Sanità

Covid, la terza dose vola nelle Marche: è tra le prime regioni italiane

Covid, la terza dose vola nelle Marche: è tra le prime regioni italiane

La Regione Marche è tra le prime in Italia per la somministrazione della terza dose. Il dato in questione proviene direttamente dal Ministero della Salute e fa riferimento alla fascia d’età compresa tra i 60 e i 79 anni. Il 16,1% dei marchigiani appartenenti alla categoria 60-69 ha già deciso di optare anche per la terza dose. Sono oltre 6 milioni e 100 mila gli italiani che, preoccupati dall’arrivo della quarta ondata, si sono sottoposti alla booster. E’ il Molise la prima regione italiana per somministrazione in questo range d’età (60-69) con il 24,35%. Ultime invece la Provincia Autonoma di Trento (8,29%), dove è in atto uno scontro aperto per convincere una comunità particolarmente refrattaria alla vaccinazione, il Friuli Venezia Giulia (9,25%) e la Valle d’Aosta (10,16%), regione nella quale il 18% dei posti letto nei reparti ospedalieri è occupato da pazienti Covid.  Bene le somministrazioni vaccinali con terza dose nelle Marche tra tutte le fasce d'età più fragili. La regione risulta terza, dietro solo a Lazio e Molise, anche nel range d’età 70-79 anni con 21,2% della popolazione.

30/11/2021 09:00
Tolentino, l'appello dei cittadini: "Rivogliamo subito la Guardia Medica"

Tolentino, l'appello dei cittadini: "Rivogliamo subito la Guardia Medica"

"Un'operazione di grande opportunismo politico". Così la cittadinanza di Tolentino, rappresentata da alcune delle associazioni locali (Amici Per…, Anpi, Auser, Avis Comunale Tolentino, Acli Tolentino, Caritas Tolentino, Legambiente Marche, Legambiente – Il Pettirosso, Sermit,  Prossima.Mente), si è espressa nelle ultime ore a seguito della notizia della chiusura della sede della Guardia Medica (leggi qui). La giustificazione che la direttrice dell'Area Vasta 3, Daniela Corsi, aveva addotto rimarcando le difficoltà nel trovare persone disposte a svolgere il lavoro, è stata bollata dai tolentinati come "una spiegazione puerile".  «Però stranamente - si legge nel comunicato diffuso - appena è circolata la "voce" della chiusura della Guardia Medica, dalla Regione è stato presentato il "disegno" del nuovo ospedale: operazione di grande opportunismo politico per rassicurare la città, però senza una data certa e senza un luogo scelto: sembra propaganda per ammansire i cittadini».  L'appello lanciato a gran voce dagli abitanti di Tolentino trova la sua ragion d'essere di fronte a quella che viene considerata, secondo loro, una realtà oggettiva: tagli drastici da parte della Sanità Marchigiana su tutti i servizi ad integrazione socio-sanitaria o sanitari/distrettuali, assunzioni inadeguate, lunghissime trafile per prenotare le visite direttamente in altre città, lo spauracchio della privatizzazione che si muove a scapito della salute dei contribuenti. La domanda, a questo punto, viene alzata senza troppi filtri: «È questa la sanità che vogliamo?»  

29/11/2021 19:15
Coronavirus, 181 nuovi casi oggi nelle Marche: aumentano i ricoveri, sono 107

Coronavirus, 181 nuovi casi oggi nelle Marche: aumentano i ricoveri, sono 107

Secondo i dati del Servizio Salute della regione Marche nelle ultime 24 ore sono stati rilevati 181 nuovi casi positivi (ieri 378, l'incidenza del weekend ha portato all'effettuazione di meno tamponi), mentre l'incidenza sale a 177,56 (ieri 171,70). Il maggior numero di nuovi contagi continua a registrarsi nella fascia adulta: 49 tra i 45-59enni, 43 casi tra i 25-44enni. Ci sono poi 14 casi tra i 60-69enni. Ma anche la fascia giovanile è interessata, con 48 casi tra zero e 18 anni: 13 i nuovi casi per 6-10 anni, così come sono 13 i nuovi casi per 11-13 anni e 16 i nuovi casi per la fascia 14-18 anni.  La provincia con il maggior numero di casi è Pesaro Urbino con 88, seguita da Ancona con 52, da Macerata con 22, Fermo con 8, Ascoli Piceno con 4 più 7 casi fuori regione. I 181 nuovi positivi rappresentano il 14,5% dei 1.252 tamponi esaminati nel percorso diagnostico screening (su 2.209 tamponi complessivi). I test antigenici sono invece 757. Sono 41 i soggetti sintomatici, 62 i contatti domestici, 38 i contatti stretti di casi positivi, 3 i positivi in setting scolastico/formativo, mentre per altri 29 casi sono in corso approfondimenti epidemiologici. Lo fa sapere il Servizio Sanità della Regione Marche che dà conto anche del fatto che i ricoverati in area medica sono aumentati di cinque unità rispetto alle ultime 24 ore (107) mentre rimane stabile il numero complessivo di ricoverati in terapia intensiva (24). Sono, invece, 3 i soggetti dimessi. Purtroppo, si registrano anche tre decessi correlati al Covid-19: si tratta di una 89enne di Ancona e di un 72enne di Tolentino spirati all'ospedale Torrette (si tratta di Lauro Cappellacci); mentre un 85enne di Acquaviva Picena ha perso la vita presso la residenza Valdaso. 

