Il Comune di Macerata aderisce alla Giornata Mondiale della Prematurità prevista per domani, giovedì 17 novembre, concedendo il patrocinio all’iniziativa dell’associazione Vivere Onlus Coordinamento Nazionale delle Associazioni per la Neonatologia ETS e della Società Italiana di Neonatologia (SIN).
Per l’occasione, a causa dell’emergenza energetica, la giornata verrà ricordata adottando un simbolo viola alternativo all’illuminazione di un monumento. Per questo motivo nel sito istituzionale del Comune verrà pubblicato un banner dedicato all’iniziativa estrapolato dal “Kit viola salvaenergia per i neonati prematuri” predisposto dai promotori.
Il claim del 2022 è focalizzato su “L’abbraccio di un genitore: una terapia potente. Consentire il contatto pelle a pelle fin dal momento della nascita”. “Sosteniamo l’iniziativa della cosiddetta ‘Zero separation’, cioè garantire la vicinanza genitori - neonato - interviene il vice sindaco e assessore alle Politiche sociali Francesca D’Alessandro - perché siamo convinti e consapevoli che il contatto pelle a pelle e l’allattamento al seno sono momenti essenziali per un sano sviluppo del neonato e per questo ogni bambino ha il diritto di beneficiare sempre della presenza dei genitori".
La Giornata mondiale della Prematurità (World Prematurity Day) è riconosciuta dal Parlamento Europeo grazie all’impegno della European Foundation for the Care of Newborn Infants (EFCNI) e il suo obiettivo è quello di richiamare il valore dell’assistenza e sottolineare l’importanza delle prevenzione dei fattori di rischio che possono favorire il verificarsi della prematurità.
Grande successo per la finale nazionale del campionato individuale gold allieve della Federazione Italiana di ginnastica ritmica, organizzata dalla Ginnastica Fabriano, lo scorso fine settimana a Sarnano. Circa 140 ragazze fra i 9 e i 13 anni, divise in quattro categorie, hanno preso parte a una due giorni che ha visto alternarsi sulla pedana del palasport sarnanese le migliori ginnaste italiane.
Fra atlete, allenatrici, dirigenti e accompagnatori si stima che abbiano raggiunto Sarnano almeno 600 persone. "Ancora una volta" dice il sindaco Luca Piergentili "si è rivelata vincente la scelta di puntare sul turismo sportivo, grazie al quale possiamo destagionalizzare la nostra offerta".
"Siamo orgogliosi che la prestigiosa Società Ginnastica Fabriano e la Federazione Italiana Ginnastica abbiano scelto Sarnano per un evento che nelle passate edizioni ha avuto come teatro alcuni dei più importanti palazzetti italiani. Contiamo di poter ampliare ancora questa fruttuosa collaborazione e di poter ospitare presto altri eventi di portata nazionale e internazionale" conclude Piergentili.
Nelle Marche ne soffrono circa 80 mila persone (67 mila seguite dai centri diabetologici, le restanti dai medici di base), il 4,4% della popolazione, con oltre 300 pazienti pediatrici. Oggi è la Giornata Mondiale del Diabete, istituita nel 1991 e divenuta una ricorrenza mondiale nel 2006 perché la malattia è ormai una priorità per tutti i governi, visto che colpisce mezzo miliardo di persone nel mondo. Il diabete determina un aumento nel sangue dei livelli di glucosio per un deficit della quantità e, spesso, dell’efficacia dell’insulina, l’ormone che controlla la glicemia nel sangue e che viene prodotto dal pancreas.
Il diabete di tipo 1 è caratterizzato dall'assenza totale di secrezione insulinica e colpisce soprattutto i giovani, mentre il diabete di tipo 2 – il più diffuso - è determinato da una ridotta sensibilità dell'organismo all'insulina. Esistono poi altre forme legate a difetti genetici, malattie del pancreas, il diabete indotto da farmaci o sostanze chimiche, e il diabete "gestazionale" che può insorgere durante la gravidanza (la Regione Marche è l’unica in Italia ad avere un codice di esenzione specifico per la tutela del diabete gestazionale).
“La nostra regione è in prima linea nella lotta al diabete: nel 2021 abbiamo aderito come intera regione, e siamo stati i primi, ai principi della Dichiarazione internazionale “Urban Diabetes Declaration” istituiti per combattere e prevenire l’insorgenza del diabete e altre malattie croniche nelle città, all’interno dell’ampio progetto internazionale Cities Changing Diabetes i cui partecipanti diventano sempre più numerosi”, spiega l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini.
“L’iniziativa coinvolge istituzioni nazionali, amministrazioni locali, mondo accademico e terzo settore per valutare l’impatto dell’urbanizzazione sulle malattie croniche non trasmissibili, come diabete e obesità, promuovere iniziative per salvaguardare la salute dei cittadini e prevenire queste malattie”.
