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La petizione delle mamme: “Ridateci gli ambulatori vaccinali di Recanati e Porto Recanati”

La petizione delle mamme: “Ridateci gli ambulatori vaccinali di Recanati e Porto Recanati”

Sembrava una decisione provvisoria, legata alla fase più dura della pandemia, ma a quattro mesi dalla fine del lockdown, gli ambulatori vaccinali di Recanati e Porto Recanati, punto di riferimento per i residenti dei due Comuni e delle zone limitrofe, non hanno ancora riaperto i battenti.

“Se tale riorganizzazione poteva risultare accettabile a inizio emergenza, dopo mesi e mesi, appare incomprensibile. O meglio, sorge il dubbio che manchi la volontà di ripristinare un servizio agevole per le famiglie”. Così le mamme del territorio hanno avviato una petizione per chiedere l’immediata riapertura dei due ambulatori. 

“Ad oggi” si legge nelle motivazioni della raccolta firme “per effettuare le vaccinazioni previste per l'infanzia, così come quelle che possono rendersi necessarie nell'età adulta, bisogna recarsi, previo appuntamento telefonico, all'ambulatorio di Civitanova Marche sito in via Ginocchi. Tale ambulatorio però, data la mole di lavoro che si ritrova a dover espletare, non può evadere in maniera soddisfacente tutte le richieste”.

Accade così che le liste d'attesa per un vaccino arrivano anche a due mesi. "E con la stagione influenzale alle porte e le quarantene da tampone dietro l’angolo, saltarne uno sarà semplice, ma recuperarlo in tempi brevi forse un po’ meno - sottilineano preoccupate le mamme -. Il Dipartimento di Prevenzione dell’Area Vasta 3 conferma che la chiusura dei due ambulatori si protrarrà per tutta la durata della pandemia, considerato che le vecchie strutture non rispondono ai requisiti richiesti per evitare la diffusione del virus".

"Ma davvero non esistono in queste zone delle collocazioni alternative idonee, che consentano il ripristino del servizio e un ritorno alla normalità per tante famiglie?" ci si interroga. 

“Chiediamo di poter tornare a vaccinare in sicurezza i nostri figli e noi stessi in maniera pratica e con tempistiche congrue” scrivono ancora le mamme “Chiediamo che una donna a fine gravidanza non sia costretta a fare 40 minuti di macchina per vaccinarsi contro influenza e dTpa (difterite, tetano, pertosse, ndr) così come non lo sia col suo bambino di due mesi o di due anni. Chiediamo che un anziano che necessita di fare il richiamo per l'antitetanica o di vaccinarsi per l'herpes zooster non debba chiedere ad un familiare di prendere mezza giornata per accompagnarlo, col rischio che preferisca non vaccinarsi. Chiediamo quindi che un servizio di tale importanza torni ad essere un servizio di prossimità alle famiglie. Chiediamo che si trovi uno spazio adeguato e sicuro e che l'ambulatorio torni sul territorio: ove gli compete”. 

 

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