Macerata, Cangini sulla ricostruzione post-sisma: "Farabollini inadeguato, più potere ai sindaci"
Il senatore di Forza Italia Andrea Cangini ha presentato nel pomeriggio odierno, in una conferenza stampa indetta presso il bar ‘centrale plus' di Macerata, le proposte che il partito ha ideato per velocizzare la ricostruzione post-sisma. Una ricostruzione ancora ferma al palo a tre anni dalle scosse del 2016. Presenti all'evento anche il capogruppo di Forza Italia al Comune di Macerata Riccardo Sacchi e il vice coordinatore provinciale di Forza Italia Corrado Perugini.
"Dalle parole occorre passare ai fatti - ha sottolineato Cangini -. Servono dai 22 ai 23 miliardi per completare la ricostruzione, come ci dicono i dati della Protezione Civile. I soldi che in questo Paese ci sono, ma vengono spesi male. Si preferisce assumere navigator piuttosto che il personale necessario a smaltire le pratiche sulla ricostruzione. I sindaci devono essere messi in grado di assumere in maniera quasi diretta i funzionari di cui hanno bisogno. La ricostruzione va affidata ai primi cittadini e non alle Regioni, soltanto loro conoscono le vere istanze e necessità dei Comuni che amministrano. Bisogna ripensare la linea di comando".
"Inoltre, risulta evidente come il Commissario alla Ricostruzione Piero Farabollini non si sia dimostrato all'altezza del ruolo che ricopre. Al suo posto servirebbe qualcuno che conosca davvero le norme, e non un geologo: non serve una professionalità di questo tipo nella fase attuale".
Il pensiero del senatore Cangini sul nuovo governo giallorosso è chiaro: "Credo che il premier Conte sia una brava persona, ma come accaduto nel governo precedente, col tempo si troverà schiacciato dai partiti che compongono la sua maggioranza: partiti che hanno priorità diverse da quelle del terremoto. Ad agosto ho scritto una lettera di mio pugno all'allora sottosegretario alla ricostruzione Vito Crimi, e non ho mai ricevuto risposta. Ora ho chiesto che quella stessa lettera venisse girata a Conte".
Per Forza Italia altri punti fondamentali da inserire in un decreto legge ad hoc sul terremoto sono il coinvolgimento e la responsabilizzazione degli ordini professionali, l'introduzione di deroghe al codice degli appalti, l'stituzione di politiche fiscali adeguate alla ripresa del commercio e all’insediamento di nuove attività imprenditoriali nonché la presentazione a Bruxelles di un progetto per fare dei territori colpiti dal sisma una Zona economica speciale (Zes). "Se il governo giallorosso - ha concluso Cangini - riassumerà queste iniziative in un decreto, Forza Italia lo voterà all’istante. Così come voteremo un quantomai urgente “Testo unico per la gestione delle emergenze e della ricostruzione” ispirato ai criteri della Protezione civile dei tempi di Guido Bertolaso".
Il capogruppo di Forza Italia al Comune di Macerata Riccardo Sacchi ha snocciolato i drammatici dati sulla ricostruzione a tre anni dal sisma, sottolineando come non si possa parlare di vera e propria ricostruzione visto che "ci troviamo ancora nella prima fase: oltre la metà delle macerie non è stata smaltita. Degli oltre 77 mila edifici lesionati dal terremoto, più del 50% si trova in provincia di Macerata (40 mila edifici). Un fattore da tenere in grande considerazione è quello della rassegnazione: le persone non vogliono più tornare nelle proprie case. C'è enorme bisogno di un alleggerimento delle norme e di una sburocratizzazione normativa".
"Da ingegnere posso garantirvi - ha precisato il vice coordinatore provinciale di Forza Italia Corrado Perugini - come le maggiori problematiche le porti la burocrazia, che paralizza l'avanzamento delle pratiche negli uffici tecnici comunali. Un rallentamento che incide fortemente sulla ricostruzione privata. Visto anche che, per quanto riguarda la ricostruzione pubblica, nulla è ancora partito".
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