Sanità

AstraZeneca, c'é il via libera dell'Ema: "Vaccino sicuro ed efficace". Domani ripartono le inoculazioni

AstraZeneca, c'é il via libera dell'Ema: "Vaccino sicuro ed efficace". Domani ripartono le inoculazioni

Via libera dell'Agenzia europea del farmaco (Ema) al vaccino AstraZeneca. "Il vaccino AstraZeneca è sicuro, efficace, i benefici sono superiori ai rischi ed escludiamo relazioni tra casi di trombosi" e la somministrazione dei sieri. Lo afferma la direttrice di Ema Emer Cooke argomentando il via libera al vaccino nella conferenza stampa. I casi di trombosi dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca "sono inferiori" a quelli che avvengono tra la popolazione non vaccinata, ha detto Sabien Straus, presidente del Prac (Commissione di farmacovigilanza). Tuttavia non può essere escluso un legame con i rari casi tromboembolici e perciò occorre avvertire di queste possibilità, ha spiegato la direttrice dell'Ema, Emer Cooke. Sono stati riportati 25 casi" di eventi tromboembolici rari "su 20 milioni di vaccinati" con AstraZeneca. Lo ha detto la presidente della commissione sicurezza dell'Ema, Sabine Strauss."I benefici del vaccino di AstraZeneca continuano ad essere molto superiori ai rischi. La commissione sulla sicurezza dell'Ema non ha trovato prova di problemi di qualità o sui lotti". Così Sabine Strauss, a capo della commissione sulla sicurezza dell'Ema."Lanceremo ulteriori approfondimenti per capire di più" riguardo agli eventi avversi rari segnalati dopo la vaccinazione con AstraZeneca. Lo ha detto la direttrice dell'Agenzia europea del farmaco (Ema), Emer Cooke.Il foglietto illustrativo del vaccino AstraZeneca "deve essere aggiornato: è importante che venga comunicato al pubblico e agli operatori sanitari perché apprendano meglio queste informazioni, permettendo loro di mitigare questi effetti collaterali". Lo ha detto Sabien Straus, presidente del Prac (Commissione di farmacovigilanza) "Vogliamo inviare una lettera ad AstraZeneca, che ci permette di avviare un dialogo con l'azienda nel quadro della risoluzione dei conflitti, la lettera è in preparazione": lo ha detto un portavoce della Commissione Ue, precisando che la lettera è in preparazione, e che Bruxelles sta consultando gli Stati membri per poterla inviare rapidamente. "Il governo italiano accoglie con soddisfazione il pronunciamento dell'Ema sul vaccino di AstraZeneca. La priorità del Governo rimane quella di realizzare il maggior numero di vaccinazioni nel più breve tempo possibile". Lo dice il premier Mario Draghi. Domani dalle ore 15.00 riprendono le vaccinazioni con il vaccino anti-Covid di AstraZeneca, comunica il ministero della Salute. "Sentito il Ministro della Salute, la Direzione generale della Prevenzione e il Consiglio Superiore di Sanità, l'Agenzia italiana del farmaco Aifa rende noto - si comunica in una nota - che sono venute meno le ragioni alla base del divieto d'uso in via precauzionale dei lotti del vaccino, emanato il 15 marzo 2021". Pertanto, domani, "non appena il Comitato per i farmaci ad uso umano (CHMP) rilascerà il proprio parere, AIFA procederà a revocare il divieto d'uso del vaccino AstraZeneca, consentendo così una completa ripresa della campagna vaccinale a partire dalle ore 15.00". Da quanto comunica la Regione, invece, nelle Marche si ricomincerà con la somministrazione del vaccino AstraZeneca dal prossimo sabato 20 marzo. "Si è proceduto - informa l'Ente regionale - alla predisposizione degli elenchi degli utenti a cui, negli scorsi giorni, era stato sospeso l'appuntamento per il vaccino e che saranno contattati telefonicamente, a partire da domani, venerdì 19 marzo, dagli operatori che forniranno loro indicazioni circa il giorno, il luogo e l'orario del nuovo appuntamento per la vaccinazione. La somministrazione dei vaccini AstraZeneca riprende, progressivamente, a partire da sabato 20 marzo, in tutti i punti vaccinali predisposti, che sono stati potenziati al fine di procedere al recupero di tutti gli appuntamenti entro il 31 marzo. Nel frattempo sta procedendo regolarmente come da programma la somministrazione dei richiami Pfizer e Moderna ai cittadini di età superiore ad 80 anni che hanno ricevuto la prima dosa tra il 20 febbraio e il 12 marzo. La Regione Marche ricorda a "a tutti l'importanza della vaccinazione per poter superare la fase critica della pandemia e che i vaccini in uso sono efficaci e sicuri nella protezione dal Covid19, così come definito dalla stessa Ema, che ha concluso che il vaccino non può essere associato ad un aumento di eventi tromboembolici".    

18/03/2021 19:53
Pieve Torina, gli ospiti della Casa di Riposo a Matelica per altri 12 mesi: "soluzione temporanea"

Pieve Torina, gli ospiti della Casa di Riposo a Matelica per altri 12 mesi: "soluzione temporanea"

Gli ospiti della casa di riposo di Pieve Torina potranno restare a Matelica per altri 12 mesi. Questo l'esito dell'incontro svoltosi ieri in conferenza dei servizi dove si è stabilita la firma di una convenzione di durata annuale. È soddisfatto il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci che, per il momento, può constatare la comune convinzione di mantenere la casa di riposo nella struttura ospedaliera matelicese. "Dall’incontro di ieri è emersa la volontà di trovare una soluzione condivisa che tenga conto delle condizioni di vita degli anziani, per non privarli di quel minimo di tranquillità che erano riusciti a conquistarsi in questi ultimi tempi, dopo la terribile esperienza del sisma. Si tratta - prosegue Gentilucci - di una soluzione temporanea ovviamente, che ci consente di poter procedere celermente verso una soluzione alternativa che stiamo cercando di attuare a Pieve Torina e su cui lavoriamo da tempo. Questa è la nostra volontà. Era importante però, dopo le accelerazioni di questi giorni dovute al covid, trasmettere serenità a queste persone fragili, già provate, oltre che dall’età, da una serie di esperienze difficili, sia sul piano fisico che psicologico”. L’obiettivo dunque, per Gentilucci, è arrivare quanto prima a riportare gli anziani della casa di riposo a Pieve Torina, in una struttura idonea, liberando l’ospedale di Matelica.  