29/11/2021 15:30
Nuovi posti letto di terapia intensiva nelle Marche: "Ci prepariamo alla quarta ondata"

Nuovi posti letto di terapia intensiva nelle Marche: "Ci prepariamo alla quarta ondata"

Attivati 8 nuovi posti letto di terapia intensiva all’Ospedale regionale Torrette di Ancona. Salgono così complessivamente a 246 i posti di terapia intensiva nelle Marche, realizzati in attuazione del decreto legge 34 del 2020. “Ci prepariamo ad affrontare la quarta ondata della pandemia – ha dichiarato l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini - non solo implementando le vaccinazioni anti-Covid 19 e le terze dosi ma anche rafforzando gli ospedali per non farci trovare impreparati”. “Nella scorsa settimana – ha detto Saltamartini - una delegazione di tecnici ed esperti, inviati dal Commissario straordinario per l’emergenza, Francesco Paolo Figliuolo, ha verificato l’attuazione dei posti letto realizzati nelle Marche, potendo riscontrare l’efficienza con cui si è provveduto in merito”. “Il decreto legge 34/2020, che aveva autorizzato a maggio 2020, 105 nuovi posti intensivi – ha aggiunto Saltamartini - sta trovando completa attuazione e siamo orgogliosi di aver raggiunto questo obiettivo, primi fra altre Regioni su questo importante tema". “La nostra Regione aveva, infatti, una dotazione standard di 118 posti all’atto dell’insediamento nella nuova Giunta Acquaroli. Il Decreto Legge 34 ha finanziato per la sanità marchigiana 105 nuovi posti di terapia intensiva, raggiungendo il target di 0,14 posti ogni 1000 abitanti da realizzare nel tempo. Di questi, ad oggi, 80 sono stati realizzati e sono così distribuiti: 41 a Pesaro, 28 a Torrette e 2 all’Ospedale pediatrico Salesi di Ancona, 4 a Fermo, 5 a San Benedetto del Tronto. Altri 4 posti entreranno in funzione a Torrette entro gennaio e altri 10 a Fermo, approssimativamente, entro dicembre di quest’anno" ha concluso Saltamartini.    

29/11/2021 15:06
Saltamartini:"Nessun caso di variante Omicron nelle Marche. Raccomando uso di mascherine Ffp2"

Saltamartini:"Nessun caso di variante Omicron nelle Marche. Raccomando uso di mascherine Ffp2"

Tiene banco anche in Regione la questione legata alla variante Omicron. “Finora nessuna segnalazione di casi variante Covid Omicron nelle Marche. Lo riferisce l'assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini che aggiunge: "Per il momento non sono stati segnalati casi, tuttavia è necessario partire con grande precauzione perché anche all'inizio del 2020 era stato sottovalutato il pericolo del Covid-19 che proveniva dalla Cina quindi dobbiamo assolutamente cercare di adottare tutte le misure previste di controllo agli accessi, e soprattutto c'è la necessità di indossare le mascherine, non solo quelle chirurgiche ma le Ffp2 in tutti i rapporti tra persone in cui c'è un distanziamento che non è quello previsto dalle norme di prevenzione al Covid. Raccomando l'uso delle mascherine Ffp2". La dichiarazione di Saltamartini fa eco a quella rilasciata dal presidente regionale Francesco Acquaroli che, nella giornata di ieri tramite un post social, aveva invitato la popolazione all’utilizzo della mascherina anche all’aperto (ove vi fossero generati assembramenti), proprio in virtù dell’aumento esponenziale dei contagi che si è verificato nella regione Marche.

29/11/2021 11:55
Burioni: "Niente panico, ancora non si sa nulla sulla variante Omicron"

Burioni: "Niente panico, ancora non si sa nulla sulla variante Omicron"

“Sulla nuova variante ancora non si sa sostanzialmente niente. Per cui, fermo restando che bisogna stare all’erta, non fatevi prendere dal panico. Di varianti potenzialmente pericolose ne sono apparse (e sparite) molte nei mesi scorsi, speriamo che questa faccia la stessa fine”. È quanto twittato dal virologo Roberto Burioni, docente dell’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, dopo l’allarme generato dalla comparsa della nuova variante del Covid-19, denominata Omicron, individuata in Sudafrica.  “Ovviamente la prudenza è d’obbligo - ha aggiunto il virologo di origini pesaresi, ospite fisso della trasmissione di Fabio Fazio, 'Che Tempo che fa' -. Per cui fa benissimo il nostro Paese a bloccare gli ingressi dalle zone dove è presente”.

28/11/2021 10:15
Ospedale Tolentino, c'è il via libera: "Ottenuti altri 7 milioni e approvato progetto esecutivo"

Ospedale Tolentino, c'è il via libera: "Ottenuti altri 7 milioni e approvato progetto esecutivo"

“Tolentino riavrà presto il suo ospedale, nuovo, sicuro e all'avanguardia, grazie all’accelerazione impressa dalla Regione Marche che ha sbloccato le procedure di realizzazione della nuova struttura dopo che la vecchia era stata resa inagibile dal sisma del 2016”. Lo annuncia l’assessore regionale  all’Edilizia Francesco Baldelli “L'approvazione in queste ore in Conferenza dei servizi del progetto esecutivo di demolizione e ricostruzione del nuovo ospedale – spiega  Baldelli – è il disco verde per predisporre il bando di gara ed avviare velocemente i lavori. Ringrazio l'Usr che ha riconosciuto la bontà del progetto. Con gli ulteriori 7 milioni di euro ottenuti, infatti, abbiamo a disposizione una proposta all’avanguardia nel settore dell’edilizia sanitaria e ospedaliera. Anche in questo caso il cambio di passo della giunta Acquaroli è una realtà: si ‘cantiera’ il cantierabile, specialmente se si tratta di un servizio essenziale come un ospedale situato in un territorio interno duramente colpito dal terremoto”. Il bando di gara, la cui procedura sarà espletata dalla SUAM regionale, sarà pubblicato entro l’anno al fine di decretare l’aggiudicazione già la prossima primavera, mentre i tempi di esecuzione dei lavori saranno di circa due anni come da cronoprogramma. “Tempi rapidi – aggiunge l’assessore – per una struttura che, con gli ulteriori 7 milioni, raggiunge il valore di circa 22,8 milioni di euro e sarà progettata con i più alti standard qualitativi, sia sotto l’aspetto sismico che energetico, e anche nel rispetto delle più recenti direttive sul Covid”. Siamo, infatti, in presenza di un edificio NZEB (Nearly Zero Energy Building), ovvero una struttura che richiede una quantità di energia davvero minima, in grado di adattarsi, senza interrompere i servizi, alle esigenze derivanti da eventuali emergenze quali sisma o pandemie. I circa 8.500 mq complessivi del nuovo ospedale di Tolentino si sviluppano su tre piani e creano un ambiente progettato “a misura d’uomo”. Al piano terra saranno previsti servizi territoriali, commissioni mediche, assistenza domiciliare, punto prelievi e radiologia. Inoltre, saranno realizzati 16 posti di dialisi, di cui 4 con la possibilità di operare in condizioni di pressione negativa rispetto al restante reparto, con accesso direttamente dall’esterno, garantendo così la possibilità di usufruire dei trattamenti anche in condizioni di pandemia. Sempre al piano terra saranno previsti altresì un bar e un luogo di culto, sempre con possibilità di accesso anche dall’esterno così da premetterne la fruizione a tutta la comunità. Il piano primo, invece, oltre agli ambulatori, ospiterà 49 posti letto di cure intermedie suddivisi in due ali distinte. Le degenze saranno autonome in termini di servizi e ventilazione forzata garantendo una flessibilità di utilizzo in caso di emergenza e/o pandemia. Al piano seminterrato saranno destinati i locali accessori, la sala di osmosi, la morgue e gli spogliatoi per i dipendenti: nel progetto esecutivo è stato anche completato lo spazio interrato con la realizzazione in un’autorimessa di circa 1500 mq in grado di garantire circa 35 posti auto per i dipendenti e la sosta delle ambulanze.  È previsto, infine, un isolamento alla base dal punto di vista sismico, garantendo quindi, anche a seguito dei terremoti più importanti, la continuità dei servizi ospedalieri.

