Politica

Salvini a Macerata per la Festa della Lega: “Parcaroli? Rivincerebbe anche domani” (FOTO e VIDEO)

Salvini a Macerata per la Festa della Lega: “Parcaroli? Rivincerebbe anche domani” (FOTO e VIDEO)

Si è tenuta oggi a Macerata la conferenza stampa che ha aperto la giornata di festa della Lega Marche. A coordinare l’incontro è stata Giorgia Latini, deputata e segretaria regionale Lega Marche, che ha dato il benvenuto ai due nuovi arrivati nella squadra del “Carroccio” in Consiglio regionale: Luca Santarelli dal gruppo “Rinasci Marche” e Simona Luchini che, precedentemente, era nel gruppo misto. Dopodiché il turno dell’atteso ministro Matteo Salvini, giunto in auto direttamente da Milano dove ha partecipato alla ricorrenza del compleanno del defunto ex premier Silvio Berlusconi. Parole di stima per la giunta comunale guidata da Parcaroli: “Il suo operato è un modello di buona amministrazione della Lega e del centrodestra. In anni dove ne sono successe di tutti i colori non avete mai perso il contatto con la città, con le associazioni e con i commercianti. Sono convinto che se si votasse domani mattina rivincereste al primo turno, come fra due anni”. Salvini, intervenendo sulle tematiche migratorie, ha citato anche la volontà di predisporre il blocco navale per la difesa del Mediterraneo “usando le navi della Marina Militare – ha detto - per difendere il mare europeo e le vite dei bambini che vengono messe da delinquenti su quelli che sono pezzi di lamiera che affondano dopo poco. Noi diciamo no a ogni missione navale europea non d’importazione ma di tutela e presidio”. Delle navi militari, a presidio di un “mare europeo”, sarebbero così la soluzione a un fenomeno di migrazione umana che c’è da sempre e continuerà a esserci, mentre un’integrazione che prende il nome di “importazione” avrebbe un sapore quasi commerciale. (Riprese e montaggio di: Federico Silvestri; Intervista di: Arianna Pannocchia)    

29/09/2023 22:00
“L’Italia delle Regioni”, il presidente Acquaroli a Torino per la seconda edizione del festival

“L’Italia delle Regioni”, il presidente Acquaroli a Torino per la seconda edizione del festival

Sarà dedicata al tema delle infrastrutture, con un focus importante sui grandi eventi dei prossimi anni, la seconda edizione de “L’Italia delle Regioni”, in programma, a Torino, dal 30 settembre al 3 ottobre prossimi, con la partecipazione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni. Dopo il successo della prima edizione di Milano, il Festival delle Regioni e delle Province Autonome fa tappa nel Piemonte, con uno sguardo proiettato sul futuro infrastrutturale del Paese. A Torino sarà presente il presidente delle Marche Francesco Acquaroli, chiamato a coordinare il tavolo di lavoro sulle opere pubbliche, logistica, porti e aeroporti, digitalizzazione, innovazione tecnologica e ricerca. Il Festival si svilupperà da Piazza Castello ai luoghi simboli della storia d’Italia: Palazzo Reale, Teatro Carignano, Parlamento Subalpino (primo Parlamento del Regno d’Italia) che riaprirà le porte dopo oltre un secolo. Nel fine settimana di apertura della manifestazione, Piazza Castello si trasformerà nel “Villaggio delle Regioni”, all’insegna delle eccellenze territoriali e dei luoghi simbolo d’Italia che potranno essere ammirati nel “salotto buono” torinese.

29/09/2023 15:01
Macerata, Orioli e le bordate su Parcaroli: "Si è già sfiduciato da solo, deludente anche sul piano umano"

Macerata, Orioli e le bordate su Parcaroli: "Si è già sfiduciato da solo, deludente anche sul piano umano"

"Macerata 'tradita', oggi non ci sono altri termini che possono rappresentare lo stato in cui verte la nostra città, 'tradita', da colui che avrebbe dovuto salvarla, aiutarla, rinnovarla e rilanciarla. Il sindaco, si domanda retoricamente chi lo sfiducerà senza rendersi conto che si è già sfiduciato da solo, non realizzando quanto promesso in campagna elettorale alla città e tradendo le più che legittime aspettative dei propri elettori, noi in primis".  Con queste dure parole, il neo segretario nazionale del Movimento Iniziativa Popolare, Mattia Orioli interviene sulle sorti politiche cittadine spiegando come la città sembri "imbalsamata". "Il sindaco, nonché presidente della provincia di Macerata, Sandro Parcaroli ha tradito le aspettative dei Maceratesi - prosegue -, ha frantumato la coalizione civica e partitica, dimostrando la debolezza e l'inconsistenza politica ed amministrativa della sua persona, e purtroppo con noi deludente lo è stato anche sul piano umano". "A Roma sto lavorando insieme ad altri al tentativo di riaggregazione del mondo politico Popolare Democratico Cristiano, dopo la diaspora del 1994 - precisa Orioli -. Questo aspetto non sorge a caso, infatti centro-destra e centro-sinistra non esistono più, a Macerata la nostra città ne è un plastico esempio. Nel Paese e nei territori vi è una destra radicale e una sinistra radicale, fameliche di potere, per questo mai come oggi occorre un sussulto di tutte le forze cosiddette 'moderate', di centro".  "La città merita una speranza vera, concreta, reale, e solo le forze di buon senso possono farlo, il centro non sia solo un’opportunità per pochi, ma una speranza per tutti - riflette Orioli -. Per questo dico con determinazione alle forze Popolari, Democratiche Cristiane, di centro, moderate, laiche, liberali e riformiste ed a tutte le forze che si rivedono nella politica vera del fare, e a tutti i civici ed in fine ma non per ultimi a tutti i Maceratesi che hanno a cuore la città, di mettersi in cammino, unirsi e creare un fronte comune al 'centro', e definitivamente archiviare questa pagina impietosa di non politica". "Macerata dopo profondi dolori, umiliazioni e tradimenti, diventi il baluardo del cambiamento, diventi il centro di una rinascita, risorgimento e resurrezione e futuro faro per il paese verso una ritrovata politica, vera, umana, concreta e vicina alla gente" conclude Orioli.

28/09/2023 16:50
Attrarre gli under 41 in agricoltura: la regione Marche investe 22 milioni di euro

Attrarre gli under 41 in agricoltura: la regione Marche investe 22 milioni di euro

