"Continua l'iter di chiusura dei container di via Colombo". A sottolinearlo, in una nota, è l'assessore alla ricostruzione e gestione sisma 2016 del comune di Tolentino, Flavia Giombetti. "La nostra amministrazione ha eseguito un lavoro certosino, nei termini di legge - dichiara -, che porterà alla chiusura definitiva dell'area che, a tutt'oggi, è ancora argomento tanto rilevante da far "resuscitare" addirittura l'ex sindaco Pezzanesi il quale ha pensato di inviare un esposto all'Ast denunciando le condizioni igienico-sanitarie in cui verserebbero gli occupanti dei container".
"Sicuramente Pezzanesi pecca di poca coerenza in quanto lui, in prima persona, decise di non far accedere nell'area container gli ispettori dell'Asur (oggi Ast) che avrebbero dovuto effettuare i controlli sanitari durante il periodo covid - attacca Giombetti -, oltre ad aver dimostrato una enorme superficialità nell'aver consentito l'accesso in un'area destinata all'emergenza sisma, a persone che con questo evento nulla avevano a che fare, i cui costi per la loro permanenza nell’area oggi sono completamente a carico dei cittadini tolentinati".
"Considerando che Pezzanesi si è schierato politicamente con la Lega, dobbiamo pensare che questo partito la pensi allo stesso modo? Dobbiamo pensare che l’assistenzialismo dell’area container sia normale?", si chiede Giombetti.
"Strumentalizzare le nostre scelte, proprio da parte di colui che ne è stato la causa, - continua - credo sia un gesto che può essere definito deprecabile. Sarà rimasto deluso Pezzanesi dall'esito del controllo da parte dell'autorità sanitaria che nei suoi sopralluoghi ha rilevato esclusivamente, oltre a due bagni non utilizzabili (ricordiamo che i servizi igienici sono gli unici moduli non di proprietà del comune e magari sono troppi gli anni di utilizzo per un'area emergenziale), la presenza, già segnalata da parte nostra, di attrezzature per la preparazione e la cottura dei cibi benché tassativamente vietate dal regolamento". "Continueremo comunque a perseguire la strada per la chiusura definitiva dell'area container, secondo i principi di legalità e coerenza, valori per i quali i cittadini di Tolentino ci hanno concesso la loro fiducia", conclude l'assessore.
L’osteoporosi è una malattia dello scheletro caratterizzata dalla riduzione della massa ossea con conseguente aumentato rischio di fratture che possono verificarsi con minimo trauma e nei casi più gravi anche spontaneamente.
I tipici distretti di possibilità di frattura sono la colonna vertebrale, il femore e il polso. Da non dimenticare che essa colpisce comunque tutto lo scheletro, quindi le fratture con minimo trauma potrebbero verificarsi in qualsiasi parte del corpo.
L'incidenza della patologia è molto superiore nelle donne perché al momento della menopausa vengono quasi improvvisamente a scomparire gli ormoni sessuali femminili, che sono gli stessi che partecipano in maniera attiva all’assunzione e fissazione del calcio nelle ossa.
Gli ormoni sessuali maschili invece decadono molto più lentamente e in un tempo molto più prolungato e questo processo, quindi, incide in maniera ridotta nel metabolismo dell’osso. Da queste valutazioni si deduce che circa il 60% delle donne in menopausa posso incorrere nella malattia osteoporosi, solo il 15% degli uomini oltre i 65 anni.
Compito del medico di medicina generale e del medico specialista è quello di identificare i soggetti a maggior rischio di osteoporosi e quindi di frattura. Oggi si dispone di tecniche che consentono di misurare la densità minerale dell’osso: la Moc, tecnologia che riesce a rilevare la densità ossea in ampi segmenti del tessuto e analisi cliniche che possono determinare una precisa diagnosi.
Nella prevenzione si conoscono i fattori di rischio per l’incidenza di osteoporosi. Oltre alla menopausa per la donna e alla riduzione degli ormoni sessuali maschili per l’uomo, possiamo individuare dei fattori di rischio aggiuntivi e generali come la menopausa precoce (prima dei 45 anni), prolungati trattamenti con cortisonici, ridotto peso corporeo (meno di 57 Kg) o ridotto indice di massa corporea (minore di 19), familiarità di osteoporosi, lunghi periodi di allettamento o ridottissima attività fisica, il fumo e l’eccessivo consumo di alcolici.
Quando la presenza di più fattori di rischio si associa a bassi livelli di Moc sicuramente in quel soggetto si devono concentrare tutte le risorse di cui si dispone per scongiurare il possibile rischio di fattura.
Da evidenziare nell’ultimo periodo il progetto di prevenzione dell’osteoporosi con la somministrazione a larga scala di vitamina D, un intermediario fisiologico della fissazione del calcio. Alcune industrie alimentari hanno confezionato dei prodotti con aggiunta di questa vitamina, per esempio l’olio, che si rivelano utili e senza nessuna controindicazione.
Nella prevenzione è necessario soprattutto avere un’alimentazione ricca di calcio, fin dalle fasi di accrescimento del corpo e sviluppare la consapevolezza in tutte le fasi della propria vita dell’assoluta bontà di un’adeguata attività fisica.
L’osteoporosi è una possibile patologia dell’età avanzata che va curata quando si è giovani, una definizione paradossale che rende bene l’idea. Anche la farmacologia per chi ha riscontrato questa situazione patologica del proprio scheletro ha sviluppato una ricerca tale da poter offrire molecole che possono limitare o addirittura fermare la decalcificazione delle ossa.
Al dottor Claudio Gavetti, medico specialista che si occupa delle diagnosi e cura dell'Osteoporosi, consulente Associati Fisiomed, abbiamo rivolto delle domande sulla Moc ed il suo utilizzo.
Che cos'e la Moc con il metodo Dexa?
"Moc - Metodo Dexa è il metodo più adatto per valutare la salute delle tue ossa. La Moc – Mineralometria Ossea Computerizzata è una tecnica diagnostica radiografica, non invasiva, che misura il Contenuto Minerale Osseo (BMC) e la Densità Minerale Ossea (Bone Mineral Density o BMD) del segmento osseo in esame".