27/11/2021 16:45
Tolentino, 250 dosi di vaccino giornaliere alle Terme: buona affluenza tra i giovani

Tolentino, 250 dosi di vaccino giornaliere alle Terme: buona affluenza tra i giovani

Richiami, terze dosi ma anche numerose prime dosi presso l’Hub vaccinale istituito alle Terme Santa Lucia di Tolentino. Infatti prosegue il lavoro del personale medico, infermieristico e amministrativo della struttura tolentinate, messo a disposizione dall’Assm SpA in modo completamente gratuito e quindi non a carico della Sanità regionale, per somministrare il vaccino anti Covid-19 a tutti i cittadini che si sono prenotati attraverso l’App nazionale ed il sito internet delle Marche. Sono circa 250 le dosi giornaliere inoculate presso le Terme Santa Lucia ogni mercoledì e giovedì, e tra le tante persone che si recano presso la struttura di contrada Santa Lucia negli ultimi giorni ci sono stati circa 50 giovani, in gran parte appartenenti alla fascia di età tra i 20 e i 30 anni, che hanno deciso di sottoporsi al vaccino per la prima volta. Un' importante scelta, attuata con grande senso di responsabilità verso se stessi, ma anche verso il prossimo, in un momento in cui la curva dei contagi sembra risalire. E in attesa di altre prenotazioni da parte di chi fino ad oggi ha valuto attendere per comprendere meglio ogni possibile aspetto legato alla vaccinazione anti Covid-19, resta valida l’opportunità per gli under 18 di ottenere il vaccino senza fissare un appuntamento. "È infatti sufficiente recarsi presso la sede delle terme con la tessera sanitaria, la scheda anamnestica ed il consenso informato, proprio per agevolare il più possibile la copertura vaccinale sul nostro territorio", spiega la Assm.

27/11/2021 11:17
"Diamo un nome all'ospedale di Macerata": nasce nuovo Comitato civico e lancia referendum

"Diamo un nome all'ospedale di Macerata": nasce nuovo Comitato civico e lancia referendum

Scriveva Dante “nomina sunt consequentia rerum” e proprio dalla volontà di dare un nome all’ospedale provinciale di Macerata, che non lo ha mai avuto, è sorto un comitato spontaneo di cittadini che ha deciso di occuparsi di sanità come volontariato di idee e di azioni. Il Comitato - che è stato fondato da quindici tra ex operatori della sanità, medici e professionisti - è stato presentato nella mattinata di venerdì 26 novembre in una conferenza stampa che si è svolta nell’auditorium della biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata. Il Comitato civico per la tutela e la riorganizzazione della sanità maceratese (questo il nome completo) è composto da Roberto Accardi, Fabio Angeloro, Mariano Avio, Silvana Monica Baldoni, Ernesto Brianzoni, Vincenzo Cannelli, Antonella Castignani, Stefano Cecchi, Andrea Corsalini, Bianca Maria Gentilozzi, Arnaldo Mariani, Francesco Pellone, Anna Repaci, Gabriela Repupilli e Alberto Tubaldi ha sede in viale Don Bosco 13 a Macerata. Come ha illustrato durante la conferenza stampa Gabriella Repupilli, per oltre quaranta anni coordinatrice dell’assistenza ortopedica all’ospedale civile, presidentessa del Comitato l’intento è di “riunire i cittadini che hanno la volontà e il desiderio di occuparsi di sanità perché possano contribuire attraverso le loro idee a migliorare l’assistenza, la cura e le strutture presenti a Macerata". "Lo abbiamo scritto nel nostro statuto – ha osservato la presidente – siamo convinti che la sanità debba essere gestita con il concorso democratico di tutti i cittadini”.  Gli obiettivi riassunti nello statuto sono: supporto alla realizzazione del nuovo ospedale di primo livello con sede a Macerata tenendo conto della storia ospedaliera, della realtà attuale e delle prospettive future; sviluppo e salvaguardia delle competenze professionali e della qualità delle prestazioni; valorizzazione della medicina territoriale; posizionamento dell’ospedale di Macerata nel contesto della rete ospedaliera dell’Area Vasta 3; rapporto con la sanità convenzionata. E poi c’è il punto da cui tutto è partito: dare un nome all’ospedale civile di Macerata. Ha illustrato ancora Gabriella Repupilli: “Noi abbiamo una nostra proposta; vorremmo intitolarlo “Santa Maria della Misericordia” a ricordo anche della devozione dei maceratesi per la madonna della Misericordia che venne invocata durante le pestilenze. Ma ci pare necessario che l’ospedale abbia un nome per riavvicinarlo ai maceratesi.” A questo proposito il dottor Stefano Cecchi, ginecologo e vicepresidente del Comitato ha ricordato: “Il nostro ospedale va vissuto come una comunità dove la necessità di cura trova soddisfazione e genera un incontro tra cittadino e operatore sanitario. E’ da questo confronto che si genera la sanità capace di rispondere al meglio ai cittadini senza dimenticare – e ce lo ha dimostrato la pandemia – che bisogna assolutamente rafforzare la medicina e l’assistenza territoriale valorizzando tutte le professioni e le competenze che stanno nell’alveo della sanità. Per questo il Comitato si prefigge di essere un interlocutore continuo dei decisori perché la sanità deve tornare a essere un patrimonio comune, un bene comune”. A questo proposito anche la scelta del nome sarà promossa dal Comitato attraverso un referendum. Si può votare la proposta del Comitato (Santa Maria della Misericordia) inviando una e-mail a comitatosanitamacerata@gmail.com. Ovviamente si possono fare anche altre proposte. Il referendum dovrebbe concludersi entro la metà di gennaio perché – ha spiegato ancora Gabriela Repupilli – “abbiamo un'ambizione: fare un evento il 5 febbraio del 2022 per celebrare il centenario della posa della prima pietra del nostro ospedale perché in attesa di quello nuovo il nostro ospedale deve crescere e deve essere salvaguardato. A questo proposito invitiamo tutti i cittadini che hanno ricordi, foto, reperti, testimonianze della storia del nostro ospedale a farceli pervenire perché vogliamo allestire in occasione del centenario una mostra e ci piacerebbe finalmente battezzare col suo nome il nostro ospedale”. Questa è solo la prima iniziativa del Comitato perché - come ha sottolineato il dottor Stefano Cecchi “noi saremo costantemente al lavoro per dare alla sanità maceratese il sostegno e lo sviluppo che merita e che sono necessari”. Chi vuole aderire al Comitato, apolitico e non ha scopo di lucro, può farlo versando una quota annuale di 20 euro. Si possono attingere ulteriori informazioni scrivendo all’indirizzo e mail del “referendum sul nome”. Alla conferenza stampa hanno presenziato tra gli altri la vicesindaco di Macerata Francesca d’Alessandro, il consigliere delegato alla sanità dal Sindaco dottor Giordano Ripa, i consiglieri regionali della Lega Anna Menghi e del Pd Romano Carancini, che hanno tutti plaudito alla nascita del Comitato.

