Civitanova Marche ospita sabato 30 luglio dalle 10 alle 18, nella zona portuale (Largo donatori di sangue), la tappa della campagna di sensibilizzazione alla prevenzione delle malattie urologiche con possibilità di visite gratuite per scoprire lo stato di salute dell’apparato urinario.
I cittadini potranno usufruire dello screening organizzato con il patrocinio del comune e dell’Asur area vasta 3, in collaborazione con la Società italiana di urologia territoriale, il gruppo di Macerata del corpo italiano di soccorso dell’ordine di Malta e i Marinai d’Italia.
L’obiettivo è sensibilizzare alla prevenzione delle malattie urologiche e informare la cittadinanza che, per l’occasione, avrà la possibilità di ricevere le visite in maniera gratuita.
Come si spiega nell’informativa diramata dall’Asur, il tumore alla prostata colpisce gli uomini, mentre l’incontinenza urinaria femminile e le cistiti sono condizioni patologiche molto invalidanti per le donne, specie in giovane età.
Il tumore della vescica e del rene sono molto frequenti tra i due sessi e con un’incidenza in significativa ascesa negli ultimi anni: la prevenzione e la diagnosi precoce sono fondamentali.
Prosegue la campagna di vaccinazione a protezione del contagio da Covid-19, predisposta dall’Asur Marche nell’hub di via Gobetti 80 a Civitanova Marche.
Il Comune fa sapere che dal primo fino al 31 agosto 2022, il polo della zona industriale di Santa Maria Apparente sarà aperto il martedì e il venerdì dalle ore 09,00 alle ore 13,00. Queste le date di apertura: 02, 05, 09, 12, 16, 19, 23, 26 e 30 agosto 2022. Eventuali cambi di programma verranno comunicati.
I dati della Regione indicano che il numero dei nuovi positivi rilevati nelle ultime 24 ore torna salire: 3.104 (ieri erano meno di mille anche per l'effetto lunedì con meno tamponi analizzati), mentre continua scendere il tasso di incidenza cumulativo, che arriva a 1.049,93 su 100mila abitanti (ieri 1.091,09).
In lieve aumento i ricoveri legati al covid negli ospedali marchigiani: 191, +2 su ieri, dei quali 6 in terapia intensiva, 11 in semi intensiva, 174 in reparti non intensivi. In aumento anche le persone in osservazione nei pronto soccorso, 62, +4, e ci sono anche 2 ospiti di strutture territoriali di area post critica.
Con 7 decessi nelle ultime 24 ore, le Marche sfiorano le 4.000 (3.999) vittime dall'inizio dell'emergenza pandemica legata al covid. Le persone in quarantena o isolamento domiciliare scendono da 29.579 a 28.378, di cui solo 138 con sintomi.
Scendono i ricoveri per Covid-19 nelle Marche. Nelle ultime 24 ore sono 189, tredici meno di ieri quando erano 202 le persone in ospedale di cui 6 in terapia intensiva, 13 in semi intensiva e 170 in reparti non intensivi.
Solo il dato dei non intensivi è cambiato rispetto a ieri ed è in diminuzione, -13 (ieri erano 183). Gli altri due dati sono stabili. In discesa anche il numero dei nuovi positivi, 953 (ieri erano 1.980), anche per minori tamponi effettuati la domenica.
Nell'ultima giornata si registrano 4 decessi (che portano il totale a 3.992) e diminuisce ancora il tasso di incidenza, 1.091,09 su 100mila abitanti. In osservazione al pronto soccorso si registrano 58 persone. Leggero aumento dei quarantenati o in isolamento volontario che sono 29.579 (ieri 29.568) di cui 147 con sintomi.
La Commissione Sanità ha approvato a maggioranza la proposta di legge 128 che riorganizza il servizio sanitario regionale nelle Marche. Il quadro generale della proposta di legge, ad iniziativa della Giunta regionale, indica, nell’assetto istituzionale, regioni, comuni, enti del servizio e agenzia regionale sanitaria (Ars) con compito di provvedere allo svolgimento delle funzioni istituzionali in materia di sanità, ciascuno per il proprio ambito di competenza.
