Una struttura delocalizzata per ospitare gli anziani della casa di riposo "A.Paparelli" di Castelsantangelo sul Nera.
A chiederla è il sindaco Mauro Falcucci che a tal proposito ha già interessato la Regione Marche e il governatore Francesco Acquaroli. "Avere in tempi brevissimi una struttura delocalizzata per ospitare i nostri anziani è essenziale per dare una risposta concreta al crescente numero di domande che al momento non possono essere evase", ha spiegato Falcucci.
"Gli anziani dal 2018 sono ospitati presso l'ex ospedale "E. Mattei" di Matelica di proprietà dell'Asur Marche. Il sindaco ha ricordato che l'iter per ricostruire la casa di riposo danneggiata dal sisma è di fatto avviato, "ma i tempi della macchina amministrativa, sommati a quelli per la costruzione dell'edificio, si allungheranno per un arco di tempo che si aggira sui tre anni, mentre noi abbiamo bisogno di dare una risposta adesso, ecco perché la struttura delocalizzata oggi diventa essenziale", ha concluso Falcucci.
(Fonte: Ansa)
"La vaccinazione è l'unica arma che abbiamo contro il Covid": a dirlo all'ANSA è Daniela Corsi, direttrice dell'Area Vasta 3 (Macerata) dell'Asur. La voce è stanca e un po' delusa per la ripresa del vaccino AstraZeneca che "non è andata come ci attendevamo: nei centri vaccinali di Macerata e Civitanova Marche, ma credo che la tendenza sia stata la stessa anche a Camerino e San Severino, tra venerdì e sabato hanno risposto alla convocazione soltanto la metà dei cittadini chiamati alla somministrazione.
Sta prevalendo ancora la paura per quanto accaduto nei giorni scorsi. Prosegue regolarmente, invece, la somministrazione di Pfizer", sottolinea Corsi. Che aggiunge: "Tutto questo, parlando anche con gli altri direttori di Area Vasta, sembra che stia accadendo un po' in tutte le Marche, al di là di qualche punto vaccinazione che ha fatto registrare qualche dato incoraggiante". Corsi spiega che al momento - "a causa anche degli spazi" - il programma giornaliero delle vaccinazioni nell'Av 3 prevede la somministrazione di circa 1.100 dosi: 480 a Macerata, altrettante a Civitanova, una novantina sia a Camerino sia a San Severino Marche. "Chiamiamo contemporaneamente sia chi deve farsi AstraZeneca, sia chi deve sottoporsi alla seconda dose di Pfizer - dice Corsi -. Il nostro obiettivo, però, è quello di arrivare alle oltre 2mila somministrazioni quotidiane". Per arrivarci servirà anche la risposta della gente: "Speriamo - avverte il direttore - che questo fine settimana porti consiglio e faccia superare tutti i timori su AstraZeneca, così che da domani si possa riprendere a vaccinare con regolarità"
. Il direttore insiste sull'importanza dei vaccini: "Anche nelle ultime ore stiamo assistendo a tantissimi contagi che portano al ricovero anche di gente giovane. Adesso ad essere maggiormente colpita è la fascia di età dai 40 ai 55 anni. Se vogliamo interrompere questa catena c'è un solo modo ed è quello di vaccinarsi". Ma Corsi invita le persone anche a rispettare le regole evitando assembramenti.
"Invece - dice - anche qualche giorno fa sono state ricoverate una quindicina di persone che avevano organizzato una festa di laurea. E questo non è accettabile".
(Fonte: ANSA)
Per il progetto di vaccinazione sui luoghi di lavoro, avviato dalla Regione Marche, con il coinvolgimento su base volontaria di imprese, categorie economiche e sociali e ordini professionali, i vaccini "sono e resteranno gratuiti per tutti i cittadini e saranno rispettate le linee guida del Ministero della Salute e le categorie prioritarie per le vaccinazioni secondo il piano vaccinale nazionale" Lo precisa l'ente in una nota, dopo le polemiche per scambi di missive di due ordini professionali. "Lo schema di protocollo che la Regione Marche ha proposto alle categorie, rilevata la loro disponibilità a rendersi parte integrante della campagna vaccinale, definisce formalmente il principio di gratuità della vaccinazione per i cittadini e di volontarietà nell'adesione all'iniziativa" si legge.
Il protocollo "prevede l'adesione volontaria alla rete regionale di vaccinazione con l'obiettivo di estendere i canali vaccinali nella futura fase di vaccinazione di massa, e il principio di auto-organizzazione dei centri vaccinali e delle risorse professionali necessarie e funzionali al perseguimento degli obiettivi vaccinali e al rispetto delle direttive e linee operative della Regione Marche.
"Ciò premesso - sottolinea la nota -, le categorie, le realtà sociali ed economiche e gli ordini professionali che aderiranno all'accordo si occuperanno autonomamente e con risorse proprie dell'organizzazione e della gestione del punto vaccinale. Questa ulteriore organizzazione non pregiudicherà la precedenza stabilita nella vaccinazione delle categorie più fragili o di quelle individuate come prioritarie dal piano nazionale. La fase di vaccinazione sui luoghi di lavoro - si legge ancora - inizierà contestualmente alla fase di vaccinazione di massa della popolazione secondo le linee del piano vaccinale nazionale. La Regione verificherà che i siti vaccinali rispettino le regole di sicurezza per il cittadino previste nelle linee operative disposte nel protocollo d'intesa e garantirà la registrazione dei dati dei vaccini eseguiti sul portale in uso per il piano vaccinale.
Qualsiasi notizia differente o in contrasto con quanto previsto dallo schema di protocollo è da non ritenersi confermata né ufficiale".
(Fonte: ANSA)
Dopo il via libera ottenuto dell'Agenzia europea del farmaco (Ema), è ricominciata anche nelle Marche le somministraziono dei vaccini AstraZeneca, parallelamente ai richiami Pfizer e Moderna che sono proceduti regolarmente per tutti quei cittadini di età superiore ad 80 anni che hanno ricevuto la prima dose tra il 20 febbraio e il 12 marzo.
