Sanità

Civitanova, code e lunghe attese all'hub vaccinale. Ciarapica: "urge un potenziamento del personale"

Civitanova, code e lunghe attese all'hub vaccinale. Ciarapica: "urge un potenziamento del personale"

"A seguito delle criticità emerse al centro vaccinazioni, causa l'aumento giornaliero delle inoculazioni comprendenti prime e seconde dosi e soggetti fragili che invece all'inizio dovevano essere gestiti in ospedale, oggi dopo un lungo confronto con Asur e Regione, ho chiesto interventi urgenti affinché i cittadini che devono avere la propria inoculazione di vaccino anti covid non siano esposti a lunghe file e al freddo presso il centro di via Silvio Pellico di Civitanova". A renderlo noto è il primo cittadino civitanovese Fabrizio Ciarapica: "Chiedo, pertanto, un potenziamento da parte degli organi competenti affinché la vaccinazione venga organizzata con più personale sia nella parte dell’accettazione, quindi di personale amministrativo, sia nel numero del personale medico in fase di anamnesi - ha aggiunto -  Da parte dell’amministrazione Comunale si è fatto il possibile per avere un centro vaccinale che potesse funzionare al meglio, individuando un locale adeguato e facile da raggiungere, con un servizio puntuale da parte della protezione civile e della polizia locale durante tutto l'arco della giornata e a riprova di questo già da domani provvederemo a rendere più accogliente l'attesa all'esterno, ma non sarà mai sufficiente se non si riducono i tempi di attesa che possono essere ridotti solo se viene potenziato il personale medico e amministrativo da parte dell'ASUR, al quale l'amministrazione comunale non può sopperire". "Sono certo, pertanto, che verranno messe in atto dalle autorità sanitarie, azioni concrete per una risoluzione rapida del problema". Ha concluso il Sindaco Ciarapica.

19/04/2021 21:46
Macerata, Parcaroli e Ripa rassicurano: "L'ospedale è già di primo livello. Non esistono dubbi"

Macerata, Parcaroli e Ripa rassicurano: "L'ospedale è già di primo livello. Non esistono dubbi"

Il sindaco Sandro Parcaroli e il delegato funzionale alla Sanità, il dottor Giordano Ripa, intendono fare chiarezza sulla classificazione vigente degli ospedali facendo riferimento a quanto stabilito nel Decreto del Ministero della Salute del 2 aprile 2015, numero 70 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. «I presidi ospedalieri (come riportato nell’Allegato 1 del Decreto) vengono classificati come segue - spiegano -. 2.2 I presidi ospedalieri di base, con bacino di utenza compreso tra 80.000 e 150.000 abitanti, salvo quanto previsto dal successivo punto 9.2.2, sono strutture dotate di sede di Pronto Soccorso con la presenza di un numero limitato di specialità ad ampia diffusione territoriale: Medicina interna, Chirurgia generale, Ortopedia, Anestesia e servizi di supporto in rete di guardia attiva e/o in regime di pronta disponibilità sulle 24 ore (h.24) di Radiologia, Laboratorio, Emoteca. Devono essere dotati, inoltre, di letti di “Osservazione Breve Intensiva”. 2.3 I presidi ospedalieri di I livello, con bacino di utenza compreso tra 150.000 e 300.000 abitanti, sono strutture sede di Dipartimento di Emergenza Accettazione (DEA) di I livello, dotate delle seguenti specialità: Medicina Interna, Chirurgia Generale, Anestesia e Rianimazione, Ortopedia e Traumatologia, Ostetricia e Ginecologia (se prevista per numero di parti/anno), Pediatria, Cardiologia con Unità di Terapia Intensiva Cardiologica (U.T.I.C.), Neurologia, Psichiatria, Oncologia, Oculistica, Otorinolaringoiatria, Urologia, con servizio medico di guardia attiva e/o di reperibilità oppure in rete per le patologie che la prevedono. Devono essere presenti o disponibili in rete h. 24 i Servizi di Radiologia almeno con Tomografia assiale computerizzata (T.A.C.) ed Ecografia, Laboratorio, Servizio Immunotrasfusionale. Per le patologie complesse (quali i traumi, quelle cardiovascolari, lo stroke) devono essere previste forme di consultazione, di trasferimento delle immagini e protocolli concordati di trasferimento dei pazienti presso i Centri di II livello. Devono essere dotati, inoltre, di letti di “Osservazione Breve Intensiva” e di letti per la Terapia Subintensiva (anche a carattere multidisciplinare). 2.4 I presidi ospedalieri di II livello, con bacino di utenza compreso tra 600.000 e 1.200.000 abitanti, sono strutture dotate di DEA di II livello. Tali presidi sono istituzionalmente riferibili alle Aziende ospedaliere, alle Aziende ospedaliero universitarie, a taluni Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) e a Presidi di grandi dimensioni della Azienda sanitaria locale (ASL). Tali presidi (ospedale regionale di Torrette ad Ancona, ndr.) sono dotati di tutte le strutture previste per l’Ospedale di I Livello, nonché di strutture che attengono alle discipline più complesse non previste nell’Ospedale di I Livello». In riferimento alla Provincia di Macerata-Area Vasta 3 il dottor Carlo Di Falco, Direttore Medico del Presidio Ospedaliero Unico, interpellato in merito, ha dichiarato che «nell’ambito dell’Area Vasta 3 sono operativi quattro ospedali: Macerata, Civitanova, Camerino e San Severino (da novembre del 2020 anche il Covid-Hospital di Civitanova) raggruppati in un unico Presidio Ospedaliero (D.Lgs. n. 502/1992 e s.m.i.) organizzati secondo il modello HUB & SPOKE (perno e raggi) dove l’Ospedale Hub (principale) è rappresentato da quello di Macerata mentre gli altri tre (quattro) hanno caratteristiche Spoke (ospedali periferici di rete). A tal proposito l’Ospedale di Macerata ha tutti i requisiti previsti dalla normativa per essere classificato come ospedale di Primo Livello in quanto dotato di tutti i reparti e servizi ospedalieri corrispondenti ai requisiti previsti dal Decreto del Ministero della Salute del 2 aprile 2015, n.70 nonché coincidente con il territorio provinciale costituito da oltre  300.000 abitanti». «Alla luce di quanto esposto non esistono dubbi che attualmente il nostro ospedale cittadino sia di I livello – concludono Parcaroli e Ripa -. Il nostro obiettivo politico rimane quello che venga costruito un nuovo ospedale a Macerata, logisticamente e funzionalmente moderno. In questo senso siamo stati ampiamente rassicurati dall’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini che l’ospedale nuovo si farà. Altro obiettivo politico è che nel nuovo ospedale, non solo vengano conservati tutti i reparti e servizi esistenti ma che possa essere potenziato con altre specialità da concertare. Quanto detto va ascritto a onore del vero dopo le affermazioni di alcuni componenti della minoranza del Consiglio comunale di Macerata che risultano fumose, farraginose e talvolta offensive».    

