Il Dipartimento di Programmazione Economica della Regione Marche ha approvato il piano economico relativo all'Ospedale Unico da realizzare alla Pieve. Forza Italia Civitanova non ci sta e interviene sull’argomento.
“Sarà contento Ceriscioli, il grande protagonista dell'operazione, e lo saranno anche l'assessore maceratese Sciapichetti che l'ha sempre esaltata, e il consigliere regionale civitanovese Micucci, al quale, interessa sempre avallare a scatola chiusa qualsiasi decisione venga calata dall'alto, anche se irrazionale e poco rispondente alle dinamiche socio-demografiche del territorio” – spiega Paolo Giannoni, commissario di Forza Italia a Civitanova Marche.
“Ribadiamo la nostra totale contrarietà al fatto che un grande ospedale venga costruito a 30 chilometri dalla costa, in un’area di collina da espropriare e da bonificare e con tutte le infrastrutture di servizio da realizzare e i costi conseguenti che si impennano in modo esponenziale. Forza Italia ribadisce la sua contrarietà ad una scelta più costosa e per locazione del tutto inadeguata rispetto ad un'area vicina all'uscita dell'A-14, servita da un sistema stradale adeguato e facilmente raggiungibile sia da sud-nord che da ovest-est”. “Sorprende soprattutto la scelta della location – prosegue Giannoni - lasciata ad un algoritmo e non a razionali valutazioni socio-politiche, metodo che lascia aperto il sospetto che l'algoritmo sia solo un pretesto in mano a chi ha il potere di decidere non in base alla reale domanda del territorio ma ai giochetti di parte. Forza Italia prende anche atto e sostiene senza riserve l'iniziativa congiunta dei sindaci Ciarapica e Sborgia che chiedono alla Regione di pensare più all'emergenza in atto che non a un assetto sanitario deciso in fretta e senza le doverose valutazioni, e di rivisitare tutta la programmazione una volta cessata l'emergenza. Quello che resta incomprensibile per Forza Italia e per la stragrande maggioranza dei civitanovesi è il motivo per Il quale Ceriscioli, Sciapichetti e Micucci esaltino la centralità di Civitanova solo quando c'è da ospitare un grande hospital-Covid 19 e la stessa centralità invece per loro non conta niente quando si tratta di realizzare un ospedale unico. È la politica dei furbetti che continua a prevalere con la compiacenza di troppi “yesman”, con tutte le conseguenze del caso, sia in termini di costi che di funzionalità. Ma questo per loro poco importa, importante è che il DIPE dia il placet al piano economico dell'ospedale unico alla Pieve e che a Civitanova converga il più alto numero possibile di COVID 19 per curarsi e non morire”.
<< Le entrate derivanti dalle multe stradali vengano utilizzate come "tesoretto", dai Comuni, per gestire l'emergenza>>. Questa la proposta del Popolo della Famglia delle Marche.
<< in questo periodo di grande blocco economico in cui gli aiuti del Governo non bastano per molti nemmeno a pagare le bollette, i comuni si trovano in prima linea nel cercare di sopperire alle necessità dei cittadini. Voglio lanciare una proposta fattibile, di buon impatto economico e soprattutto facilmente realizzabile>>. Questo ha dichiarato Fabio Sebastianelli, Coordinatore regionale del Popolo della Famiglia, mettendo in campo una soluzione per permettere ai Comuni di avere più soldi da poter utilizzare per il sostegno ai cittadini.
<< Questa idea -continua- non nasce solo dal Popolo della Famiglia, ma è condivisa con Fabio Amici, Presidente del Comitato di partecipazione Area Vasta 2 ASUR Marche e Carlo Cardarelli di ACU Marche ( Associazione Consumatori e Utenti Marche).
In sostanza la cosa è semplice - spiega Sebastianelli - : ogni anno vengono incassate dagli Enti Territoriali e dallo Stato, moltissime centinaia di migliaia di euro derivanti dalle multe per le violazioni stradali.
Gli articoli 208 e 142 del D. Lgs. 285/1992 ( codice della strada) però, stabiliscono a chi debbano andare quegli introiti e soprattutto ne vincolano l'utilizzo in percentuali prestabilite, esclusivamente per ciò che ruota attorno alla sicurezza stradale. Detta così potrebbe sembrare che non ci sia via di uscita, ma è proprio su questo che può e deve intervenire il Governo >>.
<< Se Il Presidente Conte per tutelare la salute degli italiani e contenere il virus, ha potuto con un DPCM limitare una libertà garantita dalla Costituzione, quale è la libertà di circolazione dei cittadini – conclude Sebastianelli - a maggior ragione non credo avrà problemi a derogare temporaneamente, con un altro DPCM, il vincolo di utilizzo dei proventi delle multe per le violazioni stradali, permettendo così ai Comuni di attingervi per sostenere economicamente i cittadini più deboli. Non solo, visto che è probabile che le somme siano ingenti, parte delle stesse potrebbe essere utilizzata anche per acquistare attrezzature e DPI per il nostro personale sanitario e le Forze dell'ordine.
