"Con la chiusura della settimana scorsa abbiamo visto che la curva epidemiologica è arrivata in una fase di discesa, per la prima volta abbiamo dei numeri che flettono in maniera più sensibile, ma in misura minore, rispetto a quello che era auspicabile. Nella scorsa settimana abbiamo avuto 282 casi in meno rispetto alla precedente, per un totale di 4.848 casi".
È quanto comunica il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli aprendo la seduta odierna del Consiglio Regionale nel rendicontare sulla situazione pandemica presente sul territorio marchigiano.
"La curva epidemiologica sta scendendo in maniera più forte nella provincia di Ancona, e sta cominciando a farlo anche in provincia di Macerata e Ascoli Piceno - ha aggiunto il governatore -. Vediamo, invece, una curva in salita nella provincia di Fermo e nella provincia di Pesaro-Urbino. La situazione nelle strutture ospedaliere, sia nell'area intensiva che nell'area semi-intensiva e nei pronti soccorso, ancora non accenna ad una diminuzione sensibile, anzi gli accessi nei pronto soccorso sono molto elevati. Registriamo un numero di terapie intensive occupate oltre il 60%".
"Si tratta mettere in campo tutte le energie e tutte le forze che possiamo immagine a sostengo delle aziende ospedaliere, per fare in modo che tutte le persone che registrano sintomi siano curate nelle strutture sanitarie regionali. A questo proposito ringrazio tutti gli operatori per lo sforzo immane che stanno compiendo, so che è una fase molto difficile. Speriamo che questa settimana sia quella in cui si registri un sensibile calo rispetto alla scorsa" ha concluso Acquaroli.
Un incontro cordiale e di aggiornamento sulla situazione della pandemia si è svolto questa mattina nella sede della Regione, tra il viceministro alla Sanità, Pierpaolo Sileri e il presidente Francesco Acquaroli.
Sileri, in visita ad Ancona, ha mostrato disponibilità a dialogare anche con gli assessori presenti per fare il punto sulla situazione pandemica e sull’andamento della campagna vaccinale, tracciando il quadro generale in Italia e rinnovando alla cautela e al rispetto di tutte le norme di sicurezza, con uno sguardo di fiducia al futuro con il progressivo procedere della campagna vaccinale alla popolazione.
Il presidente Acquaroli ha augurato al sottosegretario un buon lavoro e rinnovato la disponibilità alla collaborazione istituzionale evidenziando la priorità del piano vaccinale per uscire presto da questa fase più difficile della pandemia.
L’assessore alla Salute, Filippo Saltamartini, oltre a far presente il problema della formazione del personale sanitario e sollecitare la questione delle indennità-premio al personale medico e infermieristico, ha chiesto al viceministro maggiori informazioni sulle forniture di vaccini nei mesi di maggio e giugno nelle Marche, per avere la possibilità di programmare in anticipo le prossime fasi della campagna vaccinale.
Nello scorso mese di febbraio dall’impegno di un gruppo di cittadini - con la volontà di farsi portavoce della comunità Montecassianese, in riferimento a problematiche sentite e non ancora risolte - si è regolarmente costituito il comitato “Voce libera Montecassiano”.
I primi passi dell’attività del comitato sono stati focalizzati intorno alle problematiche legate all’impatto ambientale e della salute dei cittadini di Vallecascia, a causa della situazione di degrado dell'Ex Fornace Smorlesi; che risulta perdurare da molto tempo.
La situazione delle coperture in cemento amianto dei capannoni che costituiscono la struttura della Ex Fornace Smorlesi, sono state oggetto di ordinanze emanate dal sindaco, a causa della frammentazione delle lastre successivamente alle nevicate del 2012, "ma purtroppo rimaste non ottemperate da parte della società" sottolinea il Comitato.
Lo stesso Comitato, sensibilizzato dai cittadini preoccupati della situazione e considerata la vicinanza di alcuni nuclei abitativi all’ex plesso industriale, si è attivato interfacciandosi con l’amministrazione comunale, la quale si è impegnata a far effettuare un ulteriore studio, finalizzato ad analizzare lo stato di conservazione delle lastre di amianto non ancora messe in sicurezza; in aggiunta a quello già in possesso dal comune; fornito dalla ditta Paneco srl.
Con la volontà di imprimere maggiore celerità nel cercare di risolvere l’ormai annosa situazione, con determinazione il comitato ha deciso di presentare esposto alla Procura della Repubblica, fornendo una dettagliata descrizione della realtà in cui si presenta il plesso della ex Fornace Smorlesi mediante l’ausilio di idoneo materiale fotografico, sottolineando in special modo nella conclusione dell’esposto che gli interventi di messa in sicurezza non eseguiti, come si può riscontrare anche dalla relazione predisposta dalla ditta Paneco srl in data 11 maggio 2019, sono di particolare pericolo alla salute delle diverse decine di nuclei famigliari che vivono in prossimità del suddetto impianto.
“L’impegno che il comitato intende mettere in atto non si esaurisce di certo con questo esposto” fa sapere il presidente Maurizio Maccioni, il quale precisa che verranno messe in atto tutte quelle azioni necessarie per giungere alla concreta risoluzione di questa annosa problematica.
"Il parco giochi di “Spaccio Fuselli” versa in condizioni critiche: importanti smottamenti e cedimenti del terreno; cedimenti delle pareti e palizzate di contenimento presenti sui vari livelli dei piani; pali dell'illuminazione divelti; scheggiature e viti che spuntano fuori dalle ringhiere in legno; coperchio del tombino elettrico rotto con fili elettrici alla portata di tutti".
È quanto denuncia Benito Mariani, consigliere comunale e coordinatore cittadino della Lega.