Le Marche contano 15 centri di diabetologia per adulti più uno pediatrico (presso il Salesi), da tempo collegati in rete e 13 associazioni territoriali di pazienti con diabete. In regione la distribuzione dei dispositivi per autocontrollo e autogestione del diabete avviene dal febbraio 2021 in maniera totalmente informatizzata: il paziente si reca in farmacia con tessera sanitaria e il farmacista vede a monitor cosa consegnargli, come da prescrizione informatica del diabetologo.
Attività aerobica 20-30 minuti al giorno e una perdita di peso moderata riducono l'incidenza del diabete di tipo 2 del 60%, come una dieta ricca di acidi grassi monoinsaturi (di cui sono ricchi olio extravergine di oliva e pesce azzurro).
Nei casi più gravi il diabete porta a problematiche cardio-cerebrovascolari (infarto miocardico o cardiopatia ischemica, ictus cerebrale), neurologiche, ormonali, renali, o il cosiddetto piede diabetico (una ferita che, se non trattata in maniera specialistica, degenera formando ulcere, infezioni e cancrena che portano anche ad amputazioni).
Tante le iniziative organizzate in regione, come il convegno “Accesso alle cure” che si è svolto domenica 13 novembre presso il Palazzo dei Priori di Fermo e lo screening gratuito della glicemia organizzato sempre nel fine settimana a Pesaro.
“Vanno sostenute le associazioni – rimarca l’assessore Saltamartini – sempre in prima linea nell’organizzazione degli screening e nel sostegno ai malati: l’Oms ci pone come obiettivo per il 2030 di fornire una diagnosi appropriata all’80% delle persone affette da diabete, con un buon controllo di glicemia e pressione arteriosa. Il 100% delle persone con diabete 1 dovrà beneficiare della tecnologia per l’automonitoraggio della glicemia ed avere accesso alle terapie con farmaci innovativi”.
Non solo da Covid, il 12 novembre ogni anno si celebra la Giornata mondiale contro la polmonite, istituita nel 2009 da Unicef e Organizzazione Mondiale della Sanità per evidenziare la gravità della patologia e migliorarne il trattamento e la profilassi, soprattutto nei paesi in via di sviluppo.
“Nelle Marche, nell’ultima rilevazione effettuata, i morti di polmonite erano stati 319 in un anno, 160 uomini e 159 donne – ha detto l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini – “ . La pandemia poi nella nostra regione in due anni e otto mesi ha provocato oltre 4 mila e 100 morti, in gran parte per complicanze polmonari. La malattia resta la terza causa di morte in Europa, insieme alle altre malattie respiratorie, in Italia è responsabile di oltre 14.000 decessi ogni anno, secondo l’Istat, colpendo soprattutto la popolazione over 65”.
La polmonite si verifica quando un batterio o un’infezione virale causa infiammazione e danni significativi al tessuto polmonare, rendendo difficoltoso il fisiologico movimento della respirazione. Il Sars-Cov2 ha determinato un’insorgenza insolitamente aggressiva della malattia, ma la polmonite non è solo da Covid e si presenta più frequentemente nei bambini e negli adulti anziani o comunque immunodepressi.
La Giornata Mondiale contro la polmonite è, quindi, l’occasione adatta per sensibilizzare cittadini e famiglie sull’importanza della prevenzione e sul ruolo fondamentale che, ancora una volta, hanno i vaccini.
In particolare, la vaccinazione anti pneumococco, che protegge contro le infezioni causate da un batterio che può provocare polmoniti importanti ed altre patologie, è raccomandata in età pediatrica ed anche negli adulti con patologie specifiche. E’ inoltre raccomandata in tutte le persone con 65 e più anni (con offerta attiva ai 65enni). La vaccinazione anti-pneumococco può essere anche somministrata simultaneamente alla vaccinazione anti-influenzale.
“Noi abbiamo a disposizione più tipologie di vaccini – ha ricordato l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini -l’offerta gratuita viene fatta ai bambini, ai soggetti maggiorenni con patologia ed ai 65enni, ma la vaccinazione è aperta a tutti in più formulazioni anche a pagamento. Sono armi importanti che abbiamo per difenderci dalla malattia”.
Giambattista Catalini è stato nominato alla guida del sindacato fondato da ACOI (Associazione chirurghi ospedalieri italiani), AOGOI (Associazione ostetrici ginecologi ospedalieri italiani), SEDI (Sindacato endoscopisti digestivi italiani) e SUMI (Sindacato unitario medici italiani).
