Nell’ambito della riqualificazione degli impianti sportivi pianificati dall’Amministrazione comunale di Civitanova Marche nel triennio, rientrano anche i lavori per la messa a norma della pista di atletica leggera presso lo stadio comunale.
Per completare i lavori alla pista di atletica, l’Amministrazione comunale ha destinato 60 mila euro necessari per l’adeguamento delle misure, non risultate consone alla normativa della Federazione di riferimento. La stessa Fidal, infatti, per l’omologazione della pista aveva indicato la necessità di effettuare altre lavorazioni presso l’impianto.
Terminati i lavori, c’è stato il rilascio dell’idoneità.
“Era nostra intenzione venire incontro alle esigenze che le varie associazioni sportive operanti presso lo stadio polisportivo ci hanno sottoposto – ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici Ermanno Carassai –. Le stesse associazioni stanno approntando varie manifestazioni sportive da effettuarsi presso la pista di atletica leggera, e l’Ente vuole presentarsi al meglio per ospitare le varie società e relativi atleti che gareggeranno presso l’impianto comunale”.
Dopo i vari sopralluoghi dell’U.T.C. Servizio Patrimonio Edilizio - sez. impianti sportivi durante i quali si sono evidenziate le criticità da sanare per meglio soddisfare le esigenze dell’Ente comunale e della Federazione Sportiva di riferimento, si è potuto constatare che alcuni tratti di corsia erano usurati e che, in prossimità delle curve e di alcuni tratti rettilinei, alcune segnature delle corsie erano completamente non idonee.
Inoltre, diverse targhette di riferimento poste sui cordoli erano danneggiate o rimosse, le tavolette di battuta presso le pedane del lungo e triplo completamente deteriorate e quindi inutilizzate e alcuni cordoli mancanti e danneggiati.
Con il progetto per l’intervento si è provveduto al rifacimento di pezzi di manto sportivo, alla sistemazione delle corsie e nuove segnature perfettamente regolamentari Fidal; al psizionamento di nuove targhette mancanti, alla sistemazione dei cordoli e alla sostituzione delle tavolette di battuta e versamenti preventivi.
Altro intervento riguarderà la realizzazione di bagni a servizio delle aule di lettura della Biblioteca comunale Zavatti di viale Vittorio Veneto. Allo stato attuale, nell’immobile storico, si ravvisa la necessità di un servizio igienico aggiuntivo ad uso delle sale lettura.
Lo stesso immobile possiede servizi igienici solo all’interno della biblioteca e risultano non fruibili nel caso i locali stessi non fossero in servizio.
L’importo dei lavori e della fornitura è quantificato in 30 mila euro. L’intervento si inquadra nella normativa per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici. Responsabile unico del procedimento l’ingegner Giordano Bizzarri, tecnico del Comune di Civitanova Marche.
Il Presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha organizzato una video conferenza questa sera con tutti i sindaci di Forza Italia. Alla call è stato invitato a partecipare anche il Sindaco, Fabrizio Ciarapica.
Alla riunione hanno partecipato oltre al coordinatore degli Enti locali Maurizio Gasparri, la Sentrice Bernini, il vice presidente dell’Anci, Roberto Pella, il sindaco Brugnaro di Venezia, il sindaco di Trieste Di Piazza e circa 70 sindaci di tutto il territorio nazionale.
Berlusconi si è rivolto ai sindaci come la vera istituzione del fare, vicina ai cittadini con la passione civile e autentica per la propria terra e per la propria gente. "Mi rivolgo ai sindaci di Forza Italia ma anche ai tanti sindaci civici che hanno ritenuto opportuno affiancarci - Ha affermato Berlusconi nella video conferenza. - Voi sindaci, soprattutto quelli delle piccole e medie città che sono i veri tutori della vita delle famiglie. Vorrei che questo dialogo con tutti voi diventasse un dialogo costante affinché possiate apportare le vostre idee, le vostre richieste le vostre istanze, perché siete gli unici ad avere il contatto diretto con i cittadini e alle loro esigenze. La vostra azione di governo è l’unica che si possa misurare con mano. Io voglio ripartire da voi per dare nuovo impulso al nostro partito. Per far sì che possiate ristabilire un rapporto con i cittadini che sono delusi della politica e che chiedono alla politica di essere presente e di risolvere concretamente i loro bisogni. Nessuno meglio di voi lo può fare. Dobbiamo restituire alla politica dignità, coerenza e concretezza. E noi come partito all’interno del parlamento e all’opposizione di governo abbiamo dimostrato sempre responsabilità in difesa dei cittadini. Siamo l’unica forza con i valori occidentali, liberali, garantisti ed europeisti. Non era mai esistito un partito come il nostro che avesse un progetto di grande respiro liberale - Ha continuato il Presidente Berlusconi - Voglio ricordare che nella nostra coalizione di centro destra siamo fondamentali, senza il nostro appoggio non avremmo potuto portare a casa tante città e tante regioni. I nostri valori liberali sono in contrasto con le dittature, con la dittatura cinese o gli estremisti islamici così come siamo in linea con i principi europei in risposta soprattutto alla pandemia. Oggi solo grazie all’Europa avremo tutti e gratuitamente un vaccino contro il covid e questo è un risultato straordinario. L’Italia da sola non avrebbe potuto fare nulla. Grazie a tutte le iniziative economiche come il Recovery Fund e il Mes – Mes che noi continuiamo a dire di essere fondamentale per il rilancio delle infrastrutture ospedaliere e per la ricerca. Ci siamo battuti quotidianamente con l’on. Tajani in Europa e nel PPE per avere tutto questo, sono opportunità queste che non vanno sprecate"..
"Ecco – concludendo ha dichiarato Berlusconi - io vorrei che le energie migliori per il Paese venissero proprio dalle città e dai suoi sindaci, puntando sui giovani, sulla digitalizzazione e sulle infrastrutture. Io sono a disposizione, noi siamo a disposizione per portare le vostre istanze a livello centrale".
