"Smaltimento rifiuti pericolosi nei pressi dell'area commerciale": la denuncia del Comitato Voce Libera Montecassiano
"Ennesimo caso di disagio ambientale per i cittadini di Montecassiano". A denunciarlo è il Comitato Voce Libera Montecassiano, tramite il suo presidente Maurizio Maccioni.
Il riferimento è alla presenza dell'impianto della ditta Mar.Eco srl (ex Giustozzi Ambiente srl) "in un luogo poco attinente", per via della presenza di "un'area commerciale confinante con un'azienda di 'imbottigliamento' gas e una stazione di servizio carburanti".
L'insediamento viene definito "particolarmente pericoloso per tutta la zona commerciale ma soprattutto per i residenti di via Vincenzoni, di via del Commercio e della nuova zona commerciale di via Mainini".
L'impianto della Mar.Eco srl è classificato "insalubre di prima classe per l'attività di recupero e/o smaltimento di rifiuti pericolosi e non pericolosi", puntualizza il comitato che ha provveduto a ricostruire tutte le autorizzazioni e i procedimenti relativi alla ditta.
Nella sua analisi Maccioni puntualizza come la Giustozzi Ambiente srl sia entrata in possesso dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) per la gestione dell’impianto per lo smaltimento ed il recupero di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi nel maggio del 2010 e come tale autorizzazione avesse validità "limitata a 24 mesi come da parere condizionato rilasciato dal Comune di Montecassiano"
"A seguito della manifestata volontà della ditta di delocalizzare l’attività", ricorda ancora Maccioni, "l'autorizzazione è stata prorogata di tre anni sino al 27 maggio 2015". Successivamente una determinazione dirigenziale della Giunta Provinciale ha prorogato l'AIA sino all'agosto del 2016.
Pertanto, il Comitato Voce Libera Montecassiano, facendo sue le perplessità dei cittadini residenti, domanda: "Il previsto programma di delocalizzazione dell’attività è ancora valido? Perché la domanda di rinnovo dell’autorizzazione per l’impianto esistente risulta da oltre 6 (sei) anni sospesa?".
Il Comitato quanto prima chiederà "dettagliate informazioni all'Amministrazione Provinciale, delegata al rilascio dell’autorizzazione, al fine di avere chiarimenti su questa emblematica situazione a livello ambientale", conclude Maccioni.
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