Gli enti del servizio sanitario sono le aziende sanitarie territoriali (le Ast, coincidenti con le cinque province), l’Azienda ospedaliero-universitaria delle Marche, l’istituto di ricovero e cura a carattere scientifico Inrca di Ancona. Nell’articolato di legge, che ora attende il parere di Cal e Crel prima di giungere al voto definitivo dell’Aula entro il mese di agosto, sono indicati anche gli organismi di partecipazione, come la conferenza dei sindaci, e gli strumenti di programmazione e di monitoraggio.
La presidente di commissione Elena Leonardi (Fratelli d'Italia), relatrice di maggioranza, ha parlato di “un grande lavoro anche in termini di ascolto e partecipazione”. “Una riforma attesa, importante ed urgente – ha affermato Leonardi - per il rilancio della sanità marchigiana, attraverso lo spostamento dell’asse delle scelte sui territori, con le Ast che potranno incidere in maniera più diretta sui bisogni specifici dei cittadini di quella zona”.
Il relatore di minoranza sul provvedimento, il consigliere Pd Romano Carancini, ha spiegato le ragioni del voto di astensione (con lui, astenuta anche la vicepresidente di commissione del gruppo misto, Simona Lupini). “L’approfondimento dei contenuti in Commissione e la raccolta dei contributi dei soggetti ascoltati – ha detto Carancini - rafforzano la convinzione di una legge avventata nei tempi, sbagliata nel merito, confusa rispetto alla attuabilità. Una legge che peggiorerà l’organizzazione sanitaria e le risposte alla richiesta di salute per i cittadini marchigiani”.
Una storia al limite del paradossale quella vissuta da un maceratese, un farmaco salvavita prescritto ma non fornito, il timore per il complicarsi di una situazione che sembrava sul termine. Questa, in poche righe, la vicenda che vede protagonista Anacleto, imprenditore della provincia di Macerata alle prese con un farmaco salvavita irraggiungibile.
A raccontarla con rassegnazione è lo stesso protagonista in una telefonata quasi surreale. La vicenda inizia nel 2019 quando Anacleto viene ricoverato per un'operazione oncologica all'ospedale di Ancona. L'intervento riesce e il paziente sceglie l'ospedale di Perugia per seguire il ciclo chemioterapico obbligatorio.
Alla visita di controllo compare ciò che terrorizza chiunque faccia questo percorso: qualcosa non va, c'è un'ombra sospetta. Per questo motivo Anacleto viene spedito a Macerata per sottoporsi ad una radioterapia, soluzione che sembra dare respiro.
Si scopre, infatti, che non si tratta di una recidiva, la malattia non è tornata, ma è stata sostituita da un'infezione grave. Si ritorna a Perugia dove, dopo un ricovero da settembre ad ottobre, una biopsia conferma una toxoplasmosi. La cura è semplice, una combinazione di due farmaci, forniti dall'ospedale di Perugia per il ciclo sino a dicembre.
Arriviamo ai giorni nostri, Anacleto viene ricoverato per una risonanza dove confermano il perdurare dell'infezione senza ulteriori complicazioni. La terapia è la medesima, due farmaci specifici in combinazione, ma qui inizia l'inghippo.
Con il foglio di dimissioni dell'ospedale di Perugia e la terapia prescritta, viene inviato all'acquisto del Daraprim in farmacia. Ma qui scopre che la farmacia ne è sprovvista e che il farmaco, essendo compreso in una lista dei farmaci speciali, non può essere ordinato se non tramite ospedale.
Il consiglio è di rivolgersi alla farmacia ospedaliera di Ancona dove Anacleto si reca subito, data la scarsa dotazione di farmaco rimasto. Purtroppo la farmacia degli Ospedali Riuniti nega la fornitura, re-inviando il paziente alla farmacia dell'ospedale di Macerata.
A Macerata la richiesta viene presa in carico con l'obbligo di presentazione del foglio di dimissioni dell'ospedale di Perugia all'atto del ritiro. Sembrava cosa fatta, ma l'inghippo è sempre in agguato.
Al momento del ritiro la situazione cambia, il farmaco non può essere fornito perchè la richiesta è di una struttura al di fuori della regione Marche. Servirebbe una prescrizione di un reparto marchigiano ma, in assenza, il farmaco deve fornirlo Perugia.
