Macerata, Marchiori attacca: "Soldi del bilancio per finanziare la campagna di Ricotta"
“La giunta PD di Macerata usa i soldi del bilancio per finanziare la campagna elettorale di Ricotta. Si tratta di 46.000 euro affidati senza gara, con determina dirigenziale, il 13 luglio 2019 nel dispregio totale del Consiglio comunale visto che ha preceduto di soli due giorni l’interrogazione che sollevava già allora dubbi di illegittimità. Dubbi aggravati oggi dalle disposizioni sulla par condicio contenute nel DL elezioni che, in periodo di restrizioni anti-covid, attribuisce alla comunicazione un ruolo ancora più rilevante. Realizzare, a ridosso delle elezioni, 15.000 brochures da recapitare a 40.000 cittadini per raccontare a voce sola le magnifiche e progressive sorti della giunta Carancini costituisce, nei fatti, pubblicità a spese dei maceratesi per il candidato Ricotta”.
Il leghista Andrea Marchiori, ad un anno di distanza da quella interrogazione di cui era firmatario, riporta l’attenzione su quello che definisce come un "disinvolto uso di soldi pubblici da parte della giunta Carancini" e aggiunge il carico al già ricco piatto, che porta il nome di delibera 233 del 27 giugno 2019. In quella delibera si incaricava il dirigente Gianluca Puliti di “adoperarsi con tutta l’urgenza possibile, procedendo ad individuare una società specializzata per pervenire sollecitamente all’esecuzione di dette attività ricognitive e di ricerca", per consentire “di comprendere e valutare gli effetti dell’azione amministrativa”.
"Delle due l’una: o Puliti è un mago dei preventivi a spanne o la giunta sapeva già dove andare a parare visto che il lavoro è stato poi affidato, per 45.768,30 euro, alla Unsocials sas di Parma, consulente di fiducia del sindaco Pizzarotti nella cui lista l’assessore Monteverde si è candidata per le europee - puntualizza Marchiori -. Una differenza di soli 231,70 euro tra affidamento e stanziamento".
“Con la brochure in uscita a ridosso delle elezioni, Carancini getta la maschera indossata nel Consiglio dello scorso luglio quando, per fugare i legittimi dubbi della minoranza, aveva assicurato che si sarebbe fatto tutto entro dicembre 2019– aggiunge Marchiori – Poiché non regge nemmeno la giustificazione del lockdown, visto che è scattato nel marzo di quest’anno, come non pensare che la pubblicazione sia stata scientemente procrastinata per includere anche opere che l’amministrazione vanta come sue tipo le nuove scuole Mestica e Alighieri che, inaugurate il 21 dicembre scorso, sono state, in realtà, realizzate dal Commissario per il terremoto?”
Un atteggiamento in linea con gli intenti autocelebrativi più volte espressi da Carancini e dal suo delfino Ricotta, secondo il consigliere leghista: “Ci chiediamo: con che soldi saranno pagati la stampa e la distribuzione, visto che sono esclusi dall’affidamento? Si celano, forse, nelle pieghe di altre delibere comunali di somma urgenza? La giunta intende spiegarlo o dobbiamo tornare al lavoro sulle sudate carte per scoprirlo da soli?”.
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