"Le mie congratulazioni e i miei migliori auguri di buon lavoro a Giambattista Catalini, appena eletto nuovo Presidente del sindacato FESMED”, dichiara Guido Quici, Presidente della Federazione Cimo-Fesmed.
"Sono certo – prosegue Quici – che insieme a Giambattista proseguiremo il lavoro avviato per difendere i diritti dei colleghi e valorizzare la professione medica. Una sfida di certo non semplice, ulteriormente complicata dalle numerose crisi che il Paese è al momento chiamato ad affrontare, che tuttavia offre alle sigle sindacali l’opportunità di ricoprire nuovamente un ruolo da protagonisti”.
Il Ministero della salute, con un avviso pubblicato il 9 novembre, ha richiamato dal mercato alcune confezioni di uova prodotte dall’azienda Aurora S.r.l. nello stabilimento di Ostra Vetere (Ancona) per positività alla salmonella enteritidis.
Il ministero invita a non consumare il prodotto e di riportare la confezione in possesso al punto vendita in cui è stata acquistata. I lotti interessati dal provvedimento,distribuite con il marchio identificativo "AviMarche/Copav", sono i seguenti: 22420634AVI, L22420650AVi, 22420655AVI, 22430669AVI, 22440674AVI.
“Da oggi l’Unità Operativa di Ginecologia e Ostetricia di Macerata dispone di una tecnologia laser molto avanzata per il trattamento della endometriosi severa e profonda per la quale il centro da anni è punto di riferimento” - lo comunica l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini - .
Nell’ambito della Ginecologia oncologica questa tecnologia trova la sua applicazione nel trattamento con vaporizzazione delle micro metastasi peritoneali da carcinoma ovarico, di cui Macerata è centro regionale di riferimento attraverso il Pdta (percorso diagnostico terapeutico assistenziale) e delle lesioni pre-neoplastiche della vulva.
Si tratta di un laser a diodi di ultima generazione capace di lavorare a basse energie con risultati conservativi sul tessuto residuo eccellenti. Le pazienti candidabili a questo trattamento, riservato ad operatori esperti, sono le pazienti con endometriosi, o con tumore ovarico esteso al peritoneo, pazienti con malattia di Paget della vulva e con lesioni lichenoidi pre-neoplastiche.
Nel reparto diretto da Mauro Pelagalli negli ultimi 10 anni sono stati effettuati 5.500 interventi di endometriosi, circa 250 l’anno. Le pazienti seguite sono circa 1200 e la loro età media è di 28 anni. L’endometriosi è una malattia cronica e progressiva, caratterizzata dalla proliferazione di tessuto endometriale al di fuori della cavità uterina. Colpisce il 10% delle donne in età fertile, in Italia circa 3 milioni di persone. È invalidante, provoca dolore severo e può essere causa di infertilità.
“L’Endometriosi è una delle patologie sulle quali ci stiamo concentrando – spiega Saltamartini - la proposta di legge sull’endometriosi del 2022 prevede: l’istituzione di un registro regionale dell’endometriosi per la raccolta e l’analisi dei dati clinici e sociali riferiti alla malattia; l’elaborazione di linee guida per il percorso diagnostico-terapeutico; la pianificazione della formazione specifica del personale sanitario regionale; l’istituzione della settimana regionale dell’endometriosi, in occasione della quale la Regione Marche promuove e realizza campagne di sensibilizzazione e di informazione sulla malattia.
“Il mio ringraziamento va a tutta l’equipe del dottor Pelagalli, la cui struttura è diventata un punto di riferimento per le pazienti, ragazze spesso molto giovani, sulle quali l’endometriosi ha conseguenze fisiche ma anche psicologiche”.
A seguito della forte scossa di terremoto che nella mattinata di oggi ha colpito la regione Marche e in particolare le province di Ancona e Pesaro, la direzione dell’azienda ospedaliero universitaria delle Marche ha immediatamente convocato, fin dalle ore 8, l'unità di crisi per una riunione operativa (ancora in corso), allo scopo di fare il punto sui sopralluoghi attivati in tutta la struttura, fin dai momenti successivi alla scossa.
La situazione dei vari presidi è al momento la seguente. Il presidio ospedaliero di Torrette di Ancona sono state rilevate alcune crepe in intonaci superficiali e lungo alcuni giunti di collegamento tra il corpo di fabbrica e un altro come normale reazione alla scossa stessa, e la caduta di qualche pannello di controsoffittatura prontamente ripristinato.
Al presidio ospedaliero del Salesi di Ancona sono state rilevate crepe ad intonaci superficiali e lungo i giunti di collegamento, con caduta di particelle di vernice ed intonaco; anche in questo caso il tutto è in corso di ripristino.
