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Magdi Allam a Macerata per appoggiare Parcaroli e Alessandrini: "L'Italia si sta autodistruggendo"

Magdi Allam a Macerata per appoggiare Parcaroli e Alessandrini: "L'Italia si sta autodistruggendo"

Magdi Cristiano Allam ha presentato ieri il suo nuovo libro, “Stop Islam”, all’Asilo Ricci di Macerata. All’evento hanno partecipato anche il candidato sindaco Sandro Parcaroli, l’Onorevole Tullio Patassini, l’avvocato e candidato al consiglio comunale Aldo Alessandrini e l’avvocato Andrea Marchiori, coordinatore comunale della Lega.

Ad aprire l’evento è stato proprio l’avvocato Marchiori che si è detto entusiasta del ritorno di Magdi Allam a Macerata, dopo molto tempo, nonostante il periodo che stiamo vivendo.

L’Onorevole Tullio Patassini ha sottolineato come ls campagna elettorale in atto in vista delle prossime elezioni comunali del 20 e 21 settembre sia “fondamentale per risvegliare Macerata dalla sua apatia. Siamo qui perché è il momento di un cambiamento. I risultati dei sondaggi sono positivi e questo ci deve spronare – prosegue l’Onorevole Patassini – perché la ‘Lega’ deve diventare l’elemento trainante sia per la città che per la regione. Dobbiamo far tornare Macerata vivibile in ogni momento e luogo, questi pochi giorni rimasti sono fondamentali per scrivere la storia”.

La parola torna ad Andrea Marchiori che fa notare come Macerata sia diventata una città dove “l’accoglienza è senza regole, i progetti sono senza un ritorno di integrazione. Non sappiamo che fine fanno le persone che vi hanno partecipato e quindi – prosegue Marchiori - non hanno la possibilità di completare il processo di integrazione alla base del programma. Secondo i dati ci sono 130 immigrati a Macerata, di questi solo 7 sono di sesso femminile mentre gli altri sono uomini o ragazzi, e tutti compresi tra i 18 e i 26 anni”, sottolinea l’avvocato.

“Queste persone si trovano quindi senza un lavoro ed in una realtà che non conoscono appieno e per questo vengono attratti dalla criminalità e Macerata – precisa ancora Marchiori - in questi anni è diventata centrale per la criminalità organizzata, soprattutto quella nigeriana che è molto capillare". 

“Noi abbiamo vissuto sulla nostra pelle quanto la città sia cambiata in materia di abitudini con una situazione di incontrollabilità dell’immigrazione e, per quanto le forze dell’ordine in questa città (con merito assoluto del Questore e di tutte le forze dell’ordine) hanno fatto, non può essere che il comune si disinteressi di questo fenomeno dicendo che la sicurezza è solo per le forze dell’ordine”. Conclude così il suo intervento l’avvocato Andrea Marchiori e passa la parola all’avvocato Aldo Alessandrini.

Il candidato al consiglio comunale inizia il suo intervento precisando il suo attaccamento al capoluogo: “sono nato a Macerata, ho studiato in questa città e qui esercito la mia professione, non posso non avere a cuore le sorti della città e dei maceratesi”.

Alessandrini rimarca l'amicizia con il dottor Magdi Cristiano Allam con cui ha condiviso l’esperienza elettorale nel movimento “Io Amo l’Italia” oltre, ad avere in comune tutt’oggi, l’amore per la Patria e per i valori umani: "Credo profondamente nei valori della famiglia tradizionale, nel rispetto della natura e del territorio e nella salvaguardia della salute, su questi principi baso la mia vita personale e politica e se avrò il vostro consenso mi impegnerò a tradurlo anche in azioni amministrative”.

Anche il candidato Alessandrini elogia le forze dell’ordine precisando però che “gli organici sono insufficienti e, stando a quanto riportato da alcuni giornali, l’incremento di questi non è mai stato concesso”.

