre 2022, il polo della zona industriale di Santa Maria Apparente sarà aperto il martedì e il venerdì dalle ore 09,00 alle ore 13,00. Queste le date di apertura: 4, 7, 11, 14, 18, 21, 25, 28 ottobre 2022. Eventuali cambi di programma verranno comunicati.
La campagna nazionale di sensibilizzazione sulla cheratosi attinica "Segnali sulla pelle" con visite dermatologiche di screening gratuite su prenotazione fa tappa sabato 24 settembre presso l'azienda ospedaliero universitaria delle Marche, ad Ancona.
Promossa dalla SIDeMaST (Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse) "Segnali sulla pelle" ha l’obiettivo di promuovere la diagnosi precoce per questa malattia pre-cancerosa che non può essere sottovalutata.
Le visite si svolgeranno sabato 24 settembre presso la Sod Clinica di Dermatologia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, diretta dalla professoressa Annamaria Offidani. Le visite sono esclusivamente su prenotazione e fino ad esaurimento dei posti disponibili. Per le prenotazioni contattare il numero 02/82900619 dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle ore 15:00.
La Cheratosi Attinica (AK) è una lesione considerata una forma molto iniziale di carcinoma squamocellulare, che si manifesta dopo i 40 anni. Si tratta di una delle lesioni dermatologiche più frequenti in Italia: si stima che circa il 30% degli over 70 anni presenti almeno una cheratosi attinica.
Le sedi anatomiche preferenziali sono quelle cronicamente fotoesposte, quali viso, orecchie, cuoio capelluto e dorso delle mani con rischio di insorgenza maggiore in uomini e donne con capelli biondi e occhi chiari.
Se le lesioni non vengono trattate possono evolvere in un carcinoma squamocellulare invasivo che rappresenta il 25% di tutti i non-melanoma skin cancer ed è dotato di capacità di metastatizzare agli organi interni. L’esposizione solare eccessiva e l’uso di lampade abbronzanti sono i fattori di rischio più importanti.
In occasione della campagna europea di educazione e sensibilizzazione alla diagnosi precoce dei tumori del distretto testa-collo, promossa in Italia dall’Associazione Italiana di Oncologia Cervico-Cefalica (AIOCC), il personale dell'U.O.C. di Otorinolaringoiatria e del Gruppo Oncologico Multidisciplinare Testa-Collo dell’Area Vasta 3 effettuerà visite di screening presso l’ospedale di Civitanova Marche e Macerata nelle seguenti modalità:
Ospedale Di Macerata, il prossimo martedì 20 Settembre presso l'ambulatorio di Otorinolaringoiatria al primo piano, dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 14 alle ore 18.
Ospedale di Civitanova Marche, mercoledì 21 settembre presso l’ambulatorio di Otorinolaringoiatria sito al paino terra dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 14 alle ore 18.
L’accesso allo screening sarà libero e gratuito e le visite verranno eseguite in ordine di arrivo. Basterà recarsi nelle sedi, dove si troveranno opportune indicazioni.
Il Gruppo Medico Associati Fisiomed aderisce alla campagna di sensibilizzazione, educazione e prevenzione "Make sense campaign" e martedì 20 settembre, avvalendosi della collaborazione della dottoressa Simonetta Calamita, proporrà l’Open Day.
Presso la sede di Corridonia, sita in viale Trento, sarà pertanto possibile (previa prenotazione) richiedere ed effettuare uno screening gratuito per la diagnosi precoce dei tumori del distretto testa-collo. Per prenotare lo screening a scopo preventivo, è necessario contattare il seguente numero telefonico: 0733/433816.
Si tratta di tumori magari poco conosciuti alla maggioranza della popolazione ma insidiosi e pericolosi per la salute. Il tumore della testa e del collo è il 7° cancro più comune in Europa. Solo nel 2020 in Italia sono state 9.900 le persone a cui è stato diagnosticato un tumore cervico-cefalico e 4.100 quelle decedute per questa malattia (fonte “I numeri del cancro 2021”, AIOM).
La dottoressa Calamita evidenzia come il nostro territorio abbia un'incidenza maggiore di casi. "Facendo parte del distretto calzaturiero maceratese e fermano - spiega - qui riscontriamo una incidenza più alta del tumore nasale, perché molte persone lavorano nel settore calzaturiero e del pellame e proprio il contatto con le pelli (usando materiali pericolosi per l’insorgenza di patologie) causa l'insorgere di questi tumori del naso. Il tumore alla laringe e alle corde vocali invece è normalmente conseguenza di abuso di fumo ed alcool".