Al presidio di Villa Maria (ambulatori, laboratori e uffici) la struttura è stata al momento interdetta a personale e cittadini in via cautelativa. Allo stato è garantita tutta l’attività programmata e in urgenza. La situazione è costantemente monitorata.
"I dati Agenas, elaborati da Ires Cgil, fotografano una situazione della sanità marchigiana davvero preoccupante" sottolineano i sindacati Cgil, Cisl e Uil Marche in una nota. Tra il 2020 e 2021 aumentano i volumi e i valori economici della mobilità sanitaria interregionale delle prestazioni di ricovero.
In particolare, dopo il crollo del 2020, nelle Marche si evidenzia un forte aumento dei costi per la mobilità passiva (+16,3%), ovvero della spesa effettuata per i propri pazienti verso strutture sanitarie, pubbliche e private, fuori dalla regione di residenza. Molto meno accentuato risulta invece l’incremento dei valori economici per la mobilità attiva (+3,7%). Il saldo complessivo nel 2021 è di -21,1 milioni di euro.
Entrando nello specifico della mobilità passiva, nel 2021 i dati mostrano una forte componente di spesa per "mobilità evitabile", 48,2 milioni di euro (48,1% del valore complessivo), ossia per casi di ricovero effettuati fuori regione per ottenere prestazioni disponibili anche sul territorio di residenza. Mentre il valore di spesa per la "mobilità accettabile" - ricoveri per i quali la mobilità interregionale si rende necessaria per l’alta specializzazione delle cure richieste - ammonta a 35,7 milioni di euro (35,6% del valore complessivo).
Meno accentuato il valore della "mobilità apparente" (16,3 mln di euro), che rappresenta le prestazioni di ricovero riferita ai domiciliati fuori regione. Considerando i costi pro-capite per la mobilità passiva, le Marche detengono la maglia nera rispetto alle altre Regioni d’Italia: per la mobilità accettabile le Marche registrano un costo di 23,8 euro pro-capite, che sale a 32,2 euro pro-capite per la mobilità evitabile; valori più alti rispetto all’Italia nel complesso (13,7 euro pro-capite per mobilità accettabile – 18,9 euro pro-capite per mobilità evitabile).
Il focus sugli interventi di chirurgia oncologica mostrano che nel 2021, nelle Marche, 1.009 pazienti (15,72 % del totale dei pazienti marchigiani che ha fatto un intervento di chirurgia oncologica) si sono rivolti presso strutture fuori regione. Di fatto, le Marche mostrano un indice di fuga più elevato rispetto all’Italia in generale.
“Le Marche spendono di più e curano meno, è chiaro che c’è qualcosa che non funziona, non è così che si garantisce il diritto alla salute - spiegano i sindacati -. I cittadini marchigiani hanno il diritto di potersi curare nella propria regione, ma per garantire questo è necessario avere una rete ospedaliera efficiente e un’adeguata assistenza territoriale, che siano in grado di soddisfare i requisiti di qualità. Anche le liste di attesa per gli interventi non sono un dato trascurabile se si vuole evitare la fuga fuori Regione. L’altro dato inquietante, che merita attenzione è l’alta percentuale di chi si rivolge al privato convenzionato.".
Per la Cgil Cisl e Uil Marche, questa è "una problematica che si continua a sottovalutare a danno soprattutto delle persone più fragili e svantaggiate. La sanità deve essere per tutti e non privilegio concesso solo a chi ha sufficienti disponibilità economiche". "I marchigiani - proseguono - hanno bisogno di avere strutture di qualità in cui curarsi, con la certezza dei tempi, sarebbe utile che l’impegno che la regione sta mettendo per riorganizzare le 'strutture di comando' del servizio sanitario entro la fine dell’anno, lo mettesse anche per migliorare i servizi e risolvere i problemi che i cittadini vivono sulla loro pelle".
LISTE DI ATTESA - I dati sulla mobilità trovano parziale riscontro anche in un indicatore come quello dei tempi di attesa. Nel dettaglio, osservando il rispetto dei tempi di attesa per interventi di classe A per tipologia di struttura, emerge che nelle strutture pubbliche marchigiane il 67,1% dei pazienti effettua l’intervento entro 30 giorni dalla prenotazione, contro il 92,8% di quelli che vengono gestiti dalle strutture private accreditate. Tra i due dati si rileva dunque un differenziale di oltre 25 punti percentuale, tra i più alti a livello italiano.
Consapevolezza, impegno e solidarietà sono stati i temi al centro del tradizionale incontro con i neo diciottenni organizzato da Avis sezione comunale di Cingoli. All’apericena che si è svolto ieri sera presso il ristorante dei Conti è intervenuto il dottor Gabriele Marchegiani che ha parlato con i giovani degli aspetti medico scientifici e sociali della donazione del sangue.