19/04/2021 15:49
Frenano i vaccini, Saltamartini sulla cura con anticorpi monoclonali: "i sanitari stentano ad adottarla"

Frenano i vaccini, Saltamartini sulla cura con anticorpi monoclonali: "i sanitari stentano ad adottarla"

"Si intravvede la luce in fondo al tunnel anche se gli stop and go sulle vaccinazioni fanno male - è quanto afferma l'Assessore della Regione Marche alla sanità Filippo Saltamartini - Oggi il Commissario Figliuolo ha detto che dobbiamo rallentare le vaccinazioni per mancanza di sieri. Anzi, dobbiamo tenere i richiami per sicurezza. Il che significa stoccare circa il 20 % e non utilizzarli". "Sul fronte delle cure, invece, va ancora al rallentatore l’uso degli anticorpi monoclonali che da novembre avevo chiesto fossero inseriti nei protocolli di cure domiciliari – sottolinea - gradi titoloni contro, interpellanze e sberleffi social, ma gli anticorpi monoclonali funzionano davvero e le Marche hanno pure una bella scorta di farmaci". "Ne abbiamo davvero in quantità nelle nostra Regione, ma la cura stenta ad essere adottata dai sanitari - conclude Saltamartini - Convocherò per questo una riunione".

18/04/2021 17:06
Marche, vaccini fascia di età 65-69 anni. "Dopo un'ora e mezza oltre 22 mila prenotazioni"

Marche, vaccini fascia di età 65-69 anni. "Dopo un'ora e mezza oltre 22 mila prenotazioni"

Prenotazioni vaccini fascia d'età 65-69 anni: dopo 1 ora e 28 minuti 22.775 prenotazioni  “Sono già 22.000 le persone con un'età tra 65-70 anni che si sono prenotate per la vaccinazione. Il target è di 100.000 ma il volume di 10.000 vaccinazioni al giorno che abbiamo raggiunto garantisce a tutti la copertura nelle prossime settimane, grazie dell'altissimo senso civico dimostrato” .  L’annuncio arriva direttamente dall’assessore alla Sanità regionale delle Marche, Filippo Saltamartini,  in un post Facebook. Saltamartini allega inoltre un grafico il quale mostra che il maggior numero di persone prenotate si ha nella provincia di Ancona (9019), a seguire Macerata (5.444 ). Nel frattempo la Regione ha potenziato ulteriormente il numero verde per effettuare le prenotazioni per le vaccinazioni (800.009966) che d'ora in poi sarà attivo dalle 8 alle 20 dal lunedì alla domenica. Poste Italiane ha inoltre attivato un ulteriore metodo di prenotazione per il vaccino antiCovid via SMS che si aggiunge a quelli già noti. I cittadini delle Marche potranno prenotare la loro dose semplicemente inviando un SMS con il codice fiscale al numero 339.9903947. Entro 48-72 ore verranno ricontattati dal servizio clienti di Poste Italiane per procedere telefonicamente alla scelta di luogo e data dell’appuntamento. Il servizio è attivo 24 ore su 24 e non presenta costi aggiuntivi rispetto a quelli previsti per l’invio di un semplice SMS dall’operatore telefonico di appartenenza. La prenotazione via SMS si aggiunge a tutte le possibilità che Poste Italiane mette già a disposizione per i cittadini, come:  la piattaforma online www.prenotazioni.vaccinicovid.gov.it dove il cittadino deve inserire i propri dati anagrafici, quelli della tessera sanitaria e un recapito telefonico prima di poter scegliere l’appuntamento preferito; - gli ATM Postamat, presso cui è possibile prenotare la somministrazione inserendo gli estremi della tessera sanitaria e seguendo gli stessi passaggi della prenotazione online; - il numero verde 800.00.99.66 attivo dalle 8 alle 20 dal lunedì alla domenica e i portalettere, attraverso il palmare in dotazione.

17/04/2021 17:53
Macerata, ordini di servizio per i turni al centro vaccinale. Anaao Marche: "Deriva inaccettabile"

Macerata, ordini di servizio per i turni al centro vaccinale. Anaao Marche: "Deriva inaccettabile"

"Nell’area vasta la Direttrice ha dato mandato di predisporre ordini di servizio per coprire i turni per garantire la vaccinazione a Macerata quando invece l’adesione dei medici è su base volontaria".  La denuncia arriva da Anaao Assomed Marche dopo la segnalazione di alcuni medici che hanno ricevuto la convocazione per il punto vaccinale di Macerata senza comprendere i criteri per i quali siano stati selezionati taluni colleghi piuttosto che altri. "Stiamo intravedendo anche in altri territori una deriva autoritaria che è inaccettabile – tuona il segretario regionale Oriano Mercante - perché ai medici e agli operatori sanitari si sta chiedendo uno sforzo incredibile nell’ultimo anno per far fronte alla pandemia che meriterebbe un maggiore rispetto". Alla dott.ssa Corsi, Direttrice dell’Area Vasta 3, il sindacato Anaao Assomed Marche rimprovera di aver assunto l’iniziativa organizzativa di far precettare i medici da destinare al centro vaccinale di Macerata senza la condivisione con le rappresentanze sindacali e di aver, finora, evitato di incontrare Giorgio Tombesi, delegato sindacale di Anaao Marche per l’Av3, nonostante le richieste. Tale confronto potrebbe essere utile per evitare future criticità come quella dell’ordine di servizio in essere che il sindacato ha formalmente chiesto di revocare a mezzo di posta elettronica certificata.  "Alla Direttrice – insiste Mercante - chiediamo di introdurre la concertazione sindacale come prescritto dalla legge anche nell’Area Vasta 3 considerando che da quando ha assunto l’incarico questa è venuta meno o, nel caso la decisione circa l’ordine di servizio per il centro vaccinale fosse stata presa dai suoi sottoposti senza il suo avallo, di controllare ciò che accade sotto la sua responsabilità". Anaao Assomed Marche sta attenzionando quello che avviene in tutti i territori: "Anche all’Inrca di Ancona si stava profilando una criticità che per fortuna è rientrata grazie all’intervento dei nostri delegati e alla disponibilità della direzione".  