Alla luce di quanto appena scritto, e del fatto che in questo preciso momento a rigor di logica non credo siano, ne debbano essere, le strade la priorità dei Comuni, il Popolo della Famiglia Marche, per il bene dei cittadini, invita il Governatore Ceriscioli, i Sindaci di tutti i Comuni marchigiani e l'ANCI, a premere presso il Governo perchè emetta in tempi rapidissimi il decreto che sblocchi questo tesoretto>>.
"L’amministrazione comunale, fin da subito si è messa a lavoro per far fronte alle necessità dei cittadini e delle imprese e per cercare di reperire le risorse necessarie, oltre a quelle messe a disposizione dal Governo, per affrontare questa drammatica situazione economica, finanziaria, sanitaria e sociale - spiega l'Assessore al Bilancio del Comune di Civitanova Roberta Belletti -. Nell’immediato la Giunta Ciarapica, prontamente, ha attuato la sospensione dei pagamenti dei tributi in scadenza nei mesi di marzo e aprile per dare un po' di respiro alle famiglie ed alle imprese in difficoltà, mentre stava già lavorando a delle politiche di bilancio più incisive"
"Dovendo comunque approvare il bilancio che costituisce la base per i successivi adempimenti di spesa - sottolinea- il Sindaco ha deciso di proporre da subito un emendamento al bilancio di previsione, che era stato predisposto prima dell’emergenza prevedendo l’annullamento di gran parte delle spese relative all’intrattenimento e alle manifestazioni, per costituire un fondo attualmente di Euro 1.100.000 circa, tenuto conto delle risorse economiche stanziate per i buoni spesa, destinato agli aiuti per le famiglie ed agli aiuti per le imprese - e aggiunge -. Nonché la sospensione dell’imposta di soggiorno, per dare un primo sostegno al settore del turismo anch’esso duramente colpito, per tutto l’anno corrente.
Concludendo: "Una volta approvato il bilancio, che era stato predisposto prima della crisi, con l’emendamento di cui sopra, l’amministrazione è impegnata a una revisione completa di tutto lo strumento finanziario annuale e pluriennale in aderenza all’evolversi della situazione ed all’emergere delle problematiche economiche e sociali della crisi"
"Abbiamo continuato a seguire le vicende di Ussita, ancor di più nel momento della diffusione a livello nazionale del Covid-19, viste le continue segnalazioni di allarme pervenuteci da alcuni abitanti". Così gli ex consiglieri del gruppo di minoranza del comune di Ussita - Giovanni Marronaro, Guido Rossi, Giulio Angelo Bischi - esordiscono nella lettera inviata al presidente della Regione Marche, al Prefetto di Macerata, al responsabile della Protezione Civile, al Commissario Prefettizio Giuseppe Fraticelli.
Gli ex consiglieri segnalano di aver avuto conferma delle "paure già segnalateci, relative alla situazione inerente il Covid – 19, che vede coinvolti alcuni residenti ussitani" a seguito dell'aggiornamento dello scorso 30 aprile in cui si segnalava la presenza di tre soggetti positivi al tampone (2 a Ussita) e 8 persone in isolamento domiciliare fiduciario (7 a Ussita).
"La popolazione di Ussita si chiede come mai il previsto C.O.C. (Centro Operativo Comunale) - scrivono gli ex consiglieri -, sia stato istituito solo in data 1 aprile con Ordinanza n. 4 , quando invece, doveva essere obbligatoriamente istituito alla data dei primi contagi, che risulterebbero essere avvenuti oltre 10 giorni orsono".
"Considerato il lasso temporale trascorso dai primi contagi, all’emanazione della citata ordinanza - proseguono Marronaro, Rossi e Bischi -, i residenti si chiedono, se sono state emesse anche le relative ordinanze sanitarie per l’isolamento contumaciale dei medesimi, con la relativa indagine sanitaria di individuazione di tutti coloro che li hanno frequentati, che, eventualmente, dovrebbero trovarsi in quarantena".
Facendosi portavoce dei residenti, gli ex consiglieri di Ussita chiedono si conosca:
- Quando verranno consegnati i presidi sanitari a tutti i residenti (idonee mascherine e guanti);
- Quando verrà predisposto il servizio di lavaggio e sanificazione delle vie ed aree pubbliche, in particolare le zone SAE dove si concentra la gran parte della popolazione;
- Quando verrà attivato idoneo servizio di recapito a domicilio di medicinali ed alimenti , in considerazione dell’alta percentuale di residenti over 70, al fine di incentivare l’isolamento sociale;
- Come intende affrontare e risolvere l’annoso problema della mancanza di un medico di base ad Ussita, servizio attualmente inesistente, che invece in questo momento di emergenze dovrebbe essere incrementato con una presenza giornaliera;
- Se intende attivare ad Ussita, ovvero convenzionarsi, per un servizio di ascolto ed assistenza psicologica per i cittadini;
- Se intende attivare un servizio di trasporto , anche con il pulmino-scuolabus del Comune di Ussita, per accompagnare con le dovute cautele sanitarie, coloro che hanno necessità di recarsi in farmacia e presso gli istituti di credito di Visso ;
- Quando riterrà di adottare il provvedimento riguardante la spesa solidale per le fasce più deboli, ai sensi dell’Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 658 del 30.03.2020.
