E’ di 54 milioni di euro l’ammontare complessivo del piano di investimenti previsto nel Psr, il Programma straordinario di ricostruzione, della Città di San Severino Marche presentato alla cittadinanza dal primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, nel corso di un pubblico incontro tenutosi, al teatro Feronia, alla presenza del Commissario straordinario del Governo per la Ricostruzione Sisma 2016, avvocato Giovanni Legnini, del Subcommissario straordinario, ingegner Gianluca Loffredo, del direttore dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione della Regione Marche, ingegner Stefano Babini.
La proposta di Programma, redatta dall’Amministrazione comunale di San Severino Marche e dai professionisti dell’Area tecnica insieme all’ufficio del Commissario straordinario e all’Usr della Regione a seguito dell’emanazione dell’Ordinanza 107 del 22 agosto 2020 che ha introdotto i Psr quali quadri organici delle attività relative contenenti indirizzi, criteri, prescrizioni e ogni altro elemento ritenuto utile a favorire speditezza, efficacia e qualità della ricostruzione; prevede alcuni importanti interventi pubblici che riguarderanno, nello specifico:
- la Casa di riposo “Lazzarelli”, con un intervento di 6.500.000 euro per il quale è già stata presentata la valutazione di congruità dell’importo richiesto;
- l’asilo nido “Talpa”, con un intervento di 3.800.000 euro per il quale è già stata presentata la valutazione di congruità dell’importo richiesto;
- la palestra ex Gil, con un intervento di 1.750.000 euro;
- il cinema Italia, con un intervento di 1.432.000 euro;
- il santuario della Madonna del Glorioso, con un intervento di 7.150.000 euro;
- il Duomo antico di Castello al Monte, con un intervento di 8.300.000 euro.
Il Psr, comunque, risulta essere uno strumento aperto e aggiornabile periodicamente in base alle esigenze che si possono manifestare nell’arco degli anni di durata della ricostruzione pubblica e privata. Ciò significherà che si potranno essere inserite, in futuro, anche altre progettualità.
Nel programma sono stati previsti, poi, interventi alle infrastrutture considerate strategiche. In questo caso i cantieri riguarderanno:
- l’allargamento del Ponte dell’Intagliata;
- l’allargamento della rotatoria e il potenziamento della viabilità della SP 361 “Septempedana”, con delocalizzazione di due abitazioni. Per le opere è stato richiesto un finanziamento di 5 milioni di euro. In questo caso si tratterà di interventi funzionali alla ricostruzione privata che permetteranno che mettere in collegamento tra loro i territori maggiormente colpiti dal sisma.
A cinque anni dalla tragedia che ha sconvolto quasi la metà del territorio marchigiano, mi stringo nel dolore, ancora forte e vivo nelle nostre menti e nei nostri cuori, alle famiglie di chi non c'è più e alle comunità disgregate che faticano a tornare alla normalità". Così il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, nel giorno dell'anniversario del sisma che il 24 agosto 2016 sconvolse il centro italia spopolando centinai di borghi e paesi bellissimi.
Il presidente Acquaroli, che parteciperà nel pomeriggio alla messa nell'area Sae di Pescara del Tronto, ha ribadito in un post su facebook la ferma volontà di tutta la giunta di accellerare il processo di ricostruzione: "moltiplicheremo i nostri sforzi per restituire il prima possibile normalità e futuro a tutte le comunità distrutte dal sisma" - ha scritto - "nelle prossime settimane, ad un anno dal nostro insediamento, tireremo le prime somme e tracceremo le linee di azione future. La ricostruzione resta la priorità della nostra azione di governo".
La fase delicata che stanno vivendo i lavoratori della Boost Spa di San Paolo d’Argon (BG), gruppo tipografico, con uno stabilimento anche a Tolentino con 100 dipendenti che, a causa del Covid e della conseguente crisi finanziaria temono per il loro futuro, ha richiesto un impegno e uno sforzo da parte dell'amministrazione comunale per sopperire alle carenze e ai disagi delle famiglie dei lavoratori coinvolti in questa fase difficile.
Per questo motivo il Sindaco Pezzanesi e l’Assessore alle Politiche Sociali Francesco Pio Colosi hanno concesso ai 42 dipendenti residenti a Tolentino un buono spesa pro-capite di 400 euro per l’acquisto di beni alimentari e di prima necessità.
Infatti l’azienda sta attraversando un periodo congiunturale difficile dato sia dalla crisi economica dei mercati che ovviamente dovuto alla pandemia e quindi facendo riferimento sia alla specifica ordinanza della Protezione Civile che i provvedimenti del Governo si è deciso di intervenire in favore dei lavoratori che riscontrano grandi difficoltà nel mercato del lavoro, anche nel reperimento di fonti di reddito alternative e/o diverse possibilità di impiego.
Pertanto è stata deliberata la concessione di “buoni spesa per emergenza Covid”, per un totale presunto di 16.800 euro, 400 euro pro-capite per 42 nuclei familiari in difficoltà economica, tutti residenti a Tolentino e dipendenti della Boost Spa di San Paolo d’Argon.