17/04/2021 13:14
San Severino, il Consiglio Comunale chiede la riapertura del Punto nascita all'unanimità

San Severino, il Consiglio Comunale chiede la riapertura del Punto nascita all'unanimità

Con una mozione presentata dalle minoranze e inserita all’Ordine del giorno dell’ultimo Consiglio comunale di San Severino Marche, l’Amministrazione settempedana si è impegnata “a sostenere, in tutte le opportune sedi istituzionali”, il ripristino del Punto nascita presso l’ospedale civile “Bartolomeo Eustachio”. Si è evidenziato come “tale struttura, anche a seguito dei recenti eventi sismici, si pone come un avamposto dell’entroterra maceratese, già fortemente provato dagli ancora recenti effetti del sisma e dalla pandemia da Coronavirus (quest’ultima, peraltro, ha evidenziato la opportunità del ripristino delle strutture territoriali)” e a “promuovere le opportune iniziative di carattere istituzionale volte a ripristinare il predetto Punto nascita, attesa la rilevanza sociale di tale reparto all’interno del nosocomio settempedano, struttura in buono stato di manutenzione, implementabile, munito di area di elisoccorso e di ampio e comodo parcheggio”. Alla mozione, votata all’unanimità dall’intero Consiglio, nel testo definitivo è stato aggiunto il contenuto di un emendamento, la cui discussione è stata introdotta dal sindaco Rosa Piermattei, con il quale si è domandato di riattivare anche il Punto di primo intervento H24 e due posti di rianimazione con guardia attiva medica anestesiologica, pediatrica e ostetrica. “Gli ospedali territoriali devono assolutamente tornare ad avere il ruolo che hanno avuto in passato. Con il Covid – sottolinea il sindaco Piermattei - abbiamo visto quanto essi siano importanti. Ho ringraziato i consiglieri di minoranza perché la mozione è giunta in un momento davvero opportuno, dopo che Fabriano ha presentato al Tar la richiesta di ripristino del Punto nascita del Profili e alla luce di quanto detto dall’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, sull’ospedale di primo livello di Macerata. Il Punto nascita nel nostro ospedale era una vera eccellenza per tutta la regione, è stato chiuso nonostante gli oltre 500 parti l’anno. Si è trattato di una vera ingiustizia”.  

17/04/2021 11:30
Tolentino, l'hub vaccinale delle Terme Santa Lucia si mette in moto: inoculate le prime 130 dosi

Tolentino, l'hub vaccinale delle Terme Santa Lucia si mette in moto: inoculate le prime 130 dosi

Sono state inoculate già da questa mattina, presso le Terme Santa Lucia di Tolentino, le prime 130 dosi di vaccino riservate ai soggetti fragili che attendevano di essere chiamati dopo l’inserimento nelle liste dell’Area Vasta. Dopo il vialibera giunto dalla Regione Marche alla richiesta avanzata alcune settimane fa dall’Amministrazione Comunale di Tolentino e dai vertici ASSM SpA che gestiscono le Terme Santa Lucia, ieri l’Area Vasta 3 ha immediatamente contattato tutti gli aventi diritto comunicando gli appuntamenti di oggi e domani. Le vaccinazioni proseguiranno anche nei prossimi giorni per dare maggior respiro ai centri di vaccinazione del territorio e accelerare la copertura dell’intera provincia di Macerata. Una sinergia anche con l’Associazione Terme delle Marche, nella persona del Presidente Fabrizio Scoccia, che ha segnalato le strutture termali come sedi idonee per procedere alle vaccinazioni. “Le Terme Santa Lucia in queste settimane si sono attivate per formare il personale medico, infermieristico e amministrativo al fine di svolgere nel miglior modo possibile le procedure necessarie, evitando ogni forma di coda o assembramento - ha dichiarato il Presidente Assm SpA dott. Stefano Gobbi - ci tengo a precisare che le liste delle persone da vaccinare sono state formate direttamente dall’Asur. Un elenco che verrà rinnovato giornalmente.” “Era un passo necessario - ha confermato il Sindaco Giuseppe Pezzanesi - una cittadina come Tolentino con circa 19 mila abitanti, e un bacino d’utenza dell’alta valle del Chienti e in parte anche del Potenza che raggruppa oltre 35 mila persone, non poteva non avere un Hub di vaccinazione. Poi una prestigiosa sede come le Terme Santa Lucia, con personale altamente qualificato, è la più idonea per garantire la massima attenzione e professionalità. L’Hub delle Terme non deve essere uno sfogo momentaneo ma un polmone di vaccinazione per dare il respiro a tutto il territorio, ne ho già parlato con l’Assessore Saltamartini e la Dottoressa Corsi. Per l’impegno assunto ringrazio tutte le persone che da subito si sono attivate, in modo particolare i vertici dell’ASSM e il personale delle Terme di Santa Lucia. Una spinta sinergica di diverse figure che ha portato ad un importante risultato”.  

