"Se oggi la Giunta Regionale dovesse farsi un selfie, la figura di Acquaroli non comparirebbe. Si tratta di un presidente assente e impalpabile. Comparirebbero, invece, altri due profili: quello di Guido Castelli e quello di Filippo Saltamartini. Il primo è un ottimo amministratore che, però, esercita il potere in maniera border-line. Il secondo, Saltamartini, comparirebbe come un caso umano. La Regione dovrebbe ripensare la sua figura, lo dico per il bene di tutti. A loro si aggiunge il vero deus ex machina, Carlo Ciccioli".
Così Romano Carancini riassume, in una fotografia, il primo anno di amministrazione Acquaroli all'interno di una conferenza stampa indetta per fare il resoconto di quanto "non è stato fatto in questi primi dodici mesi di mandato" ("la teoria del niente"), focalizzandosi sugli interventi effettuati in provincia di Macerata.
Nella sua analisi il consigliere regionale del Partito Democratico si concentra su quattro macro-temi: sanità, infrastrutture, sisma e cultura. A supportarlo ci sono il deputato Mario Morgoni, la segretaria provinciale del Pd Paola Castricini e il capogruppo del Pd in Consiglio comunale a Macerata, Narciso Ricotta.
SANITA' - "La Regione ha ridimensionato la scelta importante che era stata fatta sull'ospedale di Macerata. Si passa da un investimento di 350 milioni a un investimento di 140 milioni: tutto questo porterà a non avere un ospedale di primo livello a Macerata. Una scelta nefasta per tutta la città" puntualizza Carancini, a cui fa eco Narciso Ricotta.
"L'ospedale dovrà necessariamente essere di primo livello, per garantire quelle prestazioni sanitarie che mancano nel nostro territorio - dice -. Prestazioni che sono garantite per legge, non possiamo sempre spostarci ad Ancona per curare tutte le patologie più gravi. E questo non significa creare un ospedale unico. Alla Regione e al Comune dico: finanziate l'ospedale come volete, ma deve essere di primo livello".
Sempre sul tema sanità Carancini ricorda il suo emendamento "sonoramente bocciato", riguardante la realizzazione, a Camerino, di un'azienda ospedaliera farmaceutica dedicata alla ricerca e all'approfondimento. E ribadisce: "Del piano sociosanitario la Giunta Acquaroli ha toccato soltanto 18 righe, di fatto quelle che hanno eliminato la possibilità di avere un ospedale di primo livello a Macerata".
Passando alle infrastrutture il consigliere regionale, per la vallata del Potenza, si augura un progetto "capace di garantirle la stessa dignità della vallata del Chienti. Non si tratta di realizzare una strada a quattro corsie, ma di garantire un'infrastruttura a due corsie che rappresenta un dovere per chi oggi governa la Regione Marche".
SISMA - "I 160 milioni arrivati con il Cis (Contratto Istituzionale di Sviluppo) sono merito del commissario Legnini, il quale sta compiendo un lavoro straordinario assieme alla squadra di sindaci. La Regione è stata come un mero passacarte, che si prende meriti che non ha. A questo proposito è successo qualcosa di scandaloso" denuncia Carancini.
A chiarire meglio i contorni della vicenda ci pensa, ancora, Ricotta: "Il 10 agosto l'assessore Castelli, a procedura aperta, ha rimodulato i criteri per l'assegnazione dei fondi facendo fuori due progetti importanti per il comune di Macerata, come la riqualificazione del mercato ortofrutticolo e il sottopasso al passaggio a livello di Collevario. In compenso ci portiamo a casa una ciclovia da 3 milioni, vorrà dire che andremo tutti in bicicletta (ride ndr). Mentre Macerata ha ottenuto 3 milioni, sono 29 quelli ottenuti da Sarnano, 4.6 quelli ottenuti da Pieve Torina, 8.7 per Castelraimondo e 9.1 milioni quelli di San Ginesio: tutti comuni di centro-destra, ma con sindaci più bravi di Parcaroli a portare a casa loro i soldi".
Carancini pone, poi, in evidenza la situazione che riguarda lo Sferisterio: "Parlarne è oggettivamente un dolore dopo che in 10 anni abbiamo ricostruito la serietà e la credibilità di una proposta artistica. Oggi la politica, purtroppo, sta per ritornare nelle scelte di chi governa lo Sferisterio. La cosa che più mi dispiace è che ad essere tra i protagonisti di questa scelta scellerata sia un ente così importante come l'Università, visto che oggi - all'interno del Cda - abbiamo due figure autorevoli che, invece di fermare lo scempio dell'occupazione politica dell'ente, sono in silenzio. Credo che la città debba ribellarsi a tutto ciò. Non è immaginabile che un sindaco si rechi in Regione a chiedere indicazione sul nome del nuovo direttore artistico del Macerata Opera Festival: un comportamento che la città non merita".
"Ad Ancona ci scippano non solo l'ospedale, ma anche le scelte sullo Sferisterio - rimarca Ricotta -. Oltre alle dichiarazioni d'amore del sindaco, ci vogliono gli atti amministrativi. La città paga l'inadeguatezza di Parcaroli al ruolo. Chi lo ha votato sperava che dopo 5-6 mesi imparasse ad amministrare, invece dopo un anno ancora non lo ha fatto ed è prono di fronte alle volontà politiche della Regione".
"Dopo un anno vediamo un sostanziale stato di confusione e una preoccupante gestione degli interventi, piegata a logiche e convenienze di carattere politico. Quando si sta nelle istituzioni non si può agire come quando si sta in una sede politica - precisa il deputato Mario Morgoni nel suo intervento -. Su Villa Buonaccorsi il carro dei vincitori è affollato, ma la verità è che in Consiglio Regionale l'unico atto prodotto è stato quello del gruppo del Partito Democratico. Il presidente della regione è cittadino di Potenza Picena, ma Villa Buonaccorsi è stata acquisita grazie al ministro Franceschini, che è di Ferrara, e non grazie a lui. Il panorama non è confortante".
"Il presidente Acquaroli ha rivendicato più volte un'eccellente gestione della pandemia - afferma Paola Castricini -, ma le Marche sono al sedicesimo posto per percentuale di persone vaccinate e al settimo posto per quanto riguarda gli ultra 50enni non vaccinati. Ciò può essere spiegato anche dai messaggi equivoci provenienti da Giunta e assessori, anche rispetto alla norma che impone il vaccino a determinate categorie".
