In mattinata il sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica, ha incontrato presso Palazzo Sforza, il Presidente del comitato regionale ‘Pro ospedali pubblici’, Carlo Ruggeri. L’incontro che ha avuto un tratto informale ha la finalità di approfondire le posizioni del Comitato rispetto al Piano Socio Sanitario Regionale delle Marche, di cui si parla ormai dal 2014, e che con una serie di ‘stop and go’ verrà presentato lunedì 28 gennaio.
“Del resto gli argomenti ‘salute’ e ‘salvaguardia dei diritti dei cittadini’ sono temi di primaria importanza – ha affermato il Sindaco Ciarapica - e a questo punto non più derogabili, almeno non per la nostra area.
"Come sindaco della città più popolosa della Provincia di Macerata e soprattutto della riviera, è mia intenzione – ha continuato il Sindaco - ascoltare tutte le opinioni per arrivare ad una sintesi che sia condivisa da tutti gli attori interessati unicamente per il rispetto e per la tutela della salute dei cittadini. Mi sono impegnato con il Presidente Ruggeri di riascoltare su questo argomento anche altri colleghi della Provincia. Non faccio mistero – conclude il Sindaco - del fatto che gli impegni presi dal Presidente Ceriscioli e dal PD rimangono disattesi, e mi preoccupa che la realizzazione dell’Ospedale Unico provinciale possa drenare risorse economiche depotenziando, giorno dopo giorno, l’Ospedale Civile di Civitanova Marche”.
Carlo Ruggeri, ha giudicato positivo l'incontro odierno ribadendo che “in base a notizie esternate dallo stesso Presidente della Regione e dalla stampa, si sta delineando nettamente un quadro molto preoccupante della sanità prossima futura nelle Marche, basato su un Unico Ospedale per provincia, sulla chiusura degli ospedali attuali e sulla conferma della chiusura già avvenuta dei 13 ospedali della Regione. Le due parti si sono trovate d'accordo, oltre alla netta contrarietà sull'unico ospedale in provincia, sul fatto che non possa essere questa la sanità per le popolazioni marchigiane e quindi, non baricentrismo ma policentrismo ospedaliero, dove il fulcro con ramificazioni ‘filtro’ per acuti, siano solo gli ospedali attualmente esistenti."
Era stata proclamata per venerdì 25 gennaio la giornata di sciopero del comparto medico ma, dopo l'incontro con la Ministra della Salute Giulia Grillo, l'Anaao Assomed e le sigle dell'intersindacale hanno deciso di sospendere la mobilitazione.
L’accordo che ha convinto le sigle a desistere sono: il ripristino del tavolo di contrattazione 2016/2018 attraverso una modifica del comma 687; il tavolo di confronto con i ministeri interessati per trovare una soluzione sull’utilizzo della Retribuzione Individuale di Anzianità; lo sblocco del limite di spesa per le assunzioni nel SSN; il recupero dei contratti di formazione non assegnati; risorse aggiuntive sul contratto 2019 per incrementare l’indennità di esclusività.
Oriano Mercante, Segretario Regionale Anaao Assomed, c’è ottimismo stavolta?
“Il Servizio sanitario nazionale sta vivendo uno dei momenti più difficili della sua quarantennale storia. Mancano dottori, infermieri e medici di famiglia. Il ricambio è fermo e l'allarme è lanciato già da tempo. La Ministro Grillo ha annunciato il suo impegno per una riforma completa anche della formazione post laurea impostata sul modello formazione/lavoro. Qualcosa si sta muovendo. Stiamo alla finestra sperando che finalmente alle parole seguano i fatti.”
Il 17 gennaio siete andati a Roma per un sit-in: cos’è cambiato da allora?
“L’incontro con la Ministra ha portato a importanti aperture. Noi siamo medici e operatori sanitari. Vogliamo fare il nostro lavoro. Non ci divertiamo a scendere in piazza ma siamo stati costretti per manifestare il disagio di un’intera categoria. E’ inaccettabile l’indifferenza di fronte ai problemi sollevati in difesa della sanità pubblica e della dignità del nostro lavoro. Quello che chiediamo è semplicemente dignità, perché le condizioni di lavoro sono ormai inaccettabili; Assunzioni per far fronte alla carenza di medici e la sottoscrizione di un nuovo contratto atteso ormai da dieci anni”.
Nelle Marche è stato presentato il Piano Sanitario regionale: soddisfatti?