Attrarre i giovani in agricoltura per favorire il ricambio generazionale e creare nuove opportunità lavorative. È l’obiettivo di un imminente bando della Regione Marche che assegna 22 milioni di euro per incentivare l’insediamento degli under 41 nel settore primario. I fondi a disposizione sono quelli della programmazione europea 2023-2027 (Csr – Complemento regionale per lo sviluppo rurale). Prevedono la concessione di un contributo diretto, a fondo perduto, di 35 o di 50 mila euro, oltre alla possibilità di accedere, con la stessa domanda, ad altre agevolazioni per investimenti aziendali. "Quello primario è un settore importante, di qualità e grande specialità - afferma il presidente Francesco Acquaroli - e questo bando permette la creazione di nuove opportunità di occupazione e di crescita per i nostri giovani e di investire nelle eccellenze del nostro territorio". "Offriamo opportunità e strumenti operativi per attrarre i giovani nel settore agricolo marchigiano e attuare idee imprenditoriali innovative, anche mediante approcci produttivi maggiormente sostenibili sia in termini ambientali, che economici e sociali – evidenzia l’assessore all’Agricoltura Andrea Maria Antonini - L’insediamento viene sostenuto attraverso un premio in conto capitale e la possibilità di attivare contestualmente, da parte dello stesso richiedente e una sola istruttoria, più Interventi, con un’ampia scelta facoltativa". Il bando sostiene l’insediamento dei giovani agricoltori (di età non superiore a 40 anni) con un premio all’avviamento in conto capitale, insieme alla possibilità di accedere, contestualmente, ad altri finanziamenti per acquisire competenze tecniche, consulenze, formazione e investimenti strutturali. Il premio giovani è di 35 mila euro per le aziende che si insediano nelle aree senza problemi di sviluppo e di 50 mila euro per quelle avviate dai giovani nelle zone con problemi di sviluppo. La ripartizione dei 22 milioni disponibili assegna 6 milioni al premio giovani, 12 milioni agli investimenti produttivi per migliorare la competitività aziendale, 2 milioni agli investimenti ambientali e per il benessere degli animali, 2 milioni per l’agricoltura sociale (agrinido, servizi educativi, longevità attiva) e la trasformazione di prodotti agricoli. Tutte le misure a favore dei giovani che si insediamo per la prima volta, riferisce l'assessore Antonini, "sono state condivise con le organizzazioni agricole, per calibrare gli interventi alle reali esigenze dell’agricoltura marchigiana".

26/09/2023 13:00
Basso bacino del Chienti, allarme mortalità: incontro tra associazioni e assessore Cognigni

Basso bacino del Chienti, allarme mortalità: incontro tra associazioni e assessore Cognigni

Lo scorso 11 settembre il comitato cittadino "Civitanova Unita", coordinato dalla professoressa Giuliana Venturini, la lista civica "Nova Urbs", coordinata da Paolo Maria Squadroni, e il "Comitato Spontaneo Ambientalista", coordinato da Tiziana Streppa, hanno fatto richiesta di  incontrare l'assessore all'ambiente del comune di Civitanova Giuseppe Cognigni per discutere del problema rappresentato dall'inquinamento del Basso Bacino del Chienti. Tema tornato più che mai d'attualità dopo il recente rapporto epidemiologico nazionale "Sentieri 6", che ha segnalato un eccesso di mortalità per malattie tumorali e malformazioni neonatali nell'area, compresa tra le 46 più inquinate d'Italia. L'assessore ha risposto con sollecitudine all'invito e l'incontro è avvenuto venerdì 22 settembre presso i locali del comune di Civitanova Marche. Per le associazioni hanno partecipato la professoressa Venturini (Civitanova Unita), la dottoressa Franco e il dottor Squadroni (Nova Urbs), assente la professoressa Streppa (Comitato Spontaneo Ambientalista) per motivi personali, mentre per il Comune erano presenti l'assessore Cognigni, il segretario Morosi e due dirigenti degli uffici tecnici.   Le associazioni hanno illustrato ai rappresentanti comunali come ad oggi non sia chiaro se sia stata condotta" da parte degli organi competenti una caratterizzazione precisa ed aggiornata del tipo di inquinamento presente nell'area del Basso Bacino del Chienti" e se siano state "individuate le azioni da compiere in merito". Le associazioni hanno, quindi, chiesto "di formulare una delibera consiliare di indirizzo per l'assunzione di responsabilità riguardo la questione dell'inquinamento ambientale" e di "assumere l'impegno formale di convocare un consiglio comunale aperto, con l'intervento dei tecnici degli uffici regionali preposti e dei politici delle amministrazioni locale, provinciale e regionale". Consiglio che "relazioni la cittadinanza sullo stato dei fatti e delinei le tracce per l'istituzione di un tavolo di lavoro, di cui facciano parte i 5 comuni dell'area (Civitanova Marche, Montecosaro, Morrovalle, Porto Sant'Elpidio e Sant'Elpidio a Mare), le rispettive province e la regione Marche, volto ad avviare un progetto di bonifica del sito". L'assessore Cognigni ha promesso di riferire al sindaco quanto richiesto e di aggiornare sugli sviluppi le associazioni, che a loro volta verificheranno che ciò venga fatto in modo appropriato e tempestivo. 

24/09/2023 13:40
La solitudine del Numero Uno: Parcaroli si impantana sulla Rampa della discordia

La solitudine del Numero Uno: Parcaroli si impantana sulla Rampa della discordia

Estate 2020, corte di palazzo Carradori. Parte la campagna elettorale di Sandro Parcaroli,  neocandidato della Lega. Per farlo scendere in campo ci è voluta una telefonata diretta dell'allora 'capitano' Salvini. Un esordio da applausi bagnato dai lieti calici innalzati a 'Vere Italie' del signor Medstore. E bagnato dal bacio d'istinto di Silvano Iommi, vicino di casa di colui che a furor di voti sarà il nuovo sindaco di Macerata il 24 settembre. Esattamente tre anni or sono. Iommi, per tanti anni presidente dell'Ordine degli Architetti, ha infatti studio nello stesso palazzo Carradori. I due uomini si conoscono, hanno viva simpatia reciproca, si stimano certamente. Quasi scontato che Parcaroli, eversore alle urne del piddino Narciso Ricotta dato per vincitore 'facile facile' prima della telefonata salviniana, nomini Iommi assessore all'Urbanistica. Lui, già nella giunta Menghi, conosce la storia di Macerata mattone per mattone, coppo per coppo, punti bassi ed altimetrie. A distanza di tre anni - quasi secoli al cospetto degli eventi attuali - il feeling tra i due sembra in gran parte evaporato. "Ho tremila cose da fare, non posso pensare sempre a Iommi" ha dichiarato il sindaco nel frattempo eletto anche presidente della Provincia - veni, vidi, vici. Lui, l'architetto, ha intanto congelato al momento le dimissioni innescate dai dubbi niet - "tutti i soldi non ci sono" - dal primo (cittadino) rispetto al progetto di parcheggio multipiano e coperto, a ridosso di Rampa Zara. Eterna spina reattiva nel centro molle della Città murata. Da conquistare alfine al partito dei pedoni come lo fu...Masada da parte del comandante romano from Urbs Salviae (Urbisaglia) Lucio Flavio Silva Nonio Basso. Superando lui il 'Sentiero dei Serpenti' della rocca inespugnabile fatta costruire da Erode il Grande. Sentiero che nel caso maceratese è apparso un muro. E sugli stretti e perigliosi suoi tornanti sembra aver fatto, in buona parte, la fine degli Zeloti la lista civica del sindaco (10% al voto) intorno al quale si sarebbe creato un sensibile vuoto. Della civica fa parte lo stesso Iommi, un'altra eletta è passata a FdI mentre una terza, la presidente del Consiglio comunale delle Donne, vive un momento non facile. Nell'attesa della resa dei conti definitiva nel Centro Destra "ci facciamo intanto solo del male": dice Katiuscia Cassetta (assessore della Cultura) commentando il poco magic moment dell'esecutivo per il quale FdI chiede un rimescolamento di carte. Aprendo sul parcheggio di Rampa Zara ma, assolutamente no, al progetto di Iommi considerato troppo costoso. Meglio a raso, dice il capogruppo Castiglioni. Rimettendo la palla che scotta nelle mani del sindaco. Un brutto sogno, di più un incubo di questa fine estate?  Chi vivrà vedrà ma certo lo slogan elettorale di Parcaroli ("Amerai vivere e lavorare a Macerata") pare ancora tutto da verificare soprattutto cominciando da lui stesso. "Siamo contro il parking per 300 posti e 20 milioni di spesa; in questo non c'e' alcun asse con Fratelli d'Italia" ha dichiarato l'avv. Ricotta. Politicamente se il Centro Destra è in cerca di Autore (regge tuttavia la convinzione secondo cui se non si è sicuri di vincere con Parcaroli, di certo in sua assenza si perde tra 2 anni) il Centro sinistra non ride. In particolare il Pd. Al breefing organizzato di recente da Bruno Mandrelli sul futuro maceratese hanno partecipato David Miliozzi (al tavolo degli organizzatori) l'ex sindaco Romano Carancini, Marco Sigona, Giovanni Scoccianti. Si parla ora di terzo polo, che in riferimento al caso Tolentino (cfr Alessia Pupo, Alessandro Massi) mette brividi agli altri due.  Tuttavia qual è il destino di Macerata? A chi - praticamente tutti - al recente convegno dell'associazione Le Casette (presidente Pierluigi Pianesi) rivendicava l'antica autorevolezza e la guida ferma del territorio al capoluogo, il vescovo Marconi (presenti Parcaroli, la vice D'Alessandro, il prof. Baldassarri e la Cassetta) ha suggerito, ricalcando il pensiero presente nell'omelia a San Giuliano, una strategia piu' consona all'attuale momento della 'Civitas Mariae'. "La si ponga piuttosto al servizio attivo delle varie municipalità riservandoLe in particolare il ruolo di collegamento tra costa, collina e montagna" ha sottolineato monsignore.  Intanto i giornali sulla scossa politica di fine estate, sopravvenuta dopo lo sciame... degli ultimi mesi, hanno titolato su una possibile crisi di giunta. Le prossime settimane saranno decisive per capire meglio una situazione deteriorata dove il partito della premier e' in cerca di ulteriore spazio nella coalizione e dove la giunta appare al momento come un conclave del '500. Mentre nuove truppe s'ammassano ai fianchi del Palazzo del Governo municipale risalendo fiduciose lungo la Rampa della Discordia e scommettendo sulla solitudine del numero uno, sindaco e presidente. L'atto finale resta nelle mani dell'assessore all'Urbanistica: l'ex presidente dell'Ordine degli Architetti accettera' d'essere 'commissariato' o portera' sino in fondo la sfida innescata con le dimissioni poi congelate in questo infuocato fine estate mettendo Parcaroli nella scelta piu' solitaria e definitiva. L'ultimo bacio. (Notorius)