Immediata quindi la richiesta all'ospedale di Perugia dove, però, compare un altro diniego: il farmaco non può essere fornito perchè il paziente risiede fuori regione. Bisogna rivolgersi alla sanità della regione Marche per la fornitura. Forte di questa certezza Anacleto si rivolge nuovamente all'ospedale di Macerata dove trova nuovamente un 'no': il farmaco deve essere fornito dall'ospedale di Perugia.
"Onestamente non so come uscirne - dice Anacleto - il farmaco mi serve per sopravvivere e mi è stato regolarmente prescritto. Sono disponibile anche a comprarlo personalmente ma non c'è modo. Dicono sia in una tabella per la quale non è possibile l'acquisto in farmacia con i documenti che ho ma nessuno mi ha dato soluzioni, solo un rimando a qualcun'altro che mi dà sempre le stesse risposte"
Il farmaco Daraprim è un farmaco specifico per la cura delle Toxoplasmosi, importanti infezioni che portano a conseguenze nefaste se non trattate. Tale farmaco è iscritto nella lista dei "farmaci salva vita" ed è largamente usato in tutto il mondo con ottimi risultati
"Non so più come muovermi, spero solo che qualcuno sappia indicarmi la via giusta - conclude Anacleto - Ho lottato contro una malattia credendo fosse la battaglia più importante della mia vita, non pensavo fosse più difficile lottare contro la burocrazia".
Scendono i ricoveri per Covid-19 negli ospedali delle Marche dove si registrano però 4 morti nelle ultime 24 ore. Il dato dei pazienti ospedalizzati è di 202 persone contro i 216 di ieri (-14).
In terapia intensiva è stabile il numero di 7 ricoverati, leggera flessione in semi intensiva che sono 13 (ieri erano 14) mentre è cambiato il numero dei ricoverati in reparti non intensivi che sono 182, anche in questo caso in discesa (ieri erano 195).
In osservazione nei pronto soccorso si registrano 54 pazienti. Il tasso di incidenza continua a diminuire ed è di 1.223,94 su 100mila abitanti (ieri 1.273,94). In salita i nuovi positivi pari a 2.671 e le persone in quarantena o in isolamento domiciliare che sono 34.533, di cui 207 con sintomi.
Performance in peggioramento nelle Marche nella settimana dal 13 al 19 luglio per i casi attualmente positivi per 100mila abitanti (1.489), mentre c'è solo un lievissimo aumento (+0,6%) rispetto alla settimana precedente. Nella stessa settimana, sono risultati sopra la media nazionale i posti letto in area medica (20,5%) mentre sono sotto media nazionale i posti letto in terapia intensiva (3%) occupati da pazienti Covid 19.
La percentuale di popolazione over 5 anni che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino è pari al 8,8% (media Italia 7,7%), cui si aggiunge la popolazione del medesimmo range d'età temporaneamente protetta, in quanto guarita dal Covid da meno di 180 giorni, pari al 6%. La percentuale di popolazione over 5 anni che non ha ricevuto la terza dose di vaccino è pari a 10,8% (media Italia 10,8%), al netto dei guariti da meno di 120 giorni, che non può ricevere la terza dose nell'immediato, pari al 6,5%.
Il tasso di copertura vaccinale generale con quarta dose (persone immunocompromesse) è del 39,3% (media nazionale 58,4%); per gli over 80, ospiti Rsa e fragili fascia 60-79 si arriva 4,1% (media Italia 8,3%). La popolazione 5-11 anni che ha completato il ciclo vaccinale è pari al 20,4% (media Italia 35%) a cui aggiungere un ulteriore 2,2% (media Italia 3,3%) solo con prima dose.
Questo l'elenco dei nuovi casi per 100mila abitanti dell'ultima settimana suddivisi per provincia: Ascoli Piceno 1.523 (-6% rispetto alla settimana precedente); Macerata 1.344 (+7,7%); Fermo 1.328 (+7,8%): Ancona 1.224 (-2,2%); Pesaro e Urbino 948 (-4,7%).
Domenica 24 luglio, il lungomare Lepanto di Porto Recanati ospiterà la seconda tappa dell’ambulatorio dermatologico della Croce Rossa Italiana, nell’ambito della campagna di sensibilizzazione ideata insieme a Nivea Sun e attraverso la quale si vuole aumentare la consapevolezza sui rischi per la salute dovuti all’esposizione ai raggi UV e prevenire le malattie della pelle.