17/03/2021 18:18
Macerata, sarà nell'area Valleverde la nuova struttura vaccinale: "attiva dopo Pasqua"

Macerata, sarà nell'area Valleverde la nuova struttura vaccinale: "attiva dopo Pasqua"

Il Comune di Macerata ha messo a disposizione dell’Asur Marche – Area Vasta 3 una nuova struttura per la somministrazione del vaccino alla popolazione. La location, che si trova a Piediripa, sarà fruibile dopo Pasqua. Si tratta del capannone situato in via Teresa Noce che si trova, dopo l’intersezione tra via Di Vittorio e via 8 Marzo, procedendo verso San Claudio, sulla sinistra, nell’area Valleverde a Piediripa. L’edificio, della UniCredit Leasing, è stato concesso gratuitamente al Comune, che lo metterà a disposizione dell’Asur. Le dimensioni della struttura sita a Piediripa infatti sono congrue con l’avvio della vaccinazione di massa che interesserà ampie fasce della popolazione. Giovedì il sindaco Sandro Parcaroli, insieme all’assessore alla Protezione Civile Paolo Renna, al delegato funzionale alla Sanità Giordano Ripa, alla curatrice fallimentare della struttura, la dottoressa Virginia Marozzi, ai tecnici del Comune e alla dirigenza dell’Area Vasta 3, ha effettuato un sopralluogo nella struttura. Tutti i presenti hanno valutato varie soluzioni logistiche all’interno dell’edificio al fine di ottimizzare il rapporto tra esigenze operative vaccinali e gli spazi disponibili. "Siamo a lavoro da settimane per individuare una nuova location insieme a tutti gli attori coinvolti e ringrazio l’UniCredit Leasing per essersi dimostrata sensibile alla causa, di primaria importanza per tutta la popolazione dei 24 comuni ricadenti nel distretto di Macerata, e aver concesso gratuitamente i locali – ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -; si tratta di una grande dimostrazione di come il privato può supportare il pubblico soprattutto in momenti delicati come questi. Quanto fatto dall’UniCredit per la cittadinanza dimostra quanto sia importante pensare al bene del prossimo soprattutto in periodi difficili come quello che stiamo vivendo. All’interno del capannone potranno essere allestite, potenzialmente, 16 postazioni con la relativa possibilità di poter vaccinare un numero rilevante di persone ogni giorno". "Ricevuta la richiesta da parte del Comune – sottolinea l’AD di UniCredit Leasing, Mario Agostini – ci siamo immediatamente attivati per concedere la disponibilità dell’immobile, proponendolo in comodato d’uso gratuito. Come società di leasing condividiamo con il Gruppo UniCredit l’impegno ad essere al fianco delle istituzioni, a supporto del territorio e delle sue comunità". "È il nostro modo di essere parte della soluzione – sottolinea Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord UniCredit –. Iniziative come questa, a concreto supporto dell’area maceratese, si aggiungono ai piani operativi messi tempestivamente in atto dal nostro Gruppo a supporto di cittadini e imprese. Così ci siamo mossi fin dall’inizio della pandemia, confermandoci punto di riferimento e parte attiva per superare insieme la complessa fase che stiamo attraversando". "In questa prima fase, essendo la vaccinazione ristretta a determinate categorie di soggetti come gli over 80 e gli insegnanti, è stata individuata la sede dell’oratorio Santa Madre di Dio in via Capuzi dove le operazioni, grazie al supporto della parrocchia, della Polizia locale, della Protezione civile, delle associazioni e dell’Apm, si sono svolte nella massima sicurezza" ha aggiunto il sindaco. "Verificata l’inadeguatezza di una tensostruttura, principalmente per il fatto che la stessa potrebbe essere soggetta alle intemperie (caldo, vento, pioggia, ecc…) oltre al fatto che in questo caso sarebbe stata necessaria una vigilanza notturna continua, è stata individuata la struttura di Piediripa – ha aggiunto l’assessore alla Protezione Civile Paolo Renna -. In questo modo invece saremo sicuri che le operazioni si svolgeranno in un luogo consono e nelle massime condizioni di sicurezza e per questo ringrazio UniCredit Leasing per quanto fatto in tempi celeri. Si tratta di uno spazio di 600 metri quadri, baricentrico, ad appena cinque chilometri dall’ospedale e con un’ampia zona parcheggi".   "L’avvio della campagna vaccinale è l’unico modo per uscire dalla pandemia e ci auguriamo che la maggior parte della popolazione aderisca – hanno concluso Parcaroli e Renna -. Nel frattempo invitiamo tutti al rispetto delle norme dato che i contagi, anche nel nostro Comune, continuano a salire"-  

16/03/2021 12:29
Alessandro Maccioni sarà direttore amministrativo dell'Usl Umbria 1 sino al 2024

Alessandro Maccioni sarà direttore amministrativo dell'Usl Umbria 1 sino al 2024

Alessandro Maccioni confermato alla direzione amministrativa dell’Azienda Usl Umbria 1. L'ufficialità della notizia è arrivata oggi a seguito della delibera del direttore generale Gilberto Gentili.  Maccioni, in carica come direttore amministrativo dallo scorso 31 luglio, conserverà l'incarico sino ai trenta giorni successivi alla scadenza del mandato del direttore generale (vale a dire fino al 30 gennaio 2024). Si ricorda come dall’agosto 2015 fino al 30 luglio 2020 il dottor Maccioni sia stato direttore dell’Area Vasta 3 della provincia di Macerata, dove ha anche affrontato l’emergenza legata al sisma del 2016 e la prima fase della pandemia di Covid-19.