Sono stati circa 400 i prenotati (tra richiami e prime dosi) all'Oratorio Santa Madre di Dio, il punto vaccinale di Macerata che questa mattina ha lavorato a pieno ritmo non solo sul fronte inoculazioni ma anche fornendo le corrette informazioni riguardo i 'temuti' effetti del vaccino anti-Covid di AstraZeneca.
I casi "di eventi tromboembolici "su un esiguo numero di vaccinati avevano in principio fatto scattare l'allarme tanto da sospenderele somministrazioni in tutta Italia (leggi l'articolo)ma il pronunciamento favorevole sui 'benefici più alti dei rischi del farmaco' della commissione sulla sicurezza dell'Ema ha poi riportato la situazione alla normalità.
“La situazione è molto migliore di quanto mi aspettassi – ha spiegato, la dottoressa Anna Rita Mancini, referente odierna del Centro Vaccinale del Capoluogo di Provincia- personalmente non ho ricevuto nessun rifiuto e tutte le persone si sono dimostrate molto tranquille al momento della prenotazione rispetto a quanto si possa pensare”.
Non sono mancate le nuove richieste così come i dubbi dei tanti anziani con familiari a seguito, presenti nelle file fuori nel piazzale dell’Oratorio per prenotare la prima dose. Qualche piccolo rallentamento, dovuto alle legittime domande su AstraZeneca si è verificato ma la tabella di marcia stilata dell'hub vaccinale di via Capuzi è stata comunque rispettata grazie anche al lavoro di Polizia locale e Protezione Civile, presento sul posto in più unità per garantire il corretto afflusso degli utenti in totale sicurezza.
“In molti fanno delle domande ma poi accettano di buon somministrazione della prima dose di AstraZeneca– ha illustrato – ovviamene per quanto riguarda il nostro lavoro, il fatto di dover dare delle spiegazione alle perplessità della gente ha causato degli inevitabili rallentamenti alla fila ma stiamo comunque procedendo bene con le inoculazioni e contiamo di riuscire a processare tutti i prenotati sia della la mattina che del pomeriggio.
“Anche nelle giornata di ieri il tutto si e svolto regolarmente e si sono registrati pochissimi rifiuti in merito ad AstraZeneca – ha concluso la dottoressa Mancini – domande e dubbi ci sono stati ma tutte le persone hanno dimostrato molta serenità”
L’Amministrazione Comunale di Appignano ha deliberato un contributo pari al 60% del costo del tampone molecolare (considerando un costo massimo del tampone di 80 euro).
L’iniziativa è rivolta ai cittadini residenti ad Appignano, che decidono di fare privatamente l'esame del tampone molecolare a seguito di tampone rapido positivo o su specifica richiesta del proprio medico curante . Il cittadino paga al laboratorio il 40% del costo del tampone molecolare. Poi il laboratorio fattura il restante 60% al Comune. All'iniziativa possono aderire laboratori analisi con requisiti previsti nel bando emesso dal Comune di Appignano e che sottoscrivano apposita convenzione con il Comune medesimo.
"Considerati il carattere particolarmente diffusivo della pandemia che ha portato alla terza ondata in atto e l’incremento dei casi anche nel territorio comunale, abbiamo ritenuto importante favorire una veloce esecuzione del tampone molecolare al fine di poter tempestivamente individuare soggetti positivi, che potrebbero essere potenziali e magari a volte inconsapevoli diffusori del virus". Ha speigato il Sindaco Mariano Calamita
"L’iniziativa del Comune si affianca alla campagna vaccinazioni della Regione Marche - ha concluso - che dal proprio sito ricorda a tutti l’importanza della vaccinazione per poter superare la fase critica della pandemia".
“Dalle 15 di ieri è ripartito il piano di vaccinazione anche con AstraZeneca nella nostra Regione. Intanto il Commissario Figliuolo ha reso noto che nel mese di aprile alle Marche verranno consegnati 210.000 farmaci quindi poche dosi anche in questa fornitura”.
A renderlo noto è stato l'Assessore alla Sanità della Regione Marche Filippo Saltamartini che ha aggiornato sull'andamento della campagna vaccinale in atto su tutto il territorio, dopo che ieri sono ripartite le inoculazioni del vaccini AstraZeneca “Su 133.000 aventi diritto, fino ad oggi, hanno il ricevuto il vaccino nei punti di vaccinazione circa 75.000 persone. Altre 6.000 nelle Case di riposo – ha illustrato - La vaccinazione domiciliare, invece, parte nelle prossime settimane con le nuove forniture di vaccini ad opera dei medici di famiglia.
“Nella nostra Regione è iniziata da 2 settimane anche la vaccinazione delle persone estremamente vulnerabili (in dialisi, trapiantati o in attesa di trapianto) - ha aggiuntio Saltamartini - La fornitura Pfizer e Moderna ha consentito fino ad oggi di vaccinare 1.634 persone su una platea di 250.000 di cui 117.000 particolarmente fragili. Si prosegue fino al completamento dell’intera platea in base ai rifornimenti”
L'assessore regionale alla Sanità ha inoltre spiegato in che modo saranno distribuite la dosi in arrivo il prossimo mese: “Con la stessa fornitura dei vaccini di aprile verrà aperto lo slot di prenotazione per la fascia di età 70-80 anni – ha precisato - Ma l’andamento di aprile sarà ancora molto debole considerando che con 210.000 dosi si potrà completare il ciclo per 100.000 persone circa”.
In merito al protocollo d'intesa siglato tra Regione e ordini professionali per le inoculazioni dei vaccini anti-Covid distribuiti dall’Asur, che tante polemiche ha generato nella giornata di ieri (leggi l'articolo) Saltamartini ha chiarito: “Il nuovo piano di vaccinazione del 10 marzo, ha previsto il completamento della copertura vaccinale per insegnanti, forze di polizia, vigili del fuoco e protezione civile, senza aggiungere altre categorie. In sostanza, le persone che verranno vaccinate nei prossimi mesi, sono individuate sulla base dell’età (prima da 70-80 e poi da 60-70) e sulle fragilità – ha concluso l’Assessore - Probabilmente solo a maggio-giugno, dopo l'esaurimento della copertura delle persone da 60 a 80 e di tutti i fragili, sarà possibile consegnare direttamente i vaccini nelle fabbriche e alle associazioni che hanno aderito all'Accordo proposto dalla nostra Regione”.