27/11/2021 10:30
Emergenza a Tolentino, chiude la sede della guardia medica: "Nessuno vuole più fare questo lavoro"

Emergenza a Tolentino, chiude la sede della guardia medica: "Nessuno vuole più fare questo lavoro"

"Il livello assistenziale sui pazienti è garantito, si tratta soltanto di una questione logistica". A spiegare le ragioni dietro la chiusura della sede della guardia medica di Tolentino, avvenuta da circa una settimana, è la direttrice dell'Area Vasta 3 Daniela Corsi. L'attività è stata, infatti, momentaneamente concentrata a Caldarola.  Una decisione resasi necessaria a causa dell'atavico problema di personale con il quale ci si trova a fare i conti. "È ammirevole il lavoro che stanno facendo i quattro ragazzi in turno in questo momento, perchè ne dovremmo avere otto per servire la fascia di territorio che va da Tolentino a Caldarola, punto nel quale è stata spostata ora la sede - ci spiega la direttrice -. Abbiamo in programma delle assunzioni, ma nessuno vuole più fare questo lavoro. Non si tratta di una mancata volontà dell'azienda sanitaria di assumere, ma delle persone che non vogliono più fare la guardia medica nè vogliono più andare nei pronto soccorso. È, dunque, una questione ancor più grave e che noi stiamo riscontrando da tempo".  La dottoressa Corsi puntualizza, in ogni caso, come ci siano discussioni ancora aperte su dove collocare la sede della guardia medica: "Stiamo definendo dove localizzarla, attraverso delle riunioni interne, ma mi preme rassicurare la popolazione di Tolentino: non siete soli. Il servizio a domicilio è mantenuto da chi è in sede a Caldarola: quando c'è una chiamata, la guardia medica parte immediatamente. In più c'è sempre un medico all'interno del punto di primo intervento, pronto ad assistere chi si reca in auto all'ospedale di Tolentino".  "Che ci sia la sede di una guardia medica all'interno del centro abitato o a 6 chilometri dallo stesso, parlo anche per la mia esperienza nella medicina d'emergenza, non cambia molto ma stiamo lavorando attivamente affinchè vi sia un medico fisso anche a Tolentino" ha concluso la direttrice dell'Area Vasta 3, Daniela Corsi.  

26/11/2021 14:25
Covid, Fondazione Gimbe: due province delle Marche hanno incidenza del virus da "zona gialla"

Covid, Fondazione Gimbe: due province delle Marche hanno incidenza del virus da "zona gialla"

Tra le 18 province italiane che superano la soglia di incidenza dei 150 casi per 100.000 abitanti, sono presenti anche Fermo (172) ed Ascoli Piceno (166), nelle Marche. Ad evidenziarlo sono i dati emersi dal monitoraggio settimanale (17-23 novembre) della Fondazione Gimbe. Il presidente della Fondazione, Nino Cartabellotta puntualizza: "Quando l’incidenza supera i 150 casi per 100 mila abitanti, gli amministratori locali devono verificare tempestivamente l’esistenza di focolai e decidere eventuali restrizioni mirate per arginare la diffusione del contagio". Si tratta, dunque, di un'incidenza da zona gialla.  Anche a livello nazionale l'incidenza settimanale continua ad aumentare, secondo quanto rilevato dall'Istituto Superiore di Sanità: 125 per 100mila abitanti (19/11/2021-25/11/2021) contro 98 per 100mila abitanti della scorsa settimana (12/11/2021-18/11/2021, dati flusso Ministero Salute). Nel periodo tra il 3 e il 16 novembre, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato invece pari a 1,23 (range 1,15 - 1,30), stabile rispetto alla settimana precedente (quando era pari a 1,21) e al di sopra della soglia epidemica. Una Regione risulta classificata a rischio alto questa settimana: secondo quanto apprende Ansa, sarebbe il Veneto. Diciotto Regioni e Province autonome, rileva l'Iss, risultano classificate a rischio moderato. Dieci Regioni e Province autonome riportano, invece, un'allerta di resilienza mentre nessuna riporta molteplici allerte di resilienza.  In crescita anche l'occupazione dei reparti ospedalieri per i casi di Covid-19. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 6,2% in Italia (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 25 novembre) contro il 5,3% di sette giorni fa (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 18/11). Nelle Marche invece il tasso di occupazione in terapia intensiva, stando al monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe, è vicino alla soglia critica del 9%: peggio soltanto il Friuli Venezia-Giulia con il 14%. Diciassettesimo posto per la regione sia per percentuale di popolazione che ha completato il ciclo vaccinale (75,5% contro una media nazionale del 76.6%) e sia per il tasso di copertura vaccinale con dose "booster" (33,7% contro il 29,1% della media nazionale).  Preoccupa anche la nuova variante dal Sudafrica. Per questo motivo l'Italia ha bloccato gli ingressi da sette paesi africani per 14 giorni. "Ho firmato una nuova ordinanza che vieta l'ingresso in Italia a chi negli ultimi 14 giorni è stato in Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia, Eswatini. I nostri scienziati sono al lavoro per studiare la nuova variante B.1.1.529. Nel frattempo seguiamo la strada della massima precauzione". Queste le parole del Ministro della Salute, Roberto Speranza.    

