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Politica Tolentino

L'architetto Roberto Felicetti a Picchio News: "La ricostruzione di Tolentino va ripensata attentamente"

L'architetto Roberto Felicetti a Picchio News: "La ricostruzione di Tolentino va ripensata attentamente"

A pochi mesi dalle elezioni comunali abbiamo scambiato due chiacchiere con l'architetto Roberto Felicetti che propone un nuovo progetto politico per la città tolentinate

Signor Felicetti innanzitutto da dove nasce l'dea di presentare il suo progetto politico?

Nasce dalla necessità di mettersi a disposizione della città in questo momento difficile e di sofferenza. La crisi economica prima ed il sisma poi hanno messo in ginocchio l'intera comunità da tutti i punti di vista: il centro si è spopolato e stanno venendo meno anche le attività culturali che in passato erano il fulcro della società tolentinate. Lo spunto è venuto dalla mia famiglia che ha deciso di continuare a vivere in città nonostante le difficoltà spingendomi così ad impegnarmi in prima persona evitando di continuare a subire passivamente le decisioni altrui. Ho iniziato quindi a proporre le mie idee attraverso i social network avendo un notevole riscontro da parte della popolazione. A contattarmi sono state anche le tradizionali forze politiche per ascoltare i miei progetti indipendentemente dagli schieramenti. Ciò è il succo della mia proposta: riuscire a fornire soluzioni a quanti abbiano a cuore la rinascita della città  perchè Tolentino ha tutte le caratteristiche per tornare ad essere un centro turistico ed economico da anteporre a floride realtà come Civitanova. Non possiamo vivere in un paesotto destinato a morire nel giro di qualche anno.

Pensa che il suo impegno sia incentivato da una disaffezione della politica tradizionale?

Senza dubbio. A livello nazionale posso affermare di essere molto deluso dall'attuale classe politica: sono un nostalgico della prima repubblica. Spostandoci alla dimensione locale trovo assurdo che ci siano ancora le tradizionali contrapposizioni ideologiche tra destra e sinistra. Il mio sogno sarebbe quello di avere un sindaco rappresentativo, un personaggio importante, e poi creare una giunta di cittadini appartenenti alle diverse culture ognuno con le proprie competenze e capacità a disposizione del bene collettivo. Capisco che forse si tratta di un sogno utopistico perchè vedo ancora interessi personali anteposti a ragioni collettive e questo lo trovo ridicolo. Attualmente sono molto deluso della gestione della cosa pubblica

La sua è soltanto una proposta o si candiderà concretamente alle prossime elezioni comunali?

Inizialmente io ho provato a fornire delle idee di come dovrebbe essere ricostruita Tolentino a livello sociale urbanistico economico e via dicendo a chi avesse interesse a realizzarle, centrodestra o centrosinistra senza distinzioni. Da alcuni non ho avuto risposta altri invece sono interessati ad inserire i miei progetti nei loro programmi politici per le prossime elezioni. Quanto alla mia eventuale candidatura sto valutando nel merito se impegnarmi in prima persona perchè non vorrei dare una connotazione politica specifica alle mie proposte che devono essere a favore di tutti i cittadini al di là delle loro scelte politiche.

Quali sono i punti principali del suo progetto politico?