“Nelle Marche è stata già avviata la cura sperimentale con gli anticorpi monoclonali, la terapia consentirà una riduzione dei ricoveri e dei decessi stimata intorno all’85%. Questa nuova arma terapeutica rappresenta, insieme ai vaccini, un ulteriore passo verso il ritorno alla normalità nelle Marche sono in arrivo 133 flaconi di anticorpi monoclonali che saranno distribuiti nei nosocomi della regione".
Lo hanno sottolineato il Commissario della Lega Marche, Riccardo Augusto Marchetti, e l’Assessore regionale alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini.
"L’ospedale di Pesaro ha già iniziato la sperimentazione e altre quattordici strutture tra Ancona, Urbino, Senigallia, Jesi, Fabriano, Civitanova Marche, Macerata, Camerino, Fermo, San Benedetto e Ascoli, hanno già ricevuto l’abilitazione per avviare la terapia, efficace nella fase iniziale di positività dei pazienti. I dati che verranno raccolti negli ospedali marchigiani, inoltre, saranno determinanti anche per ampliare lo studio farmacologico condotto dall'Ospedale Spallanzani di Roma. Siamo orgogliosi che le Marche siano capofila in questa nuova sperimentazione - hanno concluso Marchetti e Saltamartini - da mesi siamo al lavoro per restituire dignità al sistema sanitario regionale, e, nonostante le difficoltà causate dalla pandemia, abbiamo raggiunto risultati importanti, che anche grazie agli eccellenti professionisti del settore, renderanno la nostra regione un modello a livello nazionale”.
È stata inaugurata oggi KOS Academy, la prima academy italiana realizzata da una realtà sanitaria, il Gruppo KOS – che opera nella riabilitazione, nella psichiatria, nell’assistenza sociosanitaria e nell’area ospedaliera – destinata a tutte le figure professionali che operano nell’ambito dell’assistenza alla persona fragile.
L’obiettivo dell’Academy, il cui “quartier generale” si trova presso i locali del Santo Stefano Riabilitazione di Porto Potenza Picena, è quello di migliorare la qualità del servizio verso gli ospiti, trasferendo attraverso una formazione multidisciplinare e continuativa, le competenze tecniche in ambito clinico agli operatori, per favorirne i comportamenti virtuosi e la loro efficacia.
Novità di KOS Academy è il progetto ‘Girasole’, un percorso di formazione, unico in Italia, specificatamente dedicato agli operatori socio sanitari (OSS) e agli ausiliari socio assistenziali (ASA). Queste figure professionali, in prima linea nella gestione dell’emergenza legata alla pandemia e che nel caso del Gruppo KOS rappresentano circa il 60% della forza lavoro, ancora oggi non hanno una scuola di formazione continua a loro dedicata.
Andrea Roselli, responsabile della KOS Academy commenta: “Abbiamo voluto inserire all’interno della nostra Academy un percorso dedicato agli OSS e ASA poiché rappresentano una figura indispensabile e punto di riferimento per gli ospiti delle nostre strutture, siano queste RSA, centri di riabilitazione, cliniche psichiatriche, comunità terapeutiche. Si tratta di figure professionali che trascorrono il loro tempo a contatto con l’ospite, assistendolo e cogliendo le necessità specifiche quotidiane”.
Il progetto formativo ‘Girasole’ ha come obiettivo quello di favorire e stimolare il passaggio da un ruolo di ‘sorveglianza passiva’ a quello di ‘sorveglianza attiva’, aiutando l’operatore ad occupare il tempo della cura e dell’assistenza all’ospite in maniera funzionale. Il corso si propone di lavorare sulle leve motivazionali, facilitando un’interazione costante con educatori, fisioterapisti e altre figure professionali così da creare una rete di competenze sempre più ampia a servizio dell’ospite.
All’evento inaugurale, tenutosi negli spazi della KOS Academy a Porto Potenza Picena, hanno partecipato il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, l’amministratore delegato del Gruppo KOS, Giuseppe Vailati, l’amministratore delegato di KOS Care, Enrico Brizioli, e il responsabile della KOS Academy, Andrea Roselli.
Francesco Acquaroli, presidente di Regione Marche ha commentato: “E’ un onore che una realtà come questa parta e abbia la sua sede centrale nel nostro territorio marchigiano per poi creare sviluppo e cultura aziendale nelle altre regioni italiane e nei tanti territori in cui il Gruppo Kos opera. L’auspicio è che possa diventare da esempio anche per altre realtà imprenditoriali”.
Enrico Brizioli, amministratore delegato di KOS Care-Santo Stefano Riabilitazione ha sottolineato: “Vedere questi spazi prendere forma presso la sede storica di Santo Stefano Riabilitazione a Porto Potenza Picena ci riempie di orgoglio e di emozione. È grazie al lavoro svolto negli anni che KOS Academy avvia oggi ufficialmente la sua attività, un’iniziativa che garantisce un efficace e moderno sistema di formazione in presenza e a distanza”.
Oggi, infatti, l’emergenza legata alla pandemia ha reso l’erogazione della formazione con strumenti digitali uno strumento per fornire coaching continuo, superando il modello di formazione tradizionale, con erogazione esclusivamente in aula.
Giuseppe Vailati, amministratore delegato del Gruppo KOS ha aggiunto: “La possibilità di usufruire dei corsi della KOS Academy anche da remoto ci permette di superare la difficoltà nell’erogazione della formazione determinata dalla dispersione territoriale delle nostre strutture, oltre 90 solo in Italia, localizzate in 11 regioni. Stiamo inoltre lavorando per accreditare KOS Academy come provider formativo che potrà fornire percorsi di specializzazione al servizio del pubblico esterno, oltre allo sviluppo di partnership con le Università”.
La Regione Marche ha informato, attraverso i propri canali istituzionali, che in seguito al superamento della sospensione cautelativa del vaccino AstraZeneca, dopo i pronunciamenti di Ema e Aifa, verrà riavviata la campagna vaccinazioni con lo stesso vaccino ChAdOx1-S e che entro il 31 marzo è previsto il recupero degli appuntamenti saltati.