"Avendo seguito da vicino la vicenda di questa importante azienda tolentinate del comparto pellettiero/cartotecnico ed essendo a diretto contatto con i lavoratori – spiegano il Sindaco Pezzanesi e l’Assessore Colosi – abbiamo deciso, all’unanimità con tutti i colleghi di Giunta, di prevedere l’erogazione di buoni spesa in favore dei dipendenti residenti a Tolentino, come primo atto tangibile di attenzione nei loro confronti e che sono stati consegnati in questi giorni. Intanto, per quanto di nostra competenza, continuiamo ad essere a fianco delle persone coinvolte in questa crisi aziendale ed economica, aggravata dal covid, e che sono giustamente preoccupate per il loro futuro".
Si muove qualcosa sul fronte accoglienza dei cittadini afghani dopo la presa al potere dei Talebani da parte dei comuni marchigiani. Ad annunciarlo la sindaca di Ancona, nonchè presidente Anci, Valeria Mancinelli nella pagina facebook dell'associazione dei comuni Italiani. Si è svolto ieri infatti un consiglio direttivo indetto dalla stessa Sindaca in previsione dell'incontro con il Prefetto di Ancona dello stesso pomeriggio: "parliamo di circa 5.000 persone che andranno distribuite in tutte le provincie italiane"-ha detto la Sindaca - "si tratta di cittadini afghani la cui unica colpa consiste nell'aver lottato per instaurare nel paese un regime democratico, senza retorica li possiamo definire combattenti per la democrazia. Ho trovato piena disponibilità all'accoglienza da parte dei sindaci dei nostri comuni di qualsiasi colore politico, cosa che non mi sorprende visto che i comuni marchigiani non si sono mai tirati indietro sul piano della solidarietà."
L'incontro di ieri si è reso necessario per individuare le delegazioni che interloquiranno con i prefetti su questo tema e a trovare le disponibilità per aprire un tavolo tecnico su questa grave emergenza sanitaria. Tutti i dettagli tecnici verrano poi definiti con i Prefetti. L'intervento sarà finanziato dal governo e realizzato operativamente attraverso il sistema di accoglienza Sai.
"Apprendiamo dalla stampa che a San Severino Marche si sarebbe raggiunto un accordo per il quale il centrodestra avrebbe deciso di candidare unitariamente l'ex assessore Tarcisio Antognozzi. Ad oggi, però, posso affermare che Forza Italia non ha ancora indicato alcun nome e che il partito sta decidendo il candidato da appoggiare alle Comunali di San Severino Marche".Così Gianluca Pasqui, responsabile regionale Marche per gli Enti Locali di Forza Italia, che aggiunge: "Siamo ormai agli sgoccioli per quanto riguarda la nostra scelta, ma riteniamo prematuro parlare di una decisione, quando in realtà questa ancora non si è concretizzata. Nelle prossime ore comunicheremo il nome del candidato che Forza Italia appoggerà a San Severino".
Una riflessione sulle prospettive del sistema regionale italiano, alla luce delle attuali profonde e radicali trasformazioni del panorama pubblico nazionale e internazionale. A partire dalla pandemia che ha pesantemente condizionato anche i rapporti tra lo Stato centrale e le autonomie regionali. È stato l’oggetto del seminario che si è svolto al Meeting di Rimini che ha visto come protagonisti i presidenti delle Regioni Marche e Liguria, Francesco Acquaroli e Giovanni Toti, insieme ad Arno Kompatscher (presidente della Provincia Autonoma di Bolzano), al ministro per gli Affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini e al professor Sabino Cassese (giudice emerito della Corte Costituzionale). “Il primo grande insegnamento del Covid è che, seppure le autonomie hanno un’importanza rilevantissima, bisogna riconoscere la rilevanza determinante della centralità dello Stato. Le Regioni devono compiere scelte in linea con le indicazioni dello Stato centrale”, ha affermato il presidente Acquaroli, nel corso del dibattito. “Una condivisione che deve però esaltare la capacità regionale di rappresentare i propri territori nella filiera istituzionale, perché più vicina ai reali bisogni della popolazione”.
Acquaroli ha ricordato come a volte siano state evidenti le differenze tra una gestione pandemica centralizzata e i bisogni locali evidenziati dalle Regioni, più orientate al reale andamento della pandemia sui territori e alle necessità economiche e sanitarie che sottendevano. Questa discrepanza, secondo Acquaroli, “va colmata, perché lo Stato deve dare una risposta unitaria ai problemi impattanti posti dalla pandemia: chi conosce meglio il territorio riesce a governare dal basso dinamiche e logiche territoriali, rispettando il filo conduttore delle scelte e delle disposizioni che deve essere unico”.
La discussione intavolata al Meeting ha cercato di focalizzare anche le diverse traiettorie del regionalismo, per capire se esce rafforzato o ulteriormente indebolito dalla stagione che stiamo vivendo. “Non è questione di centralismo, ma di priorità che lo Stato deve avere, per dare le risposte giuste a ogni territorio, perché ogni territorio possa a tornare a riscoprire una sua vocazione, una sua competitività, da mettere in rete con gli altri territori - ha evidenziato il presidente Acquaroli - È giusto che ci siano le autonomie, ma le autonomie devono rispondere a un disegno competitivo, dove ogni territorio ha una vocazione, un ruolo e una prospettiva all’interno di una visione nazionale, scongiurando il rischio deleterio di fomentare egoismi e particolarismi. Le differenze sono un valore se riusciamo a farle lavorare sinergicamente per lo stesso obiettivo”. Il momento, ha ammonito Acquaroli, “richiede, da parte di tutti, la massima attenzione, la buonafede, la capacità di mettersi a disposizione di un grande progetto che sappia dare le risposte necessarie al Paese. La filiera istituzionale deve lavorare a tutti i livelli affinché le priorità per far ripartire l’Italia siano raggiunte entro il 2026”.
