Recanati, concerto non autorizzato al circolo Arci. Mariani al sindaco: "Cosa intende fare?"
"La notte dello scorso 15 ottobre, presso i giardini pubblici della città, sono intervenuti i carabinieri interrompendo un concerto, senza autorizzazione, al circolo Arci di Recanati. Chiediamo al sindaco di riferire in consiglio comunale su quanto è accaduto: sono state elevate sanzioni? A chi, di che tipo e per quale motivo? C'erano le autorizzazioni? Si intende prendere provvedimenti?".
A chiederlo è Benito Mariani, il coordinatore cittadino della Lega Recanati, nel sottolineare come quanto avvenuto sia "un fatto da non sottovalutare se si considera che la struttura dove esercita la propria attività il circolo è di proprietà comunale ed è all'interno dell'area dei giardini pubblici di Palazzo Venieri, un'area particolarmente protetta del centro urbano al pari dell'ospedale e del civico cimitero".
"Per rispetto di tutte le altre attività del centro storico che si attengono alle regole sugli orari di chiusura, sulla somministrazione di bevande e soprattutto sul proporre musica al pubblico, chiediamo di riferire anche su come è disciplinato l'utilizzo della struttura pubblica e l'attività del circolo - puntualizza Mariani -: fino a che ora era possibile fare musica all'aperto, somministrare alcolici la sera dell'evento e in generale durante l'anno? È stata rilasciata l'autorizzazione per l'occupazione di suolo pubblico visto che parte dello spazio verde dei giardini pubblici viene occupato con sedie e tavoli? Quali sono le spese a carico dell'Amministrazione comunale su quell'area data in gestione? Sono stati mai effettuati o richiesti controlli per verificare il rispetto dei valori del volume della musica, come previsto nel regolamento di zonizzazione acustica, anche tramite l'Arpam, sia in questa zona che nelle altre zone protette della città?".
"Non vorremmo che il Comune di Recanati, per gli eventuali mancati controlli e in qualità di proprietario dello stabile gestito dall'Arci, fosse esposto al rischio di essere chiamato a risarcire eventuali perdite economiche, subite dallo storico hotel che confina con i giardini pubblici, dovute a disdette di pernottamenti o partenze anticipate da parte di clienti e turisti, oltre al danno d'immagine dovuto magari a recensioni negative" sottolinea ancora il consigliere leghista.
“Sappiamo che da anni si susseguono numerosissime segnalazioni e lamentele da parte dei residenti e dei turisti per disturbo della quiete pubblica causato dall'eccessivo volume della musica proposta all'aperto nell'area pubblica. Nel periodo estivo tali fenomeni vengono segnalati quasi tutte le sere, mentre più limitati nei restanti periodi dell'anno. Chissà se l'inerzia è il prezzo, forse, di una cambiale elettorale che il sindaco e l'Amministrazione stanno pagando?” conclude Mariani.
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