Tolentino, la giunta Sclavi perde altri pezzi: si dimette il consigliere del sindaco Stefano Servili
Una lettera ricca di emozioni riflessioni quella inviata da Stefano Servili al primo cittadino di Tolentino, Mauro Sclavi, con la quale il consigliere personale del sindaco comunica ufficialmente la sua rinuncia all’incarico gratuito precedentemente affidatogli. Un gesto che arriva dopo una serie di eventi che hanno segnato il suo percorso all’interno dell’amministrazione, un cammino che sembrava inizialmente condiviso con Sclavi, ma che oggi si trova a un punto di rottura.
Servili, infatti, dice di aver accettato l’incarico "inizialmente con la volontà di supportare il sindaco e la sua amministrazione, portando avanti una causa comune: la lista “Tolentino Civica e Solidale”, che aveva visto entrambi candidarsi – Sclavi come sindaco e Servili come consigliere. Un impegno che, per Servili, è stato premiato da un buon risultato elettorale, tanto da risultare il secondo più votato tra i consiglieri".
"Nonostante il successo elettorale, la strada all’interno dell’amministrazione non è stata priva di difficoltà, spiega. "Dopo la richiesta di rinunciare al seggio di consigliere per assumere l’incarico di presidente dell’Assm, e successivamente quella di rinunciare a tale incarico per una presunta incompatibilità che si è poi rivelata infondata, ho accettato con rammarico di non poter essere pienamente coinvolto nelle dinamiche amministrative. Pur essendo tra i più votati, sono rimasto ai margini di un progetto a cui aveva dato tanto, senza però essere messo in condizione di condividere con gli altri il percorso e le sfide future".
La lettera di Servili, segna una presa di posizione forte e determinata. L’ex consigliere comunale ha spiegato come, a seguito delle recenti vicende, abbia preso coscienza del fatto che la sua esclusione non fosse un caso, ma una conseguenza di un cambiamento di direzione all’interno dell'amministrazione. "Non mi sento di condividere la strada che hai iniziato a percorrere", scrive Servili, facendo emergere la profonda frattura che ormai lo separa dal sindaco Sclavi.
"Il mio gesto non è solo una rinuncia formale a un incarico che, seppur gratuito, avrebbe rappresentato un impegno significativo", prosegue. È una decisione che riflette la mia volontà di rimanere coerente con i principi di speranza e di impegno che avevano inizialmente animato la mia candidatura. La mia rinuncia è anche un modo per sottolineare la discrepanza tra la visione iniziale e quella attuale dell’amministrazione, deludendo, quindi, le aspettative che mia hanno portato a intraprendere quel percorso".
Servili ha voluto concludere la sua lettera con un messaggio di gratitudine, ringraziando Sclavi "per il breve tratto di strada percorso insieme, che era stato animato da ideali di speranza e di impegno per la città di Tolentino".
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