16/04/2021 15:32
Macerata, il dottor Tasso oltre le vaccinazioni agli over 80: "Tanta disinformazione su AstraZeneca"

Macerata, il dottor Tasso oltre le vaccinazioni agli over 80: "Tanta disinformazione su AstraZeneca"

Il 15 marzo sono entrati nell’arena della campagna vaccinale anti-Covid oltre mille medici generici marchigiani che si sono occupati delle somministrazioni delle dosi agli ultraottantenni impossibilitati a raggiungere i 15 punti vaccinali allestiti sul territorio regionale in quanto non deambulanti. Una prima fase dell’opera che si sta avviando proprio in questi giorni alla conclusione e ora nelle Marche ai circa 88mila anziani tra i 75 e i 79 anni ma per i medici di famiglia sarà il momento di pensare non solo a questa specifica fascia ma anche i cargiver in programma per il prossimo lunedì. Un'attività importante volta anche ad alleggerire la pressione nei centri vaccinali di cui abbiamo parlato con il dottor Francesco Tasso, medico di medicina generale di Macerata. A circa un mese dall'inizio delle inoculazioni, come sta procedendo la vostra attività nell'ambito dell’imponente campagna vaccinale in atto? "Per quello che riguarda il nostro compito, cioè il vaccinare i pazienti che non possono uscire di casa in quanto allettati, siamo quasi agli sgoccioli. Sono rimasti solamente quei casi che nel frattempo hanno avuto problemi, ovvero che si sono prenotati sul sito dell’Asur e poi sono sopraggiunte delle patologie che ne hanno impedito le iniezioni ma stiamo parlando di pochi soggetti. Tant'è che ora siamo passati avanti, iniziando a vaccinare i pazienti fragili, vale a dire soggetti affetti da patologie particolari come qualche diabetico che non era afferente al centro anti-diabete di Macerata. Da lunedì inizieremo la campagna di vaccinazione per la fascia che va dai 70 ai 79 anni e soprattutto i caregiver cioè quelli che fanno assistenza alle persone ferme a casa". Quanto è stato importante l’accordo sottoscritto tra la categoria dei medici di famiglia e la Regione Marche nell'ottica dell’alleggerimento del lavoro all'interno degli hub vaccinali del territorio? “Di sicuro è stato fondamentale perché noi medici di famiglia conosciamo meglio i pazienti. In questo modo, inoltre, le unità dapprima preposte alla vaccinazione domiciliare possono continuare ad operare negli hub vaccinali, in modo da smaltire più rapidamente le liste d'attesa".  Avete avuto problemi con il reperimento delle dosi da somministrare, considerando anche il disagio provato da alcuni utenti, tant'è che una parte ha addirittura rifiutato,  nel ricevere il vaccino AstraZeneca? “Questo purtroppo è un problema legato alla tanta disinformazione che c'è e alle tante notizie fuorvianti che girano. Non si può un giorno dire una cosa e il giorno dopo dire l'opposto: è normale che il paziente si disorienta. Se si guardano le statistiche, si vede che gli effetti collaterali del vaccino AstraZeneca si vanno a ritrovare anche con gli altri vaccini. Per quel che mi riguarda le dosi non sono mancate, c’è stata qualche difficoltà in merito ai rifiuti di AstraZeneca in quanto se si apre una fiala - grazie alla quale si possono vaccinare sino a 10 pazienti - bisogna finirla in almeno 6 ore. Di sicuro i benefici del vaccino sono più degli effetti collaterali". Da poco le prime dosi sono state somministrate a tutti gli over 80 marchigiani che si sono prenotati presso i centri vaccinali. Quali sono state le vostre principali difficoltà nello svolgere il vostro lavoro? "Difficoltà particolari non ce ne sono state, il grosso del lavoro è stato quello di rintracciare i pazienti. Non è mancato lo spirito collaborativo tra noi medici. La condivisione delle operazioni nella medicina di gruppo è stata decisiva per far sì che il tutto si svolgesse nella maniera più snella possibile. Facciamo un esempio, nel caso in cui nella stessa lista fossero inseriti 11 pazienti da vaccinare tutti nello stesso giorno, tra colleghi si provvede alla divisione delle fiale di modo che ognuno ne processi 3-4 a testa" Quali tempistiche si sente di dare per la conclusione delle somministrazioni per quanto concerne le categorie fragili e gli over 80? "Qualche mio collega ha già finito di vaccinare gli over 80 di sua afferenza. Molto dipende dalla quantità di pazienti che si hanno in carico e dalla loro età. Penso che, in una decina di giorni, vaccineremo anche tutti i pazienti appartenenti alle categorie fragili. Per le prossime settimane si pensa più che altro alla fascia d'età 70-79 anni e ai sessantenni. Quello che ci frena un po' è tutta la burocrazia che c'è dietro, con fogli, liberatorie e quant'altro che può creare dei disagi ai pazienti soli, che non hanno nemmeno figli. Devo dire che però il sito delle Poste funziona bene ed è velocissimo oltre che affidabile, quini non sono stati riscontrati problemi al momento della prenotazione".  

16/04/2021 10:45
Tolentino, i vaccini arrivano alle Terme di Santa Lucia: il nuovo hub partirà domani con 260 prenotati

Tolentino, i vaccini arrivano alle Terme di Santa Lucia: il nuovo hub partirà domani con 260 prenotati

Un hub per la vaccinazione realizzato alle Terme di Santa Lucia di Tolentino A partire da venerdì 16 aprile, potranno accedere presso la struttura termale per fare il vaccino i pazienti indicati dall’Asur. Infatti nelle prime due giornate di venerdì e sabato, saranno processati i soggetti fragili a cui l’Asur ha già inviato la prenotazione.  Per questa prima settimana si vaccineranno, nelle due giornate, 260 persone. Successivamente, lunedì 19 aprile saranno comunicate le nuove date e gli orari di vaccinazione, anche in base alle esigenze delle Terme e la convenzione stipulata con l’Asur 3 sarà valida fino al prossimo 30 giugno 2021, salvo diverse indicazioni. "Avevo avanzato la candidatura delle nostre Terme – ricorda il Sindaco Giuseppe Pezzanesi – nel corso dell’ultima conferenza dei servizi dedicata alla sanità e alla pandemia. La risposta dell’Aur e dell’Assessorato regionale alla Sanità, che ringraziamo, non si è fatta attendere e finalmente anche Tolentino potrà avere un proprio punto vaccinale. Un ringraziamento va anche alla nostra ASSM spa e in particolare al Presidente Gobbi e all’Amministratore Natali, oltre che a tutti i dipendenti perché ancora una volta hanno dimostrato grande attenzione alle necessità del territorio e di tutti i cittadini, mettendosi prontamente a disposizione" Il Presidente dell’Assm spa Stefano Gobbi e l’Amministratore delegato Graziano Natali ribadiscono l’importanza di vaccinarsi: "Abbiamo risposto positivamente alla richiesta del Sindaco Pezzanesi con senso di responsabilità. Le nostre Terme di Santa Lucia hanno spazi adeguati e personale appositamente formato per rispondere alle esigenze di chi deve vaccinarsi. Il nostro obiettivo è erogare servizi di qualità vicini ai nostri cittadini. Del resto ospitiamo un importante centro medico con specialisti molto competenti a cui si affidano, ogni giorno, un numero crescente di pazienti".  