“Per le discoteche ci siamo impegnati nel sostenere il settore. Nel Governo ci stiamo muovendo in tal senso, anche se, essendo di unità nazionale, c’è una parte radical chic che pensa che le discoteche, lo sci, il gioco non siano le priorità”. Credo che in breve tempo riusciremo a far riaprire le discoteche”. È quanto affermato, ieri, dal ministro del Turismo Massimo Gravaglia. L’esponente della Lega, è stato ospite nel pomeriggio dello stabilimento balenare e discoteca “Shada” di Civitanova Marche, dove ha incontrato i vari operatori del settore.
Presenti all’incontro, oltre a vari esponenti regionali del Carroccio, molti operatori economici, tra questi: Umberto Antonelli (Eurobuilding), Mara Petrelli (Associazione Bagnini), Michele Luciani (Agenzia Viaggi), Enzo Pagliarini (agenzie turistiche), Vitaliana Acciarri (B&B), Aldo Giustozzi (Inside Marche Live), Sergio Bucosse (Liberi camperisti), Marco Pertecarini per l’azienda Teatri, Roberto Giannoni per l’Archeoclub e Umberto Testa (Associazione Albergatori).
Sono intervenuti, inoltre, il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica, i primi cittadini di Macerata e Sarnano, Sandro Parcaroli e Luca Piergentili, unitamente all'assessore alla sanità regionale Filippo Saltamartini.
“Non ci sono tutti i soldi per fare tutto quello che vorremmo e che avete chiesto – ha subito sottolineato il ministro Gravaglia - dunque cerchiamo di fare il possibile con quello che abbiamo. Sono qui per dire quello che stiamo facendo e faremo, non per raccontare balle con promesse impossibili”.
Le richieste degli operatori al Governo sono: “ Sostegni ai settori messi in difficoltà dalla pandemia, rivisitazione della normativa fiscale e dell’Iva che permette alle agenzie con sede all’estero di non pagare nulla, creazione di corridoi turistici sicuri per portare gli italiani all’estero e portare dall’attuale 50 all’80%, il limite di capienza per i bus turistici, stop alla Bolkestein, l’esigibilità del credito di imposta per gli albergatori che vorranno accedere al Bonus 110% per le strutture ricettive, realizzazione di aree camper attrezzate ed estensione dell’Iva agevolata per i disabili che vogliano acquistare i mezzi di trasporto.
È altresì intervenuto Aldo Ascani, contitolare dello Shada, e che fa parte di una famiglia da sempre legata al settore del divertimento .
“Hanno chiuso le discoteche, erroneamente accusate di essere le responsabili della proliferazione dei contagi – ha affermato - ed ora c’è una disparità di fatto: le discoteche regolari sono chiuse e ballano ovunque abusivamente, anche nelle ville. Potevano invece cogliere l’occasione delle discoteche parlando ai giovani nel loro ambiente e invitarli alla vaccinazione. Alcuni colleghi mi dicono di vedere la luce in fondo al tunnel, mi auguro che questa luce arrivi subito, dopodomani, poi potrebbe essere troppo tardi”.
Passando al tema della Bolkestein , Gravaglia ha ribadito: “Non c’è bisogno di nuove leggi ma di andare in Europa e chiudere la discussione con un accordo, la nostra posizione sull’argomento è nota”. Poi un sulla situazione dei vaccini: “senza i vaccini avremmo avuto il terzo lockdown, il 99% dei morti attuali sono non vaccinati. Le cose ora vanno meglio grazie al piano vaccinale, in alcune regioni ha funzionato, in altre meno”.
Aiuti in termini economici dal Governo al settore del Turismo? “Arriveranno 20 milioni di ristori", ha affermato il ministro.
"Dandoci una bella svegliata con il digitale, potenziando l’offerta informativa dedicata ai turisti, potremmo essere i primi nel settore. Il Governo è pronto ad investimenti importanti per dare la piattaforma, la cornice, ma poi devono essere gli Enti locali e gli operatori a riempirli di contenuti”.
(Foto di Lucia Montecchiari)
Continuano i preparativi in vista delle elezioni amministrative del prossimo 3 e 4 ottobre a San Severino Marche, e ai blocchi di partenza il centrodestra settempedano sarà guidato da Tarcisio Antognozzi.
Lo comunica ufficialmente il tavolo locale della coalizione che, nell’ultimo mese, ha lavorato per la costruzione di un progetto "che rilanci la Città di San Severino e la riporti al centro delle dinamiche sovracomunali come merita"
"Antognozzi sarà capofila di una lista civica aperta ai moderati, che si avvarrà di contributi della società civile, dell'associazionismo e delle realtà produttive; stiamo completando l’acquisizione dei contributi per il programma – proseguono in una nota i membri del Centrodestra settempedano – molte sono le idee, le proposte concrete, coraggiose, e realizzabili per cambiare la città con un progetto che si basa sull’esperienza, con una visione che investe sul futuro”.
