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Politica Tolentino

Tolentino, Massimo D'Este mette d'accordo Pd e 5 Stelle: "Dobbiamo tornare ad essere protagonisti"

Tolentino, Massimo D'Este mette d'accordo Pd e 5 Stelle: "Dobbiamo tornare ad essere protagonisti"

È Massimo D'Este il candidato sindaco di Tolentino del centrosinistra. Questo pomeriggio la coalizione "Tolentino Città Aperta", che lo sostiene, si è presentata davanti ad un nutrito numero di cittadini al bar Urban Reef.

Il suo nome ha messo d'accordo Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle, oltre ai gruppi 'Dipende da Noi' e 'Civico 22', quest'ultimo da lui stesso fondato in collaborazione con Paolo Dignani. 

Proprio Dignani, coordinatore del 'Civico 22', ha sottolineato come "per la prima volta dopo tanti anni il centrosinistra, arricchito della presenza del Movimento 5 Stelle, presenta un unico candidato sindaco a Tolentino". "Questa volta una divisione, significativa, la troviamo nel campo dei nostri competitor", aggiunge.

"Massimo è una persona seria, umile, determinata e capace" prosegue, e nel ribattere a chi ritiene D'Este una candidatura politica, domanda: "Non ha mai avuto tessere di partito, come si fa a dire che sia una figura politica? Sono esternazioni in cui si fa fatica a capire se debba prevalere il sorriso o l'umana pietà". 

A sottolineare l'unità dell'ampia coalizione intervengono la vicepresidente del consiglio comunale Anna Quercetti ("Si tratta di una maturazione rispetto a cinque anni fa, un dovere morale di offrire una differente opportunità alla città") e il pentastellato Gian Mario Mercorelli, che punge, nel suo discorso, il modus operandi del sindaco uscente Pezzanesi.

"Credo - dichiara Mercorelli - che Tolentino non abbia più bisogno di quell'atteggiamento da bricconcello che ti fa l'occhiolino e ti dà la pacca sulla spalla e ti fa credere di essere il preferito. È proprio quello che ci rovina". 

Presenti alla conferenza anche la consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Martina Cicconetti e i due fondatori del gruppo tolentinate "Dipende Da Noi", Barbara Salcocci e Nazzareno Tiranti. Il filo conduttore degli interventi è quello dell'attenzione da dare ai giovani, al lavoro, alla ricostruzione.

 

Per ultimo prende la parola il più atteso, il candidato sindaco Massimo D'Este, che tradisce un pò di emozione, e si mostra - a tratti - commosso, soprattutto quando fa riferimento alla sua famiglia. 

"Ho lavorato per 47 anni e lavoro tuttora, con l'entusiasmo di farlo - dice -. Questa scelta è stata pesata, la voglio dedicare anzitutto a mia moglie e a mia figlia. È una sfida, ma alle sfide ci sono abituato".

"Sono venuto a Tolentino nel '75 - aggiunge -, la ricordo come una città molto viva. Ricordo le gare di go kart in centro storico, le corse a Santa Lucia, a Paterno, il Carnevale. Dobbiamo tornare ad essere protagonisti e diventare meno spettatori". "Gli spettatori li andiamo a fare al Della Vittoria per sostenere la nostra grande squadra, di cui mi onoro di aver anche scritto l'inno", scherza.

Poi puntualizza di non voler parlare di programma perché "questa sera è importante aver definito il perimetro, io sono quello che ha messo il lucchetto". "Per entrare nel vivo dei temi", D'Este rimanda a un "prossimo incontro", puntualizzando come "noi non siamo 'contro', ma siamo 'per'. Vogliamo soltanto lavorare per Tolentino. La politica non può essere solo denaro e colate di cemento". 

"Ho detto sì al richiamo politico perché credo che si riesca a dare risposte più incisive rispetto alle esperienze di volontariato di cui sono stato protagonista per 30 anni - conclude D'Este - . A Tolentino è presente un grande patrimonio associativo, abbiamo bisogno di accogliere le istanze di tutti i cittadini e imparare a lavorare insieme". 

 

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