L’iniziativa prevede l’organizzazione di attività didattiche durante i campi estivi della Croce Rossa Italiana e la presenza di un ambulatorio dermatologico nel quale sarà possibile effettuare screening della pelle gratuiti, oltre a beneficiare di materiale informativo e sampling di prodotto.
Cari lettori, bentornati a un nuovo appuntamento con la mia consueta rubrica, in cui analizzo l'andamento del contagio da coronavirus nelle Marche e in Italia. Questa settimana notiamo come i casi siano tornati a scendere e, dunque, negli ultimi 7 giorni l'ondata scatenata da Omicron 5 è in fase calante.
A confermarlo è anche il virologo Stefano Menzo, direttore del laboratorio di Virologia degli Ospedali Riuniti di Ancona: "Nelle Marche è stato raggiunto il picco di questa ondata pandemica da Covid 19 - afferma -. È iniziata la fase di discesa che sarà lenta".
Intanto "le varianti Omicron 4 e Omicron 5 (BA.4 e BA.5) nelle Marche hanno raggiunto una prevalenza del 100%", rimpiazzando definitivamente Omicron 2. "Al momento - conclude Menzo - non abbiamo individuato nessun'altra variante del virus sul territorio".
Ricoveri e terapie intensive stanno rallentando la loro corsa che, presumibilmente, si arresterà entro due settimane. I decessi sono ancora in salita ma, come tristemente sappiamo, i ricoveri si muovono con circa due settimane di ritardo dai contagi e i decessi con circa 3 settimane.
Guardando alla situazione delle regioni possiamo dire che il sistema ospedaliero italiano ha retto bene all'ondata. Solo in Umbria si è superato il 40% di ricoveri ordinari occupati, mentre le terapie intensive sono rimaste tutte relativamente vuote con un rapporto di circa 1/4 tra ricoveri intensivi e ricoveri ordinari, indice di come sia ben scesa la gravità dell'epidemia. Con alfa e delta il problema principale era la saturazione delle terapie intensive, ora invece sono i ricoveri ordinari ad essere interessati.
Con i dati attuali, anche per l'autunno, non dovrebbero crearsi situazioni molto peggiori rispetto a quelle attuali, anche se bisognerà vedere le caratteristiche della variante che apparirà in quel momento e se ci sarà un vaccino aggiornato, e a che variante sarà aggiornato.
Nei primi giorni di agosto si terrà il consiglio regionale che discuterà la riforma della riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale annunciata nei giorni scorsi dalla giunta Acquaroli. "Un progetto fortemente sbagliato nel merito e intempestivo" lo definisce il Partito Democratico, che si prepara a dare battaglia in aula. A tal proposito, martedì pomeriggio si è tenuta una riunione tra il commissario regionale Alberto Losacco, il gruppo assembleare e i segretari delle federazioni provinciali.
"C’è grande preoccupazione - afferma Losacco - per quella che, più che una riforma, appare una vera e propria controriforma che non solo non corrisponde al bisogno di tutelare la salute dei marchigiani, ma rischia di produrre effetti devastanti in termini di inefficienza e aumento dei costi a causa della proliferazione di ruoli e poltrone e che, soprattutto non affronta i temi di grave crisi sanitaria che affliggono i nostri cittadini".
"L’impressione è che la maggioranza tirerà dritto e cercherà a tutti i costi di approvare questo provvedimento, ma è evidente già da ora che le enormi criticità che caratterizzano il loro progetto, porteranno quasi certamente il governo nazionale a impugnare l’atto" aggiunge il commissario regionale del Pd.
"Tra queste, forse quella più grave e vistosa, è rappresentata dalla disparità territoriale che l’istituzione di cinque aziende territoriali con personalità giuridica e in competizione tra loro andrà a creare tra una provincia e l’altra, minando di fatto l’universalità del diritto alla salute. Non sfugge, poi, come questa controriforma sia del tutto incoerente con la normativa nazionale e soprattutto con il Piano regionale socio sanitario, che ancora oggi coincide in larga parte con quello varato dalla precedente Amministrazione", puntualizza Losacco.
