I Cinque Stelle di San Severino ribadiscono un secco no alla riapertura del cementificio di Castelraimondo
Da Mauro Bompadre, portavoce del Movimento Cinque Stelle San Severino, riceviamo
IL M5S di San Severino Marche chiede conto al governo regionale (Pd - Udc), nelle persone del presidente Ceriscioli, dell'assessore Bravi, dell'assessore Sciapichetti, ai tecnici Mariani e Piccinini sull'eventualità che il 26 gennaio venga concessa l'autorizzazione alla Cementir-Sacci SRL della famiglia Caltagirone per riaprire la Cementeria di Castelraimondo.
A tale proposito contestiamo con forza la legittimità di qualsiasi decisione che vada in questo senso per le seguenti motivazioni:
-La mancata presenza del comune di San Severino alla Conferenza dei Servizi che decide su questa materia.
-Il mancato adeguamento alle attuali normative sulle emissioni B.A.T. (Best Available Technology), e alle nuove normative che prossimamente verranno emanate.
-La discussione per l'autorizzazione ad un'attività inquinante in assenza di un piano industriale da parte dell'azienda
-Il mancato recepimento delle sentenze che il Tar ha emesso su questo procedimento.
Ribadiamo dunque la nostra netta opposizione all'apertura dell'impianto poiché già la nostra città ha subito sulla propria pelle, per decenni, emissioni fortemente inquinanti di questa obsoleta struttura (una delle più inquinanti d'Europa!) e i dati rilevati dall’Istituto Superiore della Sanità,confermati poi dall'ARPAM, dimostrano che a San Severino, come anche a Castelraimondo a Gagliole ed a Matelica, le percentuali di mortalità e di ospedalizzazioni per malattie legate all’incenerimento sono altissime e di molto superiori alla media regionale!
Ci attiveremo di conseguenza in tutte le sedi, comprese quelle legali, per difendere il nostro diritto alla salute.
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