26/11/2021 12:00
Covid, 361 nuovi casi oggi nelle Marche: 59 nel Maceratese, leggero incremento dei ricoveri

Covid, 361 nuovi casi oggi nelle Marche: 59 nel Maceratese, leggero incremento dei ricoveri

Nelle Marche sono 361 i casi di contagio al coronavirus registrati nell'ultima giornata con un'incidenza delle infezioni che continua a salire e si attesta al 137,33 (ieri era al 135,01) su 100mila abitanti. In totale sono stati eseguiti 6054 tra tamponi e test antigenici con l'indice di positività giornaliero che aumenta all'11% rispetto al 6,8% di ieri.  Lo fa sapere il Servizio Sanità della Regione Marche che dà conto anche del fatto che i ricoverati in area medica sono aumentanti di due unità rispetto alle ultime 24 ore (92) così come il numero complessivo di ricoverati in terapia intensiva (23, +1 rispetto a ieri). Sono, invece, 8 i soggetti dimessi. Tra le province, è di nuovo Ancona a contare il maggior numero di nuovi casi nelle ultime 24 ore (119), seguita da Fermo (63), Ancona (60), Macerata (59) e Pesaro Urbino (54), 6 nuovi contagi provengono invece da fuori regione. Tra i positivi sono 74 le persone che presentano sintomi; i casi, inoltre, comprendono 88 contatti stretti di positivi, 109 contatti domestici, 16 in ambiente di scuola/formazione, 3 di lavoro, 1 in ambito assistenziale e 1 sanitario, 8 in ambiente di vita-socialità; per 57 casi approfondimenti epidemiologici in corso. Il numero più alto di infezioni giornaliere si è rilevato nella fascia d'età 25-44 anni (86) seguita da quella tra i 45 e i 59 anni (78). Tra giovani e giovanissimi si registrano 4 contagi tra gli 0-2 anni, 10 tra i 3-5 anni, 37 tra i 6-10 anni, 16 tra 11-13 anni, 31 tra 14-18 anni, 14 tra 19-24 anni. Inoltre ci sono 37 contagi tra persone tra i 60 e 69 anni, 29 nella fascia 70-79, 14 in quella 80-89 e 5 in quella dai 90 anni in su. Fortunatamente, nelle ultime 24 ore, non si sono avuti decessi correlati al Covid-19. 

24/11/2021 15:30
"Da piccoli abbiamo fatto tanti vaccini e la gente si preoccupa adesso?" Boom di accessi all'hub di Piediripa (VIDEO)

"Da piccoli abbiamo fatto tanti vaccini e la gente si preoccupa adesso?" Boom di accessi all'hub di Piediripa (VIDEO)

Come è stato anticipato negli ultimi giorni, è partita ufficialmente la terza dose di vaccino prevista anche per gli over 40, anticipata rispetto alla data del 1° dicembre precedentemente indicata dal Commissario Figliuolo (leggi qui). Dal soppralluogo effettuato presso il Centro vaccinale di Piediripa, è stata riscontrata una forte affluenza di utenti che si sono recati nella giornata odierna per prenotare il proprio turno, compresi i più giovani giunti con l'intento di completare il primo ciclo vaccinale. A fronte dell'impennata subita dal tasso dei contagi nelle Marche, è stato importante raccogliere le testimonianze di chi, nei mesi scorsi, aveva accolto anche con una certa perplessità l'ultimo aggiornamento della campagna vaccinale, utile però a raggiungere la cosiddetta immunità di gregge.  «È stato fondamentale confrontarci con i nostri medici - hanno dichiarato alcune persone in attesa o al termine del proprio turno, presso la hub di Piediripa - che ci hanno rassicurato sulla sicurezza e sull'importanza di compiere questo gesto. Così proteggiamo tutti, noi stessi, i bambini, gli anziani e le donne in gravidanza.» L'informazione scientifica resta, quindi, il punto di riferimento fondamentale per scongiurare ogni forma di scetticismo rispetto agli effetti e agli elementi che compongono il vaccino. Il pensiero unanime di medici e pazienti rimane quello di un impegno collettivo volto a combattere e portare a termine il prima possibile la crisi pandemica ancora in atto. «Da piccoli abbiamo fatto tanti vaccini - ha commentato un uomo anziano dopo la sua terza dose - e siamo ancora vivi. Non capisco perché alcune persone si ostinano a dire che il vaccino non funziona o non serve. Dobbiamo farlo tutti, se vogliamo venirne fuori al più presto.» Di seguito, il servizio:

23/11/2021 19:56
Giornata mondiale contro la violenza sulle donne: visite gratuite all'ospedale di Macerata

Giornata mondiale contro la violenza sulle donne: visite gratuite all'ospedale di Macerata