“Il sindaco di Recanati si faccia reale portavoce di tutti i recanatesi chiedendo formalmente alla Regione di riaprire l’ospedale cittadino riattivandone tutti i reparti. Si prenda finalmente atto che, sia in condizioni estreme come la terribile pandemia che stiamo vivendo, sia nel futuro socialmente incerto che ad esse consegue, il ruolo degli ospedali territoriali è fondamentale”.
A formulare l’invito ad agire per il ripristino dell’Ospedale Santa Lucia, a lungo presidio di qualità della sanità marchigiana e maceratese, Simone Merlini, responsabile provinciale della Lega e il coordinatore cittadino della città leopardiana Benito Mariani.
“Disporre di un pronto soccorso e di reparti in grado di fornire, in sicurezza, la prima, fondamentale assistenza, sarebbe stato decisivo per fronteggiare il contagio che in città ha colpito pesantemente anche la RSA – aggiungono Merlini e Mariani – È sempre più evidente dagli interventi degli epidemiologi anche dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che la convivenza con Covid-19 e le sue tragiche conseguenze non sarà breve. È una circostanza che deve indurre la politica a riflettere sulla necessità di rivedere le proprie priorità programmatiche in campo sanitario. I consiglieri regionali della Lega hanno giù richiesto di riaprire e potenziare presidi come quello di Recanati che per logistica, caratteristiche e storia clinica potrebbe essere di importante supporto a tutta la filiera medica”.
Merlini e Mariani si augurano che il sindaco risponda all’appello attivandosi, come hanno fatto i consiglieri regionali della Lega, perché possano essere date garanzie ai cittadini la cui salute appare sempre più subordinata alla risposta al Covid-19 dell’attuale assetto sanitario della provincia e della regione.
“La Regione che ha chiuso ospedali che oggi sarebbero stati provvidenziali come il Santa Lucia di Recanati, sta facendo poco o nulla per garantire la continuità e la sicurezza delle cure fondamentali, in particolare quelle oncologiche. Anziché ad una nuova programmazione si affida al senso di responsabilità di medici e personale che agiscono anche a rischio della propria vita per la mancanza di adeguati presidi di protezione. Servono percorsi puliti per la cura delle patologie più comuni che, non solo non stanno regredendo per magia, ma rischiano di attivare un ulteriore allarme sanitario. Le istanze dei recanatesi e di quanti chiedono di non abbassare la guardia sulla gestione ordinaria delle patologie devono essere al più presto accolte”.
Sospesi i pagamenti dei tributi a Camerino per il periodo dell’emergenza, fino al 30 luglio 2020. La Giunta comunale, che si è riunita in forma telematica, ha ritenuto prioritario deliberare i primi provvedimenti a sostegno delle famiglie, per far fronte al periodo di difficoltà causato dall’emergenza Covid19. In particolare sono stati sospesi i pagamenti della Tari, della Tosap, dell’imposta pubblicitaria, dei canoni di locazione degli immobili comunali ad uso abitativo e non, del trasporto scolastico e della retta dell’asilo nido. Nel caso si dovesse prolungare lo stato di emergenza anche la sospensione sarà ulteriormente prorogata. “Si tratta di misure che abbiamo reputato necessarie e prioritarie – ha detto il sindaco di Camerino Sandro Sborgia – Un piccolo aiuto e contributo per andare in contro alle esigenze della cittadinanza e affrontare questo momento di difficoltà che tutti stiamo vivendo”. Il Comune ha anche predisposto un apposito conto corrente per chiunque voglia effettuare una donazione che andrà ad incrementare il fondo per l’acquisto dei beni di prima necessità per le famiglie e i cittadini in difficoltà al seguente codice Iban: IT 56R 03111 68830 000000004026.
Sempre sul sito comunale sono online i moduli per la richiesta del bonus spesa che dovranno essere inoltrate entro e non oltre mercoledì 8 aprile. Nella prima giornata sono già pervenute 41 richieste.
A causa del perdurare dell’emergenza Covid19 è stata, inoltre, prorogata la chiusura dell’isola ecologica, Centro di raccolta comunale, in località Scalette, fino a nuove disposizioni, così come resta sospeso il mercato settimanale del sabato mattina.
Giovedì 2 aprile si è riunito via skype il direttivo del Partito Democratico di Macerata, allargato agli invitati permanenti tra cui Narciso Ricotta, Angelo Sciapichetti e Irene Manzi. Lo scopo è stato quello di rimettersi al lavoro dopo l’interruzione forzata dovuta all’emergenza da Coronavirus e anche quello di dimostrare che la politica del Partito Democratico non è stata bloccata dal Covid-19.
A conferma di questi scopi si è deciso di rendere permanente una riunione settimanale del Direttivo del Partito Democratico inviando i contenuti delle stesse agli iscritti e per quanto possibile agli elettori delle primarie svolte a febbraio, che sono state un appuntamento democratico di primaria importanza per la città.