Un passaggio finale Carancini lo dedica anche alla collega Anna Menghi: "Nel fare opposizione alcune volte mi ispiro a lei, ora non la sento più prendere posizione. È rimasta silente anche quando la Regione Marche, nella presentazione del Piano Cultura, si era dimenticata di citare il Macerata Opera Festival. Abbiamo dovuto segnalarlo con un emendamento, non votato da Anna Menghi. Fin dove arriva l'appartenenza? Come si può cambiare in questo modo?".
Il neo eletto primo cittadino di Morrovalle, Andrea Staffolani, ha svelato la sua squadra.
Lo scorso giovedì 21 ottobre, presso l’auditorium borgo Marconi, si è svolto il consiglio comunale di insediamento della nuova amministrazione.
All’ordine del giorno vi era la convalida degli eletti, il giuramento del neo sindaco Andrea Staffolani e l’ufficializzazione della giunta.
Il sindaco ha affidato le seguenti deleghe assessorili: politiche sociali, giovanili, pari opportunità e pubblica istruzione a Fabiana Scarpetta, urbanistica e personale a Stefano Montemarani, cultura, turismo e valorizzazione del patrimonio storico - artistico e naturalistico a Valentina Salvucci, bilancio, tributi e transizione digitale ad Alfredo Benedetti, tutela e valorizzazione del centro storico, sicurezza, commercio a Mauro Baldassarri.
Le funzioni di vicesindaco sono state attribuite all’assessore Fabiana Scarpetta.
Il sindaco ha inoltre comunicato il conferimento di ulteriori deleghe ai consiglieri: Desirè Lupi sport ed eventi, Matteo Castignani viabilità e mobilità sostenibile, Gabriele Tullio ambiente, Roberta Palombini decoro e arredo urbano, Emiliano Filippetti Protezione Civile, Chiara Marinacci politiche della famiglia e dell’infanzia.
Sono stati altresì designati i capigruppo dei gruppi consiliari: Roberta Palombini per Viviamo Morrovalle e Silvia Dalloro per Cura e partecipazione.
Nel corso della seduta sono stati eletti anche i due nuovi membri sostitutivi del consiglio di amministrazione della Fondazione Luigi Canale, Ludovica Corradini e Giuseppe Panico, quest’ultimo nominato presidente della stessa.
Nella prima seduta del Consiglio comunale di San Severino Marche dopo il voto per le Amministrative del 3 e 4 ottobre scorsi, che ha riconfermato alla guida della Città il sindaco uscente Rosa Piermattei, si è proceduto alla nomina della nuova Giunta comunale e all’affidamento delle deleghe ai vari consiglieri.
La Giunta settempedana risulta così composta:
Rosa Piermattei, sindaco, ha riservato a sé stessa le deleghe relative a Personale, Bilancio, Società Partecipate, Fondi Europei;
Vanna Bianconi, vice sindaco con deleghe relative a: Sviluppo Culturale, Beni Culturali, Istruzione, Rapporti con le Scuole – Università, Attuazione del programma;
Sara Clorinda Bianchi, assessore con deleghe relative a: Urbanistica, Lavori Pubblici, Patrimonio, Ambiente;
Michela Pezzanesi, assessore, con deleghe relative a: Servizi Sociali, Servizi alla Persona e alla Famiglia, Turismo, Sviluppo Prodotti Locali;
Jacopo Orlandani, assessore con deleghe relative a: Polizia Locale, Sicurezza e Legalità, Segnaletica e Viabilità, Trasporti Pubblici, Sanità, Protezione Civile;
Paolo Paoloni, assessore con deleghe relative a: Sport, Rapporti con le Associazioni Sportive, Attività Produttive – Artigianato – Industrie, Manutenzioni, Nettezza Urbana – Decoro Urbano.
Il sindaco Piermattei ha attribuito le seguenti deleghe ai consiglieri di maggioranza, ricordando che nell’esercizio di tali deleghe i consiglieri si rapporteranno esclusivamente col primo cittadino:
Sandro Granata: Edilizia;
Valter Bianchi: Rapporti con le frazioni;
Maria Teresa Domizi: Politiche per il lavoro, Sviluppo Imprenditoriale Giovanile;
Luca Bonci: Patto dei Sindaci, Politica Energetica;
Alberto Capradossi: Volontariato – Associazionismo, Rapporti con Centro storico e quartieri;
Teresa Traversa: Politiche Giovanili, Pari Opportunità.
Assente giustificato dal primo Consiglio comunale, dopo il voto per le Amministrative di ottobre, il consigliere di opposizione Alberto Pilato, della lista “Insieme per San Severino”, che in queste ore è diventato papà per la terza volta.
A lui e a sua moglie, Michela Maggi, sono andati i migliori auguri da parte di tutti i componenti l’Assise dopo la nascita della piccola Elena.
Sandro Granata, 61 anni, è stato riconfermato dall’Assise settempedana presidente del Consiglio comunale di San Severino Marche. Granata ha ottenuto dodici voti dopo che il suo nominativo era stato indicato all’assemblea dal sindaco, Rosa Piermattei. Quattro le schede bianche raccolte in occasione del voto a scrutinio segreto.
“Vorrei esprimere il mio sentimento, che è di emozione – ha detto Granata subito dopo la rielezione – per essere stato chiamato a ricoprire di nuovo questo incarico. Grazie anche a chi si è espresso diversamente. Spero di avere un dialogo costruttivo con tutti, garantirò l’imparzialità del mio ruolo, sono certo che riusciremo tutti insieme a fare un buon lavoro”.
L’intervento del neoeletto presidente si è poi concluso con un invito alla ragionevolezza e alla collaborazione.
La Sezione regionale di controllo per le Marche della Corte dei Conti ha pronunciato il giudizio di piena parificazione del rendiconto generale della Regione Marche per l’esercizio finanziario 2020.
In presenza del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, dell’assessore al Bilancio, Guido Castelli, oltre che di molti esponenti della Giunta e dell’Assemblea legislativa, ieri mattina la Sezione di controllo ha certificato la piena regolarità del rendiconto generale per l’esercizio 2020.
È la prima occasione formale di incontro tra Corte dei Conti e Giunta regionale insediatasi un anno fa, un giudizio di forte rilevanza per la fase successiva dell’iter della legge sul Rendiconto che solo dopo la parifica passerà in Consiglio.
“La Giunta è pienamente consapevole della rilevanza del giudizio – ha detto Acquaroli – La valutazione della Corte costituisce un forte impulso alle iniziative volte a garantire un percorso di rigore e di buona amministrazione. L’occasione della parifica sottolinea ancora una volta l’importanza del dialogo tra le diverse componenti dello Stato e delle istituzioni”.