Il 25 novembre, in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, Onda (Osservatorio Nazionale sulla salute della donna e di genere) organizza una (H) Open Week con l’obiettivo di supportare coloro che sono vittime di violenze e incoraggiarle a rompere il silenzio, fornendo strumenti concreti e indirizzi a cui rivolgersi per chiedere aiuto. In tutto il territorio nazionale, gli ospedali con i Bollini Rosa e i Centri Antiviolenza aderenti al progetto apriranno le porte alla popolazione femminile con servizi clinici e differenziati, in presenza e distanza, consulenze e colloqui.  L'ospedale di Macerata aderisce all'iniziativa proponendo tre eventi nelle giornate del 23, 25 e 26 novembre. Martedì 23 novembre, dalle 8 alle 19, la ginecologia ed ostetrica dell'ospedale di Macerata offrirà gratuitamente una visita + ecografia per tutte le donne.  Giovedì 25 novembre si terrà invece una cerimonia, alle ore 9:30, con donazione di una panchina rossa nell'aiuola d'ingresso dell'ospedale di Macerata (donata dall'ordine delle ostetriche della provincia di Macerata). La stessa cerimonia, ma alle ore 12:30, si terrà all'ospedale di Civitanova Marche.  Seguirà, il 26 novembre, un incontro (dalle 9:15 alle 13), aperto alla popolazione, per illustrare il percorso di presa in carico della donna che ha subito violenza all'interno dell'Area Vasta 3 dal titolo: "Codice Rosso: analisi delle procedure e valutazione dei risultati". Iscrizioni effettuabili tramite il seguente link https://us02web.zoom.us/meeting/register/tZAlcuisrzsiGtf_BaL1IlzRmOw9h2IeEM4D. La piattaforma invierà in automatico il link da utilizzare al convegno solo ad iscrizione avvenuta.        

22/11/2021 18:45
Vaccini contro l'influenza e terze dosi anti Covid: le farmacie scendono in campo

Vaccini contro l'influenza e terze dosi anti Covid: le farmacie scendono in campo

Le farmacie sono pronte a scendere in campo con le vaccinazioni per contrastare l’influenza, affiancando questa attività a quella già avviata per il vaccino anticovid, anche nella terza dose per tutte le fasce di popolazione ammesse a tale servizio. “Siamo pronti a dare il nostro contributo sul territorio, dove spesso siamo il primo presidio territoriale di prossimità”, dichiara Andrea Avitabile, presidente di Federfarma Marche. L’influenza stagionale quest’anno si prevede “più virulenta rispetto agli anni passati e il nostro contributo nelle vaccinazioni antinfluenzali attesta il ruolo del farmacista nella prevenzione – spiega Avitabile – lo scorso anno i contagi sono stati pochi per via della ridotta attività sociale, del divieto degli spostamenti e dell’utilizzo massiccio delle mascherine. Quest’anno bisognerà proteggere i soggetti fragili che, più degli altri, corrono seri rischi se contagiati – precisa il presidente di Federfarma Marche. Avitabile infine commenta positivamente l’accordo in fase di definizione con la Regione Marche per autorizzare le farmacie – almeno 125 in sede regionale – a somministrare dal 1 dicembre 2021 ai cittadini in fascia di rischio il vaccino antinfluenzale a carico del servizio sanitario nazionale ed eventualmente a pagamento a coloro che, non in fascia di rischio, vorranno comunque salvaguardarsi. “Continuiamo anche a somministrare il vaccino anti Covid (ne sono stati somministrate nelle farmacie più di 40.000 dosi), anche nella terza dose – conclude Avitabile – stiamo riscuotendo consenso in queste attività a conferma del fatto che se i cittadini possono scegliere, hanno più facilità a vaccinarsi dal farmacista di fiducia, per questione di accessibilità, di confidenza, di rapporto personale”.

22/11/2021 17:18
Ospedale di Macerata, fra i nomi dei 5 medici più citati al mondo spicca quello di Massimo Sartelli

Ospedale di Macerata, fra i nomi dei 5 medici più citati al mondo spicca quello di Massimo Sartelli

È stato rilveato nell'ultimo report stilato dalla Stanford University: Massimo Sartelli, attivo presso l'ospedale di Macerata, è uno dei cinque chirurghi al mondo ad esse più citato, e fra i pochissimi scienziati a ricoprire anche un ruolo puramente ospedaliero oltre a quello di ricercatore. Professionista generale e d'urgenza, nonché esperto di infezioni, Sartelli ha saputo fondere nel corso del tempo medicina locale e globale, costituendo persino una piattaforma di condivisione per ricerche e informazioni in ambito sanitario, utili alla formazione continua sul tema delle infenzioni, e che ad oggi unisce più di 87 Paesi in tutto il mondo. «Più che di me - ha dichiarato il medico - preferisco continuare a parlare del mio lavoro, legato a infezioni ospedaliere e farmacoresistenza. Siamo appena entrati nella "Settimana della consapevolezza all'uso degli antibiotici", ed è più che mai importante ricordare a tutti  che si sta facendo da un po' di tempo a questa parte un uso smodato degli antibiotici anche per la patoloia più innocua. E questo rischia di segnare il nostro sistema immunitario.» E sulla questione Covid, afferma: «I tre pilastri per combattere la pandemia restano vaccino, mascherine e distanziamento. Come è già successo in precedenza, il virus può mutare ulteriormente, e per questo è necessario sottoporsi alla terza dose. Dobbiamo farlo soprattutto per le persone più fragili, che rischiano sempre di sviluppare i sintomi più gravi della malattia.»