La squadra che sostiene Antognozzi e il programma saranno presentati con un evento nei prossimi giorni.
"Accolgo l'idea del dialogo 'distensivo' con i talebani suggerito da Giuseppe Conte. E in nome dei valori cristiani, da domani, a partire dalle 18:00, su disposizione del sindaco, cioè mia, le donne di Sutri dovranno circolare con il velo secondo il costume della tradizione cristiana". Questa la provocazione di Vittorio Sgarbi, sindaco di Sutri, nel viterbese, che vuole così richiamare - informa una nota - l'attenzione dei media sulla restaurazione del regime talebano che colpisce non solo usi e costumi, ma le più elementari libertà delle persone, soprattutto delle donne afghane.
"Non sarebbe infatti lecito - spiega Sgarbi - dimostrare minor fede nel nostro Dio che in Allah. I mariti delle donne di Sutri sono pregati di fare osservare queste misure. Il sindaco ha informato il Presidente Draghi e il ministro Speranza, che avevano già provveduto attraverso le mascherine a diffondere l'uso del burka. Il velo ne è una naturale conseguenza". Sgarbi, che si proclama "mullah Vittorio", avverte anche l'opposizione: "Potrei applicare la legge della Sharia".
Il Prefetto di Macerata, con Decreto del 5 agosto 2021, ha convocato i comizi elettorali per l’elezione diretta del Sindaco e del consiglio Comunale del Comune di San Severino Marche per domenica 3 ottobre, dalle ore 7 alle ore 23, e lunedì 4 ottobre, dalle ore 7 alle ore 15.
Al fine di evitare sovraffollamenti e code all’Ufficio Elettorale si consiglia di verificare la regolarità dei documenti necessari per l'espressione del diritto di voto, vale a dire la tessera elettorale e un documento di identità.
L’Ufficio Elettorale del Comune sarà aperto per il rilascio delle tessere elettorali:
dal 27 al 30 settembre 2021 dalle ore 10 alle ore 13,
dal 1 al 2 ottobre 2021 dalle ore 9 alle ore 18,
il 3 ottobre dalle ore 7 alle ore 23,
il 4 ottobre dalle ore 7 alle ore 15.
Per il rilascio o il rinnovo della Carta di identità è necessario prendere un appuntamento con l’Ufficio Anagrafe con almeno 10 giorni di anticipo.
"La situazione della spiaggia di Scossicci ma anche alcune zone del centro città risentono pesantemente delle condizioni del mare anche e soprattutto in considerazione del basso spessore di materiale presente" - è quanto sostenuto dalla vicesindaca Rosalba Ubaldi, "si tratta di una condizione di precarietà che impone agli operatori balneari coinvolti una fatica costante nel posizionare e spostare le attrezzature durante il clou della stagione. Non è stato perso alcun tempo da parte degli uffici preposti anche in considerazione della scelta effettuata di mettere insieme le risorse disponibili di Comune e Provincia che consentiranno di effettuare, a Scossicci, l’intervento su 5 pennelli appena ultimata la stagione in corso. Per quanto riguarda la zona centrale, dove il riposizionamento dei massi caduti ha determinato uno scarso passaggio del materiale in una zona in particolare, si sta effettuando la procedura per poter incrementare il materiale presente mediante ripascimento con altro materiale compatibile in modo da mettere in sicurezza non solo gli stabilimenti balneari ma soprattutto le infrastrutture pubbliche alle spalle.Per quanto riguarda gli interventi definitivi di difesa della costa dal fiume Potenza al Fiume Musone, come più volte ricordato, è stato affidato l’incarico per la progettazione preliminare al prof. Mancinelli. Gli elaborati, frutto di indagini approfondite, sono in fase conclusiva e saranno sottoposti all’attenzione dei relativi uffici regionali per il proseguo della procedura che necessita ovviamente di finanziamenti adeguati. Si tratta di quei finanziamenti che auspichiamo possano essere inclusi nel Recovery Fund e dovrebbero servire allo spostamento più a largo delle barriere vetuste in zona centro e per la realizzazione ex novo delle barriere a nord. Contemporaneamente - continua Ubaldi - proprio per la zona di Scossicci il Provveditorato alle OO.PP. /Marittime ha già fatto richiesta al Ministero di riferimento per una consistente prima tranche dell’intervento complessivo. A supporto della richiesta di intervento in una zona ad altissima vocazione turistica ripetutamente reiterata a tutti i livelli dal Comune di Porto Recanati anche in relazione ai danni registrati dalle strutture pubbliche e private in occasione delle mareggiate ed allo scopo di poter giungere al finanziamento dell’intera somma necessaria, è in corso una raccolta di firme tra concittadini e turisti che dichiarano il disagio proprio e degli operatori."
Parte da Gradara il tour marchigiano del Ministro del Turismo Massimo Garavaglia che domenica 22 agosto, accompagnato dal commissario regionale della Lega Riccardo Augusto Marchetti, farà tappa in 6 città per incontrare amministratori locali e rappresentanti delle associazioni di categoria. A San Benedetto del Tronto previsto anche un momento conviviale con militanti e sostenitori della Lega a partire dalle 19.30.