"La mancanza di manutenzione e di interventi negli ultimi anni hanno creato una condizione di costante pericolo, e la situazione si è aggravata con le piogge degli ultimi mesi - sottolinea Mariani -. Raccogliendo le segnalazioni di diversi cittadini ormai esasperati oltre che preoccupati, abbiamo effettuato diversi sopralluoghi scattando foto dove si può notare come viene messa in serio pericolo l'incolumità di quanti giocano e circolano all'interno dell'area".
"Il parco giochi di “Spaccio Fuselli” si trova in prossimità della scuola primaria “Pittura del Braccio” e rappresenta un'importante area verde attrezzata della nostra città per lo svago dei bambini e dei ragazzi che comprende anche un piccolo campetto di calcio molto utilizzato - spiega il consigliere leghista -. Ricordiamo la festa elettorale realizzata in questo parco per l'attuale sindaco Bravi (all'epoca candidato sindaco), nei primi di giugno 2019, qualche giorno prima delle elezioni amministrative e al culmine della campagna elettorale; da quanto si leggeva dalla sua pagina social ribadiva la costante presenza nei quartieri e sostegno con convenzioni e contributi. Che l'Amministrazione sarebbe stata sempre più presente...ma dallo stato in cui versa il parco giochi non sembrerebbe".
"Forse il quartiere “Spaccio Fuselli” dovrà attendere la prossima campagna elettorale per veder sistemato il parco?" si domanda polemico Mariani.
I consiglieri comunali del gruppo Lega Salvini Premier hanno presentato un'interrogazione al sindaco di Recanati per conoscere quali iniziative intende adottare e quali interventi urgenti di manutenzione ordinaria e straordinaria per rendere il parco giochi di Spaccio Fuselli fruibile e senza pericoli dai bambini e ragazzi che lo frequentano.
Nell'interrogazione si invita l'amministrazione comunale a comunicare la data dei lavori per il ripristino delle condizioni di sicurezza all'interno dell'area del parco.
"L’ennesima fake news targata PD. I consiglieri regionali, non paghi della figuraccia fatta durante il consiglio straordinario sulla pandemia, continuano a diffondere notizie false e vergognose rispetto al piano vaccini della Regione Marche". È quanto dichiara la presidente della IV Commissione Sanità e Politiche Sociali delle Regione Marche Elena Leonardi in una dura nota rilasciata nel pomeriggio di oggi.
"L’ultimo caso è quello del consigliere Carancini che attacca la Regione e afferma che la giunta Acquaroli vorrebbe anteporre “gli interessi di categoria al bene della comunità”, sottintendendo che nelle Marche si avvieranno prima le vaccinazioni per le categorie professionali rispetto a quelle dei disabili e delle persone fragili - aggiunge Leonardi -. Carancini si riferisce agli accordi che la giunta Acquaroli, prima in tutta Italia, sta portando avanti con le categorie economiche, i sindacati e gli ordini professionali per avviare in futuro le vaccinazioni anche sui luoghi di lavoro".
"Si si usasse la logica chiunque capirebbe facilmente che l’attacco di Carancini è l’ennesima polemica becera e strumentale a cui purtroppo ci sta abituando l’opposizione del PD nelle Marche - incalza la consigliera regionale di Fratelli d'Italia -. Prima di tutto le interlocuzioni della giunta con le categorie sono ancora in corso e l’eventuale inizio delle vaccinazioni sui luoghi di lavoro dipenderà prima di tutto dalla disponibilità dei vaccini. Bisogna ricordare a Carancini anche che per le categorie più fragili e i disabili è riservato il vaccino di Pfizer e Moderna, mentre le categorie non a rischio al momento vengono vaccinate con AstraZeneca e ci auguriamo presto con altre tipologie di vaccini. Quindi in ogni caso sono due linee diverse di vaccinazione, una con Pfizer e Moderna e un’altra con AstraZeneca, che non si sovrappongono e che dipendono principalmente dalla quantità di vaccini che lo Stato invia alle Regioni".
"Infatti le nuove forniture previste di Pfizer saranno dedicate a completare i richiami di chi ha già ricevuto la prima dose e all’avvio della vaccinazione per le categorie più fragili e chi ha patologie - precisa Leonardi -. L’obiettivo finale, quello per cui tutti oggi dovremmo fare il tifo, è quello di vaccinare più persone possibile nel più breve tempo possibile e invece di generare continui allarmismi il Partito Democratico potrebbe fare pressioni sul Governo di cui fa parte per chiedere un maggiore invio di vaccini".
"Spiace costatare che neanche di fronte alla pandemia e alla salute dei cittadini non si arresta la campagna di speculazione politica messa in atto dal PD nelle Marche" constata amaramente Leonardi in conclusione.
“Sulle vaccinazioni dei professionisti il consigliere Carancini, come al solito, aziona il vortice della polemica senza guardare ai fatti. E i fatti dicono che, tra il ‘dire e il fare’, c’è di mezzo il ‘pianificare’. Una caratteristica essenziale per un buon amministratore, ma che Carancini sembra ignorare nonostante sia stato per dieci anni sindaco di Macerata”.
Così Renzo Marinelli e Anna Menghi, rispettivamente capogruppo e consigliera della Lega in Regione, commentando la polemica sollevata a proposito dei vaccini che la Regione metterebbe a disposizione dei professionisti, quando disponibili, perché provvedano all’autosomministrazione.
“La Regione non apporta nessuna modifica alle priorità stabilite dal governo; semplicemente attua lo stesso protocollo avviato con le aziende. Perché in quel caso il consigliere Carancini non ha avuto niente da ridire? Forse che i professionisti sono una categoria di serie B? – si chiedono i consiglieri leghisti che chiosano – Verità è che l’assessore Saltamartini, per fortuna, non sta con le mani in mano in attesa dell’arrivo dei vaccini come forse farebbe Carancini, ma ne pianifica lo smistamento per raggiungere l’obiettivo dell’immunità di gregge nel più breve tempo possibile. Carancini non resti chiuso nei suoi sospetti, ma si apra agli effetti della lungimiranza, virtù da cui molti dipendono, ma che non tutti possiedono”.