La riunione, aperta dal Segretario del circolo, Stefano Di Pietro, è iniziata con un sentito ringraziamento del Direttivo del PD a tutti gli operatori sanitari, alle forze dell’ordine, ai volontari e a tutti coloro che stanno prestando la loro opera per sconfiggere il virus.
E in questo senso il Direttivo del PD ha deciso di fare una sottoscrizione per la Protezione Civile e di aprirne una tra i suoi iscritti. Un apprezzamento è stato rivolto anche ai cittadini maceratesi, che stanno rispondendo con grande senso civico all’appello di “stare a casa” e al lavoro continuo e positivo svolto dal Sindaco Romano Carancini nella lotta al Coronavirus e ai suoi aspetti più pesanti per la popolazione maceratese.
Entrati nel viso delle cose da fare, l’assessore Narciso Ricotta, candidato Sindaco per il centro sinistra alle prossime elezioni comunali, ha comunicato che ha già convocato una riunione, sempre via skype, dei componenti del tavolo di centro sinistra per il prossimo lunedì 6 aprile e ha dato un’informazione sulle attività intraprese dall’amministrazione comunale per l’emergenza derivata dal coronavirus.
I membri del Direttivo hanno manifestato l’intenzione di sollecitare, nei prossimi giorni, l’Amministrazione per un piano di interventi economici a favore delle famiglie e delle persone in difficoltà, una presenza sulla questione delle mascherine sia per un’adeguata distribuzione che per calmierarne il costo; inoltre, lo stesso faranno per favorire una riunione con l’ERSU, l’Università e rappresentanti degli studenti per la questione degli affitti delle abitazioni da parte di universitari e una discussione approfondita sull’isola pedonale e sul come attenersi nella fase particolarmente delicata della ripresa delle attività.
Di seguito si è sviluppata una discussione molto interessante tra tutti i componenti del Direttivo, durante la quale si è preso l’impegno di costituire dei gruppi di lavoro.
Uno per rivedere e stendere il programma elettorale del partito, che dovrà dedicare una parte importante alla ripresa economica dopo il Coronavirus e un altro per fare il punto sulla lista del Partito Democratico e delle liste civiche più vicine allo stesso partito per le prossime elezioni amministrative.
Alla fine della riunione si è collegato anche l’Assessore regionale Angelo Sciapichetti, che ha dato un’informativa sugli ultimi dati del coronavirus ed ha ben chiarito l’impegno regionale per la realizzazione urgente dell’ospedale per la terapia intensiva a Civitanova, che risulterà indispensabile per alleggerire la pressione sugli Ospedali regionali ormai vicini al collasso.
La riunione si è conclusa con il richiamo di molti partecipanti alla necessità di valorizzare a Macerata l’impegno di chi si è sempre adoperato, come il PD, per dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini e per lo sforzo di unire tutti i cittadini con forte senso della comunità, in alternativa all’avventurismo di chi è stato solo capace di dire dei “no”, favorendo rotture e divisioni all’interno della società civile maceratese.
"Non interverremo ancora su questa vicenda". Così il gruppo di minoranza "Il Futuro per Caldarola" replica alle accuse di speculazione rivolte dalla Giunta Comunale a seguito della richiesta di dimissioni dell'ex vice-sindaco Giovanni Ciarlantini anche da consigliere comunale (leggi qui).
"Siamo venuti a conoscenza dei fatti contemporaneamente ai nostri concittadini, tuttavia, il nostro ruolo istituzionale di minoranza ci ha naturalmente portati ad un’attenta analisi dei fatti, di quanto successo - chiariscono i consiglieri di opposizione -. Che la situazione potesse avere una elevato eco, fino alla ribalta nazionale, non è certo dovuto ad un nostro accanimento, ma è stata sicuramente una conseguenza del video del sindaco Luca Giuseppetti, arrivato fino alle testate nazionali".
"Coerentemente con quanto annunciato, presenteremo la mozione di sfiducia anche come consigliere, senza fare superflue polemiche, ma avendo seguito un ragionamento logico. Decisione che sarebbe stata presa sicuramente anche a parti inverse - sottolineano dalla minoranza -, perché chiunque abbia un minimo di conoscenza della vita amministrativa sa che era il minimo che si potesse fare. Rimanendo come consigliere, a Ciarlantini potrebbe essere concesso di svolgere le sue precedenti mansioni, nonostante la rimozione pubblica, anche senza effettivi poteri decisionali ma sotto la responsabilità dei detentori ufficiali delle deleghe, creando così un cortocircuito amministrativo.
"Vedere scritto da parte della maggioranza che non c’è stata collaborazione è stata veramente una grossa sorpresa" commentano ancora i membri dell'opposizione. Una sorpresa esplicata attraverso la sottolineatura dei numerosi punti inseriti all'interno del proprio programma elettorale poi realizzati dalla maggioranza: "Ciò che non è stato ancora attuato del nostro programma - dicono - è studiare un piano B, una via alternativa alla perimetrazione perché considerando i ritardi di tutto l’apparato si rischia di affogare aspettando la bassa marea".