Innanzitutto ho a cuore lo sviluppo economico. Vorrei provare a rilanciare l'economia di Tolentino che è la cittadina più rappresentativa dei comuni del maceratese colpiti dal terremoto. Ora come ora gli imprenditori non considerano il nostro territorio come possibile realtà dei loro investimenti dirottando le risorse verso Corridonia Piediripa o Civitanova. Fino a poco tempo fa Tolentino era un polo attrattivo per la comunità montana: tante persone si fermavano in città per fare shopping o per le loro attività mentre ora ciò è scomparso. I negozi del centro storico stanno morendo, non è rimasto più niente. Quindi a livello economico l'unico modo per rilanciare il sistema non avere beneficenza o aspettare a braccia conserte i contributi dello Stato è l'adozione di una tassazione fissa al 15 20% come qualche partito politico aveva proposto a livello nazionale in tutta Italia. Ecco io propongo di sperimentarlo in questa zona depressa. In questo modo, a mio avviso, si tornerebbe ad attrarre capitali nel nostro territorio che al momento sono destinati all'estero. Tolentino ne trarrebbe un grande vantaggio perchè con le sue aree industriali, la rete viaria che in poco tempo collega al mare o all'entroterra riuscirebbe a rispondere al meglio a queste nuove opportunità. Mi rendo conto che ciò non è semplice perchè abbiamo altre realtà attrattive e quindi dobbiamo fare di tutto per intercettare quest flusso economico. Cosi ci sarà più occupazione per i giovani e la ruota ricomincerà a girare. Poi penso alle questioni sociali come l'ospedale e quelle culturali con il teatro Vaccai di cui ancora non si riesce a vedere la fine ma soprattutto il campus scolastico: invece di un capannone potevano fare una struttura più economica e funzionale in legno. Io, a riguardo, ho già realizzato in passato un progetto per un vero campus che inglobi le diverse scuole con tutte le attrezzature connesse. Infine il mio pensiero va all'aspetto urbanistico e in primis al centro storico che non va rattoppato ma rifondato e ricostruito. La nostra città ha periferie all'avanguardia mentre il suo cuore pulsante è morto finito con due "ghetti" quello di Montecavallo e Fondaccio dove si sono raggruppati concittadini non abbienti con abitazioni molto vecchie. Io propongo di demolire interi isolati e ricostruire in quelle zone locali alla moda che possano attrarre persone. Deve essere un punto di riferimento per i ragazzi anche da altre città...Una sorta di Corso Como a Milano. Inoltre avrei intenzione di ricavare uno shopping-mall da alcuni vecchi palazzi del centro.

Che tipo di contributo intende fornire alla città di Tolentino attraverso il suo movimento?

Attuare queste mie idee. "Vendere" queste proposte a chi avrà la capacità di imporsi alle elezioni e gestire così lla cosa pubblica. Vorremmo che qualcuno riuscisse concretamente a realizare il mio progetto. Mi hanno detto che sarà difficile e per questo sono pressato da alcuni sostenitori a presentare una nostra lista ma io sono un po' titubante perchè non ho ambizioni di fare il sindaco o l'assessore. Vorrei solo che questi suggerimenti servissero a qualcuno per essere messe in pratica

Come giudica l'operato dell'attuale amministrazione comunale?

Ma... come tutte le precedenti amministrazioni, non è che sia cambiato molto rispetto a prima. A Tolentino non si è mai stati lungimiranti: abbiamo fatto chiudere aziende, non siamo riusciti da dieci anni a ristrutturare un teatro, ci siamo fatti sfuggire un ospedale, le scuole non sono state messe anorma. Nessuno ha mai avuto il coraggio di rilanciare e "rifondare" veramente Tolentino. Negli anni ottanta la città era un punto di riferimento per le altre città limitrofe poi le successive amministrazioni hanno bivacchiato su quanto di buono avevano fatto le precedenti non essendo in grado nenche di mantenere i risultati raggiunti. Si sono giocati il patrimonio che ra stato costruito prima ed ora ecco il degrado. Dobbiamo sfruttare l'occasione, seppur tragica del terremoto

Ecco appunto lei parla del terremoto, quali sono le sue proposte per far fronte a questa emergenza?

Innanzitutto la priorità alla sicurezza delle scuole. Per il resto Tolentino va demolita e "rifondata". La città va ripensata e questa è l'occasione per farlo perchè Tolentino non è antica ma vecchia e rotta, rattopparla non serve a niente. Vorrei ricostruire e i fondi si potrebbero trovare da una sostanziale diminuzione delle tasse dei cittadini

 

 

 

 

 

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