Il contesto messo in evidenza è stato, come noto, fortemente condizionato dalla pandemia e in generale negli ultimi anni caratterizzato da ‘shock esterni’, come la crisi economica e il sisma del 2016. “Le Marche – ha ricordato il Presidente Acquaroli – all’esplodere della pandemia, stavano già cercando di sollevarsi dalla crisi sismica. Non va altresì dimenticato il contesto economico e finanziario del territorio marchigiano, profondamente segnato anche dalla principale crisi sistemica esplosa negli scorsi anni”.
“La Regione è consapevole infatti dell’importanza di una gestione finanziaria che assicura la tenuta degli equilibri di bilancio, perché ciò costituisce garanzia di buon andamento dell’azione amministrativa, di efficienza gestionale e, cosa ancora più importante, di continuità nell’erogazione dei servizi essenziali per la collettività” ha aggiunto nel suo intervento Castelli.
"L’impegno della Regione è quindi quello di sviluppare un’azione di governo ancorata ad una chiara visione strategica, basata su solidi principi di rigore, efficacia ed efficienza per attuare politiche aderenti ai bisogni attuali e futuri dei cittadini e delle famiglie, delle imprese e di tutte le istituzioni delle Marche" ha concluso l'assessore.
“Ascoltare, fare propri e tradurre in risposte i suggerimenti dei territori per costruire il prossimo settennio di programmazione dei Fondi Europei.” Con queste parole il presidente della Regione Francesco Acquaroli ha introdotto le finalità dell’incontro di ascolto a Tolentino, il terzo sul territorio marchigiano dopo Jesi e Urbino promossi dalla Regione, per costruire insieme ai Comuni la nuova programmazione comunitaria 2021-2027, in una logica integrata e plurifondo con tutti gli strumenti che l’Europa mette a disposizione.
Presenti al Teatro Politeama, oltre all’assessore regionale al Bilancio, Guido Castelli, il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi, il Segretario generale della giunta regionale, Mario Becchetti anche i rappresentanti delle categorie economiche, delle forze sociali e degli ordini professionali della Provincia di Macerata e altri collegati da remoto. Insieme per confrontarsi sulle strategie di rilancio da adottare nel prossimo settennio 2021-2027, quando le Marche, come è noto, potranno contare su 1 miliardo e 102 milioni di euro tra il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) e il Fondo sociale europeo (Fse), rispetto ai 625 milioni della precedente programmazione. A queste risorse andranno aggiunte quelle del Programma di sviluppo rurale (Psr), che fino al 2024 resta agganciato sulla programmazione precedente e poi passerà alla competenza statale del Ministero dell’Agricoltura e quelle del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr): una quantità notevole di risorse, dunque, e quindi di opportunità per progettare la ripartenza delle Marche.
“La nostra Regione come noto sta per essere classificata da “regione in sviluppo” in “regione in transizione” – ha proseguito Acquaroli – l’obiettivo che dobbiamo porci è quello di invertire questa tendenza e riavviare il rilancio del nostro territorio regionale e dell’intero tessuto. Al di là della genesi di questa situazione, dobbiamo concentrarci sulla possibilità di dare risposte. Una di quelle che stiamo avviando è rappresentata dalla SVEM che farà da supporto e accompagnamento dei territori e dei Comuni e degli organismi istituzionali per accedere ai fondi europei e sfruttare le opportunità. Ma la sfida – ha evidenziato Acquaroli – è affrontare gli svantaggi della nostra piccola dimensione alzando la qualità, dei servizi, delle strutture, dell’agricoltura che per noi resta settore determinante. C’è una sfida aggregata delle filiere virtuose che possono trainare lo sviluppo e dobbiamo puntare a fare squadra e a far dialogare i sistemi. Altro nodo da affrontare è quello atavico del gap infrastrutturale che ci relega ad un isolamento. Con i fondi del PNRR riusciremo solo parzialmente ad affrontare alcuni nodi per avviare, ad esempio, i lavori per il proseguimento di alcuni tratti della Pedemontana, per i quali sono stati assegnati 100 milioni di euro dal Pnrr Sisma nelle scorse settimane. Anche nel settore delle politiche sociali sentiamo forte il dovere di stare vicino alle popolazioni più deboli, quelle che hanno subito doppie crisi come in questa provincia. Abbiamo davanti mesi molto impegnativi ma anche stimolanti per governare il futuro di questa nostra terra.”
“ Siamo una regione in transizione – ha spiegato Castelli – cioè passibili di declassamento secondo le valutazioni europee a causa delle doppia recessione, delle crisi bancarie, del sisma e anche per questo vediamo accresciuti del 76% i fondi assegnati. La finalità di questi incontri itineranti è ascoltare i bisogni dei territori per poi cercare di dare risposte concrete. Sono cinque gli assi strategici decisi dalla UE su cui dovremo incardinare la progettazione e l’utilizzo delle risorse: i primi due L’Europa più intelligente, cioè quella dell’innovazione imprenditoriale a cui sarà assegnato il 40% dei fondi FESR; l’Europa più verde con tutto il sistema della sostenibilità ambientale con un 30% di fondi; quindi l’Europa più connessa; l’Europa più sociale con tutti gli interventi del FSE e la quinta misura che riguarda più direttamene i Comuni e le aree urbane: l’Europa più vicina ai cittadini. Nel costruire la programmazione l’intento della Regione è quello di costruire un Fondo rotativo a sostegno della progettazione dei Comuni, anche i più piccoli e metteremo a disposizione anche 30 professionisti per l’assistenza tecnica". - ha concluso.
Tra i settori della nuova programmazione europea, di maggiore interesse per i comuni, sono stati segnalati quelli degli investimenti per l’efficienza energetica, l’energia rinnovabile, l’adattamento ai cambiamenti climatici (riduzione del rischio idrogeologico e difesa della costa). Compatibili con le opportunità della Ue sono anche l’accesso e la gestione sostenibile dell’acqua, l’economia circolare (ciclo dei rifiuti), le infrastrutture verdi nelle aree urbane, la mobilità urbana sostenibile (come ciclovie e mobilità elettrica), lo sviluppo sociale ed economico, la cultura e il turismo.
La proposta arriva in Consiglio Comunale di Recanati grazie alla mozione presentata dai consiglieri Benito Mariani e Pierluca Trucchia, del gruppo Lega Recanati-Salvini Premier. Essi chiedono che, periodicamente, si sottopongano ad esami tossicologici (alcool test e droga test), su base volontaria, tutte le figure politiche locali elette quali il sindaco, gli assessori, i consiglieri comunali e tutti i loro rappresentanti nominati in qualsiasi Comitato, Direttivo, Associazione, Consiglio di Amministrazione di qualsiasi Società/Ente/Fondazione pubblica o a partecipazione pubblica di qualsiasi livello.