Da maceratese, figlio di medico anestesista ho cercato di fare qualcosa per rendere un po’ più sicuro il lavoro dei medici di base, per quello che è possibile da singolo cittadino, donando protezioni individuali come visiere e camici di cui sono carenti. Stanno rischiando di essere il soldato Ryan nella lotta alla pandemia: esposti in massa alla potenza di fuoco del Covid-19 senza nemmeno la parvenza di adeguati giubotti anti-proiettili”.
L’onorevole Tullio Patassini lo ha detto stamattina al presidente dell’Ordine dei Medici di Macerata Romano Mari consegnando, insieme a Simone Merlini, responsabile provinciale della Lega di Macerata, la loro donazione personale di kit composti da camici e visiere per ciascuno degli oltre 250 medici di base che svolgono la professione in tutta la provincia.
“I medici di base saranno ancor di più in prima linea via via che si ritornerà alla vita normale allentando le maglie del distanziamento sociale imposto per la pandemia – ha aggiunto Patassini – I “medici di famiglia” per i cittadini, specie gli anziani o i malati oncologici di cui troppo poco si parla in questi giorni, incarnano un ruolo fondamentale ancor più necessario da qui in avanti: quello della figura dispensatrice di cure e attenzioni nel momento non solo di maggior difficoltà della vita, ma in cui l’accesso ai servizi ospedalieri diventa problematico quando non da evitare per timore di contagio”.
"Ancora un errore della Protezione Civile nell'invio delle mascherine per i medici impegnati in prima linea nell'emergenza sanitaria per fermare il contagio da Coronavirus. Dopo le mascherine non idonee inviate agli ospedali della Lombardia, che provocarono più di un'irritazione da parte dei vertici delle istituzioni regionali, ecco un nuovo caso. - dichiara in una nota il Vice Presidente del Consiglio Regionale Piero Celani - Due giorni fa abbiamo appreso dal Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri che le mascherine inviate, sempre dalla Protezione Civile, agli ordini dei medici chirurghi e odontoiatri dei Capoluoghi di Regione non erano Dispositivi di Protezione Individuale idonei per l'uso sanitario.
Certo è paradossale: le mascherine ormai sono un miraggio anche per i medici e se arrivano non sono idonee!! Siamo all'inverosimile!!
E ancora!! E' mai possibile che aziende locali che hanno deciso di riconvertirsi, per dare una mano al nostro Sistema Sanitario producendo mascherine e camici, si sono dovuti far certificare da altre Regioni??"
Conclude:"La nostra Regione, in un mese, non è riuscita nemmeno a mettere in piedi un sistema per la certificazione dei DPI, nonostante la presenza di una qualificata struttura universitaria, quale la Politecnica!! E poi ci dicono che noi siamo un modello"
"Occorre ricordare come la carica di Consigliere Comunale sia stata conferita a Giovanni Ciarlantini non direttamente dal Sindaco, come accade per la formazione della Giunta, ma dal voto popolare, che evidentemente ne ha premiato l'impegno e la persona". Così il sindaco di Caldarola Luca Maria Giuseppetti, a nome della maggioranza, replica alla richiesta di dimissioni formulata dal gruppo di minoranza "Il Futuro per Caldarola" dell'ormai ex vicesindaco Giovanni Ciarlantini anche dal ruolo di consigliere comunale, ritenendo non sufficiente la sua immediata e già formalizzata rinuncia agli incarichi di Giunta.
"Lasciamo alla libera interpretazione il giudizio su questa iniziativa, ma non possiamo esimerci dal sottolineare come a noi - sottolineano tutti i membri della Giunta -, più che un esempio di coerenza, tanto appaia piuttosto come una gratuita strumentalizzazione politica volta ad infierire gratuitamente ed annientare un uomo, oggi estremamente affranto per il suo sbaglio, che ha offerto un tangibile esempio - assai raro al giorno d'oggi - di immediata assunzione delle proprie responsabilità, individuali e politiche"
"L'ex vicesindaco, dopo un improvvido e pubblicamente ammesso e riconosciuto errore, ne ha accettato subito le pesanti conseguenze in termini di sanzioni economiche - proseguono dalla maggioranza - e si è immediatamente dimesso dai suoi incarichi, per i quali tanto si era speso con generosità e capacità, come riconosciuto anche dai suoi avversari politici. Pertanto, qualora fosse presentata la paventata “mozione di sfiducia”, vogliamo tranquillizzare i nostri oppositori: in quella sede, con ancora più vigore, esplicheremo le ragioni per le quali riteniamo che valori quali la coerenza, la dignità ed il rispetto umano debbano sempre essere garantiti e difesi anche nell'ambito di un dibattito politico, sempre che questo possa ancora definirsi tale".
"Attendiamo con ampia disposizione d'animo la minoranza, infine, all'apporto di quel prezioso contributo costruttivo sui temi di interesse collettivo, fatto di proposte concrete, sinora costantemente annunciato e pubblicamente esternato ma del quale, purtroppo, non si è ad oggi avuto alcun reale riscontro" concludono i componenti della Giunta.