Anche il Sindaco Fabrizio Ciarapica ha preso la parola ringraziando per l’opportunità il Presidente Berlusconi. "Mi sento di condividere pienamente il suo intervento Presidente Berlusconi, sui valori della libertà". Così Fabrizio Ciarapica intervenendo alla video conferenza con il Presidente Berlusconi. "Sono convinto che la classe dirigente rappresentata dai sindaci di Forza Italia e dei Civici ad essa collegati siano veramente capaci e preparati. Così come mi trovo d’accordo sul fatto che per il bene dei cittadini a volte bisogna essere coerenti e avere senso di responsabilità come è successo a me in questa fase pandemica. Questo 2020 segnato dalla pandemia ha trovato tutti noi impreparati ma comunque fortemente motivati a combattere questa guerra al fianco dei nostri cittadini. In particolare Civitanova Marche ha potuto contribuire fattivamente al contrasto del covid attraverso la messa a disposizione del nostro centro fieristico per l’allestimento di un Covid Center realizzato dal suo ex collaboratore Guido Bertolaso con il quale ho intrapreso una amicizia sincera e profonda. La rapidità di risposte date da me e dalla mia giunta hanno consentito di salvare vite umane sia nella prima ondata che, soprattutto, in questa seconda’.
"Auguro – ha concluso Ciarapica - ancora che il partito nazionale riprenda un collegamento fattivo e quotidiano con le province e con le città. Da qui devono partire proposte e soprattutto personalità in grado di rappresentare le esigenze dei nostri cittadini anche a livello centrale, come oggi ha ribadito lei facendolo con questo gesto riunendoci tutti in un unico momento per mantenere vivo il contatto fra noi e confrontarci sulle nostre problematiche e andare avanti tutti insieme per costruire un futuro migliore per i nostri figli’.
"Sono passati i primi 100 giorni dall’elezione del sindaco Parcaroli e, recentemente, è stato approvato il primo bilancio preventivo della sua amministrazione - scrivono in una nota Il Comitato dei Garanti e i consiglieri del PD di Macerata - Le prime valutazioni sono, innanzitutto, di inadeguatezza a fronteggiare la pandemia Covid sul piano degli scarsi aiuti alle famiglie ed alle attività produttive (Macerata ha aggiunto soltanto 40.000 ai fondi statali a differenza di altri comuni della provincia che li hanno integrati in misura ben più consistente)".
"Per il resto da una parte si è registrato un aumento del numero degli assessori e degli addetti stampa, con relativi costi a carico dei cittadini, nonché delle auto in centro, siamo l’unica o quasi città europea che ha riaperto la ZTL tornando indietro agli anni ’80, mentre d’altra parte, nel bilancio approvato, si riscontra una diminuzione della spesa per il sociale e per la cultura - ed aggiungono - Dopo che soltanto un mese fa il Sindaco ne aveva nominato i vertici, è stata chiusa l’Istituzione Macerata Cultura ed è stata deliberata, contrariamente a quanto previsto dalla riforma del Terzo Settore l’uscita del Comune dalla Cooperativa Sociale Meridiana che favoriva l’integrazione lavorativa e sociale di tanti disabili o svantaggiati. In entrambi i casi si sono cancellate esperienze positive senza costruire alcuna valida alternativa".
"In questo contesto Macerata, purtroppo, non ha mancato di assurgere alle cronache nazionali per la predica del vicario del Vescovo e per le parole del presidente di Confindustria da cui, in ambedue i casi, il Sindaco e la sua amminnistrazione non hanno preso le dovute distanze con fermezza e chiarezza - conclude la nota - Pertanto, nella preoccupazione comune di una involuzione della nostra comunità sia sul piano civile e culturale che su quello dei diritti e delle prospettive economiche, noi proseguiremo ad opporci a questo modo di amministrare la Città affrontando il 2021 a fianco dei maceratesi con immutato impegno civile".
"Apprendiamo della raccolta firme proposta dall’ex consigliere regionale Sandro Bisonni contro la realizzazione di un impianto per la cremazione. Non ci meraviglia nella maniera più assoluta, perché il signor Bisonni, avvezzo a creare confusione, non si è fatto sfuggire l’occasione di buttare fumo sugli occhi alla cittadinanza, attraverso disinformazione mirata, terrorismo psicologico, materie delicate trattate alla stregua di inceneritori di rifiuti, ne è testimonianza diretta il manifesto di divulgazione della protesta dove appaiono un corpo di fabbriche a schiera e una ciminiera nel cielo, ecco questo rende l’idea della correttezza intellettuale di Bisonni e dei suoi collaboratori". Così il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi replica duramente alla raccolte firme lanciata in queste ore dall'ex consigliere regionale Sandro Bisonni.
"Ma come sempre, anche su temi così sensibili, Bisonni preferisce il facile populismo e la raccolta di firme - aggiunge Pezzanesi -. Del resto cosa aspettarsi da chi in cinque anni si è solo manifestato per chiedere un posto in prima fila negli eventi ludici, piuttosto che per sostenere progetti o iniziative per Tolentino che la Regione poteva condividere e magari finanziare. Anzi, quando ha potuto, ha anche remato contro le decisioni di questa Amministrazione che mi onoro di guidare".
"Intanto precisiamo che non abbiamo realizzato la struttura, stiamo però valutando con grande attenzione la possibilità di istallare nei pressi del nostro Cimitero comunale un impianto di cremazione di ultima generazione che assicuri il pieno rispetto delle normative esistenti e soprattutto dell’ambiente e della salute pubblica - precisa il sindaco -. Come abbiamo dimostrato ampiamente in diverse occasioni, basti citare lo spegnimento del termovalorizzatore del Cosmari e la netta contrarietà alla realizzazione di un impianto di incenerimento nella nostra zona industriale, la nostra intenzione è solo ed esclusivamente quella di preservare la salubrità e l’ecosostenibilità del nostro ecosistema, siamo i primi ed è normale ad occuparci della salute pubblica".
"Quindi come sempre proclami e poco più da parte di chi si erge a paladino dell’ambiente e dei cittadini e che in realtà, come dimostrato dai fatti, non ha fatto ancora niente di utile per la nostra Comunità, Bisonni stia tranquillo che se avessimo bisogno di una persona che si erge contro gli interessi della Città di Tolentino lo chiameremo" conclude Pezzanesi.
