Il caso Giuli arriva fino ad Ancona. Emiliozzi: "Porterò la questione in Parlamento"
L’aggressione subita ieri dal professor Gianni Giuli, direttore del Sert di Macerata, ha innescato una serie di reazioni politiche a catena. Il consigliere regionale M5S Peppino Giorgini ha presentato un’interrogazione urgente al presidente della Regione e all’assessore alla Sanità per chiedere conto di come la Regione Marche intenda fronteggiare l’escalation di episodi di aggressione e violenza che si verificano “con cadenza ormai allarmante” nelle strutture sanitarie marchigiane.
L’aggressione a Giuli è infatti solo l’ultima di una serie di episodi inquietanti: “Nei primi giorni di settembre – si legge nell’interrogazione - é stato aggredito un infermiere presso il Pronto soccorso di San Benedetto del Tronto e solo un mese fa la storia si è ripetuta, quando una persona ha aggredito 5-6 operatori sanitari creando il panico, sempre presso il Pronto soccorso del Madonna del Soccorso; la stessa cosa era avvenuta all’Ospedale di Ascoli Piceno”. Situazione preoccupante anche a Civitanova Marche: a ottobre un afgano ubriaco ha aggredito e picchiato un’infermiera e solo il 20 novembre un paziente del reparto di psichiatria ha aggredito un infermiere e una dottoressa.
Del problema si sta interessando in prima persona anche la deputata civitanovese Mirella Emiliozzi. “Non è possibile che un professionista che lavora per la collettività debba temere per la propria incolumità fisica mentre è in servizio. Con i colleghi parlamentari, regionali e comunali stiamo lavorando a una serie di iniziative e proposte per cercare di aiutare queste persone e tutelarle. Se la Regione non si attiverà presto e bene, porteremo la questione nelle Aule parlamentari, perché è necessario e prioritario affrontare e risolvere questo problema”.
“La sicurezza sul posto di lavoro è un diritto – osserva ancora Emiliozzi – come è un diritto quello a essere curati nel miglior modo possibile. Ricordo che la chiusura di 13 ospedali e il conseguente sovraffollamento che si è registrato in tutte le restanti strutture sanitarie pubbliche delle Marche, ha portato la nostra regione ad essere l’ultima in Italia come tempi di attese per i Servizi di Pronto Soccorso. E’ ora di lavorare a una riforma epocale della sanità marchigiana e a un’ottimizzazione di tutti i servizi, interni ed esterni. Il Movimento 5 Stelle Marche è compatto e al fianco dei cittadini nel pretendere un trattamento sanitario di qualità e la sicurezza degli operatori sul posto di lavoro”.
Commenti