A cosa serve ?
"La Moc permette un’accurata misurazione della massa ossea che viene rilevata e quantificata secondo una classificazione proposta dall'Oms, Organizzazione Mondiale della Sanità. La possibilità di rilevare e quantificare accuratamente le differenze assolute nella mineralizzazione dell’osso è di grande valore nel monitoraggio, diagnosi e cura delle malattie metaboliche dell’osso, in particolare dell’osteoporosi".
Come si svolge l'esame con la Moc?
"L’esame consiste nello sdraiarsi su un lettino e attendere fermi qualche minuto mentre un braccio meccanico si muove sopra il paziente e analizza la densità del segmento osseo prescelto dal medico per l’esame. Pur trattandosi di una tecnica radiologica, l’emissione di radiazioni è molto bassa".
"Per un mero errore di comunicazione con la segreteria, questa mattinata abbiamo pubblicato un’ordinanza relativa al consumo di alcolici che contiene un testo errato e non conforme a quanto deliberato e deciso dalla Giunta Comunale".
Così il sindaco di Porto Recanati, Andrea Michelini, tramite un post pubblicato sul proprio profilo Facebook, ha chiarito nella giornata di ieri come l'ordinanza apparsa sull'albo pretorio del sito del Comune in cui si menzionava il divieto di giocare a calcio su piazze e pubbliche vie e il divieto di accedere alle spiagge libere sino al primo ottobre, sia stato in realtà frutto di un malinteso.
Nell'ordinanza, pubblicata poi con un nuovo testo, vengono ribadite "alcune ristrettezze in relazione al consumo di alcolici con validità fino al 18 agosto", sottolinea il primo cittadino, ma "non si limita in nessun modo la possibilità di poter fruire delle spiagge libere".
Purtroppo, però, anche nell'ordinanza ripubblicata risulta essere presente un'ulteriore svista. Facendo riferimento al "divieto di vendita per asporto di bevande alcoliche" e al "divieto di detenzione e consumo di bevande alcoliche di qualunque gradazione in luogo pubblico", valido sino al 18 agosto dalle 2 alle 6 del mattino, si legge testualmente "dalle ore 02:00 e sino alle ore 06:00 del giorno seguente", creando dunque l'equivoco che la fascia oraria di validità dell'ordinanza non sia di 4 ore, bensì di 28.
"Nei giorni scorsi l'amministrazione comunale nel rifacimento della segnaletica orizzontale ha cancellato i parcheggi rosa, voluti e fatti realizzare dal sottoscritto durante il mandato della prima amministrazione di centro destra, trasformandoli in parcheggi blu a pagamento". A scriverlo in una nota è l’ex assessore alla viabilità, sicurezza, polizia locale e comitati di quartiere del comune di Tolentino Giovanni Gabrielli, nonché segretario cittadino della Lega.
"I parcheggi rosa a cui si fa riferimento erano stati realizzati uno in piazza Mauruzi e l’altro in piazza Martiri di Montalto, voluti come parcheggi di cortesia – sottolinea Gabrielli -. Un’attenzione nei confronti di donne in stato interessante o comunque con bimbi fino ad un anno di età; posti auto riservati di solito accanto a dei servizi pubblici, come il municipio, un ambulatorio o, perché no, negozi come a Tolentino. Avevano lo scopo semplicemente di agevolare operazioni quotidiane compiute dalle mamme senza dover pagare e comunque con la facilità di trovare un posto auto libero".
"Vorrei chiedere all’amministrazione il motivo per il quale è stata tolta questa attenzione alle mamme o future mamme. Mi viene da pensare che se 2 stalli blu in più possano risolvere questioni economiche siamo veramente alla frutta - osserva il segretario cittadino della Lega -. Eppure proprio l'attuale sindaco in passato aveva dimostrato grande sensibilità in merito all’argomento parcheggi, tanto che all'epoca del varo del primo piano pensato dalla precedente amministrazione fece una vera e propria battaglia personale contro i posti blu a pagamento, arrivando al punto di dimettersi da Presidente del Consiglio Comunale".
"Attualmente con il decreto legislativo 121/2021, è stato approvato un aggiornamento all’articolo 188 del Codice della Strada introducendo il permesso rosa per i parcheggi per le donne in gravidanza o con bambini fino a 2 anni e nuove sanzioni in caso di violazioni, E Tolentino che fa? Li cancella", conclude amaro Gabrielli.
"Nella giornata di ieri è purtroppo accaduto un fatto increscioso nei bagni pubblici di via Bramante, già soggetti a precedenti atti di vandalismo. Sembra infatti che una ragazza, fruendo del bagno dedicato ai disabili, sia incorsa in un incidente dovuto al distacco del lavabo".
A riportarlo è il sindaco di Porto Recanati Andrea Michelini, nel puntualizzare come le indagini dei carabinieri siano in corso. Ad essere ferita una ragazzina di 14 anni, finita in pronto soccorso: "Invitiamo tutti a non eccedere in deduzioni o commenti poco appropriati su fatti ed eventi che sono soggetti ad approfondimenti - puntualizza il primo cittadino -. Sarà cura dell'amministrazione comunale aggiornarvi sugli sviluppi della vicenda e sulla verità relativa allo svolgimento dell’evento che si spera potrà essere quanto prima accertata".
"Un’occasione persa la bocciatura della nostra mozione". Così il gruppo consiliare di minoranza, "San Ginesio Comunità Condivisa", definisce in una nota il voto contrario di tutta la maggioranza alla possibilità di trasmissione in streaming delle sedute del Consiglio Comunale.
Le motivazioni addotte in occasione della votazione avvenuta nell'ultima assise del primo agosto - "necessità di cambiare il regolamento comunale", "mancanza di dispositivi idonei", "spesa non in linea con i lavori che interesseranno l'attuale sede comunale" - vengono ritenute dalla minoranza "scuse non accettabili", poiché - si spiega nella nota - "nella proposta presentata si individuava come scadenza per iniziare la trasmissione delle sedute del Consiglio Comunale in via telematica la fine dell’anno corrente".