La seduta del Consiglio regionale si è conclusa, verso le 22.45 di ieri, con l'approvazione della Legge di Stabilità 2021 e del Bilancio di previsione 2021-2023.
L'Assemblea presieduta da Dino Latini (Udc-Popolari Marche) si è svolta in presenza - alcuni consiglieri e assessori collegati in videoconferenza - ma si è tenuta a porte chiuse dopo il caso di positività a coronavirus di una consigliera (asintomatica) che ha fatto scattare i protocolli di sicurezza.
Via libera dunque alle proposte di legge a iniziativa di Giunta sulle "Disposizioni per la formazione del bilancio 2021-2023 della Regione (legge di stabilità 2021)" (21 voti favorevoli, 5 contrari e 1 astenuto) e "Bilancio di previsione 2021-2023" (20 favorevoli, 6 contrari e 1 astenuto).
La manovra è costruita sulle linee di programmazione dell'esecutivo, riguardanti famiglia, fragilità, imprese ed eccellenze. Oltre tre ore di dibattito sulle due proposte nella seduta iniziata poco prima delle 11. Dopo le relazioni introduttive delle relatrici Jessica Marcozzi (Fi), per la maggioranza, e Marta Ruggeri (M5s), per l'opposizione, sono seguiti 12 interventi di consiglieri di tutte le forze politiche. Conclusioni affidate all'assessore al bilancio Guido Castelli.
Gli esponenti di maggioranza hanno sottolineato la volontà di "discontinuità": è stato ribadito che a questa prima fase di ricognizione e di riprogrammazione delle risorse di fine anno, seguirà in primavera una nuova manovra dedicata alle riforme e al rinnovamento, integrata dalla programmazione comunitaria e dalle risorse del Recovery fund.ù
Dai banchi del Pd, invece si è parlato di "copia incolla" del bilancio precedente e di scelte "senza visione". Accesa querelle tra i consiglieri sulla cosiddetta "Tabella C", allegata di consueto al bilancio di previsione che comprende diversi contributi distribuiti sul territorio, e sempre motivo di polemica tra maggioranza e opposizione tra chi li ritiene in ogni caso necessari e chi li giudica una sorta di 'scambio' elettorale.
L'Aula ha respinto gli emendamenti presentati dai gruppi M5s e Pd; mentre è stato approvato all'unanimità un ordine del giorno a firma delle consigliere M5s Marta Ruggeri e Simona Lupini sulle barriere architettoniche
"Dopo appena due mesi dall'insediamento, tra altre difficili questioni, siamo riusciti ad evitare l'esercizio provvisorio, segnando in maniera inequivocabile la direzione cui puntare nei prossimi anni". Lo scrive in un post sul proprio profili Facebook il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli che ricorda come, ieri sera, il Consiglio Regionale abbia "approvato il bilancio per il prossimo anno".
Sulla direzione su cui puntare nei prossimi anni, Acquaroli cita una serie di temi "dalla Zes (Zona economica speciale, ndr) alle politiche europee, dal rilancio turistico all'internazionalizzazione e poi la vera svolta. Passare da politiche di assistenzialismo a un approccio nuovo, che si basa su progettualità che premiano aggregazione, innovazione e competitività".
"Resta tantissimo da fare, - aggiunge - ma in due mesi non era assolutamente scontato riuscire a segnare uno scatto così marcato. Questa mattina partiremo per Roma - annuncia infine - per un'altra importante riunione sulla ricostruzione. Vi aggiorno in tarda serata".
“Abbiamo ricevuto una regione in coma – afferma l’assessore al Bilancio, Guido Castelli – già afflitta da una profondissima emergenza economica e sociale, ancora prima della pandemia, che con la crisi sanitaria si è ulteriormente aggravata. Tutti gli indicatori economici parlano di un territorio profondamente ferito e da risollevare, con una guida politica forte e responsabile".
"Dopo il 31 marzo si rischia una forte emergenza sociale - aggiunge Castelli -, per questo abbiamo voluto appostare 15 milioni per sostenere le aziende delle aree di crisi complessa del territorio, e un set di iniziative di riordino delle politiche attive del lavoro finalizzato a contrastare l’emergenza sociale. A ciò si aggiunga una serie di interventi per circa 30 milioni di euro, che abbiamo messo in campo per contenere gli effetti della pandemia, che si sono già scaricati sulle attività più direttamente colpite. Lavorare per il tessuto imprenditoriale attraverso tutta una serie di misure che rendano la Regione più capace di intercettare le esigenze profonde dell’impresa marchigiana che si è fortemente trasformata negli anni, per evitare il rischio del puzzle”.
“La Regione Marche ha stanziato 5,7 milioni di euro da investire per la progettazione di opere e infrastrutture. Un vero cambio di passo perché la Regione, da oltre 10 anni, non finanziava progetti di infrastrutture e non aveva quindi alcuna visione per il futuro. Senza progetti, inoltre, è di fatto impossibile ottenere finanziamenti, poiché gran parte dei fondi comunitari e nazionali vengono assegnati solo per opere e infrastrutture già in stato avanzato di progettazione e quindi cantierabili in breve tempo. È stata proprio la mancanza di progetti uno dei motivi del ritardo infrastrutturale in cui si trovano ormai da troppo tempo le Marche". Così sottolinea l'assessore regionale alle Infrastrutture e ai Lavori pubblici Francesco Baldelli.
"Ci domandiamo per quale motivo l'amministrazione comunale senta la necessità di costruire, nel nostro territorio, un'opera del genere, vista la bassa fruizione di tale servizio registrata in passato, e a fronte di una legislazione che prevede la costruzione di un forno crematorio solo per grandi necessità e dove ci siano i presupposti". Il direttivo dell'Associazione "Città in Comune" dice no alla proposta di costruire un forno crematorio a Tolentino.
"Ci sentiamo in dovere di allertare i nostri concittadini per la scelta poco attenta e sensibile al futuro della città - dicono dall'associazione -, che paga già un prezzo altissimo a livello di inquinamento e di cattivi odori causati dal Cosmari, della discarica provinciale e delle troppe aziende che operano, da sempre, a ridosso del centro storico. Il forno crematorio sarà collocato, sì, all'interno dell’area cimiteriale ma non si può trascurare l'estrema vicinanza di abitazioni, di un campo sportivo molto frequentato, di attività commerciali e di campi coltivati".