"L'unico che ha fatto polemica è il senatore Patassini che ha fatto una figuraccia e continua sullo stesso filone. Si lamenta che non ho dato notizia alla stampa, ma i marchigiani sono abituati ai fatti e le notizie si danno al momento giusto. Voglio anzi ringraziare il rettore della Politecnica di Ancona che si è da subito attivato per la creazione di questo laboratorio che vedrà la luce molto presto". Così Alessia Morani (Pd), sottosegretaria al Ministero dello Sviluppo economico, replica all'onorevole leghista Tullio Patassini (leggi qui), che la definisce "inadeguata" in relazione alla nascita di un laboratorio per la certificazione dei dispositivi di protezione individuale nelle Marche.
"Infine - conclude Morani - vorrei invitare Patassini a parlare degli argomenti che conosce, in particolare per quello che riguarda il finanziamento di InvItalia alle imprese che stanno facendo riconversioni. Prima di parlare è meglio che si informi così evita di dire castronerie".
“Morani fai meno polemica e più fatti per tutte le Marche. Il mio appello per l’attivazione dei laboratori di certificazione dei presidi sanitari raccoglie le istanze espresse anche sui media dalle associazioni di categoria e da tante aziende loro associate pronte per riconvertire le produzioni in materiali sanitari. In tanti hanno già spontaneamente iniziato la produzione di mascherine ed io ho individuato nelle università la rapida e qualificata risposta". Così l’onorevole leghista treiese Tullio Patassini risponde alla sottosegretaria PD al MISE Alessia Morani, che lo accusa di tardivo appello alla costituzione di una filiera di qualità marchigiana in campo sanitario.
"Se davvero stai lavorando per questo - continua il deputato, sempre rivolgendosi alla sottosegretaria Morani -, come mai non ne hai fatto parola né sui media né con le imprese? Se davvero stai lavorando per questo, quanto ci vorrà perché i laboratori siano operativi? Che dovrebbero fare le aziende nel frattempo? E perché hai coinvolto solo l’Università di Ancona e non tutto il mondo universitario marchigiano? Non sai che l’Università di Camerino si è già attivata per la produzione di respiratori? La verità Morani è che con la tua replica piccata hai certificato non solo l’inadeguatezza tua, del PD e del Governo nell’affrontare l’emergenza, ma anche la vostra indifferenza verso la montagna terremotata che potrebbe trovare proprio nella filiera dei supporti medicali un’occasione di lavoro”.
“Il PD non ne azzecca una nelle Marche, né col governatore né con i parlamentari che sanno solo fare tanto fumo e zero fatti. Hai capito Morani che riconvertire per le aziende vuol dire cercare sopravvivenza per tutta la loro forza lavoro? Bluffi lasciando intendere che ci sono 50 milioni per le imprese che riconvertono la produzione: sai benissimo che sono fondi stanziati per tutta Italia e sono una miseria. Basterebbero a ricostruire sì e no tre delle scuole terremotate della provincia di Macerata. Come Lega - conclude Patassini - ribadiamo il massimo supporto alle aziende e alle università che vogliono intraprendere queste produzioni, un sostegno concreto, operativo e puntuale per affrontare quella burocrazia parolaia di cui la Morani è degna interprete”.
"La scorsa settimana ho ricevuta una vera e propria richiesta d’aiuto da parte di molti commercianti del Centro. Con l’emergenza Covid-19, purtroppo, la città si svuota la notte ed è preda di chi approfitta, da sciacallo, per depredare negozi indisturbato. Anche i proprietari degli chalet mi hanno contattato per lo stesso motivo, forse anche peggiore. Lamentano effrazioni, atti di vandalismo (dalle porte spaccate ai teloni di protezione fatti a fette), furti ma anche, questa la differenza, l’allocarsi abusivo di senza fissa dimora,che si stabiliscono all’interno come se fosse casa loro". Così l'assessore alla Sicurezza e Cura Urbana di Civitanova Marche Giuseppe Cognigni riassume le richieste pervenutegli in questi giorni dai titolari di attività commerciali della città.
Per toccare con mano quanto sta avvenendo, ieri l'assessore - assieme a due proprietari di chalet - si è recato all’interno delle proprietà riferendo di aver visto "scene da incubo".
"Devastazione, feci e urina, cibo rovesciato su pavimenti e mura, cucchiai da preparazione droga e siringhe. Inoltre, in uno chalet, abbiamo sorpreso due magrebini che stavano dormendo - racconta l'assessore -. Sono stati allontanati dalle forze dell'ordine giunte sul posto, andando via con scherno e fare prepotente, sicuri che la Legge non li tocchi".
"Il Sindaco ha prontamente avvertito i Carabinieri, io stesso il Commissario di Polizia - riferisce Cognigni -. Entrambe le forze hanno assicurato pattugliamenti e presidi, la Polizia Locale due interventi notturni con turno 00.00 – 06.00 ma è evidente, fermo restando l’impegno cui tributo ogni stima da parte delle forze dell'ordine, che è una lotta impari con unità insufficienti rispetto a chi si muove, criminale, nell’ombra".