"Tutto ciò può essere fatto" - ha chiarito il consigliere Mariani con una nota - "atraverso la sottoscrizione di un protocollo con il SerT dell'Area Vasta n.3 dell' ASUR Marche, e prestando il consenso alla pubblicazione dei risultati nell'ottica della massima trasparenza. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 1967 ha fornito una definizione di droga, tuttora in vigore: “droga è ogni sostanza naturale o artificiale in grado di modificare la psicologia e l'attività mentale degli esseri umani”. Tutte le “droghe” sono, per definizione, sostanze psicoattive capaci di provocare effetti sul sistema nervoso centrale e di alterare gli equilibri biologici, psicologici e sociali di un essere umano". Il tema dell'uso di droghe e delle dipendenze patologiche - insiste Mariani - è di grande rilevanza sotto ogni punto di vista, e coinvolge comportamenti e decisioni rilevanti per i singoli, le famiglie e la collettività. Il consumo problematico di alcool e il consumo di sostanze stupefacenti impatta negativamente sull'esistenza della persona, in particolare sul tessuto cerebrale dove viene interessata sia la sfera cognitiva mentale emotiva che l'affettività, con disturbi del comportamento e dell'umore. I disturbi mentali associati all'uso di sostanze stupefacenti fanno registrare ogni anno 40mila accessi nei pronto soccorso psichiatrici. Gli amministratori pubblici eletti dai cittadini ricevono il mandato pro-tempore di amministrare la cosa pubblica nel miglior modo possibile; ci sono alcune categorie professionali che, per loro mansioni e responsabilità, hanno l'obbligo di legge a sottoporsi agli esami tossicologici: perchè ciò non dovrebbe valere per gli amministratori pubblici, che decidono sulle nostre vite e che amministrano milioni di euro di patrimonio pubblico? - si chiede Mariani.
Gli amministratori pubblici inoltre - insiste il consigliere della Lega - dovrebbero dare il buon esempio su di un tema di notevole rilevanza per i giovani. Coerenza e buon esempio. Per questo si propone, inoltre, una seria sensibilizzazione della cittadinanza e degli studenti in tutte le scuole della città attraverso campagne informative e di prevenzione del consumo problematico di alcool, droghe e delle dipendenze patologiche, e celebrando infine il 26 giugno di ogni anno quale Giornata Mondiale contro Abuso e Traffico di Droga.
Inserimento in bilancio dei ristori a copertura dei maggiori oneri sostenuti nel 2021 dagli enti gestori delle Residenze sanitarie assistenziali a causa della pandemia da Covid-19 e riparametrazione del contributo per ospite in base all’indice Istat relativo al costo della vita.
A chiederlo sono i consiglieri regionali del Partito Democratico Maurizio Mangialardi e Antonio Mastrovincenzo attraverso una mozione depositata all’Assemblea Legislativa delle Marche e sottoscritta da tutto il gruppo dem.
È sconcertante – affermano Mangialardi e Mastrovincenzo – l’indifferenza della giunta regionale di fronte alla drammatica situazione degli enti gestori delle Residenze sanitarie assistenziali, messi in ginocchio negli ultimi due anni dai maggiori oneri dovuti alla necessità di fronteggiare l’emergenza sanitaria, i quali hanno prodotto una situazione di indebitamento che rischia di pregiudicare la qualità dei servizi, quando non la capacità stessa di erogarli. Un quadro in cui si inseriscono, aggravandolo, due fattori strutturali: gli importi medi delle pensioni marchigiane, di gran lunga inferiori a quelli nazionali e quindi sempre più insufficienti a sostenere le rette, e l’inadeguatezza del contributo regionale alle Rsa, ormai fermo da quasi vent’anni alla cifra di 33 euro per ospite”.
“Dunque – spiegano i due consiglieri del Pd – chiediamo che l’Assemblea Legislativa delle Marche impegni la giunta regionale su due proposte ben precise. La prima è l’erogazione, per le annualità 2021 e 2022, di un contributo straordinario agli enti gestori delle Rsa, almeno pari a quello concesso per il 2020 a temporaneo ristoro delle maggiori spese sostenute a causa del Covid. La seconda è l’adeguamento, già a partire dal prossimo bilancio di previsione, del contributo regionale agli enti gestori delle Rsa sulla base dell’indice di rivalutazione Istat relativo all’assegno di mantenimento, portandolo almeno alla cifra di 45 euro al giorno, in linea con le altre regioni del centro-nord”.
“Né il presidente Acquaroli né l’assessore Saltamartini – concludono Mangialardi e Mastrovincenzo – possono ignorare la lettera inviata a loro e a tutti i gruppi presenti in consiglio regionale da quasi un centinaio di famiglie degli ospiti dell’Opera Pia Mastai Ferretti di Senigallia, dove si chiede alla Regione Marche di allineare, appunto, i propri contributi a quelli delle regioni del centro-nord. È un impegno a cui la giunta regionale non può sottrarsi: sia per il dovere di garantire una dignitosa assistenza agli ospiti di tutte le Rsa marchigiane, sia per scongiurare il rischio, non secondario, che le difficoltà economiche di queste strutture abbiano pesanti ricadute sui livelli occupazionali con la cancellazione di centinaia di posti di lavoro”.
Il gruppo consiliare di Forza Italia ha presentato questa mattina una mozione relativa ai disagi che "si sono verificati e si stanno verificando" per i cittadini a seguito della chiusura della filiale di Banca Intesa in piazza dell'Unità a Tolentino.
"Dal 4 ottobre scorso, a seguito della fusione fra UBI Banca e Banca Intesa, le filiali di piazza dell'Unità e via della Pace sono state accorpate e, ad oggi, resta operativa soltanto quella di via della Pace - sottolinea il commissario comunale di Forza Italia Tolentino, Henry Orici -. Il gran numero di utenti della banca, l'esiguità degli sportelli ATM disponibili e l'ubicazione dell'unica filiale rimasta, stanno provocando pericolosi assembramenti quotidiani all'esterno della banca e problemi al traffico, oltre ai disagi alla clientela, in modo particolare quella più anziana, costretta a lunghe attese per poter usufruire dei servizi allo sportello".
"A tutto ciò, si aggiunge il fatto che a Tolentino oggi, andando da Palazzo Europa fino alla fine di viale Bruno Buozzi, non si incontra nessuno sportello ATM. L'assenza di questo fondamentale servizio in pieno centro storico appare certamente un ostacolo da superare, anche al fine di poter offrire adeguato supporto ai turisti che arrivano in città" aggiunge Orici.