"Con questo appello chiediamo al sindaco e alla giunta comunale di prendere atto del dissenso e che facciano un passo indietro, spiegando le motivazioni vere che si celano dietro a questa proposta che verrà dibattuta oggi 30 dicembre, a chiusura di una anno già funesto di suo" aggiungono gli esponenti di "Città in Comune".
"Evidenziamo, inoltre, la necessità di un diretto coinvolgimento della cittadinanza attraverso una adeguata campagna informativa favorendo, in questo modo, un dibattito il più possibile partecipato attorno ad una scelta che inciderà pesantemente sulla qualità della vita: durante la cremazione, infatti, nei forni si ha produzione di inquinanti atmosferici quali monossido di carbonio, ossidi di azoto e zolfo, composti organici volatili, composti inorganici del cloro e del fluoro e metalli pesanti. Possono aggiungersi, inoltre, emissioni di mercurio (dall’amalgama presente nelle otturazioni dentarie), zinco (specialmente nel caso delle cremazione di tombe estumulate), diossine-furani e IPA. Auspichiamo, quindi, un stop all'opera e che le risorse ad essa destinate vengano utilizzate, piuttosto per un reale rilancio del centro storico e della città tutta, fortemente provata dal sisma del 2016, prima, e dall'epidemia da covid19, poi" concludono i membri del direttivo "Città in Comune".
(Foto di repertorio)
"Mentre oggi viene completato alla Camera l’esame della legge di Bilancio, molti provvedimenti di grande importanza ai fini della ricostruzione dei territori del centro Italia colpiti dal sisma del 2016 sono stati già approvati e nuove risorse sono state stanziate". Cosi' Mario Morgoni deputato del PD riguardo i provvedimenti per le aree colpite dal suo sisma inseriti nella legge di Bilancio che vedrà il voto finale oggi alla Camera dei Deputati.
Per Morgoni c’è bisogno però "di intervenire su alcune proroghe assolutamente necessarie per evitare di far ricadere sulle spalle di famiglie e imprese oneri ingiustificabili: bollette delle utenze di immobili inagibili, esenzione Irpef immobili inagibili, esclusione dall’ ISEE degli immobili inagibili, e per non cancellare strumenti come il credito d’imposta, preziosi per sostenere attività economiche già stremate ed oggi messe di nuovo duramente alla prova dalla pandemia".
Per questo con i colleghi Pezzopane e Verini, conclude il parlamentare marchigiano "abbiamo presentato in aula un apposito ordine del giorno sul quale il Governo ha dato il proprio parere favorevole impegnandosi a valutare l’opportunità di recepirne le indicazioni".
“Oggi alla Camera abbiamo approvato un mio ODG che impegna il governo ad allargare i potenziali percettori di finanziamenti in #microcredito e a rendere questo strumento finanziario più competitivo sul mercato del credito”. Lo scrive la deputata marchigiana del Movimento 5 Stelle Mirella Emiliozzi sulla propria pagina Facebook.“Il microcredito - sostiene Emiliozzi - è uno strumento che può rivelarsi molto utile nei prossimi mesi, quando dovremo uscire definitivamente dall'emergenza Covid. Dei tanti strumenti a sostegno della piccola e piccolissima imprenditoria, infatti, è quello che più si presta a creare realtà imprenditoriali efficaci, perché coniuga il sostegno finanziario ai servizi di tutoring, ovvero mette a disposizione le competenze necessarie a creare imprese che funzionano. Prova ne sia che per ogni finanziamento in microcredito erogato finora sono stati creati 2,4 posti di lavoro”.“Già con il decreto Ristori, su mia iniziativa e in collaborazione con la collega senatrice Rossella Accoto, abbiamo portato da 25.000 a 40.000 Euro l'importo erogabile con questa misura. Ora - conclude la parlamentare 5 Stelle - dobbiamo completare la riforma e ottimizzare questo strumento soprattutto aumentando il numero dei potenziali beneficiari. Stiamo parlando di negozianti, lavoratori autonomi, artigiani che potrebbero aprire nuove attività o rilanciare quelle danneggiate dalla pandemia”.
Fondi al Comune di Recanati per la progettazione di interventi relativi al dissesto idrogeologico. Mentre sono in fase avanzata i lavori finanziati dal Ministero dell'Ambiente per il consolidamento del Colle dell'Infinito, il Comune di Recanati intercetta 150 mila euro per redigere progetti esecutivi e provare ad accedere ad altri finanziamenti.
“Come già avvenuto con successo in passato – ha dichiarato il Sindaco Antonio Bravi - cerchiamo di accedere a tutti i contributi pubblici possibili per poter realizzare i progetti più importanti senza aumentare l’indebitamento del Comune, evitando in questo modo di mettere a rischio gli equilibri di bilancio.”
Le somme ricevute sono relative alla progettazione esecutiva degli interventi per Via Beato Benvenuto (Zona Mercato), Fosso delle Conce (Zona ex discarica) e la zona sottostante il Castello di Montefiore, zona che negli anni ha evidenziato movimenti franosi che sono alla base della fragilità strutturale del Castello di Montefiore.
"Da parte del Governo centrale notiamo un approccio nuovo e molto utile. Per partecipare ai bandi e ottenere fondi europei occorre progettare e spesso i Comuni non hanno le risorse per incaricare i tecnici- spiega l'Assessore ai Lavori Pubblici Francesco Fiordomo -. Così si partecipa a fatica ai bandi. L'aiuto economico per la progettazione, in tutte le sue fasi, è quindi fondamentale. Cercheremo di procedere velocemente per avere progetti esecutivi con i quali partecipare a nuovi bandi. Siamo infatti sempre alla ricerca di fondi. In particolare l'inserimento del Castello di Montefiore tra i progetti interessati non deve creare illusioni. Intanto andiamo avanti con i progetti. Un primo passo per affrontare una questione annosa, difficile da risolvere. Ma con i progetti saremo più competitivi nella ricerca di finanziamenti".
