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Pieroni si difende dopo la gaffe in tv: "Cinque Stelle ipocriti, nessuna intenzione calunniosa"
In replica alle note apparse a firma dei consiglieri regionali del Movimento 5 stelle (leggile qui), l’assessore regionale Moreno Pieroni ha precisato quanto segue:
"Ecco la catena di Sant’Antonio: i nostrani 5s si accodano, ipocritamente indignati, ai loro colleghi romani non avendo altri argomenti a cui rivolgere la loro attenzione.Suggerisco allora di applicare il principio di coerenza prima di sputare sentenze: i 5s non si indignano così tanto per le offese rivolte dai loro alleati di governo a giovani donne con insulti sessisti, non lanciano strali moralistici in occasione di atti di vero e proprio razzismo, derogano ad ogni principio di etica interna prima sbandierato a colpi di ‘vaffa’ e poi se si tocca un esponente 5s senza alcun intento ingiurioso o offensivo lanciano denunce senza senso.
I 5s come al solito hanno la memoria corta o lunga a seconda di come fa comodo per mantenersi in bilico tra potere e principi: o è colpa dei precedenti governi e lì hanno la memoria lunga o invece cortissima quando dimenticano le macchine del fango a colpi di fake news messe in atto nei confronti di avversari politici. Da secoli i romani dicono “meglio un morto in casa che un marchigiano alla porta” perché considerati i gabellieri del Papa e non ci siamo mai sognati di offenderci. Ma tengo a ribadire che non c’era e non ci sarà mai nessuna intenzione calunniosa nei confronti dei romani, ma solo una parola sfuggita per enfasi del momento e della situazione televisiva (ecco cos'ha dichiarato)”.
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