“Diciamo che è un inizio. La struttura generale del Piano è buona ma i contenuti hanno importanti margini di miglioramento ai quali siamo disponibili a contribuire a lavorare, soprattutto nell’affrontare le criticità già più volte dibattute come quelle per la gestione delle emergenze e delle cure domiciliari. Il Piano andrà in giunta il prossimo 28 gennaio e quindi ne aspettiamo l’approvazione. Il nostro auspicio è che sia l’occasione per fare una programmazione vera ed efficace che indichi strategicamente la strada che la sanità marchigiana vuole perseguire difendendo la sanità pubblica e lavorando alla prevenzione ed alla cronicità. Contiamo che il Piano faccia un buon inquadramento della situazione complessiva e preveda un’azione programmatoria efficace nel medio periodo così da mantenere la nostra sanità regionale di buon livello come è stata in questi anni e definendo il ruolo dei privati attraverso chiare regole di committenza e un progetto strategico generale del loro coinvolgimento”.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Antonio Pettanari, presidente della Provincia di Macerata:
Si dice spesso che la sanità sia sotto tiro. Forse sarebbe meglio dire che è continuamente sotto “attenzione”. Del resto, è comprensibile. I servizi legati alla salute sono, ovviamente, quelli su cui è maggiore l’interesse di tutti i cittadini. Nessuno, infatti, vuole correre il rischio di incappare in situazioni di malasanità. Di conseguenza, quando capitano episodi negativi – e purtroppo capitano – la loro eco sulla stampa è destinata a fare rumore e, a volte, è giusto che sia così.
Ciò che invece non fanno rumore sono i tanti (per fortuna la grande maggioranza) casi di “buona sanita”.
Il lavoro quotidiano di medici, paramedici, tecnici e personale che ogni giorno lavorano nelle sale operatorie, nelle corsie di ospedali, negli ambulatori pubblici e privati, dove i cittadini trovano premure e cure adeguate.
Tutto questo ricade nella normalità e, di conseguenza, non fa rumore. Si osserva che la “buona sanità” è - e dovrebbe essere sempre - la norma. Giusto, ma non per questo essa deve essere sottaciuta o addirittura nascosta.
Il lavoro compiuto giornalmente con professionalità, scrupolo e amorevole assistenza dai tanti operatori del sistema sanitario merita di essere portato ad esempio. In primo luogo per “isolare” coloro che non fanno fino in fondo il loro dovere, ma non solo per questo. Anche per far sapere che la sanità “eccellente” non è solo quella che viene spesso associata ai nomi di alcuni centri clinici di grandi città.
Anche in città di provincia e lontane dai centri maggiori, ci sono professionisti di alta specializzazione, professionalità e competenza.
“Lo affermo perché posso portare in questo senso una mia personale e diretta testimonianza. Contrariamente al consiglio di molti, che per un delicato intervento ortopedico di protesi all'anca mi suggerivano di recarmi addirittura fuori le Marche, ho scelto di farmi operare all’ospedale civile di Macerata, potendo fare affidamento sulle capacità e competenze di chi mi avrebbe operato. L'intervento è stato effettuato dall'equipe formata dal dott. Remo Di Matteo, primario dell'ospedale di Camerino e dal Dott. Gabriele Caraffa, primario dell'ospedale di Macerata i quali – in virtù dell’organizzazione territoriale sanitaria unica a livello provinciale – una volta a settimana mettono a disposizione dei pazienti le loro diverse e complementari specializzazioni nel settore ortopedico. Due grandi professionisti che portano avanti il loro lavoro con grande serietà e in perfetta armonia,componenti indispensabili per la migliore riuscita delle prestazioni e per la stessa serenità di coloro che ricorrono alle loro cure.
Un’atmosfera di grande collaborazione che si respira in tutto il reparto, anche durante l’intero periodo di degenza, grazie alla professionalità e alla grande umanità di tutto il personale medico e paramedico. Straordinaria professionalità che ho riscontrato anche nell'Unità di Anestesia e Rianimazione".
Ho voluto portare questa testimonianza per far sapere ai maceratesi quello che hanno a livello sanitario e che molti ignorano di avere. Anche come strutture di riabilitazione il nostro territorio non ha nulla da invidiare ad altre province. Personalmente ho potuto sperimentare l'ottimo centro di Treia, guidato dal dott. Giordio Caraffa, ma nel territorio ce ne sono anche altri dove un sempre rassicurante “contatto umano” si assomma la sensibilità e professionalità degli operatori.
Spesso cerchiamo lontano quello che non sappiamo di avere vicino a noi.”
Medici, veterinari e dirigenti sanitari manifesteranno giovedì 17 gennaio a Roma dalle ore 11.00 davanti il Ministero della Pubblica Amministrazione in Corso Vittorio Emanuele II. L’iniziativa alla quale parteciperà anche una delegazione di Anaao Assomed Marche guidata dal segretario regionale Oriano Mercante, porterà a due giornate di sciopero, la prima il prossimo 25 gennaio, la seconda entro la prima decade di febbraio.