24/09/2023 09:40
È morto l'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

È morto l'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

Alle ore 19.45, il Presidente Emerito della Repubblica, senatore Giorgio Napolitano, si è spento all'età di 98 anni presso la clinica Salvator Mundi al Gianicolo in Roma. Ci lascia l'uomo delle riforme a tutti i costi, napoletano di gran classe, elegante e "pignolo", come egli stesso si è definito. Attento ad ogni dettaglio, lavoratore instancabile, profondo conoscitore della vita parlamentare e delle dinamiche politiche dell'intera storia repubblicana. Sempre accompagnato con discrezione dalla moglie Clio, Giorgio Napolitano ha iniziato il suo primo settennato al Quirinale, nel 2006, gioendo per la vittoria dell'Italia ai mondiali di calcio di Berlino e ha concluso i quasi due anni del secondo mandato con qualche rimpianto per non essere riuscito a vedere del tutto compiuti quei cambiamenti istituzionali per i quali tanto si è speso. Ma soprattutto "re Giorgio" ha dovuto affrontare quello che in molti considerano il periodo più buio degli ultimi 50 anni, navigando a vista tra gli scogli di una durissima crisi economica. E lo ha fatto con una convinzione incrollabile: che l'Italia avesse bisogno di stabilità politica. In nome di questo principio ha cercato sempre di evitare scioglimenti anticipati della legislatura. Certamente il momento peggiore - che ha coniugato amarezza personale e preoccupazione istituzionale - è stato il suo coinvolgimento indiretto nel processo sulla presunta trattativa Stato-mafia con l'eccezionale deposizione alla Corte di Palermo salita in trasferta al Quirinale. Quella di Napolitano non è stata infatti una presidenza leggera, né facile. Ma ha mantenuto sempre l'impegno preso il 15 maggio del 2006 quando da neo-presidente promise solennemente davanti alle Camere che non sarebbe mai stato il capo dello Stato della maggioranza che lo aveva eletto, ma che avrebbe sempre guardato all'interesse generale del Paese. E così è stato, visto che dopo essere salito sul Colle più alto della politica italiana con i soli voti del centrosinistra, ha chiuso il primo settennato con l'aperto sostegno del centrodestra. Un sostegno che si è via via raffreddato durante lo storico bis nel 2013 al Quirinale che ha visto Silvio Berlusconi condannato e spesso i suoi all'attacco politico del presidente. L'elezione del 2006 non era per niente scontata. La sua provenienza dal Pci lo faceva guardare con sospetto dal centrodestra berlusconiano. Ma il fatto di essere il primo dirigente comunista a diventare presidente della Repubblica non ha impedito al Cavaliere di riservargli, dopo poco, pubbliche lodi. Fino alla richiesta di far restare lui al Quirinale per superare quella turbolenta fase politica. Un Parlamento annichilito, dopo aver bruciato nel segreto dell'urna calibri come Franco Marini e Romano Prodi gli consegnò di nuovo lo scettro del Colle, inondandolo di applausi mentre Napolitano teneva nell'aula di Montecitorio un discorso durissimo nei confronti di un'intera classe politica. Le sue capacità di tenuta psicologica e mediazione gli sono state unanimemente riconosciute negli anni. Persino la Lega ha dovuto inizialmente riconoscergli l'impegno sul fronte del federalismo, nonostante più volte il capo dello Stato abbia redarguito il Carroccio sul tema dell'Unita nazionale. Lasciata con dispiacere l'amatissima casa nel rione Monti, ha dedicato grande attenzione alle relazioni internazionali. Indubitabile è stata infatti la stima che ha goduto all'estero: Washington, ad esempio, lo ha sempre considerato uno fra gli interlocutori più autorevoli e affidabili. Europeista convinto, Napolitano ha sempre sostenuto l'indispensabilità dell'Unione europea. Ma il passaggio che lo consegnerà alla storia come 're Giorgio'' (così lo incoronò il New York Times) è quello che nel novembre 2011 porta Mario Monti a palazzo Chigi. I critici parleranno di Repubblica presidenziale, di interpretazione estensiva delle sue prerogative. I sostenitori la giudicheranno una mossa determinante per evitare che il Paese, spinto sull'orlo del baratro dalla crisi del debito sovrano, precipiti. Evitato il default, l'Italia non riesce però a schivare la recessione. L'immagine del governo 'tecnico' del presidente risulta danneggiata. E con essa anche il sostegno politico all'inquilino del Colle. Le fibrillazioni del Pdl portano alle dimissioni di Monti e a quella 'salita in politica' del professore che Napolitano, inutilmente, sconsigliò. I risultati elettorali che non diedero una maggioranza chiara, i veti incrociati dei partiti spinsero quindi Napolitano a nominare Enrico Letta sulla base di una larga intesa. Poi l'ascesa irrefrenabile di Renzi con il quale, nonostante la differenza di età, ha saputo costruire un rapporto sincero e pragmatico. Napolitano ha rassegnato le dimissioni il 14 gennaio 2015. È divenuto poi Senatore di diritto e a vita quale Presidente Emerito della Repubblica.