15/03/2021 21:39
INTERVISTA - L'invisibile lotta contro il Covid, parla la psicologa Del Savio: "Alleniamo la resilienza"

INTERVISTA - L'invisibile lotta contro il Covid, parla la psicologa Del Savio: "Alleniamo la resilienza"

Il ritorno in zona rossa dell'intera regione Marche sino alle festività pasquali, rappresenta - anche dal punto di vista psicologico - l'ennesimo duro banco di prova a cui la pandemia ci costringe. Per evitare un'ulteriore diffusione del contagio, si vivrà per il secondo anno consecutivo una Pasqua in lockdown con molti che, magari, saranno anche lontani dai propri affetti più cari. La normalità tanto agognata slitta nuovamente a data da destinarsi. Di certo, però, alcune categorie hanno visto più da vicino gli effetti devastanti che il Covid porta con sé sia sul fisico che sulla quotidianità delle persone. Il riferimento va soprattutto a quegli operatori sanitari che tutti i giorni combattono in prima linea nei presidi ospedalieri così come nelle case di riposo.  A questo proposito abbiamo richiesto il parere della dottoressa Sonia Del Savio, psicologa e psicoterapeuta, responsabile del "Centro Esserci" di Tolentino. A lei si deve la nascita di "Gomito a Gomito", l'iniziativa che ha l'obiettivo di supportare coloro che da oltre un anno stanno offrendo con incessante impegno il loro sostegno a coloro che stanno affrontando la battaglia contro questo subdolo virus. E’ passato circa un mese dall’avvio del progetto “Gomito a Gomito”, lo sportello d’ascolto psicologico gratuito che avete deciso di offrire agli operatori sanitari. Qual è il bilancio parziale dell’iniziativa? Come dicemmo inizialmente, la collaborazione con il Nursind (si occupa di infermieri e ostetriche) dura da molti anni e hanno sede all’interno della struttura del Centro Esserci. Già alcune richieste erano in atto, da qui si è rinforzata l’idea di realizzare questa iniziativa a supporto di queste figure professionali. Cosa traspare parlando con loro, quali sono le paure e le ansie che maggiormente hanno manifestato nel corso degli incontri? Vorrei fare un riferimento. L’8 Marzo sono stata invitata ad una giornata convegnistica “Lavoratrici contro Covid, 8 Storie di Resilienza per l’8 Marzo" dove ci sono state testimonianze di persone che hanno contratto il Covid tra cui infermiere. Mi sono ritrovata ad ascoltare, condividere, riflettere sulla paura e il coraggio di tante persone che sono state contagiate. Il racconto di Sara termina cosi: ”Ritornare a lavoro? È stato un momento particolare, ho avuto la sensazione di essere disarmata pur avendo la corazza dei dispositivi ma credo in questa professione, la sento davvero forte, sono innamorata del mio lavoro e mi rimetto in gioco”. È lo stesso racconto dei tanti infermieri contagiati, la forza di vincere sulla paura. Il Covid che impatto ha avuto, tra il personale sanitario, dal punto di vista professionale e dal punto di vista dei rapporti umani?  Rispetto al ruolo sanitario porto il vissuto di tante giovanissime infermiere catapultate nel mondo del lavoro per la prima volta e solo dopo un mese sono state contagiate, alle coordinatrici e caposale dei reparti che hanno avuto impatti emotivi fortissimi legate dall’ansia di non poter arrivare dappertutto e di non poter rispondere alle numerose richieste in arrivo. Ai colleghi chiamati da altri reparti per aiutare lo stato di emergenza digiuni di quello specifico lavoro ma, con l’aiuto di gruppo, sono andati avanti ed hanno imparato in fretta. Queste persone dietro la divisa e la corazza dei dispositivi hanno la loro vita, i loro affetti, i loro figli, la loro famiglia e di conseguenza vivono (come tutti) con il timore costante di contagiare. Infatti spesso anche i figli ne hanno risentito: sono emerse varie fragilità legate all’ansia e al disturbo del sonno. In questi mesi di chiusure forzate, tutti siamo stati e siamo tuttora costretti a rimanere più tempo in casa. Questa situazione che impatto ha avuto sui rapporto familiari? Ha notato un riavvicinamento verso quelli che sono gli affetti più cari o un deterioramento di rapporti, magari, già incrinati prima della pandemia?  Sicuramente la risposta è duplice…l’essere costretti a rimanere in casa per questo lungo periodo ha incrinato ulteriormente rapporti conflittuali già esistenti, mentre per qualcuno può essere stata l’occasione per ritrovarsi e ripartire o meglio valorizzare, soffermarsi su cose situazioni che nel tran tran quotidiano ci sfuggono o non possiamo curare con maggiore attenzione. In quest’ottica, visto il ritorno alla didattica a distanza per tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado , dal suo osservatorio quanto incide la prolungata mancanza di socialità che solo un ambiente scolastico riesce a dare in fasce d’età così delicate? E in ambito familiare, cosa cambia nell’avere più tempo in casa i propri figli? Sono anch’io una mamma di due ragazzini preadolescenti e lo vivo sulla mia pelle. La didattica a distanza non potrà mai sostituire e colmare l’efficacia dell’essere in presenza. La mancanza di scambio vero lascia un vuoto che i pc, giochi on line etc non potranno eguagliare. Anzi proprio l’uso esagerato di tutto ciò scatena altri disturbi nei nostri ragazzi. Pensiamo a chi già viveva delle fragilità, in solitudine e con varie problematiche. Nella nostra provincia ci sono stati istituti scolastici che hanno deciso di attivare sportelli d’ascolto psicologico dedicati agli studenti. La ritiene una valida iniziativa?  Assolutamente si, sono iniziative già attive da tempo. Sicuramente, se vengono ampliati questi servizi, i ragazzi potranno avere uno spazio per depositare le loro preoccupazioni e ansie. Nell’ultimo anno avete avuto evidenza di un aumento di richieste di supporto psicologico presso il vostro centro?   Sì, devo dire che ci sono state molte richieste sia on line sia in presenza. Come abbiamo detto all’inizio del progetto oltre la consulenza psicologica offerta dal Nursind abbiamo delle scontistiche per i dipendenti pubblici che sicuramente danno una bella mano per abbattere i costi per chi è intenzionato a proseguire un percorso o estendere questa possibilità per i propri familiari (di quel dipendente pubblico). Abbiamo attivato tutte le risorse possibili. Quando riusciremo a ritrovare la normalità che ha contraddistinto le nostre vite prima dell’avvento del Covid-19, quali saranno le maggiori difficoltà che si incontreranno? Resterà un timore latente nell’approcciarsi agli altri o la voglia di tornare a conoscersi preverrà? Quanto inciderà la cosiddetta Sindrome della Capanna (paura di uscire di casa) da Covid? Ecco nonostante questo scenario esiste la Resilienza, persone, donne che non si spezzano di fronte all’urto. La famosa citazione di Nietzsche ”ciò che non uccide fortifica” ci ricorda che possiamo cadere e sentirci perfino sconfitti per un determinato periodo ma non dobbiamo mai cancellare le nostre risorse. Non siamo al mondo per soffrire, il dolore deve essere sempre temporaneo e rappresentare un’esperienza di vita e a volte dobbiamo solo aspettare perché il percorso di guarigione richiede un certo tempo ed è soggettivo.  