Sempre la Regione fa sapere che si sta procedendo alla predisposizione degli elenchi degli utenti a cui, negli scorsi giorni, era stato sospeso l’appuntamento. Le persone interessate saranno contattate telefonicamente, a partire da oggi (venerdì 19 marzo) dagli operatori che forniranno indicazioni circa il giorno, il luogo e l’orario del nuovo appuntamento per la vaccinazione.
La somministrazione dei vaccini AstraZeneca, fa sapere ancora la Regione, riprenderà progressivamente solo a partire da domani (sabato 20 marzo), in tutti i punti vaccinali predisposti, che saranno potenziati al fine di procedere al recupero di tutti gli appuntamenti entro il 31 marzo.
Nel frattempo sta procedendo regolarmente, come da programma, la somministrazione dei richiami Pfizer e Moderna ai cittadini di età superiore ad 80 anni che hanno ricevuto la prima dose tra il 20 febbraio e il 12 marzo.
Presso il Punto di somministrazione allestito all’interno della sala comunale Italia di via Roma, a San Severino Marche, questa mattina (venerdì 19 marzo) si sta procedendo alle sole somministrazioni dei richiami. Il recupero delle somministrazioni programmate per oggi, per questo riguarda la prima dose, sarà comunicato direttamente dall’Asur agli interessati.
Via libera dell'Agenzia europea del farmaco (Ema) al vaccino AstraZeneca. "Il vaccino AstraZeneca è sicuro, efficace, i benefici sono superiori ai rischi ed escludiamo relazioni tra casi di trombosi" e la somministrazione dei sieri. Lo afferma la direttrice di Ema Emer Cooke argomentando il via libera al vaccino nella conferenza stampa. I casi di trombosi dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca "sono inferiori" a quelli che avvengono tra la popolazione non vaccinata, ha detto Sabien Straus, presidente del Prac (Commissione di farmacovigilanza). Tuttavia non può essere escluso un legame con i rari casi tromboembolici e perciò occorre avvertire di queste possibilità, ha spiegato la direttrice dell'Ema, Emer Cooke.
Sono stati riportati 25 casi" di eventi tromboembolici rari "su 20 milioni di vaccinati" con AstraZeneca. Lo ha detto la presidente della commissione sicurezza dell'Ema, Sabine Strauss."I benefici del vaccino di AstraZeneca continuano ad essere molto superiori ai rischi. La commissione sulla sicurezza dell'Ema non ha trovato prova di problemi di qualità o sui lotti". Così Sabine Strauss, a capo della commissione sulla sicurezza dell'Ema."Lanceremo ulteriori approfondimenti per capire di più" riguardo agli eventi avversi rari segnalati dopo la vaccinazione con AstraZeneca. Lo ha detto la direttrice dell'Agenzia europea del farmaco (Ema), Emer Cooke.Il foglietto illustrativo del vaccino AstraZeneca "deve essere aggiornato: è importante che venga comunicato al pubblico e agli operatori sanitari perché apprendano meglio queste informazioni, permettendo loro di mitigare questi effetti collaterali". Lo ha detto Sabien Straus, presidente del Prac (Commissione di farmacovigilanza) "Vogliamo inviare una lettera ad AstraZeneca, che ci permette di avviare un dialogo con l'azienda nel quadro della risoluzione dei conflitti, la lettera è in preparazione": lo ha detto un portavoce della Commissione Ue, precisando che la lettera è in preparazione, e che Bruxelles sta consultando gli Stati membri per poterla inviare rapidamente.
"Il governo italiano accoglie con soddisfazione il pronunciamento dell'Ema sul vaccino di AstraZeneca. La priorità del Governo rimane quella di realizzare il maggior numero di vaccinazioni nel più breve tempo possibile". Lo dice il premier Mario Draghi. Domani dalle ore 15.00 riprendono le vaccinazioni con il vaccino anti-Covid di AstraZeneca, comunica il ministero della Salute. "Sentito il Ministro della Salute, la Direzione generale della Prevenzione e il Consiglio Superiore di Sanità, l'Agenzia italiana del farmaco Aifa rende noto - si comunica in una nota - che sono venute meno le ragioni alla base del divieto d'uso in via precauzionale dei lotti del vaccino, emanato il 15 marzo 2021". Pertanto, domani, "non appena il Comitato per i farmaci ad uso umano (CHMP) rilascerà il proprio parere, AIFA procederà a revocare il divieto d'uso del vaccino AstraZeneca, consentendo così una completa ripresa della campagna vaccinale a partire dalle ore 15.00". Da quanto comunica la Regione, invece, nelle Marche si ricomincerà con la somministrazione del vaccino AstraZeneca dal prossimo sabato 20 marzo.
"Si è proceduto - informa l'Ente regionale - alla predisposizione degli elenchi degli utenti a cui, negli scorsi giorni, era stato sospeso l'appuntamento per il vaccino e che saranno contattati telefonicamente, a partire da domani, venerdì 19 marzo, dagli operatori che forniranno loro indicazioni circa il giorno, il luogo e l'orario del nuovo appuntamento per la vaccinazione.
La somministrazione dei vaccini AstraZeneca riprende, progressivamente, a partire da sabato 20 marzo, in tutti i punti vaccinali predisposti, che sono stati potenziati al fine di procedere al recupero di tutti gli appuntamenti entro il 31 marzo. Nel frattempo sta procedendo regolarmente come da programma la somministrazione dei richiami Pfizer e Moderna ai cittadini di età superiore ad 80 anni che hanno ricevuto la prima dosa tra il 20 febbraio e il 12 marzo.
La Regione Marche ricorda a "a tutti l'importanza della vaccinazione per poter superare la fase critica della pandemia e che i vaccini in uso sono efficaci e sicuri nella protezione dal Covid19, così come definito dalla stessa Ema, che ha concluso che il vaccino non può essere associato ad un aumento di eventi tromboembolici".
Gli ospiti della casa di riposo di Pieve Torina potranno restare a Matelica per altri 12 mesi. Questo l'esito dell'incontro svoltosi ieri in conferenza dei servizi dove si è stabilita la firma di una convenzione di durata annuale.