"L’approvazione del nuovo Piano, infatti, dovrebbe precedere qualsiasi intervento strutturale, al fine di valutarne l’impatto economico-finanziario e renderlo dunque non solo credibile, ma anche possibile - prosegue commissario regionale -. Tanta incompetenza rischia, solo per fare due esempi, di rendere le Marche l’unica regione in Italia priva di ospedali di primo livello e di amplificare il problema della carenza di medici, dato che le Ast risulteranno per loro meno attrattive rispetto a un’azienda complessa".
"Facciamo un appello - conclude Losacco - alla maggioranza e in particolare al presidente Francesco Acquaroli, che spesso ha teorizzato l'importanza della partecipazione delle minoranze su atti di così grande impatto per tutti i cittadini marchigiani, indipendentemente dall’appartenenza. Fermiamoci e apriamo una vera fase di confronto, più seria e partecipata rispetto alla farsa organizzata fin qui dall’assessore Saltamartini e dalla presidente della commissione Leonardi, per dare ai marchigiani risposte che servono davvero e, soprattutto, mettendo al centro la necessità di ridisegnare il modello sanitario dopo il dramma del Covid".
Grande partecipazione, nel pomeriggio di ieri, all’Open day sui “Disturbi respiratori del sonno e russamento", organizzato dal direttore sanitario della Beauty Clinic & Hotel di Borgo Pilotti, il dottor Stefano Spitoni.
L’evento, allestito nella splendida struttura di Penna San Giovanni, ha visto la partecipazione dell’otorino Simonetta Calamita e del responsabile degli anestesisti della clinica di bellezza Borgo Pilotti, il dottor Luigi Carbone.
I disturbi respiratori del sonno sono molto diffusi e vanno monitorati anche perché possono avere delle ricadute e conseguenze anche sui rapporti interpersonali e di coppia, ma purtroppo spesso vengono sottovalutati dai diretti interessati. Invece il problema esiste, è serio e, soprattutto, può essere risolto.
“Anche il 50% dei casi di ipertensione deriverebbe dall’Osas” (sindrome delle apnee ostruttive del sonno), ha spiegato la dottoressa Calamita nel corso del suo intervento. “Questo campo racchiude tutta una serie di collegamenti interdisciplinari ma purtroppo, a causa dei costi di ricerca molto elevati, non desta troppo interesse nella comunità scientifica.
“Al contrario è una complicazione molto diffusa che con delle terapie o anche con dei piccoli interventi può essere notevolmente ridotta restituendo il benessere del sonno a chi ne soffre”. L’evento, che ha visto un’ottima affluenza di pubblico, si è poi concluso con un momento convivale accompagnato dalla musica.
L’Area Vasta 3 ricorda le principali variazioni di orario legate al mese di agosto e, in particolare, ai giorni a cavallo della festività di Ferragosto. L’Accettazione/Cassa Distretto di Macerata rimarrà chiuso al pomeriggio dal primo al 19 agosto.
L’ufficio Accettazione/Cassa Distretto di Civitanova Marche rimarrà chiuso al pomeriggio dal 16 al 19 agosto. L’ufficio Accettazione/Cassa Distretto di Matelica Ufficio Anagrafe Assistiti Distretto di Matelica resteranno chiusi al pomeriggio dal 16 al 19 agosto.
L’ufficio Accettazione/Cassa Distretto di Montecassiano, quello Accettazione/Cassa Distretto di Pollenza e l’ufficio Accettazione/Cassa Distretto di Urbisaglia resteranno chiusi dal 08 al 26 agosto compresi.
L’ufficio Anagrafe Assistiti Ospedale di Tolentino rimarrà chiuso al pomeriggio dal 04 al 18 agosto, mentre gli uffici Accettazione Cassa Cup dei presidi ospedalieri di: Camerino, Civitanova Marche, Macerata, San Severino Marche e Tolentino resteranno chiusi al pomeriggio dal 16 al 20 agosto.
Gesto d'amore a Macerata. La famiglia di un uomo di 72 anni, deceduto all'ospedale civile nella giornata di giovedì, ha acconsentito alla donazione dei suoi organi rendendo possibile il prelievo dei reni. Uno slancio di solidarietà che ha permesso di aiutare due pazienti, in attesa del trapianto.