Contrariamente a quanto annunciato in precedenza, la seduta del Consiglio regionale sarà posticipata al 29 dicembre e si terrà a porte chiuse senza la presenza del pubblico, nè dei rappresentanti degli organi di informazione.
La decisione è stata assunta dopo aver riscontrato la positività di un consigliere al tampone per il Covid 19, che ha immediatamente portato all’attivazione del protocollo previsto per la prevenzione e il contenimento dell’epidemia. “Nella conferenza dei Presidenti dei gruppi consiliari – specifica il Presidente dell’Assemblea legislativa, Dino Latini – si è deciso di confermare lo svolgimento del Consiglio per l’approvazione del Bilancio della Regione, ma con tutte le necessarie precauzioni per la tutela della salute del personale, dei cittadini e dei consiglieri e amministratori. Siamo sicuri che anche in questa occasione la macchina organizzativa saprà funzionare al meglio, garantendo il normale svolgimento dei lavori”.
Il Presidente evidenzia, inoltre, che “l’obiettivo rimane quello generale di interesse pubblico, affinchè con la massima attenzione possibile sia prevenuta ed evitata qualsiasi forma di contagio”.
La seduta sarà attivata in forma mista, sia in presenza che in videoconferenza. L’accesso nell’Aula di Palazzo Leopardi sarà consentito esclusivamente ai consiglieri e ai dipendenti che si sottoporranno in anticipo al tampone.
L’ordine del giorno prevede l’esame dei Bilanci di previsione 2021 – 2023 della Regione Marche e dell’Assemblea legislativa, della legge di stabilità 2021 e del Defr (Documento di economia e finanza regionale). In discussione anche la proposta di legge in materia di diritto allo studio.
“È chiaro che nessuno della maggioranza PD-Cinquestelle ha mosso una paglia per estendere alle Marche la misura della decontribuzione al 30% prevista invece per l’Abruzzo. Soltanto la Lega si è impegnata in aula e in commissione presentando tre emendamenti ed un ordine del giorno per estendere la decontribuzione al cratere e alle aree di crisi industriale complessa. Tutti respinti. Il governo ha, ancora una volta, rifilato il pacco alle aree depresse e terremotate delle Marche alimentando pure le disparità”.
Lo riferiscono il commissario regionale della Lega on. Riccardo Augusto Marchetti ed il collega on. Tullio Patassini, che ha presentato l’ordine del giorno già per il DL Ristori ed è primo firmatario degli emendamenti portati avanti strenuamente da fine novembre, compreso questo lungo fine settimana vissuto in commissione bilancio.
“Il segretario del PD fermano Alessandrini invita i compagni di governo a svegliarsi e dare le risposte attese e a fare fronte comune. Le proposte della Lega sono pronte e sono le uniche ad essere state presentate e respinte dalla maggioranza. Alessandrini e i suoi dicano ai relatori di inserirle nella Legge di Bilancio. Solo così le Marche potranno seriamente tornare a sperare nel futuro – spiegano i parlamentari leghisti - Ridicoli i trionfalismi di amministratori e politici locali di ogni colore per l’emendamento 27.3 a firma Mancini: non è l’ossigeno miliardario della decontribuzione fiscale, ma 135 milioni in 3 anni. Spiccioli, non per tutto il territorio piceno e pure da dividere in tanti: i comuni del comprensorio di bonifica del fiume Tronto, le province di Latina e Frosinone, l'Isola d'Elba, i comuni della provincia di Rieti già compresi nell'ex circondario di Cittaducale e quelli della provincia di Roma compresi nella zona del comprensorio di bonifica di Latina”.
“Il primo tratto della Pedemontana tra Fabriano e Matelica è in fase di conclusione. La Regione Marche, per consentire di procedere al meglio con i lavori e velocizzare il loro completamento, ha deciso di anticipare alle imprese esecutrici il 30 per cento dell'importo dovuto per i lavori residui, pari a 9,6 milioni di euro”. Lo annuncia il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli.
L'anticipo, disposto con decreto, dovrebbe consentire all'impresa di chiudere il cantiere entro la prossima estate, come da cronoprogramma. “La legge – spiega l'assessore alle Infrastrutture e ai Lavori pubblici Francesco Baldelli - consente all'ente appaltante il pagamento di anticipi contrattuali fino al 30 per cento, per facilitare la ripartenza dei lavori di costruzione fermati o rallentati dal Covid, nel caso venga conferita una garanzia bancaria di pari importo. Nel caso specifico, il 30 per cento equivale a 9,6 milioni di euro. In questo modo, l'impresa avrà la liquidità per gestire al meglio gli ultimi mesi di lavoro e la Regione non rischia niente, perché è stata concessa una fidejussione bancaria”.
Queste risorse serviranno per il completamento dei lavori del primo lotto Fabriano-Matelica della Pedemontana Fabriano-Muccia, nell'ambito dell'opera strategica della Quadrilatero Marche-Umbria, che collega la SS76 Perugia-Ancona con la SS77 Civitanova-Foligno. Il secondo tratto della Pedemontana, tra Matelica e Castelraimondo, è a sua volta in costruzione, con finanziamento diretto di Quadrilatero, e dovrebbe anch'esso concludersi entro la prossima estate.
Quindi, fra pochi mesi, tutto il tratto di Pedemontana da Fabriano a Castelraimondo dovrebbe essere pronto. “Un'opera strategica che vorremmo ripetere in altre parti della regione – l'impegno dell'assessore Baldelli - , e che consente non solo di migliorare i rapporti tra le valli e rendere più competitivo il nostro territorio, ma anche di preservare i centri abitati dal traffico pesante, spostando all'esterno i camion. In questa vallata, tra l'altro, i centri abitati hanno anche un elevato appeal economico e turistico”.
"Si ponga subito l’attenzione sull’economia del territorio Maceratese, duramente colpito dal Coronavirus, affinché si possa per tempo, insieme, e nel miglior modo possibile, studiare le strategie migliori per far fronte agli effetti economici negativi dovuti da questa pandemia".
