"Da 4 mesi senza stipendio, situazione surreale": la denuncia dei lavoratori della casa di riposo
"Abbiamo la necessità di rompere l'assordante silenzio in merito alla surreale situazione degli ultimi anni. Non vogliamo entrare in polemiche sterili viste le imminenti elezioni, ma la politica avrebbe dovuto chiarire e accompagnare circa 20 persone senza stipendio da aprile". A dichiararlo, in una lettera, sono i lavoratori della casa di riposo “Casa Amica" di Camerino.
A firmare la nota sono Giuseppina Poddighe, Antonella Pelosi, Dorina Stroe, Fernando Libretti, Silvia Murseli, Viorica Dumitru, Antonio Bendia, Maura Gentilucci, Adele Mariani, Klotilda Brahimi, Regjin Bari, Inva Muco, Giusy Andreassi, Marica Boldrini e Nancy Bianconi.
"Già dal febbraio 2020, la cooperativa Eurotrend che gestisce il servizio per conto del Comune di Camerino, ci ha dato avvisaglie di cedimento economico, congelando le ferie dell'anno 2020 e chiedendoci il sacrificio di trattenute in busta paga" raccontano i lavoratori.
"Non si capisce come mai la vecchia gestione, dal 2018, non abbia indetto una nuova gara d'appalto per revocare il mandato alla Eurotrend, 'regalandole' anzi una proroga a tempo indeterminato", aggiungono i dipendenti che precisano: "Ad oggi non è ancora stata avviata alcuna gara d'appalto".
"Con giugno e con la tredicesima pagata solo per metà, siamo a 4 mensilità non ancora ricevute e nessuno ci offre rassicurazioni in merito. Non solo in merito alle nostre mensilità, ma anche al nostro destino" aggiungono i lavoratori, che nonostante ciò stanno svolgendo il loro compito "con dignità e abnegazione, assicurando il servizio agli ospiti della struttura".
"Ma fino a quando potremo farlo?" si chiedono preoccupati e proseguono: "Dietro ogni persona ci sono famiglie, problemi e incombenze che non possono attendere e, soprattutto, c'è la dignità e la professionalità che va pagata, e riconosciuta".
"Se responsabilità ci sono a questa scellerata gestione della casa di riposo che emergano e che, soprattutto, ci venga riconosciuto a breve quanto da noi dovuto e lavorato, che la silente politica camerte si faccia carico di una insostenibile situazione" concludono i lavoratori.
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