"L’equipe chirurgica, gli operatori di sala e del coordinamento donazione organi, hanno eseguito l’espianto, in un lavoro di squadra che ha richiesto diverse ore rendendo possibile questo atto di generosità. Si tratta di un evento sempre eccezionale", spiega la direttrice dell'Area Vasta 3, Daniela Corsi.
"Tutta l’equipe impegnata nel prelievo ringrazia la famiglia che con questo gesto ha testimoniato il grande valore della donazione - aggiunge Corsi -. La scelta di donare organi e tessuti è personale, ma ognuno ha il dovere di informarsi e di riflettere per non lasciare che dubbi, pregiudizi o informazioni scorrette interferiscano con il diritto/dovere di fare una scelta consapevole.
"Molti pazienti con patologie non curabili possono migliorare la qualità di vita grazie alla donazione. Il trapianto, consente al paziente una durata ed una qualità di vita che nessun'altra terapia è in grado di garantire" conclude la direttrice dell'Area Vasta 3.
Il nuovo incremento dei contagi di Covid, alimentato dalle ultime varianti di Omicron, sta spingendo - anche nella regione Marche – sempre più cittadini, a correre ai ripari: in crescita la richiesta di tamponi come pure di vaccini .
“Le farmacie marchigiane – ricorda Andrea Avitabile presidente di Federfarma Marche – pure se non hanno mai smesso di vaccinare , sono pronte a dare risposte immediate alla circolare della Regione Marche che ha disposto l’allargamento dell’offerta della quarta dose di vaccino (secondo booster) a tutti i fragili e ai cittadini over 60”.
Soddisfazione nelle parole di Avitabile perché “sono questi segnali molto positivi che confermano la fiducia riposta nei farmacisti di comunità, oggi uno dei pilastri della vaccinazione; è, in sintesi, anche il giusto riconoscimento della popolazione al ruolo svolto durante la pandemia e al fondamentale contributo recato dai farmacisti alla campagna vaccinale, che potranno continuare a fornire anche in questa fase di incremento esponenziale dei contagi”.
“La notevole richiesta di prenotazioni testimonia la consapevolezza dei cittadini sull’efficacia del vaccino che, sebbene non dia la certezza di evitare il contagio, rappresenta l’unica arma a disposizione per proteggersi dalla malattia grave da Covid” argomenta Patrizia Righetti, presidente di Federfarma Ascoli.
“Nell’attuale quadro epidemiologico, la vaccinazione è fondamentale - pone l’accento Patrizia Righetti - non soltanto per difendere le persone più vulnerabili dai rischi associati all’infezione da Sars Cov 2, ma anche per proteggere il servizio sanitario dalla pressione sulle strutture ospedaliere che può compromettere l’erogazione delle cure a beneficio di tutti i cittadini”.
“Molte persone, soprattutto anziane, attendevano l’allargamento della campagna per mettersi in sicurezza e , specie nelle aree interne della nostra regione , si sono rivolte ai farmacisti rurali consapevoli del rapporto di fiducia e familiarità con i professionisti in camice bianco", sottolinea Marco Meconi vice presidente di Federfarma Marche , delegato dei farmacisti rurali .
Quarta dose di vaccino: sarà necessaria la prenotazione. Lo rende noto la Regione Marche che ricorda che da oggi è attiva sul sistema Poste la prenotazione della quarta dose per chi ha 60 o più anni. Per vaccinarsi nei punti vaccinali territoriali occorre necessariamente prenotare tramite il link https://prenotazioni.vaccinicovid.gov.it o attraverso il sito della Regione Marche.
Pertanto non si potrà accedere ai centri vaccinali senza la prenotazione per la quale occorre disporre del numero di tessera sanitaria e del codice fiscale, e di un numero di cellulare al quale verrà notificata la conferma.
L’Ente ricorda, inoltre, che è’ possibile prenotare anche nei PostaMat attivi sul territorio regionale (è sufficiente inserire la tessera sanitaria), tramite i portalettere che consegnano la posta a casa o inviando un SMS con il codice fiscale al numero 339.9903947 (entro 48-72 ore si verrà ricontattati per procedere telefonicamente alla scelta di luogo e data dell’appuntamento).
Come per le precedenti dosi, per la somministrazione del vaccino è possibile anche contattare il proprio medico di Medicina Generale oppure una Farmacia aderente alla campagna vaccinale.