È soddisfatto il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci che, per il momento, può constatare la comune convinzione di mantenere la casa di riposo nella struttura ospedaliera matelicese. "Dall’incontro di ieri è emersa la volontà di trovare una soluzione condivisa che tenga conto delle condizioni di vita degli anziani, per non privarli di quel minimo di tranquillità che erano riusciti a conquistarsi in questi ultimi tempi, dopo la terribile esperienza del sisma. Si tratta - prosegue Gentilucci - di una soluzione temporanea ovviamente, che ci consente di poter procedere celermente verso una soluzione alternativa che stiamo cercando di attuare a Pieve Torina e su cui lavoriamo da tempo.
Questa è la nostra volontà. Era importante però, dopo le accelerazioni di questi giorni dovute al covid, trasmettere serenità a queste persone fragili, già provate, oltre che dall’età, da una serie di esperienze difficili, sia sul piano fisico che psicologico”. L’obiettivo dunque, per Gentilucci, è arrivare quanto prima a riportare gli anziani della casa di riposo a Pieve Torina, in una struttura idonea, liberando l’ospedale di Matelica.
Il Comune di Macerata ha messo a disposizione dell’Asur Marche – Area Vasta 3 una nuova struttura per la somministrazione del vaccino alla popolazione. La location, che si trova a Piediripa, sarà fruibile dopo Pasqua.
Si tratta del capannone situato in via Teresa Noce che si trova, dopo l’intersezione tra via Di Vittorio e via 8 Marzo, procedendo verso San Claudio, sulla sinistra, nell’area Valleverde a Piediripa. L’edificio, della UniCredit Leasing, è stato concesso gratuitamente al Comune, che lo metterà a disposizione dell’Asur. Le dimensioni della struttura sita a Piediripa infatti sono congrue con l’avvio della vaccinazione di massa che interesserà ampie fasce della popolazione.
Giovedì il sindaco Sandro Parcaroli, insieme all’assessore alla Protezione Civile Paolo Renna, al delegato funzionale alla Sanità Giordano Ripa, alla curatrice fallimentare della struttura, la dottoressa Virginia Marozzi, ai tecnici del Comune e alla dirigenza dell’Area Vasta 3, ha effettuato un sopralluogo nella struttura. Tutti i presenti hanno valutato varie soluzioni logistiche all’interno dell’edificio al fine di ottimizzare il rapporto tra esigenze operative vaccinali e gli spazi disponibili.
"Siamo a lavoro da settimane per individuare una nuova location insieme a tutti gli attori coinvolti e ringrazio l’UniCredit Leasing per essersi dimostrata sensibile alla causa, di primaria importanza per tutta la popolazione dei 24 comuni ricadenti nel distretto di Macerata, e aver concesso gratuitamente i locali – ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -; si tratta di una grande dimostrazione di come il privato può supportare il pubblico soprattutto in momenti delicati come questi. Quanto fatto dall’UniCredit per la cittadinanza dimostra quanto sia importante pensare al bene del prossimo soprattutto in periodi difficili come quello che stiamo vivendo. All’interno del capannone potranno essere allestite, potenzialmente, 16 postazioni con la relativa possibilità di poter vaccinare un numero rilevante di persone ogni giorno".
"Ricevuta la richiesta da parte del Comune – sottolinea l’AD di UniCredit Leasing, Mario Agostini – ci siamo immediatamente attivati per concedere la disponibilità dell’immobile, proponendolo in comodato d’uso gratuito. Come società di leasing condividiamo con il Gruppo UniCredit l’impegno ad essere al fianco delle istituzioni, a supporto del territorio e delle sue comunità".
"È il nostro modo di essere parte della soluzione – sottolinea Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord UniCredit –. Iniziative come questa, a concreto supporto dell’area maceratese, si aggiungono ai piani operativi messi tempestivamente in atto dal nostro Gruppo a supporto di cittadini e imprese. Così ci siamo mossi fin dall’inizio della pandemia, confermandoci punto di riferimento e parte attiva per superare insieme la complessa fase che stiamo attraversando".
"In questa prima fase, essendo la vaccinazione ristretta a determinate categorie di soggetti come gli over 80 e gli insegnanti, è stata individuata la sede dell’oratorio Santa Madre di Dio in via Capuzi dove le operazioni, grazie al supporto della parrocchia, della Polizia locale, della Protezione civile, delle associazioni e dell’Apm, si sono svolte nella massima sicurezza" ha aggiunto il sindaco.
"Verificata l’inadeguatezza di una tensostruttura, principalmente per il fatto che la stessa potrebbe essere soggetta alle intemperie (caldo, vento, pioggia, ecc…) oltre al fatto che in questo caso sarebbe stata necessaria una vigilanza notturna continua, è stata individuata la struttura di Piediripa – ha aggiunto l’assessore alla Protezione Civile Paolo Renna -. In questo modo invece saremo sicuri che le operazioni si svolgeranno in un luogo consono e nelle massime condizioni di sicurezza e per questo ringrazio UniCredit Leasing per quanto fatto in tempi celeri. Si tratta di uno spazio di 600 metri quadri, baricentrico, ad appena cinque chilometri dall’ospedale e con un’ampia zona parcheggi".
"L’avvio della campagna vaccinale è l’unico modo per uscire dalla pandemia e ci auguriamo che la maggior parte della popolazione aderisca – hanno concluso Parcaroli e Renna -. Nel frattempo invitiamo tutti al rispetto delle norme dato che i contagi, anche nel nostro Comune, continuano a salire"-
Alessandro Maccioni confermato alla direzione amministrativa dell’Azienda Usl Umbria 1. L'ufficialità della notizia è arrivata oggi a seguito della delibera del direttore generale Gilberto Gentili.
Maccioni, in carica come direttore amministrativo dallo scorso 31 luglio, conserverà l'incarico sino ai trenta giorni successivi alla scadenza del mandato del direttore generale (vale a dire fino al 30 gennaio 2024).
Si ricorda come dall’agosto 2015 fino al 30 luglio 2020 il dottor Maccioni sia stato direttore dell’Area Vasta 3 della provincia di Macerata, dove ha anche affrontato l’emergenza legata al sisma del 2016 e la prima fase della pandemia di Covid-19.