Con la mozione, i consiglieri Luca Scorcella e Carmelo Ceselli chiedono al sindaco Giuseppe Pezzanesi e alla Giunta di farsi portavoce presso Banca Intesa di tutte le problematiche, "al fine di poter evitare i tanti disagi e disservizi provocati dalla chiusura della filiale di piazza dell'Unità".
Il Comune di Cingoli ha partecipato al Bando Regionale per la concessione di contributi ai Comuni per la fornitura e posa in opera della cartellonistica ministeriale finalizzata alla tutela, valorizzazione e salvaguardia degli Alberi Monumentali d’Italia (AMI).
Il bando prevede la fornitura e la posa in opera della cartellonistica con i relativi accessori, finalizzata alla tutela e alla doverosa valorizzazione degli AMI, nonché funzionale alla loro conoscenza, anche a fini didattici, culturali e turistico-ricreativi.
"Spicchiamo in graduatoria risultando al secondo posto tra i comuni delle Marche con il riconoscimento di 2500 euro, subito dopo Fabriano con il finanziamento di 9 esemplari" sottolinea il sindaco Michele Vittori "Per il prossimo anno stiamo programmando dei tour che permetteranno di conoscere e ammirare la maestosità di questi alberi".
Cingoli ha ottenuto un contributo per 5 alberi monumentali, che risiedono tutti in proprietà private: la “Quercia del Tedesco” specie Roverella sita a Fonte del Piano; la “Quercia di Pierigè” specie Roverella sita a Santa Maria del Rango; la “Quercia di Villa Castiglioni” specie Roverella sita a Botontano; la “Quercia di Colcerasa” specie Roverella sita a Colcerasa e la “Quercia di Lioni” specie Roverella sita a Lioni.
"Errare è umano, perseverare è diabolico. La conferma dei provvedimenti governativi sugli edifici per la prevenzione sismica non finisce di essere un palliativo. Già un anno fa avevamo denunciato l’esigenza imprescindibile di aumentare, almeno per la parte fragile del paese, i comuni con il maggiore rischio sismico, l’incentivo per i singoli edifici, del tutto insufficiente per garantire interventi efficaci". Lo dichiara in una durissima nota Sergio Pirozzi, responsabile nazionale emergenze e prevenzione grandi rischi di Fratelli d’Italia, nonchè ex sindaco di Amatrice.
"Tutte le proposte migliorative sono state ignorate dal parlamento - accusa -. Come se non bastasse, dalle indiscrezioni sulla legge di stabilità sembra che i bonus saranno riservati ai condomini, lasciando totalmente esposte al rischio le abitazioni singole. Continuando su questa linea il governo si assume di fatto il rischio delle conseguenze, non solo materiali ma anche potenzialmente mortali, di un evento sismico nelle zone a rischio. Salvo poi venire a piangere i morti come se tutto fosse frutto della fatalità".
"La lista civica Vince Civitanova, la più votata della coalizione di centro destra alle ultime elezioni amministrative, ribadisce, se mai ce ne sia bisogno, la sua collocazione nella coalizione di centro destra e la propria volontà, che l’ha sempre contraddistinta, di unire tutte le forze politiche e non di dividere" - è quanto espresso in una nota dal portavoce della lista, l'assessore Fausto Troiani.
"Vince smentisce - continua la nota - le voci messe in circolazione in questi giorni per creare spaccature nella coalizione di centro destra in vista delle prossime elezioni. La lista non ha presentato nessuna proposta o nomi di propri candidati ed è pronta a sedersi al tavolo con gli alleati, libera da ogni condizionamento, per iniziare un percorso nel quale definire strategie e progetti comuni per la prossima campagna elettorale.Inoltre, preso atto del sempre più crescente astensionismo, riteniamo che si debba anche lavorare concretamente per riavvicinare i cittadini alla politica e alle istituzioni.
Vince Civitanova si ripresenterà alle prossime elezioni comunali - conclude il portavoce - con l’intento di essere ancora protagonista, confermando come obiettivo quello di fare il meglio per la città con spirito propositivo e di collaborazione verso la coalizione al fine di poter dare un importante contributo politico e programmatico, come è avvenuto nel 2017 con la vittoria di Fabrizio Ciarapica"
Diminuire lo smaltimento dei rifiuti attraverso la riduzione dello spreco alimentare, legando l’economia solidale alla sostenibilità ambientale. Sono le finalità del Programma annuale, previsto dalla legge regionale 32/2017 che dispone interventi per uno sviluppo solidale a tutela delle fasce deboli della popolazione. Le iniziative vengono sostenute con risorse ottenute dalla riscossione del tributo speciale per il deposito in discarica e relativa addizionale.
La Regione Marche ha fissato i criteri per emanare il bando 2021 destinato ai Comuni e finanziato con 336 mila euro. Serviranno a realizzare interventi di intercettazione e distribuzione gratuita di eccedenze alimentari. “La riduzione della produzione dei rifiuti derivanti dallo scarto alimentare è un obiettivo strategico del Piano regionale di gestione dei rifiuti – evidenzia l’assessore all’Ambiente Stefano Aguzzi – Le attività sostenute dovranno legare la lotta alla povertà e al disagio sociale, al contenimento degli smaltimenti. La legge che sostiene queste attività rappresenta una svolta nell’impegno della Regione Marche sul terreno del contrasto dello spreco alimentare, collegando in rete le varie componenti coinvolte che riguardano i settori ambientale, sociale e del commercio”. Parallelamente a quanto già realizzato, attraverso la rete dei Centri del riuso, per ridurre i rifiuti da beni non alimentari, con il bando la Regione concederà contributi per progetti di contenimento di quelli alimentari incentivando il recupero e la distribuzione gratuita dei prodotti. Tra le azioni di sostegno andrà prevista la raccolta e la distribuzione a fini umanitari di quanto ritirato dai banchi di vendita prima della scadenza o invenduti; il recupero delle eccedenze non utilizzate da ristoranti, mense, catering o residui da fiere, sagre, manifestazioni. Andrà garantita l’idonea conservazione nelle fasi di recupero e distribuzione.
Appuntamento da non perdere giovedì 21 ottobre, alle ore 17.00, all’auditorium della Biblioteca Filelfica, in largo Fidi, per l’evento formativo promosso da ProjectFin e Comune di Tolentino.
Dopo i saluti del sindaco Giuseppe Pezzanesi e del Vicesindaco Silvia Luconi, Roberta Crocetti e Giulia Maria Nisi parleranno di contributi a fondo perduto, risparmio energetico, artigianato, strat up innovative, imprenditoria femminile, agricoltura e anche di credito d’imposta, area sisma, industria 4.0. Al termine verranno illustrati anche alcuni esempi pratici di casi di successo.