“Le Marche sono una regione ideale per turisti di ogni genere che trovano in ogni angolo un’offerta di altissimo livello culturale, paesaggistico, ambientale, enogastronomico. Prova ne sia che, anche in quest’anno così difficile a causa del COVID, ha dimostrato di essere una delle risorse più importanti dell’economia marchigiana – sottolinea il commissario della Lega regionale Marchetti - Gli incontri con il ministro Garavaglia consentiranno alle imprese del settore di confrontarsi su problemi e prospettive con la Lega di governo che sta lavorando per sostenere ed incentivare il turismo come merita.”
La road map marchigiana del ministro in dettaglio:
ore 10.00 Gradara, Villa Conventino
ore 12.00 Jesi, Istituto Marchigiano di Enogastronomia
ore 14.30 Castelfidardo, Klass Hotel
ore 16.00 Civitanova Marche, Shada Beach Club Food
ore 17.15 Porto Sant’Elpidio, Holiday Family Village
ore 19.00 San Benedetto del Tronto, Room 76. A seguire aperitivo con militanti e sostenitori
I consiglieri regionali leghisti della provincia di Macerata Renzo Marinelli e Anna Menghi plaudono anche al bando promosso dall'assessore regionale allo Sport Giorgia Latini, che dal prossimo 15 settembre permetterà alle società sportive di ottenere un contributo a fondo perduto del 50% della spesa ammissibile con un limite massimo di 12 mila euro, sia per veicoli nuovi che usati (cosiddetti a KM0): “I 600.000 euro messi a bando l’acquisto di mezzi di trasporto per atleti tesserati dai 6 ai 18 anni dimostrano come la Regione voglia realmente favorire la pratica sportiva dei giovanissimi. Con la misura promossa dall'assessora leghista Giorgia Latini non solo si sostiene l’impegno delle società sportive, ma si riducono le difficoltà logistiche affrontate dalle famiglie che devono conciliare i tempi casa lavoro”.
“Questa scelta è il segno tangibile dell'importanza che Lega e Centrodestra al governo della Regione attribuiscono allo sport come strumento educativo – aggiungono Marinelli e Menghi - L’acquisto di mezzi per l’accompagnamento dei giovani atleti consentirà di superare il gap di partecipazione che si riscontra soprattutto nell’entroterra, dove i collegamenti con mezzi pubblici scarseggiano o non hanno orari compatibili. Il rinnovo del parco mezzi delle società sportive permetterà anche di ridurre l’impatto dei trasporti sull’ambiente, considerando che gli automezzi acquistati dovranno essere conformi alle normative antinquinamento”.
Presentata dai consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Felice Munafò e Andrea Mozzoni, rispettivamente dei coordinamenti di Appignano e Treia, una mozione per l’accoglienza di nuclei familiari afghani cooperanti con le Forze armate italiane e ora in fuga dall’oppressione talebana. Un documento che ha visto la firma e la condivisione nella presentazione anche dei due capogruppo delle liste “Su la testa Appignano”, Luca Buldorini, e “Prima Treia”, Vittorio Sampaolo, oltre che dei consiglieri comunali Elisa Pelagagge e Gianluca Gagliardini. Non possono aver lasciato nell’indifferenza e suscitato sgomento e profonda amarezza le immagini del ritiro delle Forze armate della Nato dall’Afghanistan e il successivo riappropriarsi del potere, dopo venti anni, del gruppo criminale talebano. Contingente, quello occidentale, di cui faceva parte anche l’Esercito italiano che negli anni ha pagato col sangue di 54 vittime, oltre che di circa 700 feriti, il suo impegno per riportare e mantenere la giustizia nel Paese crocevia dell’Asia Centrale.
«È ormai noto come le operazioni di ritirata tutt’ora drammaticamente in corso abbiano determinato l’abbandono di personale civile e locale che ha collaborato fattivamente negli anni con le Forze armate italiane e che va posto in salvo il prima possibile, affinché non corra il rischio di ritorsioni da parte talebana - affermano Munafò e Mozzoni -, da più parti si è levato l’invito affinché tale personale, con le loro famiglie al seguito, sia accolto in Italia, così che proprio il sacrificio dei militari italiani venga onorato tramite l’accoglienza di persone che hanno lavorato per l’emancipazione della popolazione afghana con i nostri soldati impegnati in loco». A tale scopo, la mozione presentata impegna le Amministrazioni comunali dei due Comuni di Appignano e Treia a comunicare al Ministero degli Interni, tramite la Prefettura di Macerata, la disponibilità ad accogliere nei due territori almeno uno di questi nuclei familiari di cittadini afghani in fuga dal regime talebano. A ciò si aggiunge la necessità conseguente di operare affinché tali famiglie siano sostenute in un percorso di inserimento all’interno dei rispettivi contesti cittadini. Non ultimo, il testo riafferma la volontà di intendere tale gesto come ringraziamento per il lavoro svolto al fianco delle Forze Armate italiane, così come delle Organizzazioni umanitarie e delle Organizzazioni del Governo italiano operanti in Afghanistan, «al fine di poter sempre più onorare il sacrificio dei nostri connazionali che vi hanno perso la vita».