15/04/2021 18:25
"Nessun medico per l'ospedale di Camerino": Sborgia mette all'angolo Saltamartini

"Nessun medico per l'ospedale di Camerino": Sborgia mette all'angolo Saltamartini

"La direzione di Area Vasta 3 della provincia di Macerata, nella giornata del 13 aprile scorso, ha pubblicato un avviso di mobilità interna per il reclutamento di 8 dirigenti medici di discipline varie: Cardiologia, Chirurgia generale, Anestesia e Rianimazione, Pediatria, Psichiatria, da destinare alla copertura dei posti negli ospedali di Macerata e Civitanova Marche. L’avviso di mobilità interna, nell’escludere il nosocomio camerte dalla possibilità di essere destinatario di personale dirigente medico, è rivelatore di quali siano i veri intendimenti della politica regionale in materia di sanità, avviata dal centrosinistra prima e perseguita ora dal centrodestra". È quanto afferma, in tono fortemente polemico, il sindaco di Camerino Sandro Sborgia.  "Appare, infatti, sempre più chiara la volontà di continuare in quel processo di lento e silenzioso svuotamento dei servizi sanitari dell’entroterra avviato nel 2015, implementato nel 2017 in conseguenza degli eventi sismici e che oggi subisce un ulteriore accelerazione sotto la copertura degli effetti dovuti all’emergenza pandemica" ha tuonato il primo cittadino camerte.  "Il provvedimento amministrativo diramato dall’azienda sanitaria smentisce clamorosamente le promesse e rassicurazioni circa il paventato rischio chiusura o ridimensionamento fatte dall’assessore Saltamartini, insieme ai consiglieri regionali Pasqui e Marinelli, proferite nel corso dell’ultimo incontro di qualche mese fa, tenuto presso il Lanciano forum - attacca Sborgia -. Al contempo, nel sollevare il velo delle ambiguità sul disinteresse per l’ospedale camerte, offende l’intelligenza dei tanti cittadini della città ducale". "Sappiano comunque che l’amministrazione comunale di Camerino e le altre comunità camerti sinceramente legate al nostro presidio ospedaliero, non assisteranno passivamente allo smantellamento del presidio ospedaliero di Camerino - conclude Sborgia -. La carta costituzionale riconosce ai cittadini della montagna lo stesso diritto alle cure garantite a coloro che abitano in territori meno disagiati. Nel rispetto delle condizioni imposte dalla emergenza pandemica chiameremo a raccolta i cittadini dell’entroterra e avvieremo tutti insieme ogni legittima iniziativa per contrastare la realizzazione di questo scellerato disegno".    

15/04/2021 12:43
Sarnano, il nuovo hub vaccinale delle Terme pronto a partire: prenotazioni già da domani

Sarnano, il nuovo hub vaccinale delle Terme pronto a partire: prenotazioni già da domani

Sarà operativa da venerdì 16 aprile la nuova sede vaccinale ubicata presso la struttura delle 'Terme di Sarnano', in via Alcide De Gasperi 28. Già dalla giornata di domani, dalle ore 8, avranno inizio le prenotazioni per la somministrazione del vaccino rivolto verso la categoria delle persone fragili. Il portale di prenotazione (poste Italiane) per tutte le altre categorie collocherà gli iscritti e prenotati dalla prossima settimana nelle giornate di martedì, mercoledì, giovedì, venerdì dalle ore 8 alle 12 e dalle 16 alle 18 (così a seguire nelle settimane successive) "Per superare questa emergenza è fondamentale somministrare il maggior numero di vaccini, per questo, il Comune di Sarnano ha da subito dato la massima disponibilità per garantire la collaborazione alle autorità sanitarie ed alla Regione Marche perché la campagna vaccinale possa svolgersi al meglio, garantendo un concreto supporto per la popolazione". Spiega il Sindaco Luca Piergentili. "Un grazie quindi al Presidente della Regione Marche, all’Assessore Regionale Saltamartini ed al Presidente delle Terme per questo ottimo risultato - ha concluso il primo cittadino -Continuiamo a fare squadra con la massima efficienza, restando al fianco della cittadinanza a tutela della salute collettiva".  

14/04/2021 17:29
Marche, via libera alla legge sul supporto alle cure oncologiche: "6,7 milioni di euro fino al 2023"

Marche, via libera alla legge sul supporto alle cure oncologiche: "6,7 milioni di euro fino al 2023"

La Commissione Sanità ha approvato la proposta di legge per il riconoscimento del rimborso spese a supporto delle cure oncologiche. Il testo normativo approvato è quello unificato, frutto della sintesi di due proposte di legge, precedentemente presentate, una a firma del gruppo della Lega ed un'altra a firma del gruppo Fratelli d’Italia. Finalità del provvedimento normativo è quella di supportare le persone in condizione di particolare fragilità, determinata da patologie oncologiche, mediante l'erogazione di un rimborso per le spese sostenute per le terapie di natura psicologica, oltre che per quelle di vitto, alloggio e spostamento fuori dalla propria residenza. I rimborsi spese, il cui accesso viene determinato sulla base dei riferimenti all'indicatore ISEE, sono previsti nel caso di prestazioni ricevute all'interno e fuori regione ed anche per l'eventuale accompagnatore, purchè la sua presenza sia riconosciuta necessaria da attestazione medica. In particolare poi è riconosciuto un rimborso spese per le prestazioni di supporto psicologico al nucleo familiare, per esigenze connesse alla medesima patologia. Per l'attuazione della legge è prevista una copertura finanziaria di 1.885.000 euro per il 2021 e di 2.450.000 euro per ciascuna annualità 2022 e 2023. “Grande soddisfazione per l’approvazione di una legge di civiltà, fortemente voluta dall’amministrazione regionale e che si è oggi concretizzata in Commissione” ha affermato la Presidente Elena Leonardi (FdI). “La legge, la prima licenziata da questa Commissione in questa legislatura – prosegue Leonardi – rappresenta un sostegno importante per le persone che si trovano in condizione di fragilità psicofisica e spesso, purtroppo, anche economica. Il ripristino di questo contributo è il mantenimento di un impegno già assunto in sede di approvazione di Bilancio e confermato in questo significativo provvedimento”. Soddisfatta anche la Vicepresidente Simona Lupini (M5S) “per un provvedimento che è il risultato di un proficuo dibattito e della reale volontà di accogliere il contributo di tutte le parti”. “In particolare, l'accoglimento della nostra proposta in materia di supporto psicologico al paziente oncologico – conclude Lupini - rappresenta un segnale significativo di attenzione della Commissione alla salute mentale integrata con i bisogni sanitari della popolazione marchigiana”.