15/03/2021 20:29
Ospedale di Camerino di nuovo dedicato ai malati Covid, Sborgia: "Chiesto ancora un sacrificio"

Ospedale di Camerino di nuovo dedicato ai malati Covid, Sborgia: "Chiesto ancora un sacrificio"

"Oggi pomeriggio con un messaggio telefonico, l’Assessore alla sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini, mi ha comunicato che, in conseguenza dell’aumento epidemico, i dirigenti Asur hanno deciso di aprire il secondo piano dell’ospedale di Camerino ai pazienti Covid. Ho, quindi, provveduto a chiamare la direttrice generale dell’Area Vasta 3, la dottoressa Daniela Corsi, la quale mi ha confermato che l’ospedale di Camerino torna a essere interamente dedicato alle sole cure di pazienti Covid".  Così il sindaco di Camerino Sandro Sborgia, illustra le modalità con le quali è stato informato della conversione del secondo piano del nosocomio cittadino per i pazienti Covid.  "Ancora una volta, con lo stesso senso di responsabilità che ci contraddistinse l’8 marzo dello scorso anno, non possiamo che prendere atto della situazione, sperando di ritornare presto a una situazione di normalità. Resta, altresì, da comprendere come, durante la prima ondata si siano raggiunti i 169 ricoveri in terapia intensiva (il 31 marzo 2020), gestiti in diverse strutture tra cui Camerino, senza che all'epoca fosse disponibile il Covid Hospital di Civitanova e oggi, invece, con 132 ricoveri in terapia intensiva, non si riescono ad attivare ulteriori posti letto al Covid di Civitanova per mancanza di personale" osserva amaramente Sborgia.  "Camerino, la sua popolazione e quella dell’entroterra è chiamata ancora una volta a fare un sacrificio, mettendosi a disposizione in questo momento drammatico in cui l'unico obiettivo è salvare vite - aggiunge il primo cittadino -. Speriamo di superare al più presto questi momenti drammatici. Vigileremo affinché una volta terminata l'emergenza, siano ripristinati tutti i servizi e il personale necessario a garantire il pieno funzionamento dell'ospedale camerte, punto di riferimento per l'intera zona montana". "Un pensiero è rivolto a tutto il personale sanitario e ai familiari cui va il nostro ringraziamento, nonchè ai malati e ai loro familiari che attendono, tra tante preoccupazioni, il ritorno a casa dei propri cari" conclude Sborgia.      

15/03/2021 20:10
Stop al vaccino AstraZeneca in Italia. Speranza: "Fiducia che tutto si chiarisca nelle prossime ore"

Stop al vaccino AstraZeneca in Italia. Speranza: "Fiducia che tutto si chiarisca nelle prossime ore"

L'Agenzia italiana del farmaco Aifa ha deciso di estendere in via del tutto precauzionale e temporanea, in attesa dei pronunciamenti dell'EMA, il divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca Covid19 su tutto il territorio nazionale. "La decisione della sospensione delle somministrazioni del vaccino Astrazeneca, per ragioni esclusivamente precauzionali, da parte di Aifa è stata assunta dopo un colloquio tra il Presidente del Consiglio Mario Draghi e il Ministro della Salute Roberto Speranza. Durante la giornata Speranza ha avuto colloqui con i ministri della Salute di Germania, Francia e Spagna", spiegano fonti del Ministero della Salute all'Ansa. "Le scelte compiute e condivise oggi dai principali Paesi europei su Astrazeneca sono state assunte esclusivamente in via precauzionale in attesa della prossima decisiva riunione di Ema. Abbiamo fiducia che già nelle prossime ore l'agenzia europea possa chiarire definitivamente la questione", afferma il Ministro della Salute, Roberto Speranza. Tale decisione è stata assunta in linea con analoghi provvedimenti adottati da altri Paese europei come Germania e Francia. L'Agenzia italiana del farmaco comunica che renderà nota tempestivamente ogni ulteriore informazione che dovesse rendersi disponibile, "incluse le ulteriori modalità di completamento del ciclo vaccinale per coloro che hanno già ricevuto la prima dose". Pertanto tutte le vaccinazioni in programma nelle Marche con il vaccino AstraZeneca vengono temporaneamente sospese fino ai pronunciamenti ufficiali dell'Ema e delle decisioni dell'Aifa e del Ministero. Sono dunque sospese tutte le nuove vaccinazioni, sia per i cittadini over80, sia per il personale scolastico docente e non docente sia per le forze dell'ordine. Saranno invece garantiti i richiami per i cittadini over 80 già vaccinati con Pfizer e Moderna nelle scorse settimane, che potranno recarsi nei punti di vaccinazione così come da programma per il completamento del ciclo vaccinale. "Si comprendono i disagi che la popolazione sta affrontando in queste ore collegati a scelte prudenziali di natura nazionale che non sono imputabili al nostro sistema sanitario regionale. Si invitano tutti i cittadini ad attenersi alle comunicazioni ufficiali degli enti competenti. Sarà cura del Servizio sanitario regionale comunicare ai cittadini le nuove date di vaccinazione dopo il pronunciamento dell'Ema" ha fatto sapere l'assessore alla Sanità della Regione Marche Filippo Saltamartini.

15/03/2021 17:38
Ospedale di Camerino, un altro piano destinato ai pazienti Covid: riconversione da oggi pomeriggio

Ospedale di Camerino, un altro piano destinato ai pazienti Covid: riconversione da oggi pomeriggio

Dopo la riconversione di 10 posti letto di Medicina d’Urgenza dell'Ospedale di Civitanova Marche per i pazienti Covid, oggi è toccato ad un interno piano del nosocomio di Camerino ricevere lo stesso trattamento. E' quanto comunicato in una nota diramata dalla Regione Marche: "In conseguenza all'aggravarsi della pressione ospedaliera, che vede oggi 131 persone in terapia intensiva su 233 posti a disposizione nelle strutture sanitarie marchigiane (56%), 703 ricoverati in area medica (59% dei posti disponibili), e 120 persone nei Pronto Soccorso, di cui 23 a Civitanova e 24 a Macerata e 5 a Camerino in attesa di essere ricoverati, i dirigenti di Asur Marche e dell'Area Vasta 3, in considerazione del piano pandemico regionale, hanno stabilito la necessità di ampliare ulteriormente il numero di posti letto dedicati ai pazienti Covid-19 presso l'ospedale di Camerino, dalle ore 17 di oggi, utilizzando il secondo piano del suddetto ospedale. Rimangono garantite tutte le attività di emergenza, il pronto soccorso, 1 posto letto di Terapia Intensiva non Covid e tutta l'attività specialistica".  