La Regione Marche intensifica l’attività di riqualificazione del patrimonio edilizio scolastico: assegnati circa 21 milioni di euro per interventi su 10 scuole in diverse aree delle Marche, nell’ambito del Piano 2020 del Programma triennale per l’edilizia scolastica 2018-2020.
“Al contempo, abbiamo chiesto al governo di destinare alle scuole marchigiane ulteriori 200 milioni di euro del Recovery Fund per interventi di efficientamento energetico e di riduzione del rischio sismico, anche con demolizione e ricostruzione dei plessi ove necessario”, spiega l’assessore ai Lavori pubblici e all’Edilizia scolastica Francesco Baldelli.
“Una scuola sicura e di qualità - afferma l’assessore - è uno dei principali obiettivi della Giunta Acquaroli. In un periodo di enormi difficoltà per un sistema educativo alle prese con la pandemia, la Regione punta anche sugli investimenti strutturali, finalizzati a migliorare la qualità e la sicurezza dei luoghi dedicati all’educazione dei nostri ragazzi. Investimenti che interessano studenti, docenti, operatori e migliaia di famiglie. Mi riferisco al recente bando per l’installazione di apparecchi per la ventilazione meccanica delle aule e a quest’ultimo decreto che riguarda, non solo la messa in sicurezza e l’efficientamento energetico di alcuni edifici scolastici, ma anche la costruzione di nuove scuole. Insomma: anche se la pandemia ci impone una forte attenzione al presente, noi non abbiamo smesso di programmare e pensare al futuro della scuola e dei nostri giovani”.
Il piano della Regione Marche, infatti, è composto per la metà dei casi da interventi sul patrimonio esistente, con interventi di adeguamento sismico ed efficientamento energetico, per l’altra metà riguarda invece la costruzione di nuovi edifici.
“Si arriva all’assegnazione di questi fondi - prosegue Baldelli - dopo aver esaminato a dicembre i progetti giunti in Regione e aver stilato la graduatoria che aggiorna la programmazione dell’edilizia scolastica. Gli interventi, che comprendono scuole dell’infanzia, primarie e secondarie, riguardano il comune di Pedaso con il nuovo polo scolastico da 3,5 milioni di euro, il comune di Castelfidardo, con il secondo lotto della nuova scuola media per oltre 4 milioni di euro, il nuovo polo dell’infanzia a Treia e il convitto per l’Istituto Cecchi di Pesaro, per oltre 3,7 milioni di euro proposto dalla Provincia di Pesaro e Urbino. Saranno, infine, finanziati interventi per le scuole di Petriolo, Sassoferrato, Montecalvo in Foglia, Sassocorvaro-Auditore, Piandimeleto e Petriano”.
I fondi derivano, per circa 15 milioni, da un finanziamento statale apposito e, per circa 6 milioni, da residui del Mutuo BEI 2018 che, a oggi, non erano stati ancora utilizzati. Il Ministero dell’Istruzione, con apposito decreto, fisserà i tempi per l’inizio e la conclusione dei lavori.
"A 21 giorni dalla mia positività sono risultato negativo al tampone di controllo. Voglio ringraziare prima di tutto mia moglie per quello che fa ogni giorno e ancor di piu in questo frangente, per la gestione della nostra famiglia numerosa e complessa".
È quanto afferma il sindaco di Sarnano Luca Piergentili, nell'annunciare ai suoi concittadini l'avvenuta guarigione dal Coronavirus.
"Ringrazio mia sorella e mio fratello per il supporto e l'assistenza continua alle necessità materiali - aggiunge il primo cittadino -. Ringrazio il mio dottore di famiglia e il dottor Paolo del Giudice per l'attenzione continua nei miei confronti. Ringrazio i miei colleghi di giunta ed il gruppo dei consiglieri di maggioranza per il lavoro svolto in questo periodo. Ringrazio la segretaria comunale, i dirigenti, i dipendenti interni ed esterni del comune per i giornalieri confronti on line sulle varie questioni. Ringrazio infine la polizia locale per i costanti aggiornamenti sulla situazione del nostro comune".
"Approfitto di questa occasione per fare gli auguri a tutti i papà e babbo della comunità di Sarnano per la nostra festa" conclude Piergentili.
Due nuove sedute per il Consiglio comunale di Macerata che tornerà a riunirsi lunedì 29 e martedì 30 marzo, alle 16, in videoconferenza sulla piattaforma Zoom Cloud Meetings.
I lavori potranno essere seguiti in diretta streaming nel sito istituzionale http://webtv.comune.macerata.it/ così come le votazioni che avverranno in forma telematica.
Nella giornata di lunedì, alle 15.30, verranno discusse le due interrogazioni iscritte all’ordine del giorno e che riguardano la gestione degli orti sociali (Alberto Cicarè di Strada comune - Potere al popolo e Stefania Monteverde di Macerata bene comune) e le bacheche del sottopassaggio che collega corso Cavour e piazza Annessione (Narciso Ricotta del Pd).
Il Consiglio passerà poi a esaminare le delibere sul conferimento della cittadinanza onoraria al milite ignoto e sulla proroga della prima scadenza Tari 2021.
I lavori proseguiranno con la discussione di due ordini del giorno sulla qualità dell'acqua nel territorio comunale (Andrea Blarasin e altri consiglieri del gruppo Lega Salvini Macerata) e sulla realizzazione di una pista da sci sintetica all'aperto (Andrea Perticarari del Pd).