"I nostri concittadini e concittadine titolari di attività stanno contattando, giustamente, servizi privati di vigilanza, con costi aggiuntivi alla già precaria situazione economica e produttiva. Come Assessore, impegnato in prima linea, posso arrivare fino ad un certo punto. - lamenta l'assessore -. Questo attuale Governo non ci aiuta né è attento a certune problematiche, pensando quanto è orientato, più che a svuotare l’Italia dalla clandestinità, a decreti svuota-carceri".
Considerato quanto accaduto nelle ultime ore e che ha visto, suo malgrado, come protagonista il Vicesindaco di Caldarola Giovanni Ciarlantini con grande senso di responsabilità qiest’ultimo ha deciso di rassegnato le dimissioni consegnandole direttamente nelle mani del sindaco Luca Giuseppetti.
“Preso atto delle incresciosa situazione venutasi a creare per la quale rinnovo il dispiacere e le scuse a tutta la cittadinanza, con pieno senso di responsabilità rassegno le dimissioni dall'incarico di Assessore e Vicesindaco del comune Caldarola attualmente ricoperti da me. Attendo in merito le sue determinazioni”
Il sindaco ha indetto immediatamente una riunione di maggioranza e ha provveduto alla nomina della nuova Giunta nelle persone di Giorgio di Tomassi Vice Sindaco e Teresa Minucci Assessore.
La 3° Commissione regionale ha approvato, con il solo voto contrario della Lega, in seduta telematica a distanza il piano triennale delle opere pubbliche regionale. Approvate opere per un totale di oltre 95 milioni di euro.
Positivo il commento del Consigliere Sandro Bisonni (Verdi): “In questo momento delicato il lavoro della 3° Commissione consiliare non si ferma e anche se collegati a distanza continuiamo nello studio e nell'approvazione di atti importanti come il piano triennale delle opere pubbliche regionale. Era giusto approvare questo atto sia per non bloccare opere strategiche già pianificate da tempo, sia perché la realizzazione di queste opere potrà contribuire attivamente alla ripresa dell'economia locale.”
Tra le opere approvate di particolare riguardo quelle nelle zone del cratere sismico e per le infrastrutture sanitarie per un importo complessivo di oltre 33 milioni di euro.
“Con l'approvazione di questo piano – prosegue Bisonni – potranno essere cantierate entro l'anno opere indispensabili quali ad esempio la palazzina per le emergenze sanitarie a Fabriano per un importo di 10 milioni, il ripristino del Poliambulatorio ad Offida per 3,3 milioni, il miglioramento sismico della Casa di Riposo (RSA) a San Ginesio per 5,9 milioni e la demolizione e ricostruzione dell'ospedale di Comunità a Tolentino per un importo di 14,5 milioni di euro. Tutte opere di fondamentale importanza per i territori che non potevano attendere oltre. Votare a favore di questo atto pertanto ha rappresentato pertanto un gesto di responsabilità che dovevamo ai nostri cittadini.”
In merito all'ospedale di Tolentino Bisonni infine precisa: “Mi fa piacere comunicare che verosimilmente, salvo imprevisti, entro pochi mesi avremo la progettazione esecutiva, questo significa che la gara dei lavori potrà essere bandita entro il 2020, un importante risultato per un opera tanto attesa e quanto mai essenziale.”
Il Piano triennale arriverà presto in Aula per la sua approvazione definitiva.
“In questo momento di criticità nazionale e regionale, dobbiamo evitare polemiche e divisioni politiche sui temi importanti come quello sanitario. Forza Italia, però, riceve moltissime segnalazioni quotidiane dal territorio; c'è una forte preoccupazione di natura economica, derivante dal mancato indotto turistico 20202”. Ad affermarlo, in una nota, è il senatore Francesco Battistoni, commissario regionale di Forza Italia Marche, che analizza l’impatto che l’emergenza Covid-19 sta avendo su molti settori dell’economia, e nello specifico su quello turistico.
“La cancellazione imminente delle vacanze di Pasqua è già un duro colpo – spiega Battistoni - se a questa ci aggiungiamo la botta complessiva, dalla quale ci vorranno uno o due anni come ha detto di recente il governo, per rialzarsi occorre programmare, quanto prima, una serie di iniziative per salvare l'intero comparto turistico. Non tutte le strutture, specie quelle stagionali, sono in grado di tenere una crisi di due anni. Sarà fondamentale dunque che la regione non faccia mancare il sostegno alle imprese con una serie di politiche indispensabili. Intanto chiediamo di sostenere con ancor più vigore le iniziative che ci auguriamo possono essere in programmazione nelle città marchigiane nella prossima estate. Turismo e cultura vanno di pari passo ma con i Comuni senza introiti della tassa di soggiorno, le iniziative non avranno budget e rischiano di saltare”. “E poi il marketing: la Regione deve farsi trovare pronta qualora il mercato riparta, prosegue il senatore. Non sarà certo come prima, poiché un terzo degli italiani sembra aver rinunciato alle vacanze e, secondo stime autorevoli, dovrebbero mancare in Italia nel 2020 143 milioni di stranieri. C'è un Pil da alimentare, chiediamo al governo regionale di farsene carico, almeno in parte”.