Con il sorriso e lo spiccato senso di altruismo, di chi fa del dono una pratica di vita, sono stati accolti così i diciottenni che hanno partecipato all’evento che l’Avis comunale di Cingoli organizza annualmente all’interno della campagna di informazione e sensibilizzazione alla donazione che ha come obiettivo il coinvolgimento dei più giovani.
“Abbiamo voluto rivolgerci ai giovani – ha spiegato Floriana Crescimbeni presidente Avis Cingoli – con una specifica iniziativa conviviale che possa essere da stimolo per una riflessione sul valore della donazione del sangue e su tutti gli aspetti connessi con questo grandissimo gesto di altruismo e di generosità. Sono molto soddisfatta – ha proseguito la presidente - nel vedere come queste ragazze e questi ragazzi hanno risposto al nostro invito dimostrando grande senso civico. Una soddisfazione che però non ci deve far rallentare l’opera di coinvolgimento dei cittadini in particolare dei più giovani che rappresentano il futuro per realtà come la nostra”
Dopo i saluti di Floriana Crescimbeni è intervenuto il dottor Gabriele Marchegiani, ematologo, che per lungo tempo ha svolto la professione di medico anche con importanti incarichi e che ora non perde occasione per collaborare con l’Avis di Cingoli nell’opera di informazione sugli aspetti medico scientifici e sull’importanza dal punto di vita sociale della donazione di sangue.
Non ha voluto mancare all’incontro la professoressa Katia Bartolelli del Liceo Linguistico e delle Scienze Umane di Cingoli che ha posto l’attenzione sull’importanza della consapevolezza che i giovani devono avere nei confronti del dono come raggiungimento del benessere dell’altro e personale.
Poi è stata la volta delle testimonianze portate dai giovani neo donatori che hanno raccontato la loro esperienza ai coetanei interessati a conoscere il mondo Avis. Molto sentito il saluto del sindaco di Cingoli Michele Vittori che dopo essersi rivolto ai giovani sollecitandoli nella scelta di diventare donatori si è congratulato con Floriana Crescimbeni e con tutto il direttivo Avis per l’ottimo lavoro compiuto negli anni per il territorio, sul fronte della promozione della donazione e per il raggiungimento di importanti obiettivi.
All’incontro, che è terminato con una prelibata degustazione di piatti preparati dallo chef del ristorante dei Conti, erano presenti anche i componenti del direttivo Avis di Cingoli: Simone Massaccesi, Francesco Cardarelli, Vanessa Passarelli, Federica Sopranzetti, il tesoriere Gabriele Nocelli e la vice presidente Debora Cirioni.
Per il secondo anno di fila, spinto dal forte consenso della primissima iniziativa, il Gruppo Medico Associati Fisiomed guarda al prossimo mese riproponendo “Novembre azzurro”, dedicato cioè alla prevenzione della salute maschile.
Anche quest’anno, dunque Fisiomed si rivolge ad un target specifico: gli uomini di 50 anni. Un’età che viene sempre più rivalutata e rimarcata poichè si è sempre in grado di fare attività motoria come prima, magari con più riposo. Ma è anche l’età dei primi bilanci. Si può e si deve continuare a guardare con interesse al futuro, tuttavia giunge il momento di fare check-up specifici.
È importante tenere sotto controllo l’evoluzione del proprio corpo e Fisiomed ricorda che grazie ai suoi macchinari all’avanguardia per effettuare i test, nonché le valutazioni dei suoi medici e specialisti, può aiutare i pazienti con la corretta e fondamentale prevenzione.
Quali sono gli aspetti della salute che un uomo sui 50 anni deve tener d’occhio? Eccoli.
1. Il sistema cardio-circolatorio. Il cuore fa il suo lavoro già da parecchio tempio, pertanto è il caso di fare una serie di esami per verificare che tutto funzioni a dovere. Alcune cose si possono fare da casa, come il monitoraggio della pressione arteriosa, ma per altre è importante consultarsi con il medico, che potrebbe suggerire un controllo del colesterolo, un ecodoppler (per individuare un’eventuale arteriosclerosi) e un elettrocardiogramma.
2. La prostata, uno dei tumori più diffusi. Per fortuna se viene diagnosticato precocemente ha un tasso di guarigione molto alto. A partire dai 50 anni è importante fare un controllo annuale e verificare, tramite un esame del sangue, i valori di PSA (antigene prostatico specifico) che è un (parziale) indicatore della presenza di un tumore. È possibile arrivare a controllare la prostata anche con un’ecografia.