Infine l’assise comunale si occuperà delle mozioni in merito alla promozione delle comunità energetiche e di autoconsumo collettivo a Macerata (Roberto Cherubini e Andrea Boccia del Movimento 5 stelle), alla gestione dei rifiuti (Alberto Cicarè di Strada comune - Potere al popolo), all’intitolazione di una via, spazio o area pubblica alla scrittrice e giornalista Oriana Fallaci (Claudio Carbonari del gruppo Lega Salvini Macerata e da altri consiglieri di maggioranza) e infine alla terza corsia Montanello - Villa Potenza (Narciso Ricotta del Pd).
Nel caso in cui la seduta del 30 marzo dovesse andare deserta, la seconda convocazione è fissata per il primo aprile, alle 16
“Arriva oggi un’altra sconcertante iniziativa della Giunta regionale di destra: il presidente Acquaroli propone agli ordini professionali un accordo per la vaccinazione anti-covid dei loro iscritti".
Così Romano Carancini, consigliere regionale del Pd ed ex sindaco di Macerata, ha criticato aspramente la scelta della Giunta Acquaroli, di siglare un protocollo d'intesa con gli ordini professional per le inoculazioni dei vaccini anti-Covid distribuiti dall’Asur.
"In una regione, le Marche, dove in quasi tre mesi è stata vaccinata poco più della metà degli over 80, dove ancora devono partire le vaccinazioni a domicilio degli anziani non autosufficienti e dei disabili, dove non è chiaro quando e come saranno vaccinate le categorie fragili, senza considerare il buio totale sui tempi e le modalità di somministrazione alla popolazione sotto gli 80 anni, il Governatore si accorda per facilitare la vaccinazione di alcune precise categorie di lavoratori e così via".
"La cosa sconvolgente, che determina anche una delusione umana perché si prende amaramente atto che chi ci governa antepone gli interessi di categoria al bene della collettività - tuona Carancini - è che con questo accordo la Regione va in direzione opposta rispetto alle linee del nuovo piano vaccinale del Governo nazionale, che prevedono di completare le categorie prioritarie per poi procedere, celermente e con tutti i mezzi a disposizione, per fasce di età e con costante attenzione alle persone fragili. La cosa ancor più preoccupante è che la nostra Giunta regionale ha recepito il nuovo piano vaccinale nazionale con atto di deliberazione non più tardi di quattro giorni fa".
"Il Presidente Acquaroli e l’assessore alla sanità Saltamartini hanno contezza dei documenti che firmano e delle loro azioni? Sanno che queste stesse azioni si ripercuotono sulla salute di tutta la regione? In questo momento c’è un chiaro elenco di priorità che il Governo ha stabilito e che ogni regione dovrebbe applicare".
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"Assurda la giustificazione dell’assessore Saltamartini, secondo il quale l’accordo con gli ordini sarà attuato solo quando ci saranno maggiori quantità di vaccini, così questo permetterà di distribuirli più tempestivamente. L’assessore dirige, anzi dovrebbe dirigere, il sistema sanitario regionale e la vaccinazione è competenza del nostro sistema sanitario pubblico - ha soottolineato il consigliere regionale del PD L’assessore, con questa scelta, ci sta comunicando che il sistema regionale non sarà in grado di provvedere in modo appropriato alla vaccinazione anti-covid e che da solo non potrà rispettare i tempi. Quindi l’assessore, di fatto, ci sta comunicando il suo fallimento e quello di tutta la Giunta regionale".
"È assolutamente inaccettabile e fuori da ogni logica amministrativa che, in questo tempo di crisi, si decida di gestire l’emergenza facendo delle distinzioni e attivando dei canali preferenziali, attraverso i quali avranno la possibilità di ricevere il vaccino solo alcune categorie di lavoratori, di certo meno esposte e meno a rischio di altre. - ha continuato - L’accordo con gli ordini prevede, inoltre, che la Regione fornisca le quantità di vaccini e che siano gli ordini stessi a provvedere al personale e agli spazi, immaginando quindi una sottrazione di personale sanitario, così prezioso e sempre mai abbastanza, per i punti vaccinali pubblici.
"Dopo settimane di richieste da parte mia e del gruppo assembleare PD affinché nel processo di vaccinazione vengano tutelati, protetti e maggiormente attenzionati gli anziani e le categorie fragili, la Giunta regionale risponde con questo imbarazzante accordo e, di fatto, non ascolta ancora una volta le nostre proposte, ma soprattutto offende il sentire di tanta parte di comunità marchigiana che è ancora in attesa di ricevere le risposte dovute - ha concluso Carancini - Non possiamo più accettare.”
“Oggi alle 15 sono iniziati i trattamenti a Marche Nord per i primi tre pazienti con gli anticorpi monoclonali”. Lo annuncia l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini. Si tratta di tre pazienti trapiantati di rene, la cui terapia immunosoppressiva è stata sospesa a causa della recente infezione Covid, paucisintomatici per febbre, senza necessità di ossigeno.
"Queste persone, per la loro patologia di fondo e le terapie immunosoppressive, sono a rischio elevato di sviluppare una forma grave di malattia - ha sottolineato l'assessore -. La terapia sarà effettuata dall’equipe medico infermieristica di Medicina Interna autorizzata come centro prescrittore. Nella Regione Marche sono stati infatti approntati 15 centri prescrittori: oltre a quello di Marche Nord, 2 centri sono agli Ospedali Riuniti di Ancona, 2 all’Inrca e 10 nelle aree vaste dell’Asur: 1 nell’area vasta 1; 3 nell’area vasta 2; 3 nell’area vasta 3; 1 nell’area vasta 4 e 2 nell’area vasta 5".
“Siamo pronti a partire con la terapia in tutta la regione – spiega ancora Saltamartini - con il coinvolgimento dei medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e le Usca che partecipano nella individuazione dei soggetti candidati al trattamento che avverrà sempre in ambiente protetto".