15/03/2021 17:16
Matelica, riapre l'ospedale. FdI sulle dimissioni della Procaccini: "Non sarà all'opposizione"

Matelica, riapre l'ospedale. FdI sulle dimissioni della Procaccini: "Non sarà all'opposizione"

"Abbiamo ricevuto nei giorni scorsi la notizia delle dimissioni di Rosanna Procaccini dall'incarico di Assessore alla Sanità del Comune di Matelica. Siamo dispiaciuti per questa decisione di una delle colonne portati dell'amministrazione comunale matelicese, scaturita da un caso che speriamo rientri il prima possibile determinando contemporaneamente un rafforzamento della Giunta Baldini e uno sviluppo positivo dell'opera di Governo". Questo quanto dichiarano in una nota congiunta Elena Leonardi (Consigliera regionale di FdI), Massimo Belvederesi (Coordinatore di FdI nella Provincia di Macerata) e Luigi Sola (Responsabile di FdI a Matelica). "Possiamo affermare con certezza che Fratelli d'Italia non passerà all'opposizione e che Rosanna continuerà a sostenere questa amministrazione anche dai banchi del Consiglio comunale. Anche il fatto che la Regione abbia già promosso un tempestivo intervento a sostegno dell'Ospedale di Matelica e contestualmente degli ospiti delle RSA terremotate che attualmente sono ospitati nella struttura matelicese, segnala che Fratelli d'Italia porti avanti a tutti i livelli istituzionali, a partire dal Presidente Acquaroli, una politica a sostegno delle reali esigenze del territorio e di sinergia tra gli enti e che anzi si impegna a risolvere quei problemi che interessano le comunità e i comprensori rimasti troppo spesso inascoltati".  Di oggi è la notizia della riapertura ufficiale dell'ospedale di comunità di Matelica, visto il superamento dell'emergenza sanitaria.     

15/03/2021 15:59
Dad anche per i figli degli infermieri, Nursind: "Vogliamo lavorare e la didattica in presenza"

Dad anche per i figli degli infermieri, Nursind: "Vogliamo lavorare e la didattica in presenza"

Nursind Marche: gli infermieri chiedono di andare a lavorare e la didattica in presenza per i lavoratori essenziali Il sindacato delle professioni infermieristiche ed ostetriche Nursind sostiene le richieste degli infermieri genitori di figli minori che preferirebbero  andare a lavorare invece di fruire dei congedi per seguire i figli nella DAD. "Abbiamo fatto un appello al Ministro Speranza e al Presidente del Consiglio Draghi, al Presidente della Regione Marche Acquaroli, affinché vengano dati strumenti per poter svolgere il nostro lavoro senza dover abbandonare i nostri figli", spiega in una nota il Nursind Marche . "Il nuovo DL n.30 del 13/03/2021 eroga a seguito della chiusura delle scuole di ogni ordine e grado ,  la possibilità di richiedere aspettativa al 50% o non retribuita o bonus baby sitting, ma ciò in realtà non da risposte adeguate alle problematiche del Servizio Sanitario Regionale ed ai professionisti sanitari. Reperire una baby Sitter per le famiglie con sanitari è sempre stato un problema, per molteplici ragioni, non ultima la paura di contagi e la flessibilità di orari; inoltre le Aziende Sanitarie nonostante il diritto, spesso ostacolano la concessione dell'aspettativa con gli Ordini di Servizio e le priorità gestionali organizzative dovute all’emergenza in atto".  In particolare evidenziamo le conseguenze negative, di tali misure con permessi di personale utile indispensabile, su un sistema sanitario già molto precario, con carenze numeriche estreme di personale sanitario, si andrebbero ulteriormente a stressare sanitari ormai al collasso psico-fisico". "Chiediamo  che venga garantito il diritto di usufruire della didattica in presenza, attuare quanto previsto nel c.d. “Piano Scuola 2020-2021”, non solo per gli studenti con “disabilità e con bisogni educativi speciali”, ma anche agli studenti figli di infermieri e altro personale sanitario e di tutti i lavoratori di servizi essenziali, che sono impegnati nel fronteggiare la pandemia CoViD-19 e di applicare il “Documento per la  pianificazione delle attività scolastiche e formative in tutte le Istituzioni del Sistema Nazionale di Istruzione” approvato con DM 26 Giugno 2020, n. 39 e richiamato dallo Stesso MIUR nella nota del 4/03/2021, dove si prevede che le Regioni possano regolamentare la questione della didattica con proprie ordinanze Il virus corre veloce, la politica tarda a dare risposte, noi stiamo facendo il massimo ed anche oltre permetteteci di farlo sempre come siamo capaci. Chiediamo la didattica in presenza, velocizzare le assunzioni tramite concorsi e attivare tutte le mobilità aperte. Noi ci siamo e insieme con il reale sostegno delle istituzioni possiamo farcela", concludono.

15/03/2021 09:00
Vaccini, sostituito nelle Marche un altro lotto AstraZeneca dopo gli eventi accaduti in Piemonte

Vaccini, sostituito nelle Marche un altro lotto AstraZeneca dopo gli eventi accaduti in Piemonte

“Nelle Marche, in via del tutto precauzionale, è stato accantonato l'utilizzo del lotto AstraZeneca ABV5811, a seguito degli eventi verificatisi in Piemonte nella giornata odierna, e sostituito con altri ulteriori lotti di vaccino a disposizione”. Lo comunica, in una nota, la Regione riguardo al lotto del vaccino che era stata inoculato al docente di Biella deceduto nella notte. “La decisione è assunta a scopo cautelativo – spiegano -  in attesa delle verifiche del caso e di ulteriori eventuali decisioni delle autorità competenti.  A riguardo l'Aifa ha già dichiarato che non esiste nessuna causalità dimostrata tra il decesso e la somministrazione del farmaco e che le attività di farmacovigilanza proseguono sia a livello nazionale che europeo. Aifa rassicura fortemente i cittadini sulla sicurezza del vaccino AstraZeneca. La Regione Marche è attenta a garantire in ogni caso la massima sicurezza nella campagna vaccinale e crede nella necessità e nell'efficacia della profilassi al fine del superamento della pandemia”. Nei giorni scorsi era stato, inoltre, sospeso l'utilizzo del lotto AstraZeneca ABV2856, in seguito alla decisione assunta dall'Aifa (leggi qui l'articolo). 