L’iniziativa è promossa all’interno della programmazione dello Sportello per l’Europa che l’Amministrazione comunale ha attivato grazie alla collaborazione e alla professionalità di ProjectFin per fornire agli imprenditori e agli artigiani informazioni utili sui finanziamenti e sulle opportunità di crescita messi a disposizione dalla comunità Europea e non solo. Questo appuntamento, in particolare, consentirà di conoscere le ultime novità riguardo i bandi che possono incentivare le azioni imprenditoriali sul territorio.
Si ricorda che la partecipazione è gratuita ed aperta a tutti purchè minuti di green pass come da normativa. Per informazioni e prenotazioni si può contattare il numero 0733.1620000 o scrivere a info@projectfin.eu
“A scanso di equivoci, Forza Italia, dai vertici nazionali rappresentati dal Coordinatore nazionale Antonio Tajani, al Commissario regionale Francesco Battistoni e a quelli regionali che io rappresento, fino a quello provinciale e cittadino, ha fatto quadrato intorno al sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica, anche nell’incontro molto partecipato che si è svolto venerdì scorso proprio nella sede regionale del partito a Civitanova".
Così in una nota Jessica Marcozzi, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Marche, prendendo spunto da rumors apparsi in questi giorni e che tenterebbero di mettere in dubbio la ricandidatura di Ciarapica alle elezioni amministrative del 2022.
"Tutti insieme, e nel segno di una forte coesione che Forza Italia sa esprimere, anche nell’occasione della riunione, abbiamo chiesto ufficialmente a Ciarapica di mettersi a disposizione per le prossime elezioni. Una richiesta per noi peraltro scontata, perché la ricandidatura del sindaco di Civitanova Marche non è stata per noi mai messa in discussione", ha aggiunto Marcozzi.
"Il partito intero sarà al fianco di Ciarapica, senza se e senza ma – ha aggiunto Marcozzi – e se qualcuno per motivi che esulano dalla normale dialettica politica e democratica vuol far credere che così non è, noi ribadiamo la nostra posizione senza esitazioni credendo fortemente nella bontà e nella qualità del nostro candidato a Civitanova Marche".
"Il nostro partito – ha concluso la capogruppo regionale di F.I. Marcozzi - sarà sempre nell’ambito del centrodestra, un partito moderato e liberale che saprà fare sintesi e si porrà come federatore di tutte le forze vicine per individuare le migliori personalità che andranno a correre alle prossime amministrative del 2022 per il bene di tutti i territori".
“Salgono a 42 i Comuni con meno di 20mila abitanti beneficiari dei contributi della Regione Marche diretti a sviluppare la rete ciclabile regionale, con il duplice obiettivo di incentivare la mobilità sostenibile tra i marchigiani e l’attrattività turistica del territorio, per un investimento complessivo di oltre 1,3 milioni di euro”. L’assessore regionale alle Infrastrutture e ai Lavori pubblici, Francesco Baldelli, rinnova il proprio impegno a favore della mobilità sostenibile.
Sono infatti stati destinati ulteriori 500mila euro per lo scorrimento del bando stilato a marzo. Risorse che si aggiungono agli 816mila euro assegnati ad inizio anno, portando il conto a oltre 1,3 milioni di euro. Consentono di co-finanziare altri 6 progetti presentati da 14 Comuni con meno di 20mila abitanti e di integrare i contributi parziali che erano stati riconosciuti a Tolentino e Sassoferrato lo scorso marzo.
All’epoca, per esaurimento dello stanziamento concesso, erano infatti state accolte solo parzialmente le richieste del Comune di Tolentino e del raggruppamento di Comuni costituito da Sassoferrato, Arcevia, Genga, Cerreto d’Esi e Serra San Quirico, che ora, grazie a questo nuovo stanziamento, riceveranno l’intero importo richiesto. Mentre nuovi beneficiari sono Cagli in aggregazione con Cantiano, Montelupone in aggregazione con Montecassiano, Castelbellino in aggregazione con Maiolati Spontini, Gradara in aggregazione con Gabicce Mare, Muccia in aggregazione con Camerino e Serravalle del Chienti, Treia in aggregazione con Cingoli e Appignano.
“Investire in proporzione equa tra strade, ferrovie e ciclabili è la ricetta migliore per generare sviluppo sia imprenditoriale che turistico – commenta l’assessore Baldelli - La ricetta migliore, quindi, per riassegnare alle Marche quella competitività che le sue imprese e i suoi cittadini si meritano e invocano da troppo tempo. Per raggiungere il risultato, nessuna delle tre forme di trasporto deve essere lasciata indietro. Di pari passo all’impegno per l’implementazione delle strade strategiche e per il potenziamento dei collegamenti ferroviari, ci stiamo dunque adoperando per la messa a terra delle risorse per quelle piste ciclabili la cui progettazione è già in essere e la cui realizzazione può incrementare l’attrattività turistica dei territori e al contempo la sicurezza e la qualità di vita di coloro che quel territorio lo vivono tutti i giorni”.
“I progetti finanziati – spiega l’assessore - hanno infatti il duplice vantaggio di collegare comuni limitrofi, consentendo ai loro abitanti di spostarsi da una parte all’altra in sicurezza e in modalità green, attraversando vaste zone di alto valore paesaggistico, connettendosi anche a circuiti più ampi rivolti agli appassionati di cicloturismo e agli amanti della natura e di uno stile di vita sempre più sostenibile”.
Per quanto riguarda la provincia di Macerata, Tolentino riceverà ulteriori 10.274 euro, in aggiunta ai 24.725 euro di marzo, per concretizzare la pista ciclabile in contrada Piani Bianchi.
A Montelupone e Montecassiano sono stati assegnati 69.500 euro per realizzare due percorsi che, partendo dalla Ciclovia del Potenza, arriveranno nel centro storico di Montelupone e nel centro della frazione Sant’Egidio di Montecassiano.
A Muccia, Camerino e Serravalle del Chienti sono stati riconosciuti 104.123 euro per la realizzazione della ciclovia ‘Percorso dei Mulini’.
Treia, Cingoli e Appignano otterranno una prima tranche di 6.733 euro, da integrare con successivi stanziamenti, per l’implementazione di percorsi ciclopedonali intercomunali mediante la riscoperta e la valorizzazione di strade secondarie oramai in disuso che attraversano borghi e colline di grande fascino naturalistico.