14/04/2021 13:05
Johnson & Johnson, l'azienda rinvia le consegne e dosi ferme in Italia: "dovrà essere utilizzato"

Johnson & Johnson, l'azienda rinvia le consegne e dosi ferme in Italia: "dovrà essere utilizzato"

La sospensione del vaccino Johnson&Johnson sarà probabilmente una questione di giorni. Lo affermano il Cdc e la Fda, le autorità sanitarie americane. La Food and Drug Administration e i Centers for Disease Control smetteranno infatti di usare il vaccino nei siti federali e solleciteranno gli Stati a fare lo stesso in attesa delle indagini sui problemi di sicurezza. La sospensione è legata a sei casi negli Stati Uniti che hanno sviluppato una malattia rara che coinvolge coaguli di sangue nelle due settimane successive alla vaccinazione. Intanto la Johnson & Johnson, che ha consegnato oggi le sue dosi di vaccino anti-Covid anche in Europa, precisa di aver deciso di "ritardare il lancio" del proprio farmaco nel Vecchio Continente, "in un'ottica di trasparenza e in attesa delle valutazioni delle autorità sanitarie europee".  "Stiamo rivedendo questi casi con le autorità europee e abbiamo deciso in via proattiva di ritardare le consegne all'Europa", osserva Johnson&Johnson. Il comitato per la sicurezza dell'Agenzia europea dei medicinali sta indagando "dalla scorsa settimana" su tutte le segnalazioni di eventi embolici nelle persone che hanno ricevuto il vaccino Johnson&Johnson. Lo scrive l'Ema in una nota. "Al momento - prosegue Ema - non è chiaro se esista un'associazione causale". L'Agenzia è in contatto con la Fda statunitense e altri regolatori internazionali e "comunicherà ulteriormente una volta conclusa la valutazione". Prende tempo il ministro della Salute, Roberto Speranza: "Valuteremo nei prossimi giorni, appena Ema e gli Usa ci daranno notizie più definitive, quale sarà la strada migliore ma io penso che anche questo vaccino dovrà essere utilizzato perchè è un vaccino importante. Le Regioni - ha poi sottolineato - devono stare a questa impostazione perchè chi è più anziano rischia di perdere la vita". Quanto alle riaperture, il ministro ritiene "lecito aspettarsi delle riapertura per maggio ma verificheremo i dati giorno per giorno come è giusto. L'ipotesi di lavorare in modo particolare sull'aperto personalmente mi convince molto, poi dovremo naturalmente confrontarci, ma tutti i dati indicano -ha affermato - che all'aperto c'è una minore possibilità di contagio e quindi credo che la stagione che sta arrivando potrà aiutarci a recuperare alcune attività all'aperto". (Fonte: ANSA)

13/04/2021 20:15
Marche, vaccinati con la prima dose quasi tutti gli over 80: la conferma arriva dal Generale Figliuolo

Marche, vaccinati con la prima dose quasi tutti gli over 80: la conferma arriva dal Generale Figliuolo

"Mi ha appena telefonato il Commissario Figliuolo per complimentarsi per il risultato raggiunto nella categoria over 80, per la quale la nostra Regione ha quasi concluso la somministrazione della prima dose". A renderlo noto è stato il Governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli: "Mi ha chiesto di ringraziare il Servizio Salute e l’Assessore per l’impegno e mi ha chiesto di estendere a tutti gli operatori, alle aziende sanitarie e ai medici di medicina generale il suo ringraziamento - ha sottolineato - Sono felice di questa telefonata perché normalmente ci si sente solo per le cose negative, e invece mi fa piacere che questa volta si sia voluto evidenziare un bel risultato. Un messaggio fondamentale in questo momento, per continuare su questa strada nonostante i mille problemi e la stanchezza".

13/04/2021 19:30
Parcaroli difende il 'suo' ospedale: "Macerata non ha accettato passivamente alcuna scelta"

Parcaroli difende il 'suo' ospedale: "Macerata non ha accettato passivamente alcuna scelta"