14/03/2021 22:07
Pieve Torina, anziani positivi all'ospedale di Matelica: "Non vengano sparpagliati in giro"

Pieve Torina, anziani positivi all'ospedale di Matelica: "Non vengano sparpagliati in giro"

È amareggiato il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, per la querelle che sta coinvolgendo i “suoi” anziani che, dal sisma del 2016, sono ospitati nell’ospedale di Matelica. “Potrebbero essere i nostri genitori, i nostri nonni, e dovremmo trattarli tutti con grande dignità, e non come se fossero dei pacchi postali”. Le parole del primo cittadino si riferiscono all’ipotesi di trasferimento degli ospiti da Matelica in altre strutture a causa del contagio da covid-19 che ha colpito tre di loro (già trasferiti) insieme ad un operatore della cooperativa che ha la responsabilità della gestione della residenza. “Per prima cosa voglio ringraziare i cittadini di Matelica e l’ASUR per l’accoglienza. Ma non posso non esecrare chi ha dichiarato che il comune di Pieve Torina ha disponibilità di strutture idonee ad ospitare anziani. Dove sarebbero queste strutture? Evidentemente chi parla così fa finta di non conoscere la realtà - constata amaramente il primo cittadino -. Io c'ero la notte del 26 ottobre a tirar fuori gli ospiti dalla residenza, spaventati, sotto la pioggia, con le pietre che crollavano. Ho respirato insieme a loro l’odore terribile della polvere delle mura che si disgregavano." "Questa vicenda rischia di diventare oggetto di un triste mercimonio politico, di scambi e di accuse, facendo venir meno il senso etico e civile dell'amministrare. Forse - prosegue Gentilucci - non è chiara ancora a tutti qual è la situazione nel nostro paese, così come in quegli altri distrutti dal sisma. E allora, se subito dopo ci siamo tutti abbracciati, le varie comunità hanno solidarizzato per aiutarsi e sostenersi a vicenda ed è prevalso un orientamento d’interventi che non prevedeva differenziazioni particolari, ora è arrivato il momento di cominciare a distinguere tra chi ha subito danni enormi come noi, e chi ne ha subiti di minori". "È ora che il cratere, nel senso vero della parola, sia riservato nella propria connotazione normativa e di interventi solo a coloro che non vivono più situazioni di normalità. Vorrei ricordare che Pieve Torina è tra i primi comuni ad aver avviato l’iter per la ricostruzione di un’opera pubblica, che sarà proprio una struttura per anziani - conclude il sindaco Gentilucci -. Ma sia chiaro: se i nostri concittadini verranno cacciati da Matelica, essi dovranno tornare immediatamente a Pieve Torina, valutando anche soluzioni temporanee, quelle soluzioni che avevamo invocato a suo tempo e che, però, non ci sono state mai concesse. Non consentirò che i nostri anziani vengano sparpagliati in giro per le Marche. Lo devo a quelli che non ci sono più, a quelli che sono ancora in vita, a quelli con cui camminavo da bambino e mi chiedono rispetto”.

13/03/2021 16:47
Matelica, incontro con Acquaroli sull'ospedale. Baldini: "Raggiunto obiettivo della riapertura"

Matelica, incontro con Acquaroli sull'ospedale. Baldini: "Raggiunto obiettivo della riapertura"

Nella giornata di ieri il sindaco di Matelica Massimo Baldini ed il vice sindaco Denis Cingolani, sono stati convocati dal Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli per un incontro formale con il Sindaco di Pievetorina Alessandro Gentilucci, la Direttrice dell’ASUR Marche Nadia Storti e Daniela Corsi, in rappresentanza dell’Area Vasta 3, al fine di affrontare e risolvere il problema della chiusura dell’Ospedale di Comunità “E. Mattei”. L’ASUR Marche area Vasta n. 3, avendo riscontrato sia delle irregolarità dovute alla mancata attuazione dei protocolli COVID 19 sia la positività all’infezione di tre ospiti della casa di riposo di Pievetorina, allocata dal 2016 nel presidio matelicese a causa del sisma, aveva comunicato che il presidio “doveva essere interdetto momentaneamente al pubblico" con tanto di sospensione di "tutte le attività presenti sanitarie e non sanitarie”. Da qui ne è conseguita l'ordinanza sindacale dello scorso 11 marzo di chiusura del presidio (leggi qui). "Dopo un serrato confronto con le parti coinvolte, nel pieno rispetto di tutti i ruoli istituzionali e delle autorità che rappresentiamo, al fine sia di definire il superamento della situazione sia di tutelare la particolare condizione di fragilità dei soggetti coinvolti, abbiamo raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissati e cioè la riapertura della struttura ai cittadini - comunica Baldini -. In un momento così delicato, che l’Italia intera sta vivendo, auspichiamo la comprensione e la collaborazione fattiva di tutte le forze politiche presenti". "A tutela degli interessi della Città di Matelica e della salute pubblica dei suoi cittadini, ricordiamo che sarà nostra premura tenere informati tutti. Vigileremo attentamente sull’attuazione del Piano sanitario, di cui alla Delibera della Giunta Regionale n. 139/2016. Il principio che guida il nostro agire è quello di non anteporre interessi di altri rispetto a quelli della nostra città, pur comprendendo le diverse situazioni contingenti in cui versano i nostri territori" conclude il sindaco Baldini.

13/03/2021 15:57
Saltamartini: "i tre vaccini sono equivalenti". In arrivo nelle Marche un milione di dosi da Aprile

Saltamartini: "i tre vaccini sono equivalenti". In arrivo nelle Marche un milione di dosi da Aprile