"In questi giorni siamo stati contattati da diversi cittadini, relativamente al progetto, oramai in via di approvazione, dei Cammini Lauretani. Progetto che inizialmente vedeva il nostro territorio escluso dall'itinerario del percorso mentre ora risulta ampiamente interessato, a partire dalla rotatoria "Campo Boario" di Macerata fino alla frazione di Sambucheto". A parlare è Maurizio Maccioni, presidente del Comitato "Voce Libera Montecassiano".
"Il tracciato interessa non solo strade pubbliche o private ma anche i fondi di privati - sottolinea Maccioni -. Sembra quindi doveroso chiedersi: come mai questa opera così importante non è stata pubblicizzata dall'attuale amministrazione? Pur dichiarandoci favorevoli come Comitato, visto che si tratta di un'iniziativa in grado di dare visibilità turistica ai nostri luoghi bellissimi lungo il fiume Potenza, chiediamo che - qualora i proprietari non fossero interessati - vengano messi al corrente nel più breve tempo possibile del progetto, prima che venga approvato".
"Il Comitato si impegna fin d'ora a seguire questa vicenda e dare tutte le informazioni utili ai cittadini non appena sarà in possesso degli elaborati progettuali" conclude Maurizio Maccioni.
"È inammissibile, e lo riconosce anche il ministro all’Istruzione, che sia negato il diritto allo studio ad una ragazzina disabile e pure residente in uno dei comuni più devastati dal sisma. Perché dovrebbe fare quasi 200 km per frequentare la scuola che ha scelto non per capriccio, ma sulla base di una specifica offerta formativa prospettata su Tolentino e ora dirottata last minute su Civitanova dagli uffici del Miur regionale. Invito il direttore Filisetti a rileggere l’articolo 5 del DPR 81/2009 e il DL 189/2016 “Sisma” nonché a ricordare le aperture fatte alla Lega in occasione della visita nelle Marche del sottosegretario all’Istruzione Sasso riconoscendo non solo la precisa volontà di questa Regione di dare un futuro all’entroterra, ma anche che ci sono già norme che, se applicate, consentirebbero di operare scelte ragionevoli. O dobbiamo pensare che si è approvato il progetto di un’offerta formativa senza considerare tutte le variabili a cui si sarebbe andato incontro?”
La consigliera regionale della Lega Anna Menghi, da sempre attiva sui temi legati alla disabilità, si associa alle critiche mosse nelle ultime ore dall’assessore all’Istruzione Giorgia Latini, dal presidente Acquaroli e dai sindaci al direttore del Miur regionale dottor Filisetti per la decisione di spostare un corso di studi da Tolentino a Civitanova per numero di iscritti insufficienti a garantirne l’avvio.
“La legge che garantisce il diritto allo studio dei disabili per consentire la loro integrazione ottimale, fissa in massimo 20 il numero degli alunni di una classe: non si fa cenno alla necessità di un numero minimo – spiega la consigliera Menghi entrando nei dettagli – Quando è stato formulato il progetto di Tolentino c’erano già tutte le carte sul piatto il che non ha impedito che avesse le autorizzazioni necessarie: sia quindi mantenuto dove e come è stato pensato. È una scelta che risponde a norme, civiltà, lungimiranza strategica, speranza e riscatto che i nostri ragazzi disabili e dell’entroterra hanno fin troppo atteso”.
Con decreto dipartimentale del Ministero degli Interni, sono state ufficializzate le graduatorie provvisorie per l'adeguamento o per la ricostruzione ex novo di asili nido, scuole dell'Infanzia e strutture polifunzionali per i servizi alla famiglia.
Il comune di Matelica, che aveva partecipato al bando indetto dal MIT, ha ottenuto un finanziamento di 3 milioni di euro risultando al quinto posto della specifica graduatoria riguardante l’adeguamento sismico delle scuole dell’infanzia.
"Questa amministrazione dall'inizio del proprio mandato, coerentemente con quanto espresso in campagna elettorale, si era attivata per perseguire l’obiettivo di adeguare sismicamente le strutture scolastiche della città - afferma l'assessore ai lavori pubblici, Rosanna Procaccini -. Nel dicembre 2019, infatti, con decreto 15584 del Mit il Comune aveva ottenuto il finanziamento per l’affidamento dei servizi di progettazione definitiva sia per la scuola dell’infanzia che per la scuola media. Avendo affidato entrambe le progettazioni attraverso procedura negoziata, visti i finanziamenti ottenuti, grazie alla consegna del progetto definitivo della scuola dell’infanzia da parte dell’RTP Arch. Montalboddi, il comune di Matelica è riuscito a partecipare al bando del Ministero dell’Interno, scaduto lo scorso aprile, con un progetto molto dettagliato tanto da ottenere il risultato auspicato. La scuola dell'infanzia potrà essere costruita in via Bellini utilizzando tutta l’area di pertinenza dell’attuale scuola e anche il terreno che la precedente amministrazione aveva destinato alla realizzazione dell’edificio dove stabilire la sede del COC".
"Lungimirante è stata dunque la scelta dell’attuale amministrazione di avviare il procedimento per l’acquisto del lotto artigianale in via Bellini così come la scelta di delocalizzare sul lotto medesimo la sede del COC" conclude l'assessore Procaccini.