"Che il nuovo ospedale di Macerata non sarebbe mai stato unico, le forze del centrodestra unito lo hanno dichiarato in campagna elettorale, rimarcando la volontà di attuare un modello di sanità di territorio. Una scelta lungimirante che ha trovato ulteriormente conferma da quanto emerso a causa della pandemia. Macerata non ha accettato passivamente alcuna scelta ma è stata parte attiva di ogni decisione in un confronto costante e continuo con l’attuale Giunta regionale". A dirlo è il sindaco Sandro Parcaroli. "Dopo tanti anni in cui i maceratesi chiedevano il nuovo ospedale di Macerata, le giunte di centrosinistra soltanto nel dicembre del 2018 sono riuscite a deliberare per la partenza del progetto del nuovo nosocomio. L’allora giunta regionale individuava come zona di realizzazione La Pieve – ha continuato il sindaco – per poi aderire all’idea del project financing per la realizzazione dell’ospedale unico di Macerata. Sono pervenute allora due proposte per le quali è stata richiesta la convalida soltanto nel 2020; nello stesso anno il gruppo di lavoro che avrebbe dovuto validare la congruità del progetto non l’ha autorizzato, principalmente perché il costo sarebbe stato superiore a 800 milioni di euro, come sottolineato dal nostro assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini". "La storia ci ha dimostrato quanto fossero velleitarie e prive di reali conclusioni le decisioni prese dal centrosinistra – ha aggiunto Parcaroli -. Ora l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini porterà in Giunta il progetto per il riavvio del percorso della revisione del piano socio-sanitario che prevede un ospedale nuovo e chiaramente di primo livello a Macerata". "A differenza delle mancate promesse della sinistra, che in tanti anni ha dimostrato di non avere in mano un progetto concreto, noi oggi, insieme alla Regione, ci assumiamo la responsabilità dei fatti: il nosocomio non solo si farà ma sarà il nuovo ospedale di Macerata che risponderà ai bisogni e alle esigenze della comunità con servizi aggiuntivi che saranno elaborati nell’ambito dei processi di audizione di tutte le realtà sociali e professionali. Rassicuriamo quindi i cittadini maceratesi che il Comune e la Regione, come dimostrato ieri all’unanimità dalla maggioranza in Consiglio comunale, hanno tutta l’intenzione di andare avanti sulla giusta strada".  

13/04/2021 16:18
Civitanova, plauso del Ministro Gelmini al centro vaccinale: "un esempio" (FOTO)

Civitanova, plauso del Ministro Gelmini al centro vaccinale: "un esempio" (FOTO)

Il Ministro per gli affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini, in visita nelle Marche ha fatto tappa al centro vaccinale di Civitanova esprimendo soddisfazione per l'impegno della Regione.  Il Ministro ha colto l'occasione per sottolineare le priorità portate alla luce dalla crisi pandemica: "Questa emergenza ci insegna la necessità di potenziare la medicina di territorio. Il ruolo dei medici di medicina generale è molto rilevante come la prevenzione. Abbiamo un grande lavoro da fare - per poi focalizzarsi sullo stato della campagna vaccinale - il tema delle vaccinazioni è fondamentale e si riproporrà anche in futuro. Molte delle risorse del Recovery Fund andranno proprio in questa direzione perchè la salute dei cittadini è al primo posto. Con un sistema sanitario nazionale affidato alle regioni, occorre una pianificazione che abbia omogeneità di indirizzo soprattutto sulla telemedicina e sulla medicina territoriale".  Sulla cooperazione tra Stato e Regioni c'è intesa e unità d'intenti:" Le regioni hanno un'ottima coordinazione con il generale Figliuolo, con la struttura commissariale e con la protezione civile. E' chiaro che ci sono state delle difficoltà iniziali ma ora stanno correndo ed è molto importante, in questo senso, aumentare la fornitura dei vaccini". "È importante dare atto a questa regione di aver fatto un grande sforzo sul piano delle vaccinazioni con il 76% degli over 80 che hanno ricevuto la prima dose e più del 50% vaccinati, è significativo e incoraggiante - prosegue il Ministro Gelmini - noi crediamo in un sistema puntiforme di hub vaccinali e questa di Civitanova è una struttura importante, utile al territorio, con una buona sinergia amministrativa e quindi un buon esempio e un buon modello." Dalle parole del Sindaco di Civitanova, Fabrizio Ciarapica, emerge ottimismo perchè: "dopo un confronto sulla situazione generale della pandemia, il Ministro si è dimostrato disponibile e ha chiesto continue indicazioni e riscontri sull'andamento pandemico territoriale, al fine di mettere in atto provvedimenti governativi rispondenti alla realtà." Sono dunque arrivati i complimenti per come Civitanova si è comportata sin dall'inizio della crisi Covid, prima con la realizzazione del Covid Center (che ha avuto grande successo) e oggi con il centro vaccinale che stupisce in positivo per struttura e organizzazione.

12/04/2021 19:12
Marche, campagna vaccini: aperta lista dedicata agli oss e agli assistenti alla poltrona

Marche, campagna vaccini: aperta lista dedicata agli oss e agli assistenti alla poltrona

E’ aperta da qualche giorno la lista di adesione alla vaccinazione sul sito dell'Asur e della Regione Marche dedicata agli operatori sanitari e socio sanitari non iscritti agli ordini professionali e non dipendenti delle strutture pubbliche ma che fanno comunque parte della categoria (educatori centri privati, assistenti alla poltrona, oss e altri). Il link al quale fare riferimento è il seguente: clicca qui.  La Regione Marche ricorda inoltre che gli operatori sanitari e socio sanitari dipendenti delle strutture pubbliche che non si sono ancora prenotati per il vaccino Anticovid19 possono richiederlo direttamente al proprio ente d’appartenenza. Tutti gli altri soggetti, operanti nelle strutture private, potranno aderire rivolgendosi al proprio Ordine Professionale al quale è stato fornito apposito accesso di prenotazione.

12/04/2021 11:47
Covid-19, arriva in Italia il vaccino Johnson & Johnson: prime dosi in consegna la prossima settimana

Covid-19, arriva in Italia il vaccino Johnson & Johnson: prime dosi in consegna la prossima settimana