3. Il metabolismo. Dopo i 50 anni vanno controllati colesterolo (HDL e LDL), trigliceridi, glicemia, funzione epatica (Got, Gpt, transaminasi), funzione renale (azotemia e creatinina), emocromo, proteina C reattiva.
4. Colon-retto. Il sangue occulto è il campanello d’allarme che indica la possibile presenza di un tumore del colon e del retto. In associazione alla colonscopia (che è suggerita una volta ogni 10 anni), la ricerca del sangue occulto è in grado di individuare precocemente il 75% dei tumori.
5. Vista. Dopo i 40 anni il cristallino perde l’elasticità originaria e inizia a fare fatica a far vedere bene gli oggetti da vicino. Dopo i 50 anni una visita per controllare lo stato dei propri occhi è d’obbligo: potete quindi prenotare una visita dall’oculista o dall’optometrista per capire se è meglio intervenire con un occhiale da lettura.
6. Polmoni. Siete fumatori? Dopo i 50 anni è consigliatissimo fare un esame spirometrico con cadenza almeno annuale.
In occasione della Giornata Mondiale del Diabete che si celebrerà, come ogni anno, il prossimo 14 novembre, il Rotary Club di Macerata, in collaborazione con l’Asur Marche AV3 – Dipartimento di Diabetologia, Endocrinologia e Nutrizione dell’ospedale di Macerata - , con il dottor Gabriele Brandoni direttore del Dipartimento, con l’associazione Tutela Diabetici di Macerata e Tolentino e con la Croce Rossa comitato di Macerata, ha organizzato due giorni di screening gratuito per la rilevazione della glicemia.
Sabato 5 e domenica 6 novembre, dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 ore 18.00, il camper sanitario del Rotary Distretto 2090 stazionerà in Piazza della Libertà, nello spazio antistante il teatro Lauro Rossi.
Chiunque potrà presentarsi e ricevere una consulenza medica per la valutazione del proprio profilo di rischio metabolico, effettuare lo screening con la rilevazione della glicemia e ritirare materiale informativo sulla cura e sulla prevenzione del diabete.
Il Rotary International è da sempre impegnato per realizzare progetti e iniziative finalizzati alla cura e alla prevenzione delle malattie e, anche quest’anno, si mobilita per offrire un servizio utile nell’ambito della Giornata Mondiale del Diabete, una patologia purtroppo sempre più diffusa in ogni angolo del mondo, ma che è possibile prevenire e con cui si può convivere mantenendo una buona qualità della vita.
È quanto mai importante informarsi e soprattutto controllarsi attraverso esami e screening come quelli proposti da Rotary club Macerata nel corso di queste due giornate on il Camper sanitario del Rotary International distretto 2090.
La direzione dell'azienda ospedaliero universitaria delle Marche, stante l’attuale specifico contesto epidemiologico che evidenzia "un'attenuazione, ma la persistenza della circolazione del virus Sars-Cov-2 in Italia, nonchè la presenza di pazienti Covid negli spazi aziendali sia ambulatoriali che di degenza", ritiene necessario "mantenere le disposizioni già impartite relativamente all’utilizzo dei dispositivi di protezione individuali delle vie respiratorie sia da parte degli operatori che svolgono attività nei presidi ospedalieri, che dei visitatori e degli accompagnatori dei pazienti" in virtù dello "spirare del termine degli effetti dell'ordinanza del Ministero della Salute del 29 settembre 2022".
A comunicarlo è la stessa azienda sanitaria dorica in una nota in cui puntualizza il permanere dell’obbligo di indossare i dispositivi di protezione individuali delle vie respiratorie presso i presidi ospedalieri di Torrette e Salesi, nonché negli ambulatori adiacenti al presidio Salesi situati a Villa Maria "nell’ottica di garantire la miglior sicurezza, in luoghi dove sussiste una maggiore pericolosità del contagio per via respiratoria (anche per altri virus) di tutti gli operatori, dei pazienti che versano in condizione di fragilità e degli accompagnatori che accedono alle strutture aziendali".
La 'misura', spiega ancora l'Azienda, è disposta ai sensi del dl. 44/2021 (Misure urgenti per il contenimento dell'epidemia da Covid-19, in materia di vaccinazioni anti Sars-CoV-2, di giustizia e di concorsi pubblici), come modificato dal dl 24/2022, convertito con modificazioni dalla Legge19 maggio 2022, n. 52, che prevede "la possibilità per il direttore sanitario anche delle strutture ospedaliere, di adottare misure precauzionali più restrittive rispetto a quelle previste dal decreto stesso". Il dottor Claudio Martini ha disposto oggi in tal senso.