21/11/2021 19:03
Covid, 381 nuovi casi oggi nelle Marche: il 71% dei ricoverati in terapia intensiva non è vaccinato

Covid, 381 nuovi casi oggi nelle Marche: il 71% dei ricoverati in terapia intensiva non è vaccinato

Nelle Marche sono 381 i casi di contagio al coronavirus registrati nell'ultima giornata con un'incidenza delle infezioni che sale a 132,87 (ieri era al 126,48). In totale sono stati eseguiti oltre 8.400 tra tamponi e test antigenici (3.769 nel percorso diagnostico con il 10,1% di positivi, e 2.431 nel percorso guariti): il 51,6% di contagiati aveva già ricevuto due dosi di vaccino, mentre i non vaccinati sono il 48,4% dei casi.  Lo fa sapere il Servizio Sanità della Regione Marche che dà conto anche del fatto che, dei ricoverati in terapia intensiva, attualmente il 28,6% ha già ricevuto due dosi di vaccino mentre il 71,45% è costituito da non vaccinati; la forbice tra i ricoverati in area medica è meno ampia con il 41,1% di vaccinati e il 58,9% di non vaccinati. Oltre quota 100 i nuovi positivi in provincia di Pesaro Urbino (108); a livello provinciale seguono Ancona (96), Ascoli Piceno (66), Fermo (52), Macerata (50) e 11 casi da fuori regione. Tra i contagiati sono 84 le persone che presentano sintomi; i casi, inoltre, comprendono 91 contatti stretti di positivi, 115 contatti domestici, 14 in ambiente di scuola/formazione, 5 di lavoro, 3 in ambiente di vita/socialità, 2 in ambito assistenziale e uno sanitario; per 63 casi approfondimenti epidemiologici in corso. Il numero più alto di infezioni si è rilevato nella fascia d'età 25-44 anni (103) seguita da quella tra i 45 e i 59 anni (88). Aumentano i casi anche tra giovani e giovanissimi: 6 casi tra i 0-2 anni, 8 tra i 3-5 anni, 48 tra i 6-10 anni, 16 tra 11-13 anni, 24 tra 14-18 anni anni, 17 tra 19-24 anni. Inoltre ci sono 31 contagi tra persone tra i 60 e 69 anni, 23 nella fascia 70-79, 13 in quella 80-89 e 4 casi tra over 90. Purtroppo si sono anche registrati tre decessi correlati al Covid: un 63enne di Porto San Giorgio e un 77enne di Francavilla d'Ete spirati all'ospedale Murri di Fermo; un 77enne di Osimo che ha perso la vita all'ospedale Torrette di Ancona. Tutti presentavano patologie pregresse.     

21/11/2021 12:29
Editoriale - Covid, Acquaroli la smetta di strizzare l’occhio ai no vax

Editoriale - Covid, Acquaroli la smetta di strizzare l’occhio ai no vax

EDITORIALE. E' ancora in atto la strategia di comunicazione ambigua sulle tematiche no vax e no green pass da parte del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli. Un ciarlare acuito dalla gravità della situazione nelle province di Ancona, Ascoli, Fermo, Macerata e Pesaro. E ad ammettere che le cose non stiano andando proprio bene nella Regione Marche è la stessa Regione Marche.  I report giornalieri delle ultime settimane, come raccontato dal nostro Petro Feliciotti nella rubrica di Picchio News dedicata all’andamento del Covid, segnalavano una pericolosa curva ascendente. Una progressione del virus che, in caso di una mancata stretta delle restrizioni e un comune malcelato menefreghismo che aleggia incontrastato tra i cittadini, avrebbe inevitabilmente messo di nuovo in crisi il sistema sanitario nazionale. E così è stato. Il rapporto tra positivi e testati venerdì è arrivato al 16%, il tasso di incidenza del virus è di 126,48 nuovi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti (mercoledì era al 112,50). Proprio nelle Marche è altissimo il numero di ricoveri in terapia intensiva rispetto ai contagi registrati: 20 quelli attualmente in intensiva, 28 in semi intensiva, 43 in reparti non intensivi. 5 i decessi negli ultimi due giorni. Dei dati che farebbero balzare sulla sedia qualsiasi presidente di Regione di fronte a una piena quarta ondata. Ma non Francesco Acquaroli. L’esponente di Fratelli d’Italia, con calma serafica, in contemporanea alla pubblicazione dei dati si è schierato contro l’ipotesi di una stretta ventilata dal Governo nei confronti dei no vax e del green pass rinforzato: “Il rischio è quello di tensioni sociali”, ha detto. Peccato che le Marche risultino essere tra le ultime regioni italiane nel rapporto tra dosi consegnate e dosi somministrate (16esime su 21). E non è colpa né dei medici né del servizio sanitario nazionale. Mentre l'Istituto Superiore di Sanità si è affrettato a sottolineare come il numero di morti tra i non vaccinati è di 9 volte superiore a quello dei vaccinati, Acquaroli sente l'esigenza di uscire fuori dal coro. Questa l'escalation degli ultimi giorni. 10 novembre: "Ha funzionato il vaccino, non il green pass". 12 novembre: "Nelle Marche il 50% dei contagiati è vaccinato". 16 novembre: "Zona gialla da escludere". 18 novembre: "Rischio tensioni con nuove restrizioni per i non vaccinati". Dichiarazioni estrapolate - lo precisiamo - da discorsi nei quali Acquaroli ha predicato comunque massima attenzione e il rispetto delle misure di contenimento del virus. E rilasciate in parte dal divano di casa, dove da sei giorni a questa parte si trova il presidente, in isolamento fiduciario per via della positività al Covid riscontrata dall'Assessore Castelli. Diversi i politici che hanno chiesto attenzione alle modalità di comunicazione: tra questi l'esponente nazionale del PD Morani - reduce dalla terza dose -  e quello regionale Mangialardi. Insieme a loro tanti altri colleghi della stessa maggioranza che sostiene Acquaroli in Regione. Una attenzione e un senso di responsabilità espresso prima a livello sociale e sanitario e solo in seguito sul piano politico. In un quadro di totale deregulation degna delle emittenti free to air degli anni '70, si innesta una nuova indagine del Garante per la Privacy in merito all'ennesima diffusione di green pass falsificati. Gli esperti del settore hanno le idee chiare: "Se siete no vax cambiate ambulatorio" ha detto il dottor Giorgetti, medico recanatese giunto alla ribalta nazionale nel corso di questa settimana per il cartello affisso all’esterno del proprio ambulatorio e rivolto ad alcuni pazienti. E' lo stesso invito che ci sentiamo di rivolgere anche a qualche inquilino di Palazzo Leopardi. Sempre con il rispetto del distanziamento e dell'uso della mascherina, la stessa che tanti, troppi marchigiani hanno smesso di indossare anche all’interno delle attività commerciali.  Scelga in modo chiaro da che parte stare, Acquaroli. Attraverso dubbi di shakespeariana memoria è opportuno comprendere se sia possibile essere politico di Fratelli d'Italia e al tempo stesso essere presidente delle Regione Marche. Questo è il dilemma. Si può anche essere compagni di partito di Giorgia Meloni, ma facciamo comprendere a marchigiani e italiani che non è accettabile, nella sua veste istituzionale, strizzare l'occhio ai no vax.  