Come si manifestano questi tumori?
"Premettendo che possono colpire indifferentemente uomini e donne, nel caso dei tumori alle fosse nasali possono verificarsi inizialmente con epistassi e ostruzione respiratoria nasale - spiega la dottoressa Calamita -. Nei casi ancora più gravi possono procurare il deficit dell’olfatto. Ecco perché la visita dall'otorino e una diagnosi precoce diventano fondamentali per evitare conseguenze maggiori".
Quali sono le cure?
"Se preso in tempo si può risolvere tramite la chirurgia endoscopica effettuata dallo specialista otorino. Spesso il trattamento può avvalersi di chemio e radioterapia. Per i pazienti diagnosticati nelle prime fasi della malattia il tasso di sopravvivenza è dell’80-90% (se non è presente interessamento linfonodale, che determina una netta riduzione della sopravvivenza)".
"Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno permesso a mia figlia di venire alla luce il 20 agosto, regalandoci una gioia immensa". La signora Sara Sabbatini, affida a una lettera aperta la sua gratitudine a tutto il personale del reparto di ostetricia dell'ospedale di Civitanova Marche, dopo aver affrontato e brillantemente superato la gravidanza. Un messaggio, il suo, che è un "brindisi alla vita". Di seguito, il contenuto integrale della lettera indirizzata al direttore del reparto di Ostetricia, il dottor Filiberto Di Prospero:
"La gravidanza, iniziata nel novembre scorso, con la pandemia ancora in corso, e pertanto con qualche pensiero in più, tuttavia è scorsa tranquilla, come dite voi, in maniera fisiologica. Nonostante ciò al momento del parto si è presentata una complicanza che ha fatto sì che venissi portata in sala operatoria per un cesareo urgente.
Ecco allora che l’equipe, prontamente intervenuta, ha affrontato con competenza, professionalità e tempestività la complicanza sopraggiunta, tanto che sia io che la bambina non abbiamo avuto problemi.
Mi sento di esprimere una sentita gratitudine alla dottoressa Elisabetta Garbati per il suo prezioso apporto clinico e per la dolcezza rassicurante dimostrata dall’inizio della gravidanza fino ad oggi.
Infine, non certo in ordine di importanza, un plauso va a tutto il personale medico, in particolare al dottor Ban, alle ostetriche, Fabiola, Barbara ed Alessia, alle infermiere e oss che con professionalità e gentilezza quotidianamente accolgono e si fanno carico di ogni esigenza delle neo mamme, ai pediatri, dottoressa Mastrocola e dottoressa Fabbrizi che curano i piccoli fin dai primi vagiti, agli anestesisti in particolare alla dottoressa Silvia Tacconi.
Un’ottima squadra composta da esperienza e gioventù che rappresentano cuore ed anima del reparto, a dimostrazione che professionalità e umanità possono e devono convivere, soprattutto in ospedale".
Sono in arrivo anche nelle Marche le dosi vaccinali anti Sars Cov2 aggiornate alla variante Omicron. Dal 15 settembre prossimo un primo quantitativo potrà essere somministrato nelle diverse postazioni vaccinali della regione.
Lo scorso 5 settembre, infatti, la Commissione Tecnico Scientifica di Aifa ha approvato l’indicazione di utilizzo della formulazione bivalente dei vaccini a m-RNA aggiornati ad Omicron 1(Pfizer e Moderna) come dose di richiamo, nei soggetti di età superiore a 12 anni, che abbiano almeno completato un ciclo primario di vaccinazione anti-Sars-CoV-2/Covid-19.
"Attraverso la Circolare del ministero della Salute del 7 settembre si specifica che i vaccini aggiornati sono raccomandati a chi deve ancora ricevere la seconda dose di richiamo (quarta dose) , in base alle raccomandazioni già previste (persone con età superiore ai 60 anni e soggetti fragili di qualunque età) ed inoltre anche operatori sanitari, operatori e ospiti delle strutture residenziali per anziani e donne in gravidanza", ricorda la Regione.
"La seconda dose booster può essere effettuata almeno quattro mesi (120 giorni) dalla somministrazione della precedente dose o in caso di infezione, dalla guarigione. Inoltre la cosiddetta “quarta dose” è raccomandata per tutti i soggetti di età uguale o superiore a 12 anni ancora in attesa di ricevere la prima dose di richiamo (terza dose), indipendentemente dal vaccino utilizzato per il completamento del ciclo primario". "Anche in questo caso la somministrazione potrà essere effettuata almeno quattro mesi (120 giorni) dal completamento del ciclo primario stesso o in caso di infezione, dalla guarigione".
