Tamponi rapidi nelle Parafarmacie, Consiglio di Stato accoglie ricorso e rinvia al Tar
Il Consiglio di Stato ha rinviato al Tar l'appello delle parafarmacie contro il diniego della Regione Marche di autorizzare il settore a eseguire tamponi Covid-19.
Le principali rappresentanze delle parafarmacie marchigiane avevano avviato congiuntamente un’azione legale contro la Regione Marche che, dopo una prima delibera autorizzativa, aveva negato al settore l’autorizzazione di eseguire tamponi per Covid-19 nei propri presidi.
La sentenza del Consiglio di Stato non si è rivelata risolutiva ma ha preso in esame alcune questioni da riesaminare di fronte al Tar e, se necessario, anche davanti alla Corte di Giustizia Ue. «Ritenuto che l’interesse cautelare degli appellanti – si legge nella sentenza -, peraltro correlato alla lesione patrimoniale derivante dal mancato esercizio di una specifica attività, può trovare adeguata tutela attraverso la sollecita trattazione del merito dinanzi al Tar, tenuto conto della complessità delle questioni di principio rilevanti nella presente controversia, attinenti alla definizione degli ambiti entro cui può svolgersi l’attività delle parafarmacie, e della necessità di approfondimento, eventualmente anche attraverso la sottoposizione alla Corte di Giustizia Ue della questione interpretativa, prospettata dagli appellanti (…), il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (sezione terza), accoglie l’appello (ricorso numero: 7294/2021) e, per l’effetto, in riforma dell’ordinanza impugnata, accoglie l’istanza cautelare in primo grado ai soli fini della sollecita fissazione dell’udienza di merito dinanzi al Tar, ai sensi dell’art. 55, comma 10, cod. proc. amm.».
La reazione delle parafarmacie alla sentenza del Consiglio di Stato è stata positiva e ritenuta un passo importante verso il riconoscimento del ruolo del settore.
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