Il ritorno in zona rossa dell'intera regione Marche sino alle festività pasquali, rappresenta - anche dal punto di vista psicologico - l'ennesimo duro banco di prova a cui la pandemia ci costringe. Per evitare un'ulteriore diffusione del contagio, si vivrà per il secondo anno consecutivo una Pasqua in lockdown con molti che, magari, saranno anche lontani dai propri affetti più cari.
La normalità tanto agognata slitta nuovamente a data da destinarsi. Di certo, però, alcune categorie hanno visto più da vicino gli effetti devastanti che il Covid porta con sé sia sul fisico che sulla quotidianità delle persone. Il riferimento va soprattutto a quegli operatori sanitari che tutti i giorni combattono in prima linea nei presidi ospedalieri così come nelle case di riposo.
A questo proposito abbiamo richiesto il parere della dottoressa Sonia Del Savio, psicologa e psicoterapeuta, responsabile del "Centro Esserci" di Tolentino. A lei si deve la nascita di "Gomito a Gomito", l'iniziativa che ha l'obiettivo di supportare coloro che da oltre un anno stanno offrendo con incessante impegno il loro sostegno a coloro che stanno affrontando la battaglia contro questo subdolo virus.
E’ passato circa un mese dall’avvio del progetto “Gomito a Gomito”, lo sportello d’ascolto psicologico gratuito che avete deciso di offrire agli operatori sanitari. Qual è il bilancio parziale dell’iniziativa?
Come dicemmo inizialmente, la collaborazione con il Nursind (si occupa di infermieri e ostetriche) dura da molti anni e hanno sede all’interno della struttura del Centro Esserci. Già alcune richieste erano in atto, da qui si è rinforzata l’idea di realizzare questa iniziativa a supporto di queste figure professionali.
Cosa traspare parlando con loro, quali sono le paure e le ansie che maggiormente hanno manifestato nel corso degli incontri?
Vorrei fare un riferimento. L’8 Marzo sono stata invitata ad una giornata convegnistica “Lavoratrici contro Covid, 8 Storie di Resilienza per l’8 Marzo" dove ci sono state testimonianze di persone che hanno contratto il Covid tra cui infermiere. Mi sono ritrovata ad ascoltare, condividere, riflettere sulla paura e il coraggio di tante persone che sono state contagiate.
Il racconto di Sara termina cosi: ”Ritornare a lavoro? È stato un momento particolare, ho avuto la sensazione di essere disarmata pur avendo la corazza dei dispositivi ma credo in questa professione, la sento davvero forte, sono innamorata del mio lavoro e mi rimetto in gioco”. È lo stesso racconto dei tanti infermieri contagiati, la forza di vincere sulla paura.
Il Covid che impatto ha avuto, tra il personale sanitario, dal punto di vista professionale e dal punto di vista dei rapporti umani?
Rispetto al ruolo sanitario porto il vissuto di tante giovanissime infermiere catapultate nel mondo del lavoro per la prima volta e solo dopo un mese sono state contagiate, alle coordinatrici e caposale dei reparti che hanno avuto impatti emotivi fortissimi legate dall’ansia di non poter arrivare dappertutto e di non poter rispondere alle numerose richieste in arrivo.
Ai colleghi chiamati da altri reparti per aiutare lo stato di emergenza digiuni di quello specifico lavoro ma, con l’aiuto di gruppo, sono andati avanti ed hanno imparato in fretta. Queste persone dietro la divisa e la corazza dei dispositivi hanno la loro vita, i loro affetti, i loro figli, la loro famiglia e di conseguenza vivono (come tutti) con il timore costante di contagiare. Infatti spesso anche i figli ne hanno risentito: sono emerse varie fragilità legate all’ansia e al disturbo del sonno.
In questi mesi di chiusure forzate, tutti siamo stati e siamo tuttora costretti a rimanere più tempo in casa. Questa situazione che impatto ha avuto sui rapporto familiari? Ha notato un riavvicinamento verso quelli che sono gli affetti più cari o un deterioramento di rapporti, magari, già incrinati prima della pandemia?
Sicuramente la risposta è duplice…l’essere costretti a rimanere in casa per questo lungo periodo ha incrinato ulteriormente rapporti conflittuali già esistenti, mentre per qualcuno può essere stata l’occasione per ritrovarsi e ripartire o meglio valorizzare, soffermarsi su cose situazioni che nel tran tran quotidiano ci sfuggono o non possiamo curare con maggiore attenzione.
In quest’ottica, visto il ritorno alla didattica a distanza per tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado , dal suo osservatorio quanto incide la prolungata mancanza di socialità che solo un ambiente scolastico riesce a dare in fasce d’età così delicate? E in ambito familiare, cosa cambia nell’avere più tempo in casa i propri figli?
Sono anch’io una mamma di due ragazzini preadolescenti e lo vivo sulla mia pelle. La didattica a distanza non potrà mai sostituire e colmare l’efficacia dell’essere in presenza. La mancanza di scambio vero lascia un vuoto che i pc, giochi on line etc non potranno eguagliare. Anzi proprio l’uso esagerato di tutto ciò scatena altri disturbi nei nostri ragazzi. Pensiamo a chi già viveva delle fragilità, in solitudine e con varie problematiche.
Nella nostra provincia ci sono stati istituti scolastici che hanno deciso di attivare sportelli d’ascolto psicologico dedicati agli studenti. La ritiene una valida iniziativa?
Assolutamente si, sono iniziative già attive da tempo. Sicuramente, se vengono ampliati questi servizi, i ragazzi potranno avere uno spazio per depositare le loro preoccupazioni e ansie.
Nell’ultimo anno avete avuto evidenza di un aumento di richieste di supporto psicologico presso il vostro centro?
Sì, devo dire che ci sono state molte richieste sia on line sia in presenza. Come abbiamo detto all’inizio del progetto oltre la consulenza psicologica offerta dal Nursind abbiamo delle scontistiche per i dipendenti pubblici che sicuramente danno una bella mano per abbattere i costi per chi è intenzionato a proseguire un percorso o estendere questa possibilità per i propri familiari (di quel dipendente pubblico). Abbiamo attivato tutte le risorse possibili.