ANCONA – Stanziare risorse e favorire convenzioni per lo svolgimento di test antigenici rapidi al fine di ridurre costi e disagi a carico dei cittadini e permettere la ripresa di attività ed eventi culturali, sportivi e ricreativi. A chiederlo è il gruppo assembleare del Partito Democratico con una mozione presentata in consiglio regionale.
L’obiettivo è facilitare, sia dal punto di vista economico che logistico, l’esecuzione del test per ottenere un green pass temporaneo ed evitare che il loro costo scoraggi la partecipazione di quanti non sono ancora vaccinati a manifestazioni che si svolgono in luoghi soggetti all’obbligo del certificato verde come siti culturali, mostre, cinema, teatri, spettacoli live, ma anche competizioni sportive, palestre, piscine, sagre, fiere e ristorazione al chiuso.
“Va da sé – spiega il consigliere Romano Carancini – che la vaccinazione resti lo strumento principale e più efficace per proteggerci dal Covid-19 e che occorra continuare a compiere tutti gli sforzi possibili per immunizzare la maggior parte della popolazione. Tuttavia, in questa fase di transizione segnata dalla giusta introduzione dell’obbligo del green pass, chiediamo alla Regione Marche di mettere in campo un’iniziativa concreta per rispondere a una triplice esigenza: migliorare lo stato di salute psico-fisico dei cittadini che potranno riappropriarsi dei luoghi del benessere e della socialità, sostenere il rilancio di tante imprese che operano in questi settori, rafforzare il monitoraggio sanitario sulla circolazione del virus”.
“Tra l’altro – continua Carancini – il Decreto n. 105 varato dal Governo lo scorso 23 luglio, prevede già un protocollo d’intesa con le farmacie e con le altre strutture sanitarie per assicurare fino al 30 settembre la somministrazione di test antigenici rapidi a prezzi contenuti. Ma si può fare e si deve fare di più. Con questa mozione, il Partito Democratico intende impegnare la Giunta regionale a seguire la strada tracciata già da altre regioni come il Friuli Venezia Giulia, che hanno messo a disposizione risorse aggiuntive a quelle statali per abbattere ulteriormente il costo del tampone”.
"La solita politica a Morrovalle: si parla solo dopo" afferma Tonino Quattrini responsabile Elettorale fronte verde Morrovalle.
"Nessun confronto nel fare le opere prima, solo polemiche dopo aver speso soldi, e che cifre.
Questo modo di fare è la costante delle amministrazioni comunali a Morrovalle, così era nei dieci anni in cui governava l’attuale minoranza, così è stato nei dieci anni che ha amministrato l’attuale maggioranza. Il risultato per Morrovalle è sempre lo stesso, insiste Quattrini, il centro storico abbandonato, la viabilità curata solo nei mesi delle elezioni, il verde pubblico sempre più ridotto, la vivibilità ambientale sempre più degradata, oramai anche a Trodica si costatano zone abbandonate e aria irrespirabile. La città tagliata in due da una ferrovia, cementificazione selvaggia che in pochi anni viene abbandonata a ruderi.
Sulla vicenda ascensore nessun cittadino riesce ancora a comprendere le priorità della realizzazione.
Quando si fanno le cose, lo diciamo ai due contendenti, si studia, ci si confronta e si fa.
Per studiare basta seguire gli insegnamenti dei contadini di Morrovalle, i quali quando decidono di allevare capre, non comprano, spendendo tutti i soldi per il secchio e il mangime, ma comprano anche le capre.
L’ascensore servirebbe per raggiungere il centro storico, ma il centro storico è stato da anni abbandonato da ogni intervento amministrativo, sia nella cura che nel recupero.
Se la politica a Morrovalle non si confronta prima con la comunità e si continua a imporre le proprie decisioni o interessi, ribadisce il Responsabile Elettorale, ci saranno altri dieci anni di sfascio.
È per evitare questo, si deve, riportare la politica nel confronto, nel dialogo, nel creare una partecipazione di tutta la comunità.
Portiamo le proposte ad un tavolo e apriamo un confronto, distanziati, ma dialoganti.
Per questo nasce il gruppo Ecologista che è presente alla imminente consultazione elettorale. Il Fronte Verde Morrovalle invita tutti a confrontarsi sui problemi e risolverli.
La vita nel nostro paese è importante, le scaramucce dei coniugi separati dell’attuale uscente amministrazione, maggioranza e opposizione, non interessa e non è utile a nessuno.