Il 38,79% degli over 80 in Italia è stato vaccinato anche con il richiamo mentre il 68,20% ha ricevuto solo la prima dose. È il dato riportato nel report del governo, aggiornato a questa mattina e dal quale emerge come siano molto più basse le percentuali che riguardano gli italiani tra i 70 e i 79 anni. Arriverà intanto in Italia la prossima settimana il vaccino di Johnson & Johnson. Si tratta, secondo quanto si apprende, delle prime 184mila dosi circa delle 400-500mila attese entro la fine di aprile. Le fiale dell'unico vaccino monodose dovrebbero arrivare tra martedì e mercoledì all'hub della Difesa all'aeroporto di Pratica di Mare, assieme a 175mila dosi di Astrazeneca. Entro mercoledì, inoltre, Pfizer dovrebbe consegnare in tutta Italia oltre un milione di dosi mentre è prevista sempre per l'inizio della settimana la consegna da parte di Moderna. Aifa: seconda dose non oltre 42 giorni per Pfizer e Moderna - L'intervallo "ottimale tra le dosi è, rispettivamente, di 21 giorni per il vaccino Comirnaty di Pfizer-BionTech e di 28 giorni per il Vaccino Covid-19 Moderna. Qualora tuttavia si rendesse necessario dilazionare di alcuni giorni la seconda dose, non è possibile superare in ogni caso l'intervallo di 42 giorni per entrambi i vaccini a mRNA. Si ribadisce che per ottenere una protezione ottimale è necessario completare il ciclo di vaccinazione con la seconda dose". È quanto afferma la Commissione tecnico scientifica dell'Aifa nel parere che è allegato alla nuova circolare del ministero della Salute 'Vaccinazione anti Sars-CoV2'. "La situazione dell'Italia è ancora di estrema gravità, per questo siamo molto preoccupati del numero molto elevato di morti tutti i giorni. La sensazione è che ci sia ancora molto da fare e un po' da resistere e soffrire per i prossimi due mesi. Lo sforzo attuale è di vaccinare il più possibile". Così, durante un incontro online organizzato dal Centro Psicoanalitico di Bologna e dalla Biblioteca Salaborsa, il direttore generale di Aifa Nicola Magrini. "Occorre continuare a fare il massimo - ha aggiunto - per spegnere questa pandemia, come fatto in altri Paesi e si è visto che è possibile". (Fonte: ANSA)

10/04/2021 19:54
Cosmari, c'é l'intesa: al via da maggio le vaccinazioni per i dipendenti

Cosmari, c'é l'intesa: al via da maggio le vaccinazioni per i dipendenti

Azienda Cosmari, a maggio partono le vaccinazioni per i dipendenti: protocollo d’intesa con le parti sindacali A seguito della sottoscrizione del “Protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all’attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-CoV-2/ Covid-19 nei luoghi di lavoro”, la direzione aziendale di Cosmari ha incontrato le rappresentanze sindacali locali al fine di contribuire alla rapida realizzazione del Piano vaccinale anti SARS-CoV-2/Covid-19, coordinato dal Commissario Straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19 e per l’esecuzione della campagna vaccinale nazionale. Infatti, il Governo favorisce, per quanto di sua competenza, la piena attuazione del Protocollo, con l’obiettivo di favorire l’applicazione e l’efficacia delle misure di contrasto e di contenimento della diffusione del Covid-19 negli ambienti di lavoro - e di accrescerne, conseguentemente, la sicurezza e la salubrità. “Cosmari, in questa prospettiva ha avvertito la responsabilità sociale di collaborare attivamente all’iniziativa, sia attraverso l’offerta di spazi aziendali per l’utilizzo diretto da parte del sistema  pubblico dell’emergenza come punti di vaccinazione aggiuntivi, sia attraverso l’impegno alla vaccinazione diretta del proprio personale, nella convinzione che solamente un’azione generale e coordinata può abbattere i tempi della vaccinazione, ampliare la tutela e consentire di proteggere la salute collettiva “, spiega l’azienda in una nota.  Quindi anche Cosmari e le Parti sociali sono intervenuti per disciplinare le misure di contrasto e di contenimento del rischio di contagio in relazione a particolari settori produttivi e alle specificità dei rispettivi rischi e attività, con l’obiettivo prioritario di coniugare la prosecuzione delle attività dei servizi erogati con la garanzia di adeguate condizioni di salubrità e sicurezza degli ambienti e delle modalità di lavoro. Certamente tutti i dipendenti di Cosmari che si occupano di raccolta, trattamento e avvio al riciclo dei rifiuti, della selezione delle macerie del sisma e in particolare della raccolta differenziata dei rifiuti conferiti dalle persone positive al covid o in stato di isolamento domiciliare sono sottoposti ad un particolar rischio di contagio e quindi il Direttore Giampaoli, anche a nome del CdA e i rappresentanti dei sindacati hanno concordato l’esecuzione di una specifica campagna vaccinale da attuare nel prossimo mese di maggio, valorizzando le sinergie tra tutti gli attori in campo anche attraverso la realizzazione di punti di vaccinazione aggiuntivi a livello territoriale e riservati ai dipendenti Cosmari”. La vaccinazione delle lavoratrici e dei lavoratori realizza il duplice obiettivo di concorrere ad accelerare e implementare a livello territoriale la capacità vaccinale anti SARS-CoV2/Covid-19 e a rendere, nel contempo, più sicura la prosecuzione delle attività di raccolta dei rifiuti e di interfaccia con la vasta utenza sull’intero territorio della provincia di Macerata e di Loreto, accrescendo il livello di sicurezza degli ambienti di lavoro.  Cosmari si è impegnato a mettere a disposizione il medico aziendale, i locali infermeria e ad assumersi eventuali oneri di assistenza sanitaria previste.  

10/04/2021 14:00
Camerino, dal 12 aprile cambia la sede del centro vaccinale: sarà spostata al Palasport "Le Calvie"

Camerino, dal 12 aprile cambia la sede del centro vaccinale: sarà spostata al Palasport "Le Calvie"

“A partire da lunedì 12 aprile per esigenze organizzative e di sicurezza sanitaria dell’Asur, il centro vaccinale fino a oggi allestito nel quartiere Vallicelle, sarà spostato nel palazzetto comunale in località Le Calvie. Tutte le persone che avevano prenotato il proprio vaccino, dovranno dunque recarsi nella nuova sede indicata”. Lo comunica, in una nota, l’amministrazione comunale di Camerino.  Le attività del centro sportivo comunale saranno spostate nelle palestre del CUS Camerino. “Un ringraziamento al rettore Claudio Pettinari, al presidente del CUS Stefano Belardinelli ai responsabili delle associazioni sportive e al dirigente scolastico Maurizio Cavallaro per la disponibilità e la collaborazione - ha detto il sindaco Sandro Sborgia - In queste ore ci sono state comunicate delle esigenze nuove dall’Asur, da applicare con estrema urgenza e abbiamo dovuto mettere a disposizione immediatamente una struttura comunale più ampia rispetto a quella del quartiere Vallicelle. Altre soluzioni non sono a norma per cui l’unica via percorribile è stata quella del polo sportivo alle Calvie”. 

10/04/2021 12:30
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