"Il gruppo di maggioranza poteva presentare un emendamento per individuare una scadenza diversa se lo riteneva necessario - aggiungono i consiglieri di minoranza -, ma non c'è stata nemmeno questa volontà e tutto ciò, oltre a lasciare perplessi, fa ben intendere che chi amministra San Ginesio non ritiene necessario che troppi cittadini assistano al Consiglio Comunale e che possano essere informati a pieno di quanto si discute nelle sedute".
Oltre alla mozione, all'ordine del giorno vi erano anche tre interrogazioni presentate da "San Ginesio Comunità Condivisa", che "hanno generato ancora più stupore - si legge nella nota - perché si è scoperto che il progetto del 'CoHousing', nuova tipologia di casa di riposo che ospiterà degenza e riabilitazione per ben 200 posti letto, è solamente una bella idea in fase embrionale":
"Il sindaco infatti non è riuscito a spiegare le dimensioni dell’area necessaria, né tantomeno dove sarà ubicata e quanto costerà, si è solamente limitato a dire che si stanno cercando contatti per fondi e finanziamenti", proseguono dalla minoranza.
Con la seconda interrogazione, "siamo venuti a conoscenza che il servizio Whatsapp 'San Ginesio Informa' è gestito dal sindaco e da un collaboratore esterno al comune per il quale non c’è alcuna autorizzazione formale di affidamento, questo significa che si stanno mettendo a disposizione di terze parti dati sensibili dei cittadini e ciò, senza le opportune tutele, genera una violazione della normativa sulla privacy".
Con la terza interrogazione. "è venuto a galla che, a seguito del sisma del 2016 che ha portato alla delocalizzazione di alcune attività economiche del paese, i cittadini di San Ginesio hanno pagato e continuano a pagare, le utenze di due queste. In particolare ad una l’energia elettrica e all’altra l’acqua, perchè non hanno mai effettuato l’attivazione delle proprie utenze, risultando ancora allacciate alla linea pubblica. Di tutto ciò l’amministrazione era completamente ignara e se n’è resa conto solo a seguito dell’interrogazione presentata", denunciano i membri di "San Ginesio Comunità Condivisa".
"A seguito dei sopralluoghi da me personalmente eseguiti sia in orario diurno che in orario notturno, ho potuto constatare che sono in via di completamento i lavori che interessano la stazione di Tolentino, propedeutici all'elettrificazione della linea Civitanova-Albacina e che velocizzeranno gli itinerari di arrivo e partenza della stazione consentendo una riduzione dei tempi negli incroci e precedenze tra treni". Lo sottolinea il sindaco di Tolentino, Mauro Sclavi, a seguito delle polemiche innescate nel corso delle scorse settimane da alcuni residenti del quartiere Vittorio Veneto.
"Le lavorazioni consistono nella costruzione di nuovi binari mediante l’utilizzo di appositi macchinari, nella posa di nuovi impianti tecnologici e nella realizzazione di opere civili (muri e marciapiedi) a corredo dei menzionati interventi. Le attività proseguiranno fino al prossimo 11 agosto - prosegue Sclavi - interessando fasce diurne e notturne fino alle ore 2.30 circa per poi essere sospese fino al 21 agosto e successivamente riprese, con lo stesso impegno giornaliero, fino al 26 agosto, giorno in cui la linea riaprirà al traffico commerciale e le attività riprenderanno secondo la normale programmazione annuale", conclude il sindaco.
“L'ultima assemblea d'ambito si è conclusa ancora una volta con un nulla di fatto in tema dei rifiuti. I nostri amministratori, che in teoria sono stati eletti per prendere delle decisioni e gestire le attività amministrative pubbliche, hanno deciso di non decidere”.
Così, in una nota, i co-portavoci di Europa Verde della provincia di Macerata, Sandro Bisonni e Maria Cristina Mosciatti, intervengono in seguito all’assemblea Ata 3, che si è tenuta nel pomeriggio dello scorso giovedì, la quale aveva come investimenti da approvare anche quello della discarica di Cingoli.
“Si sarebbe dovuto approvare il piano d'ambito dei rifiuti, ossia lo strumento senza il quale non è possibile fare passi avanti in tema di gestione dei rifiuti, compresa l'ormai leggendaria discarica provinciale”, spiegano gli esponenti di Europa verde.
“Se approvato, considerati i tempi, i sindaci sarebbero stati chiamati a stabilire dei criteri localizzativi per la discarica in prossimità dei prossimi appuntamenti elettorali. Tra chi era assente, chi ha chiesto di allungare i tempi rimandando tutto a momenti più favorevoli, chi ha votato contro e chi si è astenuto il risultato è stato l'ennesimo buco nell'acqua”.
“Questi irresponsabili- sottolinea Europa Verde - comportamenti lasciano nel caos la gestione dei rifiuti in Provincia di Macerata con la conseguente necessità di trasportare i rifiuti fuori provincia e il conseguente aumento dei costi che ricadranno (e in parte sono già ricaduti) sulle tasche dei cittadini”.
“Europa Verde stigmatizza questa ennesima irresponsabilità degli amministratori che con la loro incapacità decisionale hanno provocato l'emergenza rifiuti provinciale; emergenza paradossale se si pensa che i cittadini della provincia sono i più virtuosi delle Marche in termini di raccolta differenziata”.
“Invitiamo fino alla sfinimento, il Cosmari e la Provincia di Macerata a dare piena applicazione alle leggi regionali esistenti con particolare riferimento alla tariffa puntuale e alla valorizzazione della gestione aerobica e di prossimità dell'umido, due leggi regionali a prima firma dell'allora consigliere regionale Sandro Bisonni”.
“Tali due leggi, se applicate correttamente, permetterebbero infatti di raggiungere importanti obiettivi, come la riduzione della TARI e il risparmio di milioni di euro derivanti dalla non realizzazione dell'inutile digestore anaerobico teso unicamente alla produzione di metano (gas serra)”.