Contemporaneamente la Regione Marche, con l’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona e l’Asur, ha partecipato alla stesura di un importante progetto inviato all’Aifa per l’estensione dell’utilizzo degli anticorpi monoclonali attraverso uno studio farmacologico al quale partecipano società scientifiche dei medici di medicina generale, infettivologi e l’Ospedale Spallanzani di Roma.
“Un ulteriore contributo – commenta l’assessore - per la tutela della salute dei cittadini e lo sviluppo della ricerca scientifica”. Gli anticorpi monoclonali sono arrivati ieri nelle Marche, nella quantità di 133 flaconi, sui 4 mila flaconi disponibili in Italia. Si tratta di anticorpi monoclonali Bamlanivimab, a pazienti non ospedalizzati, con patologia lieve o moderata, che rientrano nei criteri di eleggibilità stabiliti dall'Agenzia italiana del farmaco.
"Francesco Acquaroli risulta essere tra i Presidenti di Regione più apprezzati d’Italia con un gradimento in forte crescita di consenso, rispetto al dato elettorale delle regionali del settembre 2020, passando dal 49% al 53%. È quanto emerge dal sondaggio pubblicato da SWG sulla percezione dell’efficacia dell’operato dei Presidente di Regione, in cui si rileva come il Presidente Francesco Acquaroli sia al quinto posto nazionale dopo solo cinque mesi alla guida della Regione".
Ad affermarlo è Carlo Ciccioli, capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio Regionale Marche, nel commentare i dati del sondaggio SWG che vede il governatore marchigiano alle spalle dei soli Zaia, Bonaccini, Fedriga e De Luca in termini di gradimento.
"Si tratta di un risultato che conferma la bontà dell’azione amministrativa che il Presidente delle Marche, esponente di Fratelli d’Italia, sta portando avanti anche e soprattutto nella gestione dell’emergenza Covid - aggiunge Ciccioli -. Del resto, il dinamismo dimostrato nei primissimi mesi di governo, con interventi mirati come lo screening di massa, il numero di posti letto di terapia intensiva più che raddoppiati, l’accordo con i medici di medicina generale per avviare le vaccinazioni a domicilio e gli accordi con le categorie per i vaccini sui luoghi di lavoro, ha certamente avuto una significativa incidenza sul gradimento e il livello di fiducia nel Presidente Acquaroli”.
Bruna Chierici è la nuova segretaria del sindaco di Camerino Sandro Sborgia. A seguito della turnazione dei dipendenti comunali, pianificata dopo l’arrivo del nuovo segretario comunale, si è individuata una nuova riorganizzazione degli uffici dell’Ente. Donatella Pazzelli ha lasciato l’ufficio della segreteria e si occuperà dei Servizi sociali.
“Ringrazia la dottoressa Pazzelli che ha svolto il suo incarico con grande professionalità - ha detto il sindaco Sandro Sborgia - Da oggi in quel ruolo subentra Bruna Chierici, una professionista altrettanto diligente e competente. Sono sicuro che riuscirà ad assolverlo in maniera impeccabile e non ho dubbi che sarà in grado di organizzare i tanti impegni dimostrandosi all’altezza del ruolo così come lo è stata anche la dottoressa Pazzelli.
Si tratta di un avvicendamento che stiamo valutando in tutti gli uffici comunali e da parte mia rivolgo i migliori auguri di buon lavoro a entrambe”.
"Lo scorso 23 febbraio abbiamo discusso in Consiglio Comunale una mozione presentata dalla Consigliera di Per Matelica Fabiola Santini che prevedeva una serie di agevolazioni e provvedimenti a favore dei commercianti e artigiani della nostra città per far fronte alla crisi causata dalla pandemia".
È quanto ricorda, in una nota, il gruppo consiliare di minoranza "Per Matelica" in merito agli aiuti da distribuire ad artigiani e commercianti a seguito dell'emergenza Covid.
"La maggioranza ha respinto la nostra proposta, hanno votato contro adducendo scuse poco plausibili, non hanno nemmeno voluto discutere ad una proposta congiunta, non hanno presentato nessuna modifica e non hanno presentato nessuna proposta - si legge ancora nella nota -. Hanno semplicemente detto che avevano creato un fondo di 50 mila euro, che noi riteniamo del tutto insufficienti, e che la commissione e l’assessorato proposto avrebbero provveduto a creare le condizioni per erogarlo".
"E’ passato quasi un mese, la commissione preposta non è stata convocata, non abbiamo letto né comunicati né atti dell’assessorato preposto, da quello che sappiamo non sono stati convocati i commercianti e non sono stati previsti bandi o qualsiasi iniziativa - sottolineano i consiglieri di "Per Matelica" -. Nel frattempo siamo di nuovo in zona rossa con dei numeri considerevoli nella nostra città, molte attività sono chiuse e quelle che sono aperte hanno un giro di affari ridottissimo, le difficoltà ci sono, sono sotto gli occhi di tutti da oltre un anno e questi giorni si stanno facendo sentire indiscutibilmente".
"Dove sono le risposte dell’amministrazione comunale?" si chiedono dall'opposizione, elencando poi alcune delle proposte avanzate per la costituzione di un bando a cui tutti gli esercizi commerciali e artigianali (non solo quelli con il codice ateco previsti da DPCM) possano scegliere di partecipare, tra cui:
- Agevolazioni per mesi 12 con sconti del 70% su affitti di immobili proprietà comunale
- Azzeramento (o almeno agevolazione al 70%) per la tassa di occupazione del suolo pubblico a ruolo per il 2021
- Azzeramento (o almeno agevolazione al 70%) del canone per la concessione/esposizione pubblicitaria
- Erogazioni di un contributo una tantum per coloro che effettuano il servizio delivery
- Erogazione di un contributo una tantum per le spese di affitto e utenze
- Erogazione di un contributo una tantum per l’adeguamento sanitario, tecnologico ed informatico delle proprie attività (acquisto software, acquisto di attrezzature per la sanificazione, acquisto di dispositivi di protezione, acquisto di attrezzature richieste per il proseguimento delle attività, ecc.)