22/09/2023 20:00
San Ginesio - "Oltre 400 atti non pubblicati": il gruppo consiliare di minoranza va in Prefettura

San Ginesio - "Oltre 400 atti non pubblicati": il gruppo consiliare di minoranza va in Prefettura

"Ciò che ci ha spinti a chiedere udienza è stata la scoperta degli oltre 400 atti, riferiti al periodo 2018-2022, non pubblicati sul sito istituzionale, tra cui determine, delibere di giunta e di consiglio comunale, di cui avevamo chiesto conto alla Vice Segreteria dieci giorni fa, senza ancora aver ricevuto alcun tipo di risposta”.  Così il gruppo consiliare "San Ginesio Comunità Condivisa" spiega l'appuntamento avuto in Prefettura con il viceprefetto Emanuele D’Amico, nel corso del quale è stato richiesto un intervento ufficiale dopo le difficoltà incontrate in questi primi mesi di consiliatura.  La minoranza ha, inoltre, segnalato "la violazione dello Statuto comunale per la composizione della giunta e l’impossibilità di relazionarsi direttamente con la Revisore dei conti", sino "al diniego di accesso agli atti tramite gli uffici comunali, con la richiesta di passare esclusivamente per gli amministratori". "Azioni che ostacolano il nostro lavoro di consiglieri di minoranza, chiamati dai cittadini a svolgere soprattutto una funzione di controllo", precisano. "Siamo usciti dalla Prefettura fiduciosi e ancora più consapevoli che il ruolo che siamo chiamati a svolgere è un baluardo della democrazia, apprezzando la disponibilità del viceprefetto", concludono i consiglieri di minoranza.   

22/09/2023 18:25
Contributo di 500mila euro annui in favore dell'associazione Sferisterio: al via la proposta di legge

Contributo di 500mila euro annui in favore dell'associazione Sferisterio: al via la proposta di legge

Avviata la proposta di legge "Disposizioni in favore dell'Associazione Arena Sferisterio - Teatro di tradizione, per l'organizzazione del Macerata Opera Festival". Relatrice è l'onorevole Giorgia Latini, vicepresidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati. Nel dettaglio, si prevede l'assegnazione di un contributo, a decorrere dal 2023, di 500 mila euro annui a favore dell'Associazione Arena Sferisterio - Teatro di tradizione, per l'organizzazione del Macerata Opera Festival. «Lo Sferisterio è il monumento simbolo della città di Macerata, l’unico teatro all’aperto con i palchi e con il palcoscenico più lungo d’Europa  - afferma l'onorevole Giorgia Latini -. Il Macerata Opera Festival è una delle più rilevanti rassegne liriche estive in ambito nazionale e internazionale. Richiama pubblico da tutto il mondo per l’unicità delle sue proposte artistiche e per il fascino del luogo».  «È uno degli eventi culturali di punta non solo del territorio ma di tutta la regione Marche, che oltre a vantare una storia pluridecennale (il prossimo anno si celebreranno i 60 anni di attività), riveste una specifica rilevanza di carattere economico. Rappresenta un modello raro e virtuoso in grado di coniugare qualità del progetto culturale e capacità organizzativa, valorizzando, attraverso il melodramma, la cultura e la storia del nostro Paese e, al contempo, il tessuto sociale, economico e produttivo, per le molte imprese artigiane e commerciali del territorio coinvolte nella realizzazione delle attività del Festival». «Questa proposta di legge potrà strutturare in via permanente il sostegno economico alla programmazione artistica per l'Associazione Arena Sferisterio, come già accade per altri festival italiani. Ed avrà come scopo la tutela e la salvaguardia dell’attività dello Sferisterio garantendone la sostenibilità e la continuità». Sul provvedimento, la Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera svolgerà le audizioni del sovrintendente dell'Associazione, Flavio Cavalli e del presidente del cda Sandro Parcaroli. 

22/09/2023 13:11
Pieve Torina, Gentilucci replica a Tim: "Un servizio di telefonia non può essere un lusso"

Pieve Torina, Gentilucci replica a Tim: "Un servizio di telefonia non può essere un lusso"

"Se un comune come Pieve Torina, un topolino rispetto alle grandi compagnie telefoniche, è riuscito a mettere in disponibilità dei propri cittadini un servizio di hotspot gratuito per la telefonia, figuriamoci cosa avrebbe potuto fare Tim se solo avesse voluto. È pleonastico chiamare ancora in causa mere ragioni di ordine economico per negare un servizio di pubblica utilità". Ad affermarlo è il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci.  "L’atteggiamento degli interlocutori non tiene conto della storia di quell’azienda. Ricordo che la Tim ha avuto, nel Ministero del Tesoro, e quindi nello Stato italiano, uno dei suoi maggiori azionisti fino alla privatizzazione. E che ancora la Cassa Depositi e Prestiti, istituzione finanziaria dello Stato, è tra i suoi azionisti. Questi dirigenti pretendono di darci lezioni di strategia economica dimenticando che la fruizione di un servizio come la telefonia non può essere catalogata come un lusso", precisa il primo cittadino. "In un contesto fragile come Pieve Torina, ancora devastato dal terremoto, sarebbe stato diligente garantire tale servizio ai nostri cittadini. Di fronte a questa risposta, non posso che appellarmi direttamente al governo perché stigmatizzi tale comportamento e adotti le opportune contromisure", conclude Gentilucci.

20/09/2023 19:00
Come rilanciare Macerata, confronto "prepolitico" tra esperti e cittadini all'asilo Ricci. Prove per un terzo polo? (FOTO)

Come rilanciare Macerata, confronto "prepolitico" tra esperti e cittadini all'asilo Ricci. Prove per un terzo polo? (FOTO)