Questo è quanto affermato da Mattia Orioli, coordinatore provinciale del Nuovo CDU di Macerata, il quale spiega come siano "trascorsi circa 3 mesi dall’insediamento della nuova Amministrazione Comunale di Macerata, sostenuta anche dal mio partito, e di fatto la campagna elettorale è finita da un pezzo, purtroppo nel contempo la pandemia e quindi la crisi sanitaria è perdurata, per queste ragioni ho ritenuto importante lanciare un appello ed una proposta a partire proprio dalla politica cittadina ma valida anche per tutto il territorio Regionale e Nazionale".
Orioli sul tema economico auspica "massima convergenza di strategie" e la "costituzione di una cabina di regia economica ad hoc, speciale, costituita da maggioranza ed opposizione e dalle migliori competenze ed energie sul territorio, volte a far fronte alla crisi economica che purtroppo è parallela a quella sanitaria, e che nel complesso si può, proprio per la sua portata, paragonare ad una guerra".
"Per tali ragioni, penso che la maggioranza se è in grado, si debba aprire alle opposizioni - aggiunge Orioli -, per affrontare insieme il tema economico cittadino futuro, in questo momento speciale di crisi, in quanto ritengo che una buona politica debba prima di tutto cercare di prevenire e non operare solo nell’emergenza, riuscendo ad ogni modo a trovare quelle convergenze utili e fondamentali per superare crisi straordinarie come questa".
"Avrei voluto suggerire questa proposta ed altre considerazioni di persona al Sindaco Parcaroli, ma va detto che da oltre 3 mesi dalle elezioni non siamo ancora riusciti ad incontrarlo formalmente, fatto strano, singolare per una forza politica che lo ha sostenuto senza riserve sin dall’inizio e fino alla vittoria - constata il coordinatore provinciale del nuovo CDU -. un comportamento che ci lascia senza dubbio esterrefatti e francamente molto amareggiati, soprattutto sul piano umano, oltre che politico, perché veramente poco rispettoso di una storia politica, dell’impegno profuso, e degli elettori che rappresentiamo; ma al di là di questi aspetti politici e personali, ciò che conta per noi è la città ed ovviamente i valori che umilmente vogliamo rappresentare".
"Per tali ragioni, sono comunque in parte soddisfatto di alcuni passaggi della nuova amministrazione, come l’apertura momentanea alle auto in centro storico e l’ottima iniziativa dei presepi, piccoli passi e segnali che hanno dato una speranza; ma allo stesso tempo è ancora presto per dare un giudizio maturo sull’andamento generale dell’operato amministrativo, dal quale senza dubbio pretendiamo la piena realizzazione del programma amministrativo insieme a noi elaborato e sottoscritto. Con l’occasione rinnovo la vicinanza a tutte le persone che in questo momento soffrono a causa della pandemia, per i tanti morti che ci sono stati, e sono sicuro che tutti insieme riusciremo a vincere questa battaglia" conclude Orioli.
Il governo ha previsto nella legge di bilancio l’istituzione di un fondo speciale di 160 milioni di euro destinato agli interventi per lo sviluppo socio-economico dei territori di Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo colpiti dai terremoti del 2016/17. Sarà una delibera del Cipe che con questi 160 milioni finanzierà un contratto istituzionale di sviluppo che prevederà interventi per le imprese e gli enti locali. Lo rende noto il parlamentare del PD Mario Morgoni che specifica come questa misura "affianca la ricostruzione dei nostri borghi e città ed è fondamentale per ricostruire un tessuto socioeconomico sfibrato dal terremoto".
Il CIS, precisa il deputato marchigiano, sarà coordinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e nella programmazione degli interventi ci saranno il Ministero dello sviluppo economico e il Ministero per la coesione territoriale. Ci sarà naturalmente anche il coinvolgimento degli enti locali e delle rappresentanze di imprese e lavoratori. "Si tratta - precisa Mario Morgoni - di una iniziativa di grande importanza per il nostro territorio . Da molto tempo chiedevamo come parlamentari del PD un intervento mirato per lo sviluppo economico dei territori colpiti dal sisma che già prima del terremoto soffrivano di un declino economico, sociale e demografico . Con questa Iniziativa si gettano le basi per costruire un nuovo modello di crescita economica in grado di dare una concreta prospettiva di rinascita al nostro entroterra . Sono grato per questo risultato alla sottosegretaria Alessia Morani che da quando ha avuto dal Ministro la delega allo sviluppo economico dei territori colpiti da calamità naturali ha profuso un impegno costante in questa direzione" . Lo stesso Commissario Legnini, fa presente Morgoni, non si è risparmiato nel sottolineare la necessità di interventi straordinari per garantire una rivitalizzazione del tessuto economico . "Il lavoro di squadra - conclude -tra soggetti che dispongono di esperienza e competenza e che hanno a cuore il futuro dei territori colpiti dagli eventi sismici del 2016 comincia a dare buoni frutti".
L'assessore regionale Marche all'Istruzione Giorgia Latini ha dato il via all'assegnazione, Comune per Comune, dei Fondi che il ministero della Pubblica istruzione ha destinato alla Regione Marche: nell'ambito degli interventi a sostegno del diritto allo studio scolastico la Regione ha assegnato le risorse statali pari a circa 1,7 milioni di euro per finanziare la fornitura dei libri di testo per l'anno scolastico 2020/2021 a beneficio degli studenti in obbligo scolastico e della scuola secondaria superiore, le cui famiglie presentano un indicatore della situazione economica equivalente inferiore o uguale a 10.632,94 euro.
"E' una misura attesa da molte famiglie - commenta Latini - soprattutto da quelle più bisognose che nonostante le difficoltà di questo periodo riescono a garantire con l'acquisto dei libri regolarità alla didattica dei propri figli".
"L'assegnazione dei fondi - prosegue l'assessore - è stata effettuata sulla base delle istanze pervenute ai Comuni dai propri residenti aventi diritto ed inoltrate, tramite procedura informatica, alla struttura competente della Regione. I Comuni marchigiani saranno chiamati a distribuire alle famiglie degli studenti i contributi richiesti nel più breve tempo possibile, allo scopo di contrastare la dispersione scolastica e di assicurare il sostegno all'istruzione, affermando un welfare studentesco efficiente. La giunta regionale - conclude - pone molta attenzione alle esigenze dei cittadini ed è determinata nel venire incontro con aiuti concreti ai bisogni delle famiglie per il pieno esercizio del diritto allo studio".