“Il confronto e lo scambio di idee sulla questione della gestione del servizio idrico vanno bene, anzi, benissimo, ma non si deve perdere di vista l’obiettivo principale, quello di mantenere la gestione in house, quindi in mano pubblica, della risorsa idrica, che è di vitale importanza per la collettività”.
Il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, interviene su di un argomento che da settimane, ormai, tiene banco a livello provinciale e che sta animando diverse assemblee dei sindaci dell’Ato 3 di Macerata.
“La politica – spiega in proposito la Piermattei - continua a dibattere, mentre il tempo scorre rischiando, seriamente, di perdere di vista l'obiettivo principale. Come sindaci abbiamo una grande responsabilità nei confronti dei nostri cittadini e del nostro territorio ma anche, e soprattutto, delle future generazioni”.
“A salvaguardia di tutte queste situazioni, e del tessuto economico e sociale in generale, dobbiamo mantenere in house il servizio idrico. Diversamente le conseguenze di certe scelte potrebbero essere drammatiche. Gestire il servizio idrico integrato significa far restare sul territorio circa 60 milioni di euro, difendere e mantenere centinaia di posti di lavoro, creare investimenti nel tempo. Perdendo il controllo dell’acqua, all'inizio, forse, qualche società e qualche Comune incasserebbero qualcosa ma, in prospettiva, il danno economico e sociale sarebbe gravissimo”.
“Siamo sicuri che il soggetto che subentrerà avrà la nostra stessa attenzione, che cercherà di fare sempre di più per migliorare la qualità dell’acqua e del servizio? Che fine faranno poi le dotazioni di personale di molte nostre municipalizzate? Davvero si può arrivare a credere che una multinazionale che verrebbe a gestire il servizio idrico da noi un domani, non sposterebbe l’amministrazione, la gestione, i suoi uffici altrove, semplicemente per avere riduzioni di costi?”
“Siamo sicuri che soggetti gestori estranei alle nostre realtà, avranno per i nostri territori la nostra stessa attenzione? È allora assolutamente centrale e fondamentale in questo momento concentrarsi su un serio progetto di aggregazione – spiega ancora la Piermattei, che conclude – Occorre lavorare tutti insieme a un progetto che consenta di capire che cosa debba fare la società consortile, con quali risorse umane, economiche e finanziarie ci si dovrà muovere, e che cosa andranno a fare le società che rimarranno sul territorio. Una volta che si avrà in mano un progetto valido e condiviso da tutti, che consenta di guardare al futuro del servizio idrico in maniera positiva, con investimenti ancora maggiori di quelli attuali, allora ci si potrà concentrare su nuove prospettive che però, al momento, non mi sembra ancora di scorgere”.
La rinascita del borgo di Camerino passa da un grande progetto di rigenerazione urbana, che prevede la creazione del primo Polo di eccellenza per il restauro delle opere d’arte danneggiate dal sisma nella Regione Marche, oltre che spazi museali, laboratori didattici e residenze universitarie.
Sono questi i contenuti dell’accordo di collaborazione istituzionale siglato oggi dal Commissario Straordinario per il Sisma 2016, l’Agenzia del Demanio, la Direzione Regionale Musei Marche, l’Università degli Studi di Camerino, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata e il Comune di Camerino.
L’intesa è finalizzata all’attuazione del progetto di valorizzazione dei beni demaniali Ex Casermette di Torre del Parco, Chiesa di San Francesco, Ex Carcere Giudiziario ed Ex Caserma dei Carabinieri, per contribuire alla ripresa e al rilancio del territorio duramente colpito dal sisma, in un’ottica di crescita economica e sociale.
I fondi per la ricostruzione sono quelli previsti dal Commissario Straordinario di Governo, circa 10,4 milioni di euro, a cui si aggiungono quasi 30 milioni di euro stanziati nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).
La progettazione e la realizzazione degli interventi sono impostati secondo il modello innovativo di ricostruzione pubblica, promosso dall'Agenzia del Demanio, in grado di rigenerare il tessuto sociale ed economico del territorio ispirandosi ai principi di sostenibilità, trasformazione digitale, accessibilità e connettività.
Il concept alla base del progetto di rigenerazione urbana è di creare una connessione tra i diversi complessi immobiliari situati in zona periferica e nel centro storico. In particolare, il progetto di valorizzazione e rifunzionalizzazione delle Ex Casermette di Torre del Parco prevede la realizzazione di un polo d’eccellenza per il restauro dei beni culturali, quale elemento di rilancio socio-economico e culturale della città di Camerino, al fine promuovere l’offerta turistica, attrarre investimenti e creare occupazione.
Il primo intervento su 8 fabbricati, inaugurato oggi, prevede un finanziamento di circa 10 milioni di euro con fondi del Pnc (Piano nazionale complementare al Pnrr per le aree del sisma 2009 e 2016), mentre il secondo lotto riguarda 18 immobili con un finanziamento con fondi Pnrr di circa 20 milioni di euro.
Gli edifici verranno adeguati sismicamente e tutta l’area rifunzionalizzata per creare un Recovery Art, il primo centro di ricovero e recupero di beni artistici e culturali danneggiati dalle calamità nella Regione Marche.
Ci saranno anche aree didattiche, in coerenza con l’offerta formativa dell’Università degli Studi di Camerino, e aree espositive per accogliere temporaneamente le opere restaurate di maggior prestigio, prima di essere riportate alla destinazione originaria.
Il nuovo Polo diventerà quindi un centro di interesse per il personale del Ministero della Cultura, per gli esperti di restauro, per i professori universitari, per gli studenti, per i cittadini e turisti amanti delle opere d’arte. Questa grande iniziativa di rigenerazione urbana costituirà un motore di rilancio per la città di Camerino, coinvolgendola attivamente nel progetto di Recovery Art, quale punto di riferimento e fruizione per la cittadinanza e per lo sviluppo del turismo museale della zona.