I cittadini marchigiani possono accedere alla somministrazione della terza o della quarta dose booster di vaccino anti-Covid-19 prenotandosi presso il sito https://www.regione.marche.it/Entra-in-Regione/Vaccini-Covid/Prenotazioni e dal portale di Poste Italiane dove potranno scegliere sede e giorno e fascia oraria della vaccinazione con le solite modalità. Attualmente i centri vaccinali operativi nel Maceratese sono i seguenti: Macerata, Punto Vaccinale località Piediripa via Teresa Noce 22; Civitanova Marche, ex magazzino Farmacia comunale via Giobetti; Matelica, ex Hotel Agip via Merloni 8; Camerino, spazi comunali località Vallicelle.
"Massima e totale solidarietà alle vittime ma soprattutto sdegno per l’aggressione al personale del pronto soccorso di Civitanova Marche, avvenuto nella notte tra venerdì e sabato". È quanto dichiarano i segretari regionali della Cisl Funzione Pubblica Marche Paola Ticani e Giuseppe Donati.
"Non è purtroppo il primo episodio di violenza in ambito sanitario - si aggiunge -. Quello di Civitanova Marche è l’ultimo di una serie preoccupante di vili aggressioni, che mostra come alcuni ambiti della sanità pubblica siano ormai diventati luoghi di lavoro pericolosi per chi vi opera e per questo meriterebbero l'eccezionale attenzione da parte del legislatore nazionale e regionale ma anche delle direzioni aziendali che sono tenute a rendere sicuri i posti di lavoro".
"Sono accadimenti di una gravità estrema ed è altrettanto inaccettabile che l’area dell’emergenza degli ospedali sia diventata 'zona franca' dove tutti possono accedere senza controlli e presidi di sicurezza dovuti" sottolineano i segretari Ticani e Donati.
La segreteria Cisl Fp Marche denuncia come "in preoccupante aumento" degrado e l’inciviltà oltre che "rabbia e violenza scatenati e indotti anche da uso di alcool e droghe. Parimenti i continui tagli alle risorse economiche di cui la sanità marchigiana è stata vittima, unitamente a quelli sul comparto sicurezza, hanno lasciato medici, infermieri, Oss senza le sufficienti garanzie di poter operare nella piena sicurezza e incolumità personale".
La Cisl Fp Marche auspica, quindi, "un segnale concreto anche se non minimamente risarcitorio, di vicinanza e di attenzione agli infermieri dei pronto soccorso marchigiani".
"Il Governo già con la Legge 234/2021, ha stanziato fondi specifici per un’indennità agli operatori sanitari del pronto soccorso riconoscendone il disagio", precisano Ticani e Donati che proseguono: "Alle Marche sono stati assegnati circa 1.280.000 euro. La norma di legge prevede che tali fondi debbano essere inseriti in qualità di indennità specifica per il personale operante presso i pronto soccorsi, all’interno del nuovo Ccnl 2019-21 di cui è stata sottoscritta l'ipotesi ma solo per una parte".
"Per riconoscere la restante parte sarà necessario un accordo regionale - chiariscono i segretari della Cisl Fp Marche -. Sarebbe importate, che in attesa della sottoscrizione definitiva, si aprisse fin da subito il confronto con l'assessore Saltamartini per definire l’accordo che permetterebbe già al momento dell’entrata in vigore del nuovo contratto, il pagamento totale dell’indennità e non solo l'anticipo".
"Un presidio fisso di polizia all'interno dei pronto soccorso" e la "convocazione di un incontro con le organizzazioni sindacali territoriali" per "un confronto sui percorsi e protocolli esistenti finalizzati a prevenire che infermieri e oss del pronto soccorso si trovino da soli a dover fronteggiare utenti esagitati e violenti". È quanto richiedono, in conclusione, alla direzione di Area Vasta 3, i segretari regionali della Cisl Fp Marche Paola Ticani e Giuseppe Donati.
"Sono davvero intollerabili le violenze e le intimidazioni verso il personale della sanità. Anche ieri un soggetto si è reso protagonista di un episodio del genere presso il pronto soccorso di Civitanova Marche, ha accompagnato un congiunto e, in preda all’ira, ha aggredito alcuni operatori sanitari". Ad affermarlo l’assessore alla sanità e alla sicurezza urbana della regione Marche Filippo Saltamartini facendo riferimento a quanto accaduto sabato.