All'ospedale "Engles Profili" Fabriano un prelievo di fegato record dalla donatrice più anziana di sempre in Italia. L'espianto è stato effettuato da una donna di Fabriano deceduta sabato scorso a 97 anni, 6 mesi e 29 giorni, in seguito ad emorragia cerebrale: si tratta della donatrice di organi più anziana mai registrata in Italia.
Nel 2019 a Firenze, nel 2018 a Grosseto, nel 2008 a Ravenna e nel 2003 a Savona erano stati prelevati organi a donatori con 97 anni compiuti, ma nessuno longevo come la fabrianese. Ieri all'ospedale di Torrette è stato eseguito il trapianto dell'organo su un altro paziente.
"Il fegato di una donna di 97 anni ha permesso di salvare una vita", fa sapere Francesca De Pace, responsabile del Centro Regionale Trapianti Marche. Il prelievo d'organo è avvenuto sabato all'ospedale di Fabriano su una donna di 97 anni del posto deceduta in seguito ad emorragia cerebrale.
Ieri all'ospedale regionale di Torrette di Ancona, il trapianto salvavita perfettamente riuscito. "Per le Marche e l'Italia l'età del donatore rappresenta un record di cui andare fieri - evidenzia la dottoressa De Pace - che ricorda l'importanza della donazione di organi nel "salvare vite". "Ringrazio la famiglia del donatore per la sua generosità - conclude - e l'equipe dell'ospedale di Fabriano che ha reso possibile il trapianto".
Importanti medici dell’ospedale Meyer di Firenze, ricercatori e anche una docente dell’Università di Camerino per far conoscere la problematica del neuroblastoma a più persone possibili. Interessante incontro patrocinato dal Comune di Castelraimondo nella giornata di sabato scorso a Borgo Lanciano, dove grazie all’associazione Enea (European Neuroblastoma Association) si è parlato di questa particolare malattia, una neoplasia solida pediatrica ad alta malignità e prima causa di morte per malattia in età prescolare.
Focus anche su tre importanti progetti di ricerca finanziati da Enea presso l’ospedale pediatrico Meyer e i laboratori di oncologia dell’Università svedese di Lund. «Metteremo tutto il nostro impegno per cercare di reperire fondi per la ricerca su questo fronte, specialmente durante il periodo natalizio e pasquale» – spiega il sindaco di Castelraimondo Patrizio Leonelli, presente all’incontro –.
«Non dobbiamo mettere la testa sotto la sabbia, anche se non è una malattia frequentissima, ci sono lo stesso troppi bambini che ne soffrono. L’invito è quello di prendere coscienza di questo fatto e di ricordarci in futuro quando si presenterà qualcuno che vorrà donazioni per la ricerca. So che Castelraimondo come sempre è sensibile a queste tematiche e ha un grande cuore che batte per la solidarietà, per cui ringrazio chi già sostiene cause come queste e chi vorrà farlo in futuro».
Prosegue nelle Marche il calo dei ricoveri ospedalieri legati al covid, che nelle ultime 24 ore sono scesi a 142 (-9 su ieri, di cui 6 in terapia intensiva, 3 in semi intensiva, 133 in reparti non intensivi. Secondo i dati della Regione, nell'ultima giornata sono stati rilevati 675 nuovi casi su 1.391 tamponi, (i nuovi postivi in una settimana sono 5.478).
Continua a scendere anche il tasso cumulativo di incidenza, arrivato a 364,23 su 100mila abitanti (ieri 375,33). Non ci sono stati altri decessi e il totale delle vittime resta fermo a 4.160. Ci sono infine 23 persone in osservazione nei pronto soccorso, mentre quelle in quarantena o isolamento domiciliare sono 8.558, di cui 33 con sintomi.
Domani, giovedì 27 ottobre, alle 21.30 all’Auditorium San Marco di Montecassiano si terrà una serata di informazione e sensibilizzazione sull'importanza della prevenzione del tumore al seno organizzata dall'amministrazione comunale.
All’incontro, dopo i saluti del sindaco Leonardo Catena, interverranno il dottor Nicola Battelli, direttore dell'Unità operativa complessa di Oncologia di Macerata, il dottor Paolo Decembrini Cognigni, senologo responsabile Breast Unit dell'ospedale di Macerata e la presidente dell'associazione "Le OrchiDee", Maria Baio. «Un ringraziamento va al Cif di Montecassiano – sottolinea l’assessore alla Cultura, Ilaria Matteucci - che con un piccolo grande segno è vicina alle donne anche in questa occasione».
L’iniziativa di sensibilizzazione, pensata per le donne e con le donne, prevede due appuntamenti: la serata informativa in programma per domani sera e aperta alla cittadinanza e “Borgo in rosa”, una passeggiata (nel pomeriggio di sabato 5 novembre) per le vie del centro storico con visita guidata organizzata dall'Ufficio turistico per far scoprire le bellezze del borgo.