“Siamo pronti a scendere ancora una volta in piazza per manifestare il disagio di un’intera categoria. E’ inaccettabile l’indifferenza di fronte ai problemi sollevati dalle categorie in difesa della sanità pubblica e della dignità del nostro lavoro” ha detto Mercante.
Anaao Assomed manifesterà a fianco alle altre sigle sindacali "Quello che chiediamo unitariamente è: Dignità, perché le condizioni di lavoro sono ormai inaccettabili; Assunzioni per far fronte alla carenza di medici; Chiediamo anche di giungere finalmente alla sottoscrizione di un nuovo Contratto atteso ormai da dieci anni” ha concluso il segretario regionale di Anaao Assomed Marche.
''Il dott. Franco Cencetti, oltre che uno stimato professionista della salute, e' stato un punto di riferimento importante per Visso, Castelsantangelo sul Nera e Ussita non solo per i residenti ma anche per i villeggianti.
E dopo il terremoto andava dai suoi pazienti che erano sfollati sulla costa. Una persona splendida, con una umanita' specchiata. Come lui spesso dice, 'questa montagna mi ha dato molto', ma noi diciamo che lui ha superato di molto le vette della montagna, le ha superate con la pazienza, la disponibilita', l'alta professionalita'. ''.
Cosi' Maria Teresa Nori, segretario di Federcontribuenti Marche, sulla situazione creatasi a Visso, Castelsant'Angelo e Ussita senza medico di base dopo il trasferimento di Franco Cencetti a Pieve Torina.
''Si dice che ora ci sono problemi per la mancanza del medico a Visso e Ussita - tiene a precisare Maria Teresa Nori - mentre si sapeva che da un mese il dott. Cencetti era in predicato di un trasferimento. In un mese si poteva porre rimedio consultando gli organi competenti della sanita' marchigiana''.
Il Questore di Macerata, sensibile ai problemi connessi al fenomeno della ludopatia, ha predisposto in data odierna il controllo degli esercizi pubblici nella città di San Severino Marche con particolare attenzione alla presenza o meno di minori ed al rispetto degli orari di utilizzo degli apparecchi da gioco.
Tale iniziativa è stata adottata a seguito della recente pubblicazione della nuova tabella dei giochi proibiti contenente tutte le indicazioni da rispettare da parte dei titolari degli esercizi pubblici, fra cui quella di non consentire l’accesso e l’uso di tutti gli apparecchi da gioco fino alle ore 13,00 ai minori di anni 18.
In tale ambito l’attività del personale di polizia è stata diretta a tutelare le giovani generazioni, quale massima prerogativa che il Questore Pignataro ha perseguito sin dalla sua nomina a Macerata.
Questa mattina la Squadra Amministrativa della Questura è stata inviata nella città Settempedana, ove ha controllato tre bar ed una tabaccheria del centro cittadino.
All’esito dei controlli, non veniva riscontrata la presenza di minori all’interno di tali esercizi, ma venivano accertate, in tuti i casi, violazioni di carattere penale per la mancata esposizione della vigente tabella dei giochi proibiti.
Sono tuttora in corso ulteriori accertamenti al fine di verificare la regolarità delle autorizzazioni rilasciate dai vari enti (Monopoli di Stato – Comune – Questura) per le specifiche materie di competenza.
Il Questore ha assicurato una assidua e continua attività di controllo inerente il settore in argomento che sarà effettuata nell’intero territorio provinciale.
Il numero dei casi di influenza in Italia inizia lentamente a crescere e il picco epidemico è previsto nel periodo delle festività natalizie. C'è ancora tempo per correre ai ripari, ma bisogna affrettarsi. Per sottolineare questa opportunità, la Regione Marche mette a disposizione dei suoi dipendenti e di chiunque voglia vaccinarsi una ulteriore opportunità. Da lunedì 10 a venerdì 14 dicembre, dalle 11 alle ore 14, davanti Palazzo Raffaello, sede principale della Regione sarà possibile vaccinarsi in un ambulatorio mobile, dove sarà presente un medico dei Servizi vaccinali Asur. All'iniziativa parteciperà anche la Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva dell'Università Politecnica delle Marche.
L'influenza è un problema molto rilevante di sanità pubblica, con un considerevole impatto dal punto di vista epidemiologico, clinico ed economico. Inoltre, è rilevante la possibilità di complicanze gravi in alcune categorie di soggetti (anziani e persone con malattie croniche).