Arriva una prima risposta al problema del rincaro dei prezzi di alcuni materiali per l’edilizia che sta interessando anche il cratere della ricostruzione post sisma 2016, dove in questo momento ci sono circa 5 mila cantieri aperti, molti dei quali stanno sperimentando difficoltà. In attesa di una revisione puntuale del prezzario sulla base del quale si calcola il contributo pubblico di ricostruzione, quest’ultimo viene aumentato del 6% per le unità residenziali e dell’11,1% per quelle produttive, un valore pari all’incremento dell’indice Istat dei prezzi per il settore delle costruzioni maturato dal 2017 a oggi. Anche i cittadini che hanno già ottenuto il decreto ed hanno avviato i lavori dopo il primo gennaio 2021 potranno accedere alla revisione del contributo con il pagamento dell’ultima rata dei lavori. La norma contro il caro-prezzi è contenuta nella nuova Ordinanza del Commissario alla Ricostruzione Sisma 2016, Giovanni Legnini, sulla quale è stata raggiunta oggi l’intesa dei Presidenti delle Regioni e dei Sindaci nel corso della Cabina di Coordinamento. “Le misure adottate oggi per far fronte alla crescita dei prezzi sono il massimo che è possibile fare con il potere d’Ordinanza. Eventuali ulteriori misure su questo fronte possono essere introdotte in sede legislativa o con una revisione puntuale del prezzario, che è un’operazione laboriosa e lunga, tenendo conto che alcuni prezzi potrebbero anche riflettere una componente speculativa. L’aumento del contributo in base all’indice Istat, che è rilevante perché si applica a tutte le voci di spesa, comunque porta i prezzi della ricostruzione a valori più coerenti con quelli di mercato”, ha detto il Commissario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini. L’Ordinanza Imprese prevede numerose altre misure per semplificare e rendere più agevole l’attività dei soggetti coinvolti nella ricostruzione, che sta acquistando ritmi importanti, e sopperire ad alcune carenze di mercato, come la stessa disponibilità delle imprese edili sul territorio. L’Ordinanza semplifica e accelera i pagamenti erogati dalle banche sulla base degli Stati di avanzamento delle opere, prevede un aumento dal 40 al 50% della quota dei lavori che possono essere dati in subappalto e rende meno stringenti i requisiti che le stesse imprese devono avere per eseguire un certo tipo di lavori. Sempre per venire incontro ai cittadini e ai tecnici, si prevede che l’impresa esecutrice degli interventi possa essere indicata fino a due mesi dopo la concessione del contributo. Si stabiliscono inoltre nuovi criteri, più certi, per il rimborso dei danni prodotti dal sisma ai beni strumentali delle imprese, come impianti e arredi. Viene poi sospeso, in attesa di un riordino normativo della materia, l’obbligo di contestuale demolizione delle strutture temporanee dove sono state delocalizzate le imprese nel momento del ripristino della struttura originaria. Si amplia, infine, la possibilità di usare i fondi Inail per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Nella stessa riunione è stato raggiunto l’accordo anche su quattro nuove Ordinanze Speciali in deroga, che riguardano la ricostruzione dell’Università di Macerata, degli immobili della Prefettura di Macerata, di quelli della Provincia di Teramo, ed interventi per fronteggiare i dissesti idrogeologici nell’alta Valle del Nera, e su due altre Ordinanze, una che avvia la terza fase degli studi di approfondimento sulle faglie e svincola le aree dove si può già ricostruire, un’altra che stanzia 100 milioni di euro per il rimborso dei danni causati dal maltempo nel Gennaio 2017 nel corso della crisi sismica in Abruzzo e nelle Marche.
Sono stati ammessi al finanziamento ministeriale relativo all’Edilizia Scolastica tutti i progetti preliminari presentati lo scorso aprile dal Comune di Macerata per la realizzazione di due poli scolastici nel quartiere de Le Vergini e in quello di Corneto. Al Comune andranno cinque milioni di euro per la costruzione dei due nuovi poli, costituiti rispettivamente dal nido e dalla scuola dell’infanzia, nei due quartieri.
I progetti che il Comune ha presentato, ciascuno di oltre 2,5 milioni di euro, erano stati redatti dopo un’attenta analisi delle reali esigenze della città dagli Uffici tecnici coordinati dall’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori. Il bando ministeriale ha finanziato 450 progetti sui 2600 presentati e Macerata si classifica al primo posto nelle Marche per importo finanziato e al terzo in tutta Italia (dopo Milano e Genova) per interventi sulle scuole.
"Un altro importante successo che si somma alla bella notizia arrivata qualche settimana fa relativa al bando sulla Qualità dell’Abitare – ha commentato il sindaco Sandro Parcaroli -. Un successo che è frutto della grande sinergia tra assessorati e del costante lavoro dei nostri Uffici che ringrazio per aver portato a casa il risultato. Con il finanziamento siamo felici di poter soddisfare la richiesta, arrivata dai genitori, di nuovi, attrezzati, moderni e funzionali spazi che seguiranno le nuove linee guida della fascia dagli 0 ai 6 anni".
"Un risultato straordinario in cui avevamo riposto concrete aspettative visto il grande lavoro fatto – è intervenuto l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori -. Parliamo con i fatti in risposta al Partito Democratico che non aveva votato i progetti in Consiglio comunale definendoli “aria fritta” per bocca del capogruppo Ricotta. In dieci mesi di governo della città portiamo quattro nuovi plessi scolastici scrivendo una bellissima pagina di storia a beneficio dei bambini e, quindi, delle famiglie maceratesi. A questo successo seguiranno altre sorprese in ambito di edilizia scolastica su cui stiamo lavorando. Siamo orgogliosi di ripagare la fiducia dataci dai cittadini di Macerata".
I due nuovi poli scolastici saranno altamente tecnologici e dotati delle migliori attrezzature per il risparmio energetico in relazione sia ai consumi elettrici che a quelli idrici. I locali saranno inoltre dotati di sistema di ventilazione meccanica controllata e i due poli saranno all’avanguardia sia a livello illuminotecnico che per quanto riguarda il consumo del suolo in quanto a impatto zero dato che sono ubicati in aree già destinate urbanisticamente all’edilizia scolastica.