"Non per tutti è la stessa immagine". Questo il titolo della lettera che la giornalista camerte Donatella Pazzelli, ha inviato alla nostra redazione dopo aver appresso dei contributi straordinari che la Regione Marche ha previsto di stanziare in favore delle città di Pesaro e Civitanova Marche, ritenute le due più coinvolte dal coronavirus.
Ecco il contenuto integrale della lettera firmata da Donatella Pazzelli:
"Certe notizie vanno lette, rilette e digerite. Se dopo ciò rimangono ancora sullo stomaco, deve esserci qualcosa di davvero difficile da capire.
Un comunicato stampa datato 15 giugno e pubblicato sul sito della Regione Marche riporta il seguente testo: “La giunta regionale ha approvato oggi 50 misure comprese all’interno della manovra da 210 milioni per il sostegno ai cittadini, alle imprese, ai professionisti colpiti dall’emergenza Covid-19” e parte con l’illustrazione delle varie iniziative.
Quasi in fondo all’articolo si legge: “Tra le misure approvate oggi, anche il finanziamento destinato alla costituzione di posti letto di terapia intensiva e subintensiva per un totale di 39 milioni di euro, e due contributi straordinari alle città di Pesaro, la più colpita dalla pandemia, e di Civitanova. I contributi, che ammontano a 100 mila euro per ognuno dei due Comuni, sono finalizzati al rilancio e al sostegno dell’immagine delle due città marchigiane particolarmente coinvolte.”
Si è parlato in varie testate di danno d’immagine per l’operazione Covid Hospital e in un sito si ipotizza: “Ammissione di colpa o semplice gratitudine alla città e all’amministrazione comunale (di Civitanova Marche) per essersi messi a servizio della comunità regionale intera durante l’emergenza?”.
Non mi risulta però che solo Civitanova Marche e Pesaro si siano messe e disposizione della collettività marchigiana e abbiano avuto a che fare con il coronavirus. Nello specifico ci sono state altre città che hanno visto i loro ospedali divenire strutture Covid Hospital, quindi reputazione compromessa anche per Fano, Fermo, San Benedetto e Camerino.
Mi soffermo sulla mia città, Camerino, perché non solo è stato ritenuto che non abbia subìto un danno d’immagine, ma nei giorni scorsi è stato pure individuato nel suo territorio un possibile sito per la realizzazione di una discarica.
Potrei scrivere mille parole per esprimere il dissenso verso tali decisioni e altre mille per elogiare le potenzialità di un territorio che è da sempre la Cenerentola delle Marche, ma è solo inchiostro sprecato, perché il vero nostro problema è che siamo pochi e votiamo in meno e nessuno ha interesse a “risarcire il danno”.
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