Fonte e credit foto: ANSA
Oggi 5 dicembre 2018 si è tenuta la cerimonia di posa della targa in ricordo del dottor Nicola Comi presso la struttura ospedaliera di Tolentino. Di seguito si riporta il discorso tenuto dal Direttore dell’Area Vasta 3 Dr. Alessandro Maccioni in occasione dell’evento.
"Il 30 agosto scorso, dopo una lunga e terribile malattia, Nicola Comi si è arreso, non senza lottare, e ci ha lasciati. Un vuoto enorme per tanti: tutti quelli che lo hanno conosciuto, stimato e apprezzato; un vuoto enorme per la sua adorata famiglia, i suoi amici, i colleghi di lavoro, i compagni e gli avversari di partito, i suoi pazienti, i cittadini di Tolentino.
Per molti, i più, sarà ricordato come uno dei Sindaci di Tolentino, più amati e stimati, ovvero il Sindaco delle grandi opere: dalla piscina al palazzetto, dalle scuole dell’infanzia agli asili comunali, dal parco isola d’Istria alla urbanizzazione dei quartieri King, Nenni, Papa Giovanni XXIII. Altri lo ricorderanno come il presidente delle case popolari della Provincia di Macerata che nel 1997 si fece carico di avviare la ricostruzione post sisma e realizzare, in tempi record, tante strutture abitative provvisorie per i terremotati.
Qualcun altro invece lo ricorderà come un uomo di partito, colto, generoso, appassionato, dalla coinvolgente retorica, capace di vedere le cose prima degli altri, di sognare, di immaginare, di anticipare, di sperimentare, di costruire progetti ambiziosi e di sviluppo della propria città e del proprio territorio. In tanti ed in modi diversi ricorderanno Nicola Comi.
Noi però vogliamo ricordarlo nel modo che lui sicuramente avrebbe apprezzato di più: come il “dottore Comi”, così come lo chiamavano i suoi pazienti, i suoi stessi colleghi, i cittadini di Tolentino, e non potrebbe essere diversamente.
La sua professione di medico, che mai aveva sospeso, neppure durante la sua esperienza da amministratore, era la sua vita. L’Ospedale di Tolentino, dove era entrato giovanissimo, era la sua seconda casa, i suoi pazienti ed i suoi collaboratori la sua famiglia allargata, i suoi colleghi gli amici più stretti. Tutti lo chiamavo nello stesso modo: il dottore Comi.
Nicola Comi è stato uno studente modello con formazione classica presso le scuole di Tolentino, successivamente si è laureato con il massimo dei voti alla facoltà di medicina di Roma e specializzato in cardiologia. Giovanissimo e brillante neolaureato, dopo una breve ed intensa esperienza come medico della mutua, era entrato di ruolo nell’ospedale di Tolentino, dove ha scelto di rimanere per tutta la sua vita professionale svolgendo il suo lavoro per oltre 40 anni.
Non ha mai voluto lasciare l’ospedale della sua città, neppure quando, all’inizio degli anni ‘90, con il processo di riorganizzazione del servizio sanitario, l’Ospedale di Tolentino è stato notevolmente ridimensionato. Lui preferì rimanere anche quando molti suoi colleghi scelsero, giustamente, di andare a Macerata per avere maggiori prospettive di carriera.
Non voleva lasciare la sua città ed i suoi pazienti, non voleva lasciare il suo ospedale, anche se sempre più piccolo e meno prestigioso: l’ospedale di Tolentino è stato per oltre 40 anni il suo luogo di lavoro, la sua seconda casa e mai lo ha abbandonato.
Andare in pensione, ricordano i familiari, non fu facile per lui. Soffrì anche nel vedere danneggiato ed evacuato l’ospedale con il terremoto del 2016, quando perse in un attimo la sua casa e il suo luogo storico di lavoro: due colpi durissimi per il dottore Comi.
Noi oggi vogliamo ricordare la persona che più di ogni altra è vissuta dentro questo ospedale, e attraverso il suo ricordo assumerci l’impegno di ricostruirlo. Tolentino e la sua comunità meritano servizi di eccellenza e noi ci impegniamo, anche nella memoria di Nicola Comi, a ripristinarli e conservarli con cura”.
Banca Macerata ha donato al reparto di Oncologia dell'Ospedale di Macerata un sistema Dignicap, strumento finalizzato alla prevenzione e riduzione della caduta dei capelli dei pazienti durante trattamento chemioterapico. La donazione è stata accettata dal direttore dell'Area Vasta Alessandro Maccioni lo scorso 8 agosto.
Il problema è particolarmente avvertito dalle donne operate di tumore alla mammella per via dell'utilizzo di trattamenti che provocano la totale o parziale perdita dei capelli con conseguente impatto psicologico negativo. Il Dignicap è un macchinario in grado di evitare o ridurre sensibilmente questo fenomeno e si presenta come un caschetto di forma molto simile alle cuffie che si utilizzano in piscina.
