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Sanità Civitanova Marche

Civitanova, Saltamartini: "Il Covid Hospital per ora non riapre". Acquaroli: "Fase complicata"

Civitanova, Saltamartini: "Il Covid Hospital per ora non riapre". Acquaroli: "Fase complicata"

Il Covid Hospital di Civitanova Marche "per il momento non si tocca, non si apre". Lo ha detto l'assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini parlando con i giornalisti a margine della seduta odierna del Consiglio regionale. La struttura era stata aperta nel maggio 2020 per ospitare fino ad 84 posti letto tra terapia intensiva e semintensiva presso l'ex Fiera di Civitanova Marche. "Per essere riaperto - ha aggiunto l'assessore - deve riassorbire il personale dell'Asur, quindi è una misura che comporta una riorganizzazione progressiva del sistema".

Nelle Marche attualmente vi sono 216 persone ricoverate per Covid-19 tra cui 39 in Terapia intensiva (leggi qui). Saltamartini ha annunciato un ampliamento dei posti letto ospedalieri dedicati ai pazienti Covid: "Conformemente alla disposizione della circolare del Ministero della Salute - ha riferito - stiamo allargando il numero dei posti letto in area medica e in terapia intensiva, ma questo crea un sacrificio per la cura delle altre patologie".

"Nella nostra regione non eravamo arrivati all'allargamento dei posti letto (Covid, ndr) - ha spiegato - proprio perché dovevamo garantire la cura delle altre patologie", ma ora con la riorganizzazione "ci saranno dei sacrifici per la cura di alcune malattie". Ieri "nella cabina di regia abbiamo chiesto ai direttori delle aziende di sacrificare nel minor modo possibile" la cura delle patologie non Covid perché "ogni malato ha diritto di essere curato".

A margine della seduta del Consiglio regionale, ad Ancona, è intervenuto anche il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli: "Sicuramente preoccupa" l'individuazione di altri due casi di variante Omicron da parte della Virologia di Ancona e "richiamiamo alla prudenza di tutti". "Altrettanto sicuramente mi aspettavo che arrivasse una variante con l'inverno - ha aggiunto -. Dire che eravamo preparati e pronti, no, ma me l'aspettavo".

"È una fase difficile e complicata, lo sappiamo tutti - osserva Acquaroli -. Da questa estate ripetiamo 'prudenza': una soluzione definitiva per la pandemia non ce l'ha nessuno, è importante restare uniti, compatti, non dividersi e cercare di fare squadra, per combatterla in ogni sua fase e stagionalità. C'è la stagione in cui emerge una variante, una in cui occorre dare risposte tutti insieme: se si è uniti e compatti, - sottolinea - è più facile essere chiari e trasparenti e avere una risposta dalla popolazione". Anche Acquaroli attende le "scelte del governo e le indicazioni Cts" sulle eventuali nuove misure.

"Nell'ultima occasione di confronto prima del Super green pass, - ricorda - avevo detto che la misura era poco utile per arginare i contagi. In questa fase bisogna essere maturi e responsabili, la soluzione non ce l'ha nessuno. Credo che la discussione e la capacità di comprendere comportamenti e iniziative per arginare la pandemia, evitare le chiusure, marginalizzare l'arrivo negli ospedali dei malati, sia strategia prioritaria". 

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