«Riteniamo – spiega l’assessore Matteucci - che diffondere la cultura della prevenzione e della diagnosi precoce del cancro al seno è un’azione fondamentale in quanto la diagnosi precoce resta l'arma migliore nella lotta a quella che è la forma tumorale più frequente nelle donne».
Martedì 8 novembre inizierà la campagna di vaccinazione antinfluenzale a Cingoli. Anche quest’anno, ci sarà la collaborazione tra Comune, Croce Rossa Italiana sezione di Cingoli e medici di famiglia per poter effettuare le vaccinazioni antinfluenzali garantendo rapidità e sicurezza per tutti i cittadini.
L’Amministrazione Comunale concederà l’utilizzo dei locali già adibiti in passato a centro vaccinale Covid. I volontari della Croce Rossa di Cingoli e quelli del Gruppo Comunale di Protezione Civile si occuperanno della gestione degli appuntamenti e del triage, come anche del coordinamento degli aspetti logistici
“L’obiettivo è quello di interessare il maggior numero di cittadini nel minor tempo possibile e allo stesso tempo svolgere le operazioni di vaccinazione in sicurezza”, afferma il sindaco Michele Vittori ringraziando ancora una volta i medici e i volontari tutti per la disponibilità.
I cittadini che vorranno usufruire del servizio possono prenotare contattando il numero 0733604330 tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20 il sabato dalle 8 alle 12.
L’Asur Marche ha comunicato i giorni di novembre dedicati alla campagna di vaccinazione anti Covid-19, che si effettua nel centro comunale di via Gobetti, al civico 80 a Civitanova.
Fino al 30 novembre 2022, il polo della zona industriale di Santa Maria Apparente sarà aperto il martedì e il venerdì dalle ore 9 alle ore 13, nelle seguenti date: 4, 8, 11, 15, 18, 22, 25, 29 novembre 2022.
Eventuali cambi di programma verranno comunicati. Per maggiori informazioni è possibile consultare la pagina: https://www.regione.marche.it/Entra-in-Regione/Vaccini-Covid/Prenotazioni
"La circolare del Ministero della Salute del 12 agosto del 2020 sull’interruzione volontaria della gravidanza è un atto normativo che non ha bisogno di recepimento con atti della giunta regionale". È la replica del vicepresidente della giunta regionale e assessore alla sanità Filippo Saltamartini all'interpellanza presentata nell’aula consiliare dalla consigliera di opposizione Manuela Bora relativa alle dichiarazioni che lo stesso avrebbe rilasciato alla stampa in merito alla possibilità di somministrare la pillola Ru486 nei consultori fino alla nona settimana.
"La Legge 194 del 1978 - spiega l'assessore - è una legge dello Stato, che ha eliminato la piaga degli aborti clandestini per cui migliaia di donne sono infaustamente cadute. È una legge validata anche dal corpo elettorale con il referendum del 1981. È chiaro dunque che l’aborto è un potere che le donne possono esercitare, quale disposizione appunto del proprio corpo, un moderno habeas corpus".
"La direttiva del Ministero della Salute del 12 agosto 2020 che garantisce la somministrazione della pillola Ru486 fino alla nona settimana (prima era fino alla settima) non può essere in dubbio, considerato il potere affidato allo Stato dalla Costituzione di individuare i principi della materia" chiarisce Saltamartini.
"La giunta e la maggioranza consiliare regionale non vogliono né possono mettere in discussione l’efficacia dei provvedimenti normativi, tra cui si collocano le circolari per le amministrazioni e gli Enti che si occupano di sanità. La legge 194/1978 si occupa anche della tutela della maternità - prosegue l'assessore -. Con il Fondo Famiglia lo scorso anno abbiamo stanziato un milione di euro prevedendo anche interventi a sostegno della nascita e l'adozione di figli: i beneficiari complessivamente sono stati 454 (151 donne che avrebbero potuto abortire per ragioni puramente materiali e 199 ragazze madri e 104 famiglie che hanno scelto il percorso dell’adozione)".
"Per quel che riguarda invece il fenomeno dell’obiezione di coscienza (in Av4 ad esempio la quasi totalità dei medici è obiettore di coscienza) la Regione è intervenuta creando convenzioni con le altre Aree Vaste (in questo caso Av3). Nelle Marche nel 2022 sono state effettuate 932 interruzioni di gravidanza, di cui 108 farmacologiche (11,6%). Nel 2021 sono state complessivamente 1254 di cui 162 farmacologiche (12,9%) e nel 2020, anno di insediamento di questa Giunta nel mese di ottobre, erano state 1477 di cui 141 farmacologiche (il 9,5%)" conclude Saltamartini.