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Politica Petriolo

Petriolo, Luciani risponde all'opposizione: "Preferisce screditare l'avversario piuttosto che fare proposte"

Petriolo, Luciani risponde all'opposizione: "Preferisce screditare l'avversario piuttosto che fare proposte"

“Accuse e insinuazioni a nostro avviso diffamatorie quelle fatte pubblicare a mezzo stampa dal gruppo di opposizione "La Tua Petriolo". Altro che servizio di informazione alla cittadinanza, l'intento è solo quello di denigrare e infangare l'operato dell'amministrazione comunale e di chi la guida. Giudichiamo squallido il modo in cui l'opposizione sta strumentalizzando una disgrazia storica vissuta dal nostro territorio”. Usa toni piuttosto aspri il primo cittadino di Petriolo Domenico Luciani, per rispondere alle dichiarazioni dei giorni scorsi del gruppo di opposizione “La tua Petriolo” (Leggi qui) . “Abbiamo fatto il massimo che potevamo per gestire la situazione emergenziale post terremoto, al limite delle nostre possibilità - continua la maggioranza -. Comprendiamo le accuse di incompetenza, di non aver fatto niente in questi quattro anni e di aver fatto solo cose sbagliate. Ovviamente le respingiamo con forza. Tuttavia riteniamo che ci possa anche stare: siamo ad un anno dalle elezioni e c'è chi preferisce screditare l'avversario piuttosto che fare proposte costruttive. Invece di perdere tempo, e farcene perdere anche a noi, con queste polemiche sarebbe stato più utile rimboccarsi le maniche."

"Ce ne sarebbe stato bisogno nella fase più critica post sisma e ce n'è ancora bisogno oggi: sono moltissime le attività in corso -prosegue il Sindaco -. Avremmo preferito evitare di iniziare questo scontro e continuare a dedicare tutte le nostre energie per il bene del nostro paese. E invece, siamo chiamati a rispondere alle accuse. Tuttavia, non risponderemo al fango con il fango: questo modo di fare politica non ci appartiene. Forniremo dati e spiegazioni per illustrare le ragioni che ci hanno portato a fare alcune scelte piuttosto che altre. Ma non basta. Questa volta sono andati oltre la normale dialettica politica. Ci hanno accusato di sciacallaggio: di sfruttare il terremoto a nostro vantaggio personale: un'accusa che lede profondamente la reputazione di ciascuno di noi, e soprattutto, quella del Sindaco. Insinuano, nemmeno troppo velatamente, che stiamo limitando la libertà dei cittadini in nome di soldi e non di elementi tecnici. Che manteniamo la zona rossa per avere diritto ad una indennità di funzione maggiorata. È un'accusa ben precisa e molto grave. Ciò non è vero e, giuridicamente, non sta in piedi."

"Innanzi tutto, possiamo ribadire che la zona rossa, istituita all'indomani del sisma, è stata sostanzialmente del tutto rimossa con i numerosi interventi di messa in sicurezza realizzati. Interventi quasi completamente commissionati e gestiti dall'Amministrazione comunale grazie al lavoro degli uffici comunali e all'operato di liberi professionisti e imprese locali. Grazie a questi interventi, tutti gli edifici che avevano solo rischio esterno hanno recuperato l'agibilità e tutte le vie sono state riaperte, seppure alcune, solo ai pedoni - ha sottolineato il primo cittadino -. La parte residuale della zona rossa che ancora persiste è quella dell'area del Palazzo De Nobili e una piccola porzione di una piazzetta limitrofa a via Marco Martello."

"Non si è ritenuto opportuno procedere ad eseguire ulteriori interventi di messa in sicurezza, in quanto, tali interventi non produrrebbero alcun effetto ritenuto utile. Preme inoltre precisare che, per legge, il diritto ad avere un'indennità di funzione maggiorata non è connesso al permanere della zona rossa, ma al solo fatto di averla istituita con ordinanza sindacale. La legge che ha dato questa possibilità è successiva alla stessa ordinanza. Il periodo durante il quale si ha diritto a questa possibilità è disciplinato dalla legge che inizialmente l'aveva fissato a un anno, poi esteso a tre dall'attuale governo - prosegue l'Amministrazione -. La giunta comunale ha stabilito di usufruire di questa possibilità solo per il periodo che va dal 1 agosto 2018 al 31 dicembre 2019, con valori ridotti rispetto a quelli massimi previsti per legge. Della cosa fu data ampia pubblicità già dall'agosto scorso, anche tramite i canali social. Anche sulle cifre realmente percepite come indennità ci sarebbe molto da dire. L'opposizione omette di dire che per legge, sindaco e Vicesindaco hanno di fatto percepito somme assai inferiori rispetto a quelle deliberate. Fino ad ora il Sindaco ha percepito la somma stabilita dalla delibera solo per un paio di mesi, mentre per i mesi da ottobre 2018 a giugno 2019 ha percepito un'identità pari alla metà. Il Vicesindaco l'ha sempre percepita dimezzata - ha continuato -. Questo perché dipendenti pubblici. Come pure omette di dire che quelli indicati sono importi lordi e non netti. Ma queste sono solo omissioni. La cosa grave, ribadisco, è quella di far credere che scientemente ci stiamo approfittando della situazione del terremoto per tornaconto personale."

"Questo non è accettabile. In questi due anni e mezzo, abbiamo preferito dedicare la maggior parte del nostro tempo e delle nostre energie per poter gestire questa situazione al meglio che potevamo. Tempo ed energie sottratte all'attività professionale e alla sfera affettiva. Non possiamo accettare e passar sopra a questa infamia che non meritiamo, anche per rispetto di chi crede in noi e ci sostiene. È stato superato il limite invalicabile di non ritorno: il nostro Rubicone. La parziale retromarcia di Esposito, pubblicata sulla pagina social di "sei di Petriolo se..", non cambia sostanzialmente quanto pubblicato dalla stampa. Stiamo valutando le azioni più opportune da intraprendere" - conclude Luciani - .

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