Balzo in avanti dei nuovi casi covid nell'ultima giornata nelle Marche: sono 4.110, secondo i dati della Regione, con l'incidenza che sale a 1.310,31 su 100mila abitanti (ieri 1.282,11) per un totale di 19.706 positivi in una settimana. Un decesso fa salire il totale delle vittime a 3.959 dall'inizio della pandemia.
Si ferma, invece, la conta dei ricoveri legati al covid: 174, -1 rispetto a ieri, di cui 8 in terapia intensiva, 19 in semintensiva, 147 in reparti non intensivi. Ci sono poi 39 persone in osservazione nei pronto soccorso e 3 ospiti di strutture territoriali di area post critica. Sono 26.529 le persone in quarantena o isolamento domiciliare, di cui 263 con sintomi.
Al via anche nelle Marche la quarta dose vaccinale (o secondo booster) contro il SARS-CoV-2/COVID-19. Sono stati già contattati i referenti della Piattaforma Poste Italia e da domani (13 luglio) saranno attive le procedure di prenotazione. Ne potranno usufruire tutte le persone di età superiore ai 60 anni e, come per le precedenti, le vaccinazioni potranno essere effettuate nei Punti Vaccinali, dai Medici di Medicina Generale o presso le Farmacie che aderiscono alla campagna vaccinale.
La somministrazione di una seconda dose di richiamo è raccomandata con vaccino a mRNA (Pfizer o Moderna), nei dosaggi autorizzati purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla prima dose di richiamo o dall’ultima infezione successiva al richiamo.
“I centri vaccinali non sono mai stati smantellati – ha precisato l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini - nonostante al momento ci sia una scarsa adesione alla campagna di immunoprofilassi. In ogni caso invito tutti ad utilizzare ancora la massima cautela, indossando mascherine e rispettando il distanziamento in caso di assembramenti: il picco secondo gli esperti potrebbe arrivare tra la fine di luglio e l’inizio di agosto.
"Ritengo quindi - aggiuge l'assessore - che sia necessario prestare la massima attenzione perché ciascuno di noi ha una condizione fisica da preservare e ciò vale soprattutto per le persone fragili. La prenotazione sulla piattaforma Poste sarà possibile già da domani mattina alle 9 per una platea di over 60 che possono fare la quarta dose di 386.868 persone.”
La raccomandazione della quarta dose, oltre a interessare i soggetti con elevata fragilità e gli over 60, è volta a proteggere anche tutti i soggetti che non hanno ancora ricevuto né il ciclo di vaccinazione primaria, né la prima dose di richiamo (booster), e per i quali la stessa è già stata consigliata.
Ma secondo il presidente della Regione Francesco Acquaroli "il vero problema della nuova emergenza sanitaria è la carenza di personale medico., di cui abbiamo bisogno per combattere la pandemia. E' importante che il governo proroghi le Usca, le squadre che assistono i malati a domicilio, fondamentali per evitare ospedalizzazioni.
Sulle possibile reticenza della popolazione sulla quarta dose di vaccino, il presidente della Regione ha evidenziato che "abbiamo sempre seguito tutte le indicazioni, ma non pensavamo di avere a che fare con il Covid in estate. Ma se oggi mi sento di fare un appello al governo è quello di metterci in condizione di operare operare al meglio, serve personale, abbiamo difficoltà nei pronto soccorso, bisognerebbe facilitare l'utilizzo di medici in quiescenza e specializzandi per avere personale sanitario vaccinazione".
"Per il Covid - ha aggiunto Acquaroli - vediamo un riaccendersi dei contagi, dovremmo potere rimettere in campo quello che funziona, e non fare arrivare i positivi in ospedale, appesantendo la struttura, distinguere tra sintomatici e non, potenziare il sistema sanitario territoriale".
Questa al mattina al Salesi sono stati effettuati, dalla Divisione di “Neurochirurgia Generale con particolare interesse Pediatrico” – guidata dal dottor Roberto Trignani - due delicatissimi interventi . Il primo riguarda un bambino proveniente dalla Puglia, affetto da un tumore benigno della colonna vertebrale lombare che provoca intenso dolore della regione lombare e gambe ed impossibilità a mantenersi in piedi.