L'intervento sulla Chiesa di San Francesco, l'Ex Carcere Giudiziario e l'Ex Caserma dei Carabinieri, tutti situati in pieno centro storico, prevede un finanziamento complessivo di 10,4 milioni di euro, stanziato con ordinanza speciale numero 27 del 14 ottobre 2021 del Commissario Straordinario di Governo per il Sisma 2016.
Il concept progettuale si basa sulla realizzazione di un Polo culturale scientifico e museale da destinare a aree espositive, laboratori didattici e aule in linea con l’offerta formativa dell’Università degli Studi di Camerino, foresterie per gli addetti ai lavori e residenze universitarie.
L’intento è quello di riportare la Pinacoteca Civica all’interno della Chiesa di San Francesco e realizzare il Museo di eccellenza nell’ambito dell’arte contemporanea, determinando il rilancio sociale, economico, culturale e turistico del Borgo, generando opportunità per i giovani e lo sviluppo di nuovi flussi turistici per la zona.
L’accordo attuativo potrà essere ampliato ad altri immobili di proprietà dello Stato, di proprietà comunale o di altre amministrazioni pubbliche e si affianca ad ulteriori iniziative già in corso che vedono l’impegno dello Stato per la realizzazione delle nuove Caserme dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri.
"Da deposito di armi a laboratorio di recupero e rinascita per le opere danneggiate dal sisma: la rifunzionalizzazione delle ex Casermette di Camerino è un esempio di rigenerazione urbana nel cratere del 2016 - dichiara il Commissario alla Riparazione Ricostruzione sisma 2016, Guido Castelli - Valorizziamo edifici che dall’originaria funzione militare potranno essere adeguati all’esigenza di custodia e recupero dei quasi 30.000 beni culturali che son stati prelevati dalle chiese e dai palazzi danneggiati dal sisma".
"Vogliamo accompagnare nel difficile percorso di ricostruzione e riparazione la comunità di Camerino, che ha affrontato le avversità di questi anni con coraggio e grande dignità. Dopo la recente ordinanza speciale approvata, che programma la cantierizzazione del centro storico di Camerino, questo è un altro passo in avanti sostanziale per la città ducale", aggiunge Castelli.
"Oggi è una giornata importate per Camerino, il suo centro storico e il progetto delle Casermette, ma la nostra azione non è singola va inserita in un contesto complessivo che tocca il cratere, le aree interne e lo sviluppo generale di tutta la regione - dichiara Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche -. L'azione complessiva che mettiamo in campo è il senso compiuto dello Stato, presente anche oggi qui con l’intera filiera istituzionale, che fa squadra per dare risposte efficaci e rapide comprendendo le difficolta della comunità camerte e delle comunità colpite che da sette anni sono fuori casa e ancora".
“È davvero una giornata importante e molto attesa per la nostra comunità - ha dichiarato il sindaco del Comune di Camerino, Roberto Lucarelli - La nuova destinazione delle ex Casermette e la loro valorizzazione impreziosiscono la nostra città, a cui aggiungono valore rendendolo un polo di riferimento per il ricovero e il recupero dei beni artistici per la nostra Regione. Ringrazio tutti i protagonisti di questo risultato, a partire dal Commissario Guido Castelli, dal Presidente della giunta regionale Francesco Acquaroli, dal Vice presidente del Consiglio regionale Gianluca Pasqui e dal Direttore Alessandra dal Verme. Adesso l'auspicio è vedere i lavori procedere il più rapidamente possibile per dotare Camerino di questa nuova realtà. Contestualmente, l'accordo consente di avviare la valorizzazione del Complesso immobiliare del San Francesco, altro sito di particolare importanza. Tutto questo sta a dimostrare la forte attenzione e l'impegno delle istituzioni nei nostri confronti”.
"Sento il dovere di dissociarmi completamente dalle parole di Lorella Benedetti durante l’ultimo consiglio comunale, al quale non ero presente, perché le ritengo offensive sia nei confronti dei siciliani, restando basita per lo stereotipo del siciliano omertoso e connivente con il fenomeno mafioso, ma anche per lo stesso Berlusconi e, di riflesso Dell’Utri, che da 'buon siciliano sapeva a cui rivolgersi'.
Così la consigliera comunale di Macerata, Sabrina De Padova, interviene in merito alla vicenda Benedetti che ha tenuto banco in queste settimane, dopo le esternazioni della stessa esponente di FdI durante la scorsa assise (Leggi qui).
“La consigliera – continua De Padova - ha chiaramente lanciato un boomerang che tenta a ritorcersi contro lei stessa, qualsiasi tentativo di 'aggiustare il tiro' non fa altro che peggiorare la sua situazione, in quanto le sue parole sono piuttosto chiare perché scritte di suo pugno e lette durante l’assise. Trovo sconcertante che da parte di nessun esponente della maggioranza venga espresso alcuna considerazione, anzi è stata sostenuta da Forza Italia nonostante nel suo discorso si mettevano in cattiva luce Berlusconi e Dell’Utri. Sentire discorsi fatti di stereotipi da parte di una consigliera di maggioranza mi rammarica”.
“Ci tengo a precisare che mi considero una consigliera di centro-destra, eletta dai cittadini, e che non ha nessuna intenzione di cambiare casacca, come è successo a qualcun altro, salendo sul carro del vincitore, nonostante i loro elettori avessero espresso un voto collegato ad una determinata lista o partito”.
“Purtroppo la maggioranza mi ha escluso dalle riunioni e dalla relativa chat, poiché ho avuto la ‘pretesa’ di esprimere dei pareri personali che, a mio avviso, sono stati fatti con coscienza e coerenza, per aver presentato accessi agli atti ai fini di comprendere come vengono spesi i soldi dei cittadini per manifestazioni ed eventi, alcuni dei quali non hanno avuto un buon riscontro di pubblico e altri, a mio parere, troppo costosi per quello che offrono".
“Sarebbe inoltre il caso, se realmente si volesse cambiare il modo di fare politica, e che i cittadini, prima di proporre un evento, venissero informati in modo trasparente su quanto venga speso”, prosegue .