Un addetto alla vigilanza e due infermieri del pronto soccorso dell'ospedale di Civitanova Marche sono rimasti feriti durante un'aggressione da parte di un giovane di 27 anni, un italiano residente in città. La sua compagna era arrivata al pronto soccorso e lui ha dato in escandescenze, colpendo a calci e pugni i sanitari. Era ubriaco: due infermieri hanno riportato lesioni guaribili in 20 giorni.
Sul posto sono intervenute una guardia giurata e la polizia che ha portato via l'uomo, denunciato per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale oltre che per danneggiamento e interruzione di pubblico servizio.
Gli infermieri e i medici sono i professionisti sanitari più colpiti nel nostro Paese. Si parla di oltre 100 mila aggressioni fisiche in Italia, negli ultimi anni. La situazione si è peraltro aggravata con le misure di contenimento degli accessi per il Covid nelle strutture sanitarie. L’Inail parla del 46% di aggressioni agli infermieri (sono i primi nel contatto di triage) e del 6% ai medici ogni anno.
"La mancata denuncia o querela degli operatori sanitari rende il fenomeno ancora sottostimato - prosegue l’assessore - Tuttavia nei reparti e nei parcheggi si assiste a fenomeni di criminalità predatoria (piccoli furti), anch’essi sottostimati, che richiedono l’apertura di posti di polizia".
"Non si capisce - ha aggiunto Saltamartini - perché di fronte a questi fatti, in molte province della nostra regione, sono stati chiusi i presidi di polizia presso i principali ospedali, lasciando questi servizi coperti solo da guardie giurate e per quelli esistenti l’organico è così esiguo che se ne compromette la funzionalità".
"Anche il servizio sanitario sconta la carenza di migliaia di medici e infermieri, ma il personale deve essere difeso alla stregua di ogni altro cittadino. Ho già preparato una lettera per il Ministero dell’Interno a cui compete la responsabilità della tutela della sicurezza pubblica - conclude - per riaprire in tutti gli ospedali di primo e secondo livello un presidio fisso di polizia".
Settimo caso di vaiolo delle scimmie nelle Marche. Si tratta di un 31ennne di Fermignano (Pesaro Urbino) già in via di guarigione, che non aveva viaggiato nelle ultime settimane. Lo rende noto la Regione Marche.
Il 31enne sarebbe risultato positivo al tampone, ma presenta solo delle vescicole del virus Monkeypox. Si trova in isolamento domiciliare.
Il primo caso di vaiolo delle scimmie era stato confermato i primi di luglio nelle Marche, mentre il sesto risale a pochi giorni fa ed era stato accertato in un 31enne di Senigallia.
Sono arrivati oggi nelle Marche i vaccini per il vaiolo delle scimmie: le prime 160 fiale sono state ritirate dal deposito nazionale a Roma. Lo comunica la Regione Marche: "Già da domani i centri vaccinali dislocati territorialmente per la somministrazione delle dosi potranno programmare le sedute e contattare gli utenti, personale di laboratorio con possibile esposizione diretta al virus e persone delle categorie di rischio indicate nella circolare del Ministero della Salute del 5 agosto scorso".
"È prevista - si spiega in una nota - la somministrazione di due dosi di vaccino Jynneos (solo a persone maggiorenni) e tra la prima e la seconda dovrà intercorrere un intervallo di almeno 28 giorni (leggi di più). Per le persone vaccinate in precedenza contro il vaiolo sarà invece necessaria la somministrazione di una sola dose". Intanto la Regione ha fatto richiesta di "ricevere dosi del farmaco Tecovirimat Siga, l'unico antivirale che ha specifica indicazione per la cura del vaiolo delle scimmie: sarà destinato solo ai soggetti fragili o immunodepressi che rischiano complicanze nel caso di infezione".
Sei pazienti con ernia discale sono stati operati con una nuova tecnica mini-invasiva che ha permesso la loro dimissione nella giornata stessa dell'operazione. È accaduto venerdì 26 agosto all'ospedale di Fabriano.
Questo risultato è stato ottenuto grazie alla collaborazione clinica che l’unità operativa di anestesia rianimazione e terapia del dolore ha avviato con la neurochirurgia di Ancona diretta dal dottor Trignani, con la Uosd di riabilitazione di Fabriano diretta dalla dottoressa Giorgi e con la Uosd di Radiologia di Fabriano diretta dal dottor Tei che ha fornito tecnici e spazi necessari all’esecuzione di questi interventi.