Nel pomeriggio di ieri, all’Asilo Ricci di Macerata, si è tenuto un incontro organizzato da Massimiliano Fraticelli, Antonello De Lucia e David Miliozzi sulla tematica “Macerata, tra Attualità e Prospettiva. Il destino delle città medie e piccole tra globalizzazione e tele lavoro”. L’evento, introdotto da Bruno Mandrelli, ha visto gli interventi di Enrico Brizioli, Carlo Cambi, Sabrina De Padova, Silvio Minetti, Marco Sigona e Massimiliano Sport Bianchini .  I promotori dell’incontro hanno precisato che si è trattata di un’iniziativa aperta a tutti per trovare insieme quelle soluzioni che fino ad oggi non sembra si siano trovate; dunque non strettamente finalizzata a presentare un programma elettorale di un partito o una lista civica. A tal riguardo, il filo conduttore è stato quello di avviare una discussione definita “prepolitica” e che va al di là della polarizzazione destra-sinistra. Un incontro che si è profilato come necessità di uno spazio di confronto in cui poter riflettere sugli errori, sulle mancanze delle linee politiche messe in campo finora e ancor prima come un’occasione per meditare sui cambiamenti sociali, sulla pluralità collettiva e su come questa possa trovare un’unità identitaria a partire da un interrogativo “Dove vogliamo andare?” (che riecheggia anche un interrogativo di pasoliniana memoria: “Dove va l’umanità?”) . Antonello De Lucia, già coordinatore provinciale di Italia Viva, durante la presentazione ha introdotto il presupposto da cui è nata questa necessità di confronto: “La prima cosa da fare è la fotografia dell’esistente, capire dove siamo, che cos’è Macerata in questo momento, dov’è nel contesto territoriale macroscopico, sapendo allo stesso tempo cosa non è più; e sapendo questo una domanda è che cosa vogliamo che diventi domani. Oggi quello che vedo è una città ferma in cui si percepisce un’atmosfera asfittica. Dove sta andando la città?”. Sulla scia di una domanda che impone una riflessione sul concetto di movimento e più nello specifico di mutamento, l’avvocato Bruno Mandrelli ha parlato della rapidità attuale attraverso cui cambiano e si avvicendano le situazioni e di come, per questo motivo, il modello di sviluppo della società in cui siamo cresciuti è in declino. Da qui, ai fini di una messa in discussione e ridefinizione di un’azione politica, il bisogno di un terreno comune di condivisione e risoluzione dei problemi tra cui la chiusura del sistema di credito, la mancata sinergia con l’università, l’invecchiamento della popolazione, l’edilizia, l’esodo dei laureati fuori dai confini nazionali. Proprio L’Università e lo Sferisterio sono stati definiti come: “le ultime più grandi ricchezze che ci sono rimaste” e che possono essere un vero e proprio “volano di permanenza in questa città, di formazione culturale e tecnica a partire dai giovani”.  Ancora prima di molte possibili proposte, si è messo in evidenza il fatto che occorre partire da un sentimento “pre politico”, il quale, in questo caso, guarda al centro storico, alla sua topografia dell'intimità: “non solo come luogo di residenza per chi ci abita ma anche e soprattutto come luogo di elezione, di ritrovo spirituale di tutti i cittadini”.  A prendere la parola successivamente è stato Massimiliano Sport Bianchini, presidente dell’Arci macerata, che ha messo in luce la totale incapacità della politica territoriale di cogliere le importanti occasioni che possono provenire dal Terzo Settore: “La riforma del Terzo Settore va verso la logica assoluta di cambio di paradigma e attualmente nella città maceratese non esiste nessuna coprogettazione, nessuna coprogrammazione; cosa che, per esempio, a Fano c’è, ha aggiunto. Oggi a Macerata fanno un bando sulla cultura di 23.000 euro e non si riesce a cambiare lo statuto dello Sferisterio che è rimasto lo stesso degli anni ‘90. Non c’è alcuna forza di cambiamento, non c’è alcun patto di condivisione, di progettazione, di organizzazione futura per una città che dovrebbe avere opportunità molto più di altri”. Carlo Cambi, noto giornalista presso le più importanti testate nazionali, ha ripreso la questione del centro storico della città imperniandola intorno al suo ruolo di riferimento identitario. Citando Marc Augé, secondo il quale servono le identità per sapere chi siamo, ha fornito un importante grimaldello critico, che va in direzione di un’autocoscienza aumentata: “Vorrei che ci fosse da parte di tutti i maceratesi, indipendentemente dal loro schieramento e dal colore politico, la presa in carico di una necessità di ricostruzione dell’identità della città. Che cosa vogliamo essere, Il luogo della cultura, della sanità avanzata, dell’intelligenza collettiva? Le amministrazioni hanno avuto molto peso nel determinare l’ancoraggio a una banale quotidianità della città”. Cambi ha poi ricordato l’illustre passato di Macerata, della sua Università in cui sono state elaborate alcune delle più importanti teorie economiche di questo paese, quelle di Maffeo Pantaleoni, il più raffinato chiosatore della teoria economica cosiddetta “marginalista”. Il successivo intervento di Enrico Brizioli, direttore medico scientifico del Gruppo KOS, ha trattato la questione dell’urbanistica in relazione agli inevitabili mutamenti demografici e dunque ha fatto leva sulla necessità della ridefinizione e riprogettazione degli spazi di vita collettiva che devono fare i conti con un mancato ricambio generazionale, la migrazione dei giovani, l’integrazione non governata dei migranti che dovrebbe distribuirsi nelle fasce lavorative a che spesso finiscono in una ghettizzazione urbana dove si vive male.  Quello maceratese è “un territorio che deve necessariamente essere ripensato perché il modello marchigiano non può più sostenere una progettualità di questo tipo”. Riguardo alla progettazione dello spazio ai fini di rendere Macerata distinguibile per il suo profilo di unicità e rilancio, Brizioli ha citato il progetto mancato (nonostante i fondi a disposizione) del nuovo ospedale, che avrebbe rilanciato fortemente la sanità e che, collocato lungo l’asse della ferrovia, avrebbe reso la città un importantissimo snodo. Numeroso e partecipe il pubblico presente, che, chissà se in occasione delle nuove elezioni si troverà a votare una lista il cui programma politico conterrà quel "pre politico" interrogativo da cui tutto è scaturito: "Dove sta andando la città?"  

16/09/2023 09:55
Lotta alla peronospora della vite, Antonini: "Dal 18 settembre possibili le segnalazioni di danno"

Lotta alla peronospora della vite, Antonini: "Dal 18 settembre possibili le segnalazioni di danno"

Da lunedì 18 settembre a martedì 10 ottobre i viticoltori marchigiani danneggiati dalla peronospora della vite potranno presentare le segnalazioni di danno sul sistema informativo agricolo regionale. La regione avvierà le procedure per ottenere il riconoscimento dell'evento eccezionale e accedere ai ristori. Lo comunica l'assessore all'agricoltura Andrea Maria Antonini. "La regione Marche si è subito attivata per arginare i danni causati alla vitivinicoltura, fin dalla tarda primavera di quest'anno, quando gli eventi meteorologici eccezionali hanno impedito di contrastare efficacemente l’aggressività del fungo - spiega Antonini -. Siamo stati promotori del tavolo interregionale per proporre al ministero dell’Agricoltura le azioni da intraprendere attraverso adeguate risorse economiche a compensazione della minore produzione, sbloccando i fondi europei e quelli della solidarietà nazionale". Azioni, ricorda l'assessore, "sempre sviluppate insieme ai tavoli delle filiere vitivinicole marchigiana e nazionale. L'impegno profuso ha portato all'emanazione del primo atto legislativo, il decreto legge 104/2023, che consente l'attivazione, in deroga, del Fondo di solidarietà anche per la peronospora". Antonini evidenzia che l'importo di un milione di euro previsto dal decreto legge "è un primo stanziamento a cui necessariamente seguirà, come già chiesto dalla Regione, una dotazione aggiuntiva nella prossima legge di bilancio 2024". In ogni caso, anticipa l’assessore, "le Marche incrementeranno con un ulteriore milione di euro la dotazione assegnata dal Ministero, allo scopo di favorire prestiti agevolati di ammortamento quinquennale e la proroga delle operazioni di credito agrario da parte dei viticoltori".  Le misure previste dal decreto legge, secondo l'assessore, "anche se attivate con una congrua dotazione finanziaria, non riusciranno, da sole, a risolvere le problematiche del settore, visti gli eventi meteorici sempre più eccezionali ed estremi. Abbiamo pertanto chiesto al Ministero di consentire trattamenti antiperonosporici ai vigneti con l'impego di droni, in sicurezza ma in deroga alle prescrizioni vigenti. Come pure l'aumento straordinario, per l'anno 2023, del quantitativo a ettaro di rame da utilizzare in agricoltura biologica e l'incremento straordinario al 30%, sempre per il 2023, della quota consentita di vino di annate diverse per il taglio del vino d’annata, come pure la riduzione al 20% (dal 30% previsto) del danno per accedere agli interventi stabiliti dal decreto legge". L'assessore riferisce anche in merito alle misure in cantiere a livello regionale: tra le altre, l’aumento del contributo annuo, previsto dal Psr, ai livelli massimi, per il prossimo triennio, a favore delle aziende biologiche. Nel lungo periodo, tuttavia, conclude l'assessore Antonini, sarà necessario "un maggiore ricorso agli strumenti assicurativi, nuove misure per mutualizzare i rischi, la diffusione di varietà di viti resistenti alla peronospora".  