La procedura chirurgica ha visto coinvolti, in un approccio multidisciplinare, il neuroradiologo interventista (dottor Stefano Bruni) che ha eseguito una vertebroplastica (iniezione di un cemento liquido nella vertebrale malata che rapidamente solidifica e rafforza la struttura ossea) ed i neurochirurghi, dottor Roberto Trignani, Michele Luzi e Roberta Benigni, che con metodica mininvasiva hanno realizzato un'apertura della colonna vertebrale per liberare i nervi che risultavano compressi.
Prima della procedura chirurgica, l'equipe medica ha incontrato il piccolo paziente e genitori per illustrare il trattamento chirurgico. Al colloquio era presente Estrabot, un robot umanoide della Fondazione Ospedale Salesi attivo dal 2019 e reso operativo dal clown dottore Samuele Ialino.
Il robot è protagonista del progetto denominato “Gestione dell’ansia preoperatoria nel paziente pediatrico: benefici di un robot umanoide” e tale progetto ha contribuito a rendere più efficace ed empatica la comunicazione nella raccolta del consenso informato.
Il robot ha descritto al bambino, chiamandolo per nome, ed ai suoi genitori la procedura chirurgica utilizzando una storiella per rendere più sereno e giocoso un momento di estrema tensione e delicatezza. Estrabot, cantando le canzoni preferite del ragazzino, lo ha poi accompagnato in sala operatoria.
Il secondo paziente è una bambina di 10 anni affetta da una malformazione rara vascolare del cervello (Moya Moya) che provoca uno scarso apporto di sangue in un'area del cervello. La procedura chirurgica è consistita nell'incremento dell’apporto di sangue nella zona sofferente attraverso l'affondamento nella scatola cranica del muscolo e arterie presenti superficialmente nella tempia.
Al termine delle procedure chirurgiche, i due giovanissimi pazienti sono stati trasferiti presso il Reparto di Rianimazione guidato dal Dr. Alessandro Simonini. Questa giornata particolarmente emozionante e allo stesso tempo così importante per il nosocomio regionale è stata portata all’attenzione delle varie reti nazionali e regionali .
Lo stesso assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini, spiega: “Quello che è accaduto oggi all’ospedale Pediatrico Salesi incarna perfettamente quello che questa Giunta vuole da un ospedale come l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Ancona. Dobbiamo puntare all’eccellenza – conclude l’assessore – soprattutto quando si tratta di aiutare pazienti giovanissimi ad avere una vita migliore”.
La riflessione del Direttore Generale dell’AOU, Michele Caporossi, è particolarmente attuale: “Sempre più un ospedale pediatrico come il Salesi, che punta a crescere ancora in qualità ed efficacia pratica, può avvalersi di essa per rendere eccellenti i percorsi di cura. Siamo orgogliosi del lavoro che stà svolgendo la Fondazione Salesi in questa direzione. Non bastano i muri nuovi per il Salesi del futuro; ci vogliono innovazione e progettualità su mille fronti “.
Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e l'Agenzia europea dei medicinali (Ema) raccomandano la somministrazione del secondo richiamo del vaccino anti-Covid a tutti coloro che hanno più di 60 anni e alle persone vulnerabili.
Così si legge nell'aggiornamento delle linee guida di aprile, in risposta all'attuale situazione epidemiologica: "Non c'è tempo da perdere sulla nuova campagna di vaccinazione per i più vulnerabili. Invito gli Stati membri a lanciare immediatamente un secondo richiamo per tutte le persone di età superiore ai 60 anni e per tutte le categorie più a rischio, ed esorto tutti coloro che hanno diritto a farsi avanti e farsi vaccinare". A parlare la commissaria Ue alla Salute, Stella Kyriakides, dopo le nuove raccomandazioni di Ecdc ed Ema: "È così che proteggiamo noi stessi, i nostri cari e le nostre popolazioni più fragili".
"I vaccini COVID-19" approvati in Ue "funzionano e offrono buoni livelli di protezione contro malattie gravi e ospedalizzazione - evidenzia Kyriakides -. Con i casi e i ricoveri in aumento mentre entriamo nel periodo estivo, esorto tutti a vaccinarsi e procedere con il richiamo il prima possibile".