“L’allarme va evitato, perché la vaccinazione è l’unico strumento per tornare alla normalità”. L’assessore alla sanità della Regione Marche Filippo Saltamartini è intervenuto a seguito delle polemiche per il lotto di AstraZeneca che è stato sospeso in via precauzionale: “I tre vaccini sono equivalenti – ha spiegato - E’ questo il mantra che dal Presidente del Consiglio Draghi, ai Ministri Gelmini e Speranza ai dirigenti dell’Istituto superiore della Sanita e dall’Aifa è ripiombato nell’intera giornata di ieri nelle Conferenze Stato-Regioni. In molti punti di vaccinazione dislocati nel territorio marchigiano l'unico vaccino disponibile era proprio AstraZeneca, anche per gli over 80, e varie persone ne hanno rifiutato l'inoculazione. “Il piano vaccinale prosegue sulla base delle forniture di farmaci che dal Commissario giungono nella nostra regione – ha annunciato  Saltamartini - Archiviata la triste polemica sui dati dei vaccini che mettono le Marche in pole nell’organizzazione nazionale di copertura anti covid, ieri il Governo ha anticipato la modifica del Piano Nazionale di vaccinazione”. “Infatti, il nuovo sistema sarà basato sulle fasce d’età – ha continuato - Da aprile, con le nuove forniture, si dovrà iniziare la vaccinazione delle persone tra 70 e 80 anni e, poi a seguire, da 60 a 80. Contestualmente dovranno essere vaccinate le persone fragili che sono state dettagliatamente individuate in base alle loro patologie. Che cosa cambia ? Non si tiene conto più delle priorità in relazione alla propria attività professionale o lavorativa e vale solo l’età e l’eventuale patologia di cui le persone soffrono”. Saltamartini ha infine fatto il punto sulla progressione delle inoculazioni dei vaccini nel mese di Marzo: “Nelle Marche abbiamo vaccinato fino ad oggi circa 54.000 persone  su 133.000 soggetti che ne hanno diritto con più di 80 anni, somministrando il 94,2% dei vaccini finora consegnati, una delle Regioni più efficienti a livello nazionale e ricordo solo che le persone che si sono prenotate sono oltre 90.000 – ha concluso - La vaccinazione con circa 1 milione di farmaci è invece prevista nel secondo trimestre: da aprile, maggio e giugno”.    

13/03/2021 12:34
Marche, caos e proteste negli hub vaccinali per AstraZeneca: "è l'unico vaccino che abbiamo"

Marche, caos e proteste negli hub vaccinali per AstraZeneca: "è l'unico vaccino che abbiamo"

Problemi e polemiche nelle Marche per la somministrazione del vaccino AstraZeneca, Dopo il ritiro delle dosi del lotto ABV2856, in molti punti di vaccinazione l'unico vaccino disponibile era proprio AstraZeneca, anche per gli over 80, e varie persone ne hanno rifiutato l'inoculazione. E' successo ad Ancona, presso l'impianto sportivo Paolinelli, ma anche ad Ascoli Piceno, dove ci sono state perplessità anche di alcuni medici di fronte alla responsabilità di inoculare il vaccino in questione a soggetti di età superiore agli 80 anni a cui da oggi questo medicinale è destinato, poiché le dosi di Pfizer fin qui utilizzate per i più anziani sono state accantonate per essere impiegate da domani per il richiamo a chi già avuto la prima dosi. Sulla questione è dovuto intervenire il direttore dell'Area Vasta 5 Cesare Milani per parlare coi sanitari che si rifiutavano di inoculare AstraZeneca agli over 80. "Mi rendo perfettamente conto che la responsabilità è del medico che somministra il vaccino, ma ho detto loro che bisogna basarsi sulle indicazioni e non sulle chiacchiere che circolano che non hanno fondamento scientifico. Anche perché sono esigue le vaccinazioni che hanno dato problemi rispetto alle 5 milioni di dosi di AstraZeneca inoculate nel mondo. C'è - spiega Milani -, chi non può essere vaccinato con AstraZeneca e va bene; ma per gli altri non vige alcun impedimento, tanto più che al momento è l'unico vaccino che abbiamo. Il lotto incriminato, che avevamo già inoculato ad alcune persone prima che fosse bloccato, è stato messo via come hanno potuto verificare anche i Nas che stamani hanno effettuato un sopralluogo. Per quanto riguarda i cittadini che hanno rifiutato di essere vaccinati con AstraZeneca, li richiameremo più in là quando avremo disponibili altri vaccini" conclude il direttore dell'Area Vasta 5. (Fonte: ANSA)  

13/03/2021 09:53
Marche, al via i vaccini a domicilio: consegna ai Medici di Medicina Generale dal 15 marzo

Marche, al via i vaccini a domicilio: consegna ai Medici di Medicina Generale dal 15 marzo

Nel pomeriggio di oggi si è svolta una riunione in via telematica tra l'assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini, il servizio Sanità della Regione e i Medici di Medicina Generale che a seguito dell'accordo chiuso nei giorni scorsi hanno aderito alla campagna di vaccinazione anti-Covid19 sul territorio regionale. A partire da lunedì 15 marzo inzierà da parte della Regione la consegna delle dosi vaccinali e dei dispositivi di protezione individuale ai Medici di Medicina Generale per la vaccinazione dei cittadini over 80 prenotati nelle liste per non deambulanti e le persone fragili e procederanno compatibilmente con la quantità di dosi che la Struttura Commissariale metterà a disposizione per le Marche. I cittadini prenotati verranno via via chiamati dai medici per concordare l'appuntamento domiciliare sempre in considerazione della disponibilità delle dosi che saranno consegnate. "Ringrazio - così l'assessore Filippo Saltamartini - il segretario regionale di FIMMG, Massimo Magi, e il segretario regionale di SNAMI, Fabrizio Valeri, e tutti i medici di medicina generale che saranno una forza fondamentale per mandare avanti la vaccinazione sul territorio. Ora ci auguriamo che dallo Stato arrivino le maggiori forniture come ci sono state annunciate così da poter dare un impulso importante a questa vaccinazione".

12/03/2021 19:25
Ospedale Torrette, ambulanze con pazienti in attesa per 14 ore. Anpas: "Situazione inaccettabile"

Ospedale Torrette, ambulanze con pazienti in attesa per 14 ore. Anpas: "Situazione inaccettabile"