Oltre a ciò fa presente che si oppone fermamente ai progetti, già approvati dalla giunta comunale attualmente in carica, di destinare l’ex capannone Rossini ad attività di aggregazione ed integrazione per gli immigrati sottolineando che, la città di Macerata, ha già in corso diversi programmi per questo tipo di progetto di integrazione: “Il mio impegno sarà di porre in essere ogni lecita azione concreta e possibile volta al ripristino della sicurezza e di destinare l’ex capannone Rossini ad altri usi come ad esempio quello di spazio ristoro”. 

Sandro Parcaroli, il candidato sindaco per il centrodestra, riferendosi al discorso precedentemente trattato dagli avvocati in materia di sicurezza dice che assicurla è un dovere nei confronti “dei nostri avi, dei nostri antenati ma soprattutto dei nostri figli”.

Sempre riferendosi alla sicurezza e citando il suo programma, espone quali sono le migliorie che punta a realizzare in materia: “Più illuminazione, più telecamere e soprattutto la polizia municipale che potenzieremo come tutte le forze dell’ordine della città”. 

La parola passa quindi all'ospite di giornata, Magdi Cristiano Allam: “Sono arrivato in Italia con il mio regolare passaporto egiziano, dato che sono nato a Il Cairo, arrivai a bordo di un aereo dell’Alitalia con un visto d’ingresso, per ragioni di studio, concessomi dall’ambasciata italiana a Il Cairo. Ho ottenuto il visto grazie al fatto di aver vinto una borsa di studio perché alla maturità scientifica, conseguita presso l’istituto salesiano ‘Don Bosco’ a Il Cairo, risultai il primo della classe”.

Nel racconto della sua vita, Magdi Allam, precisa che quado è arrivato in Italia già conosceva bene la lingua, la cultura e le leggi italiane e anche che gli “extracomunitari” erano principalmente studenti di buona cultura, autosufficienti economicamente e rispettosi delle regole.

Prosegue parlando dell’argomento cittadinanza specificando che all’epoca bastavano 5 anni per poterla ottenere, ma lui non la richiese dato che non ne sentiva il bisogno. Ne fece domanda solo nel 2006, dopo matrimonio e figli, perché subiva una “discriminazione in ambito lavorativo". 

"Svolgevo attività giornalistica - racconta - ma non essendo iscritto all’albo la discriminazione riguardava anche lo stipendio. Dopo aver preso la cittadinanza ed aver passato l’esame per entrare nell’ordine divenni giornalista professionista”.

Continuando il suo discorso in materia di immigrazione torna a parlare dei fatti di cronaca nera che hanno colpito Macerata nel gennaio 2018, di tutti gli avvenimenti successivi ad essi e in particolare della manifestazione tenutasi a Macerata contro il razzismo nei giorni successivi ai fatti di cronaca.

Abbiamo perso la capacità di farci rispettare a casa nostra, siamo diventati una terra di tutti e di nessuno e veniamo concepiti come una terra di conquista” queste sono le parole con cui Magdi Cristiano Allam descrive l’Italia attuale e la definisce come in una fase di grande decadenza.

Successivamente la paragona, andando indietro di moltissimi secoli, all’Impero Romano d’Occidente e alla sua decadenza a seguito delle guerre, di una pandemia e soprattutto della denatalità, prendendo anche come esempio l’apertura delle frontiere con la concessione della cittadinanza a tutti gli stranieri che entravano.

Il punto principale del discorso, secondo Allam, è che l’Italia adesso si sta autodistruggendo a causa della sua fragilità intrinseca: “È la nostra fragilità il problema, prima di occuparci dell’arbitrio, dell’arroganza e della violenza altrui, dobbiamo occuparci della nostra fragilità e di come sia possibile che non riusciamo ad essere più noi stessi dentro casa nostra”.

L’evento è poi proseguito con la presentazione del libro di Magdi Cristiano Allam dal titolo “Stop Islam”.

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