"Dal 24 dicembre al 6 gennaio l'Italia sarà zona rossa nei giorni festivi e prefestivi e zona arancione nei giorni lavorativi". Lo ha dichiarato il premier Giuseppe Conte nel corso di una conferenza stampa, avvenuta in seguito al vertice del presidente del Consiglio con i capi delegazione di maggioranza e il ministro Francesco Boccia.
"È una decisione non facile, sofferta: dobbiamo rafforzare il regime di misure necessarie per cautelarci meglio anche in vista della ripresa delle attività di gennaio" - ha spiegato Conte - .
"Le misure del governo hanno funzionato grazie alla responsabilità dei cittadini. È un metodo che ci ha evitato il lockdown generalizzato. Siamo partiti con il metodo a zone con RT a 1.7 e lo abbiamo riportato a 0.86, tanto che nei prossimi giorni tutte le Regioni possono diventare zona gialla" ha sottolineato il presidente del Consiglio.
"Ragioniamo per una zona rossa nel periodo dal 24 dicembre al 6 gennaio nei giorni festivi e prefestivi. Si esce di casa solo per ragioni di lavoro, necessità e salute. È possibile ricevere nella propria abitazione fino a 2 persone non conviventi con eventualmente i propri figli minori di 14 anni. È una misura che abbiamo pensato per consentire quel minimo di socialità che si addice a questo periodo". Siamo al fianco" degli operatori che saranno coinvolti da queste misure. "Abbiamo sospeso contributi e tributi per coloro che hanno perdite. Chi subisce dei danni economici deve essere subito ristorato. Questo decreto dispone subito un ristoro di 645 milioni per i ristoranti e bar". "L'intero territorio nazionale sarà zona arancione il 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio. In questi giorni ci si potrà spostare esclusivamente all'interno del proprio comune senza giustificarne il motivo. Per venire incontro a comuni fino a 5000 abitanti fino a 30 km ma non nei capoluoghi di provincia. Rimangono chiusi bar e ristoranti tranne che per asporto e consegne a domicilio. I negozi saranno aperti fino alle 21", ha continuato Conte. "Nei giorni da zona rossa saranno chiusi i "centri estetici, bar e ristoranti. Saranno invece aperti supermercati, negozi di alimentari, di prima necessità, farmacie e parafarmacie, parrucchieri e barbieri". "Un sistema liberaldemocratico non manda la Polizia in casa, a meno che non ci una flagranza di reato. Noi non entriamo nelle case degli italiani, è un decreto concepito come limite alla circolazione. Si esce con l'autocertificazione", ha ribadito Conte.
"La pandemia ci sta insegnando, tra le lezioni, che dobbiamo mantenerci sempre pronti a intervenire. Abbiamo programmato al momento un recupero della didattica in presenza al 7 gennaio. Nel corso del Cdm c'è stata una pausa durante la quale i ministri Azzolina, Boccia, e De Micheli mi hanno informato che i tavoli presso i prefetti stanno funzionando molto bene, con sinergia. Questo ci dà maggiore fiducia per la ripresa in presenza a gennaio", ha concluso il premier.
"L’emergenza sanitaria legata al Covid 19 non può essere un alibi per trascurare il problema delle morti bianche sul lavoro. Dobbiamo riaprire il dibattito sul tema, perchè la sicurezza sui luoghi di lavoro è comunque una priorità”. Così la senatrice del Movimento Cinque Stelle Donatella Agostinelli che esprime “cordoglio e vicinanza” alla famiglia di Simone Santinelli, l’uomo di Corridonia precipitato da una struttura mentre procedeva alla rimozione di amianto (leggi qui).
“Un ulteriore decesso che purtroppo si aggiunge al triste elenco di vittime sul lavoro. E’ necessario attuare politiche rigorose per la tutela dei lavoratori e insistere su formazione e prevenzione per contribuire a creare un’adeguata cultura della sicurezza, ma dobbiamo anche perseverare sulla strada dei controlli da parte degli organi ispettivi, che dovrebbero essere più frequenti e più rigidi”
“I dati dell’Inail - aggiunge la senatrice - segnalano un incremento di questi episodi rispetto allo scorso anno: abbiamo infatti un aumento del 15,5 per cento. Insomma – conclude Agostinelli – sono temi di cui dobbiamo parlare a fondo, farne una battaglia sociale e culturale e richiamare l’attenzione su una profonda ferita alla dignità del lavoro”.
"Ho appreso delle dimissioni, a quanto pare irrevocabili, di Domenico Guzzini da Presidente di Confindustria Macerata. Conosco personalmente Domenico, una persona preparata, onesta e dai principi morali di grande rilevanza. Mi spiace sia finito nel tritacarne mediatico per una frase infelice per la quale ha avuto modo di chiedere scusa". È quanto afferma Francesco Battistoni, commissario di Forza Italia nelle Marche.
"Il Presidente Guzzini ha sempre avuto modo di dimostrare il suo rispetto verso la terza età - aggiunge Battistoni -, e la storia della sua famiglia, in questo senso, parla da sola. Piuttosto nessuno parla della stanchezza dei tanti imprenditori che in questi mesi devono fare i conti con la più grande crisi economica della storia moderna, e sono costretti a lavorare oltre i limiti per tenere la barra dritta e non lasciare indietro nessun dipendente".
"Spero che Domenico possa ripensare alle sue dimissioni - conclude il commissario regionale di Forza Italia -; ma, nel caso così non fosse, ci tengo a ringraziarlo per lo straordinario lavoro che ha messo in campo per il tessuto imprenditoriale di Macerata; della sua attività se ne è parlato poco, come purtroppo spesso avviene in questi momenti, ma il suo impegno è stato senza dubbio di grande valore per Macerata e le Marche tutte".
Il presidente regionale, Francesco Acquaroli, interviene in merito alla nuova possibile stretta del Governo nel periodo delle festività natalizie.
