Sefro, il consiglio comunale torna in presenza: discusso l'aumento Tari per le utenze non domestiche
Si è svolto il 28 giugno il primo consiglio comunale in presenza post pandemia a Sefro. All’ordine del giorno alcuni punti tecnici relativi alla materia contabile, compresi l’assestamento generale e la verifica degli equilibri, ma è stato importante riabbracciare, metaforicamente, tutti i consiglieri di maggioranza e minoranza.
Il Presidente del consiglio comunale Alessandro Midei si è dichiarato molto soddisfatto: “Abbiamo tentato, vista la zona bianca, di rientrare in presenza per un consiglio comunale veloce, visti i pochi punti all’ordine del giorno. C’è stata una ampia e sentita partecipazione dei consiglieri che ha dato un bel messaggio di ripartenza.”
Era infatti da più di anno che si procedeva con la seduta online, grazie ad una delle tante piattaforme informatiche diffusesi nel periodo di pandemia. “Certo – prosegue Midei – è anche molto utile e comodo potersi collegare da casa, ma è anche altrettanto affascinante l’esercizio del dibattito nella naturale sede dell’agorà politica. Era importante farlo, anche perché gli spazi ce lo hanno consentito. Purtroppo non è così per molti altri comuni che ancora sono costretti all’online".
Presente in sede anche il vicesegretario comunale, Alessio Sacchi, che per la prima volta ha svolto le sue funzioni in presenza. “Finalmente sono riuscito a venire in veste istituzionale nel Comune di Sefro. Ero già venuto con la famiglia, per turismo, e oggi sono riuscito a concretizzare anche la parte lavorativa: una bellissima esperienza e un bellissimo Comune".
Oltre ai punti tecnici, è stata deliberata la TARI per il 2021. Il Sindaco Pietro Tapanelli ha chiarito che per le utenze domestiche ci sono lievi diminuzioni, nel bilancio tra parte fissa e parte variabile, mentre per le utenze non domestiche ci sono leggeri aumenti dovuti ai costi fissi deliberati dall’Assemblea territoriale d'ambito. Il Sindaco, oltre a ringraziare il lavoro svolto da Giampoli, attuale direttore COSMARI in odore di pensionamento, ha ribadito che è un problema che la prossima governance del gestore provinciale della raccolta rifiuti dovrà affrontare (ndr – a breve verrà rinnovato il CdA del COSMARI ormai in scadenza): “non è tollerabile che i comuni si trovino costantemente a fare gli esattori per conto dello Stato, con sempre più evidenti vessazioni economiche per i cittadini e per le imprese. Per quest’anno abbiamo salvato la situazione con le agevolazioni concesse per la pandemia, ma non è più possibile andare avanti in questo modo".
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