15/09/2023 18:00
Carancini: "Marche regione con il più alto tasso di positività al Covid. Acquaroli non dice nulla?"

Carancini: "Marche regione con il più alto tasso di positività al Covid. Acquaroli non dice nulla?"

"Gli indifferenti Francesco Acquaroli e Filippo Saltamartini, a quanto pare, si guardano bene dal rendere noto che secondo l'ultimo bollettino del Ministero della Salute le Marche attualmente sono la regione italiana con il più alto tasso di positività al Covid, con una percentuale pari al 34,6%. Tre volte tanto la media nazionale". A dichiararlo, in una nota, è il consigliere del regionale del Partito Democratico, Romano Carancini.  "Si parla da settimane ormai di un prevedibile incremento di contagi dovuto alle diverse varianti del virus emerse negli ultimi mesi che sono risultate meno aggressive ma più contagiose, tanto che lo stesso Ministero della Salute ha diramato una circolare che indica l'effettuazione di tamponi per gli accessi ai Pronto Soccorso, alle strutture residenziali sanitarie e socio-sanitarie - prosegue Carancini -. Tuttavia si sta rivelando un processo repentino che accelera di giorno in giorno, ma che non interessa tutte le regioni allo stesso modo: le Marche infatti, solo nel giro di una settimana, hanno visto un’impennata dei contagi del 5%".  "Francesco Acquaroli non ha nulla da dire alle famiglie marchigiane sulla situazione della nostra regione rispetto alla recrudescenza del Covid, sul perché proprio qui vi sia stata un'impennata dei contagi così significativa e su cosa ci attende nelle prossime settimane? Sia chiaro: non si tratta di suscitare allarme quanto di informare e prevenire attraverso la consapevolezza delle persone", puntualizza Carancini.  È evidente, infatti, che i soggetti fragili, le persone anziane, quelle con patologie pregresse sono di nuovo a rischio e hanno tanto il bisogno quanto il diritto di sentire la Regione Marche e il servizio sanitario vicini a loro, per esempio attraverso la promozione pubblica ed efficace di una campagna di vaccinazione. Allora che cosa intendono fare il Presidente Acquaroli e l'assessore alla sanità Saltamartini?", conclude il consigliere Carancini annunciando una interrogazione urgente in merito, che verrà discussa in occasione del Consiglio regionale di martedì prossimo.     

14/09/2023 16:18
Civitanova, "Al via i lavori in via Verga, rotatoria San Marone e zona commerciale”: Carassai fa il punto

Civitanova, "Al via i lavori in via Verga, rotatoria San Marone e zona commerciale”: Carassai fa il punto

Lavori terminati, in corso di ultimazione e altri che inizieranno a breve. A stilare un bilancio sugli interventi di riqualificazione delle strade cittadine, è l’assessore ai Lavori Pubblici Ermanno Carassai. “La sistemazione delle strade - dice - è una problematica che sta a cuore all'amministrazione comunale perché rappresenta un importante elemento di sicurezza e decoro urbano, ma è impensabile garantire con fondi di bilancio ed il personale a disposizione dell'ufficio tecnico (due unità) interventi diffusi su tutto il territorio comunale. Pertanto siamo costretti ad effettuare una programmazione dando priorità alle strade più degradate. In particolare gli interventi ultimati e di prossima realizzazione, anche in collaborazione con Atac che ringrazio, ammontano ad oltre 1 milione e 500 mila euro”. A breve inizieranno i lavori di asfaltatura in quattro strade della città: secondo tratto di via Verga, per un importo di 195 mila euro, da parte della ditta Marche Asfalti che si è aggiudicata l’intervento con un ribasso d'asta del 9,85%; in via Matilde Serao, tra via del Casone e via Verga, per un importo di 12 mila euro (Impresa Cori da Loreto); lavori dalla rotatoria via San Costantino fino alla rotatoria della zona commerciale: l’intervento, pari a 100mila euro saranno realizzati dalla Edil Asfalti di Camerino (ribasso del 7,14%). Previsto anche il rifacimento collettore acque nere; da via Giusti alla rotatoria San Marone: rifacimento marciapiedi e asfalto per un importo di 150mila euro. I lavori saranno realizzati dalla Beton Posa di Camerino (ribasso del 2,74%). Tre gli interventi in fase di ultimazione: via Romagna con rifacimento di nuovi marciapiedi, tappetino bituminoso e nuova rete idrica idropotabile, quest’ultima da parte di Atac. Importo dei lavori di competenza dell’amministrazione 115 mila euro realizzati dalla Ditta Smt di Torre San Patrizio (ribasso del 10,23%); operai della Edil Cerquetti al lavoro su un tratto della pista ciclopedonale del Castellaro con fondi, pari a  62 mila euro, messi a disposizione della Regione (ribasso del 6,75%); in via Ugo Bassi lavori in corso da parte dell’Impresa Edil Piazzali di Filottrano (ribasso del 8,75%) per un totale di 130 mila euro: rifacimento di cordoli, marciapiedi, asfalto e un tratto di via Ginocchi il cui manto stradale era stato sollevato dalle radici degli alberi. Nuova rete idropotabile da parte di Atac. Tra i lavori appena ultimati: via Bragadin (marciapiedi) e via Goia (asfalto): lavori per 150 mila euro realizzati dall’impresa Crescimbeni Carlo di Cingoli con ribasso del 5,36%; Piazza Conchiglia lavori per 170 mila euro da parte dell’Impresa Brutti Srl di Porto Recanati (ribasso 2,70%). Terminata la pavimentazione e a breve si procede con la nuova illuminazione e la sistemazione dello spazio verde all'interno della piazza; depolverizzazione della strada del Vallato in prossimità della zona industriale A, Santa Maria Apparente: lavori per 80 mila euro effettuati dall’impresa Papa Nicola di Macerata (ribasso del 3,10%); asfalto tra via Boiardo/via Quasimodo per 160 mila euro realizzato dall’impresa Cori da Loreto (ribasso 8,59%); asfalto e marciapiedi in via Crimea per 180 mila euro. Resta da completare un tratto occupato da una gru. Intervento effettuato dall’impresa Edil Asfalti con ribasso del 5,70%; via Montenero, tratto da Corso Garibaldi a Viale Vittorio Veneto: 60mila euro, lavori da parte dell’Adriatica Bitumi di Ascoli con ribasso del 13,19%; completato il tratto tra via Pigafetta fino al sottopasso ferroviario: realizzati fogna acque nere e marciapiedi per un totale di 100 mila euro da parte dell’ impresa Eredi Paci Gerardo di Corridonia con ribasso del 5,80%. Nuova rete idropotabile da parte di Atac.

