Che spocchia questo PD “pesarese”: la sottosegretaria al MISE (verrebbe a dire mise-ria per la situazione economica in cui ci troviamo), Alessia Morani, la supergriffata amica del trio Ceriscioli-Mangialardi-Ricci, riceve a Roma la delegazione di alcuni Sindaci e rappresentanti del mondo della produzione e delle professioni maceratesi (parole sconosciute ai burocrati della sinistra marchigiana) per parlare di Zes come soluzione per il rilancio dell’entroterra duramente colpito dal terremoto del 2016.
Ma invece di far transumare 20 persone a Roma, non sarebbe stato più elegante, nonché meno dispendioso, venire qui nel cratere sismico, anche con l’auto blu (perché no?), ad incontrare chi ancora sta lavorando tra le macerie, in mezzo a famiglie fiaccate dal terremoto pre-pandemico?
Perché non porti i suoi sandali “tacco 12” qui per verificare di persona il livello fluviale delle promesse dei Commissari, tra cui quelle dell’attuale Ministra dei Trasporti De Micheli, la stessa che ha ancora affidato la continuità della gestione di Autostrade ai Benetton, e che inaugurò la scuola fantasma di San Ginesio?
Zes, per essere gentile con la Morani, non è una marca di scarpe, bensì l’acronimo di Zona Economia Speciale, una sorta di Isola Cayman pensata per favorire l’afflusso di capitali, attività ed altro ancora e far ripartire aree storicamente svantaggiate e colpite quasi a morte da un sisma che non fa molto parlare di sé nei palazzi romani.
L’unico beneficio che ebbero queste zone fu il completamento della Statale 77 che collega Foligno a Civitanova Marche, il pezzo forte del progetto Quadrilatero, i cui meriti vanno riconosciuti in larghissima parte all’allora vice Ministro Mario Baldassarri, a Ermanno Pupo e Gennaro Pieralisi, uomini non certo di tessera PD.
La stessa Sottosegretaria al Ministero dello Sviluppo Economico Morani non è nuova a promesse e gaffe, basti ricordare solo l’ultima, tratta da un suo twitter (maledetti social): “I dati sulla produzione industriale di maggio +42% sono incoraggianti!“.
Poi però qualcuno, come Osho, le faceva notare che“il +42 è rispetto ad aprile, quando era tutto chiuso, ma è -20 rispetto a un anno fa…daje!”.
Se il futuro dei terremotati, delle imprese e dei professionisti dell’entroterra maceratese si trova in queste mani, sarebbe meglio affidarsi allo Zen orientale - inteso come meditazione - piuttosto che sperare che qualcuno a Roma o a Pesaro e dintorni ci regali la promessa di uno Zes.
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