21/11/2021 09:00
Coronavirus, 283 casi e due decessi oggi nelle Marche: il 54% dei nuovi contagiati è vaccinato

Coronavirus, 283 casi e due decessi oggi nelle Marche: il 54% dei nuovi contagiati è vaccinato

Sono 283 i nuovi casi di positività al coronavirus in un giorno nelle Marche, con l'incidenza che sale dal 124,50 di ieri a 126,48 di oggi. Tra i nuovi positivi, fa sapere la Regione sulla base dei dati dell'Osservatorio epidemiologico dell'Ars, ci sono 152 persone già vaccinate (il 54% del totale). Il maggior numero di casi di contagio si è verificato tra persone di fascia d'età 45-59 anni (78), seguita da 25-44 anni (76). Ma sono diffusi in tutte le fasce d'età, tra le quali, 0-2 anni (2 casi), 3-5 anni (7), 6-10 anni (36), 11-13 anni (11), 14-18 anni (17) e 19-24 anni (7). C'è anche il caso di una persona over 90 mentre sono 19 i contagi giornalieri in fascia d'età, 60-69 anni, 16 per 70-79 anni e 13 contagi tra persone tra gli 80 e 89 anni. Nell'ultima giornata sono stati eseguiti 4.906 tamponi tra cui 2.585 nel percorso diagnostico (10,9% di positivi) e 2.321 nel percorso guariti, a cui si sommano 1.392 test antigenici (88 positivi).  Il numero più alto di casi in provincia di Ancona (84); seguono Ascoli Piceno (61), Macerata (58), Fermo (47) e Pesaro Urbino (24); nove provengono da altre regioni. Tra i 283 nuovi positivi, 64 presentano sintomi; i casi comprendono 68 contatti stretti di positivi, 79 contatti domestici, 12 in setting scolastico/formativo, tre in ambiente lavorativo, uno ciascuno in setting assistenziale e sanitario e per 51 casi è in corso un approfondimento epidemiologico. Nelle ultime 24 ore è anche aumentato numero dei ricoverati per Covid-19 nelle Marche: sono 89 (+1 rispetto a ieri), tra i quali 20 in Terapia intensiva (-2 rispetto alle ultime 24 ore), 43 in reparti non intensivi e 28 pazienti nel reparto di Semi Intensiva.  Oggi, purtroppo, si registrano anche due decessi correlati al Covid: si tratta di un 89enne di Serra dè Conti che ha perso la vita all'ospedale Torrette di Ancona e di un 70enne di Monte Urano, spirato presso il proprio domicilio. 

20/11/2021 15:57
Vaccini, anticipata a lunedì 22 novembre la terza dose per gli over 40

Vaccini, anticipata a lunedì 22 novembre la terza dose per gli over 40

È stato ufficialmente anticipato a lunedì 22 novembre (a partire dalle ore 10) il via libera per la terza dose di vaccino che verrà rilasciato agli over 40, la cosiddetta dose “booster” che verrà effettuata con i vaccini a m-RNA Pfizer o Moderna a prescindere da qualsiasi tipologia di vaccino somministrata in precedenza. Originariamente previsto per il 1 dicembre, l'invito è esteso a tutti coloro che abbiano effettuato la seconda dose da almeno sei mesi e, indipendentemente dall’età, anche i caregiver (con 40 e più anni, seguendo la medesima procedura), cioè coloro che assistono persone non autosufficienti e i fragili che saranno presi in carico direttamente dai centri che li hanno in cura (ad esempio, diabetici, dializzati, malati oncologici e portatori di altre patologie croniche). «L'anticipazione della terza dose per gli over 40 rispetto alla data del 1 dicembre indicata dal Commissario Figliuolo – ha evidenziato l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini - risponde alle esigenze di permettere il completamento della fase vaccinale con la dose di richiamo nel più breve tempo possibile a quanti lo richiedano.» Nel caso degli over 40 - quindi, la fascia dai 40 (1981) ai 59 anni -, la platea complessiva conta 346 mila persone, ma a lunedì 22 avranno maturato i 5 mesi dalla seconda dose 115.297 persone. Per quanto riguarda i caregiver, si tratta complessivamente di 34.741 persone nelle Marche e 13.155 coloro che potranno vaccinarsi da lunedì perché scaduti i 6 mesi. Per comprendere meglio le ragioni di tale anticipo, basta tener fede al tasso d'incidenza raggiunto oggi nelle Marche dal Covid (con 290 nuovi casi segnalati) e al fatto che, come è stato discusso nelle ultime settimane, la protezione vaccinale stia andando incontro a una graduale perdita di efficacia. Appurato questo a livello scientifico almeno per quel che riguarda le probabilità di contagio (mentre si mantiene ancora alta la copertura rispetto alle ospedalizzazioni e ai decessi), si è reso necessario far partire con una settimana di anticipo il terzo richiamo per le fasce di età 40-60, al fine di rallentare un ulteriore sviluppo evolutivo del virus. Le modalità di prenotazione sono sempre le stesse tramite il sito https://prenotazioni.vaccinicovid.gov.it oppure attraverso il Numero Verde 800.00.99.66 dalle 8 alle 20 e con le altre modalità attivate da Poste italiane nonché anche dal sito regionale https://www.regione.marche.it/Entra-in-Regione/Vaccini-Covid/Prenotazioni. Sarà possibile inoltre prenotare anche nei PostaMat attivi sul territorio regionale con la tessera sanitaria, tramite i portalettere che consegnano la posta a casa o inviando un SMS con il codice fiscale al numero 339.9903947 (entro 48-72 ore si verrà ricontattati per procedere telefonicamente alla scelta di luogo e data dell’appuntamento).      

18/11/2021 18:21
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