Quando riusciremo a ritrovare la normalità che ha contraddistinto le nostre vite prima dell’avvento del Covid-19, quali saranno le maggiori difficoltà che si incontreranno? Resterà un timore latente nell’approcciarsi agli altri o la voglia di tornare a conoscersi preverrà? Quanto inciderà la cosiddetta Sindrome della Capanna (paura di uscire di casa) da Covid?
Ecco nonostante questo scenario esiste la Resilienza, persone, donne che non si spezzano di fronte all’urto. La famosa citazione di Nietzsche ”ciò che non uccide fortifica” ci ricorda che possiamo cadere e sentirci perfino sconfitti per un determinato periodo ma non dobbiamo mai cancellare le nostre risorse. Non siamo al mondo per soffrire, il dolore deve essere sempre temporaneo e rappresentare un’esperienza di vita e a volte dobbiamo solo aspettare perché il percorso di guarigione richiede un certo tempo ed è soggettivo.
"Oggi pomeriggio con un messaggio telefonico, l’Assessore alla sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini, mi ha comunicato che, in conseguenza dell’aumento epidemico, i dirigenti Asur hanno deciso di aprire il secondo piano dell’ospedale di Camerino ai pazienti Covid. Ho, quindi, provveduto a chiamare la direttrice generale dell’Area Vasta 3, la dottoressa Daniela Corsi, la quale mi ha confermato che l’ospedale di Camerino torna a essere interamente dedicato alle sole cure di pazienti Covid".
Così il sindaco di Camerino Sandro Sborgia, illustra le modalità con le quali è stato informato della conversione del secondo piano del nosocomio cittadino per i pazienti Covid.
"Ancora una volta, con lo stesso senso di responsabilità che ci contraddistinse l’8 marzo dello scorso anno, non possiamo che prendere atto della situazione, sperando di ritornare presto a una situazione di normalità. Resta, altresì, da comprendere come, durante la prima ondata si siano raggiunti i 169 ricoveri in terapia intensiva (il 31 marzo 2020), gestiti in diverse strutture tra cui Camerino, senza che all'epoca fosse disponibile il Covid Hospital di Civitanova e oggi, invece, con 132 ricoveri in terapia intensiva, non si riescono ad attivare ulteriori posti letto al Covid di Civitanova per mancanza di personale" osserva amaramente Sborgia.
"Camerino, la sua popolazione e quella dell’entroterra è chiamata ancora una volta a fare un sacrificio, mettendosi a disposizione in questo momento drammatico in cui l'unico obiettivo è salvare vite - aggiunge il primo cittadino -. Speriamo di superare al più presto questi momenti drammatici. Vigileremo affinché una volta terminata l'emergenza, siano ripristinati tutti i servizi e il personale necessario a garantire il pieno funzionamento dell'ospedale camerte, punto di riferimento per l'intera zona montana".
"Un pensiero è rivolto a tutto il personale sanitario e ai familiari cui va il nostro ringraziamento, nonchè ai malati e ai loro familiari che attendono, tra tante preoccupazioni, il ritorno a casa dei propri cari" conclude Sborgia.
L'Agenzia italiana del farmaco Aifa ha deciso di estendere in via del tutto precauzionale e temporanea, in attesa dei pronunciamenti dell'EMA, il divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca Covid19 su tutto il territorio nazionale.
"La decisione della sospensione delle somministrazioni del vaccino Astrazeneca, per ragioni esclusivamente precauzionali, da parte di Aifa è stata assunta dopo un colloquio tra il Presidente del Consiglio Mario Draghi e il Ministro della Salute Roberto Speranza. Durante la giornata Speranza ha avuto colloqui con i ministri della Salute di Germania, Francia e Spagna", spiegano fonti del Ministero della Salute all'Ansa.
"Le scelte compiute e condivise oggi dai principali Paesi europei su Astrazeneca sono state assunte esclusivamente in via precauzionale in attesa della prossima decisiva riunione di Ema. Abbiamo fiducia che già nelle prossime ore l'agenzia europea possa chiarire definitivamente la questione", afferma il Ministro della Salute, Roberto Speranza.
Tale decisione è stata assunta in linea con analoghi provvedimenti adottati da altri Paese europei come Germania e Francia.
L'Agenzia italiana del farmaco comunica che renderà nota tempestivamente ogni ulteriore informazione che dovesse rendersi disponibile, "incluse le ulteriori modalità di completamento del ciclo vaccinale per coloro che hanno già ricevuto la prima dose".
Pertanto tutte le vaccinazioni in programma nelle Marche con il vaccino AstraZeneca vengono temporaneamente sospese fino ai pronunciamenti ufficiali dell'Ema e delle decisioni dell'Aifa e del Ministero.
Sono dunque sospese tutte le nuove vaccinazioni, sia per i cittadini over80, sia per il personale scolastico docente e non docente sia per le forze dell'ordine. Saranno invece garantiti i richiami per i cittadini over 80 già vaccinati con Pfizer e Moderna nelle scorse settimane, che potranno recarsi nei punti di vaccinazione così come da programma per il completamento del ciclo vaccinale.
"Si comprendono i disagi che la popolazione sta affrontando in queste ore collegati a scelte prudenziali di natura nazionale che non sono imputabili al nostro sistema sanitario regionale. Si invitano tutti i cittadini ad attenersi alle comunicazioni ufficiali degli enti competenti. Sarà cura del Servizio sanitario regionale comunicare ai cittadini le nuove date di vaccinazione dopo il pronunciamento dell'Ema" ha fatto sapere l'assessore alla Sanità della Regione Marche Filippo Saltamartini.
Dopo la riconversione di 10 posti letto di Medicina d’Urgenza dell'Ospedale di Civitanova Marche per i pazienti Covid, oggi è toccato ad un interno piano del nosocomio di Camerino ricevere lo stesso trattamento.