11/09/2023 11:20
Una firma per il salario minimo: banchetto informativo a Tolentino

Una firma per il salario minimo: banchetto informativo a Tolentino

Sabato 9 settembre, dalle 16 alle 19, in piazza Martiri di Montalto a Tolentino si terrà un banchetto informativo dove sarà possibile firmare in appoggio alla proposta di legge per il salario minimo in Italia. "Come Sinistra Italiana ed Europa Verde siamo ta i promotori di questa iniziativa che ha l'obiettivo di raggiungere una soglia minima legale a 9 euro l'ora, sia per i dipendenti che per figure autonome - sottolineano Nicola Serrani (Sinistra Italiana) e Sandro Bisonni (Europa Verde) -. Alla base della proposta di legge sul salario minimo, c'è la volontà di dare piena attuazione all'articolo 35 della Costituzione, dove è richiesto di riconoscere a tutti i lavoratori e le lavoratrici una retribuzione proporzionata alla qualità e alla quantità del lavoro svolto, sufficiente a garantire un'esistenza libera e dignitosa". "Esiste una reale e non più rinviabile necessità di adeguare le retribuzioni di lavoratori e lavoratrici all’attuale costo della vita, per reagire all’inflazione e aiutare in particolare le persone più in difficoltà - aggiungono Serrani e Bisonni -. Una soglia che non deve riguardare solo i lavoratori subordinati, ma anche i rapporti di lavoro che hanno bisogno di simili tutele nell’ambito della para subordinazione e per i lavoratori autonomi. Va istituita una Commissione di rappresentati istituzionali e delle parti sociali, con il compito di aggiornare periodicamente il trattamento economico minimo orario". "Si chiede che venga disciplinato e garantito l'effettivo diritto dei lavoratori a percepire un trattamento economico dignitoso, il riconoscimento per legge dell'ultrattività dei contratti scaduti o disdetti e un periodo di tempo per adeguare i contratti alla nuova disciplina, così come una sostegno economico ai datori di lavoro per cui questo adeguamento risulti più oneroso", concludono Serrani e Bisonni.    

07/09/2023 11:10
Fiastra, resort turistico di Ravaio e il rifacimento del fronte lago: Scaficchia fa il punto

Fiastra, resort turistico di Ravaio e il rifacimento del fronte lago: Scaficchia fa il punto

“La nostra amministrazione, in questi anni, ha cercato di concentrarsi su alcuni progetti cardine che potessero qualificare la ricostruzione e dare un segnale forte per il futuro di Fiastra e dell’intero territorio alto maceratese”. A parlare è il sindaco Sauro Scaficchia che fa il punto sul post sisma. “Mi riferisco, in particolare, al progetto del resort di Ravaio, un borgo immerso nella natura, con una straordinaria vista sul lago, di proprietà dell’Unione Montana Marca di Camerino, che diverrà una struttura ricettiva di prestigio capace di attrarre un turismo di qualità. Parliamo di un investimento complessivo di circa 4,5 milioni di euro reperiti tramite i fondi Pnrr che consentirà la realizzazione di un’oasi di relax con camere, ristorazione, servizi benessere. Un grande valore aggiunto per l’economia locale". “Così come il rifacimento del fronte lago, con la riqualificazione della spiaggetta e la realizzazione di nuovi impianti sportivi per il tennis, il padel, il calcio, un bocciodromo, e il completamento del percorso ad anello sul lungolago, interventi per i quali, compreso Ravaio, la progettazione è già stata finanziata. L’importo complessivo di tutti questi lavori è di circa 15 milioni di euro, che permetteranno di qualificare ulteriormente l’offerta turistica di Fiastra, già ricca di suo grazie alle straordinarie attrazioni naturali che il territorio ci ha messo a disposizione”. L’obiettivo è implementare un turismo di tipo esperienziale, più consapevole e responsabile, che possa accompagnare la ripartenza post sisma: “siamo all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini” prosegue il vicesindaco Claudio Castelletti “e per noi è importante rinforzare questo brand, senza che si trasformi in una gabbia". "Dobbiamo avere la capacità di coniugare insieme tutela e valorizzazione del patrimonio naturale che ci circonda, realizzando attrattori di qualità dal punto di vista turistico e della ricettività. Riteniamo che le progettualità messe in campo da questa amministrazione segnino un nuovo passo nelle politiche di ricostruzione e gestione del territorio, senza dimenticare interventi altrettanto importanti quali il ripristino dei sottoservizi e delle fognature a San Lorenzo al Lago e l’inaugurazione dei nuovi uffici comunali prevista entro l’anno”. “Progettualità e azioni concrete che testimoniano l’impegno messo in atto dall’amministrazione comunale di Fiastra per rendere ancor più attrattiva una delle realtà più affascinanti dell’entroterra marchigiano, nonostante le ferite ancora aperte del sisma”.

31/08/2023 12:48
Recanati, "la città che perde i suoi giovani": il grido d'allarme di Forza Italia

Recanati, "la città che perde i suoi giovani": il grido d'allarme di Forza Italia

Queste le parole del commissario di Forza Italia Enrico Fabraccio che pone l'accento su una questione esiziale riguardante l'occupazione dei giovani specializzati nel mondo dell'industria marchigiana e più in generale italiana: "Il distretto industriale marchigiano è stato protagonista per anni dell’economia italiana dando risposte chiare al futuro di tanti giovani del dopoguerra che sono divenuti poi artigiani e/o operai che in età adulta sono riusciti a permanere nel proprio paese di origine. L’economia è cambiata, la crisi ha dimezzato i nostri distretti industriali caratterizzati da microimprese che molto spesso non riescono ad adeguarsi tecnologicamente al mercato globalizzato. I giovani dopo anni di sacrifici negli studi e con specializzazione di un certo livello si riversano sul mercato del lavoro del nord o di qualche capitale europea.  Si tratta di un fenomeno più che preoccupante.  L’intervento della politica deve essere immediato perché il turismo è l’unico mezzo per rimpiazzare la manifattura che può far restare nel proprio paese tanti giovani recanatesi, investendo su nuove attività o sulla rendita dei propri immobili.   Si deve cambiare marcia e introdurre a Recanati quella mentalità turistica che caratterizza altre parti d’italia (Umbria, Val d’Orcia, Salento, Costa Smeralda, Puglia, Veneto ecc.)  perché il rischio concreto è che la nostra città si trasformi in una residenza estiva per soli anziani. Non bastano le bellezze territoriali, di cui abbiamo la fortuna di godere, se non si ha la professionalità per poterle far divenire economicamente appetibili. In primis deve cambiare la prospettiva dei nostri amministratori che debbono guardare oltre le quattro mura che tanto ci piacciono, perchè esiste un mondo che negli ultimi 20 anni ha fatto cambiamenti quanti negli ultimi 3 secoli. L’assenza di obiettivi e di programmazione sta spegnendo definitivamente la nostra città, che sta diventando un dormitorio. Le coppie di giovani che rimangono acquistano casa sulla costa e se ne vanno da Recanati, nonostante i prezzi qui siano molto più bassi. Siamo uno dei comuni più belli delle Marche, terza città della provincia di Macerata, famosi in tutto il mondo: non meritiamo una politica da paesello di provincia". 

30/08/2023 18:59
A Civitanova la presentazione del libro di Edda Negri Mussolini, l'Anpi protesta: "Ennesima provocazione"

A Civitanova la presentazione del libro di Edda Negri Mussolini, l'Anpi protesta: "Ennesima provocazione"