Sono in arrivo risorse ingenti per il trasporto pubblico locale marchigiano. Ammontano infatti complessivamente a oltre 135 milioni di euro i finanziamenti destinati al rinnovo dei mezzi e alle infrastrutture di rifornimento.
“Risorse cospicue – ha specificato l’assessore regionale ai Trasporti, Guido Castelli – per un intervento strutturale, in quanto i finanziamenti rientrano in una programmazione di lungo periodo che arriva fino al 2033”.
“Di questo – ha continuato Castelli – siamo molto soddisfatti perché consentirà di rinnovare e sostituire la flotta autobus del Trasporto Pubblico Locale e, seguendo le indicazioni del Piano Strategico Nazionale della Mobilità Sostenibile, investendo anche in mezzi più green, verso una piena transizione ecologica, volta sempre più verso il metano e l’elettrico”.
Le prime risorse attualmente disponibili provengono da due fonti: il Decreto ministeriale n.81 del 14 febbraio 2020 e il Decreto ministeriale n. 223 del 29 maggio 2020, a cui si aggiungono la coda dei Fondi per lo Sviluppo e la Coesione, nonché le misure legate al Fondo Complementare al PNRR ed al PNRR stesso.
Queste risorse gestite direttamente dalla Regione ammontano a oltre 124 milioni di euro fino al 2033, alle quali si aggiungeranno quelle del PNRR in via di definizione. Si prevede l’applicazione fino al 2023 di 49 milioni euro, mentre i restanti negli anni successivi fino al 2033. Per i fondi MIMS del DM n. 223, grazie ad una negoziazione della Regione con il Ministero, è stata definita una riserva di assegnazione del 10% in relazione al terremoto del 2016. L’importo stimato oggetto di tale riserva e destinato alla Regione Marche, ammonta a € 22.187.135,07 rispetto ai complessivi € 31.959.791,84 della misura.
“Altra fonte da cui proviene una parte consistente di risorse – spiega Castelli – è poi il Piano Strategico Nazionale della Mobilità Sostenibile. Anche il Piano Strategico ha uno sviluppo quindicennale, dal 2019 al 2033. Alla Regione Marche vengono assegnati complessivamente quasi 77 milioni di euro (3.491.087,00 per l’anno 2019 e 5.236.631,00 per ciascuna annualità nel periodo 2020-2033). Riguardo alle tipologie di autobus che possono essere finanziate con il contributo pubblico, il Piano Strategico destina le risorse all’acquisto di veicoli alimentati con tecnologie innovative, in particolare veicoli ad alimentazione elettrica, a metano compresso (CNG) e liquido (LNG), e ad idrogeno. Nelle previsioni del Piano strategico la possibilità di acquisto di mezzi diesel o ibridi rimane residuale, limitata all’uso extraurbano, soltanto con le risorse del primo quinquennio 2019-2023 e soltanto per quegli ambiti territoriali dove sia difficile o impossibile realizzare la rete infrastrutturale di supporto per le tecnologie alternative”.
Tra i criteri che si seguono nella concessione dei finanziamenti volti al ricambio dei mezzi vi sono: le tipologie di autobus, i corrispondenti tetti di spesa massima ammissibile e gli indicatori usati per la ripartizione dei fondi tra i territori regionali. Si è anche ritenuto opportuno tenere in considerazione il principio finalizzato alla sostituzione dei veicoli maggiormente inquinanti ed energivori. Nelle Marche, dai dati contenuti nello stesso Piano Strategico risulta essere presente una percentuale di mezzi più inquinanti (Euro 4) pari al 65%.
Al fine di massimizzare il ricambio del materiale rotabile del parco mezzi regionale destinato al servizio di TPL (Trasporto Pubblico Locale) automobilistico e in raccordo con le misure di finanziamento già in corso, la Regione Marche ha stabilito per i contributi del Piano Strategico di dover mantenere una percentuale di cofinanziamento a carico dei soggetti attuatori nella misura del 20%, per tutte le tipologie di autobus, fino al 31/12/2024. Analogamente e per le stesse motivazioni, è stata fissata, fino al 31/12/2024, al 20% la percentuale di cofinanziamento richiesta ai beneficiari per gli autobus che saranno finanziati dal fondo del Decreto ministeriale 223/2020.
I beneficiari dei contributi saranno le aziende che gestiscono servizi minimi di TPL automobilistico urbano ed extraurbano o gli enti che erogano tali servizi direttamente in economia, destinatari dei corrispettivi/contributi regionali in base al programma triennale dei servizi di TPL vigente, e regolarmente presenti nella banca dati e nel sistema informativo dell’Osservatorio Nazionale del TPL.
"Nel giorno dei risultati dei ballottaggi il Presidente della Regione Marche On. Francesco Acquaroli ha presentato in pompa magna e con giubilo il bilancio delle attività del primo anno della sua giunta. Immagino lo abbia fatto per coprire l’imbarazzo delle cose raccontate. Siamo di fronte al nulla". Lo scrive su Facebook Alessia Morani, deputata del Pd.Punto per punto, Morani analizza e dà i voti alla giunta, partendo dalla mancata nomina del presidente dell’Autorità portuale di Ancona che non è ancora stato nominato "a causa della prima scelta fatta da Acquaroli: il suo candidato Africano aveva un curriculum inadatto al ruolo". Sulle infrastrutture poi "nonostante i proclami dell’assessore Baldelli non si muove nulla. La giunta ha preso il piano e i progetti di Ceriscioli ed i finanziamenti stanziati dai nostri governi. Ma tutto è ancora fermo. Non pervenuti". Sul contratto istituzionale di sviluppo Sisma "ieri Acquaroli ha dichiarato che sono riusciti a fare destinare 100 milioni alle infrastrutture viarie delle zone del Sisma" ma "si tratta dei fondi" del CIS "introdotto e finanziato dal governo Conte 2. Un regalo per questa giunta che è riuscita a generare un pasticcio terribile facendo infuriare decine di sindaci per la mancanza di trasparenza e condivisione delle procedure e per avere privilegiato alcuni progetti a discapito di altri. Soldi sprecati".C'è poi il capitolo (dolente) della sanità, a partire dalla questione Coronavirus. Le Marche "a causa del ritardo di febbraio con cui è stata dichiarata la zona rossa sono state per settimane la regione con le terapie intensive più occupate d’Italia. La giunta ha preferito la propaganda alla tutela dei marchigiani". Inoltre "la giunta è piena di No-Vax e infatti i risultati si vedono. Siamo al sedicesimo posto come rapporto tra dosi di vaccino somministrate e dosi consegnate". Senza contare che "sono stati spesi centinaia di migliaia di euro per test salivari inaffidabili che non servono a niente". Per quanto riguarda i nuovi ospedali "la giunta ha bloccato i progetti finanziati senza avere una benché minima idea su come riorganizzare la rete ospedaliera regionale. Nulla su liste d’attesa e personale.” Infine sui fondi Pnrr "non pervenuti, pare non abbiano una minima idea di cosa farne"."Insomma, in campagna elettorale sono state raccontate tante bugie da Acquaroli. Ma si sa: le bugie hanno le gambe corte", conclude Morani con un post scriptum "a San Benedetto del Tronto ha perso malamente la destra. La giunta regionale si è spesa fortemente per le elezioni a San Benedetto ed è finita con una sonora sconfitta. Forse anche nelle Marche qualcosa si muove" ha concluso la deputata Dem.