- Erogazione di un contributo una tantum per favorire la “federazione” tra attività commerciali e/o artigianali che vorranno creare sinergie per agevolare le loro vendite e/o produzioni
"Una serie di proposte da valutare ovviamente con le compatibilità di bilancio, ma che avrebbero dato un piccolo sollievo in un periodo molto difficile - concludono i consiglieri di "Per Matelica" -. Ricordiamo che nel 2020 avevamo chiesto la creazione di un fondo simile e durante il consiglio comunale del Bilancio abbiamo scoperto per bocca dell’Assessore Ciccardini che, del fondo di 24 mila euro, sono stati utilizzati solo 5 mila euro per questioni legate al Covid e hanno usato il restante fondo per pagamenti vari come il Cosmari. Abbiamo paura che questo nuovo fondo previsto per il 2021 possa fare la stessa fine e le attività commerciali e artigianali verranno nuovamente penalizzate".
“Il PD ha trasformato il consiglio regionale sull’emergenza covid in un ring ed è finito alle corde sotto i colpi dei fatti e della sua stesa frustrazione per una legittima scelta popolare che non riesce ad accettare”.
È questa la sintesi che il vicecapogruppo della Lega Mirko Bilò, e i colleghi componenti della commissione sanità Giorgio Cancellieri e Anna Menghi riservano alla seduta sull’emergenza covid del Consiglio Regionale, andata in scena ieri in forma straordinaria.
“Sono settimane che assistiamo, con amarezza, ad un crescendo di esternazioni imbarazzantidei consiglieri PD. Invece di combattere il virus, hanno dichiarato guerra alla giunta Acquaroli – ha sottolineato Bilò – Chiedono di unire le forze in una cabina di regia, ma ad ogni occasione fanno solo propaganda sulla pelle dei marchigiani. La storia insegna che un nemico comune si sconfigge solo attraverso l'unità di intenti. Il PD invece agisce con l’unico intento di trasformare la tragedia della pandemia in terreno di rivincita elettorale. Sono fiducioso che ci sia all’interno del Consiglio una minoranza responsabile pronta a collaborare per il bene dei marchigiani”.
Gli fa eco Cancellieri, che per professione il Covid lo fronteggia quotidianamente in quanto medico di base.
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“Nessun amministratore degno di questo nome alimenta, come invece ha fatto il PD con i vaccini, la diffidenza e il panico in una popolazione impaurita che ha bisogni sanitari, psicologici ed economici – dichiara Cancellieri – So che facile è parlare, difficile fare, ma quando ascolto certi interventi in consiglio mi dico che vorrei portare queste persone con me sul territorio perché vedano quanto è difficile gestire il covid nella sanità che hanno depauperato. Non vanno sprecati né un minuto, né una goccia di siero per combattere il virus. Invece il PD spreca e fa sprecare energie montando scandali che non esistono. La pandemia si è insinuata in ogni ambito della nostra esistenza: si metta senza riserve a servizio della causa comune invece di baloccarsi con campagne denigratorie”.
Amarezza e sconcerto condivisi dalla consigliera Anna Menghi: “Non tollero che in un momento come questo si faccia sterile contrapposizione. I tentativi di spaccare la maggioranza da parte dell’opposizione non raggiungeranno il loro obiettivo, perché l’attuale Giunta è molto operativa e gode del pieno appoggio della maggioranza in Consiglio - spiega la consigliera, membro della Commissione Sanità -. Qualche collega dell’opposizione ha provato a decantare l’esperienza accumulata dalla sinistra in questi ultimi vent’anni di gestione della sanità regionale, quasi a ribadire che l’attuale amministrazione non ne ha abbastanza per governare un momento così difficile. Considero anche intollerabile la strumentalizzazione che si sta facendo della vaccinazione alla popolazione disabile".
"Quella dei vaccini mi sembra infatti una guerra tra poveri - continua la consigliera Menghi - Se fino ad oggi non c’è stata una vaccinazione capillare dei disabili è perché il Governo Conte bis aveva stabilito altre priorità. Per fortuna l’attuale ministero alla Disabilità, voluto dalla Lega e istituito dal Governo Draghi, ha provveduto a correggere gli errori fatti, e, fermo restando la libertà di scelta di ciascuno, per me sacra, ad esercitare il diritto di vaccinarsi, questa “guerra dei vaccini” tra i cosiddetti fragili, fomentata dalla sinistra, sarà presto archiviata e risolta una volta per tutte”.
“Ancora una volta, malgrado un’epidemia ormai fuori controllo e il rischio di un commissariamento, la maggioranza chiude la porta a ogni possibile collaborazione con l’opposizione per provare a uscire dal dramma del Covid. E lo fa nel peggiore dei modi, lanciando strali e offendendo pesantemente i consiglieri di opposizione per l’intera durata del consiglio regionale solo per aver presentato democraticamente delle proposte”.
Così il gruppo assembleare del Partito Democratico commenta la bocciatura della risoluzione presentata ieri durante la seduta del consiglio regionale monotematico sulla pandemia. Con il documento, i dem chiedevano di costituire una cabina di regia operativa e decisionale con tutti i gruppi assembleari, il presidente Francesco Acquaroli e l’assessore alla sanità Filippo Saltamartini sull’emergenza sanitaria.
“Ritenevamo la proposta – spiegano i consiglieri del Pd – un atto indirizzato non solo a condividere la responsabilità istituzionale delle scelte rispetto alla grave situazione che stiamo vivendo, ma anche volto a rafforzare la strategia complessiva adottata dalla Regione Marche e fare uno scatto in avanti, considerati i tanti ritardi e i troppi errori commessi da questa giunta fin dal suo insediamento”.