“Purtroppo la politica maceratese evidenzia uno scollamento dalla società civile e dai cittadini, che mostrano sempre più insofferenza e incomprensione nei confronti di certi giochetti di palazzo. Auspico pertanto – conclude - che ci possa essere, da parte di noi politici, una più coerente condotta di comprensione dei reali bisogni della cittadinanza, confrontandoci e mettendoci in posizione di reale ascolto”.
"Macerata sarà una delle prime città capoluogo che potrà omaggiare l’ex Presidente del Consiglio". Così i consiglieri di Forza Italia, Barbara Antolini e Sandro Montaguti, ribadiscono la soddisfazione per aver ottenuto il sostegno della maggioranza consiliare per dare l'avvio all'iter necessario per intitolare una via o un luogo di primaria importanza a Silvio Berlusconi.
Il gruppo consiliare di Forza Italia di Macerata manifesta anche la propria solidarietà alla consigliera Lorella Benedetti di Fratelli d’Italia: "È persona specchiata, sulla cui assoluta moralità e profonda correttezza nessun dubbio può essere sollevato, visto anche il suo carattere integerrimo nonché la professione che svolge; le sue dichiarazioni rese durante l'ultimo Consiglio Comunale, per le quali la stessa si è peraltro già ampiamente spiegata e scusata, sono state oggetto di una evidente strumentalizzazione politica".
"Viceversa, di inaudita gravità rimangono le affermazioni del Consigliere Cicarè che pubblicamente ha auspicato che le insegne relative allo spazio intitolato a Berlusconi vengano 'tagliate da qualcuno con un frollino', dando così luogo ad una evidente istigazione alla violenza e all’odio - attaccano Antolini e Montaguti -. Altresì gravissime le dichiarazioni del Movimento 5 Stelle che anche dopo la morte dell’ex Premier ha continuato ad infangare il nome di questi sostenendo presunte collusioni con la mafia che altro non sono che offese gratuite alla memoria dello stesso e alla dignità della sua famiglia".
"A ciò si aggiunga l’affermazione in base alla quale un condannato non dovrebbe mai più ricoprire una carica pubblica negando apertamente l’esistenza dell’istituto della riabilitazione. Per il Movimento 5 Stelle in pratica chi ha subito una condanna resta un reietto per tutta la vita, in evidente contraddizione con i principi base della nostra costituzione". "L'evidente strumentalizzazione delle dichiarazioni della Benedetti e le parole offensive di alcuni esponenti delle minoranze - concludono Antolini e Montaguti - dimostrano chiaramente come gli stessi non abbiano argomenti validi da sostenere per portare avanti un’opposizione almeno dignitosa".
“Ha fatto bene Sinistra Italiana di Macerata ad insistere nella denuncia delle parole della consigliera comunale di FdI che giustifica i rapporti con la mafia. Parole offensive verso i siciliani onesti, e contro chi combatte la criminalità. Consigliera comunale faccia un passo indietro, e Meloni la allontani dal suo partito”. Lo afferma Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana e parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra, il quale è intervenuto - attraverso una nota - sul caso della consigliera comunale di Macerata Lorella Benedetti, scoppiato a seguito del suo intervento in assise dello scorso mercoledì 26 luglio (leggi qui).
“Ha fatto bene Sinistra Italiana di Macerata – continua - a insistere nel denunciare quanto avvenuto nei giorni scorsi nel consiglio comunale della città marchigiana: non è accettabile che un esponente politico, in questo caso una consigliera comunale di FdI, giustifichi i rapporti con la mafia dicendo che “tutti sanno che per quieto vivere si deve arrivare a compromessi a volte per poter operare in Sicilia”.
“Parole sconsiderate e offensive – prosegue il deputato - nei confronti di chi ha combattuto le organizzazioni criminali e per questo ha perso la vita, parole offensive nei confronti di chi ogni giorno lotta per affermare il diritto alla legalità. Un oltraggio ai siciliani e agli imprenditori siciliani onesti”.
“Ma come si fa a lanciare messaggi simili? – afferma ancora il leader di SI - . Naturalmente ora che abbiamo acceso i riflettori su questa vicenda arriveranno subito le scuse, si dirà che è stata fraintesa. Eppure quelle parole immortalate da un video rimangono lì con tutto il loro peso”.
“Ora questa consigliera comunale farebbe bene - conclude Fratoianni - a fare un passo indietro e lasciare le Istituzioni, e farebbe bene il partito di Giorgia Meloni ad allontanare un esponente politico con questa idea della mafia”.
"Meno risorse dal Pnrr, tagli alla sanità pubblica, stop al reddito di cittadinanza; il governo Acquaroli dimostra tutta la sua incapacità su temi fondamentali come la lotta alle disuguaglianze e alla povertà, la sanità pubblica e le risorse europee per lo sviluppo". Così la segretaria Pd Marche Chantal Bomprezzi interviene sulle ultime decisioni del governo nazionale e regionale
"La destra sta dando ulteriore prova di non essere al fianco dei più bisognosi, dei lavoratori, delle famiglie. Con lo stop improvviso al reddito di cittadinanza si lasciano a piedi con un sms e si scarica tutto sui Comuni. Se uniamo questo fatto con la decisione di rinviare la discussione sul salario minimo e il pericolo di tagli del Pnrr per il sociale, mi pare che emerga un quadro molto chiaro delle priorità di quella parte politica. Vorrei ricordare - sottolinea la segretaria dem -, che nel frattempo il governo Acquaroli ha pensato bene di incentivare il gioco d'azzardo".
Il Pd Marche ricorda come il reddito di cittadinanza, introdotto dal governo Lega - 5 stelle, sia stato tagliato in un momento di forte difficoltà economica per molte famiglie: "Le conseguenze ricadranno su oltre 13.000 famiglie marchigiane, scaricate senza alcuna concertazione, senza preavviso e senza risorse sui servizi sociali dei Comuni".