Dal 2021 l’Uoc di anestesia rianimazione e terapia del dolore di Fabriano, diretta dal dottor Piangatelli, ha avviato un programma di trattamento multidisciplinare per la patologia lombare di origine discale e non.
Nello specifico l’intervento viene eseguito in anestesia locale con paziente sveglio sotto guida radiologica. Tramite un’unica puntura si inserisce un ago introduttore da cui viene fatto passare un sistema di navigazione nel disco lombare che, in prossimità dell’ernia, genera un campo di termocoagulazione determinando una progressiva retrazione dell’ernia stessa.
La procedura ha una durata di circa un'ora e, dopo un breve periodo di osservazione, il paziente viene dimesso a domicilio con un unico cerotto in prossimità del punto di inserzione dell’ago. Il percorso si completa con la successiva valutazione riabilitativa e i controlli presso l’ambulatorio di terapia del dolore.
"Trattare una patologia così diffusa e causa spesso di problematiche socio sanitarie importanti con l’utilizzo di nuove tecnologie a bassissima invasività garantisce oggi un percorso di recupero molto rapido con risultati clinici sovrapponibili a quelli ottenuti chirurgicamente" ha detto Nadia Storti, Direttore Generale di Asur Marche.
L’utilizzo di questa e la contemporanea introduzione di ulteriori nuove tecniche mini-invasive per il trattamento delle patologie lombari permettono oggi al centro di terapia del dolore dell’ospedale "Engles Profili" di Fabriano di offrire un ampio ventaglio di opzioni diagnostiche e terapeutiche a tutti i cittadini che accedono agli ambulatori della struttura ospedaliera.
La crescita professionale degli operatori è stata resa possibile anche grazie alla collaborazione scientifica con altri centri nazionali specialisti nella terapia del dolore. L’innovazione tecnologica è stata acquisita con il supporto della direzione generale per garantire le migliori prestazioni in termini di efficienza ed efficacia, ma anche quella medicina di prossimità che è oggi fondamentale in un territorio come quello in cui gravita l’Ospedale di Fabriano.
"Prosegue il processo di potenziamento dell'ospedale di Fabriano – ha dichiarato l’Assessore alla Sanità Filippo Saltamartini – poco più di un mese fa era stato annunciato l’impianto di due protesi totali di ginocchio 'su misura' a pazienti affetti da artrosi degenerativa dall’equipe di ortopedia, a dimostrazione della qualità che la sanità pubblica mette a disposizione dei suoi cittadini".
Prosegue la campagna di vaccinazione Covid-19 predisposta dall’Asur Marche nel centro comunale di via Gobetti n.80 a Civitanova. Fino al 30 settembre 2022, il polo della zona industriale di Santa Maria Apparente sarà aperto il martedì e il venerdì dalle ore 09,00 alle ore 13,00. Queste le date di apertura: 02, 06, 09, 13, 16, 20, 23, 27 e 30 settembre 2022. Eventuali cambi di programma verranno comunicati.
Nelle Marche inizieranno, nei prossimi giorni, le somministrazioni del vaccino contro il vaiolo delle scimmie. La vaccinazione avverrà su base volontaria ed è consigliata ai soggetti più a rischio di contagio, che avviene, prevalente, per via sessuale.
Le prime 160 fiale saranno, a breve, ritirate presso il deposito nazionale. Nelle Marche, a oggi, sono stati accertati 6 casi, compreso quello odierno, notificato alla Regione nel pomeriggio, relativo a un 31enne del Senigalliese, già guarito domiciliarmente e mai ricoverato.
Sono due le categorie "ad alto rischio" alle quali potrà essere offerta la vaccinazione: personale di laboratorio con possibile esposizione diretta al virus e persone delle categorie di rischio indicate nella circolare del ministero della Salute n. 35365 del 5 agosto scorso (leggi qui).
Come specificato nella Circolare ministeriale del 23 agosto scorso, è prevista la somministrazione di due dosi di vaccino Jynneos (solo a persone maggiorenni) e tra la prima e la seconda dovrà intercorrere un intervallo di almeno 28 giorni. Per le persone vaccinate in precedenza contro il vaiolo sarà invece necessaria la somministrazione di una sola dose.