“E’ assolutamente inaccettabile che tre ambulanze con all’interno  pazienti Covid  abbiano atteso per il ricovero 14 ore, di notte, davanti al pronto soccorso del principale nosocomio marchigiano di Torrette lasciando, tra l’altro, ai nostri volontari la totale responsabilità delle gestione dei malati, in condizioni precarie con i motori dei mezzi accesi per il riscaldamento e le bombole di ossigeno in esaurimento".  Questo la denuncia del Presidente regionale dell’Anpas Andrea Sbaffo che continua: “Le avvisaglie per evitare una cosa del genere e correre ai ripari per tempo c’erano state  già nei giorni scorsi, dove le file di attesa per i ricoveri diurni hanno raggiunto fino alle  6/7 ore. Non è solo un problema di posti letto è una questione di organizzazione. Non ci sono scusanti per la mancanza di coordinamento  tra l’ASUR che gestisce il servizio 118 e l’Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona” "Questo quanto è successo a tre ambulanze, rispettivamente della Croce Bianca di Numana, della  Croce Rossa di Loreto e della Croce Verde di Castelfidardo che sono arrivate nel piazzale del Pronto Soccorso dell’Ospedale regionale di Torrette ieri sera tra le 20,50 e le 21  e sono rimaste in attesa tutta la notte. Gli equipaggi dei volontari ANPAS e CRI hanno assistito al meglio all’interno dei mezzi i propri pazienti per ben 14 ore fino a questa mattina, quando finalmente sono riusciti a ricoverarli. Senza contare che le lunghe soste di attesa della ambulanze davanti al Pronto Soccorso  causano un disservizio del trasporto di emergenza in intere aree urbane: infatti come è successo questa notte in tutta la zona sud c’è stata una sostanziale riduzione dei mezzi disponibili per possibili soccorsi di emergenza gestiti dalla C.O. 118 Ancona Soccorso". "Eclatante - continua Sbaffo -  anche quanto accaduto martedì notte. A causa della chiusura del Pronto Soccorso di Torrette, 4 ambulanze sono state inviate all’ospedale di Civitanova Marche e 2 all’ospedale di Macerata. Quindi per buona parte della notte ben 6 ambulanze non erano presenti nella propria postazione, lasciando scoperta una parte consistente del territorio provinciale di Ancona: solo una enorme buona stella ha fatto sì che non succedesse nulla di grave in quelle ore, e che quindi un cittadino in pericolo di vita non potesse essere soccorso da un’ambulanza".   (Fonte Ansa)   

12/03/2021 13:54
Marche, le Parafarmacie si propongono come siti vaccinali

Marche, le Parafarmacie si propongono come siti vaccinali

Con l'incalzare delle varianti al Covid-19 e la pessima situazione dei contagi nelle Marche è chiaro a tutti che la priorità è fare presto e vaccinare quante più persone è possibile nel più breve tempo possibile. La proposta avanzata alle Autorità nazionali e regionali, elaborata congiuntamente dai rappresentanti i farmacisti titolari di parafarmacia (FNPI, FEDERFARDIS, MNLF e CULPI), ha la finalità di proporre un piano vaccinale nazionale e Regionale che consenta la vaccinazione di circa 25.000 persone in più ogni giorno: 25.000 vaccini al giorno, calcolandone cinque per ognuna delle oltre 4.700 parafarmacie operanti su tutto il territorio nazionale ( DATI AL 31 MARZO 2019, fonte: IQVIA Italia, Comuni Italiani ). Secondo questa proposta, nelle Marche sulla base delle parafarmacie presenti, si potrebbe prevedere oltre 600 vaccinazioni al giorno, 18.000 al mese Questo progetto è stato sottoposto all’attenzione delle autorità regionali, così com'era accaduto per la richiesta di effettuare test sierologici e tamponi rapidi antigenici. La speranza delle parafarmacie è che le stesse Autorità colgano questa ennesima disponibilità, e prendano in seria considerazione la proposta, al fine di aumentare le possibilità per i cittadini di vaccinarsi in luoghi sicuri vicino alla propria abitazione. Ricordiamo che nelle parafarmacie è previsto l'obbligo della presenza di un farmacista iscritto all'albo come in farmacia. La proposta è di facile esecuzione: considerare le parafarmacie presenti su tutto il territorio regionale dei siti logistici territoriali, integrati nel piano di vaccinazione regionale ove porre un vaccinatore individuato dall’ASL di competenza, il quale, sotto la supervisione di un medico, effettua le vaccinazioni. È necessario ristabilire le giuste priorità tra le categorie a rischio e mettere in sicurezza la popolazione in tempi rapidi, anche per evitare un'ulteriore aggravio della crisi economica.  

12/03/2021 09:15
Vaccini, sospeso lotto di AstraZeneca: nelle Marche già somministrato a 1750 persone

Vaccini, sospeso lotto di AstraZeneca: nelle Marche già somministrato a 1750 persone

 A seguito di segnalazioni di alcuni eventi avversi gravi in concomitanza temporale con la somministrazione di dosi appartenenti al lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca anti-Covid 19, l'AIFA ha deciso, in via precauzionale, di emettere un divieto di utilizzo del lotto collegato agli eventi in tutto il territorio nazionale. Anche nelle Marche l'utilizzo delle dosi del lotto in questione è stato immediatamente sospeso e sostituito con altri lotti di vaccino disponibili.  "È attivo un monitoraggio costante delle eventuali reazioni avverse ai soggetti che finora hanno ricevuto le dosi del lotto in questione" , fa sapere, in una nota, la direzione Asur Marche.  "Al momento nella nostra regione non sono stati registrati episodi di rilievo ma, tra le 1750 persone che hanno ricevuto questo vaccino, si sono verificati soltanto due eventi lievi pari agli stessi che possono comunemente verificarsi dopo la somministrazione di un qualsiasi vaccino, quali febbre e dolori muscolari. Al momento non è inoltre ancora stato stabilito alcun nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino e gli eventi avversi gravi. I campioni del lotto saranno oggetto di approfondimento da parte dell'Istituto superiore di Sanità". 

11/03/2021 19:51
Matelica, protocolli anti-Covid non attuati: chiuso il Presidio Ospedaliero "E. Mattei"

Matelica, protocolli anti-Covid non attuati: chiuso il Presidio Ospedaliero "E. Mattei"

Norme anti-covid non rispettate: disposta la chiusura momentanea del Presidio Ospedaliero 'E. Mattei'. Il Dipartimento di Prevenzione dell’ASUR Marche area Vasta n. 3 nella giornat di di ieri ha comunicato al Sindaco di Matelica Massimo Baldini, che in seguito ad un sopralluogo effettuato presso le case di riposo di Pieve Torina e Castelsantangelo sule Nera, attualmente ubicate, dopo il sisma del 2016, presso il nosocomio 'E.Mattei', sono state rinvenute delle irregolarità dovute alla mancata attuazione dei protocolli Covid-19. Sono stati inoltre riscontrati tre ospiti positivi al coronavirus che prontamente sono stati trasferiti in altra struttura idonea fuori comune. Tutti i rimanenti ospiti sono sottoposti ad un monitoraggio continuo. Al fine di garantire il Presidio Ospedaliero da eventuali contagi, in via cautelativa è stata disposta la chiusura fino a quando tutta la struttura non sarà messa in sicurezza. Il Sindaco e l’Amministrazione Comunale si stanno adoperando per far sì che la struttura torni al più presto fruibile a tutta la cittadinanza, rimanendo in continuo contatto con la direzione dell’Area Vasta 3 e con i Responsabili della Sanità Regionale.

11/03/2021 17:33
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