I consiglieri regionali del gruppo Pd hanno presentato una interrogazione al presidente Acquaroli a prima firma Antonio Mastrovincenzo chiedendo con quali interventi si intende contrastare l'aumento crescente della povertà assoluta nelle Marche, se e come si intende potenziare i Centri per l'Impiego, e infine se e come si intende sostenere finanziariamente e organizzativamente i Servizi Sociali dei Comuni.
Sul fronte Pnrr interviene Alessia Morani, responsabile del tavolo di lavoro dedicato al Piano per il Pd delle Marche: "In tutta Italia c’è un bisogno enorme di più sanità pubblica e il governo Meloni nelle modifiche proposte al Pnrr decide di tagliare 414 case di comunità e 96 ospedali di comunità. Per le Marche significa perdere una decina di case di comunità, almeno 4 ospedali di comunità e un paio di centrali operative territoriali".
"Ecco perché – prosegue la componente della Direzione nazionale del Partito - Acquaroli deve chiedere al Governo di ritirare questa proposta di modifica e di mantenere gli impegni presi. E, in ogni caso, il governo deve impegnarsi a garantire le risorse utili alle regioni per completare tutte le opere previste. La giunta Acquaroli deve dire ai marchigiani quali saranno i progetti che non verranno finanziati a causa dei ritardi e delle inadempienze del governo Meloni e soprattutto come intende realizzarli e con quali risorse alternative".
"I marchigiani – conclude Morani - devono sapere cosa intende fare Acquaroli della nostra sanità regionale che già versa in uno stato disastroso. La modifica del Pnrr avrà effetti negativi nell’organizzazione sanitaria regionale e serve chiarezza di intenti e trasparenza nella gestione. Su questo il Pd sarà intransigente".
"Mi dispiace essere stata fraintesa rispetto al significato attribuito ad alcune frasi estrapolate, in modo strumentale, dal mio discorso". Così la consigliera di Fratelli d'Italia, Lorella Benedetti, replica alle polemiche che l’hanno coinvolta a seguito del suo intervento in assise dello scorso mercoledì 26 luglio, quando la maggioranza ha approvato la proposta di Forza Italia per l’intitolazione a Silvio Berlusconi di una via, o piazza (leggi qui).
"La mia voleva essere semplicemente l'analisi di una situazione, in Sicilia, complessa che, personalmente, e da rappresentante di Fratelli d'Italia, ho sempre condannato con fermezza e che ha costituito uno dei motivi che mi hanno portato ad aderire al partito Fratelli d'Italia, un partito che della lotta alla mafia ne ha fatto uno dei punti cardine", sottolinea Benedetti.
"Tant'è vero che, nella mia stessa città. Macerata, il 30 giugno scorso, fortemente voluto dal Circolo Territoriale della città, è stato organizzato il convegno ‘Onda tricolore contro le mafie’. Pertanto, nel chiedere scusa per aver ferito la sensibilità di alcuni, ribadisco con fermezza che le mie parole non vanno lette nel senso di una accettazione di un sistema malavitoso ma, viceversa, di una ferma condanna di tale sistema", conclude la consigliera.
Il commissario straordinario alla ricostruzione Francesco Paolo Figliuolo, ha firmato il decreto con il quale ha nominato Stefano Bonaccini, Eugenio Giani e Francesco Acquaroli, sub-commissari per la ricostruzione nelle regioni, rispettivamente, di Emilia Romagna, Toscana e Marche.
"I sub-commissari resteranno in carica sino alla cessazione dell'incarico del commissario straordinario e lo coadiuveranno attivamente nello sviluppo delle complesse attività previste dal suo mandato, soprattutto con riferimento agli interventi più urgenti di ricostruzione, di ripristino e di riparazione legate alle più urgenti necessità, nonché nella elaborazione dei piani speciali", spiega una nota.
“Può aver avuto contatti con la mafia ai tempi in cui in Sicilia facevano saltare i ripetitori Mediaset, la mafia voleva essere pagata per non farli saltare e forse Berlusconi avrà utilizzato Dell’Utri il quale da buon siciliano sapeva a chi rivolgersi per trattare. Se questo si considera reato allora sarebbero dovuti essere rinviati a giudizio un bel po’ di imprenditori italiani perché tutti sanno che per quieto vivere si deve arrivare a compromessi a volte, purtroppo, per poter operare in Sicilia”.
Sono le parole pronunciate dalla consigliera comunale di Macerata, Lorella Benedetti - di Fratelli d'Italia - in occassione dell'assise dello scorso mercoledì 26 luglio, quando la maggioranza ha approvato la proposta di Forza Italia per l’intitolazione a Silvio Berlusconi di una via, o piazza. Le dichiarazioni di Benedetti non sono, però, passate inosservate e hanno scatenato la reazione della minoranza (assente quel giorno in Consiglio).
"Sono affermazioni che non hanno bisogno di una nostra dichiarazione di sdegno, si commentano da sé", si legge in una nota di Serena Cavalletti di Sinistra Italiana Macerata. "La destra maceratese normalizza i rapporti di chiunque con la malavita organizzata, un insulto a tutti i Libero Grassi di questo Paese, alle Lea Garofalo, ai Falcone, ai Borsellino, alle loro scorte e a tutte e tutti noi che crediamo fermamente nella lotta al cancro più letale d’Italia".
"Vogliamo pensare che le affermazioni di Lorella Benedetti siano gentismo superficiale da bancone del bar, la differenza è che quando la gente parla al bar argomenta guardando distrattamente il sottotitolo sullo schermo del televisore, sgranocchiando una nocciolina, opinando in astratto e tanto per dire, quando invece si parla nelle istituzioni leggendo il proprio discorso scritto, la dichiarazione diventa politica".
"Si presentano - continua la nota - come “legalisti tolleranza zero” che proteggono le coste da migranti disarmati e descrivono come “comprensibili” i compromessi con malavitosi che pericolosi lo sono davvero. Chi coltiva la mentalità del compromesso che cosa farà quando la malavita busserà alle porte del Maceratese? Credo sia lecito chiedere".