“Nella riunione con il Governo prevista per oggi (17 dicembre) – spiega il Governatore in un post social – confermerò là disponibilità a collaborare per evitare assembramenti, soprattutto nelle abitazioni private durante le festività, ma ribadirò che sarebbe incomprensibile per tutti i cittadini un ulteriore cambio di strategia rispetto al Dpcm attuale, soprattutto se non giustificata da un indice RT che finora è stato per tutti il metro di valutazione insieme al tasso di occupazione degli ospedali.
Ieri è stata anche la giornata di illustrazione del primo bilancio della nostra amministrazione - continua Acquaroli- tante sono le novità: dalla riforma della Svim in Sviluppo Europa Marche, uno strumento per le politiche europee, alla creazione di una Agenzia per il turismo e l’internazionalizzazione. Dalla telemedicina alla richiesta di istituire una Zona Economica Speciale. E poi l'erogazione di ristori per le imprese ferme a causa Covid e nuove politiche per famiglie e fragilità, e ancora il progetto "albergo e commercio diffuso” per centri storici e aree interne. Oltre a queste, molti altri sono i progetti per le imprese e le infrastrutture, che illustreremo nei prossimi giorni. Oggi presenteremo lo screening di massa, Operazione "Marche Sicure", che partirà domani su scala regionale dalle città di Pesaro e Urbino, Ancona, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno e a seguire, coinvolgerà tutta la popolazione marchigiana".
“Un bilancio che aiuti il nostro territorio a risollevarsi dalla crisi che lo attanaglia in questo momento. Viviamo una situazione particolare, ma la politica e le istituzioni hanno il dovere di guardare avanti e di farlo immaginando anche uno sviluppo importante del tessuto economico, una forte tenuta del sistema sociale, il potenziamento dei servizi. Tutto questo per disegnare le condizioni affinché la nostra regione possa tornare ad essere protagonista nell’economia ma non solo.
Strumento utile potrà essere sicuramente la Svim che sarà trasformata in una Agenzia europea a tutti gli effetti per portare nelle Marche le politiche europee e a sostegno di tanti enti locali che cercano un punto di riferimento. Allo stesso modo stiamo procedendo alla creazione di un’Agenzia per il turismo e l’Internazionalizzazione. Vorremmo provare a fare del turismo una cartina di tornasole che coinvolga altri settori, alcuni dei quali rimasti ai margini, che sappia mettere a circuito tutte le potenzialità. L'intenzione è quella di aumentare la capacità di internazionalizzazione nella nostra regione, con una strutturazione forte per le politiche delle imprese, per la digitalizzazione, l'innovazione, per un ecosistema, un sistema economico, dove le imprese interagiscono, dialogano crescono e cercano di innescare meccanismi per potenziare la loro capacità di competere.
È stata inoltre avviata la procedura per la richiesta della Zona Economica Speciale per una regione che ha dato un contributo importante alla crescita nazionale e che non può e non deve essere lasciata sola, soprattutto, non dimentichiamolo, dopo il sisma. In tema di risorse, per quanto riguarda il Recovery Fund, strumento in via di definizione che speriamo si sblocchi quanto prima, abbiamo consegnato tutte le schede con le proposte di iniziative che vorremmo attuare alla Conferenza Stato Regioni.
Altrettanto importante è il lavoro di concertazione con tutte le categorie che stiamo facendo per la programmazione del prossimo semestre europeo, ma soprattutto per il nostro bilancio che, presentato oggi, vedrà un secondo step tra qualche mese quando verrà integrato con nuove risorse e una strutturazione definitiva poggiata su quattro pilastri: famiglia, fragilità, imprese ed eccellenze”. Lo ha detto il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli che insieme all’assessore al Bilancio Guido Castelli e all’intera giunta ha presentato oggi pomeriggio nel corso di una conferenza stampa il bilancio di previsione 2021-2023.
“La Regione è nata nel 1970 – ha proseguito l’assessore Castelli - e, dopo 50 anni, per la prima volta cambia compagine al governo. In questo nuovo contesto il primo compito che la giunta ha assunto è stato quello di una verifica accurata delle risorse finanziarie, umane e strumentali a disposizione per poter imprimere una svolta in discontinuità con azioni concrete. L’obiettivo infatti, non è quello di tornare allo stato in cui eravamo prima della pandemia, ma di migliorare e trasformare le Marche in una regione forte, innovativa, attrattiva, coesa, solidale e sicura sotto tutti gli aspetti.
Per questa ragione la manovra di bilancio è stata concepita in due fasi: in questi primi 50 giorni dall’insediamento abbiamo avviato una “due diligence” (dovuta diligenza, ndr) per una analisi approfondita dei dati ed una spending review per ogni settore. Entro i primi mesi del 2021, alla luce dei numeri emersi e di notizie più specifiche sulla nuova programmazione europea 2021-2027, procederemo ad una seconda manovra integrativa anche in base alle nuove esigenze dello scenario, economico, sociale e pandemico.
Abbiamo una visione di sistema e di medio-lungo periodo che vogliamo mettere in campo per affrontare al meglio le sfide di cambiamento imposte da Covid-19, della recessione economica, dalla transizione digitale e ambientale. Allo stesso tempo puntiamo alla semplificazione e sburocratizzazione dell’amministrazione, al riequilibrio territoriale in favore aree interne e alla velocizzazione della ricostruzione. La necessità di analisi delle risorse – ha proseguito Castelli – non ci ha comunque impedito di imprimere una nostra identità ad alcune misure strategiche”.
Tra le misure operative previste per il 2021 sono stati evidenziati i 10 milioni di euro a sostegno della ripartenza delle imprese colpite dal Covid, i 15 milioni destinati all’emergenza lavorativa nelle aree di crisi complessa, i 2 milioni per il progetto di telemedicina nelle aree interne, altri 2 milioni integrati con risorse Ue per l’acquisto di dispositivi medici e i 2,5 milioni di euro dedicati alle famiglie fragili per l’acquisto di dispositivi digitali. L’impianto generale della manovra economica regionale 2021 prevede Ø Risorse complessive: 4.190.471.866,63 Ø Risorse per la sanità: 3.239.237.312,51 Ø Risorse per altri interventi: 951.234.554,12.