“Invece nulla di fatto – continuano i dem -: alla mano tesa dal Partito Demcoratico si è preferito rispondere con gli insulti come mai accaduto in precedenza. Ma soprattutto si è scelto di perseverare ostinatamente nell’errore, confermando cieca fiducia all’assessore alla Sanità Saltamartini, che si è rivelato del tutto inadeguato, non solo per le insensate proposte riguardanti l’utilizzo dell’idrossiclorochina e dell’ozono terapria o la produzione dei vaccini nei stabilimenti marchigiani di Pfizer e Angelini Pharma, ma soprattutto per la mancanza di una pianificazione seria degli interventi per contenere il Covid, particolarmente evidente soprattutto dopo la comparsa a Loreto della cosiddetta variante inglese".
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"Qui si è prodotto il vero disastro, pari forse solo a quello compiuto nell’ambito della riapertura scolastica senza le necessarie precauzioni per studenti, insegnanti e personale - attaccano i consiglieri del Pd marchigiano -. Dal 23 dicembre, infatti, data del primo caso accertato, non solo non si è fatto nulla per settimane, ma quando i contagi hanno preso a dilagare, anziché scegliere coraggiosamente di dichiarare la provincia di Ancona zona rossa, si è scelto di virare su provvedimenti che hanno palesemente accelerato la circolazione del virus: prima perimetrando questo territorio di arancione e facendone uno spazio in cui non era possibile entrare e uscire, ma dove al suo interno tutto o quasi era permesso, poi scaricando sui Comuni la scelta di decidere la fascia di sicurezza, gialla o arancione, facendo venir meno così la necessaria uniformità del provvedimento”.
“Tutto questo – conclude la nota dei consiglieri – mentre continuano a pesare come un macigno sulla salute dei marchigiani le lentezze della campagna vaccinale, soprattutto per quanto concerne i soggetti fragili come gli anziani over 80 e le persone non deambulanti o affette da disabilità insieme ai loro caregivers, anche a causa dei pochissimi centri vaccinali attivati. Senza ovviamente dimenticare l’opaca vicenda delle dosi ricevute dalla Regione Marche, da quest’ultima ufficialmente indicate in 176.810 dosi, di cui 155.014 inoculate per una percentuale del 87,7%, mentre il servizio Salute regionale ha fornito numeri significativamente diversi pari a 211.740 dosi consegnate e 146.317 dosi inoculate che, cambiano sostanzialmente la percentuale di somministrazione attestandola al 69,1%. Insomma, con la bocciatura della cabina di regia proposta dal Partito Democratico, assolutamente di buon senso e molto concreta, si è persa l’ennesima occasione di dare una risposta efficace alla crisi e ai cittadini”.
Un esposto alla Guardia di Finanza per chiedere di far emergere la verità sulla conformità dei DPI distribuiti al personale sanitario (in continuo contatto con pazienti positivi) operante nei presidi ospedalieri della Regione Marche,dichiarata recentemente zona rossa a causa del dilagare del COVID-19 . Il portavoce al Senato del M5s Sergio Romagnoli ha consegnato il documento ai militari dell’Arma che potrebbe anche arrivare alla Procura della Repubblica e avviare una specifica inchiesta riguardo la certificazione delle Mascherine FFP2 già oggetto di indagine presso l’ufficio antifrode dell’Unione Europea.
"Non si tratta di strumentalizzazione politica ma di una questione molto seria" - afferma Romagnoli confermando il deposito dell’esposto con conseguente sollecitazione all’apertura dell’indagine.
Continua il Senatore Romagnoli : "Mi sono sentito di fare la mia parte senza sbraitare ma sfruttando gli strumenti che tutti abbiamo a disposizione per far emergere la verità. Sono stato votato dal mio territorio per rappresentarlo e difenderlo, pertanto ho raccolto diverse segnalazioni nei giorni scorsi e ho deciso di procedere con l’esposto".
"C’è chi è preposto a controllare, con i dovuti strumenti a disposizione e io ho solo invitato a farlo. Seguo da vicino la questione della sanità: ho verificato che purtroppo ci sono situazioni difficili, dove il sistema ancora riesce a reggere essenzialmente grazie al grande attaccamento al lavoro dei dottori. Ma non si può andare sempre avanti in questo modo. Il Covid sta presentando il conto, evidenziando tutte le carenze e le debolezze. Bisogna intervenire perché questa è una battaglia per il bene comune da combattere insieme, al di là delle fazioni politiche" - conclude Romagnoli.
Cinquecento milioni per la rete ferroviaria Orte-Falconara e novanta milioni per il collegamento dorico tra porto di Ancona-aeroporto di Falconara Marittima-interporto di Jesi tramite Anas. Il titolare delle Infrastrutture Giovannini mi ha confermato nel corso dell'audizione in commissione l'arrivo di risorse ingenti previste nel Piano nazionale di ripresa e resilienza per migliorare due infrastrutture fondamentali per il nostro territorio".
Lo comunica in una nota il deputato marchigiano Tullio Patassini (Lega), componente della commissione Ambiente, dopo l'audizione del ministro delle Infrastrutture. "L'integrazione tra porto, aeroporto e interporto va resa strutturale ed efficiente- conclude-. Su questo obiettivo la Lega e' impegnata da tempo. Grazie al Governo Draghi, arriva un cambio di passo per il territorio marchigiano con misure che contribuiscono concretamente allo sviluppo economico e sociale anche di quelle aree colpite dalla tragedia del terremoto.
Sono 40mila le dosi di AstraZeneca che non potranno essere per ora somministrate a causa dello stop, prima di un lotto da parte della Regione Marche dopo il decesso di un docente in Piemonte e poi generalizzato da parte dell'Aifa per tutto il territorio nazionale in attesa del pronunciamento dell'Ema.