"E ancora - conclude - abbiamo davvero bisogno di dichiarare su una targa a chi percorre quella via che Silvio Berlusconi è stato un modello? Forse sarebbe più saggio mettere da parte le smanie di colonizzazione ideologica. Fate almeno freddare il cadavere e date agli storiografi il tempo di lavorare, intanto abbiamo Lea Garofalo da proporre: l’hanno sciolta nell’acido a trentacinque anni per aver collaborato con la giustizia".
Di seguito il video dell'intervento della consigliera Lorella Benedetti in assise
Odio social per la Pastasciutta antifascista postata su Facebook dalla segretaria del Pd Marche Chantal Bomprezzi. L'evento che si tiene in varie parti d'Italia il 25 luglio, per ricordare la caduta di Mussolini, si è svolto ieri sera anche a Senigallia la città in provincia di Ancona della segretaria dem, con una raccolta fondi per i centri antiviolenza.
"Grazie all'Anpi, che ogni anno ci aiuta a mantenere viva la memoria!" ha scritto Bomprezzi in un post. Ma tra i commenti c'è chi inneggia alla "pastasciutta anticomunista", chi apostrofa i "disagiati dell'Anpi", chi ironizza "Pasta antifascista???? Questa mi mancava. Chiedi all'armocromista se i colori si intonano", chi le augura che la pasta le vada "di traverso". Non mancano ovviamente anche tanti attestati di solidarietà e inviti a rivolgersi alla polizia postale, perché "ci sono stati danni alle reti fognarie".
"Commenti semplicemente vergognosi" osserva l'ex deputata dem Alessia Morani, che posta uno screenshot: "ieri ricorrevano gli 80 anni della caduta di Mussolini e qualcuno evidentemente ha ancora nostalgia del periodo più buio della storia italiana. La storia ha già sconfitto il fascismo e noi siamo orgogliosi di vivere in un Paese libero, democratico e antifascista!".
Solidarietà e vicinanza" a Bomprezzi e all'Anpi per "gli inaccettabili attacchi sui social" vengono espressi anche dal consigliere regionale dem Antonio Mastrovincenzo, e dai Giovani democratici.
"La violenza e la quantità simultanea dei vili commenti farebbe pensare ad una organizzazione di facinorosi dell'estrema destra, qualcuno a cui forse l'espressione Antifascismo dà fastidio o che sicuramente teme valori fondamentali quali la Libertà, la Pace o la Resistenza!" commenta il Pd Marche. Bomprezzi si è rivolta alla polizia postale: "Gli esperti sostengono che molti profili sono falsi, non sarà tuttavia difficile per le forze dell'ordine risalire alla vera identità di chi c'è dietro".
Approvata, nel corso dell'odierno consiglio comunale, la proposta di Forza Italia per l’intitolazione a Silvio Berlusconi di una via, piazza o luogo di primaria importanza della città di Macerata. Tutti favorevoli i sedici consiglieri comunali di maggioranza presenti.
Comprensibile la soddisfazione degli "azzurri", dall’assessore Riccardo Sacchi, al capogruppo Sandro Montaguti, dalla consigliera Barbara Antolini al commissario comunale del partito Michele Bacchi.
"Crediamo che quello di oggi sia stato un momento da incorniciare" affermano in una nota congiunta "perchè con questo gesto riusciamo a onorare la memoria di un uomo, imprenditore, politico, visionario che negli ultimi trent’anni ha rivestito un ruolo di primissimo piano nello scenario politico-economico del nostro Paese. Silvio Berlusconi è stato innovatore in molti settori imprenditoriali e un grande presidente di club sportivi e sarà sempre il punto di riferimento per Forza Italia, movimento liberale, moderato, cristiano e atlantista".
"Un ringraziamento sentito va a tutti i colleghi di maggioranza che, senza esitare, hanno votato compatti questa nostra proposta. Si commenta da sola, invece, l’assenza in aula di tutta la minoranza", aggiungono Sacchi, Montaguti, Antolini e Bacchi.
"La scelta del consiglio comunale di Macerata - afferma il commissario regionale di Forza Italia, Francesco Battistoni - di intitolare al presidente Berlusconi un luogo della città, è una scelta di grande rispetto e di profondo ricordo. Si rende omaggio ad un uomo che più di ogni altro ha contribuito alla storia del nostro Paese, un uomo e un leader politico al quale tutti noi di Forza Italia ed il centrodestra siamo legati non solo dall'affetto, ma dal grande insegnamento che ci ha tramandato e di cui noi tutti siamo eredi e continuatori della sua storia. L'affetto ricevuto dai cittadini italiani e marchigiani non ha eguali, così la sua storia".
"Due mesi sono passati da quando la frazione di Sforzacosta ha subito l'esondazione del fosso Narducci e ancora tutto tace". La denuncia arriva dal cittadino maceratese, Stefano Cappelloni, il quale punta il dito contro l'immobilismo dell'amministrazione comunale della città, riguardo la messa in sicurezza e in generale la cura della frazione, in seguito al nubifragio che l'ha colpita lo scorso giugno (leggi qui).
Circa 15 giorni fa - spiega Cappelloni - l'assessore Silvano Iommi si è presentato dopo continue sollecitazioni della consigliera Paola Pippa per un sopralluogo, poi niente più. La nostra comunità - prosegue - è stata abbandonata a se stessa senza sapere quali provvedimenti verranno presi per evitare che un'altra bomba d'acqua allaghi le nostre case scantinati etc. Nulla è stato fatto per una straordinaria disinfestazione e derattizzazione con rischio di infezioni e malattie".
"Questa abitudine di trattare gli abitanti delle frazioni come cittadini di serie b deve finire- continua il cittadino - dato che anche qui si pagano le tasse e si vota come in qualsiasi altra parte della città. Da questa amministrazione-conclude Cappelloni - attendiamo risposte e fatti, che di chiacchiere siamo decisamente stufi. Agosto è alle porte, chissà se il sindaco, tra un'inaugurazione e l'altra, troverà il tempo di interessarsi dei cittadini di serie b prima di andare in ferie".