L’Amministrazione comunale di Tolentino ha varato una serie di provvedimenti per essere di ausilio ai cittadini e alle attività commerciali, duramente colpite dalle difficoltà economiche derivanti dalla diffusione del Covid-19.
"Per quanto riguarda la tassa rifiuti – spiegano il Sindaco Pezzanesi, il Vicesindaco Luconi e l’Assessore Colosi - in questa fase ci siamo sentiti di prorogare la scadenza al prossimo 16 giugno in quanto il fermo che c’è in queste settimane non garantisce la produttività né delle aziende, né delle famiglie. Allo stesso modo ci siamo sentiti di sospendere il pagamento delle rette degli asili nido e del CentroArancia in quanto le famiglie non usufruiscono di questi servizi erogati dal Comune. Stesso discorso per gli affitti dei locali di proprietà comunale a partire, ad esempio, dai locali a piano terra di Palazzo Sangallo (ex Michelina) dove una nuova attività doveva aprire, dopo i lavori, proprio in questo periodo. A seguito delle disposizioni contro il Covid-19 viene tutto sospeso a data da destinarsi".
"Queste sono le misure che l’Amministrazione comunale può adottare e che abbiamo voluto subito intraprendere - concludono -. Ci auguriamo possano essere di ausilio per famiglie e attività economiche per superare questo particolare momento".
Ecco, nel dettaglio, le misure adottate dalla Giunta, attraverso un apposito atto:
- TARI: ferme restando le modalità di determinazione delle tariffe 2020 in base alla Legge n. 160/2019, la scadenza della prima rata è prorogata al 16/06/2020;
- Per gli affitti attivi relativi ai locali ad uso di proprietà comunale non abitativo si dispone che per il periodo in cui il DPCM dell'11 marzo ha previsto la chiusura delle attività, e fino al termine di detto periodo, salvo proroghe, l’esenzione dal pagamento dei relativi canoni;
- Retta degli asili nido e centro diurno CentroArancia: per il periodo di chiusura si dispone l’esenzione della quota mensilmente dovuta;
- Nel caso in cui i contribuenti abbiano pagato anticipatamente gli importi non dovuti in forza del presente provvedimento, gli stessi saranno portati a copertura di quanto dovuto per il primo periodo successivo alla fine dell’emergenza.
(Foto di repertorio)
Anche oggi, nel rispetto dello smart-working imposto dal DPCM per la gestione e il contenimento dell’epidemia, il sindaco Noemi Tartabini e i suoi assessori hanno tenuto una riunione in videoconferenza. Oggetto: l’applicazione dell’ultimo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in materia di aiuti economici ai cittadini e alle aziende in difficoltà. “Abbiamo cercato di studiare ed interpretare il documento in modo da dare un’applicazione pratica immediata e soprattutto indirizzata a chi è in pressante stato di necessità – ha detto il sindaco Tartabini – individuando le priorità e cercando di non lasciare indietro nessuno. La situazione è davvero difficile. Stiamo facendo il nostro massimo, impegnandoci senza risparmio di tempo ed energie per rispetto e tutela dei nostri concittadini che stanno facendo, ognuno nel proprio ambito, altrettanto”.
"Il Governo annuncia in pompa magna, alle 20.00 del sabato sera, mentre gli italiani sono a cena, che i comuni avranno a disposizione risorse in più per far fronte alle difficoltà delle famiglie. Peccato che l’anticipo di 4,3 miliardi di euro del Fondo di Solidarietà sia un’entrata già prevista con cui i comuni - tutti - riescono a chiudere il bilancio e a garantire i servizi essenziali di cui il cittadino già fruisce normalmente nel corso dell’anno”.
A dichiararlo sono i sindaci marchigiani della Lega, insieme al responsabile regionale Paolo Arrigoni e al responsabile regionale per gli enti locali Andrea Maria Antonini.
“Il solo anticipo temporale nell’erogazione di quel Fondo, con l’aggiunta di appena 400 milioni, non potrà certo consentire alle amministrazioni comunali di rispondere alla crescente e drammatica domanda da parte della cittadinanza di liquidità per far fronte a bisogni primari”, commenta Arrigoni insieme ai primi cittadini leghisti. “Ora la gente assalirà i Municipi sperando di ricevere un aiuto, ma i comuni sono già costretti a rivedere al ribasso, e di molto, tutte le entrate previste nei propri bilanci: i cittadini, infatti, non saranno di certo in grado di garantire il gettito attualmente previsto per IMU, addizionale IRPEF ed altri tributi locali”.
“Così facendo il Governo Conte ha mandato i Sindaci e le amministrazioni locali in guerra contro i propri cittadini. Lunedì si formeranno code davanti agli uffici dei servizi sociali dei comuni che,con un personale già ridotto all’osso, non potranno dare risposte concrete!”
“Conte ha dichiarato: “non vi lasceremo soli”, ma chi resterà da solo sarà proprio il Presidente del Consiglio dei Ministri – concludono gli esponenti della Lega - mai come questa sera, con la conferenza stampa del Premier, si è giocato con le sofferenze vere degli italiani”.