E' quanto comunicato in una nota diramata dalla Regione Marche: "In conseguenza all'aggravarsi della pressione ospedaliera, che vede oggi 131 persone in terapia intensiva su 233 posti a disposizione nelle strutture sanitarie marchigiane (56%), 703 ricoverati in area medica (59% dei posti disponibili), e 120 persone nei Pronto Soccorso, di cui 23 a Civitanova e 24 a Macerata e 5 a Camerino in attesa di essere ricoverati, i dirigenti di Asur Marche e dell'Area Vasta 3, in considerazione del piano pandemico regionale, hanno stabilito la necessità di ampliare ulteriormente il numero di posti letto dedicati ai pazienti Covid-19 presso l'ospedale di Camerino, dalle ore 17 di oggi, utilizzando il secondo piano del suddetto ospedale.
Rimangono garantite tutte le attività di emergenza, il pronto soccorso, 1 posto letto di Terapia Intensiva non Covid e tutta l'attività specialistica".
"Abbiamo ricevuto nei giorni scorsi la notizia delle dimissioni di Rosanna Procaccini dall'incarico di Assessore alla Sanità del Comune di Matelica. Siamo dispiaciuti per questa decisione di una delle colonne portati dell'amministrazione comunale matelicese, scaturita da un caso che speriamo rientri il prima possibile determinando contemporaneamente un rafforzamento della Giunta Baldini e uno sviluppo positivo dell'opera di Governo".
Questo quanto dichiarano in una nota congiunta Elena Leonardi (Consigliera regionale di FdI), Massimo Belvederesi (Coordinatore di FdI nella Provincia di Macerata) e Luigi Sola (Responsabile di FdI a Matelica).
"Possiamo affermare con certezza che Fratelli d'Italia non passerà all'opposizione e che Rosanna continuerà a sostenere questa amministrazione anche dai banchi del Consiglio comunale. Anche il fatto che la Regione abbia già promosso un tempestivo intervento a sostegno dell'Ospedale di Matelica e contestualmente degli ospiti delle RSA terremotate che attualmente sono ospitati nella struttura matelicese, segnala che Fratelli d'Italia porti avanti a tutti i livelli istituzionali, a partire dal Presidente Acquaroli, una politica a sostegno delle reali esigenze del territorio e di sinergia tra gli enti e che anzi si impegna a risolvere quei problemi che interessano le comunità e i comprensori rimasti troppo spesso inascoltati".
Di oggi è la notizia della riapertura ufficiale dell'ospedale di comunità di Matelica, visto il superamento dell'emergenza sanitaria.
Nursind Marche: gli infermieri chiedono di andare a lavorare e la didattica in presenza per i lavoratori essenziali
Il sindacato delle professioni infermieristiche ed ostetriche Nursind sostiene le richieste degli infermieri genitori di figli minori che preferirebbero andare a lavorare invece di fruire dei congedi per seguire i figli nella DAD.
"Abbiamo fatto un appello al Ministro Speranza e al Presidente del Consiglio Draghi, al Presidente della Regione Marche Acquaroli, affinché vengano dati strumenti per poter svolgere il nostro lavoro senza dover abbandonare i nostri figli", spiega in una nota il Nursind Marche .
"Il nuovo DL n.30 del 13/03/2021 eroga a seguito della chiusura delle scuole di ogni ordine e grado , la possibilità di richiedere aspettativa al 50% o non retribuita o bonus baby sitting, ma ciò in realtà non da risposte adeguate alle problematiche del Servizio Sanitario Regionale ed ai professionisti sanitari.
Reperire una baby Sitter per le famiglie con sanitari è sempre stato un problema, per molteplici ragioni, non ultima la paura di contagi e la flessibilità di orari; inoltre le Aziende Sanitarie nonostante il diritto, spesso ostacolano la concessione dell'aspettativa con gli Ordini di Servizio e le priorità gestionali organizzative dovute all’emergenza in atto".
In particolare evidenziamo le conseguenze negative, di tali misure con permessi di personale utile indispensabile, su un sistema sanitario già molto precario, con carenze numeriche estreme di personale sanitario, si andrebbero ulteriormente a stressare sanitari ormai al collasso psico-fisico".
"Chiediamo che venga garantito il diritto di usufruire della didattica in presenza, attuare quanto previsto nel c.d. “Piano Scuola 2020-2021”, non solo per gli studenti con “disabilità e con bisogni educativi speciali”, ma anche agli studenti figli di infermieri e altro personale sanitario e di tutti i lavoratori di servizi essenziali, che sono impegnati nel fronteggiare la pandemia CoViD-19 e di applicare il “Documento per la pianificazione delle attività scolastiche e formative in tutte le Istituzioni del Sistema Nazionale di Istruzione” approvato con DM 26 Giugno 2020, n. 39 e richiamato dallo Stesso MIUR nella nota del 4/03/2021, dove si prevede che le Regioni possano regolamentare la questione della didattica con proprie ordinanze
Il virus corre veloce, la politica tarda a dare risposte, noi stiamo facendo il massimo ed anche oltre permetteteci di farlo sempre come siamo capaci.
Chiediamo la didattica in presenza, velocizzare le assunzioni tramite concorsi e attivare tutte le mobilità aperte. Noi ci siamo e insieme con il reale sostegno delle istituzioni possiamo farcela", concludono.
“Nelle Marche, in via del tutto precauzionale, è stato accantonato l'utilizzo del lotto AstraZeneca ABV5811, a seguito degli eventi verificatisi in Piemonte nella giornata odierna, e sostituito con altri ulteriori lotti di vaccino a disposizione”. Lo comunica, in una nota, la Regione riguardo al lotto del vaccino che era stata inoculato al docente di Biella deceduto nella notte.
“La decisione è assunta a scopo cautelativo – spiegano - in attesa delle verifiche del caso e di ulteriori eventuali decisioni delle autorità competenti.
A riguardo l'Aifa ha già dichiarato che non esiste nessuna causalità dimostrata tra il decesso e la somministrazione del farmaco e che le attività di farmacovigilanza proseguono sia a livello nazionale che europeo. Aifa rassicura fortemente i cittadini sulla sicurezza del vaccino AstraZeneca. La Regione Marche è attenta a garantire in ogni caso la massima sicurezza nella campagna vaccinale e crede nella necessità e nell'efficacia della profilassi al fine del superamento della pandemia”.
Nei giorni scorsi era stato, inoltre, sospeso l'utilizzo del lotto AstraZeneca ABV2856, in seguito alla decisione assunta dall'Aifa (leggi qui l'articolo).