Per richiedere il vaccino o anche solo per avere informazioni, è possibile contattare gli ambulatori PrEP (Profilassi Pre-Esposizione)/HIV delle Unità Operative di Malattie infettive e i centri Hiv. È infatti l’infettivologo la figura di riferimento per la valutazione dell’eventuale eleggibilità alla vaccinazione in base al livello di rischio identificato, come prevede la circolare del ministero della Salute.
La strategia di offerta vaccinale a favore di ulteriori gruppi target - come indicato nella stessa nota - potrà essere successivamente aggiornata sulla base dell’andamento epidemiologico e della disponibilità di vaccino, al momento estremamente limitata. Nelle Marche i riferimenti dei centri PrEP/HIV, dove gli interessati possono rivolgersi per manifestare la volontà di vaccinarsi o per informazioni, sono i seguenti:
Per i richiedenti che rientrano nei criteri ministeriali, i centri provvederanno a vaccinare direttamente, oppure segnaleranno i riferimenti ai Servizi di Igiene e Sanità Pubblica territorialmente competenti, che contatteranno le persone per la somministrazione del vaccino presso i centri vaccinali.
"La Cgil Marche in questi anni è sempre stata in prima linea sulla legge 194 e ha sempre denunciato il comportamento della Regione Marche in merito alla non piena applicazione della stessa, una legge di civiltà che tutela la libertà di scelta delle donne, la loro autodeterminazione e il loro diritto alla salute". A scriverlo, in una nota, è la segreteria provinciale della sigla sindacale nel sottolineare come, a febbraio di quest’anno, insieme ad altre organizzazioni "ha diffidato formalmente la Regione ad applicare le indicazioni del Ministero della Salute in merito alla somministrazione della RU486".
"È necessario che da subito la Regione Marche colmi i ritardi accumulati per quanto riguarda l’interruzione di gravidanza farmacologica, ferma al solo 6%, e ben lontana dalla media nazionale - prosegue la nota -. Per non parlare della situazione dei medici obbiettori che nelle Marche rappresentano il 73% dei medici ospedalieri, e il 30% di quelli nei consultori, il 45% degli anestesisti".
"Ma oltre a ciò ad aggravare la situazione vi è anche la significativa riduzione del numero dei medici ginecologi - aggiunge la Cgil Marche -. È necessario intervenire subito per garantire in maniera omogenea in tutto il territorio marchigiano i servizi per tutelare la salute e i diritti delle donne, ma anche quelli del personale non obbiettore".
Il sindacato chiede di "investire nella rete dei consultori, nell’accesso all’aborto farmacologico, senza che le donne siano costrette ad andare fuori regione o recarsi in cliniche private. Perché non dobbiamo dimenticarci di quanto dolore si cela dietro a queste scelte".
Fondamentale è, poi, "garantire un’adeguata educazione alla sessualità e all’affettività nelle scuole, e l’accesso a concezionali sicuri. Dobbiamo far rivivere lo spirito autentico della legge 194 che afferma la centralità della maternità consapevole, riconoscendo il valore sociale della maternità, e l’importanza della prevenzione", conclude la Cgil.
Si svolgerà domenica 4 settembre, a partire dalle 9:30, in piazza della Libertà a Macerata, la cerimonia di consegna degli encomi al personale sanitario operativo a tutti i livelli, dal marzo 2020 a tutt’oggi, durante le varie fasi dell’emergenza pandemica presso le strutture Covid dell’Area Vasta 3.
La cerimonia è stata promossa dal sindaco Sandro Parcaroli, dal presidente del Consiglio comunale Francesco Luciani e dal delegato alla Sanità Giordano Ripa. Il 5 luglio 2021, il Consiglio comunale, su proposta del consigliere Ripa, ha votato all’unanimità, l’ordine del giorno che invitava l’Amministrazione comunale a organizzare e realizzare una cerimonia pubblica al fine di conferire un attestato di riconoscimento a tutti coloro che, per mesi, hanno esercitato la propria attività professionale presso le varie strutture Covid.
«Sulla spinta della riconoscenza per l’impegno profuso e l’abnegazione dimostrata dagli operatori sanitari. l’Amministrazione ha ritenuto opportuno riconoscere a tali figure professionali un attestato di benemerenza per il lavoro svolto, in condizioni eccezionali e senza precedenti, per far fronte all’emergenza pandemica – hanno detto Parcaroli, Luciani e Ripa -. Professionisti che si sono dedicati completamente alla cura dei malati dimostrando non solo professionalità a livello sanitario e lavorativo ma anche umanità, vicinanza e solidarietà».