Questo caschetto-cuffia viene utilizzato durante l'infusione della chemioterapia e porta il cuoio capelluto ad una temperatura di circa 0 gradi centigradi. Il meccanismo d'azione è legato alla vasocostrizione che si crea nel cuioi capelluto con le basse temperature e permette di avere una minore concetrazione della chemioterapia nella parte sottastante il caschetto-cuffia.
La Regione ha 'bocciato' un "piano strategico" elaborato dalla direzione degli Ospedali Riuniti di Ancona "per le necessità dell'ospedale, finalizzato a garantire il mantenimento e lo sviluppo delle eccellenze" e ha intimato alla direzione "il taglio del personale di 57 unità per 1.700.265 euro a causa del superamento dei costi previsti". Lo affermano in una nota i sindacati Anaao Assomed Marche, Aaroi-Emac, Cgil, Cimo, Cisl Medici, Fassid-Snr, Fvm che chiedono alla Regione di rivedere i tagli. Il piano serviva a sviluppare ancora "eccellenze che hanno sempre contraddistinto questa realtà", attaccano le sigle sindacali, secondo cui non accettarlo "significa non considerare il raggiungimento degli obiettivi prefissati, la produttività oltre le previsioni, e il fatto che buona parte dei costi deriva dal lavoro dell'ospedale per i marchigiani, per esami di alta specialità e soprattutto in quanto ospedale di riferimento per acuti, come da programmazione regionale, con un incremento delle centralizzazioni".
Ansa
Un progetto innovativo che fonde insieme benessere, sanità, estetica e comfort. Borgo Pilotti Beauty Clinic, presentata ieri sera a Borgo Pilotti dova la clinica e Spa aprirà le porte il prossimo marzo, offrirà ai clienti la possibilità di seguire percorsi personalizzati di medicina e chirurgia estetica, all'interno di un lussuoso complesso alberghiero.
"La nostra convinzione - racconta Corrado Pilotti, fondatore del progetto e direttore generale di Borgo Pilotti beauty clinic - hotel & SPA - è che i pazienti debbano poter ricevere un servizio ed un'assistenza totale, con l'impiego delle migliori capacità professionali ma anche dei comfort e dell'accoglienza. Da qua l'idea di creare una struttura con 12 camere e suite, confortevoli ed eleganti a disposizione sia di chi vuol fare un semplice check-up, ma anche dei pazienti che decidono di sottoporsi ad un trattamento di chirurgia estetica o dei clienti che vogliono rilassarsi nella spa".
"La SPA & Wellness - continua Corrado - è l'ideale per rinforzare le energie degli ospiti e sarà immersa in una meravigliosa struttura, a Penna San Giovanni, con vista mozzafiato sui Monti Sibillini. Il percorso benessere sarà programmato a seconda delle esigenze di tempo e piacere dei clienti che potranno disporre di una piscina interna con idromassaggio, una piscina emozionale, la sauna finlandese, il bagno turco, il bagno mediterraneo e le docce emozionali, un'area relax ma anche una sala ristorante interna ed esterna, in grado di deliziare i palati. Per chi invece ci sceglierà per i trattamenti di chirurgia va detto che nella nostra struttura c'è una sala operatoria di eccellenza, chirurghi di fama internazionale e un reparto di rianimazione".
Presenti ieri sera, oltre al presidente Ceriscioli, Angelo Sciapichetti, l'onorevole Mirella Emiliozzi e al sindaco di Penna San Giovanni, Burocchi anche i soci di Pilotti il cavalier William A. Thys presidente della società capogruppo Svizzera, Claude Feltrin direttore generale del gruppo svizzero e Maxime rocafort socio e avvocato del gruppo .