Il prossimo venerdì, primo settembre, a Civitanova Marche si terrà la presentazione del libro ”I Mussolini dopo Mussolini” e scoppia la polemica. L’Anpi chiede al sindaco di revocare la concessione alle associazioni organizzatrici dell'evento a annuncia un presidio antifascista. “Nella sala Cecchetti della biblioteca comunale di Civitanova Marche, verrà presentato il libro di Edda Negri Mussolini ‘I Mussolini dopo Mussolini’, scritto dalla nipote del dittatore fascista che ha portato l'Italia alla rovina socio-economica con una dittatura durata vent'anni e con la partecipazione del nostro Paese alla Seconda Guerra Mondiale, si legge in una nota dell’Anpi di Civitanova, a firma del presidente Francesco Peroni. “L'evento è organizzato dalle associazioni ‘Nuove Sintesi’ e ‘Aries Officina Nazional Popolare’ che si ispirano in modo esplicito all'ideologia fascista, in contrasto quindi con i valori fondanti della nostra Repubblica, nata dalla lotta partigiana che si contrappose strenuamente a chi ancora voleva che in Italia esistesse una dittatura liberticida”. “Comunisti, socialisti, repubblicani, cattolici, monarchici, anche se con idee politiche differenti fra loro, avevano ben capito cosa significasse l'ideologia fascista e uno Stato che annullava le più fondamentali libertà di espressione e di socializzazione”. “Riteniamo inaccettabile questa ennesima provocazione – dichiarano - infatti ricordiamo che già nel 2017 ad Aries e Ordine Futuro Marche (una cosiddetta piattaforma culturale di Forza Nuova) è stata concessa, sempre sotto l'Amministrazione Ciarapica, la stessa pubblica sala Cecchetti per la presentazione del libro “Donna Rachele” scritto dalla stessa autrice, e lascia sgomenti prendere atto che riemergano dai meandri più oscuri della storia italiana iniziative e progetti che giustificano ideologie xenofobe, razziste e revisioniste della Storia e che essi possano essere espressi e promossi in luoghi di cultura pubblici, atti invece ad essere luoghi di confronto democratico, libero e rispettoso del reale processo storico del nostro Paese”. “Per questo facciamo un appello in primo luogo al sindaco affinché venga revocata la concessione alle sopracitate associazioni in quanto esse non si riconoscono nei valori democratici e repubblicani e, per il futuro, a far in modo che la comunale biblioteca non possa più concedere spazi a chi intende promuovere idee che non possono più trovare spazio nella nostra cultura e storia democratica, repubblicana e antifascista. “ In secondo luogo a tutte le forze democratiche di Civitanova, partiti, associazioni e liberi cittadini, a far sentire la propria voce venerdì 1 settembre dalle ore 20,00, nel presidio antifascista organizzato dall'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia nel lungomare sud, all'altezza del Largo Melvin Jones, di fianco al Lido Cristallo”.

30/08/2023 14:03
Matteo Ricci: "Stop a Mancini testimonial delle Marche"

Matteo Ricci: "Stop a Mancini testimonial delle Marche"

“Propongo alla Regione Marche di recedere dal contratto che vede Mancini nostro testimonial turistico e di sostituirlo con Gianmarco Tamberi. Abbiamo bisogno di messaggi e testimonial positivi e unificanti, non divisivi". Lo dice, in una nota, il sindaco di Pesaro, ed esponente del Pd, Matteo Ricci.  "Alla faccia della Patria. Brutta e triste la vicenda di Mancini e la nazionale - continua Ricci -. Molte scuse, quando in fondo era solo questione di milioni, i tanti che intascherà per andare ad allenare l'Arabia Saudita. Senza ipocrisia - prosegue l'esponente marchigiano del Pd - sappiamo bene che il calcio funziona così purtroppo, ma la nazionale non dovrebbe essere trattata come un club”.   “Gli azzurri sono il nostro orgoglio, rappresentano un forte senso di appartenenza popolare, qualcuno direbbe 'patriottismo'. Mancini, che va ringraziato per l'Europeo vinto, ha scelto di arricchirsi ulteriormente dando poca importanza alla sua immagine, che ne esce danneggiata da questa vicenda". "Per questo - precisa il sindaco di Pesaro - propongo alla Regione Marche di recedere dal contratto che vede Mancini nostro testimonial turistico. Abbiamo bisogno di messaggi e testimonial positivi e unificanti, non divisivi. In questo momento credo che l'immagine miglior nel mondo per le Marche sia quella di Gianmarco Tamberi (già testimonial social), grande campione che ha compiuto un'impresa storica". "Abbiamo bisogno di una Regione che salti più in alto, e stavolta la sostituzione dobbiamo farla noi: fuori Mancini, dentro Tamberi come testimonial unico delle Marche", conclude il primo cittadino di Pesaro".

28/08/2023 12:46
Petriolo, lavori alla scuola media fermi da otto mesi. Matteucci: "Gara d'appalto scellerata"

Petriolo, lavori alla scuola media fermi da otto mesi. Matteucci: "Gara d'appalto scellerata"

«I lavori alla scuola media "M. Martello" sono fermi da circa 8 mesi e, al di là dei proclami propagandistici del Sindaco Santinelli, noi del gruppo consiliare Petriolo Domani temiamo che ci rimarranno a lungo». A parlare è Matteo Matteucci, consigliere comunale di minoranza a Petriolo e capogruppo del gruppo "Petriolo Domani", che si è fatto portavoce del proprio gruppo in una lettera aperta inviata alla redazione.   «A seguito della richiesta di scioglimento del contratto di appalto avanzata dalla ditta affidataria a maggio 2023, non sembra affatto che la questione si stia risolvendo - prosegue - Anzi, tutt'altro. Dagli atti recentemente pubblicati all'albo pretorio comunale, emerge che il Comune sta provvedendo a pagare direttamente le fatture emesse dai subappaltatori in quanto la ditta affidataria dei lavori, C.G.T. srl della Provincia di Caserta, risulta inadempiente nei confronti delle ditte subappaltatrici. Sono finora due le fatture liquidate dal Comune emesse dalla ditta subappaltatrice CIABOCCO Srl di San Ginesio per un totale di 60.197 € (iva compresa)».   «Infatti, la ditta affidataria C.G.T. srl, dopo aver sottoscritto il contratto di appalto, ha chiesto e incassato l'anticipazione di 250 mila euro, ha subappaltato le lavorazioni per la demolizione della scuola e poi sembra si sia "volatilizzata" con la somma ricevuta - continua - A questo punto, è legittimo domandarsi come e quando il Comune riuscirà a recuperare la somma di 250 mila euro erogata alla ditta C.G.T. Srl a seguito della firma del contratto. Come gruppo di opposizione nutriamo tanti dubbi».   «Il Comune ora si ritrova con la scuola demolita, senza una palestra in cui poter praticare attività ginnica e dover portare gli studenti a Mogliano; e come se non bastasse, anche con l'onere di farsi carico dei pagamenti delle lavorazioni subappaltate dalla ditta a cui è stata affidata l'opera pubblica - incalza Matteucci - In poche parole: "Dopo il danno... La beffa!"».   «Per giustificare la decisione di affidare i lavori a questa ditta - prosegue il consigliere - gli amministratori di maggioranza hanno sempre affermato con convinzione che il Comune non corresse alcun rischio in quanto la società aveva fornito tutte le garanzie necessarie. I fatti invece dimostrano l'esatto contrario. Le conseguenze di questa scelta scellerata sono pesantissime sia per l'ente Comune che per tutta la comunità petriolese».   «Di tutto questo il Sindaco Santinelli non fa alcun cenno nei suoi proclami - prosegue - I volantini propagandistici e gli articoli della maggioranza pubblicati sulla stampa, pieni di quisquilie  e di numerose falsità, omettono del tutto queste questioni. Sono caduti nella più classica delle "fregature", nonostante ci fossero tutti i presupposti per capirlo prima».   «A nulla sono valsi i nostri appelli di più di un anno fa a non affidare i lavori ad una società che aveva partecipato alla gara con un ribasso del 32% - sottolinea Matteucci - Ribasso giudicato eccessivo e preoccupante anche dai locali sindacati dei lavoratori, che scrissero e allertarono il Sindaco Santinelli, a suo tempo».   «Dopo aver avuto la prova di queste "grandi" capacità amministrative da parte del Sindaco e della Giunta - conclude - ci chiediamo cosa aspettano i consiglieri di maggioranza per staccare la spina a questa amministrazione».

26/08/2023 19:20
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