Lo ha riferito l'assessore regionale alla Sanità delle Marche Filippo Saltamartini a margine della presentazione della nuova Tac a 64 strati per pazienti Covid posizionata nel parcheggio antistante il Pronto soccorso degli Ospedali Riuniti di Ancona.
Intanto, ha riferito l'assessore, oggi sono arrivati nelle Marche circa altri 20mila vaccini Pfizer-BioNTech che "serviranno per fare i richiami, le seconde dosi". Sulla questione dello stop temporaneo ad AstraZeneca, ha osservato, questo "imporrà un rallentamento delle vaccinazioni". Oltre, ha sottolineato, a causare disagi a chi era stato chiamato per la prima dose o a coloro che erano stati già programmati per la seconda. Sul fronte comunicazione, per avvertire le persone dello slittamento, Saltamartini ha annunciato che l'azione regionale si muoverà su tre pilastri, come già preannunciato dal Governatore Acquaroli (leggi l'articolo) : messaggi sms per informare dello slittamento e anche della riprogrammazione soprattutto per persone chiamate per i richiami; aumento a 20 unità del personale addetto al numero verde Covid (800936677) per dare "risposte tempestive"; e "un sito regionale con cui verranno informati i cittadini non solo sulla tipologia di vaccini che arriveranno ma anche su tutta la fase di somministrazione con numeri e rendicontazione, in modo che ognuno possa verificare lo stato d'avanzamento della vaccinazione"
"Arriveranno a breve anche nella nostra Regione le cure con gli anticorpi monoclonali. Abbiamo richiesto l'avvio di una fase sperimentale per ampliare queste cure anche alle fasce più giovani, non solo a quelle più anziane".
È quanto afferma il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, nel corso di una seduta straordinaria del Consiglio Regionale dedicata all'emergenza Covid.
Il governatore ha fatto - nel corso del suo intervento - la cronistoria di tutti i provvedimenti presi dalla sua Giunta, a partire dalla seconda ondata del virus verificatasi nel mese di novembre. "Siamo passati da 1.800 tamponi al giorno ad una potenziale di 6.000 tamponi al giorno - afferma Acquaroli -. Un'implementazione che ritengo importante, visto che il tracciamento è uno degli strumenti fondamentali per tenere la curva dei contagi sotto controllo. Abbiamo altresì potenziato le Usca, che ora contano 34 unità".
Il presidente Acquaroli ha anche fornito l'aggiornamento circa l'andamento della campagna delle vaccinazioni, arrivata ad oltre 6mila dosi inoculate quotidianamente. "Un numero importante che ci pone tra le prime regioni d'Italia - dice -. Nelle prossime settimane partirà anche la vaccinazione con Pfizer e Moderna per i disabili" precisa il governatore.
"Siamo tutti in attesa delle tantissime dosi che ci sono state annunciate - aggiunge -. L'imprevisto AstraZeneca ha creato dei disguidi anche nella nostra Regione, perchè, prima abbiamo dovuto sospendere dei lotti, e poi siamo dovuti arrivare alla sospensione definitiva con tutti i conseguenti disagi che si sono riverberati nei territori. Tali disagi sono dovuti anche al fatto che nelle ultime settimane è cambiata la destinazione d'uso del vaccino AstraZeneca, che prima era destinato solo agli under 55, poi agli under 65 e poi ancora, con la circolare del Ministero della Salute del 9 marzo, è stato esteso anche agli ultraottantenni. Questo tipo di cambio in corsa porta con sè delle problematiche".
Inoltre Acquaroli ha annunciato il potenziamento del numero verde per il Coronavirus (800936676), per renderlo maggiormente di sostegno per tutti i cittadini. Verrà anche "predisposto un sito Internet che quotidianamente darà tutte le informazioni necessarie sulla vaccinazione nella nostra Regione - annuncia il governatore -. In più costituiremo una cabina di regia per la vaccinazione, per cercare di correggere il tiro quotidianamente".
"Questa mattina ho avuto un colloquio telefonico con il ministro Gelmini. Nel nuovo decreto Sostegno sono previsti non meno di 10-11 miliardi di euro da distribuire alle aziende sulla base del fatturato perso nel 2020 rispetto al 2019. Significa che non ci sarà un ristoro dovuto alla misure di chiusura, ma rispetto al fatturato perso. Un ottimo segnale" conclude Acquaroli che precisa, infine, come nell'ultima settimana per la prima volta, da un mese a questa parte, si sia avuto un lieve decremento dei contagi nella Regione Marche.
“Dalla Giunta regionale un valido ausilio per il riavvio delle professioni turistico-sportive della montagna nelle aree interne con un conseguente beneficio economico e di rilancio di questi territori”. L’assessore allo Sport, Giorgia Latini, spiega così il fine della delibera, approvata ieri dall’esecutivo regionale, che disciplina i corsi per Maestri di Sci, per gli Aspiranti Guide Alpine di primo e secondo livello e per gli Accompagnatori di media montagna.
Si tratta della regolamentazione dei corsi delle professioni della montagna che preparano i candidati all’abilitazione professionale e all’iscrizione ai Collegi professionali.
L’assetto complessivo prevede che i corsi siano gestiti dai Collegi che, in quanto enti pubblici, potranno operare in autonomia per la realizzazione delle attività formative sotto il controllo della Regione. “Altro aspetto importante della delibera – sottolinea Latini - è il fatto che sia stato semplificato il procedimento burocratico per snellire le procedure”.
Vengono quindi revisionati i tre profili professionali che fanno capo al collegio delle Guide Alpine e viene confermato il percorso formativo per Maestro di sci alpino.
Compatibilmente con l’emergenza in atto, le attività saranno quanto prima implementate facendole partire con la selezione dei candidati alla frequenza dei corsi, selezione che verrà attivata a seguito degli avvisi che verranno pubblicati dai Collegi e dalla Regione Marche.