Le sigle sindacali unite di medici, veterinari e dirigenti sanitari si mobiliteranno nella giornata di venerdì con un sit-in di fronte a Palazzo Raffaello, sede della Regione Marche a partire dalle ore 10.30 circa. In tutte le regioni è prevista una manifestazione spontanea a difesa della sanità pubblica e contro il disinteresse della politica perché la questione riguarda tutti i territori. I numeri dell’adesione allo sciopero saranno importanti nonostante le carenze di organico ampiamente denunciate, ma le persone che fisicamente scenderanno in piazza non potranno esserlo altrettanto. “Siamo poco considerati, sfruttati e sottopagati, però poi siamo indispensabili -ha detto Oriano Mercante, Segretario regionale di Anaao Assomed Marche - perché la gran parte di noi saranno precettati a restare in servizio per garantire l’assistenza minima e non potranno esercitare legittimamente il diritto allo sciopero che è sancito dalla Costituzione. Sarebbe bello che anche i cittadini scendessero in piazza con noi e sostenessero le nostre rivendicazioni che non sono a difesa di presunti privilegi ma a tutela della salute di tutti. Sarebbe anche opportuno che i cittadini non si recassero in ospedale venerdì se non per le urgenze ovviamente, proprio per solidalizzare con questa mobilitazione che è fatta soprattutto per continuare ad offrire loro servizi adeguati. Occorre una maggiore coscienza civile anche in questi casi. Non si può pretendere assistenza dal Servizio Sanitario Nazionale senza interessarsi delle condizioni nelle quali questo è finanziato o nelle quali il personale è chiamato ad operare”. “Sventoleremo solo le nostre bandiere sindacali perché in questa vicenda la politica è considerabile un soggetto unico”.
“E’ in atto da oltre 10 anni lo smantellamento del sistema sanitario nazionale – ha aggiunto Mercante – ed è una situazione inaccettabile perché non fa che acuire le differenze sociali”. “Finora nessun partito né a livello nazionale né regionale, ci ha offerto un sostegno vero e concreto. Ci si è limitati alla solidarietà personale di alcuni rappresentanti e ad un rimpallo di responsabilità che è veramente stucchevole”.
“Non è più sufficiente prendere atto del peggioramento delle condizioni di lavoro nelle strutture sanitarie, che mette a rischio la sicurezza delle cure, così come non lo è esprimente solidarietà per l’assenza da 10 anni del contratto di lavoro, con gravi danni organizzativi, economici e previdenziali. E’ imbarazzante il disinteresse nei confronti della perdita di valore economico e professionale del lavoro, almeno quanto la mancanza delle assunzioni necessarie a far fronte all’esodo in corso e l’incertezza del futuro dei giovani lasciati fuori dalla formazione post laurea” – ha concluso il segretario regionale di Anaao Assomed Marche. “Le rivendicazioni sono le stesse ormai da anni ma finora nulla è successo e temiamo che poco succederà anche dopo questa iniziativa”.
Dal Luca Marconi, consigliere regionale Popolari Marche - UdC, riceviamo e pubblichiamo
Apprendo con soddisfazione la notizia, comunicata dal direttore dell'Area Vasta 3, che dal 4 gennaio prossimo per due volte al mese (primo e terzo venerdì del mese) sarà attivo all'ospedale di comunità di Recanati l'ambulatorio di pneumologia con la presenza del dott. Yuri Rosati di Civitanova.
Ciò conferma come stia andando avanti velocemente la riorganizzazione del nosocomio recanatese secondo la tabella di marcia più volte ribadita dalla Regione.
Ringrazio il dott. Maccioni per l'impegno profuso nel garantire l'efficienza e la presenza sul territorio della rete dei servizi sanitari.
Come già detto in occasione della stesura del nuovo Piano Socio-Sanitario Regionale, in corso di preparazione, il mio impegno sarà non solo per consolidare l'esistente ma anche per allargare il campo dei servizi per anziani, lungodegenti, riabilitati e post-operati.
Si potenzia la fornitura dei servizi da parte dell'Area Vasta 3 per rendere un migliore e piu capillare servizio al cittadino.
A partire dal 4 gennaio 2019, infatti, per due volte al mese sarà attivo presso l'ospedale di Comunità di Recanati, un ambulatorio di Pneumologia.
L'ambulatorio, gestito dal Dott. Yuri Rosati di Civitanova, resterà aperto ogni primo e terzo venerdì del mese.
"Un sanitario che rifiuta le vaccinazioni secondo me non solo è un ignorante non scusabile, ma è qualcosa di vicinissimo a un criminale. La presenza di una persona non vaccinata in un reparto come quello dove si seguono le donne gravide e dove si partorisce è letteralmente come avere un fiammifero acceso dentro un deposito di benzina". Così Roberto Burioni sulla sua pagina Fb commenta il caso dell'ostetrica licenziata a Macerata perché ha rifiutato di vaccinarsi. "Un'ostetrica non vaccinata può contrarre morbillo, varicella, rosolia e trasmettere queste malattie alle future mamme e ai neonati con conseguenze devastanti - incalza -. Tollerare la presenza di un'ostetrica non vaccinata dentro un reparto ospedaliero è come tollerare che a guidare un autobus sia un autista completamente ubriaco. Entrambi a causa di un comportamento folle e sconsiderato mettono in pericolo loro stessi e la vita degli altri. Entrambi devono essere cacciati per difendere la sicurezza di persone innocenti". "Ha fatto benissimo il mio collega Alessandro Maccioni che dirige l'Asur di Macerata a licenziare in tronco questa ostetrica incosciente - aggiunge - e voglio proprio vedere se i sindacati avranno il coraggio e la spudoratezza di difendere questa irresponsabile. Orgoglioso della mia Regione" conclude il medico, originario di Pesaro, che nei mesi scorsi aveva criticato alcune scelte della Regione Marche.