Discarica in provincia di Macerata: Europa Verde presenta un’interrogazione parlamentare.
"La classe dirigente della regione Marche continua a confermarsi lontana anni luce dalle politiche di sostenibilità ambientale. L’ultima iniziativa in tal senso è l’individuazione di possibili aree per la costruzione di una discarica in provincia di Macerata" – dichiara l'eurodeputata Eleonora Evi, co-portavoce nazionale di Europa Verde.
"La selezione della zona non si basa su criteri idonei, in quanto non sono state tenute in considerazione la tutela del paesaggio, la vicinanza ai centri abitati, la presenza di falde acquifere, di boschi, di agricoltura di pregio, persino la presenza di siti turistici ed archeologici. Ad aggravare la situazione, inoltre, la forte sismicità della zona, frequentemente soggetta a frane”.
“La procedura per la scelta dell’area nella quale verrebbe a costituirsi la discarica, infine, ha visto una ridotta partecipazione di pubblico e una evidente mancanza di trasparenza, continua l’eurodeputata.
Per tutti questi motivi ho presentato un’interrogazione parlamentare alla Commissione europea, evidenziando il mancato coinvolgimento degli abitanti del territorio, la non osservanza della procedura di impatto ambientale, il contrasto rispetto agli obiettivi europei di prevenzione e riduzione dei rifiuti, il non rispetto del principio di prossimità, in base al quale avrebbero potuto essere utilizzate le discariche esistenti”.
“La cattiva gestione dei rifiuti, dopo il caso dei biodigestori, conferma un’assenza pressoché totale della politica locale che ancora una volta sottovaluta l’impatto ambientale di opere dalla discutibile utilità" – conclude Evi.
Oggi, lunedì 18 ottobre, si è riunita per la prima volta la Giunta comunale di Porto Recanati che ha deciso, con apposita delibera, il prelevamento dal Fondo di Riserva di una cifra pari a 5.500 euro per realizzare interventi urgenti al Civico cimitero.
Nel dettaglio, la somma è destinata all’acquisto di nuove scale e di materiale per la manutenzione dei viali.
"Per non gravare troppo sulle spese - spiega l'Ente in una nota - è stato stabilito che i lavori non saranno affidati a ditte esterne ma verranno svolti in economia dai dipendenti comunali".
"Il grave stato di necessità in cui versa il civico cimitero, con l’approssimarsi della Commemorazione dei defunti, ha reso necessario e non rinviabile il provvedimento dell’amministrazione Michelini, che ha tra gli obiettivi primari quello di programmare in modo razionale gli interventi di cui il cimitero ha bisogno per raggiungere uno stato di decoro permanente".
“Un anno diviso in due, con una parte condizionata fortemente dalla pandemia che ha dato tanti risultati soprattutto per quanto riguarda la gestione dell’emergenza e la campagna vaccinale, oggi siamo all’84% dei vaccinati con la prima dose, e l’altra parte, dedicata alla velocizzazione della Ricostruzione, al sostegno delle imprese e del turismo nel difficile momento delle chiusure per il rilancio economico, alla pianificazione dei lavori pubblici e delle infrastrutture per far uscire finalmente le Marche dall’isolamento”.
Con queste parole il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ha sinteticamente descritto il lavoro svolto nel prima anno di legislatura dalla sua giunta nel corso di una conferenza stampa alla presenza di tutti gli assessori: Mirco Carloni, Stefano Aguzzi, Francesco Baldelli, Guido Castelli, Giorgia Latini, Filippo Saltamartini.
“Ovviamente si può fare sempre meglio – ha aggiunto Acquaroli - ma questa giunta è soddisfatta dei risultati raggiunti perché le azioni messe in campo hanno comunque garantito una tenuta sociale, dando risposta alle categorie più fragili, e costituiscono la base da cui il futuro delle Marche può prendere forma”.
Nell’occasione il presidente ha anche rivolto un appello al Governo nazionale: "L’opportunità che abbiamo con le risorse del PNRR è enorme, ma è essenziale un maggior coinvolgimento delle Regioni nelle scelte cruciali per il futuro – ha auspicato Acquaroli -. Il nostro ruolo non può essere solo formale, da passacarte, ma con possibilità di intervento su linee strategiche. Ritengo che debba essere l’occasione per un grande investimento sulle infrastrutture".
Citate ad esempio le zone terremotate, dove è fondamentale la necessità di opere viarie, e la Fano-Grosseto, per la quale “nonostante le Marche, l’Umbria e la Toscana sono concordi nell’urgenza del completamento di questa arteria fondamentale, vediamo ancora poca attenzione”.
“Ora – ha proseguito il presidente Acquaroli – il rilancio economico e sociale è la priorità insieme al rilancio complessivo dell’immagine di questa regione e della riscoperta dell’orgoglio marchigiano per tornare a competere in quelle sfide che sono proprie di una terra dinamica e intraprendente come la nostra.
Agricoltura, artigianato e manifattura sono eccellenze che vanno valorizzate perché possono dare soddisfazioni e contribuire a trattenere qui le giovani generazioni evitando lo spopolamento dell’entroterra e contribuendo alla destagionalizzazione delle attività legate al turismo e all’enogastronomia.
Ringrazio tutta la maggioranza in modo sentito perché abbiamo potuto lavorare insieme con grande senso di responsabilità e unità di intenti e questo non era scontato.
Un ringraziamento va anche a tutti gli enti, le istituzioni, le associazioni di categoria e di volontariato, la Camera di Commercio, gli Ordini professionali che con noi hanno collaborato costantemente: le azioni vanno comprese e condivise sul territorio se vogliamo che siano efficaci. Di questo ne siamo convinti e come giunta operiamo con questo metodo sin dal primo giorno e continueremo a farlo, cercando sempre il massimo dialogo con tutti”.