(fonte ANSA)
Gia da oggi e fino al 18 Novembre, in piu di 200 farmacie marchigiane sarà possibile fare uno screening gratuito del diabete, verificare la propria situazione e ricevere informazioni e consigli.
Per effettuare la visita gratuita, è sufficiente presentarsi in una delle farmacie aderenti preferibilmente digiuni. Tuttavia, nel caso si abbia consumato un pasto od una colazione, basterà riferirlo al medico presente che valuterà l'opportunità di svolgere comunque l'esame o concorderà un altro appuntamento
L'iniziativa rientra nellla programmazione in vista della "Giornata Mondiale del Diabete" di domenica 18 Novembre ed è patrocinata dalla Regione Marche e “Si tratta di un’importante iniziativa dedicata ai cittadini che potranno gratuitamente fare un’attività di screening per il diabete, una malattia cronica con molti effetti collaterali che colpisce una larga fetta della popolazione e molti non sanno neanche di averla - commenta il Presidente della Regionale Luca Cerescioli - Fare questo passaggio in farmacia permette, nel caso la malattia venga diagnosticata, di ridurre l’impatto sulla salute gestendo nel modo più corretto ed efficace le cure. L’invito ai cittadini è quello di partecipare quindi a questa campagna. Un ringraziamento va innanzitutto alle farmacie che costituiscono un baluardo del servizio sanitario sul territorio anche in tempi difficili come quelli del sisma che ha colpito le Marche”.
“Prevenire è certamente un discorso di salute ma anche un investimento appropriato – consigliere alla Sanità Federico Talè – Le farmacie sono sempre più protagoniste nel sistema sanitario: sottoscriviamo dunque questa lodevole iniziativa con l’auspicio di ritrovarci anche su altri progetti come l’abbattimento delle liste di attesa“
Espressioni a cui fa eco Ida Maria Kaczmarek, rappresentante di Federfarma per la provincia di Macerata : “Siamo uno degli ultimi presidi sempre presenti anche nei paesi più piccoli dove il cittadino trova sempre un consiglio”.
Nelle Marche sono più di 75.000 le persone che dichiarano di avere il diabete, il 4,9% della popolazione. Oltre il 30% degli assistiti da centri specialistici diabetologici ha più di 75 anni con la necessità di assistenza particolare, dal punto di vista sanitario e della terapia ipoglicemizzante.
Un milione di italiani tuttavia è affetto da diabete mellito senza saperlo, nonostante sia una patologia grave e, per la sua grande diffusione, una delle principali cause di morte.
Alla vigilia della Giornata Mondiale del Diabete del 14 novembre, il Rotary Club di Macerata ha promosso una conviviale dedicata che ha visto la partecipazione del dottor Gabriele Brandoni, dirigente medico del Dipartimento Malattie metaboliche e Diabetologia dell’Ospedale di Macerata, di Alessandro Maccioni, direttore generale dell’Area Vasta 3, oltre che di Marco Sigona per il Club Matteo Ricci e di Claudio Regini, assistente del governatore distrettuale.
Luci e ombre sono emerse dalla panoramica sulla malattia che Brandoni ha condiviso con i numerosi presenti a Villa Quiete. Le seconde riguardano in primo luogo i numeri in costante crescita: «Si stima che nel 2035 saranno oltre 600 milioni le persone affette da diabete nel mondo, mentre in Italia nel 2030 i malati potrebbero arrivare a toccare quota 6 milioni: 22 mila nuovi casi ogni giorno, come se si ammalasse un’intera cittadina», ha affermato il medico. Se l’età media dei diabetici è compresa nella fascia 50-75 anni, il campanello di allarme è rappresentato dall’aumento dell’obesità infantile - arrivata al 35% - e dei casi di diabete di tipo due tra i giovani.
Le buone notizie riguardano la nostra regione e la provincia di Macerata in particolare. Le Marche, infatti, sono sotto la media nazionale per tasso di malati, e quello di ospedalizzazione per diabete non controllato è il più basso in Italia. Inoltre, l’Ospedale di Macerata è uno dei due centri marchigiani nei quali la Diabetologia è attiva dal lunedì al sabato, mentre è stato aperto da pochi mesi a Recanati, presso l’ex ospedale “Santa Lucia”, l’unico ambulatorio cardio-metabolico del territorio regionale.
A questo proposito, Brandoni ha sottolineato come «il diabete sia sempre di più legato al cuore, tanto da essere definito una malattia cardiovascolare diagnosticata con la misura della glicemia». «È necessario tenere sotto controllo i casi di iperglicemia, ma non si deve sottovalutare la ipoglicemia, alla quale sono legati importanti rischi per l’attività del muscolo cardiaco», ha aggiunto.
Negli ultimi anni, un aiuto fondamentale è arrivato dalle nuove famiglie di farmaci, che oggi permettono di disporre di circa 140 possibili ed efficaci combinazioni, e molto può fare anche controllare lo stato di salute con periodicità, «perché molte volte - ha ammonito il medico - si scopre di avere il diabete attraverso controlli casuali, durante un ricovero ospedaliero o prima di un intervento chirurgico, quando la cellula beta produttrice di insulina ha già causato danni».
Sono oltre 200 le farmacie marchigiane pronte a scendere di nuovo in campo contro il diabete fino al 18 novembre, in concomitanza con la Giornata Mondiale del Diabete, prevista per il 14 novembre: saranno a disposizione dei clienti che potranno sottoporsi a uno screening del diabete e ricevere utili suggerimenti. Nelle Marche più di 75mila persone dichiarano di avere il diabete, il 4,9% della popolazione. "E' un'importante iniziativa dedicata ai cittadini - afferma il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli - che potranno gratuitamente fare un'attività di screening per il diabete, una malattia cronica con molti effetti collaterali che colpisce una larga fetta della popolazione e molti non sanno neanche di averla"."Prevenire - osserva il consigliere con delega alla Sanità Federico Talè - è certamente un discorso di salute ma anche un investimento appropriato. Alla presentazione dell'iniziativa c'era, tra gli altri, il presidente di Federfarma Marche Pasquale D'Avella. (Ansa)
Oggi nel Comune di Montecassiano si sono dati appuntamento più di 100 professionisti di varie specialità per parlare di oncologia ed estetica. L’evento organizzato dall’ordine degli infermieri di Macerata e dall’ordine dei farmacisti della provincia Macerata con il patrocinio del Comune di Montecassiano e dell’Università di Camerino ha riscosso un enorme successo. La sala dei Priori, splendida location messa a disposizione dal Comune di Montecassiano, è stato teatro di relazioni scientifiche di alto livello, che hanno messo a confronto importanti esperti della provincia.
Il focus è stato la paziente oncologica e l’estetica ed i vari professionisti: l’oncologo, l’infermiere, il medico tricologo, lo psicologo, il biologo nutrizionista, il farmacista, l’odontoiatra, l’estetista oncologica si sono confrontati sulle migliori e più recenti strategie per aiutare la donna colpita da patologia oncologia ad affrontare la sua battaglia senza rinunciare alla bellezza. Ha partecipato ai lavori anche l’associazione di volontariato Il cortile di Edy, sottolineando, attraverso la voce della sua presidente, come le attività delle associazioni siano una forza importante per il terzo settore.
Toccante alla fine la testimonianza di una ragazza, Jessica, che ha portato la sua esperienza di malata di tumore al seno, e di come la battaglia verso una malattia tanto feroce si possa vincere senza rinunciare alla femminilità ed alla bellezza approcciandosi però a professionisti esperti e competenti in materia. Il mentore della manifestazione, il farmacista dottor Stefano Romagnoli ha spiegato che ora l’obiettivo è creare delle linee guida per sostenere questo percorso e quindi aiutare tutte le donne colpite da malattie oncologiche a mantenere sempre viva la loro bellezza.
Le Federazioni dei pensionati di SPI Cgil, FNP Cisl e UILP Uil di Macerata organizzano una serie di iniziative aperte al pubblico di informazione sul tema della prevenzione vaccinale organizzate in collaborazione con Asur Marche e con l’Alleanza nazionale per l’invecchiamento attivo “HappyAgeing” in concomitanza delle campagne di vaccinazione anti-influenzale.
SPI FNP e UILP hanno avviato su scala regionale una vasta azione per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione, specie vaccinale, come strumento per la tutela della salute e consigliano, soprattutto la popolazione anziana, di ricorrere al vaccino anti-influenzale e a quello anti-pneumococco. Un’azione reputata necessaria soprattutto considerando che gli indicatori sull’utilizzo dei vaccini da parte della popolazione marchigiana sono ben al di sotto degli standard minimi raccomandati dal Ministero della Salute.
La campagna di informazione si svolgerà a Macerata lunedì 12 novembre alle 9.30 presso la sala convegni della Provincia di Macerata;